La Fototeca della Biblioteca Panizzi a Reggio Emilia.

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1 a cura di Gabriella Guerci da Laura Gasparini La Fototeca è una sezione speciale della sezione di Conservazione e storia locale della Biblioteca Panizzi. È nata nel 1980 con lo scopo di raccogliere e riordinare il patrimonio fotografico presente delle diverse collezioni della biblioteca, quali cartoline, albumine e lastre e dare avvio al progetto di censimento e quindi di tutela della memoria visiva della città. Da un patrimonio di circa pezzi, ora in Fototeca sono conservati più di di pezzi grazie a una vivace politica d acquisizione sul territorio. Le collezioni rispecchiano per lo più la storia locale nei suoi diversi aspetti: vedute della città e del territorio, ritratti, storia dell'industria, fatti e avvenimenti e una ricca documentazione dei beni storico artistici. È recente l'attenzione all'acquisizione, nel mercato dell'antiquariato, di esemplari che documentano la storia della fotografia attraverso i diversi procedimenti fotografici storici sia in bianco e nero sia a colori. Consistenza dell'archivio Nella Fototeca sono conservate immagini sui più vari supporti: dagherrotipi, negativi in vetro, carte salate, albumine, negativi su poliestere, cartoline, diapositive e negativi a colori, gelatine bromuro d argento, ecc. Il patrimonio iconografico della Fototeca documenta in particolare la realtà storica locale dalla metà dell Ottocento ai giorni nostri. Tra i principali fondi: Fondo Storico: positivi e negativi relativi alla storia locale dal 1850 ai primi decenni del Novecento. Fondo Foto Ars: lastre negative alla gelatina bromuro d argento relative alla storia della città prima dell avvento del Fascismo. Fondo Roberto Sevardi ( ): documenta la realtà del territorio reggiano nei suoi aspetti urbanistici, culturali e sociali (positivi, cartoline e riproduzioni di originali presso collezioni private). da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 1 di 11

2 Fondo Vaiani : raccoglie la produzione dello studio fotografico reggiano attivo ininterrottamente dall inizio del secolo al 1980 (negativi bianco e nero,13x18 cm su vetro alla gelatina bromuro d argento). Fondo Stanislao Farri: documenta in particolare l arte, l industria e le tradizioni locali con immagine prodotte tra il 1950 e il 1980 (negativi bianco e nero e a colori, diapositive e positivi). Fondo Amanzio Fiorini: paesaggi, ritratti, usi e costumi dell Appennino reggiano dal 1930 al 1950 (negativi su vetro 10x15 cm alla gelatina bromuro d argento). Fondo di Luigi Ghirri: paesaggi, ricerche dell autore dal 1960 al 1992 (negativi e diapositive a colori). Fondo Andrea Mandarino: storia dei procedimenti fotografici dalla dagherrotipia ai giorni nostri. Fondo del Gabinetto Fotografico dell Amministrazione Comunale: storia dello sviluppo urbanistico e sociale della città dal 1958 ad oggi (archivio vivo). (Negativi in bianco e nero e a colori, provini a contatto). Fondo degli autori locali: raccolta delle ricerche dei principali autori che operano in città (positivi in bianco e nero e a colori). Nel corso del tempo si è formata la raccolta dei dagherropiti, circa un centinaio, dove sono presenti esemplari firmati sia italiani sia stranieri e diversi autori non identificati, ma interessanti per le diverse tipologie di montaggio. La raccolta è stata oggetto di una mostra che ha illustrato gli esemplari e la storia della dagherrotipia nello Stato Estense. La mostra virtuale è consultabile nel sito della Biblioteca Panizzi in < Alcuni esemplari provenienti dal fondo storico Raccolta delle albumine nel formato carte de visite di diversi atelier fotografici italiani e stranieri. Don Ignazio Natalini, Reggio Emilia, corso della Ghiara, 1854, carta salata firmata dall autore. da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 2 di 11

3 Anderson, Castel Sant Angelo, 1875 ca., albumina. Alphonse Bernoud, Ritratto della contessa Sanvitale, 1850 ca., dagherrotipo. F.lli Alinari, Firenze: Palazzo Pitti, , albumina. Giacomo Caneva, Musei Vaticani, , carta salata. Antonio Beato, Il Cairo, 1860 ca, albumina. da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 3 di 11

4 La fotografia negli archivi Una particolare attenzione è stata data ai fondi fotografici appartenenti ad archivi di documenti quali quello di Arturo Zavattini, del pittore Giovanni Costetti e di altri artisti e studiosi dove si è cercato di mantenere l ordinamento e l unità archivistica originaria al fine di salvaguardare le informazioni legate alla attività di studio e di ricerca del costitutore dell archivio. Ciò è stato possibile tramite ovviamente alla catalogazione, alla digitalizzazione che virtualmente permette sia la consultazione diretta dei contenuti informativi dei materiali fotografici, a loro volta conservati secondo le norme di tutela in ambienti climatizzati, sia il legame tra i materiali diversi quali lettere, appunti e scritti. Andre-Alphonse Disderi, Antonio Panizzi, fondatore della British Library, 1862, albumina. Fotografie di Roberto Sevardi ( ) nel fondo del pittore Cirillo Manicardi ( ). Queste fotografie documentano l utilizzo da parte dell artista Manicardi delle fotografie come modelli per la composizione dei cicli di affreschi eseguiti nel palazzo Pratonieri a Reggio Emilia, all inizio del secolo scorso. Sul verso del supporto sono visibili gli schizzi e studi del pittore. Si è proceduto digitalizzando entrambi i versi per una completa informazione del documento. da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 4 di 11

5 Durante la primavera del 1973 Gianni Berengo Gardin si recò a Luzzara in compagnia di Cesare Zavattini per realizzare il libro Un paese vent anni dopo, edito qualche anno dopo, nel 1976, per i tipi Einaudi. Alcune fotografie di documentazione della ricerca sono state pubblicate nel volumetto Cesare Zavattini fotografato da Gianni Berengo Gardin, edito da Franco Sciardelli, Milano Le stampe originali sono conservate in Fototeca, donate dallo stesso fotografo. Archivio del pittore Giovanni Costetti ( ). Le fotografie sono anche un supporto cartaceo per appunti, rivelatisi utili alla ricostruzione biografica dell artista. Archivio di Luigi Ghirri ( ) Sul versante delle fotografia contemporanea la Fototeca sta portando avanti da tempo l'ordinamento, la conservazione, la catalogazione e la digitalizzazione dell'archivio di Luigi Ghirri in collaborazione con gli eredi, la moglie e la figlia. Dall inventariazione del fondo si è proceduto a digitalizzare i nuclei ritenuti dagli eredi più significativi della ricerca dell autore. I dati relativi alla catalogazione e alla digitalizzazione confluiscono nel Gianni Berengo Gardin, Zavattini fotografato da Berengo Gardin da: Uomo vieni fuori, mostra.htm. Luigi Ghirri, Modena, da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 5 di 11

6 data-base consultabile solo in modalità intranet della Fototeca. Nel 2001 è stata realizzata la monografia e la mostra antologica dell autore dal titolo Luigi Ghiri, Milano, Motta Editore Archivio dei negativi di Luigi Ghiri. Archivi senza identità A fianco di archivi e raccolte strutturate, come appunto quelle dei fotografi professionisti complete di registi, note e appunti e alle raccolte di collezionisti che hanno ceduto le intere loro collezioni, in Fototeca si conservano anche archivi di immagini senza particolare pregio, ma che pongono problemi legati alla conservazione e comunque alla valorizzazione. Di questa tipologia di archivi si è cercato di salvaguardare l'ordinamento, i materiali di conservazione originali, come le scatole, per salvaguardare le poche informazioni storiche conosciute in attesa di realizzare progetti più ampi sull'indagine e sul riconoscimento relativi ai contenuti. Uno di questi archivi è stato di recente posto all'attenzione Christian Boltansky, Camminando, Reggio Emilia, Chiesa di San Carlo, da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 6 di 11

7 di Christian Boltansky che lavorando sul concetto di accumulo delle immagini, ne ha scelte un centinaio per realizzare un'installazione nella chiesa di San Carlo nella nostra città. L'accesso ai documenti: il difficile equilibrio fra conservazione e fruizione La Fototeca, come servizio di una Biblioteca Pubblica, si deve adeguare alla comunità e quindi rendere disponibile il patrimonio e le informazioni in essa contenuti. È prioritaria quindi la conservazione degli originali secondo gli standard dei materiali di conservazione quali buste, contenitori e arredi, e la qualificazione dei locali con sistemi di controllo dei fattori ambientali quali temperatura e umidità relativa. Lastre in vetro alla gelatina bromuro d argento in buste di carta 100% cotone a quattro falde. I positivi sono conservati in cartelline di carta 100% cotone. da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 7 di 11

8 Gli originali, una volta conservati in contenitori a norma, sono conservati in magazzini climatizzati ove la temperatura e l umidità relativa sono costantemente controllate. I negativi a colori sono conservati in buste in polipropilene certificate secondo l esame PAT (Photographic Activity Test). Gli album fotografici sono stati interfogliati con carta giapponese, catalogati e digitalizzati. Sono conservati impachettati per evitare la polvere. La catalogazione La Fototeca, per la creazione della bancadati, ha utilizzato i seguenti standard: Descrizione: ISBD-NBM Intestazione per autore: RICA Indicizzazione semantica: Soggettario di Firenze seguendone l'evolversi di questa normativa. Maschera di ricerca della banca-dati della Fototeca panizzi.comune.re.it/. da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 8 di 11

9 Maschera di ricerca della banca-dati della Fototeca Cliccando sull immagine icona è possibile ingrandire l immagine che è corredata del logo della Biblioteca Panizzi. Le immagini sono a bassa risoluzione e sono liberamente scaricabili. Il progetto di digitalizzazione Come è noto il mondo dei beni culturali e in particolare quello delle biblioteche sono stati coinvolti in una trasformazione progressiva che ha teso a sviluppare i servizi digitali allo scopo di rendere immediatamente disponibili, in modalità remota, i documenti. Questo processo ha permesso di divulgare e rendere più facilmente accessibili le informazioni e allo stesso tempo ha dato un impulso del tutto nuovo alla professione del responsabile delle collezioni, che ha dovuto acquisire le competenze necessarie per la conduzione dei progetti digitali. È noto, inoltre, che la digitalizzazione, se correttamente eseguita, è anche una pratica conservativa. La conservazione, il restauro e la catalogazione, infatti si pongono come fasi principali del progetto di digitalizzazione per concorrere alla creazione della banca-dati. Le linee guida prese in considerazione per la realizzazione del progetto digitale sono quelle messe a punto dal Progetto Minerva e le Guidelines for digitization projects for collections and holding in the public domain, particularly those held by libraries and archives dell'ifla. La Fototeca della Biblioteca Panizzi ha inoltre partecipato alla stesura delle Linee di indirizzo per i progetti di digitalizzazione del materiale fotografico a cura del Gruppo di lavoro sulla digitalizzazione del materiale fotografico dell'iccu È inoltre allo studio il progetto per la raccolta dei metadati gestionali dei file digitali con lo standard MAG-Metadati Amministrativi e Gestionali. Questo progetto, oltre che permettere la disseminazione delle informazione nella rete di Internet, ci consente di gestire in modo corretto i file source delle immagini attualmente conservati in un server dedicato. Il manuale di riferimento è MAG-Metadati Aministrativi e Gestionali. Manuale utente a cura del comitato MAG dell'iccu. da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 9 di 11

10 I progetti sul data-base Il data-base è l'unico strumento di accesso alle informazioni relative al patrimonio fotografico; per questo motivo è stato avviato il progetto di catalogazione e di digitalizzazione delle firme degli autori-fotografi al fine di arricchire, di informazioni storiche relative al patrimonio conservato. Ricerca e sperimentazione La Fototeca della Biblioteca Panizzi è stata invitata dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze a sperimentare la catalogazione della fotografia nel Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) evidenziando gli aspetti più significativi legati alla natura del documento fotografico (descrizione, soggettazione e classificazione Dewey) nella prospettiva della creazione di u- n unica banca dati centralizzata a livello nazionale. Il web L'accesso al data-base è possibile tramite il sito della Biblioteca Panizzi panizzi.comune.re.it e interrogabile tramite tre modalità: semplice avanzata modello record (etichette navigali) Si è fatta particolare attenzione alle modalità di acceso alle informazioni che riguardano non solamente il patrimonio, ma anche l'attività della Fototeca. Dal sito della Biblioteca è infatti possibile accedere alla: banca-dati del patrimonio storico. banca dati dell'archivio fotografico di Luigi Ghiri. servizi (riproduzione, tariffe, ecc.). mostre virtuali, eventi. novità (mostre in corso, donazioni, acquisizioni, progetti sul data-base). Resource (AIB, ICCU, ecc.). In particolare: Fotografia in biblioteca. Repertorio selettivo di risorse in e Glossario di terminologiafotografica in pubblicazioni (cataloghi delle mostre, ecc.). da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 10 di 11

11 Reggio Emilia/Settimana della Fotografia Europea La Settimana della Fotografia Europea è un progetto dell'amministrazione che prevede mostre, eventi, seminari e incontri. In particolare la Fototeca ha seguito la produzione dei progetti di commissione pubblica, nella prima edizione, di 15 fotografi provenienti da 8 paesi europei che hanno indagato la comunità della città nell'ambito del tema del limite e del confine, le cui opere andranno ad arricchire il patrimonio e i seminari sulla conservazione che hanno visto Anne Cartier-Bresson, Lorenzo Scaramella e Giovanni Bergamin impegnati per tre giorni su diversi temi: conservazione, storia dei procedimenti fotografici storici e accesso alle risorse elettroniche. Sito: da Laura Gasparini - Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, 14 giugno 2007 pagina 11 di 11