Low cost / high quality: un binomio possibile? Un modello di filiera per la formazione continua a supporto dell innovazione.

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1 Low cost / high quality: un binomio possibile? Un modello di filiera per la formazione continua a supporto dell innovazione. Francesca Cantone Università degli Studi di Napoli Federico II Via Marina 33, 80133, Napoli francesca.cantone@unina.it Il contributo descrive un esperienza di Blended Learning per la formazione imprenditoriale e lo sviluppo dell innovazione e della cultura di rete tra Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Università Federico II e imprese. Sono presentati e discussi gli aspetti metodologici, i punti di forza e le criticità riscontrate, i principali risultati raggiunti, al fine di delineare spunti di riflessione e indicazioni per futuri interventi. In particolare si approfondiscono i risultati relativi alla definizione di una filiera di produzione dei contenuti e di un ricco repository interdisciplinare di materiali didattici strutturato in maniera da consentire e prefigurare futuri riusi, rimodulazioni, riassemblaggi e aggiornamenti. 1. Introduzione Negli anni , nell ambito di una Convenzione tra il Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sono realizzati un Master Full Time e due Corsi Part Time di formazione imprenditoriale in agricoltura in collaborazione con il Centro Servizi Informatici dell Università degli Studi di Napoli Federico II ; responsabile scientifico del progetto è il prof. Eugenio Pomarici, direttore operativo il prof. Germano Cipolletta, consulente per l area e- learning il prof. Angelo Chianese. Gli interventi formativi annoverano contenuti, strutture e approcci didattici articolati, ma affini ed integrati: dopo un imprescindibile approfondita analisi delle caratteristiche e dei requisiti progettuali sono operate scelte orientate a supportare attraverso le metodologie e tecnologie didattiche gli obiettivi di alta qualità didattica previsti per il Master e i due Corsi. Il presente contributo si incentra, dunque, sulle strategie di innovazione adottate nella filiera di produzione dei contenuti formativi relativi ai tre interventi didattici e nella loro organizzazione in un repository interdisciplinare strutturato, modulare, riusabile. T. Roselli, A. Andronico, F. Berni, P. Di Bitonto, V. Rossano (Eds.): DIDAMATICA 2012, ISBN:

2 DIDAMATICA 2012 È noto, infatti, come nella letteratura scientifica e nei documenti di indirizzo internazionali si colga un forte impulso all adozione dell e-learning nelle sue varie declinazioni a supporto dell aggiornamento e della formazione continua e permanente [CNIPA, 2007]. In questa scelta, tuttavia, vengono sottolineate come possibili criticità la necessità da un lato di prevedere adeguati tempi e costi per la progettazione e realizzazione dei materiali didattici multimediali e dall altro di garantire l alto livello qualitativo degli interventi [Qualità, 2003; CNIPA, 2007]. In tal senso, dunque, negli interventi didattici in esame si implementano soluzioni in Blended Learning, si provvede ad opportuni interventi metodologici nella filiera di produzione e si realizza un repository condiviso di materiali didattici, per il quale viene definito un assetto tale da consentire riutilizzazioni, rimodulazioni e modifiche a seconda delle esigenze didattiche delle varie situazioni d uso presenti e future. 2. Gli scenari metodologici e le scelte di progetto. La base metodologica generale per le attività del progetto si colloca nell ambito delle più recenti teorie della strutturazione dei saperi nella prospettiva del lifelong learning nella società della conoscenza. Il sapere, infatti, viene oramai sempre più frequentemente descritto come un corpus magmatico, in continua modifica ed espansione; la sua natura è distribuita e partecipata, sia nella costruzione che nella fruizione: si rendono dunque necessarie opportune riflessioni anche nella progettazione di interventi di formazione e aggiornamento al fine di garantire la circolazione di conoscenze e competenze costantemente rinnovabili e dunque utili alla crescita sociale, culturale, economica [CNIPA, 2007; Olimpo, 2010]. Interventi così impostati possono contribuire a significativi incrementi qualitativi nella didattica, ma a tale scopo richiedono generalmente ingenti tempi e sforzi per la preparazione e implementazione e ammortizzano tali investimenti iniziali su azioni di lunga durata, in cui parole-chiave sono il riuso e la possibilità di rapidi e veloci aggiornamenti, arricchimenti, rimodulazioni. In particolare, inoltre, la letteratura scientifica sulle tecnologie didattiche evidenzia come, tra le varie esperienze e proposte, le soluzioni di Blended Learning manifestino peculiarità più consone ai requisiti qualitativi evidenziati nel progetto del Centro Portici [Trentin, 2005]: tali approcci, infatti, si caratterizzano per la compresenza di interventi in aula e a distanza, integrano diverse modalità comunicative; consentono la sollecitazione di diversi processi cognitivi; favoriscono la flessibilità e personalizzazione dei tempi di apprendimento. In questo scenario, dunque, le scelte del progetto si orientano verso la strutturazione di un ampio ventaglio di strumenti di supporto tecnologico e metodologico ai percorsi di apprendimento, che sono di seguito presentati. 2

3 Low cost / high quality: un binomio possibile? Un modello di filiera per la formazione continua a supporto dell innovazione. 3. Gli approcci in Blended Learning: il modello Portici. La filiera di produzione, l impostazione metodologica e le soluzioni adottate per il Master e Corsi di Formazione imprenditoriale in agricoltura si basano sui risultati delle sperimentazioni svolte negli ultimi decenni da un gruppo di ricerca sulle tecnologie didattiche attivo presso l Università degli Studi di Napoli Federico II [Cantone et al, 2009a; Cantone et al, 2009b; Chianese et al, 2010]. Tale set di tools, applicazioni e approcci metodologici standardizzati viene trattato e personalizzato per rispondere ai requisiti di progetto, dando così origine, tra l altro, ad un idonea filiera di produzione dei contenuti. In particolare il modello didattico supporta l integrazione di lezioni e esercitazioni in aula e attività a distanza, realizzate attraverso un apposita piattaforma didattica web, sviluppata su base Open Source Moodle e denominata CEPOMACO (acronimo derivato da CEntro POrtici MAster e COrsi) (URL: < (ultima consultazione in data )). Il comune supporto remoto si declina in maniera eterogenea nel master full time e nei due corsi part time, rispondendo ad esigenze progettuali molto differenziate: il percorso svolto interamente in presenza, infatti, adotta la piattaforma CEPOMACO eminentemente nelle sue funzioni di repository di contenuti didattici utili anche per approfondimenti in itinere ed ex post, nonché per la somministrazione di test di valutazione in itinere e finali e per il supporto alle comunicazioni attraverso gli strumenti di messaggistica e forum. Una più ampia ed intensa attività viene movimentata in piattaforma, invece, nel caso dei due corsi part time, in cui la fase in remoto si articola in lezioni a distanza su materiale didattico strutturato, partecipazione attiva attraverso attività autonome (letture critiche, esercitazioni, project work); interazione in piattaforma con gli altri allievi, i tutor (in particolare il community manager) i docenti attraverso forum. Il percorso è infine completato con ulteriori strumenti a supporto della gestione qualitativa quali quiz di valutazione dell apprendimento e sondaggi di valutazione anonima. Le lezioni a distanza sono strutturate secondo formati standard di fruizione, con il ricorso costante a elementi multimediali, quali immagini, video, animazioni, audio. Il modello dei dati adottato per le lezioni a distanza prevede l organizzazione dei contenuti in un Syllabus con un architettura modulare e costituito da materiali didattici altamente strutturati in cui ogni modulo è composto da un serie di unità didattiche, e, a sua volta, ogni unità didattica è composta da una serie di unità di contenuto o formative. Il Syllabus è composto da diciotto moduli interdisciplinari per un totale di più di un migliaio di unità formative, con una comunità di centodiciassette tra studenti, docenti e tutor, che movimentano attività in piattaforma per più di centocinquantunomila singole attività tracciate. Per quanto riguarda, invece, le Attività Autonome si predispone un panel di diverse soluzioni, preliminarmente discusse e standardizzate, in maniera da soddisfare specifiche ed eterogenee esigenze didattiche. 3

4 DIDAMATICA 2012 Le Attività Autonome vengono, dunque, suddivise in tre fasi: Traccia (testi di approfondimento in PDF; link a risorse in rete di approfondimento; riferimenti bibliografici a materiali a stampa o in digitale messi a disposizione degli studenti); Svolgimento (realizzazione di un componimento libero, soggetto a valutazione da parte del docente/tutor; breve questionario, con domande a risposta aperta, oppure a risposta multipla, o del tipo vero/falso); Valutazione (viene implementata nella piattaforma CEPOMACO una scala di valutazione dell attività autonoma personalizzata, per consentire al docente, in presenza di componimenti e risposte aperte, di esprimere la propria approvazione o di segnalare la necessità di ulteriori modifiche e miglioramenti all output didattico; per quanto riguarda i quiz, la valutazione di idoneità è fornita senza attribuire penalità su risposta sbagliata e con valutazione positiva solo nel caso di risposta corretta) [Qualità, 2003; Giannandrea, 2009]. L iniziale timing di quindici giorni imposto per lo svolgimento delle Attività Autonome, si rivela in itinere troppo serrato, per cui tale temporizzazione viene ricalibrata, consentendo lo svolgimento di tutte le attività fino alla fine del corso. I Quiz di Valutazione dell apprendimento sono predisposti ideando e strutturando un repository di domande fornite dai responsabili di modulo e dai docenti, in numero proporzionale alle ore di didattica in aula e on line e poi assemblate in compiti. Le due tipologie di domande definite e standardizzate in fase di coordinamento sono a risposta singola su tre o su quattro opzioni. Le domande sono poi aggregate in Quiz di Valutazione somministrati periodicamente, con numero di quesiti variabile. Anche in questo caso la valutazione comporta l attribuzione di nessuna penalità su risposta sbagliata, punteggio pieno nel caso di risposta giusta. Va sottolineato che la strategia di popolamento tematico delle domande nel repository, consente di ipotizzare molteplici future utilizzazioni dei materiali, che in piattaforma risultano già organizzati e suddivisi per docente, per argomento, per quiz in cui sono state somministrate. L esigenza di monitorare il soddisfacimento dei requisiti qualitativi fissati e di trarre elementi di supporto a interventi di ri-orientamento in itinere rende vantaggioso il ricorso alla valutazione anonima delle attività attraverso lo strumento dei Sondaggi: i partecipanti esprimono le proprie valutazioni con cadenza mensile attraverso questionari di gradimento di granularità capillare. Tale attività mira a rilevare costantemente la percezione dell andamento generale delle attività formative, la resa didattica del singolo docente e della singola lezione, la coerenza interna dei moduli trattati, la qualità dei materiali forniti. Per quanto riguarda la strutturazione dei Forum in piattaforma, inoltre, ciascun modulo è dotato di un forum di modulo per supportare discussioni tra coordinatori, docenti, discenti, tutor, su specifici argomenti, chiarimenti ed approfondimenti su singoli temi e lezioni; infine si allestiscono forum generali di corso per facilitare la trattazione di aspetti di interesse comune, e di riflessioni trasversali sul percorso e sulle attività [Midoro, 2002] 4

5 Low cost / high quality: un binomio possibile? Un modello di filiera per la formazione continua a supporto dell innovazione. 4. La filiera di produzione dei contenuti. L impianto metodologico adottato prevede il coinvolgimento di diverse figure, dai coordinatori scientifici, agli esperti di contenuto, ai tutor, ai content managers per: 1- la realizzazione di un repository multimediale di materiali didattici digitali riusabili, modulari e flessibili; 2- l assemblaggio multiplo dei materiali in funzione delle esigenze differenziate del Master Full Time e dei due Corsi Part Time; 3- la personalizzazione dei percorsi sulla base delle caratteristiche delle diverse comunità di partecipanti. In particolare gli esperti di contenuto (docenti e coordinatori di modulo) sono coinvolti nella filiera di produzione in tutte le fasi realizzative: dalla progettazione dei materiali, dei percorsi e delle attività alla loro verifica, all eventuale riprogettazione, ottimizzazione, modifica ed arricchimento sulla base dei feedback d uso raccolti in piattaforma. Gli esperti di instructional design (content managers) intervengono parimenti in tutto il processo. In fase di progettazione di ciascun modulo supportano e orientano la traduzione dei contenuti in formato multimediale standard, finalizzato alla fruizione in e-learning/fad. Successivamente cooperano con gli esperti di contenuto per la realizzazione di una bozza multimediale dei materiali forniti e implementati in versione draft. La bozza è sottoposta poi a verifiche redazionali, tecniche, qualitative e di contenuto in maniera da arrivare ad una prima versione fruibile in piattaforma in formato standard SCORM. Figura 1: Esempio di modulo in formato html. La home page. Infine tale versione approvata è poi costantemente verificata, incrementata ed ottimizzata. Il risultato delle operazioni di trattamento informatico dei contenuti è costituito da corsi organizzati in formato standard SCORM, capaci, dunque, di rispondere alle esigenze imposte dalle metodologie e-learning implementate, 5

6 DIDAMATICA 2012 tra cui il tracciamento e il riuso; per lo stesso orientamento vengono supportate modalità didattiche multiple attraverso la parallela generazione di materiali su formati off-line a video (formato CD-Rom html: vedi fig. 1) e stampabili (formato pdf). Il formato stampabile è destinato a supportare una fase didattica di riflessione, approfondimento, sedimentazione delle conoscenze, parallela alle lezioni o anche successiva al termine temporale dei corsi; in esso confluiscono tutti i materiali che si prestano anche a una fruizione cartacea, mentre i filmati e contenuti multimediali sono citati e linkati, mantenendo un idea della ricchezza della documentazione prodotta pur nel passaggio dalla comunicazione multimediale in rete a un mezzo bidimensionale e sequenziale quale quello cartaceo. 5. Riflessioni sui risultati dell esperienza condotta. Punti di forza e criticità, linee di orientamento per futuri interventi. L impianto metodologico e strumentale delle attività descritte nasce in ambiente di ricerca con l intento di sperimentare interventi a sostegno della filiera di produzione di materiali didattici per l e-learning: le ricadute attese riguardano la definizione di buone pratiche di approccio alla formazione continua e permanente per l innovazione e il supporto alla cultura di rete e scambio tra realtà imprenditoriali, istituzioni di ricerca e formazione e strutture accademiche [Mautone e Ronza, 2010]. Durante la pianificazione e lo svolgimento delle attività didattiche tale impostazione garantisce una costante attenzione agli aspetti metodologici e di processo, anche nella prospettiva di sviluppo futuro di simili iniziative. Viene affrontata, infatti, la citata criticità insita nei progetti che utilizzano le tecnologie a sostegno della qualità didattica, cioè la necessità di investire in risorse, tempi, capacità. Risulta dunque evidente che opportuni interventi di filiera possono assicurare una gestione più vantaggiosa delle risorse ed una più flessibile utilizzazione dei materiali prodotti, facilitando il raggiungimento di risultati qualitativamente significativi. Come si è accennato, la resa didattica del progetto è stata monitorata attraverso la predisposizione di strumenti di sostegno tecnologico ad un impianto valutativo estremamente articolato, che va dalla somministrazione di quiz e sondaggi al tracciamento delle attività in piattaforma. Tale analisi ha fornito un insostituibile supporto alla costante attività di monitoraggio, riorientamento, personalizzazione dei percorsi. Il tracciamento delle attività in piattaforma on line, inoltre, è stato impostato in maniera da produrre dati sia qualitativi che quantitativi, consentendo di assolvere non solo alle necessità burocratiche di attestazione della partecipazione ma soprattutto di valutare la resa didattica dei materiali forniti con estrema puntualità e dettaglio. 6

7 Low cost / high quality: un binomio possibile? Un modello di filiera per la formazione continua a supporto dell innovazione. I materiali così strutturati, l impalcatura allestita, i binari metodologici tracciati sono elementi che si prestano a diventare un patrimonio ricchissimo per futuri interventi, nei quali è possibile così ammortizzare gli sforzi iniziali, usufruendo di una base già strutturata e pronta anche per eventuali rimodulazioni e aggiornamenti. In tale prospettiva vengono lette anche alcune delle criticità emerse nell ambito delle attività del progetto. In particolare il riuso del repository realizzato e dell impianto metodologico allestito consente di migliorare i tempi di progettazione: è chiaro, infatti, che la gestione dei tempi di ristrutturazione dei contenuti per l e-learning migliora significativamente se è possibile impostare le attività di pianificazione dell intervento su una ricca base già strutturata. Parimenti ulteriori sforzi futuri potranno essere dedicati all arricchimento multimediale dei materiali realizzati, con un ricorso più spinto alle soluzioni tridimensionali o audiovisive più esigenti in termini di tempi e costi di realizzazione, ma destinate a incrementare il coinvolgimento, la partecipazione, l interattività delle risorse. Ulteriori ricerche, inoltre, saranno orientate verso una più articolata strutturazione delle logiche semantiche che sottostanno alla gestione delle risorse. Il progetto, infatti, dimostra con evidenza i vantaggi di tale approccio per favorire la gestione e il riuso delle risorse prodotte [Cantone et al, 2007]. Futuri approfondimenti esploreranno il supporto alla generazione semi-automatica dei percorsi didattici, sulla base di esigenze didattiche specifiche. Le caratteristiche e le attitudini all innovazione manifestate dal panel dei docenti coinvolti nelle sperimentazioni condotte costituiscono un ulteriore elemento di riflessione, per il ruolo decisivo giocato nella buona riuscita di progetti di simile impianto metodologico. Tutti i docenti dei Master e Corsi di formazione imprenditoriale in agricoltura, infatti, (che in alcuni casi hanno già precedenti esperienze in progetti supportati dalle tecnologie e metodologie didattiche) hanno affrontato con estremo interesse ed entusiasmo il processo di ristrutturazione dei propri saperi in funzione degli obiettivi e delle modalità progettuali (Responsabili delle attività afferenti l Area Scenari, il prof. Antonio Cioffi; Area Saper Essere Prof. Germano Cipolletta; Area Comunicazione prof. Umberto Costantini; Area Economico.Gestionale proff. Mauro Sciarelli e Roberto Vona). Determinante è la sensibilità manifestata nel cogliere gli elementi metodologici sottesi a tali processi e dunque la disponibilità ad operare nella più ampia prospettiva della sperimentazione qualitativa e dell allestimento di set di contenuti, competenze, e di logiche di rete tra università e impresa capaci di favorire interesse e generare ed attrarre future iniziative. Conseguentemente il repository di materiali realizzato costituisce un patrimonio di grande valore, risultato di un incoraggiante esperimento di costituzione di un vasto bacino informativo interdisciplinare, che comprende un articolato spettro di settori dall economia al project management, alle tecnologie dell informazione e della comunicazione. 7

8 DIDAMATICA 2012 Tale base si presta a future sperimentazioni ed arricchimenti che saranno rivolti da un lato ad un allargamento disciplinare del repository, dall altro ad integrare gli aspetti di partecipazione attiva, esperienziali e di laboratori virtuali. In particolare, nell ottica delle logiche che si affermano con il web 2.0 emerge la possibilità di immissione di contenuti da parte dei partecipanti, aspetto fondamentale nell ambito della formazione imprenditoriale, ma interessante anche in molti altri settori [Bonaiuti 2006]. In tal senso il potenziale di contenuto apportato dagli imprenditori coinvolti nel progetto appare enorme: i casi di studio, infatti, le esperienze applicative che sono proposte alla riflessione integrano i materiali didattici proposti e ne costituiscono un ricco banco di prova. La comunità virtuale e reale di partecipanti diventa in tal modo una fucina dinamica di idee, di proposte e di discussioni di grande potenziale innovativo. Appare dunque necessario accentuare ulteriormente il valore e il ruolo attivo delle comunità costituite, che diventano creatrici di contenuto e portatrici di concreti casi applicativi per le sperimentazioni in atto. L impianto metodologico sviluppato e i contenuti realizzati, dunque, si propongono all utilizzazione in ambiti vasti ed eterogenei, esplorando la possibilità di percorsi personalizzati e modulati in maniera guidata secondo esigenze diverse formative, costituendo cataloghi di corsi differenziabili per durata, obiettivi didattici, target di utenza, contraddistinti dalla costante attenzione allo sviluppo dell innovazione e della qualità. Bibliografia [Bonaiuti, 2006] Bonaiuti G., E-Learning 2.0. Il futuro dell apprendimento in rete, tra formale e informale, I quaderni di Form@re 6, Trento, [Cantone et al, 2007] Cantone F., Caropreso M., Chianese A., Moscato V., Semantica: un sistema per l indicizzazione e il retrieval semantico di Learning Object. In Colorni A., Pegoraro M., Rossi P. G.(a cura di), e Learning tra formale ed informale, Atti del IV congresso della Società Italiana di elearning, Macerata 3-6 luglio 2007, Macerata 2007, Documento accessibile via World Wide Web: < (ultima consultazione in data ). [Cantone et al, 2009a] Cantone F., Chianese A., Cirillo G., Curion V., Una piattaforma di servizi integrati per la didattica universitaria. L'esperienza di Campus all'università degli Studi di Napoli Federico II, in Si-El 2009, VI congresso della società italiana di E-Learning, Atti su cd-rom. [Cantone et al, 2009b] Cantone F., Castanò S., Paladino P., Ronca M. G., Una IDEA per le biblioteche. Esperienze, strumenti e metodi per supportare, facilitare e diffondere la formazione continua e l aggiornamento. In Andronico, A. - Colazzo, A., Didamatica 2009, Informatica per la didattica, Trento, Proceedings on cd-rom. Documento accessibile via World Wide Web: < (ultima consultazione in data ). 8

9 Low cost / high quality: un binomio possibile? Un modello di filiera per la formazione continua a supporto dell innovazione. [Chianese et al, 2010] Chianese A., Moscato, V., Picariello A., I fondamenti dell'informatica per gli umanisti. Un viaggio nel mondo dei BIT, Napoli, [CNIPA, 2007] Vademecum per la realizzazione di progetti formativi in modalità e- learning nelle pubbliche amministrazioni, II edizione, in I Quaderni Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione, 32, Aprile, Documento accessibile via World Wide Web: < (ultima consultazione in data ). [Giannandrea, 2009] Giannandrea L., Valutazione come formazione. Percorsi e riflessioni sulla valutazione scolastica, Macerata, Documento accessibile via World Wide Web: < (ultima consultazione in data ). [Mautone e Ronza, 2010] Mautone M., Ronza M., Patrimonio culturale e paesaggio. un approccio di filiera per la progettualità territoriale, Roma, [Midoro, 2002] Midoro V., Dalle comunità di pratica alle comunità di apprendimento virtuali, TD Tecnologie Didattiche, 25, 1, 3-10, Documento accessibile via World Wide Web: < (ultima consultazione in data ). [Olimpo, 2010] Olimpo G., Società della conoscenza, educazione, tecnologia, TD- Tecnologie Didattiche, 50, 2010, Documento accessibile via World Wide Web: < (ultima consultazione in data ). [Qualità, 2003] La qualità dell e-learning nella formazione continua, I Libri del Fondo Sociale europeo, Rapporto ISFOL, Catanzaro, Documento accessibile via World Wide Web: < li/collaneeditoriali/librifse/qualit%c3%a0e-learning.htm> (ultima consultazione in data ). [Trentin, 2005] Trentin G., Apprendimento cooperativo in rete: un possibile approccio metodologico alla conduzione di corsi universitari online, TD36, 3, 2005, Documento accessibile via World Wide Web: < (ultima consultazione in data ). 9

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