Ai signori docenti IC MELCHIONDA DE BONIS Sede Relazione illustrativa per il Collegio e Consiglio d Istituto a cura dello Staff del D.

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1 Ai signori docenti IC MELCHIONDA DE BONIS Sede Relazione illustrativa per il Collegio e Consiglio d Istituto a cura dello Staff del D.S Proposta di delibera del Progetto Obiettivi PON 10.1 e PON 10.2 Asse I Istruzione Fondo Sociale Europeo (FSE)., caratterizzata da dieci progetti che saranno pubblicati nel periodo febbraio aprile Premesso che la programmazione 2014/2020 offre a tutte le scuole strumenti per migliorare, per arricchire, per consolidare la propria offerta formativa. Il servizio che può dare la scuola ha un prezioso valore aggiunto: il sapere, la cultura, la scienza, l arte, le competenze e abilità relazionali e civiche sono strumenti per migliorare le professionalità, promuovere l occupabilità, vivere meglio e garantire la qualità di vita delle generazioni future. La legge 13 luglio 2015, n. 107 (c.d. La Buona Scuola ), recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative all articolo 1, comma 1, lettere l) e m), individua tra gli obiettivi formativi delle istituzioni scolastiche: 1. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, 2. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l interazione con le famiglie e con la comunità locale 3. e apertura pomeridiana delle scuole. Tali obiettivi si incrociano sinergicamente con la strategia del PON Per la scuola, volta a perseguire l equità, la coesione e la cittadinanza attiva, favorendo la riduzione dei divari territoriali e mirando al rafforzamento delle istituzioni scolastiche contraddistinte da maggiori ritardi, al sostegno degli alunni e alla promozione di esperienze innovative. Al riguardo, l obiettivo dell Unione europea è quello di raggiungere, entro il 2020, una percentuale media di dispersione non superiore al 10%. Il PON Per la Scuola Competenze e ambienti per l apprendimento agisce in un ottica sistemica su tutto il territorio nazionale anche se in misura diversa, in virtù delle risorse assegnate, nelle regioni del sud e in quelle del centro-nord. Al fine di contribuire al raggiungimento dei suddetti obiettivi, già con il decreto del Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca 27 aprile 2016, n. 273, è stata avviata un azione specifica per la realizzazione di interventi per la prevenzione della dispersione scolastica nelle zone periferiche delle città metropolitane caratterizzate da un maggiore rischio di evasione dall obbligo scolastico. L adesione al progetto si pone, quindi, come obiettivo primario quello di riequilibrare e compensare situazioni di svantaggio socio-economico, in zone particolarmente disagiate, nelle aree a rischio e in quelle periferiche, intervenendo in modo mirato su gruppi di alunni con difficoltà e bisogni specifici e quindi esposti a maggiori rischi di abbandono, ma anche coinvolgendo altri soggetti del territorio: enti pubblici e locali, associazioni, fondazioni, professionisti. In particolare, gli enti locali responsabili di servizi, quali mense, trasporti, gestione degli immobili adibiti ad uso scolastico, possono facilitare la cooperazione, che può contribuire ad ampliare significativamente l offerta formativa nelle istituzioni scolastiche soprattutto delle aree periferiche i cui alunni spesso non hanno molte opportunità per accedere a iniziative extracurriculari. Le iniziative di cui al presente progetto possono, quindi, essere realizzate in raccordo con soggetti sia pubblici che privati e in particolare con enti locali. I soggetti privati devono essere individuati nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza e non discriminazione. Per questo è importante che la nostra Istituzione scolastica partecipi alla nuova programmazione impegnandosi a predisporre piani articolati e moduli di intervento, a verificarne la fattibilità, controllarne l efficacia, correggerne l impianto nel costruttivo dialogo con la comunità di riferimento, le risorse culturali e scientifiche, e con le istituzioni preposte alla gestione, al sostegno e alla valutazione del sistema scolastico. Gli interventi del PON sono un occasione di arricchimento per la scuola, un opportunità di miglioramento delle situazioni di apprendimento per studenti che, vivendo in ambienti sociali e culturali meno stimolanti, hanno bisogno di una scuola che accolga e faccia crescere le loro curiosità, favorisca lo sviluppo originale delle personalità e delle attitudini, dia strumenti di comprensione e di interazione positiva con la realtà 1

2 D altra parte ci sono cose che, sempre più, si fanno solo a scuola quali la generalizzazione e la riflessione sui concetti, la discussione fra pari con il supporto competente di un adulto, la libera speculazione teorica, la sperimentazione e la prova pratica di ipotesi, l analisi dei risultati ottenuti, la scrittura di testi creativi oppure di saggi o di relazioni. È necessario che la scuola migliori innanzitutto nella propria offerta precipua, rendendola più interessante e più efficace, anche attraverso la sperimentazione di nuove metodologie didattiche. Il Programma Operativo Nazionale Per la Scuola competenze e ambienti per l apprendimento per il periodo di programmazione , a titolarità del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca (di seguito, MIUR), che ha ricevuto formale approvazione da parte della Commissione Europea con Decisione C(2014) n. 9952, del 17 dicembre 2014, è un Programma plurifondo (FSE-FESR) finalizzato al miglioramento del sistema di Istruzione. Tale obiettivo è perseguito attraverso una forte integrazione tra investimenti finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) per la formazione e il miglioramento delle competenze, e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per gli interventi infrastrutturali. Il PON Per la scuola ha una duplice finalità: da un lato perseguire l inclusività, l equità, la coesione e il riequilibrio territoriale, favorendo la riduzione della dispersione scolastica e dei divari tra territori, scuole e studenti in condizioni diverse; dall altro, mira a valorizzare e sviluppare le potenzialità, i talenti e i meriti personali, anche attraverso la promozione delle competenze trasversali degli studenti, comprese quelle di cittadinanza globale. Tali finalità trovano espressione nell architettura del Programma Operativo che viene di seguito richiamata: 2

3 Il presente avviso quadro intende fornire alle scuole, ai docenti e agli studenti il quadro complessivo di tutte le azioni che saranno attivate nel corrente anno scolastico a valere sul PON Per la Scuola , in modo da costituire delle concrete opportunità a disposizione delle politiche educative del Paese, in sinergia con altre misure sull istruzione già definite a vari livelli, dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, c.d. Buona Scuola, al Piano nazionale per la scuola digitale, al Piano nazionale per la formazione e non da ultimo alle linee d azione europee e, in particolare, all Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite In particolare, obiettivi comuni al quadro normativo delineato sono l estensione dell orario di apertura delle scuole, con tendenza al tempo pieno, il rafforzamento delle competenze di base e trasversali, comprese quelle digitali, il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro, obiettivi sui quali anche la recente riforma della scuola ha investito e che trovano nuovi input nella programmazione europea, che ne costituisce un supporto fondamentale. Pertanto, le azioni che saranno attivate a seguito del presente avviso quadro metteranno in campo i seguenti strumenti: - la promozione di percorsi di qualità per maturare efficacemente le competenze di base, ossia lingua italiana, matematica e scienze e lingue straniere; - la promozione di competenze trasversali e di cittadinanza globale, volte a favorire corretti stili di vita e la sostenibilità ambientale, a sviluppare la cittadinanza digitale ed economica, a potenziare le capacità relazionali e di dialogo e a creare consapevolezza sul patrimonio culturale, artistico e paesaggistico; - l incoraggiamento dell innovazione e della creatività anche attraverso le tecnologie, allo scopo di collegare il sapere al saper fare; - il miglioramento dell allineamento tra conoscenza e competenze maturate in ambito scolastico e i bisogni sociali e professionali, anche attraverso l acquisizione di nuove competenze, la promozione di un migliore raccordo scuola-lavoro, il potenziamento della formazione tecnicoprofessionale e dell educazione all imprenditorialità; - l impulso all internazionalizzazione e all interdisciplinarità della formazione e alla mobilità studentesca. Le azioni di prossima attuazione alle quali la scuola delibera di partecipare sono sette: 1) COMPETENZE DI BASE DEGLI STUDENTI IN CHIAVE INNOVATIVA 10.2 Competenze di base degli studenti in chiave innovativa 20 febbraio 2017 Gli interventi mirano a rafforzare le competenze di base delle studentesse e degli studenti, allo scopo di compensare svantaggi culturali, economici e sociali di contesto, garantendo il riequilibrio territoriale, e ridurre il fenomeno della dispersione scolastica.alle scuole è richiesto di proporre approcci innovativi ovvero modelli in grado di superare la dimensione frontale e trasmissiva dei saperi, che mettano al centro lo studente e i propri bisogni e valorizzino gli stili di apprendimento e lo spirito d iniziativa per affrontare in maniera efficace e coinvolgente lo sviluppo delle competenze di base. L obiettivo è rafforzare le competenze di comunicazione in lingua madre e in lingua straniera, quelle logico-matematiche e le competenze di base in campo scientifico In particolare, per la comunicazione in lingua madre specifica attenzione è riservata a: - padronanza del linguaggio e competenze lessicali, sintattico-grammaticali e semantiche; - promozione della lettura e rafforzamento della comprensione del testo; 3

4 - ricerca e valutazione delle informazioni, differenza tra fatti e opinioni, con particolare attenzione alla dimensione on line; - capacità di argomentazione, capacità di sintesi, formazione al dibattito e public speaking; - capacità di dialogo critico, anche incentivando il dialogo interculturale e interreligioso; - produzione di contenuti, comunicazione creativa e capacità narrativa, con particolare riferimento ai linguaggi e generi dei media. Per la comunicazione nelle lingue straniere sono previsti: - percorsi di sviluppo delle competenze nelle lingue straniere (nel caso della scuola secondaria anche finalizzati alla certificazione) per il livello B1 o superiore. I percorsi sono focalizzati principalmente al potenziamento delle abilità audio-orali e devono essere affidati prioritariamente ad esperti madrelingua; possono riguardare tutte le lingue straniere e coinvolgere gli studenti organizzati in gruppi linguistici omogenei, a seconda del livello di competenza. Per le competenze logico-matematiche e le competenze di base in campo scientifico, particolare attenzione è riservata a: - insegnamento della matematica e delle scienze basato sull interazione tra sapere teorico e pratica, attività laboratoriale e apprendimento informale; - applicazione delle conoscenze e competenze nei contesti quotidiani; - sviluppo delle capacità astrattive e deduttive; - promozione della curiosità, pensiero divergente e della creatività degli studenti; - piena comprensione e valorizzazione del ruolo del ragionamento matematico e dell indagine scientifica, anche in relazione alla comprensione e all uso dei dati, alla capacità di rappresentarli e di valutare il loro impatto nella società. 2) COMPETENZE DI CITTADINANZA GLOBALE 10.2 Competenze di Cittadinanza globale 17 marzo 2017 L azione prevede interventi volti allo sviluppo delle competenze trasversali, sociali e civiche, che rientrano nel più ampio concetto di promozione della cittadinanza globale, al fine di formare cittadini consapevoli e responsabili in una società moderna, connessa e interdipendente. Le proposte progettuali delle scuole possono essere anche interdisciplinari e perseguire gli obiettivi delle diverse aree tematiche indicate.le aree tematiche proposte sono: - educazione alimentare, cibo e territorio; - benessere, corretti stili di vita, educazione motoria e sport; - educazione ambientale; - cittadinanza economica; - civismo, rispetto delle diversità e cittadinanza attiva. Area tematica 1 EDUCAZIONE ALIMENTARE, CIBO e TERRITORIO Gli obiettivi formativi riguardano l educazione alimentare attiva e consapevole, nonché il cibo come strumento di conoscenza e integrazione culturale. I percorsi da sviluppare possono, ad esempio, comprendere: il ciclo del cibo in ottica di sostenibilità nella dimensione globale e locale, la conoscenza e valorizzazione del territorio, la conoscenza delle culture attraverso il cibo e la valorizzazione delle diversità, la lotta agli sprechi e il recupero del cibo, le food policy, le innovazioni e la scienza del cibo. 4

5 Alla parte formativa si dovrà affiancare quella esperienziale attraverso iniziative come la diffusione degli orti scolastici o urbani, la progettazione di nuovi processi di approvvigionamento e gestione del cibo da parte delle scuole, la realizzazione di progetti per la riduzione degli sprechi, di approfondimento e scambio culturale. In generale, i percorsi, dovranno essere in coerenza con le Linee Guida per l Educazione Alimentare del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca (2015). Area tematica 2 BENESSERE, CORRETTI STILI DI VITA, EDUCAZIONE MOTORIA e SPORT Gli interventi mirano a promuovere il benessere degli studenti, attraverso i corretti stili di vita, abitudini, comportamenti anche in sinergia con la diffusione dell educazione ludico-motoria dei bambini e dell educazione motoria, pre-sportiva e sportiva dei giovani in età scolare. Particolare attenzione è data a: - promozione di corretti stili di vita; - sostegno ai giovani nella costruzione di un immagine positiva del proprio sé, favorendo l autostima, l auto-consapevolezza, la responsabilità e per contrastare mode e disordini alimentari; - diffusione dell attività motoria, fisica e sportiva per aiutare i giovani a costruire un rapporto armonico col proprio corpo e prevenire l obesità; - promozione di una cultura delle pari opportunità, incoraggiando la partecipazione femminile a tutti i livelli di pratica sportiva e nei diversi contesti organizzativi, di direzione e conduzione delle attività sportive; - promozione dello sport come pratica del saper essere insieme, del rispetto delle diversità, contro ogni forma di violenza e discriminazione, e delle regole sociali e sportive; - garanzia di partecipazione di tutti gli studenti, con particolare attenzione a quelli diversamente abili, sostenendo il valore della pratica sportiva come strumento di inclusione; - riduzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica valorizzando lo sport come motore di coesione sociale e di crescita professionale. Area tematica 3 EDUCAZIONE AMBIENTALE Gli obiettivi formativi promuovono la crescita di cittadini consapevoli, responsabili e attivamente rispettosi delle sfide ambientali, in relazione ad ogni livello: dal territorio in cui vivono alla dimensione globale. L approccio deve essere fortemente orientato alla diffusione delle buone pratiche, al fine di accompagnare la consapevolezza e le competenze verso la promozione di modelli e comportamenti virtuosi, a partire dalle scuole Particolare attenzione è data a: - analisi e discussione delle questioni ambientali, valutandone la dimensione locale e globale, in termini di interdipendenza e complessità; - promozione della conoscenza del proprio territorio, attraverso la conoscenza di caratteristiche, peculiarità e problematiche locali e degli strumenti pubblici di governo ambientale territoriale; - promozione di comportamenti responsabili e proattivi degli studenti nella vita quotidiana per migliorare o conservare la qualità del proprio ambiente e delle risorse naturali, con particolare attenzione alla progettazione di pratiche di riduzione degli sprechi, riciclo e riuso rispetto alla scuola e ai contesti locali di riferimento; - sviluppo e innovazione di competenze e contenuti necessarie alle nuove professioni ambientali. Area tematica 4 CITTADINANZA ECONOMICA La cittadinanza economica, nella prospettiva dello sviluppo sostenibile, mira a costruire un filo conduttore tra la dimensione delle scelte individuali e il benessere collettivo. 5

6 L obiettivo è rafforzare l alfabetizzazione economica e finanziaria degli studenti, con attenzione alla definizione più inclusiva ed etica di economia, anche in relazione alle potenzialità delle sue innovazioni più recenti, in modo da formare cittadini consapevoli del valore delle proprie scelte. Particolare attenzione è data a: - fondamenti di base dell economia, intesa come scienza delle scelte pubbliche e private, e delle sue relazioni con altre discipline; - promozione dell educazione al consumo, per una maggiore consapevolezza delle implicazioni di scelte individuali, in particolare in tema di tutela della legalità, della qualità delle produzioni, della salute, dei diritti dei lavoratori e dell ambiente; - conoscenza e comprensione delle principali innovazioni, in relazione all economia civile, all innovazione sociale, ai concetti emergenti di economia circolare e collaborativa e all impatto della Rete su processi economici e sociali; - alfabetizzazione finanziaria, intesa come la conoscenza e la comprensione di concetti, strumenti e rischi, delle innovazioni, delle buone pratiche, della finanza etica e degli strumenti finanziari per l impatto sociale. Area tematica 5 CIVISMO, RISPETTO DELLE DIVERSITA E CITTADINANZA ATTIVA Civismo, rispetto delle diversità e cittadinanza attiva sono dimensioni fondanti di una moderna cittadinanza, fondata sui valori della nostra Carta Costituzionale. Le proposte progettuali riservano particolare attenzione a: - conoscenza e approfondimento della Costituzione, della sua storia, dei suoi valori e delle sue implicazioni in termini di cittadinanza consapevole; - promozione del civismo e della cittadinanza attiva, in tutte le loro manifestazioni, sia tradizionali sia innovative (es. open government); - diffusione della cultura della legalità; - educazione al rispetto e alla valorizzazione delle diversità di qualunque origine sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizione personale e sociale prevenzione e contrasto di fenomeni di bullismo; - promozione della parità tra uomini e donne come strumento per superare pregiudizi, stereotipi, violenze; - favorire la capacità di confronto, discussione e mediazione, sperimentato in situazioni concrete strumenti per l adozione di prospettive plurali. 3) CITTADINANZA EUROPEA 10.2 Cittadinanza europea 24 marzo 2017 L azione mira a rafforzare la conoscenza e la consapevolezza, nelle generazioni di nativi europei dell idea di cittadinanza europea, intesa come appartenenza ad una cultura, a valori, a una storia e a un percorso comune. L obiettivo è da perseguire sia attraverso momenti formativi, aperti a tutti gli studenti, sia attraverso la possibilità, condizionata a tale percorso, di fare esperienze di scambio e di mobilità all estero, che costituiscano una reale esperienza integrativa rispetto al loro percorso formativi dell azione. Particolare attenzione è data a: - approfondimento della conoscenza della storia, della cultura, dei valori, delle istituzioni, delle sfide e delle prospettive europee, anche attraverso discussione e confronto critico; 6

7 - conoscenza e approfondimento dell evoluzione dell identità europea attraverso le lenti culturali, dalle arti (visive e figurative), alla musica, all artigianato, alla manifattura, al cibo, allo sport; - valorizzazione del rapporto tra cittadinanza europea e sfera personale e professionale, con particolare riferimento alla dimensione della libertà di circolazione (mobilità) e del fare (lavoro, imprenditorialità, creatività, innovazione, ricerca). 4) PATRIMONIO CULTURALE, ARTISTICO, PAESAGGISTICO 10.2 Patrimonio culturale, artistico, paesaggistico 6 aprile 2017 Il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico rappresenta una grande risorsa per costruire una cittadinanza piena delle giovani generazioni e l obiettivo formativo è sensibilizzare gli studenti alla sua tutela, trasmettere loro il valore che ha per la comunità, valorizzarne a pieno la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo del Paese. L azione prevede lo sviluppo di progetti locali, preferibilmente di rete, anche in partenariato con enti locali, istituzioni scientifiche e culturali, associazioni, società civile e privati che coinvolgano gli studenti, in classe e sul territorio, nella valorizzazione, attraverso la conoscenza, l accessibilità, la condivisione e la tutela del patrimonio culturale, del paesaggio e del territorio. Il patrimonio culturale ha anche una definizione più ampia, quale patrimonio immateriale e di ereditàpatrimonio culturale, come sancito dalla Convenzione di Faro. Le proposte progettuali possono riguardare: - attività didattiche relative al patrimonio artistico, culturale e paesaggistico; - l accesso, l esplorazione e la valorizzazione anche digitale del patrimonio attraverso sperimentazioni tecnologiche; - l adozione delle scuole di parti di patrimonio (luoghi, monumenti o altro) al fine di garantirne l accessibilità e il coinvolgimento della comunità civile nella valorizzazione dei beni culturali, artistici e paesaggistici; -la progettazione e la partecipazione alla costruzione di una proposta territoriale di turismo che sia sostenibile anche da un punto di vista culturale, sociale e ambientale; - l innovazione nella narrazione e comunicazione del patrimonio locale, anche attraverso l internazionalizzazione e la creazione di percorsi in lingua straniera; - la produzione e lo sviluppo di contenuti curricolari digitali potenzialmente utilizzabili da tutte le scuole (Open Educational Resources); - la produzione artistica e culturale; - la costruzione di percorsi innovativi per stimolare la creatività giovanile partecipando a o progettando interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana specie nelle aree periferiche e marginali. 7

8 5) CITTADINANZA E CREATIVITÀ DIGITALE 10.2 Cittadinanza e creatività digitale 3 marzo 2017 La consapevolezza che il digitale sia agente attivo di grandi cambiamenti sociali, economici e comportamentali, nelle dimensioni personali, relazionali, dell economia, del diritto e dell informazione richiede un intervento complessivo. Le competenze digitali intervengono a supporto di tutte le dimensioni delle competenze trasversali (cognitiva, operativa, relazionale, metacognitiva), ma si inseriscono anche verticalmente in quanto parte dell alfabetizzazione del nostro tempo e fondamentali per una cittadinanza piena, attiva e informata e rappresentano uno strumento imprescindibile per l accesso al mondo del lavoro. L azione è mirata al sostegno di percorsi per lo sviluppo del pensiero logico e computazionale e della creatività digitale e delle competenze di cittadinanza digitale. Per i percorsi di pensiero logico, computazionale e creatività digitale, particolare attenzione è riservata a: - principi e concetti fondamentali del pensiero logico e computazionale ed utilizzo dei suoi strumenti e metodi, sia attraverso tecnologie digitali che attraverso attività unplugged, per stimolare un interazione creativa tra digitale e manuale, anche attraverso esperienze di making, robotica educativa e Internet delle cose; - diffusione di modalità di analisi e soluzione dei problemi costruendone rappresentazioni formali e definendo soluzioni algoritmiche, anche codificate mediante la programmazione. Per i percorsi di cittadinanza digitale, particolare attenzione è riservata a: - consapevolezza delle norme giuridiche e sociali in termini di Diritti della Rete, educazione all uso positivo e consapevole dei media e della rete, anche per il contrasto all utilizzo di linguaggi violenti, alla diffusione del cyberbullismo, alle discriminazioni; - educazione alla valutazione della qualità e della integrità delle informazioni, alla lettura, scrittura e collaborazione in ambienti digitali, alla comprensione e uso dei dati e introduzione all open government, al monitoraggio civico e al data journalism; - azioni per stimolare la creatività e la produzione digitale, l educazione all uso dei nuovi linguaggi del digitale, ai nuovi modelli di lavoro e produzione, alle potenzialità del making, della robotica e dell Internet delle cose. 6) INTEGRAZIONE E ACCOGLIENZA 10.1 Integrazione e accoglienza 31 marzo 2017 Le sfide delle società moderna pongono alla scuola una responsabilità educativa rispetto alla costruzione di un modello che sappia valorizzare le differenze, promuovere l integrazione, il dialogo interreligioso e interculturale, al fine di costruire una maggiore coesione sociale. L azione è finalizzata a sostenere, su questi obiettivi, progetti di scuole o reti di scuole assieme ad enti e associazioni senza fini di lucro per attività finalizzate da un lato ad una formazione generale sul fenomeno delle migrazioni (dal punto di vista storico, geografico, politico), sulle culture e sulle religioni, dall altro ad attività ed esperienze tese a sviluppare competenze interculturali, comunicative, linguistiche e utili nei percorsi di accoglienza e integrazione. Le proposte progettuali possono riguardare 8

9 - introduzione al territorio d accoglienza: storia, geografia, cultura costituzione e valori; - progettazione di pratiche, iniziative locali di accoglienza e integrazione innovative; - approfondimento della dimensione interculturale e delle diverse religioni; - coinvolgimento degli studenti all insegnamento italiano/alfabetizzazione digitale per gli stranieri;- stage ed esperienze nei progetti di accoglienza o di alternanza scuola-lavoro; - progetti tra scuole, enti locali e associazioni per la gestione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico in ottica della sua valorizzazione come spazio di dialogo e socializzazione; - progetti per la socializzazione e scoperta dell altro (sport, cibo, arti, musica, scambi culturali..); - progetti di narrazione delle storie ed esperienze di integrazione dei migranti e degli immigrati o dei giovani di seconda generazione, attraverso diversi strumenti e linguaggi comunicativi. 7) ORIENTAMENTO Orientamento 13 marzo 2017 L azione prevede interventi rivolti alle studentesse e agli studenti dell ultimo anno delle scuole secondarie di I grado e degli ultimi tre anni delle scuole secondarie di II grado. L obiettivo formativo è rafforzare le competenze a sostegno della capacità di scelta e gestione dei propri percorsi formativi e di vita, sin dalla prima adolescenza, soprattutto nelle fasi di transizione tra i diversi gradi di istruzione. Particolare attenzione è, inoltre, posta alle azioni tese a colmare il divario formativo tra donne e uomini nelle discipline c.d. STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Gli interventi agiscono sulle diverse dimensioni dell orientamento, inclusa quella informativa, formativa e sperimentale e comprendono: - attività di auto-orientamento e di valorizzazione della dimensione personale anche attraverso percorsi di mentoring e coaching; - modelli aspirazionali ed esperienziali, attraverso role models e peer mentoring, grazie alla collaborazione con altri studenti, inclusi ex studenti, e alla contaminazione con luoghi diversi dal proprio contesto di riferimento; - il rafforzamento del rapporto tra scuola e università e tra scuola e settori produttivi e professionali, offrendo la conoscenza delle potenzialità occupazionali del territorio e delle dinamiche evolutive globali del mondo del lavoro. Tutte le attività saranno informate alla promozione delle pari opportunità nella sfera professionale e volte al superamento degli stereotipi. A tal fine il Collegio dei docenti delibera la partecipazione ai progetti sopra riportati, nel rispetto dei criteri di scelta del personale, stabiliti con delibera del Consiglio d istituto, che per ciascun intervento: 1. andranno previste specifiche azioni di valutazione degli apprendimenti che verifichino la crescita delle competenze degli allievi, a seguito della partecipazione all intervento di formazione; 2. saranno individuati gli alunni dai rispettivi consigli di classe tra quanti necessitano di interventi didattici individualizzati e connotati da fragilità scolastica; 3. saranno individuati esperti come da indicazioni delle linee guida dell Autorità di gestione dei PON 4. docenti interni con funzione di tutor; 9

10 5. figure aggiuntive di supporto alla didattica nelle rispettive discipline dei diversi moduli interessati dall azione; 6. referenti nelle diverse azioni di organizzazione (valutatore, facilitatore); 7. personale ATA impegnato nelle attività di supporto (collaboratori- assistenti amministrativi); 8. DS e DSGA; per le diverse professionalità da impegnare nelle attività sarà predisposta una scheda finanziaria, come dalle indicazioni dell Autorità di gestione; e scelte attraverso procedure di selezione ad evenienza pubblica. I criteri generali che saranno utilizzati sono quelli già indicati nelle disposizioni istruzioni PON contestualizzate alle esigenze del nostro istituto e cioè: Criteri di Selezione degli allievi In relazione ai percorsi formativi o Indicazioni dei consigli di classe o adesione spontanea degli alunni; o precedenza agli allievi classi prime; o all interno dei gruppi di studenti sarà garantita la parità di genere; o motivazione a seguire il percorso A. Criteri di attribuzione delle nomine degli esperti : laurea e/o altro titolo coerente con la specificità dei moduli esperienza di formatore e/o tutor in corsi di aggiornamento e/o formazione promossi e organizzati dall Amministrazione scolastica inerenti il modulo di pertinenza frequenza a corsi di aggiornamento e/o formazione inerenti il modulo di pertinenza esperienze didattico- formative pregresse nel settore della didattica innovativa/laboratoriale, coerenti con la specificità dei moduli, anche maturate all interno di corsi PON POR, IFTS : progettazione, gestione, tutoraggio conoscenza della piattaforma INDIRE e/o possesso di competenze informatiche tali da consentire l inserimento on line sul sito dell INDIRE dei dati relativi alla gestione del piano nelle sezioni di specifica competenza (esperienze di gestione PON/POR nella piattaforma INDIRE negli ultimi anni) pubblicazioni attinenti al settore di pertinenza B. Criteri di attribuzione delle nomine dei tutor formativi interni: laurea e/o altro titolo coerente con la specificità dei moduli frequenza a corsi di formazione inerenti il modulo di pertinenza docenti che abbiano svolto attività didattiche in qualità di tutor formativi corsi PON/POR ecc.; docenti che abbiano svolto attività didattiche e/o integrative inerenti le tematiche dei moduli; impegno ad armonizzare le attività dei moduli con la didattica curricolare, ed a fornire contributi fattivi per l elaborazione di strumenti validi per la costruzione del bilancio delle competenze degli alunni; conoscenza della piattaforma INDIRE e/o possesso di competenze informatiche tali da consentire l inserimento on line sul sito dell INDIRE dei dati relativi alla gestione del piano nelle sezioni di specifica competenza C. Criteri di attribuzione della nomina di valutatore facilitatore e/o animatore: docente referente di progetti PON /POR con comprovate esperienze in termini di progettazione, documentazione, organizzazione logistica e coordinamento delle attività didattico-educative nonché organizzative; frequenza a corsi TIC e/o per formazione di formatori in ambito di progetti PON; disponibilità al lavoro in team, disponibilità alla comunicazione interpersonale; collaboratore del Dirigente scolastico e/o membro dello Staff- F. strumentale; possesso di competenze informatiche tali da consentire l inserimento on line sul sito dell INDIRE dei dati relativi alla gestione del piano nelle sezioni di specifica competenza. 10

11 D. Criteri di attribuzione della nomina di referente per la valutazione: : docente referente di progetti PON /POR con comprovate esperienze in termini di progettazione, coordinamento di corsi di formazione; docente con pregresse, comprovate esperienze di coordinamento didattico di attività in termini di programmazione, organizzazione didattica modulare, verifica e valutazione, collaboratore del Dirigente scolastico e/o membro dello Staff- F. strumentale; possesso di competenze informatiche tali da consentire l inserimento on line sul sito dell INDIRE dei dati relativi alla gestione del piano nelle sezioni di specifica competenza. E. Criteri di attribuzione delle nomine del personale amministrativo: disponibilità a supportare l organizzazione logistica del progetto; disponibilità a coadiuvare il DGSA curando la diligente gestione degli Archivi, la contabilità, l attenta compilazione degli appositi registri, l inserimento on line sul sito dell INDIRE dei dati relativi alla gestione del piano nelle sezioni di specifica competenza. F. Criteri di attribuzione delle nomine dei collaboratori scolastici: disponibilità ad assicurare la propria presenza e l apertura della scuola per lo svolgimento delle attività didattiche quando la scuola non sia già aperta istituzionalmente; adoperarsi, a richiesta dei docenti o dei tutor, per la riproduzione fotostatica del materiale, la preparazione degli strumenti necessari alle lezioni, nei limiti delle disponibilità della scuola, il controllo della loro funzionalità prima e dopo l uso; assicurare la fruizione di aule e di aule attrezzate; assicurare la spedizione, per posta prioritaria, di quanto venga loro consegnato dai responsabili della gestione del P.O.N. per essere inoltrato all autorità di gestione. Proposta di delibera n.2 verbale del Collegio dei docenti del giorno Il Collegio delibera, di aderire al progetto Asse I Istruzione Fondo Sociale Europeo (FSE), relativamente agli obiettivi soprariportati, all unanimità. A cura dello Staff del D.S IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. GB ZITO 11

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