FASCICOLO LINEA Innsbruck

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1 VERONA 49 FASCICOLO LINEA Innsbruck Brennero Milano Malles Brescia Merano Sommacampagna Fortezza Trento 43 BIVIO/P.C. S.MASSIMO 44 Bolzano 49 Verona Parona S.Candido Lienz Primolano Schio Verona 46 BIVIO/P.C. FENILONE Porta Nuova RM 46 Vicenza Verona P.V. Venezia 47 Treviso Venezia Verona Q.E. BIVIO/P.C. S.LUCIA Dossobuono Mantova Piadena Suzzara Modena 48 Nogara Poggio Rusco Bologna Verona P.N. Scalo 43 Isola della Scala Cerea Legnago LINEA: TRENTO - PRIMOLANO Padova Monselice Rovigo Bologna EDIZIONE DICEMBRE CC 27/2009

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3 Cap. 1 FL REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE AL FASCICOLO LINEA 49 App. (n agg.) Circ. Comp. Pagine modificate In vigore dal 1 24/ /12/ / /05/ FD 7 bis /07/ FD 12/ /10/ / /11/ FD 17/ /12/ / /05/ / /08/ FD 5/ /09/ / /10/ / /12/ / /12/ / /05/ / /05/ / /09/2006 N.B.: Le indicazioni in corsivo si riferiscono alla sola edizione per il personale dei treni EDIZIONE DICEMBRE CC 20/2006 3

4 App. (n agg.) Circ. Comp. Pagine modificate In vigore dal 16 30/ /12/ / /03/ / /12/ / /01/ / /05/ / /12/ / /08/ / /12/ / /06/ / /11/ / /01/ / / / / aggiunte pagine da 21 a eliminate pagine eliminate pagine /07/ /01/ /02/ /06/ / /07/ / /09/ / /12/2014 N.B.: Le indicazioni in corsivo si riferiscono alla sola edizione per il personale dei treni EDIZIONE DICEMBRE CT 18/2014

5 Cap. 2 FL INDICE DEL FASCICOLO LINEA 49 Cap. Sez. Pag. 3 DISPOSIZIONI VARIE PER LOCALITÀ DI SERVIZIO Norme particolari che interessano i treni, da osservarsi in determinate località di servizio Norme particolari che interessano l esercizio delle manovre e le attività da svolgersi prima della partenza o dopo l arrivo dei treni, 13 da osservarsi in determinate località di servizio 3.3 Disposizioni e indicazioni particolari 17 4 DISPOSIZIONI VARIE PER TRATTI DI LINEA Tratti di linea sui quali è ammessa la marcia parallela (per memoria) Tratti di linea con blocco elettrico automatico dove il macchinista può riprendere la corsa, dopo 3 minuti di sosta al segnale permissivo disposto a via impedita, senza comunicare con la - stazione successiva (per memoria) 4.3 Tratti di linea sui quali anche di giorno si deve usare la segnalazione notturna e debbono essere mantenute accese le luci 31 delle carrozze 4.4 Tratti di linea sui quali si possono omettere gli indicatori di velocità massima quando le variazioni di velocità sono riferite a punti - singolari facilmente individuabili (per memoria) 4.5 Ubicazione delle locomotive dei treni materiali su linee con pendenza superiore al 15 e tratti di linea sui quali è ammesso il 31 dimezzamento dei treni materiali 4.6 Tratti di linea affiancati (per memoria) Tratti di linea per i quali la nebbia è considerata fenomeno eccezionale Disposizioni restrittive per i brevi movimenti di regresso Località e punti della linea ove esistono segnali a distanza di visibilità ridotta o a distanza ridotta rispetto ai relativi avvisi o situati in posizione particolare Norme particolari per l esercizio dei mezzi di trazione elettrici (per memoria) Norme particolari per l esercizio dei mezzi di trazione termici (per memoria) Norme particolari per l esercizio con mezzi leggeri (per memoria) Norme particolari per l esercizio delle linee o tratti di linea Scambio materiali fra stazioni e fra queste e i raccordi (per memoria) Ubicazione, lunghezza ed attrezzaggio delle gallerie (per memoria) Autorizzazione alla partenza con comunicazione registrata del regolatore della circolazione (per memoria) Disabilitazione dal servizio (per memoria) EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 06/2014 5

6 Cap. Sez. Pag Linee sulle quali è ammesso affidare i mezzi di trazione, muniti di dispositivo vigilante, ad un solo agente di condotta Ubicazione posti telefonici in linea Principali utenze telefoniche Linee sulle quali sono attivi particolari sistemi di collegamento terra-treno (per memoria) Norme particolari per il passaggio dei rotabili sulle navi traghetto (per memoria) Disposizioni e/o indicazioni particolari Linee sulle quali è ammesso lo scambio di comunicazioni verbali registrate fra il regolatore della circolazione e l agente di condotta 36 5 GRAFICO SCHEMATICO DEI PRINCIPALI NODI (per memoria) - 6 LINEA TRENTO - PRIMOLANO (senso dispari) Schema unifilare (senso dispari) Fiancata di linea (senso dispari) Fiancata principale (senso dispari) 54 7 LINEA PRIMOLANO - TRENTO (senso pari) Schema unifilare (senso pari) Fiancata di linea (senso pari) Fiancata principale (senso pari) 64 8 CIRCOLABILITÀ DEI ROTABILI MASSIMA MASSA RIMORCHIABILE APPENDICE all FL ad uso del personale dei treni (1) Tabella di Accesso alle Sigle Complementari 112 Sigle Complementari senso dispari 113 Sigle Complementari senso pari 115 (1) Detta Appendice è riportata solo sul FL Rosso ad uso del personale dei treni EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 06/2014

7 Cap. 3 FL DISPOSIZIONI VARIE PER LOCALITÀ DI SERVIZIO SEZIONE 3.1 FL NORME PARTICOLARI CHE INTERESSANO I TRENI, DA OSSERVARSI IN DETERMINATE LOCALITÀ DI SERVIZIO. Nella presente sezione sono riportate le particolari disposizioni che riguardano determinate località di servizio indicate in ordine alfabetico. Le località interessate sono contraddistinte nei documenti orario dal richiamo o. BORGO VALSUGANA CENTRO ed EST Fasci di binari La stazione di Borgo Valsugana Centro, munita di segnalamento plurimo di partenza, è costituita da due fasci di binari, entrambi attrezzati per lo svolgimento del Servizio Viaggiatori, nonché per effettuare incroci e precedenze, così denominati: Borgo Valsugana Centro, con Fabbricato Viaggiatori al Km 103,302 e Borgo Valsugana Est, con Fabbricato Viaggiatori al Km 102,450, entrambi ubicati alla sinistra dei binari senso marcia treni dispari. Servizio viaggiatori Nella stazione di Borgo Valsugana Centro i treni dovranno espletare il servizio viaggiatori solo nel fascio di binari cui è stato loro prescritto, evitando di effettuare servizio viaggiatori nell altro fascio di binari, anche presentandosi la necessità di fermata per motivi di circolazione o di servizio. PRIMOLANO Azionamento del dispositivo Piano-Montagna. Nei carri esteri muniti del dispositivo Piano-Montagna in composizione a treni dispari le maniglie di comando debbono essere portate nella posizione che scopre la lettera P. Nel caso in cui il treno non effettui fermata nella stazione tale operazione dovrà essere compiuta nella prima stazione di fermata. Nei carri esteri muniti del dispositivo Piano-Montagna in composizione a treni pari le maniglie di comando debbono essere portate nella posizione che scopre la lettera M. TRENTO Azionamento del dispositivo Piano-Montagna. Nei carri esteri muniti del dispositivo Piano-Montagna in composizione a treni dispari le maniglie di comando debbono essere portate nella posizione che scopre la lettera M. Nei carri esteri muniti del dispositivo Piano-Montagna in composizione a treni pari le maniglie di comando debbono essere portate nella posizione che scopre la lettera P. 49 EDIZIONE DICEMBRE CT 06/

8 Segnali di avvio su indicatori alti di partenza. Nella stazione di Trento sugli stanti degli indicatori alti di partenza appresso elencati sono applicati i segnali di avvio: Ubicazione Binario Lato indicatore alto di partenza segnale di partenza 2 destra sinistra Primolano 3 sinistra destra Esercizio dell'impianto La stazione di Trento è totalmente compresa nella giurisdizione del DCO 2 e gestita secondo le norme previste per le linee esercitate con SCC. Dispositivo CLI per il comando locale dell itinerario di partenza dal bin. 1 In particolari condizioni di esercizio dell impianto l Agente di condotta, su richiesta verbale del DCO, dovrà comandare l itinerario di partenza dal binario 1 verso Villazzano, per mezzo del dispositivo CLI di seguito descritto. Il dispositivo (v. figura) è installato sul marciapiede del binario 1, lato Villazzano. Per comandare l itinerario occorre aprire con la chiave tripla lo sportellino e mantenere azionata la maniglia fino all accensione della lampada di cui è corredata a conferma dell avvenuta registrazione del comando. lampada interna serratura per chiave tonda FS 47/1 MANIGLIA DI COMANDO a due posizioni con ritorno a molla nella posizione normale EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 06/2014

9 SEZIONE 3.2 FL NORME PARTICOLARI CHE INTERESSANO L ESERCIZIO DELLE MANOVRE E LE ATTIVITÀ DA SVOLGERSI PRIMA DELLA PARTENZA O DOPO L ARRIVO DEI TRENI, DA OSSERVARSI IN DETERMINATE LOCALITÀ DI SERVIZIO. Nella presente sezione sono riportate le particolari disposizioni vigenti in determinate località di servizio che interessano l esercizio delle manovre, nonché le attività da svolgersi prima della partenza o dopo l arrivo dei treni. Le località interessate sono ordinate alfabeticamente. TUTTI GLI IMPIANTI Comunicazioni di servizio tra personale di condotta e regolatore della circolazione Al verificarsi di anormalità o contrattempi che non permettono il rispetto dell orario di partenza, l agente di condotta dovrà tempestivamente darne avviso al DM/DCO indicando la causa e le previsioni circa la partenza. Non appena eliminata l anormalità, l agente di condotta dovrà informare il DM/DCO per la disposizione a via libera del segnale. POSTI PERIFERICI DELLE LINEA ESERCITATA CON D.C.O. Ove opportuno, fra parentesi quadre sono indicati i punti delle Istruzioni per l esercizio in telecomando ad uso del personale dei treni dei quali le presenti istruzioni costituiscono integrazione. Stazionamento dei rotabili [1.4.5] In tutti i posti periferici vige l esonero della staffatura degli estremi delle colonne in sosta sui binari secondari. L immobilizzazione deve essere garantita con la sola chiusura dei freni a mano esistenti a condizione che sia rispettata la proporzione minima di uno ogni venti veicoli. Le staffe fermacarri, eventualmente necessarie per sopperire al difetto di freni a mano, sono custodite in U.M. L utilizzazione delle staffe deve essere comunicata al D.C.O. con dispaccio specificando il numero e l ubicazione delle stesse; a tal fine si ricorrerà ad una delle seguenti formule: DCO... Prelevate n... staffe dall U.M. (o dal binario...) di... per immobilizzazione veicoli in sosta sul binario... ; DCO... Prelevate n... staffe dal binario... di... e riposte in U.M EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 06/

10 Stazioni ove sono autorizzate manovre senza la presenza del manovratore Nella tabella sottostante sono riportate le stazioni nelle quali le manovre possono eseguirsi senza pilotaggio, con l osservanza delle norme previste dall art. 18 I.S.M. e dall art. 7/29 I.P.C.L. Autorizzazione Manovre effettuate con il personale dei treni Stazione Borgo Valsugana Tipologia di segnalamento art. 7/8 RCT Protezione punto di convergenza Segnali dei treni Trento Segnali bassi BORGO VALSUGANA CENTRO Manovre Le manovre di spostamento da Borgo Valsugana Centro a Borgo Valsugana Est e viceversa si possono eseguire, oltre che con le norme previste dalle Disposizioni per l Esercizio in Telecomando, ove ne sussistano le condizioni, con la disposizione a via libera dei segnali per i treni. TRENTO Circolazione dei mezzi di trazione da e per il Deposito Locomotive 1. Premessa e richiami generali Il binario VIII di Trento è interessato da: - movimenti di mezzi di trazione isolati da e per la Rimessa Locomotive (R.L.); - movimenti di mezzi per la manutenzione dell infrastruttura da e per il fascio di binari di deposito che si innesta sul binario VIII attraverso il deviatoio 229; - manovre di introduzione, estrazione e smistamento di rotabili nell'officina del locale P.M.C. e corrispondenti manovre conto stazione. La circolazione dei mezzi di trazione isolati sul binario VIII è regolata da segnali bassi che vengono manovrati, al libero passaggio, a seguito di comando di istradamento o con l attivazione di un Tracciato Permanente di manovra (TP). La richiesta del TP viene fatta tramite l azionamento di un dispositivo posto a valle del dev La concessione del TP da parte del DM comporta la disposizione a libero transito di tutti i segnali bassi del binario VIII, escluso il n. 28 lato sud, ed equivale all implicita autorizzazione a manovrare autonomamente sul binario VIII per tutto il periodo concesso. I Mezzi d opera dei servizi di manutenzione dell infrastruttura, agli effetti della circolazione sul binario VIII e per le modalità di uscita in stazione e ingresso al deposito, sono da assimilare ai mezzi di trazione isolati: per essi valgono, in quanto applicabili, le presenti norme. Per gli spostamenti dei mezzi di trazione isolati sui binari di stazione devono osservarsi, in quanto applicabili, le norme dei successivi punti 2 e 3 anche se gli stessi non escono o entrano dalla Rimessa Locomotive. 2. Uscita dalla Rimessa Locomotive I mezzi di trazione in uscita dalla Rimessa Locomotive e i mezzi d opera in uscita dal deposito manutenzione infrastruttura devono attestarsi al segnale basso luminoso n EDIZIONE DICEMBRE CT 01/2013

11 lato sud (verso il binario VIII) e n. 57 lato nord (verso l asta di prolungamento del binario IV). Da lì l agente di condotta comunicherà al DM il servizio da svolgere e il proseguimento avverrà mediante la disposizione a libero passaggio del segnale basso luminoso. 3. Ingresso alla Rimessa Locomotive I mezzi di trazione diretti alla R. L. provenienti dal binario VIII, superato il segnale basso n. 61 disposto a libero passaggio, dovranno fermarsi alla vela rettangolare con disco rosso su sfondo bianco; se provenienti dall asta del IV binario, lato nord, superato il segnale basso n. 58 disposto a libero passaggio, dovranno fermarsi alla vela rettangolare con disco rosso su sfondo bianco. Il proseguimento avverrà con le segnalazioni di manovra eseguite dal personale della Rimessa Locomotive. Spostamento dei mezzi di trazione isolati e dei treni navetta sui binari di stazione Per gli spostamenti dei mezzi di trazione isolati e dei treni navetta sui binari di stazione devono osservarsi le norme sotto riportate: Il PdC di un materiale in sosta su di un binario di circolazione, quando pronto per il piazzamento o il ricovero, si annuncerà al DM specificando il numero del binario stesso. Il PdC dei mezzi in sosta ai binari tronchi IX, X, XI quando pronto per il piazzamento si annuncerà al DM specificando il numero del segnale basso (30, 32 o 34) relativo al binario in cui è in sosta. Le vele rettangolari bianche con disco rosso, incontrate dal personale di condotta dei mezzi che accedono ai binari secondari tronchi IX, X, e XI ed alle aste nord e sud, hanno il solo scopo di segnalare il termine dell area controllata dall apparato centrale. Manovre interessanti i binari di presa e consegna del raccordo Whirlpool Il raccordo Whirlpool si dirama dal prolungamento del I binario lato nord. Le manovre sui binari di presa e consegna del raccordo si effettuano esclusivamente con mezzi non elettrici. Ingresso nel raccordo L inoltro di materiale verso i binari di presa e consegna è autorizzato dal DM mediante la disposizione al libero passaggio del segnale basso n. 71. L istradamento ha termine alla vela rettangolare con disco rosso su sfondo bianco posizionata dopo il citato segnale basso da dove la manovra può avanzare a cura dell IF. L ingresso nei binari di presa/consegna si realizza mediante l apertura della scarpa fermacarri n. 5 con la contemporanea presenza nella serratura della chiave FS marca 87 preventivamente sbloccata dal DM e della chiave FS marca 88 in consegna alla raccordata. Uscita dal raccordo Dopo l apertura della scarpa fermacarri n. 5 la manovra in uscita dal raccordo Whirlpool si attesta al segnale basso n. 72, da dove potrà avanzare dopo accordi verbali con DM e la successiva disposizione al libero passaggio dello stesso segnale basso. Manovre di stazionamento materiali diesel nel Fascio Filzi Sul prolungamento del primo binario lato nord, si dirama un fascio denominato Fascio Filzi costituito da tre binari non elettrificati destinati allo stazionamento di materiali diesel o Mezzi d Opera. I binari del Fascio Filzi sono denominati: I Filzi, II Filzi e III Filzi EDIZIONE DICEMBRE CT 1/

12 Le manovre nel Fascio Filzi possono essere eseguite in regime di autoproduzione da parte di una Impresa Ferroviaria o Mezzo d Opera per volta. 1. Accesso e manovre allo Scalo Filzi L apertura di un segnale basso per l accesso al Fascio Filzi è implicita autorizzazione a manovrare nel Fascio stesso. Nel caso che le operazioni di manovra non richiedessero istradamento di accesso, l autorizzazione a manovrare sarà richiesta verbalmente dal personale dell IF o dall agente di scorta del mezzo d opera al DM di Trento che la concederà con fonogramma: Autorizzo manovra al Fascio Filzi. L accesso al Fascio è regolato, a seconda del binario da cui si è istradati, da uno dei seguenti segnali bassi: n. 41, n. 43, n. 45, n. 47, n. 49, n. 51, n. 53, n. 55. Superato tale segnale basso, il personale di condotta incontrerà, accedendo ai binari del Fascio Filzi, una vela rettangolare con disco rosso su sfondo bianco al quale si dovrà arrestare. Da questo punto la manovra avverrà in regime di autoproduzione a cura del personale IF o a cura dell Agente di Scorta del Mezzo d Opera anche per quanto riguarda l utilizzo dell asta nord dello scalo stesso e dei deviatoi a manovra manuale n. 301 e n. 302 che vi danno accesso. Al termine della manovra il materiale in sosta dovrà esser stazionato ed il terzo binario del Fascio Filzi lasciato libero da rotabili. Il termine delle manovre deve essere formalizzato dal personale dell IF o dall Agente di Scorta del Mezzo d Opera al DM di Trento con il fonogramma: DM Trento: Confermo termine manovre allo Scalo Filzi. Binario Terzo Filzi libero 2. Uscita dallo Scalo Filzi Per uscire dal fascio di binari dello scalo Filzi il personale dell IF o l Agente di Scorta del Mezzo d Opera dovrà annunciarsi al DM di Trento specificando il numero del segnale basso (82, 84 od 86) a cui si trova e avanzerà con la disposizione a libero passaggio dello stesso. Le eventuali manovre preliminari necessarie per attestarsi al segnale basso del binario d uscita dallo scalo Filzi dovranno esser autorizzate e ne dovrà essere formalizzato il termine, come stabilito al punto 1. POSTI PERIFERICI IMPRESENZIATI Stazionamento dei rotabili Nelle stazioni sottoelencate, i binari indicati possono essere resi indipendenti dai rimanenti binari di circolazione per mezzo di apposito comando del DCO. Su tali binari, durante i periodi di impresenziamento degli impianti, è ammesso lo stazionamento di rotabili la cui immobilizzazione deve essere in ogni caso garantita secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Pergine binario 3 Levico binari 1 e 3 Borgo Valsugana Centro binario 1 Est EDIZIONE DICEMBRE CT 1/2013

13 SEZIONE 3.3 FL DISPOSIZIONI E INDICAZIONI PARTICOLARI NORME INTEGRATIVE ALLE ISTRUZIONI PER L ESERCIZIO IN TELECOMANDO AD USO DEL PERSONALE DEI TRENI Ove opportuno, fra parentesi quadre sono indicati i punti delle Istruzioni per l esercizio in telecomando ad uso del personale dei treni dei quali le presenti istruzioni costituiscono integrazione. Documenti e attrezzature delle stazioni Negli U.M. esiste la prevista scorta di moduli [ ] nonché la cassettina metallica contenente i piombi nuovi, i piombi usati e la pinza P.P. per l applicazione dei piombi. Le chiavi ed eventuali altri oggetti necessari all Agente di condotta per lo svolgimento del servizio sono custoditi in armadietto chiuso la cui chiave è piombata all esterno dell armadietto stesso. Lo spiombamento di detta chiave deve essere autorizzato verbalmente dal DCO. Prima di abbandonare l U.M., la chiave dell armadietto dovrà essere ripiombata a cura dell Agente di condotta che ne darà conferma al D.C.O. con il dispaccio: DCO... ore... ripiombata chiave armadietto U.M. di... Piombo tolto n.... applicato piombo n..... Ripetizioni nell U.M. ad uso dell Agente di condotta [1.2.2] Nell U.M. dei posti periferici è ubicato il banco A.C.E.I. sormontato dal Quadro Luminoso (Q.L.) normalmente spento nei periodi di impresenziamento. Alle estremità del Q.L. sono opportunamente evidenziate le ripetizioni ad uso dell Agente di condotta. Le relative indicazioni devono essere attivate azionando il tasto Acc. Linea sul banco ACEI. Tale tasto è vicino a quello analogo denominato Acc che consente l illuminazione completa del Q.L. e che non deve essere azionato per evitare che indicazioni non necessarie possano indurre in errore. [1.6.4] Le indicazioni rilevabili sul Q.L. sono le seguenti: - via libera di blocco elettrico: la condizione di via libera di blocco elettrico è rilevabile dalla freccia direzionale riportata sul Q.L. dal lato di inoltro del treno; quando tale freccia è accesa a luce bianca fissa e correttamente orientata secondo il senso di marcia conferma l esistenza della via libera di blocco. Nella stazione di Borgo Valsugana Centro oltre che nell U.M. le condizioni di blocco sono accertabili anche all interno del locale di servizio del Fabbricato Viaggiatori a Borgo Valsugana Est. - consenso di chiusura P.L. di linea protetti dal segnale di partenza: è visualizzato da una segnalazione luminosa circolare, contrassegnata dalla progressiva chilometrica del P.L., che quando è accesa a luce verde fissa conferma la chiusura del P.L. stesso; - allarme tipo A dei P.L.A. a semibarriere: è segnalato dallo spegnimento della luce bianca posta sul Q.L. in corrispondenza del P.L. relativo EDIZIONE DICEMBRE CT 06/

14 I.M.D. [1.1.5] A lato del banco A.C.E.I., in basso a sinistra, in apposito quadro chiuso, sono contenuti gli interruttori di protezione dei circuiti elettrici di manovra dei deviatoi (IMD) e dei P.L. di stazione (IMPL e Ill.PL). La chiave per accedere a detti interruttori è custodita in armadietto. Tali interruttori sono muniti di un pulsante di colore nero marcato ed uno di colore rosso marcato, entrambi bloccati da un unico lamierino. Gli interruttori sono contrassegnati con il numero dell ente cui si riferiscono e presentano una feritoia orizzontale il cui schermo può assumere una delle seguenti colorazioni: rosso: interruttore normale, circuito chiuso, circuiti di manovra alimentati; bianco: interruttore scattato, circuito aperto, circuiti di manovra disalimentati. Occorrendo il D.C.O. può richiedere il riarmo di un interruttore scattato precisandone il numero. In tal caso l agente di condotta deve: - aprire lo sportello del quadro prelevando la chiave dall armadietto; - individuare l interruttore richiesto dal D.C.O. e verificarne lo stato; - qualora l interruttore sia effettivamente scattato (feritoia bianca) spingere verso l alto il lamierino fino a liberare i pulsanti e premere a fondo quello nero. Se l operazione ha esito positivo la feritoia assume il colore rosso. Se l interruttore scatta nuovamente l operazione può essere ripetuta una sola volta. Al termine dell operazione, l esito va comunicato al D.C.O. e la chiave dello sportello del quadro elettrico va riposta nell armadietto. Maniglie di consenso per ingresso treno incrociante R.A.R. In alcuni impianti le R.A.R., complete di lampada e suoneria, sono istallate anche presso i segnali di partenza. Le R.A.R. non sono installate nelle stazioni di Villazzano, Pergine, Caldonazzo, Levico, Roncegno e nell ambito del piazzale Borgo Valsugana Est della stazione di Borgo Valsugana Centro. Azionamento tasto TlBca [1.3.3] Nei posti periferici ove è previsto, il tasto TlBca per la liberazione artificiale del blocco conta assi è costituito da una levetta, ubicata sul banco A.C.E.I., che può assumere due posizioni: - verticale, posizione normale di riposo - ruotata a sinistra, previo spiombamento e con ritorno a molla nella posizione normale, effettua la liberazione artificiale del blocco. Il tasto è contraddistinto dalla sigla TlBca seguita dal numero arabo (1 o 2) che individua la sezione di blocco alla quale si riferisce. Il tasto TlBca è corredato da una lampadina normalmente accesa a luce bianca fissa che si spegne con l occupazione del blocco. Per ottenere la liberazione artificiale del blocco il tasto dovrà essere mantenuto azionato per almeno tre secondi e quindi lasciato ritornare nella posizione normale EDIZIONE DICEMBRE CT 13/2014

15 Azionamento tasti TlPll In caso d indebita permanenza del bloccamento in chiusura dei P.L. di linea protetti dal segnale di partenza, il D.C.O. può richiedere con dispaccio all Agente di condotta l azionamento del tasto TlPll ove previsto. Tale tasto è costituito da una levetta, ubicata sul banco A.C.E.I., che può assumere due posizioni: - verticale, posizione normale di riposo - ruotata a sinistra, previo spiombamento e con ritorno a molla nella posizione normale, effettua la liberazione artificiale del bloccamento dei P.L. di linea. Il tasto è contraddistinto dalla sigla TlPll seguita dal numero arabo (1 o 2) che individua la sezione di blocco alla quale si riferisce e agisce cumulativamente su tutti i P.L. presenti nella tratta. Il tasto TlPll è corredato da una lampadina che si accende a luce bianca fissa quando i P.L. cui si riferisce forniscono regolare controllo di apertura, mentre risulta spenta in tutti gli altri casi. Per ottenere la liberazione artificiale dei P.L. il tasto dovrà essere mantenuto azionato per almeno tre secondi e quindi lasciato ritornare nella posizione normale. Indipendentemente dall esito dell operazione il tasto deve essere ripiombato dall Agente di condotta che ne darà conferma al D.C.O. con il dispaccio: DCO... ore... ripiombato tasto TlPll stazione di... lato... Piombo tolto n.... applicato piombo n..... Comando locale di emergenza C.L.E. [1.6.3] Nella stazione di Borgo Valsugana Centro oltre che nell U.M. i dispositivi C.L.E. sono presenti anche all interno del locale di servizio del Fabbricato Viaggiatori a Borgo Valsugana Est EDIZIONE DICEMBRE CT 06/

16 RIPETIZIONI CONDIZIONI DI LINEA E TASTI DI SOCCORSO AD USO DELL AGENTE DI CONDOTTA CONSENSO P.L. DI LINEA (luce verde fissa) PL km... EFFICIENZA P.L.A. (luce bianca fissa) PL Aut. km... FRECCIA CONSENSO DI BLOCCO (orientata per la partenza) AT occ lib luce bianca fissa LAMPADA Tl Bca 1 LAMPADA Tl Pll 1 TASTO (ruota a sinistra) TASTO (ruota a sinistra) PIOMBO PIOMBO COMANDO LOCALE DI EMERGENZA ITINERARIO 3-1 ITINERARIO 4-1 ITINERARIO 5-1 ITINERARIO 3-2 ITINERARIO 4-2 ITINERARIO 5-2 LAMPADA INTERNA SERRATURA PER CHIAVE TONDA FS 47/1 MANIGLIA DI COMANDO a due posizioni con ritorno a molla nella posizione normale EDIZIONE DICEMBRE CT 06/2014

17 Cap. 4 FL DISPOSIZIONI VARIE PER TRATTI DI LINEA In questa sezione sono riportate particolari disposizioni che riguardano determinati tratti di linea. Quando una disposizione interessa entrambi i sensi di marcia, tra i nomi delle località che delimitano il tratto di linea è inserito il segno. Quando invece una disposizione interessa un solo senso di marcia, tra il nome della località incontrata per prima, nel senso di circolazione per il quale la disposizione è da osservare, e quello della seconda delimitante il tratto deve essere inserito il segno. Infine, quando una stessa norma interessa più tratti di linea, questa è riportata una sola volta in corrispondenza del tratto che si incontra per primo. Negli altri tratti che seguono si rinvia al primo. SEZIONE 4.3 FL TRATTI DI LINEA SUI QUALI ANCHE DI GIORNO SI DEVE USARE LA SEGNALAZIONE NOTTURNA E DEBBONO ESSERE MANTENUTE ACCESE LE LUCI DELLE CARROZZE Trento Pergine SEZIONE 4.5 FL UBICAZIONE DELLE LOCOMOTIVE DEI TRENI MATERIALI SU LINEE CON PENDENZA MAGGIORE DEL15 E TRATTI DI LINEA SUI QUALI È AMMESSO IL DIMEZZAMENTO DEI TRENI MATERIALI TRATTO DI LINEA Trento Pergine Pergine km km Caldonazzo Caldonazzo km km Levico Levico Grigno Grigno km km Primolano TRATTO DI LINEA OVE È AMMESSO IL DIMEZZAMENTO Nessun tratto LATO UBICAZIONE LOCOMOTIVA Trento Caldonazzo Pergine Levico Caldonazzo Grigno Grigno Primolano ANNOTAZIONI 49 EDIZIONE DICEMBRE CC 26/

18 SEZIONE 4.7 FL TRATTI DI LINEA PER I QUALI LA NEBBIA E CONSIDERATA FENOMENO ECCEZIONALE LINEA TRATTO PERIODO DELL ANNO Trento Primolano Trento Primolano Dal 1 gennaio al 31 dicembre SEZIONE 4.8 FL DISPOSIZIONI RESTRITTIVE PER I BREVI MOVIMENTI DI REGRESSO Trento Primolano Sono vietati i movimenti di regresso in piena linea, in entrambi i sensi di marcia, salvo autorizzazione del D.C.O. o del D.M. della stazione precedente. SEZIONE 4.9 FL LOCALITA E PUNTI DELLA LINEA OVE ESISTONO SEGNALI A DISTANZA DI VISIBILITA RIDOTTA O A DISTANZA RIDOTTA RISPETTO AI RELATIVI AVVISI O SITUATI IN POSIZIONE PARTICOLARE Segnale ubicato a sinistra Segnale ubicato a destra SEGNALE LOCALITÀ O PUNTI DELLA LINEA AVVISO PROTEZIONE PARTENZA PROTEZIONE P.L. DI BLOCCO 2ª CATEGORIA VISIBILITÀ in metri BINARI INTERESSATI ANNOTAZIONI Primolano Trento Pergine 1 Trento 2 Trento Primolano Trento EDIZIONE DICEMBRE CC 26/2010

19 SEZIONE 4.13 FL NORME PARTICOLARI PER L ESERCIZIO DELLE LINEE O TRATTI DI LINEA VILLAZZANO PERGINE Zona caduta massi. Fermata treni ai segnali ubicati al km 136,307 e al km. 133,745 La zona caduta massi è protetta dai segnali ubicati ai km 136,307 (senso dispari) e km 133,745 (senso pari) ed è delimitata dalle apposite tabelle di cui all All.1/7 R.S. ubicate alle progressive Km. 136,089 e Km 134,019. In caso di fermata al segnale di protezione della zona caduta massi l Agente di condotta dovrà mettersi subito in comunicazione con il DCO. In caso di impossibilità, da parte del predetto agente, di mettersi in comunicazione, si dovranno utilizzare altri posti telefonici, anche pubblici, ubicati nelle vicinanze. Il DCO non avendo ricevuto notizie circa l eventuale ingombro del binario nel tratto soggetto a caduta massi, praticherà la seguente prescrizione: SUPERATE IL SEGNALE DI PROTEZIONE ZONA CADUTA MASSI, UBICATO AL KM... DISPOSTO A VIA IMPEDITA.MARCIA A VISTA NON SUPERANDO LA VELOCITÀ DI 30 KM/H NEL TRATTO SOGGETTO A CADUTA MASSI EDIZIONE DICEMBRE CT 06/

20 SEZIONE 4.18 FL LINEE SULLE QUALI È AMMESSO AFFIDARE I MEZZI DI TRAZIONE, MUNITI DI DISPOSITIVO VIGILANTE, AD UN SOLO AGENTE DI CONDOTTA Trento Primolano SEZIONE 4.19 FL UBICAZIONE POSTI TELEFONICI IN LINEA Nei prospetti seguenti sono elencati, per le linee non elettrificate, tutti i posti telefonici esclusi quelli delle località di servizio presenziate o telecomandate. Abbreviazioni usate per indicare il tipo di installazione telefonica esistente. Tel. - indica telefono installato in piena linea allo scoperto, sia su stanti, sia su piantane di semaforo o simili. Gar. - indica telefono installato entro garitta. C.C. - indica telefono installato in casa cantoniera. C.C.P.L. - indica telefono installato in casa cantoniera attigua a passaggi a livello presenziati. Gar.P.L. - indica telefono installato entro garitta attigua a passaggi a livello presenziati. Ev. - indica telefono installato sia in garitta, sia in casa cantoniera, sia su stanti, piantane o simili; ma di utilizzazione eventuale, normalmente disinserito dal circuito. TRATTO DI LINEA Trento - Borgo Valsugana Centro Borgo Valsugana Centro - Primolano PROGRESSIVA CHILOMETRICA NOTE Ev. P.L.A. Ev. Ev. Ev. Ev. Ev. Ev. Ev. Ev. Ev. Ev. Ev. P.L.A. Ev. Ev. P.L.A. Ev. Ev. Ev. P.L. Ev. P.L.A. Ev. Ev. Ev. P.L.A. STAZIONI COLLEGATE D.C.O. Verona EDIZIONE DICEMBRE CT 07/2012

21 SEZIONE 4.20 FL PRINCIPALI UTENZE TELEFONICHE Località di servizio Numero associato telefonia mobile GSM-R D.C.O. Verona (Trento - Bassano d/g.) Trento Borgo Valsugana Centro Località normalmente impresenziata SEZIONE 4.23 FL DISPOSIZIONI E INDICAZIONI PARTICOLARI Trento Primolano ESERCIZIO CON D.C.O. Stazioni porta permanenti: Trento. Le stazioni di Villazzano, Pergine, Caldonazzo, Levico, Roncegno B.M., Borgo Valsugana Centro, Strigno, Grigno e Primolano sono dotate di A.C.E.I. (semplificato) e sono normalmente esercitate in telecomando. Tutte le stazioni sono presenziabili con D.M. con l'applicazione delle norme di esercizio delle stazioni porta. DEPOSITI TORCE A VENTO Nelle sotto indicate gallerie sono depositati, nelle nicchie, involucri contenenti ciascuno quattro torce a vento da usarsi per illuminazione d emergenza in caso di inconvenienti. Sulla parete della galleria, presso le nicchie, il cui contorno è reso evidente da targhe rifrangenti, è collocato un cartello nero con la scritta in bianco «TORCE». Gli involucri sono di colore chiaro, con coperchio sfilabile, e portano scritta la parola «TORCE». Le torce sono sfrangiate ad un estremità per facilitarne l accensione. La progressiva delle gallerie ed il numero delle nicchie in cui sono fatti i depositi è la seguente: Galleria progressive dal Km al Km Nicchia n Note Albi 135, ,447 3 e 8 S. Rocco 141, ,633 4 e EDIZIONE DICEMBRE CT 07/

22 RICHIESTA DI SOCCORSO AI TRENI Il limite massimo di tempo entro il quale dovrà essere contenuta la sosta in linea per riparazioni dei mezzi che hanno subito avarie è di minuti 15. Al verificarsi di avarie, che lascino presumere la necessità di dover richiedere la locomotiva di soccorso, l agente di condotta deve, se facilmente possibile, darne immediato preavviso verbale al DM/DC/DCO fornendo le informazioni disponibili. Tuttavia il personale di condotta che preveda di non poter riprendere la marcia con i propri mezzi entro i limiti di tempo di cui sopra dovrà chiedere subito il soccorso. Il D.M./D.C.O. che riceve la domanda di soccorso estende la richiesta al Dirigente Coordinatore Movimento. Questi dispone i provvedimenti ritenuti più idonei per il soccorso e la liberazione della linea, scegliendo, sulla base delle informazioni tecniche e dei tempi di messa a disposizione fornitegli dai Referenti Accreditati delle Imprese Ferroviarie interessate, tra l uso della locomotiva di riserva del deposito, l uso di altra locomotiva di altro treno in circolazione o l uso di un mezzo di manovra di adeguata potenza. SEZIONE 4.24 FL LINEE SULLE QUALI È AMMESSO LO SCAMBIO DI COMUNICAZIONI VERBALI REGISTRATE FRA IL REGOLATORE DELLA CIRCOLAZIONE E L AGENTE DI CONDOTTA Sulle linee e i tratti di linea e nelle località di servizio sotto indicati è ammesso lo scambio di comunicazioni verbali registrate fra il regolatore della circolazione e l agente di condotta nei casi e con le modalità previste dalle apposite procedure di interfaccia. Trento Primolano EDIZIONE DICEMBRE CT 06/2014

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35 Cap. 8 FL CIRCOLABILITÀ DEI ROTABILI CIRCOLABILITÀ DEI MEZZI DI TRAZIONE E DI ALTRI ROTABILI Norme comuni e segni convenzionali 1. Le ammissioni, le esclusioni e le condizioni di circolabilità dei singoli gruppi di rotabili sono stabilite dalla struttura operativa Direzione Tecnica di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Esse sono indicate nei prospetti che seguono ed hanno validità nel rispetto del Certificato di Sicurezza rilasciato dall Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. 2. La responsabilità dell osservanza delle ammissioni, esclusioni e condizioni di circolabilità dei mezzi di trazione, contenute nei seguenti prospetti, compete al personale delle Imprese Ferroviarie delegato a disporre la gestione e l utilizzazione dei mezzi stessi. 3. Tutte le locomotive a trazione elettrica, quando circolano su linee non elettrificate, e le locomotive a trazione elettrica non attrezzate per i 25 kv ca quando circolano su linee a trazione elettrica a 25 kv ca, devono avere smontati i pattini di derivazione elettrica e l intelaiatura dei pantografi dovrà essere assicurata ai telai dei veicoli in modo da impedire sollevamenti anche accidentali. 4. Si definisce semplice attacco la circolazione a qualunque titolo di una locomotiva. 5. Si definisce multiplo attacco la circolazione di un numero indefinito di locomotive insieme riunite a qualunque titolo, in tale ambito si può utilizzare la definizione doppio attacco per indicare circolazioni di due locomotive. Il multiplo attacco è consentito anche tra locomotive di diversi gruppi, quando è consentito per ciascuno dei gruppi stessi. 6. Sulle linee e per i mezzi di trazione per i quali è prevista la circolazione in semplice attacco, si avverte che nel solo caso in cui la doppia trazione è ammessa (richiesta di locomotiva di soccorso) si dovrà rispettare la velocità massima di 6 (sei) km/h nel percorrere i ponti esistenti lungo la tratta interessata. 7. Le ammissioni, esclusioni e condizioni di circolabilità sono indicate nei prospetti con segni convenzionali il cui significato viene di seguito riportato: il segno indica l ammissione al rango A e in multiplo attacco salvo le eventuali limitazioni di velocità precisate con le note in calce ai prospetti. Sulle linee munite di attrezzature atte a realizzare il sistema ERTMS/ETCS L2 tale segno, essendo queste linee sprovviste di Rango, va inteso come autorizzazione a circolare 49 EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 02/

36 secondo le Norme di Dettaglio emanate per tali linee. Su dette linee la circolazione dei rotabili in testa ai treni è tassativamente subordinata alla presenza nelle cabine di guida delle previste apparecchiature di sicurezza funzionanti. Qualora il segno citato sia integrato con le lettere B, C, P (es. C) è indicata l ammissione al rango di velocità corrispondente (P.G.O.S.). - il segno indica l esclusione dalla circolazione. 8. Il numero arabo eventualmente presente in luogo dei segni convenzionali indica il numero massimo delle locomotive ammesse a circolare al rango A insieme riunite (multiplo attacco); dovendosi inviare un numero maggiore di mezzi, questi potranno circolare purché distanziati di almeno 60 metri; quanto sopra non si applica nei casi di richiesta soccorso. 9. Qualora tra due località esistano due o più possibili itinerari l istradamento è specificato solo se sussistono diverse condizioni di circolabilità. Se la tratta in questione è indicata senza alcuna specificazione le prescrizioni indicate, vanno intese per tutti i possibili itinerari esistenti. 10. Rotabili dello stesso tipo possono essere suddivisi in sottogruppi qualora, per i medesimi, esistano condizioni diverse di circolabilità. 11. Tutte le eventuali limitazioni (velocità ecc.), stabilite con le annotazioni riportate in calce ai singoli prospetti devono essere comunicate al personale dei treni mediante modulo M Si rammenta la necessità di consultare le sezioni dell orario di servizio che indicano le linee da considerare affiancate al fine di poter correttamente comunicare al personale dei treni quanto indicato al punto precedente EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 02/2014

37 LINEE / TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI E186 E483 E484 E486 E189 E436 E474 EU43 LOCOMOTIVE ELETTRICHE E190 E402 E403 E405 E412 E444 E414 (*) E464 E632 E633 E652 Trento Primolano E655 E656 Note: (*) La circolazione a locomotiva isolata NON è consentita. - I rotabili dei gruppi ETR 460 / 470 / 485 ed E402 ( ), se ammessi a circolare, circolano col vincolo di non programmare d orario la contemporanea presenza di più di tre unità (complessivamente) tra due sottostazioni per ciascun senso di marcia. LINEE / TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI LOCOMOTIVE DIESEL D100 D145 D146 D220 DE520 D752 D753 D343 D345 D443 D445 (1) D445 (2) DG2000 Trento Primolano B B B B Note: (1) Loc. D 445 ( ) (2) Loc. D 445 ( ) 49 - EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 02/

38 Note: LINEE / TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI ALe 506/426 (TAF) 710/711 (TSR) ALe 601/ /783 Ale Aln - I mezzi di trazione del gruppo Aln 668 appartenenti alle serie , sono ammessi a circolare al Rango B su tutte le linee del Fascicolo Linea I mezzi di trazione dei gruppi Aln 668 appartenenti alle serie e Aln 663, sono ammessi a circolare al Rango massimo dalla linea previsto per i treni ad assetto fisso su tutte le linee del Fascicolo Linea 49. ALe ALe 803 Aln 501/502 (DMU) Trento Primolano B Note: LINEE / TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI ETR 150 / / 524 ETR 330 / / ETR - ATR ETR 450 ETR 460 / / / 610 ETR 500 ATR / / /126 Trento Primolano B - I rotabili dei gruppi ETR 460 / 470 / 485 ed E402 ( ), se ammessi a circolare, circolano col vincolo di non programmare da orario la contemporanea presenza di più di tre unità (complessivamente) tra due sottostazioni per ciascun senso di marcia EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 06/2014

39 LINEE / TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI nbb npb (tradizionali) Circolabilità e Rango carrozze a due piani nb npb npb na (VIVALTO) Trento Primolano B Note: Per memoria Mezzi di manovra Categoria delle linee A B C D Automotori D 225 D 235 D 245 D D 255 Note: - Le locomotive dei gruppi D141 / D143 sono ammesse a circolare a Rango A su tutte le linee del Fascicolo Linea 49 Di norma i mezzi di manovra possono viaggiare in coda ai treni e come veicolo; la loro massa dovrà essere computata nella massa del treno e non dovranno essere superate le velocità massime del tipo di locomotiva. Possono viaggiare come locomotive titolari del treno solamente se rispettano la normativa sui sistemi di protezione della marcia dei treni sulla rete convenzionale gestita da RFI EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 06/

40 Rotabili Parco Storico LINEE / TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI E424 E428 E626 E636 E645 E646 ETR 250 D342 Trento Primolano Note: - La circolabilità dei rotabili non più utilizzati per il servizio ordinario presenti in questo prospetto dovrà essere concessa dall Unità Centrale competente. I mezzi di trazione del gruppo Aln 772, Aln 773, Aln 873 e Aln 990 appartenenti al parco storico sono ammessi a circolare al Rango A su tutte le linee del Fascicolo Linea EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 06/2014

41 Cap. 9 FL MASSIMA MASSA RIMORCHIABILE 49 - EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 06/

42 Pagina disponibile per future aggiunte EDIZIONE DICEMBRE 2003

43 APPENDICE AL FL 49 AD USO DEL PERSONALE DEI TRENI TABELLA DI ACCESSO ALLE SIGLE COMPLEMENTARI SIGLE COMPLEMENTARI SENSO DISPARI SIGLE COMPLEMENTARI SENSO PARI 49 EDIZIONE DICEMBRE 2003 Allegato al F.D. n 5/2005 del 12/09/2005 della DCM di Verona 111

44 A B C D E F G H I SIGLE DI COMPOSIZIONE COMPLEMENTARI ACCESSO ALLE SIGLE * 250C 125% * 200C 120% * 160C 105% * 140C 90% * 160B 115% * 140B 105% * 130B 75% * 120A 90% * 100A 70% * 90A G 75% * 80A G 60% * 60A G 45% ETR ETR ETR 460/P - ETR ETR ETR 500 E444 - E402( ) - E402( ) ETR ETR Ale Ale TGV Rèseau Ale Ale Ale 724 E E E E E E 464 Ale Ale Ale Ale 801/940 - TAF - Ale Ale 644/804 - E D 343/345 - D D445 Aln 663 (Tutte le serie) - Aln 668 (Serie 1000/1100/1200/1800/1900/3000/3100/3200/3300) Aln 668 (Serie ) E E Mezzi di Manovra Mezzo di trazione ammesso ad utilizzare la sigla corrispondente Mezzo di trazione non ammesso ad utilizzare la sigla corrispondente EDIZIONE DICEMBRE 2003 Allegato al F.D. n 5/2005 del 12/09/2005 della DCM di Verona

45 Linea: TRENTO-PRIMOLANO FL: Località Km *250C 125% *200C 120% *160C 105% *140C 90% *160B 115% *140B 105% *130B 75% *120A 90% *100A 70% *90A G75% *80A G60% *60A G45% TRENTO-PRIMOLANO 1 TRENTO Trento S. Chiara Trento S. Bartol. Villazzano Povo Pergine S.Cristoforo Calceranica Caldonazzo Levico Roncegno Borgo Valsug.C Borgo Valsug.E Strigno EDIZIONE DICEMBRE CT 09/

46 Linea: TRENTO-PRIMOLANO FL: Località Km *250C 125% *200C 120% *160C 105% *140C 90% *160B 115% *140B 105% *130B 75% *120A 90% *100A 70% *90A G75% *80A G60% *60A G45% TRENTO-PRIMOLANO Strigno Grigno Tezze di Grigno Primolano EDIZIONE DICEMBRE CC 20/2006

47 Linea: PRIMOLANO-TRENTO FL: Località Km *250C 125% *200C 120% *160C 105% *140C 90% *160B 115% *140B 105% *130B 75% *120A 90% *100A 70% *90A G75% *80A G60% *60A G45% PRIMOLANO-TRENTO Primolano Tezze di Grigno Grigno Strigno Borgo Valsug.E Borgo Valsug.C Roncegno Levico Caldonazzo Calceranica S.Cristoforo Pergine Povo EDIZIONE DICEMBRE CT 09/

48 Linea: PRIMOLANO-TRENTO FL: Località Km *250C 125% *200C 120% *160C 105% *140C 90% *160B 115% *140B 105% *130B 75% *120A 90% *100A 70% *90A G75% *80A G60% *60A G45% PRIMOLANO-TRENTO Povo Villazzano Trento S. Bartol. Trento S. Chiara TRENTO EDIZIONE DICEMBRE CT 09/2014

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