L attività dell Associazione si basa su due principi-guida:
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- Marianna Carlini
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1 Presentazione sintetica dell Associazione ( CHI È AREA G L Associazione Area G onlus, attiva dal 1991, si occupa di problematiche adolescenziali e postadolescenziali viste in relazione con la complessità della realtà socioculturale attuale. Offre interventi mirati, nell ambito della prevenzione (primaria, secondaria e terziaria), a sostegno del processo evolutivo e della funzione genitoriale. L attività dell Associazione si basa su due principi-guida: favorire l instaurarsi di una comunicazione e di una collaborazione sempre più costruttiva tra gli adulti che operano a contatto con il mondo giovanile; favorire e sostenere il processo evolutivo dei giovani, futuri attori della società. Nel proprio settore Area G costituisce uno dei più importanti centri italiani in costante collegamento con altri centri europei. Area G ha sede a Milano e ha una sede distaccata a Torino QUAL È LA SPECIFICITÀ DI AREA G Area G si avvale di professionisti esperti nelle tematiche giovanili. Tutti i professionisti sono soci, a dimostrazione di un forte legame etico e morale con l associazione. Filo conduttore delle attività è la costante attenzione sia al processo adolescenziale e postadolescenziale (fisiologico, intrapsichico, cognitivo, sociologico), sia alle continue trasformazioni e alla complessità della realtà attuale (famiglia, quartiere, scuola, società, mondo del lavoro), in quanto il fenomeno adolescenziale risente massicciamente dell ambiente socio-culturale. Abbiamo perciò scelto di lavorare rivolgendoci, con lo stesso impegno, ai giovani e agli adulti. Gli ambiti di intervento sono: la prevenzione, la clinica, la formazione, la ricerca.
2 A CHI SI RIVOLGE L attività è rivolta a: preadolescenti, adolescenti, giovani adulti che manifestano il loro disagio attraverso comportamenti quali: agiti contro il proprio corpo, (tentativi di suicidio, atti autolesionistici, ripetuti incidenti, ripetute interruzioni di gravidanza) disturbi alimentari, difficoltà di apprendimento, fallimento/abbandono scolastico, disturbi psicosomatici, attacchi di panico. giovani adulti in situazione di grave impasse, complice anche la prolungata dipendenza economica dalla famiglia e la precarietà lavorativa genitori in difficoltà a svolgere la funzione genitoriale operatori (insegnanti, educatori, assistenti sociali, medici di medicina generale, medici del pronto soccorso, infermieri, pediatri, psicologi, neuropsichiatri) che, con differenti funzioni, operano a contatto con il mondo giovanile. COME OPERA La metodologia prevede di: realizzare incontri informativi, rivolti ai differenti operatori, sul significato dei comportamenti/segnali di disagio in adolescenza e sulla necessità di interventi precoci e qualificati. offrire, ai ragazzi e ai loro genitori, un intervento: - tempestivo, in modo da evitare il rischio che il comportamento, espressione di un bisogno/disagio, si cronicizzi trasformandosi in una patologia conclamata; - specifico, cioè calibrato sulle caratteristiche di quel determinato ragazzo che vive in quel determinato ambiente; - articolato, cioè capace di tener presente il ragazzo nella complessità; - in rete con altre realtà territoriali del servizio pubblico o del privato sociale.
3 OBIETTIVI Area G si rivolge a soggetti in età evolutiva, con la finalità di rimettere in moto un processo che si è bloccato o che si sviluppa in modo distorto, in un ottica di prevenzione rispetto allo sviluppo di patologie psichiatriche conclamate. Area G si propone quindi i seguenti obiettivi primari: favorire la ripresa del processo evolutivo, sostenendo le potenzialità presenti nei ragazzi; limitare il rischio che il comportamento/sintomo si stabilizzi diventando il portatore dell identità del ragazzo; sostenere la funzione genitoriale; sensibilizzare e responsabilizzare gli adulti a cogliere i segnali di allarme che i ragazzi inviano attraverso comportamenti troppo spesso incasellati nella categoria delle banalità o delle stranezze adolescenziali. COLLEGAMENTI SCIENTIFICI Area G è in continuo e consolidato confronto con realtà scientifiche italiane ed europee, tra le quali: Università Cattolica-Milano; Istituto Abadie-Bordeaux; Unità adolescenti Servizio Psichiatrico Ospedale cantonale-ginevra; Institut Mutualiste Montsouris-Parigi; Società Italiana di Psicologia; Mito e Realtà-Associazione per le Comunità e la Residenzialità Terapeutiche onlus-milano. Area G aderisce all International Society for Adolescent Psychiatry and Psychology ed è tra i gruppi promotori di AGIPPsA, Associazione dei Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell Adolescenza, associazione costituita da 16 Centri italiani che si occupano di questo periodo evolutivo. Area G è in stretta collaborazione con Area G Scuola di psicoterapia per adolescenti e adulti, scuola di specializzazione post-universitaria riconosciuta dal MIUR e in possesso della certificazione sistema qualità UNI EN ISO 9001:2000-Istituto Quaser-Certificato n 514. Il comitato scientifico della Scuola è composto da figure di rilievo, appartenenti al panorama scientifico nazionale e internazionale.
4 COLLEGAMENTI OPERATIVI Area G è: in connessione con i CPBA- ASL Città di Milano, con 5 Aziende Ospedaliere: Azienda Ospedaliera Ospedale S. Carlo Borromeo; Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda; Azienda Ospedaliera Bassini di Monza; Azienda Ospedaliera Ospedale Treviglio Caravaggio; Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena. presente sul territorio della Lombardia e del Piemonte con reti che garantiscono uno stretto ed effettivo collegamento con istituzioni pubbliche e del privato sociale.
5 PROGETTO INTERVENTO: I GIOVANI CHE ATTACCANO IL PROPRIO CORPO Una metodologia di intervento integrato A-Breve panoramica dell attiività dell Associazione Area G in questo ambito Da molti anni l Associazione Area G si occupa, a livello clinico e teorico, dei giovani che si fanno del male, cioè dei giovani che esprimono il proprio disagio attraverso atti autolesivi. L attacco al sé corporeo in adolescenza è una realtà in continuo aumento e si manifesta attraverso comportamenti autolesivi di differente entità, quali: le scarificazioni, i disturbi alimentari, l abuso di alcool e di sostanze, i ripetuti incidenti, le ripetute interruzioni di gravidanza, il tentativo di suicidio. Tali comportamenti, indipendentemente dalla gravità del gesto autolesivo, costituiscono un segnale di elevato rischio e di un urgente bisogno di aiuto che non può essere chiesto a parole, ma che necessita di un altrettanto urgente, immediata, incisiva risposta da parte del mondo adulto. Si tratta di adolescenti che non riescono a regolare il proprio equilibrio psichico interno perché fortemente ancorati a fattori esterni e che esprimono la propria profonda sofferenza attraverso comportamenti agiti che mobilitano l ambiente. E allora indispensabile che l ambiente, gli adulti con i quali l adolescente entra in contatto si facciano carico tanto della sua sofferenza fisica, quanto di quella psichica. Le competenze che Area G ha nel campo dei processi evolutivi adolescenziali e del disagio giovanile che può manifestarsi attraverso gli attacchi al sé corporeo (oltre che con altre sintomatologie) sono frutto di un lavoro di studio, approfondimento e confronto con esperti del settore, e di messa a punto di interventi sempre più specifici e adeguati a questo tipo di problematica, che è iniziato alla fine degli anni 80 con i primi contatti con colleghi stranieri (Ph. Jeammet, Parigi; F. Ladame, Ginevra; X. Pommereau, Bordeaux). Parallelamente all approfondimento della propria formazione, gli psicologi di Area G hanno iniziato a quel tempo anche il faticoso iter di contatto con professionisti di altre discipline, operanti in Enti Ospedalieri, Comunità, Cooperative, ecc. per realizzare l integrazione delle diverse competenze degli adulti che si occupano di adolescenti. Sulla base dell esperienza fatta in più di vent anni di lavoro in questo campo l Associazione Area G ha messo a punto una linea di intervento che si basa su alcuni concetti di base di importanza fondamentale: -per comprendere il significato dei comportamenti agiti degli adolescenti è necessario far riferimento a un modello esplicativo pluridisciplinare, capace di prendere in considerazione sia i diversi aspetti implicati nel processo adolescenziale e la loro costante interazione, sia la modalità con la quale la realtà esterna risponde ai bisogni dell adolescente. - per costruire risposte efficaci e realmente fruibili dagli adolescenti e dai loro genitori è necessario il coinvolgimento dell ambiente a diversi livelli: a livello di politiche sociali, per andare verso il superamento della frammentazione e la costruzione di un agire partecipativo che veda l interazione costruttiva tra vari enti: enti pubblici, enti no profit, enti profit e fondazioni di erogazione; a livello degli ambienti e degli adulti che l adolescente incontra perché si è fatto male (ambiente medico/ospedaliero), affinché siano sensibilizzati a questo tipo di problematica e prevedano una stretta collaborazione con un servizio psicologico; a livello clinico, al fine di integrare professionalità e competenze diverse in un modello operativo unitario.
6 Area G, fin dalla sua nascita ha lavorato in questo senso e dal 2000, grazie, dapprima a una convenzione con il Comune di Milano Settore Servizi Sociali e, successivamente, a un finanziamento della Fondazione Cariplo.ha iniziato ad attuare interventi clinici tempestivi e gratuiti rivolto a giovani, di età compresa tra i 12 e i 24 anni che attaccano il proprio corpo, e ai loro genitori. Da allora è iniziata la collaborazione con alcuni medici di medicina generale, con alcuni enti del privato sociale e con l Azienda Ospedaliera Ospedale S. Carlo Borromeo, in particolare con il Pronto Soccorso di Pediatria, con l Unità Operativa di Pediatria e con l Unità Operativa di Psicologia. Da giugno 2004, grazie al sostegno della Fondazione Umana Mente, Area G ha potuto ampliare i tempi dell intervento psicologico e continuare la collaborazione con la Asl Città di Milano, in particolare con il CPBA, con altri Enti del privato sociale, ed estendere la collaborazione a altre Aziende ospedaliere tra le quali l Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda (Dipartimento di salute mentale, Pronto Soccorso e medicina di urgenza, S. C di Neuropsichiatria), Azienda Ospedaliera S. Gerardo presidio Bassini-Monza, Azienda Ospedaliera Ospedale Treviglio Caravaggio (Dipartimento di salute mentale, Unità Operativa di Pediatria, Pronto soccorso). Questa esperienza è stata presentata al Convegno Il corpo come se. Il corpo come sé, organizzato da Area G a Milano il maggio 2006 e raccolta nel volume a cura di Albero D., Freddi C., Pelando E. Il corpo come se. Il corpo come sé. Trasformazione della società e agiti autolesivi in adolescenza, Franco Angeli, Milano, B Presentazione sintetica del progetto/ intervento La costruzione della rete La strategia di intervento si fonda una stretta ed effettiva collaborazione con Istituzioni pubbliche e del privato sociale con le quali l'adolescente che si fa del male può entrare in contatto e dove, quindi, è possibile intercettare tempestivamente il comportamento/segnale e agganciare sia il ragazzo che i suoi genitori. Tra queste due realtà sono particolarmente significative: l'ospedale, dove il ragazzo arriva quando il gesto determina importanti danni fisici, e il "territorio" che il ragazzo frequenta portando con sè, ma in modo sommerso, il comportamento autolesivo. Rispetto alle Aziende Ospedaliere Area G, come già sottolineato, ha costruito nel tempo una stretta collaborazione con 5 Aziende di Milano e Provincia. Il percorso fin qui fatto con ciascuna Azienda ha portato a risultati, a nostro parere, significativi. Sicuramente in tutte le A.O., infatti, anche se con livelli di coinvolgimento diversi, la problematica in oggetto ha sollecitato un attenzione crescente, si è andata via via delineando nella sua specificità ed è divenuta sempre più evidente la necessità di mettere a punto interventi altrettanto specifici, che richiedono l'integrazione di più competenze. Questo incremento di attenzione è risultato evidente durante gli incontri con i colleghi ospedalieri ed è oggettivamente rilevabile da alcune "azioni", effettuate da ciascuna A.O.,che costituiscono la manifestazione concreta di un percorso che ha portato a una mobilitazione, se pure a livelli differenti: Rispetto al "territorio" Area G collabora con diverse cooperative che svolgono educativa di strada e che sono collegate ai servizi sociali, ai centri di aggregazione, ecc. Area G ha inoltre costruito una buona collaborazione con la ASL Città di Milano, in particolare con i CPBA., e con differenti professionisti (medici di medicina generale, pediatri, psicologi, educatori, neuropsichiatri, psichiatri, insegnanti). Intervento rivolto ai giovani e ai loro genitori La strategia di intervento messa a punto da Area G si basa dunque sul collegamento con gli operatori che i giovani incontrano sulla loro strada, i quali danno in modo tempestivo e fermo, a volte prescrittivo, l indicazione per una consultazione psicologica gratuita rivolta tanto ai giovani che ai loro genitori. L indicazione data con questa modalità veicola il messaggio che l operatore si pone come un adulto responsabile, che si fa carico della situazione nella sua complessità e nella sua realistica serietà, evitando di rimandare ai genitori, o peggio,
7 all adolescente, una scelta per loro, in quel momento, troppo gravosa a causa dell ansia e dei meccanismi difensivi in atto. In questo modo l indicazione assume il valore di un azione che si contrappone e contiene un agito distruttivo. Non in tutte le situazioni, naturalmente, l indicazione va a buon fine, ma sicuramente la modalità ferma con cui è data limita il numero di rifiuti, almeno in prima battuta. L intervento si articola in: - consultazione psicologica sistematica, gratuita, tempestiva rivolta ai giovani e ai loro genitori; - per il ragazzo, presa in carico psicologica, individuale o di gruppo, e/o educativa, gratuita della durata di un anno; - per i genitori, intervento psicologico, individuale o di gruppo, di supporto alla funzione genitoriale; - colloqui di follow up con il ragazzo, a distanza di 3, 6, 12 mesi dal termine dell intervento. La consultazione costituisce lo strumento principe dell intervento, in quanto è utilizzata in tutte le situazioni ed è sulla base degli elementi raccolti in questa prima fase che si fondano le ipotesi per gli interventi successivi. Essa prevede alcuni colloqui psicologici (indicativamente 8/10) con i giovani e con i loro genitori e, se necessario, la somministrazione di prove testologiche, proiettive e/o di intelligenza. Può essere svolta presso la sede di Area G o, almeno inizialmente, là dove il ragazzo si trova, per esempio in ospedale. Obiettivi che il progetto/intervento si propone di perseguire A Relativamente agli adolescenti che si fanno del male e ai loro genitori *Offrire, in collaborazione con gli Enti pubblici e del privato sociale con i quali Area G da anni lavora, a preadolescenti, adolescenti, giovani adulti che attaccano il sé corporeo e ai loro genitori un intervento tempestivo, gratuito, articolato, atto a cogliere la situazione nella sua complessità (fisica, psichica, relazionale), così da limitare il rischio di recidive o di ulteriori agiti autoaggressivi. *svolgere con l adolescente e con i suoi genitori una consultazione psicologica (8-10 colloqui), gratuita, tempestiva, sistematica, che, se necessario, può essere realizzata dove l adolescente è, per esempio in Ospedale; *sostenere e accompagnare l evoluzione dell adolescente, quando è necessario, con una presa in carico terapeutica, psicologica o educativa, che può durare da qualche mese a due anni; *accompagnare i genitori, attraverso colloqui svolti da un educatore o da uno psicologo o attraverso una presa in carico psicologica, affinché, nei limiti del possibile, si riapproprino della funzione genitoriale,; *sostenere ed aiutare, quando è necessario, i genitori a risolvere problemi familiari, anche attraverso un lavoro di consulenza/informazione e di mediazione socio culturale con i servizi sociali e sanitari di riferimento. *seguire il risultato dell intervento con colloqui di follow up a 3, 6, 9 mesi. B Relativamente agli adulti che operano nel settore: *Ottenere una sempre maggior sensibilizzazione dei diversi operatori a contatto con i giovani nel cogliere tempestivamente la valenza comunicativa/di richiesta dei gesti autolesivi in adolescenza, espressione di un profondo disagio sommerso tanto del minore quanto dei genitori; *costituire un osservatorio locale sul fenomeno con particolare attenzione alle manifestazioni più silenti e quindi meno facilmente intercettabili. I dati raccolti possono costituire degli indicatori capaci di mobilitare le risorse presenti sul territorio per intercettare malesseri che precedono i veri e propri attacchi al corpo o, quantomeno, per intervenire in un ottica di prevenzione secondaria La consultazione, che fa riferimento ai contributi di T. Senise relativi alla teoria della tecnica del lavoro psicologico con gli adolescenti e con i genitori (Aliprandi M.T., Pelanda E., Senise T.,
8 Psicoterapia breve di individuazione, Boringhieri, To, 1990, ed. ampliata 2004), persegue i seguenti obiettivi primari: -evitare la negazione o la banalizzazione del gesto, aiutando tanto il ragazzo quanto i suoi genitori a renderlo "leggibile", ad iniziare cioè a dare al gesto un significato connesso alla loro storia personale, intrafamialiare, sociambientale vista in relazione con la dinamica globale della società attuale; -rimettere nel giovane in moto la speranza che qualcosa possa cambiare non solo in lui, ma anche nell'ambiente e, quindi, aprire la via per restaurare in lui il desiderio di vivere e di investire positivamente su di sè e sulle proprie potenzialità. -sostenere la funzione genitoriale, per lo più, come abbiamo visto, carente e messa ulteriormente alla prova dal comportamento autolesivo del figlio, apparentemente senza senso. Indirettamente la consultazione si propone anche di: -avanzare ipotesi relativamente al funzionamento psichico del ragazzo, alla qualità del legame tra ragazzo e genitori, alla capacità dei genitori di svolgere la funzione genitoriale, alla qualità delle relazioni sociali con adulti o coetanei significativi; -individuare funzioni adulte vicarianti o di appoggio ai genitori.
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