PIANO DI OFFERTA FORMATIVA 2011/2012 Corsi Scolastici Paritari

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1 Scuola dell infanzia Scuola Primaria 11 / 12 PIANO DI OFFERTA FORMATIVA 2011/2012 Corsi Scolastici Paritari Scuola dell Infanzia Scuola Primaria certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 L Istituto Gonzaga è accreditato come Test Center per il rilascio della patente informatica europea E.C.D.L.

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3 INDICE IL CALENDARIO SCOLASTICO pag.4 SCUOLA DELL INFANZIA SCELTE CURRICOLARI PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE SCELTE ORGANIZZATIVE MONITORAGGIO DELL OFFERTA FORMATIVA pag.5 pag. 7 pag.11 pag.16 pag.19 pag.24 SCUOLA PRIMARIA SCELTE CURRICOLARI PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA SCELTE METODOLOGICHE - DIDATTICHE SCELTE ORGANIZZATIVE MONITORAGGIO DELL OFFERTA FORMATIVA pag.25 pag. 27 pag.33 pag.40 pag.46 pag.50 3

4 IL CALENDARIO SCOLASTICO In tutti i corsi scolastici dell Istituto sono state adottate: la scansione dell anno scolastico in quadrimestri l articolazione delle lezioni su cinque giorni (dal lunedì al venerdì) inizio delle attività 12 settembre 2011: Scuola dell Infanzia 13 settembre: Scuola Primaria inizio delle attività pomeridiane martedì 13 settembre nella Scuola dell Infanzia lunedì 19 settembre 2011: laboratori opzionali nella Scuola Primaria lunedì 26 settembre 2011: post scuola nella Scuola Primaria mercoledì 28 settembre 2011: studio assistito nella Scuola Primaria lunedì 3 ottobre 2011: corsi sportivi extra curricolari mercoledì 5 ottobre 2011: corsi di lingue, laboratorio teatrale nella Scuola dell Infanzia e Primaria fine del 1 quadrimestre 20 gennaio 2012 nella Scuola Primaria fine delle attività giovedì 7 giugno 2012 nella Scuola Primaria venerdì 29 giugno 2012 nella Scuola dell Infanzia Le seguenti giornate costituiscono recupero del tempo-scuola e, dunque, comportano per gli alunni della Scuola Primaria l obbligo della frequenza Sabato 5 novembre 2011, GONZAGA OPEN DAY, mercoledì pomeriggio 14 dicembre 2011 CONCERTO DI NATALE Sabato 14 aprile 2012, Marcia della Scuola Cattolica ANDEMM AL DOMM sabato 12 maggio 2012, FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DE LA SALLE Non si terranno lezioni nei seguenti giorni: 31 ottobre 2011 (vacanza ponte) 1 novembre 2011 (commemorazione dei defunti) 7 dicembre 2011(festa del Santo Patrono) 8 dicembre 2011 (festa dell Immacolata Concezione) 9 dicembre 2011 (vacanza ponte) dal 23 dicembre 2011 all 8 gennaio 2012 (vacanze natalizie) dal 20 febbraio al 24 febbraio 2012 (carnevale Ambrosiano) dal 5 al 10 aprile 2012 (vacanze Pasquali) il 25 aprile 2012(anniversario della Liberazione) il 30 aprile 2012(vacanza ponte) il 1 maggio 2012(festa del lavoro) 4

5 Scuola dell Infanzia UNA SECONDA CASA PER IL BAMBINO La Scuola dell Infanzia Gonzaga vuole essere un luogo in cui il piccolo,come a casa propria, possa: trovare un ambiente caldo e sereno dove crescere ed esprimersi comunicare liberamente la gioia di stare con gli altri vivere esperienze significative per la sua formazione avere risposte vere alle prime domande di significato 5

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7 1. SCELTE CURRICOLARI 1.1 Fedeltà alla tradizione e dinamismo innovativo Fedeltà ai valori fondanti della scuola e dinamismo innovativo caratterizzano la proposta formativa. Il curricolo prescelto, pur evidenziando nel suo nucleo profondo elementi di novità quale risposta a esigenze nuove, rifiuta ogni artificiosa tendenza anticipatoria degli apprendimenti a favore di percorsi che consentano al bambino di compiere esperienze significative per la sua formazione. 1.2 Insegnamenti e struttura del curricolo Curricolo di base secondo le finalità indicate dalla normativa vigente Attività obbligatorie lingua straniera per tutte le fasce di età, laboratorio teatrale, informatico, psicomotorio e musicale Priorità percorsi cognitivi a gruppi di età omogenea attività di pre-grafismo per i bambini di 5 anni compresenza educatrice e docenti specialisti in molte attività 1.3 Finalità Formative Criteri guida nell approccio educativo La formazione nella scuola dell Infanzia è frutto di un eredità pedagogica e spirituale. Ogni esperienza ricollegabile a un Tutto ha senso e non può che essere positiva. Positività della realtà e calore dell accoglienza sono i primi contenuti di esperienza che la scuola vuol dare al bambino affinché, sentendosi accolto ed amato, possa imparare ad accettare gli altri e a rispettarne le diversità. Ogni piccolo è stimolato a scoprire la propria individualità, ma anche a riconoscere il valore del compagno per costruire un unità. Ruolo fondamentale nel processo di scoperta e di crescita ha l educatrice, la cui preoccupazione è di essere per testimoniare i valori in cui crede in forza di qualcosa che vive e rendere possibile un esperienza attraverso un incontro. 7

8 1.4 Mete Formative Promozione della formazione integrale del bambino Formazione di un bambino sereno, intellettualmente curioso, capace di originalità nelle varie forme ludiche ed espressive, autonomo, orientato al Bene e al Vero. OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVI TRAVERSALI Progressiva maturazione dell identità personale Acquisizione di fiducia nei propri mezzi Capacità di comunicare la propria affettività Interiorizzazione di norme di comportamento - saper collaborare con gli altri e condividere esperienze Rispetto della diversità dell altro e delle sue esigenze Graduale sviluppo dell autonomia Accostamento a Gesù e al suo messaggio Saper ascoltare, comprendere, comunicare verbalmente Saper esprimere pensieri e stati d animo Sviluppare progressivamente competenze sensoriali, percettive, linguistiche e motorie Comprendere e riprodurre ordini, canti e messaggi nella L2 Saper esplorare, classificare secondo criteri, rappresentare idee, stabilire prime connessioni logiche Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni e rumori Sviluppare abilità creative nelle diverse espressioni drammatico-teatrali Sperimentare diverse forme di espressione attraverso l uso del PC Imparare ad ascoltare e ad osservare Partecipare attivamente e consapevolmente ad un progetto comune Imparare a comunicare mediante forme espressive diverse Utilizzare la fantasia e la creatività Utilizzare primi percorsi logici Sviluppare la capacità di mettere in sequenza logica le fasi di un progetto Imparare strategie per affrontare situazioni nuove 8

9 1.4 Mezzi per la realizzazione del progetto formativo Pedagogia Lasalliana Gli atteggiamenti definiscono l Educatore Lasalliano per quanto esprime di testimonianza, conoscenza e dedizione al compito educativo. Poche parole chiave ne sintetizzano lo stile pedagogico educativo Bambino al centro Atteggiamenti interiori, gesti e attività sono pensati e proposti in funzione di: un unico soggetto, un unico fine: il bambino e il suo sviluppo integrale come umanità, affettività e intelligenza. Rapporto personalizzato Il riconoscimento della costitutiva originalità di ogni singolo, impegna le educatrici ad un rapporto personalizzato col piccolo, come naturale espansione della funzione materna. Stile ed azione educativa valorizzano la personalità di ciascuno, nel rispetto dello stato evolutivo personale. Ascolto, calore e tenerezza L ascolto attento e amorevole dei bisogni espressi e inespressi del bambino è alla base dell azione pedagogico-educativa. Reazioni, stati d animo ed atteggiamenti del piccolo quale risposta all impatto con la realtà sono analizzati con cura. Vicinanza affettiva, tenerezza e dialogo caratterizzano lo stile pedagogico e l interazione educativa Dedizione Amore per i piccoli e passione per l insegnamento diventano missione a servizio dell infanzia. Entusiasmo e dedizione definiscono l atteggiamento del docente che vive la propria professionalità come risposta personale a una scelta educativa. Accoglienza La scuola accoglie nominalmente ogni piccolo ed insieme a lui vissuti, dinamiche emotive, esperienze, aspettative dei genitori. Calore affettivo e sensibilità si fanno gesto concreto nell accoglienza quotidiana per sorreggere la dimensione emotiva e facilitare il distacco Autorevolezza L educatrice, punto stabile di riferimento, si propone come figura autorevole che aiuta il bambino a maturare un corretto rapporto con la realtà. Ogni intervento correttivo, senza mortificare la naturale esigenza del piccolo ad esprimersi con naturalezza in ogni circostanza, lo guida a ragionare su fatti e comportamenti e a rafforzare nel contempo il senso del proprio singolare valore per fortificare l autostima. 9

10 Contesto educativo Il contesto educativo è l ambito in cui il bambino sperimenta il calore di un particolare stile relazionale, impara a distinguere le esperienze quotidiane e a dar loro significato. E quindi il luogo per eccellenza a cui la famiglia, scegliendo liberamente la scuola, affida il piccolo affinché impari ad interpretare la realtà e a interiorizzare, per osmosi, norme e valori. Educatrici, assistenti e personale non docente che operano insieme per un unico fine garantiscono al piccolo qualità di relazione, coerenza formativa e stabilità emotivoaffettiva. Il contesto intende quindi incidere nella formazione del bambino, assicurandogli uno spazio dove il benessere psicofisico sia condizione primaria per la sua partecipazione spontanea ed attiva al processo di apprendimento e di crescita. Corresponsabilità educativa La scuola si pone in continuità e complementarietà educativa con la famiglia. L interazione si concretizza in uno scambio reciproco di informazioni utili per la crescita del bambino, nella messa in comune di impressioni e dati su aspetti rivelatori del vissuto del piccolo e nell accordo sulle linee d intervento: valorizzazione dei momenti dell accoglienza e dell uscita colloqui settimanali nelle ore di ricevimento per un confronto su atteggiamenti, aspetti del carattere, progressi compiuti incontri scuola-famiglia alla fine del primo e del secondo quadrimestre per un informazione sul processo formativo interazione dinamica tra rappresentanti, genitori e direzione in occasione dei Consigli di sezione aperti per un riesame del servizio formativo. 10

11 2. PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA 2.1 Progetto Lingua Il bambino, grazie alla presenza quotidiana di insegnanti specializzati nei momenti di gioco e di attività didattica è messo nelle condizioni di apprendere la lingua straniera secondo le medesime dinamiche di apprendimento con cui impara la lingua materna. L esperienza non ha quindi lo scopo di preparare il piccolo alla pratica di una lingua straniera, ma di dare a tutti la possibilità di giocare divertendosi, facendo uso di un altro codice linguistico. L approccio esclusivamente di tipo ludico è caratterizzato da autenticità linguistica e mira a promuovere partecipazione e creatività. Sono previsti due moduli al giorno per i bambini di 4 e 5 anni e un modulo al giorno per i bimbi di 3 anni. Attività previste apprendimento di filastrocche e canti esecuzione e formulazione di ordini e istruzioni giochi di ascolto attivo, didattici e di ruolo attività di manipolazione e pittura racconto di fiabe seguite da prime forme di drammatizzazione esercitazioni finalizzate a promuovere il coinvolgimento a livello mimico-gestuale, motorio e pittorico animazione teatrale per l apprendimento delle prime funzioni comunicative attività di memorizzazione lessicale con supporti multimediali 2.2 Progetto Laboratori Le attività laboratoriali sono ritenute nucleo qualificante della proposta formativa. L organizzazione delle attività parte da un progetto preciso elaborato dal Collegio docenti all inizio dell anno. Laboratorio di informatica Laboratorio di psicomotricità Laboratorio musicale Laboratorio linguistico espressivo Laboratorio teatrale 11

12 LABORATORIO TEATRALE (alunni di 4 e 5 anni) Il laboratorio è effettuato da un attore teatrale Obiettivi del progetto: stimolare la curiosità del bambino, spingendolo a provare e a sperimentare sollecitare le capacità inventive e drammatico espressive far scoprire rapporti diversi con il corpo, i sensi, la voce migliorare la socializzazione Il percorso, incentrato sul rapporto tra narrazione e drammatizzazione, fa leva sui sentimenti, la mimica e la gestualità. E caratterizzato da una serie di attività diverse: attività di simulazione che introducono il bambino nel cuore dell azione teatrale far accadere qualcosa per comunicare a qualcuno giochi finalizzati al controllo degli stati emotivi ed affettivi esercitazioni di comunicazione verbale e non verbale (emozioni da condividere senza parole) partecipazione a giochi di gruppo e di ruolo attività di progettazione LABORATORIO MUSICALE L attività sonora musicale, come esperienza integrata fra le diverse forme del sentire, del fare, del pensare, dell agire relazionale, dell esprimere e gustare il bello, intende: 1. contribuire all educazione integrale del bambino 2. gettare le basi della futura competenza musicale, coltivando i semi fondamentali della produzione e fruizione sonora. Il progetto pone il bambino al centro, come soggetto di conoscenza. I percorsi proposti hanno lo scopo di: favorire l esplorazione dell ambiente per conoscerne le potenzialità sonore mettere il piccolo nella condizione di inventare, riprodurre suoni e rumori sviluppare un atteggiamento di curiosità e gusto per l ignoto e l originale ricreare paesaggi sonori realistici o fantastici scoprire, fabbricare, utilizzare materiali diversi per la scoperta di sonorità sempre nuove giocare con i suoni creare associazioni tra suoni, melodie e sentimenti consentire percorsi interdisciplinari mediante attività grafico pittoriche produrre collettivamente e individualmente invenzioni musicali in funzione di un semplice immediato divertimento o per momenti di drammatizzazione, danza/teatro 12

13 accostarsi all uso di uno strumento scoprire realtà culturali diverse Nel Laboratorio musicale sono affrontati, in modo integrato, temi inerenti la vita sonora e musicale (sonorità ambientali da eseguire con il corpo, con gli strumenti didattici; sonorità che rassicurano che aiutano ad armonizzare il movimento, a comunicare e relazionare). Il Progetto Musica prevede le seguenti manifestazioni: Lezione aperta durante la giornata Open Day Canti e mimica corporea per la Festa di Natale e in occasione della consegna del diploma ai bambini di 5 anni LABORATORIO DI INFORMATICA (alunni di 5 anni) Il progetto mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: assicurare continuità tra Scuola dell Infanzia e Scuola primaria favorire un approccio spontaneo e ludico alle nuove tecnologie accostare i bambini ad un diverso codice espressivo utilizzare il computer per eseguire semplici giochi didattici mettere i piccoli nella condizione di produrre messaggi e situazioni attraverso una molteplicità ordinata ed efficace di modalità rappresentative sviluppare atteggiamenti di apprendimento cooperativo Attività Esplorazione di immagini e di forme differenti di animazione Approccio all uso del computer Disegno creativo Esecuzione di giochi didattici LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA Il laboratorio di psicomotricità intende favorire nel bambino una presa di coscienza della sua relazione con il mondo esterno, far vivere il piacere della dimensione emozionale e senso-motoria, sollecitare la dimensione simbolica del gioco, sostenere l operatività, prevenire eventuali disarmonie nello sviluppo affettivo, cognitivo e motorio. Attività movimento in palestra e all aperto esperienze sensoriali a ritmo di musica giochi ed attività di espressione approccio ad una disciplina sportiva attività in compresenza con la docente madrelingua 13

14 2.3 Progetto Settimana Creativa Nella settimana dal 13 al 17 febbraio, è prevista un articolazione flessibile del tempo e delle attività. L iniziativa mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: rafforzare la motivazione spontanea alla conoscenza favorire la dimensione progettuale operativa sollecitare la creatività per mezzo di esperienze coinvolgenti Durante la settimana, saranno attivate esperienze di carattere formativo interdisciplinare sul tema dell ALIMENTAZIONE Ad integrazione dei percorsi, saranno attivati: incontri con esperti attività laboratoriali uscite culturali didattiche laboratorio di cucina 2.4 Progetto Continuità La scuola dell Infanzia garantisce un percorso unitario, caratterizzato da sequenzialità formativa e consegna alla Scuola Primaria i campi di esperienza sviluppati in prospettiva dinamica Mezzi prescelti per il raggiungimento di tali obiettivi sono: priorità ad esperienze che promuovano il gusto e la disponibilità ad apprendere interconnessione tra un singolo campo di esperienza e gli altri programmazione coordinata di obiettivi, metodi e strumenti di osservazione tra docenti della scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria test a tutti gli alunni di 5 anni volti ad accertare il livello di competenze in uscita trasmissione di dati per la conoscenza dell alunno ( colloqui tra docenti, compilazione di una scheda informativa-orientativa su tutti gli aspetti della personalità del bambino per la formazione delle classi) esperienze tra classi ponte 14

15 2.5 Uscite culturali e momenti di festa Uscite culturali e momenti di festa, offrono al bambino una pluralità di sollecitazioni, di attività ed esperienze diverse. Appuntamenti annuali: giornate dell accoglienza finalizzate a favorire l inserimento giornata Open Day giornata scuola natura per permette ai piccoli di condividere forme di esperienza nel verde incontro con il teatro, il museo, il territorio per una continuità tra scuola e mondo esterno festa di Natale e spettacolo teatrale di fine anno 15

16 3. SCELTE METODOLOGICO - DIDATTICHE 3.1 Progettazione Nell intento di assicurare significatività ai percorsi, la progettazione tiene conto delle esigenze fondamentali della persona, secondo la seguente scansione: BISOGNI PERIODI DELL ANNO Accoglienza Appartenenza Relazioni significative Affettività Esplorazione Autostima settembre ottobre-novembre dicembre-gennaio febbraio-marzo aprile- maggio giugno Ha carattere flessibile ed aperto, è rispettosa dei processi evolutivi e delle capacità dei bambini. Può essere integrata da attività non ordinatamente previste nel quadro progettuale Sfondo integratore Nodo tematico prescelto per l anno in corso: IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI con particolare riferimento agli aspetti sotto elencati: scoperta del racconto e dei personaggi principali il passare del tempo; fuso orario viaggio; mezzi di trasporto usi e costumi in: Europa, con riferimento a Londra, India, Giappone, America aspetti climatici, fauna e flora; animali tipici. Le stagioni religioni 16

17 3.2 Metodo La metodologia ha come punto di riferimento il progetto educativo Lasalliano e l impiego di metodi integrati in relazione ai differenti stili di apprendimento. Per quanto riguarda la formazione di atteggiamenti di esplorazione e ricerca, la scuola imposta i propri percorsi partendo dalla consapevolezza che il bambino ha sete di perché. Le proposte intendono dare risposta al naturale desiderio di conoscenza : sollecitando la curiosità valorizzando l iniziativa personale comunicando l emozione della scoperta promuovendo stupore e motivazione spontanea rendendo il piccolo artefice del proprio apprendimento sviluppando creatività e fantasia Linee prioritarie: attenzione alle esigenze specifiche delle diverse età organizzazione modulare a gruppi proposte basate sull esperienza diretta utilizzo di una struttura narrativa nello sviluppo dei percorsi frequente ricorso ad attività laboratoriali impiego di strategie che assicurino la partecipazione ad ogni campo di esperienza grande attenzione a processi e proposte di apprendimento che favoriscono la libera iniziativa del bambino, l attività operativa, riflessiva e mentale valorizzazione dell apprendimento cooperativo e del lavoro di gruppo circolarità e condivisione delle conoscenze continuità, gradualità, ciclicità nelle proposte mirata alternanza di momenti di progettazione, esperienza e verifica conversazioni tematiche ampio impiego di giochi didattici, di ruolo e di simulazione uscite didattiche 3.3 Programmazzione tra docenti delle diverse sezioni Le educatrici delle quattro sezioni si incontrano con scansione periodica durante l anno per verificare lo sviluppo della progettazione, trovare strategie comuni, scegliere materiali, confrontarsi. Tale dinamica, oltre ad assicurare uniformità di impostazione, esprime al meglio il concetto di missione condivisa che è cuore del progetto educativo. 17

18 3.4 La documentazione Le educatrici mettono il bambino nelle condizioni di ricostruire, rievocare e riesaminare il proprio itinerario per mezzo di una documentazione sistematica e precisa. I lavori, una volta prodotti, sono oggetto di analisi e di discussione collettiva, quindi esposti nelle apposite bacheche di sezione. Con scansione periodica è chiesto ai bambini di ritornare sulle tappe che hanno caratterizzato l iter operativo, così che ognuno possa rendersi conto delle proprie progressive conquiste. Un raccoglitore con tutta la produzione dell anno, il registro del docente e altre forme di documentazione rendono visibile il percorso effettuato. 3.5 Osservazione e rilevazione dei progressi La necessità di una conoscenza approfondita di ogni bambino impegna le educatrici ad un lavoro di osservazione sistematica. Sono oggetto di osservazione sistematica i seguenti aspetti: condizioni di ingresso personalità dimensione emotiva, affettiva e relazionale disponibilità del piccolo ad apprendere stili cognitivi grado di risposta alle sollecitazioni educativo didattiche ritmi e tempi di apprendimento evoluzione dell autonomia grado di acquisizione delle prime competenze interessi evidenziati La rilevazione dei dati rifugge da impostazioni e classificazioni di tipo quantitativo a favore di modalità che siano espressione di attenzione nel quotidiano e di monitoraggio educativo nel corso dell anno. 18

19 4. SCELTE ORGANIZZATIVE 4.1 Tempo Scuola, tempo formazione La scuola dell Infanzia Gonzaga considera il tempo elemento determinante per la realizzazione del progetto educativo e parte del tessuto connettivo della proposta formativa. Tempo e relativa gestione non rivestono quindi aspetti di puro carattere organizzativo, ma assumono precisa valenza in base ai seguenti criteri: 1. bisogni delle famiglie 2. ruolo formativo dell educatrice nel contatto quotidiano con il bambino 3. flessibilità nella gestione organizzativo pedagogica delle scansioni temporali 4. rapporto gruppo classe e attività a piccoli gruppi 5. relazione tempo gioco e tempo apprendimento 1.Le lancette dell orologio si muovono verso i bisogni delle famiglie Possibilità di usufruire di tempi modulari diversi: modulo A ) solo mattino modulo B ) 40 ore modulo C ) fino alle Indagine ricognitiva alla fine di ogni anno per la progettazione di orari flessibili in base alle modificate esigenze 2.Ruolo formativo dell educatrice L organizzazione settimanale prevede la presenza della coordinatrice per tutto il tempo forte della giornata, affiancata da docenti specialisti per inglese, musica, psicomotricità, informatica e teatro. Questa scelta è motivata dalla consapevolezza che l interazione affettiva rimane il contesto principale entro cui il piccolo sviluppa i propri schemi conoscitivi e relazionali; un unica educatrice gli consente quindi di avere stabilità emotiva e sicurezza affettiva. Le docenti che assicurano la vigilanza educativa nel tempo di uscita operano in stretto raccordo con le educatrice di sezione, rendendo così possibile la sinergia educativa. 3.Flessibilità nella gestione organizzativa pedagogica delle scansioni temporali Grande attenzione è data alla ricerca di giusti equilibri tra criteri pedagogici, organizzazione dei tempi, alternarsi delle attività, strutturazione dei gruppi, reali esigenze dei bambini. 19

20 In tale delicato intreccio di rapporti, i punti nodali sono : l accoglienza personalizzata l attenzione al singolo durante tutto il tempo scolastico la significatività dell intervento educativo, finalizzato a far riflettere il bambino sulle esperienze concrete vissute nella giornata i raggruppamenti aperti, strutturati in base ad un attenta osservazione e in funzione delle attività proposte la sistematica suddivisione del gruppo classe in sottogruppi di età omogenea i percorsi di approfondimento per i bambini di 5 anni il ruolo dell insegnamento cooperativo tramite forme di insegnamento reciproco tra bambini 4.Rapporto gruppo classe e attività a piccoli gruppi La scuola ospita quattro sezioni: verde, azzurra, gialla e lilla. Ogni sezione e costituita, in media, da gruppi di 30 bambini. Il grande gruppo è insieme nel momento del pranzo e della ricreazione. Durante il resto del tempo, gli alunni sono suddivisi in 3 gruppi in base all età, alle esigenze didattiche e alle attività. 20% del tempo 15% del tempo gruppo sezione grande gruppo piccoli gruppi 65% del tempo Tale impostazione consente di: impostare percorsi personalizzati salvaguardare l unità e la coesione del gruppo classe facilitare l aggregazione e le dinamiche relazionali consentire una più articolata fruizione degli spazi strutturare attività didattiche mirate 5.Relazione tempo gioco e tempo apprendimento La scansione delle attività tiene conto dei ritmi biologici dei bambini, delle esigenze dei singoli e di precisi criteri pedagogici. 20

21 Il clima ludico conferisce unitarietà alle attività formativa: il gioco, come prima modalità per il bambino di fare esperienza, ha ruolo essenziale nell economia della giornata ed è integrato da attività collettive, a gruppi o individuali, secondo un intenzionalità mirata. Ogni giorno sono sistematicamente garantiti: esperienze ludiche con giochi liberi, simbolici e di movimento. attività che impegnano maggiormente attenzione e concentrazione alternate ad altre meno impegnative attività didattiche finalizzate a favorire l ascolto, l osservazione e la sperimentazione Durante tutte le attività il bambino è stimolato ad agire da protagonista; l intervento dell educatrice è essenzialmente di regia educativa. Scansione della giornata L attenzione ai ritmi, ai tempi di ciascuno e la costante ricerca di un equilibrato alternarsi di spazi di gioco, attività didattiche e proposte socializzanti, esclude nella progettazione dell attività giornaliera, scansioni temporali innaturalmente rigide o forme di sterile ripetitività, a favore di una distribuzione flessibile ed aperta delle opportunità formative. La scansione dei tempi e delle attività della giornata sotto riportate ha quindi funzione puramente esemplificativa e può subire modifiche per motivate esigenze Orari Tipi di attività pre-scuola con accoglienza individualizzata riflessione Lasalliana, presentazione della giornata; condivisione delle tappe che costituiscono il mosaico della proposta quotidiana attività didattiche a piccoli gruppi alternate a momenti di gioco preparazione al pranzo pranzo attività ricreative in palestra o in terrazzo riposo per i più piccini attività laboratoriali per i più grandi post-scuola giochi ed attività libere appello, preghiera, rituali di apertura dell attività, presentazione dei percorsi previsti, riflessioni sul messaggio cristiano attività previste dalle UD oggetto di trattazione, giochi didattici in lingua inglese, percorsi di osservazione, e- splorazione e logica; drammatizzazione, sonorizzazione di fiabe, attività pittoriche, momenti di gioco gioco libero attività manipolative, pittoriche, teatrali, laboratorio di lingua inglese, informatica, attività ludico didattiche merenda e gioco libero 21

22 4.2 Organizzazione degli spazi L organizzazione degli spazi risponde ad una logica pedagogica finalizzata ad offrire al bambino momenti di gioco e di lavoro. La sala di accoglienza, lo spazio palestra e l ampio terrazzo, soddisfano l esigenza dei piccoli di muoversi a piacimento; gli angoli di lettura e gioco libero favoriscono la dimensione creativa nel momento del distacco. L atelier di pittura e il laboratorio di informatica sono sede privilegiata per le attività creative; le sei aule dagli arredi colorati e funzionali favoriscono esperienze di tipo diverso, la palestra garantisce infine agli alunni la gioia del movimento. Servizio mensa La scuola assicura ai piccoli un servizio mensa che risponde alle seguenti caratteristiche pranzo dalle alle cucina interna menu studiato appositamente per le esigenze dietetiche di bambini da 3 a 5 anni, consegnato alle famiglie commissione mensa formata da genitori della scuola dell Infanzia e Primaria scheda nutrizionale informativa personalizzata, su richiesta pasto conforme a precisi requisiti, in caso di allergie alimentari o particolari necessità 4.3 Organi collegiali Sono operanti i seguenti organi collegiali: 1. Collegio docenti 2. Consiglio di intersezione 3. Consiglio di sezione 1.Collegio dei docenti E composto dalla coordinatrice didattica con funzione di presidente, da tutti i docenti del corso, di cui uno con funzione di segretario. All interno del Collegio, si costituiscono, per mandato del Collegio stesso, gruppi e commissioni per il coordinamento e l organizzazione di attività o progetti specifici 2.Consiglio di intersezione Il Consiglio di intersezione, composto dal presidente, da tutti i docenti e dai rappresentanti delle quattro sezioni, si riunisce 2 volte all anno per il riesame della proget- 22

23 tazione e per un confronto sull erogazione del servizio formativo 3.Consiglio di sezione E composto dal presidente e da tutti i docenti della classe, di cui uno con funzione di segretario. Si riunisce 3 volte all anno: a settembre per la stesura del piano di lavoro annuale a gennaio e giugno per esaminare la situazione di ogni singolo alunno Interazione Scuola Famiglia Consapevole del primato educativo dei genitori, l Istituto si impegna a collaborare con le famiglie nel processo educativo e formativo degli alunni e a monitorare costantemente bisogni ed aspettative. fornisce loro il Piano dell Offerta Formativa come strumento di riferimento e di cooperazione, disponendosi al dialogo e a recepire tutte le indicazioni che possono rivelarsi utili al miglioramento invita i genitori a collaborare in sintonia con le finalità educative dell Istituto. Per consentire un circuito integrato tra Scuola e Famiglia, sono previsti: incontri con la Responsabile del corso, la coordinatrice di classe e i docenti tramite appuntamento nel periodo e secondo l orario settimanale di ricevimento comunicati all inizio dell anno. partecipazione dei rappresentanti ai Consigli di intersezione incontri con il Responsabile Qualità e la Commissione mensa per monitorare l erogazione del servizio 2 momenti di Colloquio generale Scuola Famiglia ; alla fine del 1 quadrimestre (28 gennaio 2012 dalle 8.30 alle e 21 giugno dalle alle 17.30) Incontri tra rappresentanti di sezione e Direzione 23

24 5.MONITORAGGIO DELL OFFERTA FORMATIVA Sono previsti, ad intervalli regolari, misurazioni, controlli e valutazioni atti a tenere costantemente sotto controllo la progettazione e i servizi erogati. Tutte le azioni di miglioramento pianificate sono documentate in modo da avere a disposizione dati utili per un miglioramento continuo. Verifica finale del P.O.F. Azioni di controllo da parte della commissione Auditing Numero di reclami Dati statistici sugli indicatori di qualità prescelti Misurazione e monitoraggio dei processi e dei servizi Questionari ricognitivi e di Customer Satisfaction per la rilevazione del livello di soddisfazione delle famiglie 24

25 Scuola Primaria EDUCARE È VOLARE ALTO La proposta formativa della scuola primaria ha radici nella tradizione e ali per volare. Elementi centrali: fedeltà ai valori fondanti, realismo pedagogico, dinamismo innovativo. Un progetto per e con il bambino Il contesto socio-culturale richiede oggi di aiutare il bambino a contrastare i numerosi condizionamenti che influenzano i suoi bisogni e le sue risposte, assicurandogli una solida formazione che gli consenta di avere uno sguardo critico sulla realtà.la Scuola Primaria si sente chiamata a contribuire, con la missione educativa che le è propria, all educazione integrale dei piccoli a lei affidati. Struttura un offerta formativa che attinge dalla tradizione pedagogica il suo nucleo profondo, reinterpretandolo con spirito di ricerca e dinamismo innovativo alla luce di nuove necessità culturali. Identifica nell alfabetizzazione primaria valore, non solo strumentale, ma essenzialmente formativo con precise conseguenze in alcuni ambiti: la scelta del curricolo la progettazione didattica l approccio metodologico il ruolo del contesto e degli educatori il concetto del tempo scuola. 25

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27 1. SCELTE CURRICOLARI Criteri nella scelta curricolare Nell impostazione del curricolo la Scuola Primaria si impegna a: accogliere nominalmente ogni bambino garantire un percorso formativo dinamico ed aperto, progettato con rigore di anno in anno e adattato ai specifici bisogni assicurare una solida preparazione di base privilegiare nel piano di studi i criteri di essenzialità, unitarietà, ciclicità, significatività dei contenuti porre in stretta relazione progettazione didattica e organizzativa per trovare soluzioni ottimali che assicurino a ciascuno il massimo dei traguardi in base a potenzialità e capacità consentire, unitamente al conseguimento di mete cognitive e relazionali, un esperienza di forte valenza umana e cristiana orientare la propria azione verso il miglioramento qualitativo come meta irrinunciabile 1.1 Insegnamenti e piano del curriculo Il monte ore annuale è ripartito in 28 lezioni settimanali, a cui si aggiungono 1 lezione obbligatoria per l insegnamento della Religione Cattolica e 2 lezioni opzionali facoltative. Curricolo di base secondo le indicazioni ministeriali vigenti Attività obbligatorie lingua straniera e informatica dal 1 anno del ciclo attività svolte con dinamica laboratoriale in orario curricolare una seconda ora di religione e momenti di catechesi in preparazione ai Sacramenti Attività facoltative laboratori opzionali corsi integrativi di inglese laboratorio teatrale attività sportive 27

28 1.2 Finalità formative Mirano alla formazione integrale della persona avendo come riferimento il Progetto educativo della scuola Lasalliana (PESL). I quattro pilastri della conoscenza imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, imparare ad essere sono pertanto collocati all interno di un contesto di riferimento che vuol essere per il bambino ambito di esperienza per la crescita. Per contrastare l inflazione informativa, grande importanza è data all educazione critica, come metodo per guardare alle cose e imparare a giudicarle. L alunno è guidato a porsi domande, ricercare, mettere in relazione, per essere consapevole del significato di ciò che apprende e sviluppare una mentalità aperta ai vari tipi di conoscenza. Il percorso formativo ha lo scopo di : suscitare un clima di fraternità, fondamento della pedagogia lasalliana metterlo nelle condizioni di guardare al reale con positività fornirgli gli adeguati strumenti cognitivo culturali abituarlo ad utilizzare i dati della conoscenza per risolvere problemi e affrontare situazioni nuove insegnargli a selezionare le informazioni guidarlo a guardare alla diversità come ad un valore e a sperimentare forme di apprendimento cooperativo fargli acquisire autonomia e spirito critico per renderlo capace di orientarsi e di scegliere con crescente consapevolezza 1.3 Mete Educative Il contenuto di esperienza proposto al bambino non riguarda solo il versante cognitivo, ma anche quello affettivo, relazionale ed etico; l itinerario è orientato oltre le conoscenze e le competenze, alla formazione di atteggiamenti e valori auto orientanti. Gli obiettivi educativi che mirano alla formazione integrale della persona sono proposti in modo ciclico, con un procedimento a spirale che coincide con le diverse tappe di crescita. Obiettivi educativi scoprire la propria identità e imparare a conoscersi acquisire fiducia nei propri mezzi rispettare l ambiente in cui si opera saper comunicare la propria affettività e creatività controllare l efficacia delle proprie iniziative imparare a sostenere le proprie idee rispettare la personalità dell altro e le sue esigenze collaborare con i compagni per costruire un unità aprirsi progressivamente alla proposta cristiana 28

29 1.4 Obiettivi educativi trasversali Conoscenze, capacità e competenze sono sviluppate in modo integrato. A livello metacognitivo, grande attenzione è data a percorsi che sollecitano la motivazione spontanea, sviluppano capacità attentive, mnemoniche, creative e consentono di raggiungere un buon livello di autonomia. Mete prioritarie trasversali sono lo sviluppo di un adeguata capacità di intuizione e di logica, la capacità di esplicitare difficoltà, esprimere giudizi, utilizzare i contenuti in modo aperto per un elaborazione creativa e personale. 1.5 Obiettivi specifici MONOENNIO SFERA DELLA COMUNICAZIONE SFERA DELLA CONOSCENZA SFERA DEI VALORI Leggere brevi testi; acquisire i diversi caratteri grafici per produrre semplici frasi Comunicare i vissuti in modo corretto a livello orale Comprendere semplici messaggi in lingua straniera, riprodurre suoni e ritmi, utilizzare il lessico in giochi didattici. Saper usare il colore in mondo coerente e personale. Saper identificare rumori e suoni ed esprimersi attraverso il canto. Utilizzare il corpo come elemento di espressione e comunicazione. Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri entro il 30 Saper riconoscere le caratteristiche di oggetti Saper confrontare grandezze Saper identificare e descrivere esseri viventi e non viventi Utilizzare il computer e i linguaggi multimediali per semplici attività didattiche Aprirsi ai valori umani e al messaggio religioso cristiano Sviluppare atteggiamenti, conoscenze e competenze per l interiorizzazione di valori civili Capire che il mondo è un dono di Dio OBIETTIVI TRASVERSALI Capacità di ascolto e di osservazione Approccio ai saperi e ai linguaggi essenziali Competenza comunicativa funzionale ad esprimere esperienze personali mediante codici diversi Utilizzo di primi percorsi logici Capacità di utilizzare la fantasia e di esprimere sensazioni e sentimenti in varie forme Utilizzo del computer e dei linguaggi multimediali per rafforzare apprendimenti disciplinari 29

30 SFERA DELLA COMUNICAZIONE 1 BIENNIO SFERA DELLA CONOSCENZA SFERA DEI VALORI Leggere con espressività Comunicare vissuti in modo corretto a livello scritto e orale Comprendere facili messaggi in L2, accostarsi alla lettura, utilizzare il lessico in scambi interattivi e simulazioni Utilizzare lessico e semplici funzioni comunicative anche a livello scritto Riconoscere ed utilizzare gli elementi del linguaggio visivo Utilizzare la voce in contesti sonori diversi Eseguire brani musicali individualmente e in gruppo Utilizzare consapevolmente le proprie capacità motorie e rispettare le regole dei giochi di squadra Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri e saper operare con essi Riconoscere la posizione delle cifre Individuare le principali figure geometriche del piano e dello spazio; accostarsi al concetto di perimetro e area Risolvere semplici situazioni problematiche Ordinare fatti ed eventi; scoprire e comprendere relazioni tra uomo e ambiente Instaurare un corretto rapporto con i linguaggi multimediali Usare la videoscrittura Aprirsi ai valori cristiani e al senso religioso Sviluppare atteggiamenti, conoscenze e competenze per l interiorizzazione di valori civili Comprendere che il mondo è dono di Dio Conoscere Gesù e l ambiente in cui è vissuto Conoscere il messaggio di Gesù attraverso le parabole Conoscere il significato e il valore dei Sacramenti, con particolare attenzione al Sacramento della Riconciliazione OBIETTIVI TRASVERSALI Graduale apertura ai vari tipi di conoscenza Capacità di ascolto, di osservazione e di memorizzazione Approccio ai saperi e ai linguaggi essenziali Competenza comunicativa funzionale a esprimere esperienze personali Utilizzo di percorsi logici Sviluppo della creatività Capacità di esprimere semplici commenti personali su fatti accaduti Utilizzo del computer e dei linguaggi multimediali per rafforzare apprendimenti disciplinari 30

31 SFERA DELLA COMUNICAZIONE 2 BIENNIO SFERA DELLA CONOSCENZA SFERA DEI VALORI Differenziare la lettura in base alla natura di un testo e agli intenti comunicativi Produrre testi di vario tipo nei due codici orale e scritto Utilizzare la L2 a fini comunicativi; saper interagire in semplici conversazioni utilizzando le conoscenze in modo personale Leggere documenti del patrimonio culturale ed artistico Realizzare prodotti espressivi usando parole, immagini e suoni Esprimere sentimenti ed emozioni nel movimento e trasferire le competenze motorie acquisite nelle diverse proposte di gioco e sport Individuare situazioni problematiche e ipotesi di soluzione; risolvere problemi con più operazioni Padroneggiare le abilità di calcolo orale e scritto con numeri interi e decimali Riconoscere, classificare, analizzare figure geometriche e inserirle in situazioni problematiche Saper descrivere, analizzare, classificare ambienti e fatti dal punto di vista storico, antropologico, geografico e scientifico Utilizzare linguaggi logici e procedure informatiche Accettare, rispettare e aiutare gli altri Mettere le proprie capacità a disposizione degli altri Sviluppare atteggiamenti, conoscenze e competenze per l interiorizzazione di valori civili Conoscere i contenuti della Religione Cattolica Apprezzare e riconoscere i valori cristiani in risposta a primi interrogativi sul senso della vita Conoscere il significato e il valore dei Sacramenti, con particolare attenzione al Sacramento della Comunione OBIETTIVI TRASVERSALI Capacità di ricavare informazioni da messaggi diversi Organizzazione delle capacità percettive, operative e logiche Possesso dei saperi e dei linguaggi essenziali e loro integrazione Competenza comunicativa funzionale a esprimere vissuti nei vari codici Competenza logica adeguata ad elaborare ipotesi, soluzioni Utilizzo di lessico specifico in base ai contesti Capacità di trasferire le conoscenze e di riutilizzare i contenuti in maniera creativa Acquisizione delle fondamentali strategie di lavoro e di studio Progressiva capacità di selezionare le informazioni Capacità di esprimere commenti personali e di esplicitare una valutazione sulle conoscenze acquisite Utilizzo del computer e dei linguaggi multimediali per rafforzare apprendimenti disciplinari 31

32 1.6 Contesto educativo Come la famiglia, cellula originale e primaria, è ambito privilegiato di esperienza, il contesto educativo garantisce all alunno coerenza educativa, possibilità concreta di ascolto, sicurezza psico-affettiva. Sotto il duplice aspetto relazionale e morale, è quindi il luogo che aiuta la persona a vivere un corretto rapporto con tutta la realtà e a interiorizzare per osmosi norme e valori. 1.7 Ruolo degli educatori I docenti della scuola primaria, che per motivata scelta insegnano al Gonzaga, identificano il primo ambito di lavoro nell approfondimento di quelle ragioni che fanno della propria professione una missione educativa. In concreto ciò si traduce in un modo di far scuola, di guardare al bambino e nella tensione a lavorare insieme e in unità per garantire agli alunni delle diverse sezioni significativa uniformità di formazione, all interno di una continuità con la Scuola dell Infanzia di provenienza e la Scuola secondaria di 1 grado. La coesione, quale originale dimensione dell azione educativa, trova espressione di sintesi nei seguenti aspetti: professionalità che non si esaurisce in una competenza, ma si esprime in una dedizione al compito educativo valorizzazione della dimensione progettuale impegno a ricercare linee convergenti in ambito pedagogico-didattico e a elaborare progetti specifici per il corso programmazione quindicinale che garantisce alle sezioni parallele identici traguardi sinergismo tra docenti di classe, insegnanti che effettuano interventi individualizzati e docenti dello studio assistito organizzazione del tempo collegiale per studio, ricerca, aggiornamento. commissioni per la progressiva realizzazione di mete qualitative nei vari ambiti. 1.8 Corresponsabilità educativa La scuola primaria è scuola aperta e viva. Educatori e genitori, pur nella specificità dei rispettivi ruoli, si assumono l impegno di lavorare insieme per garantire ai bambini linee educative convergenti. A tal fine, sono previsti: compilazione, in ingresso, di una scheda da parte della famiglia sulla personalità del bambino colloqui approfonditi in corso d anno con la coordinatrice incontri settimanali scuola famiglia per un confronto sull apprendimento e la crescita dell alunno momenti associativi: Concerto di Natale, Chiusura del mese Mariano, Festa del Fondatore, Uscita di corso di Fine Anno, Serate formative per i genitori 32

33 2. PROGETTI DI PARTICOLARE RILEVANZA 2.1 Progetto Lingua 2 Per un educazione sempre più Europea L apprendimento della L2 è il naturale sviluppo di un processo che inizia nella Scuola dell Infanzia con la presenza quotidiana di una insegnante madrelingua, continua nella Scuola Primaria in modo più articolato e prosegue nella scuola secondaria di 1 grado, con l apprendimento di una seconda lingua straniera. Nei primi 2 anni, le attività di tipo prevalentemente ludico spalancano il bambino al gusto per l avventura linguistica aprendolo a forme di esperienza comunicativa da esplorare gradualmente. Negli anni successivi, il metodo prescelto garantisce lo sviluppo integrato di tutte le abilità portando il bambino ad esprimersi con naturalezza all interno di contesti comunicativi autentici. Punti qualificanti della proposta sono: 5 ore settimanali di inglese in tutte le classi delle quali 1 con docente madrelingua che opera in compresenza progettuale con la docente titolare. esame in sede Starters in terza ed esame Movers in quinta per l ottenimento di certificazione Europea corsi integrativi di conversazione con madrelingua in orario extra-curricolare. possibilità di stages estivi all estero con i docenti della scuola. 2.2 Progetto Pastorale Il progetto declina nel concreto dell esperienza scolastica l opportunità di un incontro con Gesù e il suo messaggio. Il carisma di San Giovanni Battista de la Salle connota la dimensione educativo pedagogica e lo stile di vita nella scuola Elementi portanti del progetto sono: Percorsi di riflessione ed spunti operativi sul tema Pastorale dell anno Cammina alla mia presenza.condividi, con particolare riferimento ai seguenti aspetti settembre : accogliere, salutare ottobre: rispettare l ambiente novembre: saper ringraziare dicembre: saper sorridere gennaio: rispettare sé stessi febbraio: rispettare gli altri marzo: saper chiedere scusa aprile: saper perdonare 33

34 Utilizzo di un immagine-simbolo comune a tutte le classi: il PONTE. Come il ponte permette di oltrepassare gli ostacoli lungo un cammino, la presenza di Gesù ci aiuta ad affrontare e superare le difficoltà della vita Un momento di riflessione all inizio della giornata Due ore settimanali di religione Catechesi complementare all insegnamento della Religione Cattolica, con particolare attenzione agli alunni di terza e quarta impegnati nella celebrazione della Riconciliazione e della prima Eucarestia Celebrazione di una messa quindicinale per un incontro con il Signore Momenti comunitari in cappella, in occasione dei tempi forti del calendario liturgico: novena di Natale, imposizione delle Sacre Ceneri, venerdì di quaresima, chiusura solenne, del Mese Mariano. Incontri sistematici mensili con il Padre Spirituale, per un confronto sul cammino in atto Attivazione di gesti di solidarietà come mezzo di esperienza per l assimilazione di contenuti e valori. Apprendimento di canti, come forma di preghiera 2.3 Progetto nuove tecnologie didattiche Ad arricchimento di attività che esaltano il carattere trasversale della disciplina, è attuato, in tutte le classi, un laboratorio informatico a gruppi, tenuto da docente specialista che opera in compresenza con la docente coordinatrice; le attività laboratoriali mirano al raggiungimento dei seguenti obiettivi: abituare il bambino a porsi in modo critico nei confronti delle nuove tecnologie offrirgli precisi punti di riferimento per selezionare le informazioni e orientare le azioni. promuovere la capacità di imparare secondo un processo di ricerca, scoperta e auto apprendimento di concetti potenziare abilità in riferimento ai vari ambiti disciplinari sviluppare la capacità di eseguire giochi didattici, utilizzare Word, programmi multimediali, internet consentire l esecuzione di lavori didattici per fasce di livello maturare progressivamente la capacità di progettare semplici ipertesti 2.4 Progetto successo formativo Il progetto Successo formativo mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: adeguare i percorsi alle differenziate esigenze formative evitare il livellamento 34

35 consentire ad ogni alunno di potenziare al massimo livello disposizioni e capacità individuali consentire l auto - orientamento Sono assicurati: interventi a persona in orario curricolare in caso di lievi difficoltà attività di consolidamento e potenziamento dell eccellenza attività laboratoriali bisettimanali in compresenza in orario curricolare (alunni della medesima classe) percorsi individualizzati per gli alunni portatori di H presenza di una docente di supporto da settembre a metà gennaio nelle classi prime per un lavoro didattico mirato. presenza di una psicopedagogista che coordina le diverse iniziative, ha incontri sistematici con gli insegnanti di ogni sezione, gli alunni stessi e le loro famiglie, gli esperti esterni dei vari centri 2.5 Progetto Sport Particolare risalto è dato allo sport, grazie alle seguenti iniziative: Laboratorio sportivo: 50 di educazione motoria e 50 di nuoto presso la piscina Cozzi ( classi 1 e e 2 e ) Gare sportive di Istituto per tutte le classi partecipazione ai Giochi Lasalliani partecipazione alle gare AICS (velocità) partecipazione a tornei regionali e Fisiae (sci, nuoto,scacchi) Una vasta gamma di attività è offerta agli alunni ad integrazione ed arricchimento dell offerta formativa in orario extra-curricolare 2.6 Progetto Continuità La Scuola Primaria, raccordata in un dialogo costruttivo con la Scuola dell Infanzia e la Scuola Secondaria di 1 grado, assicura ai piccoli un esperienza formativa all interno di un progetto lineare che valorizza capacità individuali e competenze acquisite. Nella 1 classe particolare attenzione è posta al graduale passaggio da attività tipiche dei campi di esperienza ad attività che traggono spunto dall esperienza diretta dei bambini. Il passaggio dall approccio pre-disciplinare a quello più marcatamente disciplinare prevede una graduale trasformazione dell attività di insegnamento, nell articolazione del tempo in relazione alla didattica e nei criteri valutativi. In particolare sono garantiti i seguenti passi: attività di accoglienza e congedo 35

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