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1 Anno XXI - N febbraio 2010 Settimanale di notizie a cura dell Ufficio Stampa della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Direttore Responsabile: Massimo Tognoni Informazioni Primo piano Lavoro: Legacoop sigla le Linee guida per la formazione nel 2010, un accordo che punta ad integrare maggiormente la formazione con gli ammortizzatori sociali Nota della Redazione Questo numero è stato chiuso il 18 febbraio 2010 alle ore Si prega di inviare il materiale da pubblicare entro le ore del giovedì Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel Fax In Redazione: Laura Lupo Le notizie possono essere inviate anche per ufficiostampa@legacoop.coop m.tognoni@legacoop.coop Linee guida per la formazione nel È il tema al centro dell accordo firmato, la sera del 17 febbraio, tra Governo, Regioni / Province Autonome e Parti Sociali (CGIL ha dichiarato la propria adesione con una nota di dissenso relativa a quanto previsto a favore della promozione dell apprendimento nell impresa mancando l indicazione di una procedura di accertamento della capacità formativa dell impresa). L accordo, che per Legacoop è stato firmato da Carlo Marignani, Responsabile dell Ufficio Politiche del Lavoro, Relazioni Industriali e Previdenza, presenta connotazioni sperimentali in relazione allo stato di emergenza occupazionale del nostro Paese, e si pone l obiettivo di integrare maggiormente la formazione con gli ammortizzatori sociali (ivi compresa la mobilità) e di realizzare effettivamente una migliore efficienza nell incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Legacoop ha aderito, insieme a Confcooperative ed AGCI, dopo aver ricordato quanto già messo in atto con Fon.coop e nei rapporti con le regioni e aver evidenziato, parimenti ad altre Parti Sociali, che ogni eventuali risultanza di riforma strutturale andrà sottoposta al tavolo delle regioni e delle parti sociali alla luce di quanto emerso nel periodo sperimentale del Per l anno in corso va, quindi, sviluppata ulteriormente l iniziativa delle strutture associative di Legacoop al fine di assicurare la tutela delle imprese cooperative aderenti e cogliere le opportunità che potranno emergere nella gestione attuativa dell accordo. In tale contesto sottolinea Marignani- si conferma rilevante una tempestiva diffusione delle informazioni e delle esperienze, per la quale si ribadisce l impegno di questo ufficio, confidando sulla collaborazione di tutte le strutture regionali/territoriali. Pubblichiamo, di seguito, il testo integrale dell accordo. Intesa tra Governo, Regioni, Province Autonome e Parti Sociali - Linee Guida per la Formazione nel 2010 Premessa La positiva iniziativa di cooperazione interistituzionale avviata con l Accordo del 12 febbraio 2009 Interventi a sostegno al reddito e alle competenze connotata da un grande impegno politico e finanziario delle Regioni che ha coinvolto anche il livello comunitario ha perseguito l obiettivo di rispondere alla crisi in atto in modo concertato ed efficace. Nel solco di questa esperienza, Governo, Regioni, Province autonome e parti sociali concordano sulla necessità di individuare tempestivamente alcune fondamentali linee guida per orientare, attraverso una prima sperimentazione nel corso del 2010, l impiego delle risorse finanziarie per la formazione degli inoccupati, dei disoccupati, dei lavoratori in mobilità o temporaneamente sospesi (cassintegrati, percettori di indennità di disoccupazione ex art. 19 legge n. 2/2009, ecc.). Ciò in relazione ai caratteri discontinui e selettivi della ripresa che potranno indurre un allungamento del periodo di inattività o rendere difficoltosa la transizione verso altra occupazione di molti lavoratori. La formazione viene organizzata in funzione dei fabbisogni professionali dei settori e delle imprese e della occupabilità e della inclusione sociale delle persone con particolare attenzione alle fasce deboli del mercato del lavoro. A tale riguardo particolare attenzione andrà posta alla coerenza tra il ricorso agli ammortizzatori sociali, concordato nelle sedi proprie, e il ricorso alle pratiche di politica attiva. Ferma restando la competenza esclusiva delle Regioni in materia di formazione professionale e la conseguente facoltà di valutare autonomamente l eventuale impiego di proprie risorse finanziarie, il Governo, le Regioni, le Province Autonome e le parti sociali si impegnano a sollevare concordemente nelle competenti sedi co- 1

2 munitarie il tema delle semplificazioni e di un utilizzo più flessibile del Fondo Sociale Europeo e le questioni relative al disimpegno automatico (anche in considerazione delle risorse comunitarie accantonate per le politiche attive e passive di cui all accordo del 12 febbraio 2009).Analogamente le parti si impegnano sul piano nazionale a non introdurre elementi che possano configurare criticità nel flusso finanziario previsto dalle norme al fine di evitare la perdita di risorse. Il Governo, le Regioni, le Province Autonome e le parti sociali si impegnano a favorire la massima semplificazione nella gestione dei finanziamenti dei fondi per la formazione continua, e a promuovere la loro piena autonomia e la sussidiarietà riguardo all intervento pubblico. Le parti sociali firmatarie costituenti i fondi interprofessionali si impegnano, inoltre, a individuare tempestivamente le risorse dei fondi interprofessionali per la formazione continua da destinare ai bisogni di formazione emergenti nel corso del Le parti si impegnano, altresì, anche attraverso una valutazione a livello territoriale dell impiego delle risorse destinate alla formazione, comprese quelle dei fondi interprofessionali, a promuovere per il 2010 una più efficiente sinergia tra le risorse pubbliche e quelle private per la formazione con l obiettivo di sostenere l occupabilità delle persone nell ambito degli interventi che si renderanno necessari per salvaguardare il capitale umano. Le parti si impegnano a convergere entro il primo semestre del 2011, in una ottica di innalzamento della qualità della offerta formativa e nella prospettiva del necessario raccordo con il sistema dei servizi pubblici e degli altri servizi competenti al lavoro di cui al decreto legislativo n. 181/2000, verso un sistema nazionale di standard professionali a conclusione del tavolo nazionale a ciò dedicato e di certificazione delle competenze. In questo quadro le parti verificheranno l ipotesi di revisione del sistema di accreditamento delle strutture formative nel rispetto degli ambiti del DM 166/2001. Linee guida Governo, Regioni, Province autonome e parti sociali concordano sulla necessità di valorizzare ulteriormente il ruolo sussidiario delle organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori come dei loro organismi bilaterali, là dove esistenti, al fine di favorire investimenti formativi a) mirati ai soggetti più esposti alla esclusione dal mercato del lavoro; b) organizzati, secondo criteri non autoreferenziali, in ambienti produttivi o prossimi a essi; c) rispondenti alla domanda di qualificazione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti nelle transizioni occupazionali che caratterizzeranno il mercato del lavoro nel corso del 2010; d) progettati in una logica di placement, volta cioè a ottimizzare un incontro dinamico e flessibile tra la domanda e l offerta di lavoro e a rendere più efficiente il raccordo e, là dove opportuna, l integrazione tra il sistema educativo di istruzione e formazione e il mercato del lavoro, in modo da rispondere alla domanda di competenze da parte dei settori e dei territori in cui le imprese operano. A questo fine Stato, Regioni, Province autonome e parti sociali concordano sui seguenti ambiti di intervento: 1. attivazione di una unità operativa straordinaria presso il Ministero del lavoro per la raccolta dei fabbisogni di competenze e figure professionali rilevati nei territori e nei diversi settori produttivi.tale unità si fonderà sulla cabina di regia nazionale già istituita dal Ministero del lavoro, sugli osservatori regionali già esistenti e sulle strutture delle parti sociali già costituite a questo scopo. Questa unità operativa dovrà fornire periodicamente rilevazioni miste, prevalentemente qualitative, sui fabbisogni di breve termine, a livello territoriale e settoriale, da integrare con le macro tendenze di lungo periodo elaborate a livello nazionale e internazionale. Tenuto conto della necessità di individuare e condividere una metodologia di rilevazione unitaria, le parti firmatarie di impegnano, in una ottica di sussidiarietà e di ottimizzazione delle risorse, a far pervenire tempestivamente alla cabina di regia nazionale le elaborazioni, a partire da quelle a dimensione territoriale condotte dai vari soggetti pubblici e privati operanti su tale tema. Compito della unità operativa sarà quello di mettere in rete e a fattore comune le informazioni e i dati già esistenti circa le figure professionali richieste dal mercato del lavoro e di darne tempestiva comunicazione ai soggetti firmatari degli accordi sugli ammortizzatori sociali in sede regionale/territoriale (Regioni, Province autonome, parti sociali), nonché ai servizi competenti al lavoro, ai fondi interprofessionali e a tutti gli altri soggetti interessati, compresi i lavoratori, al fine di una loro opportuna diffusione e utilizzo nei territori e nei settori. La raccolta di informazioni dovrà riguardare non solo e non tanto i profili professionali ma soprattutto i mestieri e le competenze, descritte qualitativamente in termini di compiti e di situazioni di compito che il mercato ri- 2

3 chiede, in linea con i più moderni sistemi di qualifiche a livello europeo. La rilevazione dei fabbisogni contribuisce non solo a rendere visibili i bacini di occupazione nascosta, ma anche e soprattutto a fornire ai soggetti interessati precise indicazioni circa le conoscenze, abilità e competenze che necessario promuovere per una qualificata occupabilità delle persone; 2. impiego diffuso del metodo concreto di apprendimento per competenze. Ciò comporta la convergenza verso la definizione di un sistema nazionale di competenze in grado di garantire ai cittadini la spendibilità delle competenze comunque acquisite. Ciò significa: a) estendere la sperimentazione del libretto formativo quale strumento di registrazione delle competenze, anche coinvolgendo, in una logica di sussidiarietà, gli organismi bilaterali; b) affermare il valore dell istruzione e formazione tecnico-professionale anche promuovendo l integrazione con il lavoro attraverso reti e intese tra istituti tecnici e professionali, enti di formazione e associazioni di settore, per condividere i fabbisogni di competenze e orientare coerentemente l offerta formativa anche nel medio e lungo periodo, c) rilanciare il contratto di apprendistato nelle sue tre tipologie (professionalizzante, per l esercizio del diritto-dovere di istruzione e formazione, di alta formazione universitaria,) con l obiettivo di garantire un percorso di formazione a tutti gli apprendisti; 3. l ampliamento e la diversificazione delle azioni formative in favore degli inoccupati attraverso la promozione di tirocini di inserimento, corsi di istruzione e formazione tecnico superiore (IFTS), contratti di apprendistato, e, in generale, promuovendo l apprendimento nella impresa. Le parti firmatarie si impegnano altresì a definire un quadro più razionale ed efficiente dei tirocini formativi e di orientamento al fine di valorizzarne le potenzialità in termini di occupabilità e prevenire gli abusi e l utilizzo distorto dello strumento; 4. formazione degli adulti attraverso: a) accordi di formazione-lavoro per il rientro anticipato dei cassaintegrati, b) la possibilità di impiego di parte delle risorse dei fondi interprofessionali per la formazione continua per finanziare la formazione per i lavoratori soggetti a procedure di mobilità nel corso dei 2010 e per i lavoratori in mobilità che vengano assunti nel 2010, fermo restando il vincolo della iscrizione ai fondi dell azienda cui il lavoratore apparteneva, c) l individuazione, nell ambito della bilateralità e dei servizi competenti al lavoro, pubblici e privati, autorizzati e accreditati, di punti di informazione e orientamento per i lavoratori di tutte le età, perché siano presi in carico, guidati e responsabilizzati in vista del loro reinserimento nel mercato del lavoro; d) programmi di formazione nei luoghi produttivi di beni o servizi anche se inattivi o nei centri di formazione professionale che garantiscano la riproduzione di effettivi contesti produttivi, nonché congrui periodi di tirocinio presso l impresa; e) possibilità di impiego dei lavoratori inattivi quali tutori nell ambito di attività formative tecnico-professionali, previa formazione specifica per questa funzione anche in vista delle possibili esperienze di alternanza scuola lavoro e di apprendistato formativo e professionalizzante; f) rilancio del contratto di inserimento per gli over 50, per i giovani e per le donne con una forte valorizzazione delle ricalibrature professionali decise insieme con i soggetti coinvolti nel contratto; 5. definizione, a partire dalle esperienze già presenti a livello regionale, in via sperimentale per il 2010 di un sistema di accreditamento su base regionale e secondo standard omogenei condivisi a livello nazionale di valutatori/certificatori valorizzando il ruolo delle parti sociali e dei loro organismi bilaterali. Tali valutatori/certificatori dovranno essere in grado di riconoscere, valutare e certificare, in situazioni di compito autentiche e su domanda della persona in cerca di occupazione, le effettive competenze dei lavoratori comunque acquisite, in modo da rafforzare la trasparenza e la migliore informazione nel mercato del lavoro, da accrescere la capacità di offerta sul mercato del lavoro, da migliorare l incontro tra domanda e offerta e da stimolare la ricerca delle più utili attività formative. Lo strumento idoneo a registrare le competenze acquisite sarà il Libretto formativo introdotto dall articolo 2 del decreto legislativo n. 276/2003 che potrà confluire nel fascicolo elettronico dedicato a tutte le attività educative e lavorative come alle prestazioni sociali di ciascuna persona. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali convoca le parti sociali firmatarie della presente intesa per valutare le modalità di attuazione dei punti e) ed f) del punto 4. Al termine del 2010 le parti firmatarie valuteranno congiuntamente i risultati conseguiti con la presente intesa al fine di assumere ogni eventuale nuova iniziativa in materia. 3

4 Legacoop Legacoop: Premio Quadro Fedele 2009, assegnati i riconoscimenti a 3 Elle, Itaca e Coop Adriatica Sono la 3 Elle di Imola, la Itaca di Pordenone, e Coop Adriatica di Bologna, le cooperative che hanno ricevuto il 15 febbraio, il premio Quadro Fedele 2009 delle rispettive categorie. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno dall Associazione italiana revisori contabili dell economia sociale con il patrocinio di Legacoop Nazionale. La cerimonia si è tenuta a Bologna nel corso del convegno su Il Bilancio delle Società Cooperative e le nuove regole contabili. Alla coop 3Elle è andato, per la terza volta, il premio per il miglior bilancio d esercizio. Il riconoscimento per il miglior bilancio sociale è invece stato assegnato alla coop Itaca, mentre Coop Adriatica, per il secondo anno consecutivo, si è aggiudicata, il premio BEST, miglior bilancio d esercizio e sociale trasparente. Alla premiazione erano presenti, il presidente della Giuria Enea Mazzoli ed il presidente di Legacoop Giuliano Poletti, che ha concluso i lavori del Convegno. La necessità di documentare nel modo più efficace e trasparente possibile gli esiti del lavoro delle cooperative ha detto Giuliano Poletti, presidente di Legacoop nazionale è una esigenza a cui stiamo lavorando da tempo e questo premio è proprio finalizzato a riconoscere l impegno delle cooperative ad una rendicontazione chiara e trasparente. Questo consente ai cittadini e a chiunque voglia conoscere le attività delle cooperative, di poterlo fare in modo semplice e chiaro. Il premio Quadro Fedele che assegniamo ormai da undici anni - ha detto Gianni Bragaglia, presidente nazionale di Airces ai migliori bilanci d esercizio e sociali è un po l Oscar dei bilanci e ha l obiettivo di migliorare i conti economici delle cooperative sotto il profilo della chiarezza, della trasparenza, della leggibilità. Nel corso del convegno è stata realizzata anche una breve presentazione del recente decreto legislativo di recepimento della disciplina europea per la revisione contabile e presentato il libro di Edmondo Belbello e Andrea Dili Il bilancio delle società cooperative - Franco Angeli Editore. 4

5 Informazioni Settori Taiis: milleproroghe, positiva la retromarcia del Governo sulla norma salva ritardo nei pagamenti...5 Ancst-Legacoop: Più imprese cooperative, più tutela del lavoro per un paese migliore e più competitivo ; Assemblea congressuale il 25 e 26 febbraio a Roma...6 Ancst/Legacoop 2: il 25 febbraio presentazione della pubblicazione Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza ( )...7 Ancst/Legacoop 3: significativi interventi istituzionali e politici all'assemblea congressuale del 25 e 26 febbraio...8 Ancst/Legacoop 4: rush finale assemblee territoriali in preparazione assemblea congressuale...8 Legacoop Agroalimentare: le proposte per l export; Luppi: c è ampio spazio per le esportazioni italiane, vanno superati i limiti di sistema, le cooperative devono aggregarsi, crescere di dimensione e sviluppare alleanze anche con partner europei...9 Legacoop Agroalimentare 2: Piscopo, bene l emendamento che agevola le aggregazioni di cooperative agricole; il ministro Luca Zaia saprà sostenere la norma...10 Mediacoop: l iniziativa unitaria degli operatori dell editoria per salvare pluralismo ed occupazione...10 Editoria: la Commissione Cultura della Camera approva all unanimità la proposta di prorogare per un anno il diritto soggettivo ai contributi...10 Pesca: a Tunisi siglato protocollo Lega Pesca-Utap...11 Turismo: si terrà in Sicilia, a maggio, l Assemblea di AITR...11 Turismo 2: Davolio è intervenuto al convegno organizzato dall Associazione Borghi Più Belli d Italia...12 Vigilanza privata: network, presto una discussione con il ministero per il loro superamento; la posizione di Ancst/Legacoop...12 Taiis: milleproroghe, positiva la retromarcia del Governo sulla norma salva ritardo nei pagamenti Abbiamo salutato con soddisfazione il passo indietro fatto dal Governo sulla norma che proteggeva le aziende sanitarie e ospedaliere delle Regioni che avessero sottoscritto piani di rientro dal disavanzo, impedendo l attuazione per 12 mesi di azioni esecutive nei loro confronti; la norma era incostituzionale e in contrasto con la normativa europea, tant è che avevamo già presentato un Esposto in merito alla Commissione europea È questo il commento del TAIIS, Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi alla nuova norma inserita nel cosiddetto maxiemendamento al Decreto Milleproroghe approvato il 12 febbraio al Senato. Se il testo sarà confermato dalla Camera (che dovrà approvarlo entro le prossime due settimane), da marzo sarà già possibile intraprendere, o continuare, le azioni esecutive a danno delle aziende debitrici del sistema sanitario nazionale. Restano però irrisolti i nodi strutturali del sistema e l Italia continua ad essere il fanalino di coda in Europa, per quanto riguarda i tempi di pagamento: in Europa lo Stato paga media- 5

6 mente in 68 giorni con punte di eccellenze quali Danimarca (36 giorni) e Germania (41 giorni) contro gli oltre 250 giorni medi di ritardo registrati nel nostro Paese, con punte anche di 2 anni in Sicilia. I problemi, oltretutto, denunciano al TAIIS, non riguardano solo il sistema sanitario nazionale, ma anche gli enti locali, vincolati nei flussi di spesa dal Patto di stabilità interno, anche per contratti già firmati e per servizi già effettuati e pur in presenza di risorse anche materialmente in cassa. Serve maggiore elasticità nella gestione della spesa, soprattutto in presenza di servizi spesso di interesse pubblico caratterizzati da alta intensità di manodopera, assicurando alle Regioni flussi regolari e tempestivi nei trasferimenti e consentendo agli enti locali una gestione autonoma delle risorse disponibili. Esprimiamo, quindi, conclude la nota del TAIIS, soddisfazione per l attenzione finalmente dedicata al tema del ritardo nei pagamenti nel corso dei lavori parlamentari legati alla conversione in legge del decreto legge 25 gennaio 2010, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni. Molti degli emendamenti presentati, oltretutto da un ampio schieramento di forze politiche, vanno nella direzione giusta: con un auspicio forte, però, ovvero che si tenga conto dei servizi e non solo delle opere. Ancst-Legacoop: Più imprese cooperative, più tutela del lavoro per un paese migliore e più competitivo ; Assemblea congressuale il 25 e 26 febbraio a Roma Più imprese cooperative, più tutela del lavoro per un paese migliore e più competitivo. Questo il tema al centro del dibattito dell Assemblea Congressuale di Ancst-Legacoop che si terrà a Roma il 25 e 26 febbraio, presso la sala Conferenze Biblioteca Nazionale Centrale (Viale Castro Pretorio, 105). Di seguito il programma dei lavori: 25 febbraio 10,30 Anteprima - Presentazione del Volume Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza ( ) Edizioni Il Mulino Intervengono: Marco Frey e gli autori Giuliana Bertagnoni e Tito Menzani 11,30 Tavola Rotonda 35 anni dopo: la cooperazione dei servizi per la tutela e la valorizzazione del lavoro, la centralità della persona, un diverso modello economico-sociale per il Paese Interventi di: Giorgio Bertinelli, Vicepresidente Vicario Legacoop Marco Frey, Ordinario di economia, Scuola Superiore Sant Anna, Pisa Bruno Jossa, Ordinario di economia, Università Federico II, Napoli Franco Tumino, Presidente ANCST/Legacoop 13,00 Chiusura dei lavori 14,00 Accredito delegati ed invitati Assemblea Congressuale 15,00 Apertura dei lavori Ferdinando Palanti, Vicepresidente ANCST Insediamento della Presidenza e nomina delle Commissioni 6

7 15,30 Proiezione audiovisivo L impresa cooperativa tra lavoratori e piccoli imprenditori per la tutela e la valorizzazione del lavoro 15,45 Relazione introduttiva Le nostre opinioni, le nostre proposte, le nostre richieste Franco Tumino, Presidente ANCST/Legacoop 16,30 Interventi istituzionali e degli ospiti: Sen. Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali 18,00 Presentazione del rapporto di ricerca Dimensione, caratteri e composizione del settore terziario. Il vantaggio delle esternalizzazioni per il Paese, casi di buone pratiche 19,30 Chiusura dei lavori 26 febbraio 9,30 Apertura dei lavori Da Ancst a Legacoop Servizi: le ragioni, la proposta La percezione della cooperazione di servizi e del marchio Legacoop nell opinione pubblica Enzo Risso, SWG Il progetto di renaming Gualtiero Tonna, Plures Design 10,15 Dibattito Interventi programmati di: Ferdinando Palanti, Vicepresidente ANCST/Legacoop Giuliano Poletti, Presidente Legacoop 13,00 Chiusura dei lavori 14,00 Parte riservata ai delegati > Presentazione dei lavori delle commissioni > Elezioni degli organi 17,00 Conclusione dei lavori dell assemblea congressuale Ancst/Legacoop 2: il 25 febbraio presentazione della pubblicazione Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza ( ) Il 25 febbraio, durante i lavori congressuali, sarà presentato il volume Servizi, Lavoro, Impresa Cooperativa. Il terziario in Legacoop e nelle altre organizzazioni di rappresentanza ( ) Edizioni Il Mulino. Negli ultimi 40 anni il settore dei «servizi non distributivi» ha conosciuto una crescita inarrestabile. Figure come l operatore che raccoglie le foglie ai giardini, l addetto al lavaggio dei vetri in ufficio, l inserviente che impiatta il pranzo in mensa, il vigilante che sorveglia l ingresso del centro commerciale, il trasportatore che recapita pacchetti e acquisti accompagnano la vita quotidiana di molte collettività del mondo; ma la messa a fuoco delle problematiche del comparto in Italia è ancora molto incerta e all opinione pubblica sfugge che alle spalle di questi lavoratori vi sono imprese con organizzazioni talvolta molto sofisticate. Questo volume intende offrire un primo contributo per delineare i contorni del settore e la sua forte crescita in prospettiva storica, prendendo come angolo di osservazione le sue rappresentanze imprenditoriali e sindacali. Partendo dalla nascita dell Associazione nazionale cooperative servizi di Legacoop, che ha sempre mostrato attenzione 7

8 alla necessità di creare negli operatori consapevolezza della propria rilevanza nell economia e nel mondo del lavoro, il volume vuole allargare l orizzonte, aprendo la prospettiva alle forme di rappresentanza degli interessi delle imprese e dei lavoratori e, nel contempo, toccando nodi storiografici cruciali connessi all evoluzione del settore. Ne emerge un quadro poliedrico, in cui l intreccio di fonti documentali e orali rende possibile un approccio su diversi livelli, accessibile anche ai non addetti ai lavori. Giuliana Bertagnoni è studiosa di storia contemporanea. Con il Mulino ha pubblicato, fra l altro, «Uomini donne valori alle radici di Camst» (2005); «Competizione e valorizzazione del lavoro. La rete cooperativa del consorzio nazionale servizi» (con P. Battilani, ); «Un impresa di cooperatori, artigiani, camionisti. La CTA e il trasporto merci in Italia» (con P. Battilani e S. Vignini, 2008). Tito Menzani, dottore di ricerca in Storia dell impresa, è assegnista presso il Dipartimento di Scienze economiche dell Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «La cooperazione in Emilia-Romagna. Dalla Resistenza alla svolta degli anni settanta» (2007). Ancst/Legacoop 3: significativi interventi istituzionali e politici all assemblea congressuale del 25 e 26 febbraio Si arricchisce il programma dei lavori congressuali di Ancst/Legacoop (che va verso il cambiamento della denominazione; l assemblea congressuale con tutta probabilità approverà il cambiamento di denominazione in Legacoop Servizi ) che si terrà il 25 e 26 febbraio a Roma, sala Conferenze della Biblioteca Nazionale, via di Castro Pretorio). Una approfondita relazione su dati, tendenze, raffronti e valutazioni inerenti le cooperative aderenti, approvata dall ufficio di presidenza e curata da Antonio Zanotti, responsabile economico dell associazione, è messa a disposizione dei delegati ed invitati (ed è già reperibile sul sito dell associazione, e sarà illustrata sinteticamente dallo stesso Zanotti nella seduta del 25 febbraio pomeriggio. Significativa anche la presenza di soggetti istituzionali e politici che hanno raccolto la richiesta di intervenire. Oltre a quello del Ministro del Lavoro On. Maurizio Sacconi, sono previsti gli interventi dell On. Pierpaolo Baretta, Capogruppo del Partito Democratico in commissione Bilancio della Camera dei Deputati (che interverrà nel pomeriggio del 25 febbraio), di Cesare Damiano, Partito Democratico, già Ministro del Lavoro nel precedente Governo, di Stefano Fassina, Responsabile Economia e Lavoro e membro della Segreteria del Partito Democratico (entrambi interverranno la mattina del 26 febbraio), dell On. Bruno Tabacci, Alleanza per l Italia, Vice Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, che interverrà nel corso dei lavori. Ne dà comunicazione Franco Tumino, Presidente uscente dell Associazione, in una nota interna nella quale chiarisce anche che, salvo la relazione introduttiva, che non verrà preventivamente inviata, tutti la restante documentazione oggetto della riflessione congressuale in linea di massima non verrà distribuita stampata (vogliamo essere socialmente responsabili anche sotto questo aspetto, sottolinea Franco Tumino), ma verrà consegnata all interno di una penna USB di cui sarà fatto dono ai delegati e agli invitati presenti. Per questo, conclude la nota del presidente Ancst, tale documentazione verrà inviata preventivamente e resa reperibile sul sito dell associazione, Ancst/Legacoop 4: rush finale assemblee territoriali in preparazione assemblea congressuale Sarà la riunione congressuale della cooperazione di servizi in Sardegna, il prossimo 23 febbraio, a concludere la tornata di assemblee congressuali preparatorie della assemblea congressuale di Ancst Legacoop (che con ogni probabilità va verso un cambiamento di denominazione, assumendo quello di Legacoop Servizi); l assemblea territoriale, che si terrà a Cagliari, presso l Hotel Mediterraneo, sarà introdotta da Ignazio Angioni, Responsabile del settore servizi della regione, e vedrà la presenza di Gianfranco Piseri, membro della Presidenza nazionale di Ancst, e di Antonio Carta, Presidente di Legacoop Sardegna. Mentre pubblichiamo questo numero di Lega Informazioni è in svolgimento, il 19 febbraio, a Roma, con la presenza di Adriano Padiglioni, membro della Presidenza dell Associazione nazionale, l as- 8

9 semblea congressuale delle cooperative del Lazio; l assemblea sarà introdotta da Stefano Venditti, responsabile del settore servizi e che nel frattempo è stato nominato presidente di Legacoop Lazio. L assemblea, che delibererà la costituzione dell associazione regionale del settore servizi (accogliendo anche una sollecitazione da molto tempo avanzata dall associazione nazionale), registrerà significativi interventi istituzionali (il programma completo della assemblea è reperibile sul sito dell Ancst, Nei giorni scorsi si sono tenute alcune assemblee regionali, in particolare l 11 febbraio, a Pescara, la riunione congressuale delle cooperative dell Abruzzo, il 12 febbraio, ad Aquileia l assemblea delle cooperative del Friuli Venezia Giulia (con intervento per Ancst di Gianfranco Piseri), a Bari, nelle ore mattutine, quella delle cooperative pugliesi (per l associazione nazionale presente Alberto Armuzzi), il 15 febbraio a Genova delle cooperative dei servizi della Liguria, alla quale è intervenuto per Ancst Gianfranco Piseri, il 16 a Torino, che è stata conclusa da Franco Tumino, Presidente Ancst, per le cooperative piemontesi. Documentazione sulle assemblee citate è già reperibile o sarà via via reperibile sul citato sito dell associazione nazionale. Legacoop Agroalimentare: le proposte per l export; Luppi: c è ampio spazio per le esportazioni italiane, vanno superati i limiti di sistema, le cooperative devono aggregarsi, crescere di dimensione e sviluppare alleanze anche con partner europei L insieme delle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani copre una quota che sfiora il 5% del mercato mondiale per un valore di 25 miliardi di euro mentre, secondo dati Ismea elaborati da Francesco Fumelli per SCS Consulting, il fake Italy e l Italian sounding prodotti che imitano o falsificano quelli nostrani valgono 56 miliardi di euro. C è dunque spazio per ampliare la presenza dell agroalimentare di qualità realmente italiano sui mercati esteri, ma occorre superare una serie di limiti di sistema e guardare con più decisione ai mercati emergenti, ancora poco presidiati. Quali sono gli elementi critici che ostacolano una più ampia affermazione dei prodotti agroalimentari del nostro paese? Cosa andrebbe fatto per superarli? «Le imprese devono andare oltre l attuale polverizzazione e assumere dimensioni più ampie che consentano di confrontarsi con i mercati da posizioni di forza ha esordito Giovanni Luppi, presidente di Legacoop Agroalimentare aprendo il seminario promosso a Roma da Legacoop Agroalimentare dedicato alle sfide dell internazionalizzazione che si è svolto questo pomeriggio al Centro Congressi Cavour con la partecipazione di alcuni dei protagonisti del settore. Inoltre, vanno costruite alleanze, che possono prendere anche la forma di imprese, sia tra cooperative italiane, sia tra queste e cooperative europee, per insediarci con maggiore peso sui mercato mondiali, evitando di duplicare costi e sforzi e migliorando l efficienza». Sono diverse le cooperative e i consorzi aderenti a Legacoop Agrolimentare a vantare una robusta presenza all estero: dal Gruppo Italiano Vini che ricava dalle esportazioni il 70% del proprio fatturato di 300mln di euro ad Apofruit 200mln di fatturato, il 45% dalle esportazioni a Grandi Salumifici Italiani che vende all estero per un valore di circa 70mln di euro con una importante finestra aperta sul mercato cinese. «Le imprese devono fare la loro parte ha osservato Luppi e il governo deve sostenere e accompagnare con maggiore efficacia le aziende: all estero, infatti, ci si va come sistema paese ha sottolineato il presidente non solo come singole imprese». Luppi si è anche detto d accordo con la proposta fatta da Francesco Pugliese, direttore generale di Conad, durante la tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Christian Pees, presidente del Gruppo Euralis; Angel Sanchez, direttore generale di Conserve Italia; Renzo Piraccini, direttore generale di Apofruit; Rolando Chiossi, amministratore delegato di Cantine Riunite CIV; Sergio Nasi, direttore generale di Coopfond, Daniel Benski, International Food Marketing e conclusa dal presidente di Legacoop Giuliano Poletti. «L ipotesi di Pugliese di dar vita ad una struttura consortile che raggruppi produzione e distribuzione, sostenuta anche dalle istituzioni, che proponga l agroalimentare made in Italy a livello internazionale ha rilevato Luppi ci trova del tutto favorevoli. Uno dei limiti da superare è dato dal fatto che la grande distribuzione nostrana è chiusa all interno dei confini nazionali e non fa da veicolo per i prodotti italiani all estero, come invece avviene con le grandi catene di altri paesi che hanno le proprie insegne in Europa e nel mondo». 9

10 Legacoop Agroalimentare 2: Piscopo, bene l emendamento che agevola le aggregazioni di cooperative agricole; il ministro Luca Zaia saprà sostenere la norma Favorire la concentrazione delle imprese agricole cooperative costituisce uno dei presupposti necessari per creare un sistema agroalimentare capace di affrontare le sfide dell internazionalizzazione, della ricerca e dell innovazione. Per questo afferma il direttore generale di Legacoop Agroalimentare, Giuseppe Piscopo valutiamo positivamente l emendamento al disegno di legge sulla competitività del settore agroalimentare approvato mercoledì sera alla Camera. Con questo atto, da noi più volte sollecitato proprio nel segno della competitività, si riconosce anche alle cooperative, così come già avviene per le imprese di capitale, un importante beneficio agevolativo che potrà contribuire in modo significativo al processo di crescita e razionalizzazione in atto.siamo certi che il ministro Luca Zaia saprà difendere questa norma durante l iter parlamentare dei prossimi giorni assicurando un adeguata copertura finanziaria. Mediacoop: l iniziativa unitaria degli operatori dell editoria per salvare pluralismo ed occupazione Si è svolta il 15 febbraio, presso la sede della FNSI, l assemblea dei CDR dei giornali cooperativi, non profit e di partito sulla vicenda dei contributi all editoria. Oltre alla FNSI, che aveva convocato l incontro, hanno partecipato anche Articolo21 e Mediacoop. La drammaticità della situazione è stata fortemente presente in tutti gli intervenuti: la cancellazione retroattiva per il 2009, del diritto soggettivo, infatti, mette in crisi la maggioranza delle 92 testate ammesse a contributo. Delle conseguenze di tale situazione sembra non rendersi conto il sottosegretario Bonaiuti che si impegna elusivamente a convocare, entro giugno, gli Stati Generali dell editoria come luogo di confronto sulle prospettive.a giugno si rischia di arrivare con una buona parte delle testate interessate già chiuse. C è una esigenza improcrastinabile, dunque. Occorre risolvere subito il problema della conferma per i prossimi due anni del diritto soggettivo. In questo modo si avrà il tempo necessario per individuare contenuti e percorsi condivisi per porre mano ad una riforma di sistema e per approvare un Regolamento rigoroso che, nel contempo, consenta risparmi per le casse dello Stato ed alle imprese di adeguarsi alle nuove disposizioni. Torniamo a sottolineare che, con il comma 62 dell art. 2 della legge finanziaria 2010, si tagliano retroattivamente i contributi del risorse correttamente contabilizzate nei bilanci delle aziende sulla base della precedente normativa ed in particolare di quanto stabilito dalla legge n.99 del 23 luglio 2009, ulteriormente ribadito dal Regolamento attualmente in discussione in Parlamento - rendendo impossibile per molti di approvare i bilanci. La conseguenza di una immediata stretta creditizia impedirà qualunque gestione aziendale e costringerà gran parte delle aziende a chiudere i battenti. Per queste ragioni si è dato vita ad un coordinamento dei soggetti interessati e delle loro rappresentanze per sostenere, in Parlamento e nel Paese, tutte le iniziative necessarie per sventare un così duro colpo al pluralismo dell informazione ed alla democrazia del Paese. Tutto ciò a partire dall occasione del passaggio alla Camera del Decreto Milleproroghe. Certo, il tempo è ristretto, ma sarebbe più che sufficiente se ci fosse la volontà politica di porre riparo a questa drammatica congiuntura. Spetta soprattutto al Governo prendere fino in fondo consapevolezza della gravità della situazione e proporre una rapida soluzione rispettando, correttamente e doverosamente, la volontà del Parlamento che in tale direzione si è più volte ed unitariamente espresso. Editoria: la Commissione Cultura della Camera approva all unanimità la proposta di prorogare per un anno il diritto soggettivo ai contributi Nella mattina di giovedì 18 febbraio, la commissione Cultura della Camera, nell ambito del parere sul Mileproroghe, ha approvato all unanimità la proposta, avanzata dalla relatrice Angela Fassinetti (Pdl),di prorogare per un anno le norme che contengono il diritto soggettivo per i finanziamenti pubblici all editoria. Un cospicuo gruppo di parlamentari di tutte le aree politiche ha chiesto che, qualora il governo intendesse porre la questione di fiducia, l emendamento approvato venga inserito nel maxiemendamento del Governo. 10

11 Intanto prosegue la raccolta delle firme sull ordine del giorno bipartisan nel quale si chiede la proroga biennale del diritto soggettivo e si impegna il governo a presentare entro giugno un DDL di riforma. In merito a questa iniziativa riportiamo, di seguito, il testo del comunicato diffuso il 17 febbraio dall Federazione Nazionale della Stampa Italiana. L appello al Governo di quasi trecento deputati di tutte le aree politiche, perché siano prorogati fino al 2011 i contributi all editoria no profit, di partito, di giornali gestiti da cooperative, di idee e di espressione di minoranze linguistiche, è rilevante perché coerente con gli indirizzi di una riforma organica condivisa, da far partire dopo una idonea fase di transizione. L appello non può essere lasciato senza risposta dal Governo. Sono in gioco il pluralismo delle voci,un bene che lo Stato deve preservare e proteggere, e migliaia di posti di lavoro.e opportuno che sia fatto ogni sforzo per recuperare i fondi già nel passaggio del decreto Milleproroghe alla Camera dopo essere stato approvato dal Senato. E altresì indispensabile stringere i tempi per una riforma del sistema delle provvidenze, al fine di sostenere con rigore le voci del pluralismo, facendo chiarezza sui requisiti e prestando attenzione alla reale organizzazione editoriale e alla consistenza dell occupazione qualificata e certificata. La Fnsi resta impegnata con i comitati di redazione e le organizzazioni di settore a compiere ogni sforzo perché questi temi siano recuperati coerentemente dal Governo e dal legislatore. Il Sindacato dei giornalisti illustrerà le preoccupazione della categoria al Sottosegretario Paolo Bonaiuti, che ha comunicato di aver messo in agenda questo appuntamento a brevissima scadenza. Pesca: a Tunisi siglato protocollo Lega Pesca-Utap Al via un nuovo protocollo di intesa tra UTAP (Unione tunisina Agricoltura e Pesca) e Lega Pesca (Associazione di settore di Legacoop), siglato a Tunisi dai presidenti Mabrouk BAHRI ed Ettore IANI. La Lega Pesca, anche a seguito del rinnovo degli organi dell UTAP, rilancia e rivitalizza i rapporti già consolidati con la Tunisia, nell ambito di una strategia di rafforzamento della cooperazione con i Paesi rivieraschi del Bacino, che costituirà una delle sfide principali della riforma della politica comune della pesca PCP per il Mediterraneo, secondo quanto delineato dal Libro Verde della Commissione europea ha dichiarato Ettore Ianì, presidente Lega Pesca. Alla luce dei positivi risultati delle numerose iniziative di cooperazione avviate con la sigla di un primo protocollo d intesa nel 2000, le due Associazioni hanno rilanciato la collaborazione sulla base di una piena confluenza di idee e di vedute in merito all esigenza di promuovere una pesca compatibile, di valorizzare le produzioni (la Tunisia, con una produzione annua di circa t è, tra i Paesi del MA- GREB, il maggior esportatore di prodotti ittici nell UE) elevandone la qualità agli standard igienico-sanitari comunitari e di combattere le diverse forme di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU). Nel corso dell incontro, le delegazioni delle due Associazioni hanno concordato di selezionare e concentrare l attenzione su tre priorità di interesse comune: l adeguamento della filiera del pesce azzurro agli standard europei, la realizzazione di un progetto pilota da inserire nella pianificazione nazionale dell acquacoltura e la formazione sulla normativa comunitaria con particolare riferimento alla tracciabilità e alla commercializzazione dei prodotti ittici. Inoltre, è stato condiviso di partecipare insieme ad un progetto di partenariato nell ambito dell ENPI (strumento europeo di vicinato e partenariato), volto al rafforzamento della filiera della pesca artigianale. Le due delegazioni hanno inoltre concordato sulla costituzione di un tavolo tecnico misto, con il compito di approfondire le proposte per la messa a punto di progetti cantierabili ricorrendo anche ai finanziamenti comunitari e internazionali. Turismo: si terrà in Sicilia, a maggio, l Assemblea di AITR Il Direttivo di AITR, riunitosi l 11 febbraio a Milano, ha deliberato di tenere l assemblea di bilancio e di rinnovo delle cariche venerdì 21 maggio a S. Ambrogio, in Sicilia, su invito dei soci siciliani, fra cui le cooperative A.L.I., Eco, Palma Nana, La Locanda di Selinunte e il Consorzio Mediterraneo Libera Terra. Si tratta di una decisione che rappresenta un atto di amicizia e di solidarietà verso soci che sono impegnati nella lotta per la legalità e il lavoro onesto anche nel turismo. AITR prenderà parte alla commemorazione di Giovanni Falcone, di 11

12 cui il 23 maggio ricorre l anniversario dell assassinio. Il Direttivo ha accolto le domande di adesione della cooperativa Cogecstre di Penne, di Osvic (Oristano), Naturaliter (Reggio Calabria), Tra Terra e Cielo (Toscana), Peru Responsabile (in Peru) e delle due prestigiose case editrici Lonely Planet e Touring Club. Nel Direttivo è stato cooptato Stefano Landi, uno dei massimi studiosi di turismo in Italia. Il Presidente Maurizio Davolio ha fornito informazioni sui progressi del progetto EARTH a guida Legacoop, sulla sua partecipazione agli incontri di Parigi organizzati da ATES, sui rapporti con il Ministero del Turismo e con il Dipartimento. Turismo 2: Davolio è intervenuto al convegno organizzato dall Associazione Borghi Più Belli d Italia Il Responsabile di Legacoop Turismo Maurizio Davolio ha preso parte al convegno organizzato dall Associazione Borghi Più Belli d Italia nell ambito del progetto europeo Calypso, dedicato al turismo sociale, svoltosi il 12 febbraio a Sangemini. Al convegno hanno preso parte rappresentanti dell associazionismo turistico, di estrazione sindacale e del tempo libero, oltre alle autorità locali. Fra i relatori il Presidente del BITS Norberto Tonini, il Presidente di Fitus Benito Perli,il Prof.Enzo Nocifora dell Università La Sapienza di Roma. Temi salienti del convegno sono stati il progetto Calypso, che è stato rifinanziato dalla Commissione Europea; il prossimo congresso mondiale del turismo sociale previsto a Rimini dal 29 settembre; lo stato dell iniziativa Buoni Vacanza. Dal 20 gennaio vi è infatti la possibilità di prenotare e acquisire on line i Buoni Vacanza; le visite al sito sono state tantissime, centinaia di migliaia, ma le prenotazioni sono state ancora poche, circa il 40% delle disponibilità. Il meccanismo appare infatti non del tutto adeguato. Enormemente cresciuto il numero degli alberghi e degli esercizi che si sono accreditati sul sito dichiarando la disponibilità ad accettare il Buono come mezzo di pagamento: si è arrivati a iscrizioni. Il convegno è servito anche per fare il punto sull organizzazione del Congresso previsto a Rimini. La Regione Emilia Romagna ha approvato una legge per aderire al BITS e deliberato le risorse per l organizzazione del congresso e di quattro eventi preparatori che si terranno nell arco dell anno. Legacoop è fortemente impegnata nell organizzazione degli eventi. Vigilanza privata: network, presto una discussione con il ministero per il loro superamento; la posizione di Ancst/Legacoop A breve il tema dei cosiddetti Network (una figura imprenditoriale specifica, prevista dall art. 115 del Tulps, abilitata ad una attività di intermediazione tra Istituti di vigilanza e clienti) approderà alla discussione tra le organizzazioni di rappresentanza del settore ed il Ministero; un impegno in tal senso è stato preso dallo stesso Sottosegretario con delega al Ministero dell Interno, On. Alfredo Mantovano. Da tempo Ancst/Legacoop sottolinea la necessità del superamento di tale normativa, o almeno della cancellazione della possibilità per i cosiddetti network di sottoscrivere in proprio i contratti con i clienti subappaltandone poi interamente le prestazioni, e nel contempo di limitare più in generale i subappalti nell ambito della committenza privata. Franco Tumino, Presidente uscente di Ancst/Legacoop, ha precisato in proposito il punto di vista dell Associazione di Legacoop in un intervista rilasciata a la sola rivista on line interamente dedicata a vigilanza privata, trasporto valori e investigazioni private, come sottolinea il suo Direttore Ilaria Garaffoni. L intervista è reperibile, oltre che sul sito della rivista, anche su quello dell associazione 12

13 Territori Trentino Alto Adige Agevolazioni alle imprese femminili e alle cooperative sociali; due incontri informativi di Legacoopbund Veneto Centro Servizi e nuove adesioni, Lega Pesca rafforza presenza a Caorle; strategico il sostegno e lo sviluppo della piccola pesca costiera Marche Le cooperative di produzione-lavoro resistono alla crisi; affrontati, in un confronto con l assessore regionale alle Attività produttive Badiali, i problemi del settore e discusse le soluzioni per combattere il rallentamento congiunturale Lazio Emma Bonino, le cooperative di Legacoop sono una realtà importante per la loro qualità imprenditoriale e come fattore di coesione Polverini, le cooperative strumento efficace a disposizione di tutti Abruzzo Congresso regionale delle cooperative di servizi Sardegna Carta (Legacoop), tavolo regionale di concertazione, scelta saggia Piemonte Torino: le cooperative manifestano contro i tagli alle pulizie nelle scuole; a rischio 300 posti di lavoro e qualità dei servizi nelle scuole materne ed elementari Emilia Romagna Sergio Caselli nuovo responsabile regionale Lega Pesca Bologna: situazione politica; Calzolari all incontro fra categorie economiche e parlamentari nessuna risposta concreta alle nostre preoccupazioni Reggio Emilia: Bellacoopia; presentati i progetti delle scuole che partecipano al concorso promosso da Legacoop Reggio Emilia 2: la Direzione di Legacoop ha approvato un progetto per la montagna; la promozione delle cooperative, l assistenza, la valorizzazione dell agroalimentare, il marketing turistico. Cigarini: La cooperazione produce la parte più rilevante del Pil della montagna Imola: il 23 febbraio presentazione e proiezione del DVD Diventare grandi Ravenna: soddisfazione per la proroga della scadenza delle concessioni demaniali al Forlì-Cesena: sicurezza sul lavoro e legalità; con il progetto Safety di Legacoop coinvolte 21 aziende Forlì-Cesena 2: tagli delle pulizie nelle scuole, a rischio un centinaio di stipendi Modena: Palazzo Ducale, restaurato il balcone della facciata nord grazie al contributo di Assicoop Rimini: solidarietà attiva di Legacoop al Consorzio Via Portogallo colpito dal disastroso incendio Sicilia Catania: il 20 febbraio convegno con Legacoop e Confcooperative Cooperazione sociale: nuove opportunità lavorative

14 Alto Adige-Süd Tirol: agevolazioni alle imprese femminili e alle cooperative sociali; due incontri informativi di Legacoopbund La componente femminile nelle cooperative associate a Legacoopbund raggiunge delle percentuali molto alte: le donne sono un quarto dei presidenti di tutte le cooperative e tale percentuale sale al 44% nelle cooperative sociali.anche dal punto di vista dell occupazione la cooperazione si dimostra una forma d impresa adatta a valorizzare le donne: l occupazione femminile in cooperativa supera di 26 punti percentuali quella maschile. Esistono inoltre cooperative interamente femminili. Ad esse e a tutte quelle con maggioranza femminile era dedicato l incontro informativo di ieri organizzato da Legacoopbund relativo al bando 2010 per la promozione dell imprenditoria femminile. La dott.ssa Petra Vedovelli della ripartizione Innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative della Provincia Autonoma di Bolzano ha illustrato quali sono i presupposti d accesso, le spese ammesse e i documenti richiesti e fornito numerose informazioni utili relative al bando per la promozione dell imprenditoria femminile. Nella stessa giornata si è svolto un incontro informativo riservato alle cooperative sociali associate a Legacoopbund relativo alla compilazione e presentazione delle domande di contributo per la legge n. 13/91 per il Insieme ai funzionari degli uffici competenti sono state trattate a fondo le varie sezioni dei moduli delle domande di contributo al fine di rimuovere eventuali dubbi e di semplificare la compilazione delle stesse. I due incontri sono stati organizzati per andare incontro alle esigenze delle cooperative e migliorare sempre di più la collaborazione tra Legacoopbund, le sue cooperative associate e gli Uffici Pubblici. Con queste iniziative Legacoopbund intende offrire la possibilità alle cooperative di ricevere informazioni direttamente dalle persone competenti nei relativi settori. Veneto: Centro Servizi e nuove adesioni, Lega Pesca rafforza presenza a Caorle; strategico il sostegno e lo sviluppo della piccola pesca costiera Lega Pesca saluta con soddisfazione la nuova adesione della Cooperativa Pescatori Livenza scarl di Caorle, importante realtà produttiva a livello locale (23 i soci,9 imbarcazioni,6 di pesca costiera ravvicinata e 3 di locale) che segue l apertura del Centro Servizi Piccola Pesca di Caorle e la precedente adesione della Coop. Ittica Caorlese. Si tratta di un ulteriore traguardo nella costante crescita della nostra rappresentanza associativa in Veneto, dichiara Ettore Ianì, presidente nazionale. Una crescita che premia gli investimenti che abbiamo realizzato sui Centri Servizi, per rafforzare, ampliare e qualificare i servizi e l assistenza diretta agli operatori della piccola pesca. Con l apertura del Centro Servizi di Carole, salgono attualmente a tre i CAPP ( Centri Assistenza Piccola Pesca) attivi nel Veneto, dopo quelli di Chioggia e Scardovari. Le nuove adesioni dichiara Antonio Gottardo - ci spronano a fare di più meglio per sostenere e rilanciare la piccola pesca costiera, dando risposte certe agli operatori. E un comparto che riteniamo strategico per il suo contributo all occupazione, ad una pesca sostenibile e ad una alimentazione di qualità, ma che, in quest area, come in tutto l Alto adriatico è attualmente al centro di una vera e propria emergenza, dovuta sia alla scadenza, a maggio 2010, delle deroghe per le 3 miglia, che ai problemi legati alla sovrapposizione di più mestieri nello stesso braccio di mare. La tutela della piccola pesca è una priorità che Lega Pesca persegue non solo attraverso le misure finanziarie del Fondo Europeo Pesca (FEP), ma anche nell ambito della riforma della Politica Comune della Pesca, per affermare l esigenza di responsabilizzare i produttori nella gestione delle risorse e di sostenere le politiche di valorizzazione e miglioramento della qualità dei prodotti, di integrazione della filiera e di diversificazione dell attività, attraverso forme di integrazione del reddito come il pescaturismo e l ittiturismo. Attività che a Caorle rappresentano una grande opportunità, dato il binomio inscindibile di turismo e pesca. 14

15 Marche: le cooperative di produzione-lavoro resistono alla crisi; affrontati, in un confronto con l assessore regionale alle Attività produttive Badiali, i problemi del settore e discusse le soluzioni per combattere il rallentamento congiunturale Le cooperative di produzione e lavoro di Legacoop Marche, attive nei settori manifatturieri ed industriali, resistono alla crisi anche se temono che gli effetti congiunturali saranno ancora pesanti nel Il fatturato, infatti, ha subito un calo, diverse sono le commesse perse e queste cooperative si trovano, spesso, a dover combattere anche una concorrenza sleale da parte di altre aziende, che occupano lavoratori in nero, o d imprese che delocalizzano le produzioni solo per abbassare i costi del lavoro. Un altra difficoltà per molte di queste cooperative, molte lavorano con le pubbliche amministrazioni, è dovuta ai ribassi degli appalti pubblici, che possono anche raggiungere il 40-50% sulla base economica della gara. I presidenti delle 31 cooperative, con 466 soci e 772 occupati, un fatturato 2008 di 100 milioni di euro, hanno illustrato le loro problematiche all assessore regionale alle Attività produttive, Fabio Badiali, in un incontro che si è svolto, il 13 febbraio, nella sede di Legacoop Marche,adAncona,un confronto e un bilancio sulla situazione e sulle prospettive di queste aziende. Le cooperative di produzione e lavoro ha detto Vittorio Belardinelli, presidente della cooperativa Tecnos di Belvedere Ostrense (An) e presidente del Comitato regionale settore Pl di Legacoop Marche si stanno impegnando per continuare ad essere protagoniste dell economia regionale, malgrado la crisi, ma soprattutto a mantenere il livello attuale di occupazione perché i lavoratori sono il nostro più importante capitale. Certo, anche per noi le difficoltà sono notevoli ma dobbiamo lavorare per avere una migliore organizzazione, per utilizzare il marketing e il commerciale, per creare una rete di filiera produttiva e per promuovere la nascita di consorzi, per meglio affrontare il mercato, nazionale ed estero, perché è questo che serve per continuare a crescere, da adesso al futuro. E chiaro che abbiamo bisogno del sostegno del governo regionale per diventare più forti e per affrontare la crisi, ma abbiamo, soprattutto, necessità di risposte in tempi brevi perché l economia corre e non può aspettare. Concetti ribaditi anche da Simone Cecchettini, responsabile regionale cooperative Pl, secondo cui la prossima uscita dei bandi della legge regionale per la cooperazione, la 5 del 2003, e i fondi del Fondcooper per le cooperative, potranno contribuire a migliorare le capacità di sviluppo delle nostre imprese, come anche la grande attenzione della Regione verso la capitalizzazione di queste coop, che sarà realizzata attraverso il Fondo sul capitale di rischio, gestito dal Confidicoop. Il direttore di Legacoop Marche, Stefania Serafini, rispetto al problema della competizione danneggiata da chi non applica il reale costo del lavoro,ha proposto di utilizzare al meglio gli Osservatori provinciali per la cooperazione, strumenti che hanno, fra i loro compiti,anche quello di segnalare agli ispettorati del lavoro le aziende che non rispettano i contratti e le leggi sull occupazione. L assessore regionale alle Attività produttive, Fabio Badiali, ha sottolineato che i valori delle imprese cooperative sono fondamentali per l economia e per la società e noi tutti dobbiamo contribuire a farli essere protagonisti. E saranno un valore aggiunto in quest anno in cui si dovrà continuare ad affrontare le conseguenze della crisi.difficoltà contro cui,la Regione Marche,ha già messo in campo il Fondo di solidarietà, il Fondo di garanzia, gli ammortizzatori sociali in deroga. Credo che anche le cooperative ha detto Badiali debbano impegnarsi per migliorare quei fattori di competitività, come l innovazione e la ricerca, la formazione professionale, l organizzazione e la creazione di rete d imprese ma la politica, gli amministratori devono dettare e far rispettare le regole a tutti. Regole dell economia che vanno affrontate non solo a livello regionale e nazionale ma almeno europeo per permettere a tutte le imprese di poter agire sullo stesso piano. Lazio: Emma Bonino, le cooperative di Legacoop sono una realtà importante per la loro qualità imprenditoriale e come fattore di coesione Le imprese di Legacoop sono, nel Lazio, una realtà importante, non solo in termini numerici, di fatturato e di occupazione,ma anche per la qualità dell attività e perché la cooperazione apporta un prezioso elemento di coesione. È quanto ha affermato la Senatrice Emma Bonino, candidata del PD alla presidenza delle Regione, in apertura del suo intervento tenuto l 8 febbraio alla riunione della Direzione di Legacoop Lazio, nella sede di Legacoop nazionale. L incontro, che ha rappresentato una prima occasione di confronto sui programmi e le proposte del movimento coo- 15

16 perativo nella Regione in vista delle prossime elezioni - al quale seguirà, giovedì prossimo, un secondo confronto con la candidata Renata Polverini- è stato organizzato da Legacoop Lazio. I lavori sono stati introdotti dal Presidente di Legacoop Lazio, Stefano Venditti, e, in rappresentanza di Legacoop nazionale, da Dora Iacobelli, presidente della commissione Pari opportunità dell organizzazione. Nel suo intervento, Emma Bonino ha raccolto in gran parte le indicazioni avanzate davenditti, riguardo all istanza di partecipazione, a pieno titolo, delle associazioni cooperative ai tavoli di concertazione sulla programmazione regionale e alle richieste dell associazione riguardanti il miglioramento della competitività delle cooperative laziali. Più specificamente,venditti ha focalizzato il suo intervento su alcuni punti ritenuti essenziali per l operatività delle imprese cooperative quali: l attuazione della Legge 328 del 2000 sul welfare; la soluzione del ritardo nei pagamenti dei servizi prestati dalle cooperative agli enti pubblici e, non ultimo per importanza, l abbattimento dell IRAP pagata dalle cooperative solo nel Lazio, al fine di agevolare la loro partecipazione ai bandi di gara. In risposta alle sollecitazioni di Legacoop Lazio, la senatrice Bonino ha sottolineato il riconoscimento di Legacoop come interlocutore istituzionale e ha garantito il suo impegno ad affrontare il problema della certezza dei tempi pagamento, ad accelerare l iter della legge sugli appalti che - ha ricordato- dalla Giunta non è passata al Consiglio e a promuovere momenti di consultazione e snellimento di procedure mettendo però in guardia gli interlocutori dal rischio di proliferazione normativa e della strumentazione burocratica. Il punto centrale -ha detto in sintesi Bonino- è che abbiamo degli stanziamenti già deliberati che non vengono resi operativi e delle ottime leggi che non vengono applicate: per questo occorre agire con incisività, trasparenza e rigorosa applicazione delle regole mettendo in atto strumentazioni adeguate di monitoraggio e controllo. E in merito ai problemi sollevati in tema di promozione della competitività delle PMI, e specificamente delle cooperative, Emma Bonino ha richiamato la necessità di rendere operativo il progetto Europeo sulle PMI, che il Governo italiano ha recepito solo in parte e che la Regione Lazio potrebbe accogliere perché costituisce uno strumento potente di semplificazione delle procedure nelle gare d appalto e garantisce spazi di competitività per le imprese piccole e medie che altrimenti rischiano di essere prevaricate dalle realtà più forti e strutturate. La candidata del PD ha poi trattato i vari settori chiave del territorio laziale e il ruolo potenziale delle imprese cooperative richiamandosi alla illustrazione fatta dal Presidente Venditti. Nei diversi settori, ma, in particolare, in campo socio-sanitario assistenziale - ha detto Emma Bonino- le cooperative da voi rappresentate sono una espressione quasi unica e su questo terreno che costituisce un emergenza sociale che non trova risposte adeguate, specie per gli anziani, è possibile sviluppare un rapporto efficace e produttivo per entrambi: Regione Lazio e cooperative. Per rispondere efficacemente al problema ha aggiunto- occorrerebbe uniformare la governance socio-assistenziale e sanitaria per evitare duplicazioni, coordinare le prestazioni, contenere i costi ospedalieri. Dopo quello socio- sanitario, l altro settore chiave, ripreso dall intervento di Emma Bonino, è quello dell edilizia abitativa. Per affrontare il problema abitativo, a giudizio della candidata del PD, è innanzitutto necessario rendere immediatamente operativi gli stanziamenti già disponibili e deliberati, e anche su questo terreno, ha detto, in sintesi, Emma Bonino, trovano spazio e prospettive di sviluppo le proposte di impegno avanzate dal presidente di Legacoop Lazio in merito all housing sociale, ovvero alla disponibilità di abitazioni, in affitto ed in vendita, a prezzi agevolati e concordati, per far fronte ai bisogni 16

17 sempre più pressanti. Tuttavia ha precisato la senatrice più che ad una nuova cementificazione, credo sia necessario prioritariamente procedere alla riqualificazione urbana, specie delle periferie, alla rottamazione e al recupero degli edifici fatiscenti. Facendo infine riferimento ai settori Agroalimentare e Turistico, Emma Bonino ha sottolineato l esigenza di riequilibrare il peso della capitale sul territorio. Il turismo, ha aggiunto, rappresenta un importante risorsa, non solo del litorale, ma anche dell entroterra, ricchissimo sotto il profilo artistico e ambientale, sulla quale occorre investire per potenziare le presenze anche in periodi diversi da quelli tradizionali di vacanza. Al di là delle questioni specifiche e settoriali, in conclusione Emma Bonino ha sottolineato che per sostenere lo sviluppo della regione e, in quest ambito, delle realtà imprenditoriali cooperative che sono un importantissima risorsa è essenziale tenere ferma la barra sul timone della legalità, del rispetto delle regole che sono una garanzia di democrazia e un efficace difesa contro ogni prevaricazione. Lazio 2: Polverini, le cooperative strumento efficace a disposizione di tutti Conosco la storia ed i valori del movimento cooperativo. So che le cooperative sono uno strumento efficace a disposizione della gente, attraverso il quale molte persone si sono create un lavoro, hanno potuto farsi una casa ed esprimere il loro impegno umano e sociale. Per questo credo che la cooperazione possa giocare un ruolo trainante in un progetto di nuovo sviluppo del Lazio. Lo ha detto Renata Polverini, candidata del PDL alla Presidenza della Regione Lazio, intervenendo alla Direzione di Legacoop Regionale, svoltasi l 11 febbraio a Roma, presso la sede di Legacoop Nazionale. L incontro è stato aperto dal saluto di Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop Nazionale, che, dopo aver dato il benvenuto all ospite, ha sottolineato come la cooperazione abbia prodotto, nell ultimo decennio, risultati molto positivi in termini di crescita dell occupazione; risultati che, pur con un sensibile rallentamento, sono proseguiti anche in concomitanza con la crisi che attanaglia il Paese. Il lavoro -ha detto Poletti- è per noi il tema prioritario; e la decisione di dedicare il 2010 al tema dell innovazione, alla valorizzazione delle conoscenze e dei saperi presenti nelle nostre cooperative va di pari passo con il nostro impegno di promuovere quelle che abbiamo definito le cooperative del sapere : un opportunità di occupazione per i giovani professionisti che entrano nel mondo del lavoro, ma anche per quelli che vengono espulsi,in questa fase di difficoltà, dal processo produttivo. Poletti ha ricordato come nessuno, venti anni fa, avrebbe immaginato il grande sviluppo delle cooperative sociali, che oggi rappresentano un soggetto di primo piano nel welfare nazionale; lo stesso -ha aggiunto- potrebbe accadere con le cooperative tra professionisti. Legacoop -ha concluso il Presidente- è un interlocutore aperto e disponibile a collaborare, nella convinzione che l interesse comune lo si può raggiungere solo con il coinvolgimento e la partecipazione delle parti sociali. Al saluto di Poletti è seguita l introduzione di Stefano Venditti, Presidente di Legacoop Lazio, che, dopo aver ricordato i dati salienti della cooperazione regionale di Legacoop (1.000 imprese, soci, occupati), ha delineato le aspettative delle imprese cooperative. Vorremmo -ha detto Venditti- un Lazio che sia regione di mercati aperti, regole esigibili, sviluppo 17

18 sostenibile; una regione coesa, che riduca le fratture sul territorio; che utilizzi il federalismo come leva per l integrazione, non per la separazione; che faccia passi in avanti sul terreno dell inclusione sociale; una regione con un amministrazione che programmi di più e gestisca di meno. Venditti ha proseguito sottolineando che i valori delle cooperative aderenti a Legacoop non sono di un solo campo, ma si ritrovano nell idea complessiva di un nuovo modello di sviluppo di cui il Lazio ha bisogno; un o sviluppo cui le cooperative vogliono contribuire sulla base delle capacità imprenditoriali e sociali che esprimono. A tale proposito,venditti ha ricordato alcuni settori di intervento delle cooperative: la sanità (le cooperative garantiscono la pulizia di vari ospedali, spesso con tecniche che consentono di risparmiare materiali e risorse energetiche), la gestione integrata di patrimoni immobiliari, la costruzione di abitazioni e di infrastrutture, l assistenza ai diversamente abili e la loro integrazione nel mondo del lavoro. Crediamo ha concluso Venditti- di avere i titoli per essere riconosciuti come sistema di imprese che contribuisce significativamente alla produzione di ricchezza, all innovazione, allo sviluppo. Alle sollecitazioni del Presidente di Legacoop Lazio, Renata Polverini ha risposto premettendo che l incontro con l Associazione è la conferma di un metodo, quello della concertazione, che per me è denso di significato, in quanto ritengo che nulla si realizza concretamente se non è sostenuto da un consenso che si costruisce con il dialogo ed il confronto; l obiettivo di questo incontro, pertanto, è quello di ascoltare e di prendere impegni reciproci. Dopo aver sottolineato l utilità sociale della cooperazione come strumento a disposizione dei cittadini, la Polverini ha ricordato che le cooperative rappresentano, nella realtà quotidiana, una parte importante del panorama economico-imprenditoriale del Lazio e che per un programma che rimetta in moto lo sviluppo regionale ci sono alcune parole chiave sulle quali è indispensabile collaborare. Tra queste, la candidata del PDL alla Presidenza della Regione ha messo al primo posto il lavoro, sottolineando che occorre guardare alle cooperative in modo meno distratto di quanto si è fatto finora. Dobbiamo prevedere -ha detto in proposito- misure ed interventi che diano un sostegno concreto alle grandi imprese, ma, soprattutto, alle piccole e medie imprese, ed alle cooperative, che rappresentano una parte importante del sistema produttivo regionale. L obiettivo -ha spiegato- è quello di fare in modo che il Lazio non esca impoverito dalla crisi, puntando sia al rilancio di settori tradizionali (agricoltura, servizi, turismo) ma anche allo sviluppo di settori innovativi come l industria aerospaziale, degli audiovisivi, del cinema, della formazione elevata, delle telecomunicazioni. In questo quadro -ha detto la Polverini- la cooperazione può diventare, in termini di sussidiarietà, un soggetto trainante dello sviluppo, indicando, tra i settori di maggiore potenzialità, quello della casa e quelli dei servizi alla salute e alla famiglia, altre due temi chiave della sua campagna elettorale. La Polverini ha sottolineato, in proposito, che la sua intenzione è quella di costruire un sistema sanitario regionale che non faccia pesare sui cittadini le conseguenze del deficit accumulato in passato, rispetto al quale si sta pensando di rinegoziare col Governo lo specifico piano di rientro, e che punti ad una razionalizzazione dei centri di costo, alla creazione di un centro unico regionale di prenotazione delle prestazioni, ad una riduzione degli eccessi di burocrazia per dare ai cittadini un interlocutore certo ed affidabile. Per costruire un nuovo sistema sanitario -ha detto in proposito- c è assoluto bisogno di chi, come voi, lavora nel campo dei servizi alle persone: ad esempio, ridurre l ospedalizzazione comporta un presidio della salute sul territorio in termini di assistenza alle persone; un campo nel quale le cooperative già operano con successo e dove possono acquisire un ruolo ancora più importante, estendendo la loro attività anche in direzione di un servizio di prevenzione sul territorio. Il mio auspicio ha concluso la Polverini- è che sia possibile, anche con il vostro contributo, costruire un Lazio dove mutualità e solidarietà non restino solo impegno di pochi, ma diventino valori comuni. Abruzzo: Congresso regionale delle cooperative di servizi Si è svolto giovedì 11 febbraio, con un ampia partecipazione, il Congresso regionale delle cooperative di servizi, in vista del Congresso nazionale dell Associazione nazionale ANCST. Alberto Armuzzi, Presidente dell Associazione regionale ANCST Emilia Romagna, ha illustrato una dettagliata relazione sulle tesi congressuali. È inoltre seguito un ampio dibattito focalizzato sull analisi della presenza nel territorio abruzzese, di cooperative di servizi di grandi dimensioni, e sulla necessità di trovare nuove formule imprenditoriali, e pro- 18

19 ficue sinergie tra le realtà locali e le grandi cooperative del settore, presenti a livello nazionale.il Congresso, si è concluso con l intervento del Commissario straordinario Legacoop Abruzzo, Elio Di Odoardo, e la nomina di due delegati: Lucia Todisco, Presidente di CoopServizi e Maria Assunta Rossi, Presidente di Coselp. Sardegna: Carta (Legacoop), tavolo regionale di concertazione, scelta saggia Pubblichiamo, di seguito, il comunicato stampa diffuso il 16 febbraio dal Presidente di Legacoop Sardegna Antonio Carta. In relazione all incontro, tenutosi ieri 15 febbraio, tra il Presidente della Giunta regionale Cappellacci, accompagnato dagli Assessori Angioni, La Spisa e Manca, e le Associazioni datoriali tra cui Legacoop Sardegna, la Presidenza regionale di Legacoop considera una saggia decisione, da accogliere con favore, la scelta di attivare un tavolo permanente e strutturato di confronto e di concertazione tra la Regione e le forze sociali. In questa fase di emergenza occorre muoversi da subito e con rapidità, non solo attraverso il ricorso ai pur utili e indispensabili ammortizzatori sociali, ma anche e soprattutto costruendo una soluzione positiva alla crisi ed ai problemi dello sviluppo in Sardegna. La fuga delle multinazionali rischia di coinvolgere e danneggiare anche le imprese sarde e, tra esse, le imprese cooperative: occorre quindi una nuova politica industriale, più confacente al nostro territorio e alle sue attitudini. Nessuno può sottrarsi in Sardegna all obbligo di ricercare la necessaria via d uscita. Le difficoltà da aggredire sono numerose. Nell immediato occorre mettere mano all accesso al credito per le imprese; ai ritardi nei pagamenti da parte delle Amministrazioni pubbliche che, in taluni casi, raggiungono i 12/16 mesi se non peggio - con l effetto di porre le cooperative davanti a problemi finanziari insormontabili; al superamento delle diffuse pratiche ribassiste negli appalti pubblici; alla difficile gestione delle dismissioni delle imprese in crisi. La capacità del sistema cooperativo di porre al centro della sua azione interessi di natura generale può costituire una risorsa utile per affrontare la crisi. Legacoop Sardegna assicura la sua disponibilità ad ogni approfondimento che anche attraverso un tavolo settoriale della cooperazione prosegua il confronto già avviato nell ambito dell Assessorato alla Programmazione e permetta al sistema cooperativo di offrire le sue competenze e la sua consolidata esperienza. Torino: le cooperative manifestano contro i tagli alle pulizie nelle scuole; a rischio 300 posti di lavoro e qualità dei servizi nelle scuole materne ed elementari Sono 300 i posti di lavoro a rischio nelle cooperative e nelle altre società che si occupano della vigilanza e delle pulizie nelle scuole materne ed elementari della città di Torino. E l infausto risultato provocato dalla circolare del ministro dell istruzione Gelmini, arrivata nelle scuole il 22 dicembre scorso, come nota sui conti e sulle manovre finanziarie del Governo per il La circolare prevede infatti che il servizio di pulizia debba essere ridotto del 25% per realizzare una maggiore efficienza. Per le società che hanno in appalto il servizio, la più parte cooperative, significa tagliare posti di lavoro, visto che il 95 per cento del costo delle pulizie e della vigilanza è impegnato per pagare gli stipendi. Per i dirigenti scolastici il problema è invece come garantire la pulizia di banchi, aule, corridoi e bagni degli istituti. Una iniziativa di protesta delle cooperative coinvolte si è svolta nel pomeriggio di lunedì 15 febbraio, davanti al Municipio di Torino in piazza Palazzo di Città, in concomitanza con lo svolgimento del Consiglio comunale. Intanto, in tutte le scuole cittadine viene distribuito un volantino che spiega la difficile situazione che si verrà a creare per lavoratori, genitori ed alunni con i tagli al personale previsti dalla circolare ministeriale. La mobilitazione decisa dai soci delle cooperative interessate è assolutamente condivisa da Legacoop Piemonte -ha sottolineato Giancarlo Gonella, presidente di Legacoop Piemonte, nell imminenza della manifestazione- 300 posti di lavoro in meno, aule e ambienti 19

20 scolastici con minori garanzie igienico-sanitarie sono il risultato della politica di tagli ai servizi di pulizia e assistenza negli edifici scolastici operata dal Governo Berlusconi. Il presidio davanti al Comune di Torino ha l obiettivo di fare cancellare questo provvedimento. Ci auguriamo che, oltre i soci delle cooperative, partecipino anche tanti genitori, perché gli effetti devastanti di questi tagli ricadono anche sulle condizioni in cui devono studiare i loro figli. Emilia Romagna: Sergio Caselli nuovo responsabile regionale Lega Pesca Cambio al vertice per Lega Pesca Emilia Romagna. Nell ambito del processo di rinnovamento, ristrutturazione e rilancio organizzativo dell Associazione, l Assemblea delle cooperative aderenti ha deliberato l avvicendamento alla guida della struttura regionale di Sergio Caselli, responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Ferrara, di cui è stato anche vicepresidente. Sergio Caselli, che estende al settore ittico una solida competenza maturata nell ambito del settore primario, prende il posto di Giovanni Fucci, che al termine di un incarico decennale quale responsabile regionale dell Associazione, proseguirà la sua esperienza professionale nel settore ittico come presidente del Consorzio unitario Tre Ponti di Comacchio. Bologna: situazione politica; Calzolari all incontro fra categorie economiche e parlamentari nessuna risposta concreta alle nostre preoccupazioni Dall incontro di questa mattina, usciamo delusi. La politica non ha fatto nessun passo avanti e le preoccupazione avanzate dal mondo dell impresa e del lavoro non stanno ricevendo nessuna risposta concreta. Questa la posizione di Gianpiero Calzolari, al termine dell incontro tenutosi il 15 febbraio in Camera di Commercio fra le categorie economiche e i parlamentari bolognesi sulla situazione politica cittadina. Sta in capo alle forze politiche presenti in parlamento il compito di mettere la città nelle condizioni di votare al più presto ribadisce Calzolari - ben comprendendo che occorre un intervento legislativo di carattere straordinario. Il commissario avrà il pieno sostegno delle forze economiche per gestire l emergenza, ma le decisioni strategiche devo essere prese da un governo eletto dai cittadini. Quello che il mondo economico può fare è di dare la sua disponibilità ad interloquire ed essere un soggetto responsabile, ma in nessun modo il mondo economico può sostituirsi alla politica: sappiamo, perché lo vediamo tutti i giorni su scala internazionale, che quando l economia ha invaso impropriamente gli spazi lasciati vuoti dalla politica i risultati sono sempre stati negativi. Le istituzioni locali bolognesi e il mondo economico hanno garantito finora la tenuta della coesione sociale anche grazie al Patto contro la crisi, promosso dalla Regione Emilia Romagna e sottoscritto dalle parti economiche e sociali; questa condizione sarà difficilmente replicabile in futuro senza una nuova assunzione di responsabilità di tutto il mondo politico nazionale e locale. Sono queste le risposte che ci attendiamo per conto delle imprese che rappresentiamo, a maggior ragione in un momento in cui la crisi economica si sta scaricando pesantemente sul fronte occupazionale e quindi sulle famiglie bolognesi. Reggio Emilia: Bellacoopia; presentati i progetti delle scuole che partecipano al concorso promosso da Legacoop Sono stati presentati questa mattina al Cinema Al Corso di Reggio Emilia gli otto progetti di impresa cooperativa che stanno sviluppando gli studenti delle scuole medie superiori reggiane che partecipano al concorso Bellacoopia. Il concorso, giunto alla settima edizione, è promosso da Legacooop Reggio Emilia per diffondere nelle scuole reggiane la cultura cooperativa. Le otto classi che partecipano a Bellacoopia sono la IV T dell Itis Nobili di Reggio Emilia (cooperativa Dartagnan), la III H del Matilde di Canossa di Reggio Emilia (cooperativa Alba Ferroviaria), la IV U del Russel di Guastalla (cooperativa Poasi), la III A dell ITCG Einaudi di Correggio (cooperativa S.C.E.R. - Società Costruzioni Energie Rinnovabili), la III E 20

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