Sicurezza delle macchine. Come assicurare la conformità alle nuove norme

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1 Sicurezza delle macchine Come assicurare la conformità alle nuove norme

2 Norme in evoluzione siete pronti per il futuro? 2 Nel campo delle normative sulla sicurezza funzionale sono in corso numerosi cambiamenti a partire dal mese di dicembre 2011 la norma EN ISO sostituirà definitivamente la precedente EN Per i costruttori di macchine e impianti questo comporta una serie di modifiche che interessano la certificazione dei loro prodotti. In particolare, per la determinazione della sicurezza dovranno essere presi in considerazione anche calcoli di probabilità. Nell'analisi del Performance Level (PL) dell'intero impianto assumono un ruolo importante anche i parametri rilevanti per la sicurezza dei singoli componenti. Per la progettazione e la costruzione di macchine sicure, in futuro si dovrà fare prevalentemente riferimento a tre norme. La nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE, in qualità di norma quadro, stabilisce i requisiti che dovranno essere soddisfatti per poter introdurre una macchina nell'area economica europea. Nell'ambito della Direttiva Macchine vengono armonizzate le norme EN ISO ed EN 62061, entrambe focalizzate sulle questioni inerenti la sicurezza funzionale. La nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE è entrata in vigore alla fine del 2009, mentre l'applicazione della EN ISO sarà obbligatoria a partire dal dicembre 2011, in concomitanza dell'abrogazione della normativa precedente. International Organisation for Standardization International Electrotechnical Comission ISO EN Comitato europeo di normazione Deutsches Institut für Normierung IEC EN Comitato europeo di normazione elettrotecnica Verband der Elektrotechnik Elektronik und Informationstechnik DIN EN DIN EN 62061

3 Lenze ha risposto a questa transizione normativa con grande tempestività, per fornire da subito il proprio supporto ai costruttori di macchine. Nelle pagine seguenti trovate una descrizione del processo di certificazione della sicurezza funzionale secondo le nuove norme. 3

4 Panoramica i cambiamenti nelle normative 4 La Direttiva Macchine (DM) 2006/42/CE sostituisce la precedente DM 98/37/CE La nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE sostituisce la precedente ed estende il suo campo d'applicazione a macchine, attrezzature intercambiabili, componenti di sicurezza, accessori di sollevamento, catene, funi e cinghie, dispositivi amovibili di trasmissione meccanica, quasimacchine ed ascensori da cantiere per il trasporto di persone o di persone e cose. Una volta realizzata la macchina, la conformità della stessa ai requisiti della Direttiva viene attestata dal costruttore fondamentalmente mediante apposizione del marchio CE sulla macchina. Una volta ricevuto il marchio CE, una macchina può essere introdotta sul mercato per essere venduta nell'area economica europea. EN ISO e EN i campi d'applicazione Un'altra norma molto importante nell'ambito della costruzione di macchine e impianti è la EN 62061, avente per oggetto la sicurezza funzionale dei sistemi di comando elettrici, elettronici ed elettronici programmabili correlati alla sicurezza. Ma qual è il rapporto tra le prescrizioni di questa norma e la nuova EN ISO ? Come sono circoscritti i relativi campi di applicazione? Come sopra menzionato, l'applicazione della EN è limitata ai sistemi di comando elettrici, elettronici ed elettronici programmabili. Non si estende quindi direttamente, ad esempio, agli elementi di controllo di tipo idraulico, pneumatico o elettromeccanico correlati alla sicurezza. Al contrario, la norma EN ISO stabilisce i requisiti delle parti legate alla sicurezza dei sistemi di comando e di ogni tipo di macchinario, indipendentemente dal tipo di tecnologia ed energia impiegata (elettrica, idraulica, pneumatica, meccanica, ecc.). I campi di applicazione delle norme EN e EN ISO (introdotta in sostituzione della EN 954-1) presentano sovrapposizioni, dovute principalmente alle origini stesse di queste due regolamentazioni: La norma EN 62061, derivata dallo standard IEC per la costruzione delle macchine, è stata promulgata per coprire il vuoto normativo lasciato dalla EN 954-1, che non prendeva in considerazione gli specifici requisiti dei sistemi elettronici programmabili, cioè dispositivi a microprocessore con funzioni di sicurezza. Nel corso dei lavori di redazione della norma, l'obiettivo originario della IEC è stato poi esteso alle applicazioni basate su sistemi elettrici ed elettronici discreti. Conseguentemente si tratta di una norma di vasta portata, che tratta praticamente tutti i tipi di problematiche riguardanti la sicurezza. Da questa norma di livello superiore sono ora state ricavate le cosiddette "norme di settore" per le singole aree di applicazione, come ad esempio la EN per la sicurezza delle macchine.

5 EN e EN ISO i punti in comune Indipendentemente dalla norma di riferimento scelta dal costruttore di macchine (EN ISO o EN 62061), l'approccio deterministico della EN con la relativa focalizzazione sulle strutture non è più sufficiente. Devono infatti essere eseguiti anche calcoli di probabilità per verificare e dimostrare l'affidabilità delle singole parti legate alla sicurezza dei controlli delle macchine. Le due norme sono armonizzate ai sensi della Direttiva Macchine. Come tali presentano il vantaggio giuridico del cosiddetto "effetto di presunzione". Questo esonera colui che introduce la macchina sul mercato, in questo caso il costruttore, dall'onere di dimostrare la conformità del suo prodotto ai requisiti della direttiva stabiliti in queste norme. Se il costruttore non applica alcuna delle norme armonizzate, subentra il cosiddetto "trasferimento dell'onere di prova" e nel caso di un incidente questo può fare una grossa differenza. 5 Parametri relativi alla sicurezza della EN ISO Categoria (requisito strutturale) PL: Performance Level MTTF d : tempo medio prima di un guasto pericoloso (Mean Time To Failure dangerous) B10d: numero di cicli nei quali il 10% di un campione casualmente selezionato di componenti soggetti ad usura è stato giudicato come pericoloso DC: grado di copertura diagnostica (Diagnostic Coverage) CCF: guasto di causa comune (Common Cause Failure) TM: Mission Time Parametri relativi alla sicurezza della IEC EN SILCL: limite di SIL richiesto (SIL Claim Limit) PFHD: probabilità di guasti pericolosi per ora (Probability of Dangerous Failure per Hour) T1: durata (Life Time) λ: tasso di guasto (Failure Rate); per elementi soggetti ad usura: valore B10 SFF: percentuale di guasti in sicurezza (Safe Failure Fraction) T2: intervallo tra test di diagnostica (Diagnostic Test Interval) ß: suscettibilità a guasto di causa comune (Susceptibility to Common Cause Failure) DC: grado di copertura diagnostica (Diagnostic Coverage)

6 La macchina sicura panoramica del processo 6 Passo 1 Rilevazione e valutazione dei rischi secondo EN 1050/EN ISO Quando si progetta una macchina sicura, la prima domanda da porsi è quali rischi possono derivare da tale macchina. Fondamentalmente si suppone che un potenziale pericolo presente su una macchina prima o poi determini un danno se non vengono prese misure di protezione adeguate. Tutti i potenziali pericoli devono quindi essere identificati già all'inizio della fase di progettazione e sviluppo di una macchina (analisi dei rischi e dei pericoli). I risultati di questa analisi vengono poi utilizzati come base per stabilire il rischio derivante da ciascun elemento di pericolo. Segue quindi la valutazione del rischio sulla base della quale vengono poi prese le decisioni sulla necessità di eventuali misure di riduzione del rischio. Questa fase può essere riassunta come segue: rilevamento tempestivo dei pericoli, analisi e valutazione del rischio ed eventuale riduzione del rischio ad un livello accettabile con l'obiettivo di realizzare una "macchina sicura". Approccio da utilizzare nella progettazione di macchine e impianti Inizio Valutazione del rischio Analisi del rischio Limiti del sistema Identificazione dei pericoli Stima del rischio Valutazione del rischio La macchina è sufficientemente sicura? Sì Fine No Valutazione del rischio Precedente EN 1050 e attuale EN ISO 14121: analisi dei pericoli, stima e valutazione del rischio Determinazione dei limiti della macchina ed utilizzo conforme Identificazione dei pericoli e delle situazioni pericolose associate Determinazione del rischio per ciascun pericolo e situazione pericolosa identificata Valutazione del rischio e decisioni sulle eventuali misure di riduzione del rischio necessarie

7 Riduzione del rischio Se in questa prima fase di valutazione emerge la necessità di una limitazione del rischio, le norme stabiliscono una gerarchia di misure per ridurre i pericoli ad un livello accettabile: 1. Misure di progettazione 2. Dispositivi di protezione 3. Informazioni all'utente La sicurezza di una macchina deve quindi essere già parte integrante della fase di progettazione. Non può essere presa in considerazione o verificata solo in un secondo tempo, dopo avere constatato un problema di sicurezza della macchina. La sicurezza deve essere considerata in tutte le fasi della vita di una macchina, dalla progettazione e costruzione, alla messa in servizio, fino all'intera fase di produzione che include funzionamento e manutenzione, per terminare con lo smaltimento finale della macchina. Come la norma precedente, anche la EN ISO utilizza un grafico del rischio, che non viene tuttavia utilizzato per determinare la categoria, ma il livello di prestazioni richiesto: il PLr (Performance Level Required). Si tratta del metro di paragone utilizzato per valutare il Performance Level effettivamente raggiunto (PL) in seguito all'implementazione delle funzioni di sicurezza definite con i diversi componenti di sicurezza (sensori logica attuatori). Il PL deve essere maggiore o uguale al Performance Level originariamente richiesto (PLr). Il Performance Level (PL) misura la capacità di una parte legata alla sicurezza di un sistema di controllo (SRP/CS, Safety Related Parts of Control Systems) di svolgere una funzione di sicurezza per conseguire il livello di riduzione del rischio atteso. Nell'analisi vengono presi in considerazione sia gli aspetti quantitativi che qualitativi. Partendo dal punto iniziale, per ciascun pericolo identificato l'analisi dei rischi e dei pericoli deve prendere in considerazione i seguenti parametri di rischio: S Gravità della lesione (S1: lieve, reversibile/s2: grave, da irreversibile a letale) F Frequenza (F1: da raro a poco frequente/f2: da frequente a continuo) P Possibilità di evitare o limitare il danno (P1: possibile in determinate condizioni/p2: scarsamente possibile) La valutazione porta quindi alla determinazione del Performance Level richiesto (PLr). Se possono essere adottate misure progettuali per ridurre il rischio, viene eseguito nuovamente il processo del grafico del rischio (metodo iterativo). L'obiettivo è raggiungere un PLr più basso per un punto di pericolo con gravità precedentemente maggiore. Se ciò viene conseguito, il rischio è stato limitato con successo grazie ad un intervento a livello progettuale. Punto di partenza per valutare la minimizzazione del rischio S1 S2 F1 F2 F1 F2 Passo 2 Grafico del rischio secondo EN ISO per la determinazione del Performance Level richiesto PLr P1 P2 P1 P2 P1 P2 P1 P2 Basso rischio Alto rischio Performance Level richiesto PL r a b c d e 7

8 Passo 3 Implementazione nei sistemi di controllo 8 In molti casi le misure progettuali non sono sufficienti e sono richiesti dispositivi di protezione per conseguire la minimizzazione del rischio. In questo contesto vengono definite delle funzioni di sicurezza eseguite dalle parti legate alla sicurezza dei sistemi di controllo, cioè dalle SRP/CS (Safety Related Parts of Control Systems). A questo gruppo appartengono tutti i componenti della catena di sicurezza comprendente i sensori (rilevamento), la logica (elaborazione) e gli attuatori (commutazione). Le funzioni di sicurezza vengono definite sia in base all'applicazione, sia in base al pericolo. Tali funzioni sono spesso delineate in una norma di tipo C, ovvero in una norma di prodotto, che stabilisce precise specifiche per determinate macchine. In assenza di una specifica norma C, le funzioni di sicurezza vengono definite da chi progetta e costruisce la macchina. La norma EN ISO , nella sezione 5.1 "Specifiche delle funzioni di sicurezza" descrive in maggiore dettaglio le tipiche funzioni di sicurezza. Sensore Logica Attuatore rilevamento elaborazione commutazione SRP/CS con sensore, logica e attuatore Le funzioni di sicurezza per sistemi di azionamento di potenza elettrici con velocità regolabile non sono descritte nella norma EN ISO , ma in una norma separata (EN ). Abbreviazione Denominazione in inglese Denominazione in italiano Funzione STO Safe Torque Off Scollegamento sicuro Il motore non riceve energia in grado di generare una rotazione; categoria di Stop 0 secondo DIN EN SS1 Safe Stop 1 Arresto sicuro 1 Il motore decelera; sorveglianza della rampa di frenatura e STO in seguito ad arresto o STO alla fine del tempo di decelerazione; categoria di Stop 1 secondo DIN EN SS2 Safe Stop 2 Arresto sicuro 2 Il motore decelera; sorveglianza della rampa di frenatura e SOS in seguito ad arresto o SOS alla fine del tempo di decelerazione; categoria di Stop 2 secondo DIN EN SOS Safe Operating Stop Arresto di servizio sicuro Il motore si ferma e resiste alle forze esterne SLA Safely-Limited Acceleration Accelerazione limitata Previene il superamento di un valore di accelerazione in modo sicuro SLS Safely-Limited Speed Velocità limitata Previene il superamento di un valore di velocità in modo sicuro SLT Safely-Limited Torque Coppia limitata Previene il superamento di un valore limite di coppia/forza in modo sicuro SLP Safely-Limited Position Posizione limitata Previene il superamento di un valore di posizione in modo sicuro SLI Safely-Limited Increment Incremento limitato Il motore ruota con un incremento specificato in modo sicuro e quindi si ferma SDI Safe Direction Senso di rotazione sicuro Evita che il motore ruoti in una direzione diversa da quella prevista SMT Safe Motor Temperature Temperatura motore sicura Previene il superamento di un determinato valore di temperatura del motore SBC Safe Brake Control Controllo freno sicuro Controllo sicuro di un freno esterno SCA Safe Cam Camma sicura Viene generato un segnale di uscita sicuro quando la posizione del motore si trova in un determinato campo SSM Safe Speed Monitor Sorveglianza sicura Viene generato un segnale di uscita sicuro della velocità quando la velocità del motore è inferiore ad un determinato valore SAR Safe Acceleration Campo di accelerazione L'accelerazione del motore viene mantenuta entro determinati Range sicuro valori limite Funzioni di sicurezza per sistemi di azionamento di potenza elettrici con velocità regolabile secondo la norma EN

9 Specifica delle funzioni di sicurezza La norma prevede che venga redatta una specifica dei requisiti funzionali contenente i dettagli per ciascuna funzione di sicurezza da eseguire. A questo fine occorre definire le interfacce necessarie con altre funzioni di controllo e le reazioni richieste in caso di guasto. Deve inoltre essere definito e documentato per iscritto il Performance Level richiesto PLr, come descritto precedentemente. Passo 4 9

10 10 Passo 5 Determinazione del Performance Level raggiunto (PL) Per ciascuna componente SRP/CS selezionata che esegue una funzione di sicurezza è necessario eseguire una valutazione del PL. Per la determinazione del PL delle SRP/CS sono rilevanti i seguenti parametri MTTF d (Mean Time to Failure dangerous) delle singole componenti DC (grado di copertura diagnostica) CCF (common cause failure/guasto di causa comune) struttura (categoria) comportamento della funzione di sicurezza in una condizione di guasto software correlato alla sicurezza errori sistematici capacità di eseguire una funzione di sicurezza in condizioni ambientali prevedibili La norma EN ISO descrive mediante una rappresentazione grafica un metodo semplificato per la valutazione del PL. Il grafico mostra la relazione tra il noto concetto di categoria della precedente norma EN ed i nuovi parametri rilevanti per la sicurezza. Categoria (Cat. B,1,2,3,4) DCavg (nessuna, bassa, media, alta) MTTFd (barre nel grafico: basso, medio, alto) Come può una componente di sicurezza classificata in Cat. 3 secondo la norma EN conseguire il Performance Level PL più alto secondo la nuova norma EN ISO ? Esempio: con Cat. 3, un grado di copertura DCavg medio e un valore MTTF d alto, è possibile raggiungere il Performance Level PL "e" (il più elevato). PL a b MTTF d basso c MTTF d medio d MTTF d alto e Cat. B Cat. 1 Cat. 2 Cat. 2 Cat. 3 Cat. 3 Cat. 4 DC avg nessun DC avg nessun DC avg basso DC avg medio DC avg basso DC avg medio DC avg alto Relazione tra Categoria, DC avg, MTTF d di ciascun canale e PL

11 L'esempio mostra che la norma offre anche in questo caso dei modi per raggiungere il PL più elevato (PL e) con una componente classificata nella Categoria 3 secondo EN mediante una "buona" diagnostica integrata nei componenti e "buoni" valori MTTFd. La novità è che ora il PL deve essere definito per ogni funzione di sicurezza per ciascun canale. Ciò è rilevante nel caso di sistemi in configurazione ridondante, comuni in molte applicazioni che richiedono un "alto livello di sicurezza" (applicazioni EN 954-1/Cat. 3 e superiore). In merito alle funzioni di sicurezza e alla valutazione del PL raggiunto in base al grafico è bene ricordare quanto segue. Fino ad oggi l'attenzione veniva posta sulla funzione di sicurezza come tale, che doveva raggiungere un Performance Level richiesto PLr. Ciò doveva poi essere verificato con il Performance Level PL raggiunto, prendendo in considerazione i parametri rilevanti per la sicurezza. Per un sistema con ridondanza si devono quindi prendere in considerazione i parametri rilevanti per la sicurezza relativi ad entrambi i percorsi di disattivazione. Per informazioni più dettagliate sulla determinazione del PL effettivamente raggiunto vedere la sezione "Strumento software SISTEMA e relative librerie" (pag. 14). 11

12 12 Passo 6 Verifica e convalida Verifica e convalida sono le misure di assicurazione della qualità (QA) per evitare errori durante la progettazione e la realizzazione di parti legate alla sicurezza di sistemi di controllo (SRP/CS) che eseguono funzioni di sicurezza. La Parte 2 della norma EN ISO tratta in particolare di questo aspetto. Per ciascuna funzione di sicurezza, il PL delle SRP/CS associate deve corrispondere al Performance Level richiesto. I valori di PL delle diverse SRP/CS, facenti parte di una funzione di sicurezza, devono essere maggiori o uguali al Performance Level richiesto per tale funzione. In caso di interconnessione di diverse SRP/CS, il PL finale può essere determinato con l'ausilio della Tabella 11 della norma. La norma richiede la convalida del principio progettuale di una funzione di controllo rilevante per la sicurezza. Tale convalida deve mostrare che la combinazione di parti rilevanti per la sicurezza per ciascuna funzione di sicurezza è conforme ai requisiti applicabili.

13 PL inferiore N inferiore PL a >3 nessuno, non consentito 3 a b >2 a 2 b c >2 b 2 c d >3 c 3 d e >3 d 3 e Nota: i valori calcolati come riferimento sono basati sui valori di affidabilità per il punto medio di ciascun PL. Tabella 11 della norma EN ISO : Calcolo del PL per il collegamento in serie di SRP/CS, facenti parte di una funzione di sicurezza 13 attivazione SS2 Arresto sicuro 2 attivato SOS Arresto operativo sicuro attivato SM Tempo di arresto finestra SM n=0 SS2 SOS Arresto operativo sicuro

14 Sicurezza funzionale integrata i prodotti Lenze 14 I prodotti Lenze con sicurezza funzionale integrata sono già oggi certificati secondo le nuove normative. Lenze ha già provveduto a certificare i propri prodotti con sicurezza funzionale integrata in conformità ai requisiti stabiliti dalle nuove norme. Il TÜV Rheinland, ad esempio, ha attribuito il livello "e", cioè il più alto Performance Level, agli inverter serie 8400 con la funzione di sicurezza STO (Safe Torque Off) o ai servoinverter serie 9400 se equipaggiati dei moduli di sicurezza più completi dotati ad esempio di funzione SLS (Safely Limited Speed). I vantaggi Poiché i prodotti Lenze con sicurezza integrata sono già stati certificati dal TÜV, è più semplice ottenere l'approvazione per la macchina nel suo complesso, con il principio di sicurezza da voi prescelto, grazie ai dati sui parametri rilevanti per la sicurezza messi a disposizione da Lenze. Strumento software "SISTEMA" e relative librerie "SISTEMA" è un'applicazione software gratuita del BGIA (Berufsgenossenschaftliches Institut für Arbeitsschutz, l'istituto per la sicurezza e la salute sul lavoro) di St. Augustin, Germania, utilizzato spesso per determinare il Performance Level raggiunto in una macchina. Finestre di dialogo guidano il progettista della macchina attraverso il processo di creazione delle singole funzioni di sicurezza in un progetto e di inserimento dei parametri rilevanti per la sicurezza per i singoli percorsi di disconnessione. Il software SISTEMA per la determinazione del PL secondo la norma EN ISO

15 Devono essere in questo caso inseriti i parametri per tutti i componenti facenti parte della catena di sicurezza (sensori, logica, attuatori). Questo software è quindi in grado di calcolare il PL risultante. Lenze in più offre una libreria per SISTEMA con tutti i componenti Lenze certificati secondo le nuove norme. I vantaggi Potrete integrare la libreria Lenze nel vostro progetto SISTEMA e utilizzare i prodotti Lenze con sicurezza funzionale direttamente nel progetto e non sarà più necessario inserire i parametri rilevanti per la sicurezza. Ciò permette di risparmiare tempo ed evita errori di inserimento a vantaggio della sicurezza. 15 Libreria per il software SISTEMA con i componenti Lenze

16 La collaborazione di Lenze l'iniziativa TÜV Rheinland 16 Creazione di un database disponibile ovunque con valori validi per i "parametri rilevanti per la sicurezza" Il TÜV Rheinland ha avviato un progetto congiunto con l'intento di mettere a disposizione i parametri rilevanti per la sicurezza (parametri SI) dei componenti preposti alla sicurezza funzionale. L'obiettivo è la realizzazione di un database di parametri SI a disposizione delle aziende. L'intero settore sta attualmente lavorando alla definizione e alla pubblicazione di questi parametri. Diversi costruttori di macchine desiderano conseguire già oggi la certificazione secondo la nuova EN ISO per le loro macchine; per fare ciò è necessario che i fornitori di componenti forniscano i parametri rilevanti. In molti casi la qualità dei dati disponibili non è adeguata ed è quindi richiesto un database uniforme e affidabile. I vantaggi I parametri rilevanti per la sicurezza dei componenti Lenze sono verificati dal TÜV Rheinland. Lenze sta partecipando attivamente alla realizzazione di un database di parametri SI validi che sarà reso disponibile a livello mondiale e sul quale potrete fare affidamento in futuro per il reperimento di parametri precisi e accurati.

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18 Appendice norme di sicurezza Abbreviazioni 18 Abbreviazione Termine inglese Spiegazione B 10d Numero di cicli entro cui, in un controllo campione, il 10% dei componenti soggetti ad usura presi in esame subisce guasti o anomalie pericolose Failure Rate Tasso di guasto/anomalia S Tasso di guasto in caso di guasti non pericolosi d Tasso di guasto in caso di guasti pericolosi CCF Common Cause Failure Guasto di causa comune DC Diagnostic Coverage Grado di copertura diagnostica DC avg Diagnostic Coverage Average Grado di copertura diagnostica in media Designated Architecture Struttura predesignata del componente che svolge la funzione di sicurezza di un sistema di controllo HFT Hardware Fault Tolerance Tolleranza agli errori dell'hardware MTBF Mean Time Between Failures Tempo medio che intercorre normalmente prima del verificarsi di un guasto MTTF Mean Time To Failure Tempo medio prima di un guasto MTTF d Mean Time To Dangerous Tempo medio prima di un guasto pericoloso Failure MTTR Mean Time To Repair Tempo medio di riparazione (sempre decisamente inferiore all'mttf) PFH Probability Of Failure Probabilità che si verifichi un guasto all'ora Per Hour PFHD Probability Of Dangerous Probabilità che si verifichi un guasto pericoloso Failure Per Hour all'ora PL Performance Level Capacità delle parti di sicurezza di svolgere una funzione di sicurezza in condizioni prevedibili e garantire la riduzione del rischio prevista PL r Performance Level Required Performance Level richiesto SIL Safety Integrity Level Livello di integrità della sicurezza SILCL Safety Integrity Claim Limit Limite di SIL richiesto (idoneità) Link utili Direttive UE Accesso diretto e gratuito a alle direttive dell'unione Europee Liste di norme Gazzetta ufficiale della UE BAuA: Bundesanstalt für Arbeitsschutz und Arbeitsmedizin (Istituto federale tedesco per la sicurezza occupazionale e la medicina del lavoro) VDMA: Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbauer (Federazione tedesca dei costruttori di macchine) Strumento software per BGIA: Berufsgenossenschaftliches Institut la determinazione del PL für Arbeitsschutz (Istituto per la sicurezza e sistema/index.jsp# secondo EN ISO la salute occupazionale) di St. Augustin Functional Safety TÜV Rheinland Management (FSM) ASI: Automation Software Information technology Organismi notificati BAuA: Bundesanstalt für Arbeitsschutz Arbeitsmedizin (Istituto federale tedesco Produktsicherheit/Geraete-undper la sicurezza occupazionale e la medicina Produktsicherheit.html del lavoro) Lista aggiornata degli organismi notificati in Europa Enti di normazione, DIN: Deutsches Institut für Normung e.v. per la lingua tedesca (istituto di normazione tedesco) Enti di normazione, IEC internazionali ISO CENELEC CEN

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20 Buono a sapersi perché siamo a vostra disposizione I nostri Clienti vengono prima di tutto. La loro soddisfazione è la nostra motivazione. Pensare in termini di vantaggi per il Cliente significa aumentare la vostra produttività grazie all affidabilità dei nostri prodotti. Da noi riceverete esattamente ciò di cui avete bisogno: prodotti e soluzioni in perfetta sinergia e con le funzioni richieste per le vostre macchine e i vostri impianti. Questo è ciò che intendiamo per qualità. Affidatevi al nostro know-how, maturato in oltre 60 anni di esperienza in vari settori e tradotto coerentemente in prodotti, funzioni di azionamento e soluzioni chiavi in mano per specifiche applicazioni. Il mondo è il nostro mercato. Lenze è sempre vicina a voi con soluzioni di azionamento e automazione all avanguardia. Lenze Drives GmbH Postfach D Hameln Si riserva il diritto di apportare modifiche tecniche Printed in Germany it Algeria Argentina Australia Austria Belarus Belgium Bosnia- Herzegovina Brazil Bulgaria Canada Central America Chile China Colombia Croatia Czech Republic Denmark Egypt Estonia Finland France Germany Greece Hungary Iceland India Indonesia Iran Israel Italy Japan Latvia Lebanon Lithuania Luxembourg Macedonia Malaysia Mauritius Mexico Morocco Netherlands New Zealand Norway Philippines Poland Portugal Romania Russia Serbia-Montenegro Singapore Slovac Republic Slovenia South Africa South Korea Spain Sweden Switzerland Syria Taiwan Thailand Tunesia Turkey Ukraine United Arab Emirates United Kingdom/Eire USA Vietnam Potete fare affidamento sulla nostra Assistenza. I nostri esperti sono a vostra disposizione 24 ore al giorno, 365 giorni all anno in oltre 30 paesi, tramite il nostro servizio internazionale Helpline Hours ( )

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