PROGRAMMA DI INTERVENTI DENOMINATO: ATTIVAZIONE DI UNA SCUOLA DI DESIGN INTERNAZIONALE A MATERA

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1 2.0 PRESUPPOSTI DI PROGETTO E LINEE GUIDA PROGRAMMA DI INTERVENTI DENOMINATO: PROGETTO DI FATTIBILITÀ E LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA TERRITORIALE INNOVATIVO DEL DESIGN E DI UN LABORATORIO DI RICERCA E PROTOTIPAZIONE RAPIDA In collaborazione con: L Iniziativa è realizzata nell ambito dell Accordo Quadro multiregionale denominato Sensi Contemporanei 2 Promozione e diffusione dell arte contemporanea e valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle regioni del Sud Italia

2 1 PROGETTO DI FATTIBILITÀ E LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA TERRITORIALE INNOVATIVO DEL DESIGN Arch. Paolo Rigamonti Via Romolo Gessi, Milano

3 INFLUENZA GLOBALE INDICAZIONI DI STRATEGIA TERRITORIALE Il primo obiettivo è quello di partire da Matera, e dalla Basilicata, per stabilire un centro gravitazionale di un sistema del design che possa allargarsi verso il territorio interregionale circostante, del quale si consolidi quale epicentro e punto di riferimento, svolgendo un ruolo da protagonista principale. E importante concentrare gli sforzi per costruire una immagine del primato di Matera quale capitale del design del Sud. INFLUENZA LOCALE

4 INDICAZIONI DI STRATEGIA TERRITORIALE Il carattere straordinario e strategicamente unico di Matera, dovranno essere i punti chiave sui quali costruire un progetto che abbia come parola d'ordine il termine PROPAGAZIONE. Con questa idea si intende affermare che proprio a partire dalle caratteristiche di elevatissima attrattiva del suo epicentro, il progetto può ambire ad una dilatazione dei suoi effetti, coinvolgendo aree limitrofe ed espandendosi alla collaborazione e alla cooperazione con il territorio circostante. LOCALE MATERA TERRITORIALE BASILICATA PUGLIA INTERREGIONALE SUD GLOBALE

5 OBIETTIVI GENERALI DI PROGETTO RECUPERO DELLE ATTIVITÀ TRADIZIONALI DEL TERRITORIO ATTRAVERSO IL FILTRO DEL DESIGN Considerando infatti la straordinarietà urbanistica e architettonica di Matera, il progetto si propone come amplificatore di questa eccezionalità, sublimandola quale generatore di contenuti culturali che vedono il design, e l arte, al centro di un sistema di offerta che verrà a generarsi per propagazione. La prospettiva principale, pertanto, è quella di realizzare un sistema che possa avere una efficacia da volano, in termini di sviluppo del territorio e dell impresa locale. SVILUPPARE UNA FORMA DI MARKETING CULTURALE DEL TERRITORIO PROPAGAZIONE DI UN SISTEMA DI RINNOVAMENTO VERSO ALTRI SETTORI IDENTIFICARE MATERA COME CENTRO DI ECCELLENZA RIVITALIZZARE IL SISTEMA DELLA PICCOLA IMPRESA

6 MDS MATERA DESIGN SYSTEM UN LABORATORIO DIFFUSO PER LO SVILUPPO DEL DESIGN ATTRAVERSO IL RECUPERO DELLE ATTIVITÀ ARTIGIANALI IMBOTTITO, CERAMICA, TUFO, RICAMO, CARTAPESTA, MODA, ETC... SVILUPPO DELL IMPRESA TERRITORIALE

7 ISTITUZIONI NAZIONALI ATTORI DEL PROCESSO Il carattere straordinario e strategicamente unico di Matera, dovranno essere i punti chiave sui quali costruire un progetto che abbia come parola d'ordine il termine PROPAGAZIONE. ISTITUZIONI LOCALI MDS PRIVATI Con questa idea si intende affermare che proprio a partire dalle caratteristiche di elevatissima attrattiva del suo epicentro, il progetto può ambire ad una dilatazione dei suoi effetti, coinvolgendo aree limitrofe ed espandendosi alla collaborazione e alla cooperazione con il territorio circostante. FORMAZIONE

8 ISTITUZIONI NAZIONALI ISTITUZIONI LOCALI DISTRETTO/PRIVATI MATERA DESIGN SYSTEM ARTIGIANI LOCALI ENTI DI FORMAZIONE ASSOCIAZIONI LABORATORI E WORKSHOP TEXTILE LEGNO TUFO CERAMICA CARTAPESTA IMBOTTITO ARREDO ALTRO...

9 SPERIMENTAZIONE INDICAZIONI DI STRATEGIA TERRITORIALE Il carattere straordinario e strategicamente unico di Matera, dovranno essere i punti chiave sui quali costruire un progetto che abbia come parola d'ordine il termine PROPAGAZIONE. Con questa idea si intende affermare che proprio a partire dalle caratteristiche di elevatissima attrattiva del suo epicentro, il progetto può ambire ad una dilatazione dei suoi effetti, coinvolgendo aree limitrofe ed espandendosi alla collaborazione e alla cooperazione con il territorio circostante. Una metodologia di progetto che si proponga di individuare nuove abitudini, nuove forme, nuovi materiali. DO IT YOURSELF Adottare il modello del designer-artigiano, con una formazione che si svolge dalla progettazione concettuale al manufatto. LOW COST / HIGH QUALITY Puntare verso prodotti della tradizione con materiali e tecniche che possano condurre verso manufatti di qualità ma accessibili. UPCYCLING Progettare in modo sostenibile trovando forme per riciclare materiali e oggetti in prodotti di valore e qualità superiori. NETWOKING Aprire la massimo livello le connessioni, costruire un ampio raggio di comunicazione e di diffusione del progetto.

10 METODOLOGIA DI AZIONE 1 RICERCA E STUDIO TRADIZIONI Coinvolgere le realtà locali partendo da un lavoro di ricerca e archiviazione delle forme di lavorazione locale, dei materiali e delle tipologie di manufatto. come base di partenza per l'elaborazione di strade progettuali condotte in continuità con la tradizione, in modo da poter "iniettare" nel più breve tempo possibile processi innovativi all'interno di processi produttivi già avviati e conosciuti. 2 SPERIMENTAZIONE E PROGETTO Si ritiene quanto mai importante, porre come tema di progetto la ricerca di proposte progettuali interessanti basate proprio sulla realtà produttiva esistente così come allo stato di fatto 3 PRODUZIONE DEL DESIGN

11 KEYWORDS DI PROGETTO Il carattere straordinario e strategicamente unico di Matera, dovranno essere i punti chiave sui quali costruire un progetto che abbia come parola d'ordine il termine PROPAGAZIONE. Con questa idea si intende affermare che proprio a partire dalle caratteristiche di elevatissima attrattiva del suo epicentro, il progetto può ambire ad una dilatazione dei suoi effetti, coinvolgendo aree limitrofe ed espandendosi alla collaborazione e alla cooperazione con il territorio circostante. SPERIMENTAZIONE DO IT YOURSELF LOW COST / HIGH QUALITY UPCYCLING NETWOKING

12 YII (TAIWAN)

13 FORMAFANTASMA (IT/NL)

14 FLAT DESIGN (IT)

15 15 3 LABORATORIO DIFFUSO DEL DESIGN: MODELLO E DESCRIZIONE GENERALE 3.6 IL DESIGN COME RIQUALIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ARTIGIANALI E noto il legame a doppio filo esistente tra l ambito disciplinare del design e il modello produttivo industriale, in particolar modo nell area milanese a partire già dalla metà anni cinquanta, che ha dato un notevole contributo alla crescita culturale ed economica dell Italia ed ha proiettato, anche all estero, l immagine più positiva del nostro Paese. Pertanto la relazione design industria appare acquisita, inscindibile ed esclusiva. Tuttavia, fermo restando che tale relazione ha spesso raggiunto (e oggi con fatica ancora raggiunge) elevatissime vette espressive, essa non rappresenta l unica strada percorribile. Basterebbe ricordare che, alla sua nascita, il design si rapportava ad una idea di industria che, per quanto già avviata sulla scelta tecnologica, era piuttosto lontana dal modello al quale noi oggi facciamo riferimento, assomigliando molto, per l impiego ancora obbligatoriamente diffuso delle capacità manuali dell uomo, all impresa artigiana. Il processo deve essere in grado di coinvolgere le realtà locali, partendo da un importante lavoro di ricerca e archiviazione delle forme di lavorazione locale, dei materiali e delle tipologie di manufatto. Questo lavoro è la base di partenza, la chiave di lettura potremmo dire, per l'elaborazione di strade progettuali condotte in continuità con la tradizione, in modo da poter "iniettare" nel più breve tempo possibile processi innovativi all'interno di processi produttivi già avviati e conosciuti. E' quanto mai importante, infatti, porre come tema di progetto la ricerca di proposte progettuali interessanti basate proprio sulla realtà produttiva esistente così come allo stato di fatto, piuttosto che rivolgersi verso complessi e farraginosi processi di introduzione di tecnologie innovative, processo che rischierebbe di creare attriti e, sopratutto, di vedere perdersi l'identità propria della competenza artigianale territoriale RICERCA E STUDIO TRADIZIONI Fase di ricerca, catalogazione, archiviazione e documentazione delle tecniche artigianali tradizionali del territorio. SPERIMENTAZIONE E PROGETTO Individuazione delle attività presenti sul territorio che possano essere coinvolte nello sviluppo di progetti sperimentali sulla singola competenza disciplinare. PRODUZIONE DEL DESIGN Produrre prototipi e piccole serie con l obiettivo di dimostrare anche alle realtà artigianali coinvolte la reale fattibilità del metodo di lavoro proposto.

16 FORMAZIONE INNOVAZIONE IMPRESA PREPARAZIONE TEORICA E PRATICA ATTRAVERSO ATTIVITÀ DIDATTICA E ATTIVITÀ DI LABORATORIO E PROTOTIPAZIONE. APPLICAZIONE DELLA METODOLOGIA APPRESA PER L IDENTIFICAZIONE DI MODELLI SETTORIALI DI SVILUPPO. TRASFERIMENTO DEI PROCESSI DI SVILUPPO IN ATTIVITÀ DI IMPRESA A FORTE CONTENUTO DI INNOVAZIONE. PREDISPOSIZIONE MANTENIMENTO SVILUPPO

17 17 1 FORMAZIONE DIDATTICA IN AULA LABORATORIO INCONTRI E LEZIONI 2 SISTEMA DELL INNOVAZIONE PROGETTO IMPRESA CENTRO DI RICERCA INCUBATORE 3 IMPRESA

18 18 4 LABORATORIO DIFFUSO DEL DESIGN: STRUTTURA E MODELLO FORMATIVO 4.2 FASI DI ATTUAZIONE 1 PROGETTO / ORGANIZZAZIONE 2 DIDATTICA / LABORATORIO 3 COMUNICAZIONE / RELAZIONE La prima fase di lavoro consiste in una buona definizione delle strutture e delle metodologie che verranno utilizzate durante lo svolgimento delle attività di didattica e laboratorio. Dovranno inoltre essere definiti attentamente tutti gli assetti logistici (parteniariati, sedi didattiche, sedi di laboratorio, partecipazioni esterne). E in questa fase che si elaboreranno le richieste e le indicazioni delle aziende, costituendo così la documentazione di base su cui costruire l intero progetto. Nella fase operativa di didattica e laboratorio, si concentrano le attività di formazione e prototipazione, che dovranno essere affiancate da una solida struttura logistica di supporto, in modo da rispettare il piano didattico stabilito e agevolare le attività collaterali. In questa fase si svolge il punto nodale del progetto. I progetti e manufatti realizzati dai laboratori dovranno inoltre essere oggetto di mostre ed esposizioni per una loro valorizzazione. Una volta chiuse le attività didattiche, i risultati dei laboratori dovranno essere debitamente raccolti, archiviati e valorizzati, seguendo le linee di comunicazione pubblicizzazione definite in fase organizzativa. E' importante che la comunicazione venga svolta da addetti ai lavori, per individuare i canali privilegiati di pubblicazione e di ripetizione. Dal corretto svolgimento si queste attività dipendono gli esiti e il successo delle successive edizioni del progetto. FASE PRELIMINARE FASE OPERATIVA FASE DI ELABORAZIONE

19 MODELLO FORMATIVO La didattica ha il senso di costruire, nel suo insieme, un entità sperimentale del design, che chiameremo MDS LAB. e si svolgerà attraverso tre strumenti principali, ognuno con uno specifico scopo. DIDATTICA MDS LAB LABORATORIO I tre momenti si volgeranno contemporaneamente, seguendo il modello didattico del learning by doing, intersecando le diverse esperienze e amplificando il più possibile l apprendimento e l esperienza di ogni singolo partecipante. WORKSHOP

20 MDS CHANNEL Se uno dei punti chiave del successo della prima edizione è rappresentato dall'uso dei socia media, si dovrà in questo progetto allargarne l'uso in modo da costruire una piattaforma di rete ampia e multicanale, attraverso cui documentare le attività, gli interventi esterni e le lezioni speciali e soprattutto costruire un sistema allargato e continuo di comunicazione e informazione fra tutti gli attori del progetto.

21 PROSPETTIVE DI SVILUPPO CRESCERE UNA CREATIVE CLASS La proiezione di sviluppo dovrebbe vedere gli sforzi concentrati alla formazione di un distretto creativo del Design, creando condizioni di particolare interesse culturale, professionale, ambientale da giustificare una presenza costante e persistente sul territorio di figure in grado di innescare meccanismi virtuosi in ambito locale. Una azione efficace per la costruzione di un nucleo creativo forte, oltre allo sviluppo e all emergenze dei talento esistenti, è la realizzazione di contest che richiamino sul luogo energie e competenze diverse, per realizzare un ambiente di scambio e un mix culturale stimolante. MATERA DESIGN DISTRICT MADE IN MATERA CONTEST LOCALI E INTERNAZIONALI ON LINE MARKETING

22 2 DI PROGETTO DI FATTIBILITÀ E LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE UN LABORATORIO DI RICERCA E PROTOTIPAZIONE RAPIDA Prof. Arturo Dell Acqua Bellavitis D.B. Design and project sas Viale Coni Zugna, Milano

23 Perché a Matera Matera è una città dalle enormi potenzialità che ha dalla sua parte una forte vocazione turistica e culturale ed una spiccata identità territoriale, naturalistica e, non ultimo, produttiva. Il possibile successo di Matera sul terreno dell innovazione a forte contenuto di design ha motivazioni plurime, essendo un punto nodale di una rete di relazioni, conoscenze e saper fare che permettono la generazione di processi innovativi.. una Scuola Internazionale di Design? Centro formativo (e di ricerca e sviluppo) polifunzionale, finalizzato alla promozione e alla comunicazione, alla sperimentazione progettuale ed alla tutela delle attività di design che sono legate indissolubilmente alle produzioni locali, mantenendo al contempo una forte e dichiarata vocazione internazionale, che si orienti anche ai mercati esteri e agli scenari produttivi contemporanei.

24 OBIETTIVI STRATEGICI LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DEL DESIGN ALL INTERNO DEI SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI E LOCALI-GLOBALI LA DEFINIZIONE DI NUOVE STRATEGIE DI BRAND DEVELOPMENT, BRAND IMAGE E DI COMUNICAZIONE DI IMPRESA LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE PROGETTUALE PER L INNOVAZIONE DI PRODOTTO, PROCESSO E SERVIZIO LA GESTIONE DELLA CONOSCENZA SULL INNOVAZIONE E SULLA PRODUZIONE LOCALE LA SENSIBILIZZAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SOCIO-CULTURALE DELLE SCELTE PROGETTUALI NEI CONTESTI DI RIFERIMENTO LO SVILUPPO DI ATTIVITÀ DI PROTOTIPAZIONE, UTILI AL TRASFERIMENTO DELLE CONOSCENZE IN AMBITO TECNICO E TECNOLOGICO, E ALLA SPERIMENTAZIONE APPLICAT LA CREAZIONE E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DESIGN MATERA (E DEL MADE IN ITALY) ATTRAVERSO LA PROMOZIONE ESTERA DELLE PRODUZIONI LOCALI E NAZIONALI

25 AREE DI SERVIZIO FORMAZIONE RICERCA APPLICATA SPERIMENTAZIONE PER LA PRODUZIONE PUBBLICAZIONI PROMOZIONE CONSULENZA

26

27 AMBITI DISCIPLINARI E TEMI STRATEGICI PER LA FORMAZIONE OUTDOOR DESIGN / DESIGN DEGLI SPAZI ESTERNI La progettazione per gli esterni è un tema di sostanziale rilevanza in un ottica progettuale. Prevede conoscenze tecniche a cavallo tra il mondo dell architettura degli esterni, dell urbanistica e del design. Possibili Corsi specifici: - Arredo per gli esterni privati e semiprivati - Design per l arredo urbano - Matera Light Art workshop - Exhibit Design

28 SCUOLA INTERNAZIONALE DI DESIGN: POSSIBILI AZIONI E INTERVENTI OPERATIVI

29 AMBITI DISCIPLINARI E TEMI STRATEGICI PER LA FORMAZIONE OUTDOOR DESIGN / DESIGN DEGLI SPAZI ESTERNI La progettazione per gli esterni è un tema di sostanziale rilevanza in un ottica progettuale. Prevede conoscenze tecniche a cavallo tra il mondo dell architettura degli esterni, dell urbanistica e del design. Possibili Corsi specifici: - Arredo per gli esterni privati e semiprivati - Design per l arredo urbano - Matera Light Art workshop - Exhibit Design

30 AMBITI DISCIPLINARI E TEMI STRATEGICI PER LA FORMAZIONE ECCELLENZA E MADE IN ITALY Lo stile italiano, riconosciuto come marchio di eccellenza e qualità verrà approfondito analizzando le 3F del Made in Italy (Fashion-Food-Furniture), per poi concludersi con un approfondimento operativo (un laboratorio di progetto) che proverà a ridefinire un immaginario futuro per il Made in Italy, rispetto agli scenari evolutivi contemporanei. Possibili Corsi specifici: - Design of excellence - New Italian Design (Design for Made in Italy) - Design for luxury - Jewellery Design - Italian Culture & Design Experience

31 PROGRAMMA DI INTERVENTI DENOMINATO: AMBITI DISCIPLINARI E TEMI STRATEGICI PER LA FORMAZIONE FASHION DESIGN (SISTEMA-PRODOTTO-MODA e TESSILE) Verrà approfondito il sistema di competenze finalizzate all innovazione del prodotto-moda. I principali temi di analisi saranno: la cultura della Moda italiana in relazione agli scenari del Made in Italy ed all evoluzione tecnica del settore tessile, la ricerca per la moda e il tessile (scenaristica & trend setting). Possibili Corsi specifici: - Fashion design e ricerca tendenze - Textile design per gli interni - Tessile per l imbottito - Nuove finiture per i rivestimenti dell imbottito

32 AMBITI DISCIPLINARI E TEMI STRATEGICI PER LA FORMAZIONE DESIGN STRATEGICO E BRANDING TERRITORIALE L obiettivo da raggiungere è quello di sviluppare concept innovativi che valorizzino le specificità dei territori urbani utilizzando l approccio strategico del design come leva di sviluppo. Verranno approfonditi i temi riguardanti la città contemporanea, il turismo, la cultura, l ambiente, l industria locale come risorse da valorizzare, l identità urbana. Possibili Corsi specifici: - Brand Design - Design and valorization of places (Drawing the Genius loci) - Design for urban innovation - Matera Design 2019 (in relazione alla candidatura di Matera come CAPITALE DELLA CULTURA 2019)

33 L ARCHITETTURA DELLA SCUOLA INTERNAZIONALE DI DESIGNI IPOTESI POSSIBILI Nuovo corso di laurea all interno della realtà esistente (Università della Basilicata)? Centro di formazione professionale sul modello del centro Enaip di Cantù? Istituzione di una Scuola Regionale o locale a capitale privato? Istituzione di una Scuola Regionale o locale a capitale pubblico? Consorzio universitario misto?

34 L architettura della Scuola Internazionale di Design Un Consorzio universitario misto è la forma sostenibile e la più adatta a soddisfare in modo flessibile nel tempo le diverse esigenze del territorio. Esempi già in essere: MFI Milano Fashion Institute, consorzio fra Università Bocconi, Politecnico di Milano ed Università Cattolica, per l erogazione di corsi e master nell ambito della moda, del design e del management. ARD&NT (Arte Design e Nuove Tecnologie). Innovacom, Consorzio di Federmobili per la parte formativa che vede realtà della distribuzione convivere con gruppi industriali nazionali ed internazionali, istituzioni formative Ascom, Camere di Commercio. POLI.design, consorzio del Politecnico di Milano partecipato dalla Scuola del Design e dal Dipartimento di Industrial design, Arte, Comunicazione e Moda, per l erogazione di corsi di alta formazione e Master universitari, oltre ad essere il centro consulenziale per le aziende pubbliche/private del design

35 Perché un Consorzio? La costituzione di un Consorzio permette quella corretta collaborazione pubblico/privata che riteniamo caratterizzi la realtà locale e possa garantire un efficace durata della Scuola. Il Consorzio può delineare le varie linee editoriali su cui deve muoversi e, di volta in volta, capire come e da chi far erogare le specifiche realtà formative. Il Consorzio può essere senza scopi di lucro e quindi più efficacemente accedere a forme di finanziamento pubblico. La costituzione del Consorzio deve successivamente portare alla identificazione della sede fisica la cui dimensione andrà valutata in rapporto alle diverse linee formative di cui il Consorzio vorrà e saprà dotarsi. Il consorzio infatti potrà erogare offerte formative di vario genere e durata, potrà partecipare ad attività di ricerca teorica ed applicata, svolgere attività di consulenza a diversi livelli, istituire laboratori sperimentali, svolgere attività di promozione, stabilire alleanze con realtà industriali o centri di ricerca in Italia ed all estero.

36 CRONOPROGRAMMA E COSTI DI MASSIMA

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