PROGETTI anno scolastico 2014 / 2015

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1 Istituto Comprensivo GIORGIO GABER Scuola Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado Via Trieste, Lido di Camaiore (LU) Tel Fax luic83200q@istruzione.it istitutocamaiore2@iccamaiore2.org sito web: PROGETTI anno scolastico 2014 / 2015 A cura della Funzione Strumentale POF e della Commissione POF

2 INDICE Pag. SCUOLA INFANZIA Impara l Arte 3 Attività didattiche educative 5 A lezione di tradizioni 7 Cresco Sicuro 10 SCUOLA PRIMARIA Maestra Natura 12 Teatro 16 La Musica parte dal Mare 17 Facciamo sport a scuola 20 ECDL Patente informatica europea 21 SCUOLA SECONDARIA I GRADO Trinity 24 Lettorato lingua inglese 25 Potenziamento di matematica 26 PEZ Piani educativi zonali: 27 Laboratori di Musicoterapia 27 Laboratorio di Teatro 27 Ore aggiuntive per il personale interno 28 Sportello di Ascolto 30 PROGETTI TRASVERSALI Doposcuola 31 Parent training 32 Laboratori del Sapere Scientifico 35 Biblioteche scolastiche 37 Recupero e potenziamento 41 Progetto Intercultura Un mondo in comune 42 Alla scoperta di Sprocco 49

3 PROGETTI DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA SCUOLA DELL INFANZIA VIA FERRARIN SCUOLA DELL INFANZIA EMANUELA CUPISTI IMPARA L'ARTE DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto: Impara l arte. vuole utilizzare l Arte come sfondo integratore in tutte le attività, in modo da rendere l esperienza del bambino unitaria, senza momenti vuoti e slegati. Attraverso l Arte si vuole rendere affascinante e stimolante l incontro tra i bambini e la realtà, tra i bambini ed i colori, tra i bambini e le immagini per un rapporto sempre più immediato con le cose concrete. Vorremmo porre le basi per lo sviluppo di una creatività ordinata e produttiva, usando il più consapevolmente e correttamente possibile i linguaggi visivi, sonori e corporei. L incontro con l arte vuole essere, inoltre, una ricerca di creatività, uno stimolo al pensiero ed al giudizio critico. Noi insegnanti riteniamo che i bambini abbiano diritto all Arte, ad un approccio estetico che parta dalle sensazioni e dalle emozioni permettendo loro di stupirsi e di meravigliarsi, infatti, lo stupore e la meraviglia sviluppano la sensibilità creativa. La cognitività e le emozioni sono, per noi, inseparabili ed è proprio l approccio estetico che favorisce questa connessione, per questo è importante che l esperienza estetica faccia parte della vita dei bambini. Vorremmo proporre la pittura, la scultura e tutto quanto fa parte dell Arte, come percorso alla scoperta di sé e del mondo che circonda il bambino. Utilizzare l Arte, i pittori, gli scultori e le loro opere come fonte di ispirazione, come serbatoio di idee. Il tutto deve servire come pretesto per giocare, creare, inventare, esprimersi Non dobbiamo preoccuparci di quali contenuti l Arte ci vuole esprimere ma dobbiamo estrapolare da essa tutti gli elementi utili ai bambini per fare esperienza creativa. Cercheremo di affinare il senso estetico e cromatico attraverso l osservazione e la lettura di opere d Arte. Il linguaggio visivo può dare, a nostro avviso, un grande contributo anche agli altri linguaggi (parole, musica, teatro ) Un valido contributo possono offrirlo le visite ai musei e gallerie, le esperienze di laboratorio, l osservazione di opere di artisti, racconti di esperienze e tradizioni artistiche. Crediamo sia opportuno sottolineare che, per potersi occupare di Arte ed offrirla ai bambini, sia necessario rendere l ambiente in cui vivono la Quotidianità scolastica, un luogo ricco di stimoli visivi ed estetici che permettano loro di riconoscersi e di sentire lo spazio come proprio, farlo vivere e farlo parlare.

4 SCHEMA PROGETTO: IMPARA L ARTE La modalità di lavoro utilizzata è caratterizzata da : GIOCO, ESPLORAZIONE E RICERCA, VITA DI RELAZIONE, OSSERVAZIONE, PROGETTAZIONE E VERIFICA, DOCUMENTAZIONE. LA METODOLOGIA DELLA RICERCA/ AZIONE si articolerà attraverso le seguenti fasi: INDAGINE PROPEDEUTICA, la fase di indagine sarà mirata alla valorizzazione delle idee preconcette nei riguardi dell area di indagine affrontata, alla formulazione di ipotesi, alla rilevazione delle capacità mediante un osservazione iniziale del bambino. ESPERIENZA DIRETTA, (RICERCA VIVA) sarà la fase in cui il bambino diventa protagonista, impara ad ordinare le conoscenze e ad acquisire un metodo scientifico. RIELABORAZIONE, sarà la fase in cui il bambino rielabora l esperienza fatta, verifica l ipotesi, riordina i dati e interiorizza nuove conoscenze. VERIFICA E DOCUMENTAZIONE. La verifica e la documentazione si attueranno attraverso gli elaborati prodotti dai bambini, esposti in una mostra di fine anno scolastico.

5 Lo spazio scolastico è un elemento fondamentale per definire il progetto educativo che si intende realizzare. La scuola e i suoi spazi, dove i bambini passano molte ore non può essere considerato un elemento di sfondo accessorio e secondario ad una serie di attività, ma soggetto protagonista e fondante del progetto pedagogico. E necessario pensare ai vari spazi sia di sezione che comuni come luogo in cui i bambini e gli adulti condividono esperienze comuni e personali; lo spazio va differenziato e organizzato per rispettare le diverse esigenze dei bambini: muoversi, stabilire relazioni soddisfacenti, vivere e condividere emozioni, fare esperienze, manipolare, esplorare, sperimentare, scoprire, capire E per questo che le insegnanti, in questo anno scolastico, prevedono di migliorare la strutturazione di ambienti interni comuni e di sezione rivedendo la gestione di spazi, costruendo piccoli arredi, atelier, realizzando una biblioteca scolastica. Il tutto mira a migliorare l attuazione delle seguenti attività: 1. ATTIVITA LUDICO MOTORIE: prevede attività ed esercizi gioco mirati a sviluppare le competenze motorie e relazionali. 2. ATTIVITA di EDUCAZIONE TEATRALE: prevede attività varie per favorire i linguaggi verbali e non verbali. 3. ATTIVITA di SEZIONE: prevede una serie di attività diversificate che prendono in considerazione tutti gli aspetti educativi - didattici ed in particolare quello sociale ( attività di routines ). 4. ATTIVITA inerenti alle FESTIVITA : prevede attività varie da svolgersi nei periodi precedenti alle festività ricorrenti con l obiettivo di valorizzare le tradizioni. 5. ATTIVITA IN CONTINUITA : prevede attività per le classi di passaggio bambini dell ultimo anno di frequenza della scuola dell infanzia con la scuola primaria (tempo pieno e modulo ), bambini di tre anni con gli asili-nido. 6. ATTIVITA DI LABORATORIO DEL SAPERE SCIENTIFICO E DIDATTICA DELLA GEOMETRIA: prevede attività specifiche in piccolo e grande gruppo seguendo un metodo laboratoriale basato su 5 fasi: osservazione, produzione grafica, discussione collettiva, concettualizzazione e produzione condivisa. Saranno proposti percorsi mirati all osservazione degli esseri viventi, all individuazione degli elementi macroscopici delle piante e ad un osservazione più attenta dell elemento acqua. Per quanto concerne più specificatamente l ambito matematico andremo a scoprire alcune proprietà delle forme geometriche con la manipolazione di materiali strutturati e non. 7. ATTIVITA DI PARENT TRAINING: prevede il coinvolgimento dei genitori/ nonni con incontri dedicati a diverse tematiche educative come NATI PER LEGGERE ed INCONTRI CON ESPERTI inerenti ad azioni per la prevenzione del disagio. Prevede anche il loro coinvolgimento in attività costruttive e manipolative per favorire la partecipazione attiva, la condivisione e l ampliamento del progetto educativo scolastico.

6 8. ATTIVITA ALTERNATIVA ALL INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA: prevede attività inerenti l ascolto e la produzione di storie che contengono fatti di vita quotidiana,la lettura di immagini, giochi con le parole e rappresentazioni grafiche. 9. ATTIVITA per l ORTO SCOLASTICO : prevede attività per la realizzazione dell orto, la semina,il trapianto,l uso consapevole dell acqua,il rispetto dei cicli stagionali biologici naturali; manutenzione e cura del meleto a spalliera ed ultimazione del pergolato dei kiwi. 10. PROGETTO DIFFERENZIAMO INSIEME PER UN MONDO PIU PULITO : prevede attività di osservazione, cura e rispetto della natura e individuazione della sua trasformazione, giochi di esplorazione senso-percettiva di materiali diversi, giochi di raggruppamento, classificazione e quantificazione di oggetti, discriminazione delle caratteristiche sensopercettive degli oggetti,uso di simboli, conversazioni guidate,verbalizzazione di racconti ed esperienze con frasi strutturate e uso di un lessico adeguato. 11. PROGETTO : INGLESE GIOCANDO prevede attività svolte da una/o insegnante di madrelingua esterna/o per i bambini di 5anni.L approccio metodologico sarà essenzialmente ludico ed interattivo, ovvero mediante giochi, canzoni ed altre attività didattiche concepite per coinvolgere i bambini e permettere loro di apprendere divertendosi. 12. PROGETTO : ALLA SCOPERTA DI SPROCCO : prevede attività di conversazioni guidate per conoscere la tradizione del Carnevale e il suo valore sociale,attività manipolative con la tecnica della cartapesta, attività socio ricreative e psicomotorie ( sfilata coreografia di Grease ). 13. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: presso FATTORIA DIDATTICA -AZIENDA AGRICOLA - CITTADELLA DEL CARNEVALE - BIBLIOTECA DEI RAGAZZI- MOSTRA DEI PRESEPI MUSEO DEL MARE (Oasi LIPU) - Rassegna LA SCUOLA VA A TEATRO.

7 PROGETTI DELLE SCUOLE PRIMARIE SCUOLA PRIMARIA G. CARDUCCI SCUOLA PRIMARIA R. L. MONTALCINI A LEZIONE DI TRADIZIONI e PALIO NELLE SCUOLE Scuola primaria R.L. Montalcini Sono progetti tesi alla riscoperta delle tradizioni locali. Il progetto A lezione di tradizioni proposto dall Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Camaiore e realizzato in collaborazione con l Associazione tappetari nasce con l intento di far conoscere ai bambini, in modo ludico e metodologico: - la tradizione dei tappeti di segatura che si ripete da molti anni a Camaiore ogni sabato precedente il Corpus Domini; Da diversi anni nel nostro Istituto si sono svolti corsi dedicati alla tecnica della segatura colorata. I corsi sono stati seguiti da esperti giovani inseriti in diversi gruppi. Anche nel corrente anno scolastico viene preparato e dato in dotazione il Kit del tappetaro (scatolone con il necessario per iniziare l attività). Nel mese di Settembre gli alunni che hanno seguito i corsi 2013 hanno ricevuto l attestato di partecipazione nella sala consiliare del Comune di Camaiore Corsi mattutini e pomeridiani per minitappetari Articolazione del progetto: Motivi geometrici e figurativi nella storia dei tappeti scuola secondaria 1 La tecnica dei tappeti di segatura scuola primaria FASI DELLA LAVORAZIONE L IDEA. IL BOZZETTO Ogni gruppo ha un disegnatore, un ideatore che realizza il bozzetto preliminare, dal quale verrà realizzato il tappeto. Dopo la verifica con i componenti del gruppo, si realizza il bozzetto in scala con le dimensioni in larghezza e lunghezza: sviluppo della fase decorativa la figura centrale altre scelte che esplorano soluzioni diverse. Una delle scelte da definire nel bozzetto è la fascia laterale, cioè la cornice del tappeto, ma anche in

8 questo caso il disegnatore può esplorare altre soluzioni come la non scelta della cornice, dove il disegno centrale domina fino al bordo o altre esperimenti innovativi. Come possiamo capire la scelta del disegnatore è determinante e tutto il gruppo deve poi condividere tali scelte e tradurle in operatività. Un lavoro quindi individuale che richiede poi la condivisione per un lavoro d'equipe. IL BOZZETTO TRASFERITO SU LEGNO Questa fase propriamente tecnica richiede il trasferimento del bozzetto sui fogli di compensato, con la sequenza dei vari motivi o figure, stabilendo i passaggi cromatici. Ogni disegno su compensato rappresenta un colore o piu' colori in sfumatura. Questa operazione avviene attraverso il trasferimento classico del riporto grafico o attraverso mezzi tecnici operativi (oggi molto utilizzati la lavagna luminosa o un proiettore di immagini. A disegno terminato i fogli di compensato sono pronti per l'intaglio diventando quello strumento indispensabile e unico che prende il nome di "stampo". GLI STAMPI Come si è detto, gli stampi sono strumenti indispensabili per la realizzazione dei tappeti di segatura. Il materiale che si usa per costruirli è il compensato, grandi fogli di legno, di spessore da tre a cinque millimetri. Gli stampi dunque sono dei pannelli di legno sottile che variano nel numero e nella grandezza sui quali vengono disegnate le immagini. Ogni pannello disegnato viene poi inciso con una penna ad aria o frese o seghetto elettrico. Devono essere costruiti tanti stampi quanti sono i colori che si vogliono usare nella realizzazione del tappeto. Quando i pannelli disegnati sono stati incisi si sovrappongono per vedere se coincidono dal primo all ultimo. A questo punto gli stampi sono quasi pronti, vanno solo rifiniti perché si possono usare più facilmente. Si tracciano esattamente le dimensioni che si vogliono dare al tappeto e poi si taglia lo stampo sulla linea segnata. I listelli di legno vanno fermati lungo i bordi degli stampi per facilitarne la manovrabilità. IL BOZZETTO E LA SCELTA DEI COLORI Il bozzetto oltre che necessario per il trasferimento delle immagini serve per la scelta dei colori. Viene pertanto predisposto uno schema del bozzetto con la ripartizione degli spazi e la scelta dei colori: il piano dei colori prevede lo strato iniziale e le fasi successive secondo i diversi spazi e sarà utilizzato dai componenti del gruppo per la colorazione della SEGATURA

9 LA SEGATURA La segatura è un materiale incoerente e minuto che si produce segando il legno. La parola stessa denuncia la sua origine. Infatti si trova nelle segherie del legname. Migliore è la segatura di pioppo perchè è chiara ed assorbe meglio il colore. Spesso si usa però la segatura di pino o di abete perché è più facile da reperire. La segatura viene ben setacciata con appositi stacci di più misure con rete più o meno fitta. La segatura pronta viene colorata secondo la quantità ed i colori richiesti dal progetto. Ogni quantità da colorare viene ammucchiata sul pavimento ben pulito, mentre in un secchio viene diluita nell acqua l anilina, una polvere colorante. L acqua cosi colorata viene versata lentamente nella segatura da una persona, mentre altre con le mani la rivoltano e la impastano, facendo attenzione che non si formino grumoli pieni di colore concentrato. Questa operazione dura fino a quando la segatura è tutta omogenea e del colore desiderato. Oggi questa storica manualità è sostituita dall impastatrice utilizzata nel campo edile che sostituisce il lavoro dell uomo. Comunque, terminata l operazione, la segatura viene lasciata un giorno esposta all aria e poi chiusa con la giusta umidità in sacchi di nylon per conservarla fino alla realizzazione del tappeto. L'ANILINA L'anilina è il tipo di colorante, come abbiamo detto, utilizzato per impastare la segatura. E' un colore concentrato indelebile, utilizzato nella colorazione della carta a livello industriale, adatto per la segatura che ha una forte assorbenza essendo legno. In commercio la troviamo in polvere e liquida, entrambe devono essere diluite in acqua o meglio con l'alcool. Questo procedimento permette un migliore assorbimento del colore e nel tempo la segatura colorata si può mantenere in sacchi di nylon chiusi. Il colore deve essere assorbito uniformemente e quindi l'impasto è determinante. Il progetto A lezione di tradizioni : - avvicina alunni, insegnanti, genitori alla conoscenza della tecnica della segatura colorata quale elemento radicato nella tradizione della nostra comunità e come elemento espressivo adatto per le nuove generazioni; - mira al recupero dei giochi tradizionali come riscoperta della propria storia culturale e materiale, delle proprie origini, del senso di appartenenza; - offre momenti di confronto tra le abitudini dei bambini e quelle dei nonni per ragionare insieme di somiglianze e diversità, di memoria e condivisione, di intergenerazionalità e di intercultura; - è un occasione di socializzazione, uno strumento per stimolare l'inventiva, la curiosità, l'ingegno, la manualità, la creatività; - abitua alla sana competizione, alla riflessione, al rispetto delle regole. Il progetto PALIO NELLE SCUOLE mira a far conoscere la tradizione del Palio che ormai è divenuta una delle manifestazioni caratteristiche del territorio camaiorese sia da un punto di vista ludico che di socializzazione ed animazione delle varie zone del territorio. FINALITÀ: FAR CONOSCERE E PRATICARE I GIOCHI E LE GARE CHE CARATTERIZZANO L ATTIVITÀ DELL ASSOCIAZIONE. Il progetto si rivolge a tutti i plessi scolastici del Comune di Camaiore e con prevalenza alle classi quarte e quinte della Scuola Primaria. Nel plesso Rita Levi Montalcini parteciperanno le classi: IV A V A V C IV B V B. Durante le ore settimanali di attività motoria, gli insegnanti saranno affiancati da personale dell Associazione i quali presenteranno, spiegheranno e faranno eseguire alle bambine e ai bambini i giochi tipici del Palio. L attività svolta culminerà nel mese di Maggio (data prevista 30 maggio 2015) presso lo stadio di Camaiore dove le varie classi realizzeranno tutte le gare apprese e le svolgeranno come nel vero Palio dei Rioni che si tiene nel mese di Luglio. Tutto questo affinché, oltre a far avvicinare ai giochi caratteristici i ragazzi, essi si sentano sempre più

10 attratti da questa sana competizione piena di gioia e di sano agonismo. CRESCO SICURO : SI IMPARA DA PICCOLI A DIVENTARE GRANDI Scuola primaria R.L. Montalcini Cresco sicuro è un progetto che è stato realizzato con l obiettivo di preparare gli insegnanti prima e gli alunni successivamete al concetto di sicurezza. Tale approccio ha consentito di lavorare con le scuole secondarie di primo grado, introducendo I concetti di comportamento attento e rispettoso per sè e per gli altri in particolare nell affrontare la strada. La scelta di anticipare l età dei destinatari del progettoè legata al fatto che anche gli insegnanti evidenziano che I bambini e le bambine sembrano crescere sempre più in fretta. Si nota, inoltre, una tendenza all isolamento dalle relazioni interpersonali, anche in presenza di compagni, amici e familiari: usare il proprio cellulare mentre si è in compagnia sta diventando una triste abitudine, anche tra gli adulti. Si nota, inoltre, una tendenza all isolamento dalle relazioni interpersonali, anche in presenza di compagni, amici e familiari: usare il proprio cellulare mentre si è in compagnia sta diventando una triste abitudine, anche tra gli adulti. L aumento della connessione in rete da parte dei bambini è aumentata dell 80% negli ultimi tre anni (analisi del Child Exploitation and Ondine Protection center CEOP del Regno Unito). Non essendo possibile eliminare tutti i rischi presenti sul web è necessario creare un dialogo tra adulti per non cadere nello sconcerto e determinare reazioni di inutili proibizioni. L educazione si sta arricchendo di questi mezzi per i vantaggi didattici e di socializzazione, ma non può sostituire con l area virtuale la consuetudine alle relazioni interpersonali. La responsabilizzazione dei minori è quindi fondamentale per affrontare il problema dei rischi posti dalla rete. I ragazzi in genere sono molto più esperti nella navigazione rispetto ai loro genitori e insegnanti, ma hanno una diversa percezione dei rischi rispetto agli adulti, generalmente con familiarità limitata con le nuove tecnologie. In considerazione dell età sempre più precoce in cui i bambini si approcciano ad Internet e della possibilità di essere vittime di potenziali abusi, il progetto si pone il seguente OBIETTIVO FORMATIVO Sperimentare dei percorsi educativi per responsabilizzare i bambini al fine di proteggersi proteggere e supportare le vittime. ATTIVITA L attività mira a cogliere il problema del benessere, nel delicato momento della preparazione al cambiamento adolescenziale, e di ruolo, nel successivo passaggio dalla scuola primaria alla secondaria. I fattori critici nella crescita attualmente sono associati all uso generalizzato di dispositivi

11 informatici. Genitori, educatori e operatori sanitari, aprendo un confronto sui benefici ed i rischi dell accesso ai sistemi di informazione della rete possono calare, nella proprio realtà, una visione educativa per la promozione della salute. Alcune auspicabili azioni di cambiamento possono quindi esplicarsi in: - Trovare insieme come sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia e affrontare i temi che inducono imbarazzo ed eventuali incresciosi episodi nella classe e fuori. Creare un Vademecum che indichi la costruzione di regole condivise da applicare fuori e dentro la scuola - Essere consapevoli come adulti che adottare le Life skills in classe possa essere la misura adeguate per salvaguardare una crescita sicura, dedicando tempo ad una comunicazione interattiva, nel rispetto dei diritti dei bambini, anche quando devono esplorare l ambiente on-line. - Accompagnare nella crescita i figli nei settori di interesse nei quali cimentarsi in modo maggiormente gratificante, condividendo un metodo tale da supportare la propria autostima (in fase di strutturazione) per esprimere la propria voglia ed il proprio bisogno di auto-affermazione. - Aumentare a scuola il numero di attività che tengano conto delle Life Skills in modo da rafforzare negli insegnanti la convinzione che sia necessario allenare gli alunni alla comunicazione interpersonale e la consapevolezza che la riduzione o la mancanza di interesse per le competenze relazionali diventa un fattore di rischio. METODOLOGIA I principali riferimenti teorici della metodologia descritta sono: Educazione attiva - learning by doing Skill for life e peer education, la risoluzione di problemi applicati al gruppo di lavoro Destrutturazione del messaggio pubblicitario volto al consumismo e alla passività CLASSI COINVOLTE Classe 4A e 5 C del modulo primaria R.L. Montalcini

12 MAESTRA NATURA : erbe ed altro Scuola primaria R.L. Montalcini Il progetto si pone lo scopo di realizzare un piccolo orto per promuovere e sviluppare l educazione alimentare ed ambientale. Quella in cui viviamo è la società di consumi,tutto è fatto per essere consumato in fretta e gettato altrettanto rapidamente. Il modo disordinato e precipitoso in cui ci nutriamo rispecchia pienamente questo stile di vita. Avvicinare i bambini alla terra facendo loro coltivare dei frutti e delle verdure più o meno conosciuti è un modo per educarli alla varietà, alla stagionalità, ai metodi di coltivazione biologici e biodinamici, al rispetto della natura e di tutte le creature viventi, ad incuriosirsi per ciò che è diverso ed ad assaggiare ciò che loro stessi coltivano. Gli stimoli che intendiamo dare ai bambini vanno nella dimensione del BUONO, del PULITO e del GIUSTO perché trasmettiamo loro l idea che ciò che non è coltivato in maniera intensiva, è raccolto al momento giusto e non fa centinai di chilometri per arrivare a destinazione, non può che essere organoletticamente più buono ed ecologicamente più sostenibile.

13 OBIETTIVO FORMATIVO Sviluppare lo spirito della ricerca attraverso: l osservazione dei fatti lo spirito di ricerca il coinvolgimento diretto il porre domande il progettare esperimenti il lavoro di gruppo OBIETTIVI SPECIFICI 1. Avvicinare i ragazzi al mondo delle piante attraverso un contatto diretto 2. Far apprendere conoscenze in campo botanico 3. Partecipare al miglioramento estetico di un area verde 4. Confrontare esperienze e saperle comunicare agli altri 5. Usare diversi tipi di comunicazione 6. Promuovere le diverse inclinazioni ATTIVITA Le attività didattiche prevedono dei laboratori didattici operativi METODOLOGIA La metodologia seguita è essenzialmente quella del cooperative learning, tutoring tra pari, brainstorming, ricerca azione. L utilizzo di schede tecniche o mappe e schemi nonché la visione di filmati diventa momento di riflessione personale da condividere poi nel gruppo. La natura del progetto è laboratoriale e pertanto ogni attività diventa momento di approfondimento di conoscenze sviluppo / consolidamento / potenziamento di abilità e competenze. Il lavoro di gruppo e le attività laboratori ali rappresentano i percorsi esplorativi dove si uniscono i saperi disciplinari a quelli di ricerca e di verifica, dove si imparano negoziazioni e dinamiche comunicative caratterizzate dalla disponibilità e dalla condivisione cognitiva ed emotiva. STRUMENTI E MATERIALI Per la realizzazione del progetto sono necessari tutti gli strumenti che si usano per la messa in opera di un orto: vanghe, rastrelli, annaffiatoi, tubo gi gomma, paletti per la recinzione, filo di ferro per delimitare ed inoltre: semi, piantine, terriccio e concime. CLASSI COINVOLTE E RESPONSABILI DEL PROGETTO Prenderanno parte al progetto le classi della scuola primaria R.L. Montalcini del modulo: 1A 2 A - 3 A 4 A e 5 A. Le insegnanti delle suddette classi saranno le responsabili del progetto, saranno sostenute nella ricerca di agrarie disponibili dal Comune di Camaiore e si avvarranno della consulenza dell esperto Dott. Caselli.

14 DURATA OTTOBRE/ NOVEMBRE sopraluogo, preparazione del terreno, scelta delle semine DICEMBRE/GENNAIO organizzazione degli spazi, stesura del calendario per gli interventi MARZO semine varie e lavori in classe APRILE lavori nell orto con realizzazione di fotoreportage MAGGIO raccolta di alcuni prodotti e probabile vendita di piantine RISULTATI E MONITORAGGIO Il progetto prevede la condivisione di momenti di socializzazione. Attraverso la osservazione degli studenti al lavoro e nelle dinamiche interpersonali (in relazione ad autonomia, sicurezza personale, collaborazione, disponibilità, comunicazione verbale e non) la verifica, di tipo qualitativo, viene svolta in itinere. Costituiranno invece verifica quantitativa: La realizzazione dell orto La coltivazione di piantine La partecipazione al mercatino organizzato dal Comune di Camaiore

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16 PROGETTO TEATRO Scuola primaria R.L. Montalcini PROGETTO TEATRO La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. E' un'attività rivestita di precisi significati ludici e ottiene alto gradimento tra i bambini in quanto corrisponde ad una loro esigenza profonda. La drammatizzazione infatti significa: socialità: l'attività teatrale implica l'accettazione della libertà e del punto di vista dell'altro, la discussione ed il coordinamento delle azioni. Tutto ciò abitua alla vita di gruppo dando spazio a ciascuno nelle diverse funzioni e ruoli; emotività: nell'attività teatrale si intrecciano comportamenti carichi di intensa emotività, improvvisi e spontanei in bambini liberi di esprimersi; linguaggi: la messa in atto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore, permette al bambino di appropriarsi di molteplici linguaggi e gli garantisce la possibilità di comunicare; creatività: i bambini trovano l'occasione per sviluppare il proprio potenziale fantastico e la propria creatività. Esigenza di cambi di scena, costumi, dialoghi, ruoli, esercitano alla elasticità mentale per la creazione di soluzioni sempre nuove; interdisciplinarietà: anche nella fase più tipicamente teatrale si possono individuare filoni di lavoro i cui temi possono essere sviluppati in ambiti diversi. La valenza educativa e pedagogica del teatro nella scuola è ormai riconosciuta e comprovata. L attività teatrale, esercitata con una metodologia adeguata,può rispondere ai bisogni più urgenti che i bambini si trovano ad affrontare nella complessità della società contemporanea e della sua crisi di certezze e aspettative. Studi di sociologia culturale e di psicologia sociale mettono in evidenza come i bambini siano esposti ad un numero incontrollato di stimoli esterni: tv, giochi multimediali, pubblicità.

17 Tutto quello che nell adulto può trovare un filtro cognitivo, nel bambino incontra un soggetto pronto a recepire disordinatamente ogni sorta di informazione, immagine, suono. Durante le attività scolastiche o le lezioni si è riscontrato nei bambini una crescente difficoltà di ascolto, una fatica a rilassare il proprio corpo e la tendenza a fare giochi sempre più individuali, sempre più veloci e frammentari. E difficile che un bambino di oggi si incanti e si concentri su un gioco o un attività per un tempo significativamente prolungato, al contrario tende a prevalere il desiderio di sperimentarne continuamente di nuovi, in modo superficiale e irrequieto. Nel caso peggiore l attitudine al non-ascolto e la mancanza di concentrazione rimangono l unico filtro ai caotici ed estranianti stimoli esterni. Il teatro rappresenta la forma d arte collettiva per eccellenza. Fare teatro significa anzitutto lavorare in gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e stimolante: lo spettacolo. Quindi incentivare il bambino a impegnarsi, dare il meglio di sé e responsabilizzarsi nel lavoro con gli altri. Significa inoltre avere una vasta gamma di possibilità per esprimere creativamente il proprio mondo emozionale e farlo in uno spazio protetto in cui l errore venga accolto e non censurato anche per i bambini svantaggiati o con problemi relazionali. Per tutte queste ragioni si crede che l attività teatrale possa rispondere efficacemente ai nuovi e urgenti bisogni dei bambini. Rendere i bambini protagonisti, soggetti attivi e partecipi alla realizzazione di un progetto condiviso accresce l autonomia, mantiene alta la motivazione, stimola la ricerca e l auto apprendimento. Se poi questo progetto è la costruzione di un evento teatrale, che mette in gioco la sensibilità, l affettività e il linguaggio del corpo, la spinta a lavorare insieme e usare tutte le proprie capacità e competenze diventa potentissima. OBETTIVO FORMATIVO Offrire a tutti i bambini, l opportunità di esprimere le proprie emozioni e mettersi in gioco scegliendo il ruolo ad essi più congeniale. Sperimentare linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola Potenziare e rafforzare la conoscenza di SE e dell ALTRO Educare al rispetto dell altro, alla collaborazione e alla cooperazione Offrire una più compiuta possibilità d integrazione ai bambini con bisogni educativi speciali Ampliare gli orizzonti culturali dei bambini, stimolandone la sensibilità alle arti sceniche Arricchire l offerta formativa. OBIETTIVI SPECIFICI: Comprendere un testo teatrale, individuare personaggi, ambienti, sequenze, avvenimenti, relazioni. Comprendere messaggi di testi musicali. Comprendere i messaggi della narrazione. Interpretare in modo efficace situazioni di dialogo. Saper utilizzare il linguaggio mimico gestuale e motorio musicale. Saper ascoltare e concentrarsi. Sapersi rapportare con il pubblico.

18 METODOLOGIE L educazione al gesto e al riconoscimento delle emozioni in modo ludico e divertente attraverso strumenti e mezzi che attingono alle situazioni quotidiane molto vicine al mondo dei bambini coinvolti nel progetto. Si cercherà di favorire l interazione sociale attraverso il processo creativo e di aumentare le capacità di ascolto e fiducia verso i compagni nella coscienza, all interno del gruppo, della responsabilità del singolo per il successo del lavoro di tutti. Punti di forza Sviluppare in modo significativo la propria autostima, mettendosi in discussione, correggendosi, lasciandosi guidare dal docente e dai compagni verso il raggiungimento dei traguardi previsti. Affrontare e superare la difficoltà e la paura di parlare davanti ad un pubblico Sapersi relazionare con i compagni e l insegnante con linguaggi, luoghi e momenti diversi. DURATA Durante l anno scolastico, in tempi diversi secondo le esigenze degli alunni e l organizzazione della scuola, durante l orario scolastico, si proporranno le attività che aiuteranno i bambini ad avvicinarsi al linguaggio teatrale,sia come spettatori, sia come protagonisti attivi. CLASSI COINVOLTE E REFERENTI DEL PROGETTO Prenderanno parte al progetto tutte le classi della scuola primaria. Sono referenti tutti gli insegnanti della classi. RISULTATI E MONITORAGGIO Risultati attesi: dare una più forte connotazione interdisciplinare al teatro sottolineare la valenza educativa dell esperienza teatrale come occasione di crescita far vivere ai bambini in modo divertente e intelligente l esperienza teatrale rendendola creativa e stimolante rafforzare il desiderio di conoscere l altro, educare alla collaborazione e alla cooperazione favorire la partecipazione attiva dei bambini a sostegno di tematiche quali, l arte, l ambiente, l ecologia e la pace.

19 LA MUSICA PARTE DAL MARE PLESSO G. CARDUCCI CLASSI 1 2A 2B A.S /2015

20 DESCRIZIONE Il progetto si avvarrà di strumenti creativi che permettano ai bambini di esprimersi attraverso canali non verbali: con la sperimentazione di linguaggi artistici, essi saranno accompagnati nella direzione di uno sviluppo armonico. Stimolare la creatività, ovvero creare in maniera attiva, assume il significato più ampio di strutturare e sperimentare linguaggi diversi, dove i caratteri distintivi dei singoli, come i suoni e i movimenti, possano convivere e, attraverso l aggregazione, trasformarsi in un momento di crescita interpersonale. Nel laboratorio musicale si utilizzeranno materiali riciclati o apparentemente non destinati alla musica, contribuendo ulteriormente a sviluppare un atteggiamento attento e responsabile del rispetto per l ambiente. Il percorso prenderà inizio nel mese di Dicembre con un uscita sul mare, dove verranno raccolti materiali naturali (conchiglie, legnetti, ). A partire da Gennaio nella scuola verrà allestito un laboratorio dove saranno raccolti sia i materiali del mare che altri di riciclo ed inizieranno gli interventi nelle classi dell esperto Luca Gherardi. Nel mese di Aprile è prevista una visita al Museo della Marineria (Viareggio) per partecipare ad un percorso finalizzato alla conoscenza della comunicazione dei delfini. Il progetto si concluderà il 6 Maggio, nella giornata del SZ Day, con una mostra dei materiali prodotti e del percorso eseguito e con una piccola esibizione di danze e canti. OBIETTIVI FORMATIVI Esprimere e rielaborare sentimenti, pensieri, emozioni, vissuti attraverso linguaggi non verbali. Educare all ascolto di sé e degli altri. Dare a tutti la possibilità di esprimersi in uno spazio non giudicante e totalmente accogliente. Attivare comportamenti corretti di rispetto per l ambiente e l uso di risorse. MUSICA OBIETTIVI SPECIFICI Sviluppare la capacità di ascolto Distinguere suoni, rumori e ritmi naturali e artificiali Identificare la fonte di suoni e rumori Riconoscere ritmi nella natura, negli oggetti, nelle parole Fare un sano uso della voce Regolarizzare la respirazione senza fatica Cantare individualmente o in gruppo semplici melodie rispettando ritmo e intonazione Costruire semplici strumenti con materiale naturale e/o di riciclo Collegare canti, musiche e suoni alla gestualità

21 MOVIMENTO Muoversi seguendo un ritmo prestabilito Realizzare ritmi con le parti del corpo e/o con piccole percussioni Favorire la coordinazione motoria attraverso la danza ARTE Attribuire significati alla musica attraverso rappresentazioni iconiche e grafiche Stimolare nella lettura di un immagine e/o produzione multimediale significati emozionali Produrre elaborati grafico iconici, compositivi, plastici, espressivi con materiali naturali e/o di riciclo. METODOLOGIA Il metodo utilizzato si basa su un approccio attivo, socio-emotivo, creativo ed esperienziale. Attraverso l utilizzo di giochi, laboratori musicali, artistici e motori i bambini saranno accompagnati in un percorso collettivo di ricerca di risposte e di costruzione di una nuova consapevolezza di sé e degli altri. L apprendimento del linguaggio musicale sarà attuato con approccio metodologico basato sulla percezione uditiva, l operatività e l apertura ad una rielaborazione autonoma ed originale dell evento sonoro. VALUTAZIONE La giornata conclusiva costituirà un evento che permetterà di verificare la validità del percorso svolto in termini di: Collaborazione e affiatamento del gruppo Ricostruzione ed esposizione del percorso svolto Esposizione di strumenti musicali e altri manufatti realizzati con materiali di riciclo e non Piccola rappresentazione di musica e danza

22 FACCIAMO SPORT A SCUOLA PROGETTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO M. ROSI DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto coinvolgerà gli alunni della scuola secondaria di primo grado per favorire il pieno sviluppo delle loro potenzialità, stimolando processi di valutazione, autovalutazione, socializzazione. Le attività ludico - sportive saranno il mezzo per far conoscere ai ragazzi nuovi sport e incentivarne la loro pratica. Sarà favorita l aggregazione anche tra compagni di classi diverse all interno dell istituto. OBIETTIVO FORMATIVO Partecipare alle attività sportive condividendo con altre persone esperienze di gruppo. OBIETTIVI SPECIFICI star bene del ragazzo con se stessi e gli altri nel rispetto dell ambiente l acquisire la consapevolezza delle proprie capacità educare al rispetto delle regole promuovere l' attività sportiva come espressione di vita sana migliorare le abilità personali anche nella gestione del disagio. ATTIVITA Le attività verranno svolte individualmente, a gruppi, dando la massima importanza alle esperienze ludiche nel rispetto della gradualità e della polivalenza Gli alunni verranno coinvolti in attività di classe, di istituto e in tornei. Le attività si svolgeranno in palestra, nel cortile della scuola dove è presente la pedana del salto in lungo

23 METODOLOGIA S intende indicare l insieme di operazioni che permettono di organizzare il lavoro e strutturare tutti i contenuti, per arrivare al raggiungimento degli obiettivi prefissati. La scelta del metodo deve essere adeguato agli obiettivi da raggiungere, alle caratteristiche degli allievi, all ambiente e agli attrezzi disponibili. ELEMENTI ESSENZIALI DEL METODO: Ruolo operativo dell inse gnant e, vale a dire: il suo atteggiamento, la gestualità, il linguaggio usato, la gestione della voce, la relazione insegnante- allievi. Relazione stimolata tra gli allievi, vale a dire: favorire la socializzazione, l amicizia, la collaborazione, la comunicazione, il rispetto delle persone, controllare lo spirito agonistico, l affermazione di sé a scapito dei compagni, controllare le critiche negative e distruttive. Tipo di apprendimento utilizzato: metodo induttivo e deduttivo. Per deduttivo s intende il metodo che privilegia percorsi già preordinati, per induttivo quello che sfrutta maggiormente l azione partecipativa e creativa degli allievi. DURATA Le insegnanti di educazione fisica svolgeranno tale progetto in orario curricolare per tutto l anno scolastico. Si prevedono collaborazioni esterne, con le associazioni sportive e con esperti che stipuleranno di volta in volta specifiche convenzioni con l Istituto al fine di ampliare la formazione motoria e sportiva (tennis, Hockey, pallavolo, psicomotricità) far sport tutti, far sport di più ECDL - PATENTE INFORMATICA EUROPEA DESCRIZIONE DEL PROGETTO Saper usare il computer è ormai un requisito indispensabile per lavorare, si tratti di chi è alla ricerca della prima occupazione o di chi ha il problema di ricollocarsi sul mercato del lavoro. Vale però anche per chi un lavoro ce l'ha, ma desidera migliorare la propria posizione. Ma che cosa significa realmente saper usare il computer? Molti hanno una certa conoscenza di questo strumento, ma è loro difficile definire a quale livello. Ritengono di poterlo usare in modo adeguato, ma in effetti non possono provarlo. Serve quindi uno standard di riferimento che possa essere riconosciuto subito, in modo certo, dovunque Nell ambito di una società e di conseguenza di una scuola dove il fare digitale assume un ruolo strategico, il progetto ha lo scopo di sviluppare e di potenziare le competenze informatiche degli alunni coinvolti attraverso lo sviluppo di alcuni tra i sette moduli previsti della patente informatica europea ECDL.

24 OBIETTIVO FORMATIVO Far maturare negli allievi una pratica tecnologica etica e responsabile, lontana da inopportuni riduzionismi o specialismi ed attenta alla condizione umana nella sua interezza e complessità. OBIETTIVI SPECIFICI: Sviluppare e potenziare le competenze informatiche dei soggetti coinvolti. Preparare gli allievi al superamento esami ECDL presso test-center accreditati della Versilia. Promuovere la convivenza democratica e il rispetto delle regole. Promuovere le relazioni positive tra pari e con gli adulti. ATTIVITA L ambiente di lavoro sarà il laboratorio multimediale della scuola media Michele Rosi. Il progetto prevede per ogni livello di classe lo sviluppo di almeno due moduli da scegliere tra i 7 moduli previsti per l ECDL: Concetti base dell IT Uso del computer; gestione file Elaborazione testi (Word) Fogli elettronici (Excel) Database (Access) Presentazione PowerPoint Reti informatiche; Internet. Gli argomenti esaminati saranno i seguenti: programma di videoscrittura Word; Presentazioni multimediali PowerPoint; Internet e posta elettronica. Alla fine delle lezioni gli alunni coinvolti saranno accompagnati a sostenere l esame, presso testcenter accreditati, degli argomenti esaminati durante il corso. METODOLOGIA Metodo operativo: il laboratorio. Prima di essere ambiente, il laboratorio è uno spazio mentale attrezzato, una forma mentale, un modo di interagire con la realtà. Con il lavoro in laboratorio lo studente domina il senso del suo apprendimento. Metodo induttivo e deduttivo. Utile per un ragionamento che dal particolare passa al generale e dal generale passa al particolare e diventa un buon procedimento di ricerca. Conversazioni guidate. Utile per un confronto, uno scambio, un arricchimento reciproco, per stimolare la discussione e valorizzare la capacità di pensiero al fine di sviluppare il senso critico.

25 STRUMENTI E MATERIALI Computer, videoproiettore, LIM, Materiale cartaceo o digitale predisposto dall insegnante CLASSI COINVOLTE E RESPONSABILI DEL PROGETTO Verranno coinvolte le classi seconde e terze della scuola Secondaria 1 grado. DURATA E previsto un corso della durata di due mesi circa. RISULTATI E MONITORAGGIO Osservazioni sistematiche sul grado di gradimento degli alunni Compilazione di questionari e/o prove strutturate Prove oggettive di tipo cartaceo ed informatico Conversazioni guidate sul rispetto delle regole della convivenza democratica

26 TRINITY L'insegnamento della lingua inglese mira a promuovere ed incoraggiare lo sviluppo delle abilità espressive e comunicative degli allievi e l'acquisizione di una competenza comunicativa che permetta loro di usare la lingua come efficace mezzo di comunicazione in contesti diversificati. In altre parole gli allievi dovrebbero riuscire a sopravvivere, linguisticamente, in contatti occasionali con parlanti madrelingua in situazioni quotidiane. Questo progetto di potenziamento della lingua inglese è rivolto agli alunni che frequentano la classe terza e intendono sostenere l'esame ESOL del Trinity College. OBIETTIVO FORMATIVO acquisizione delle abilità di comprensione e interazione orale in lingua inglese sviluppo e consolidamento del processo di apprendimento acquisizione di un metodo di studio finalizzato all organizzazione autonoma del lavoro OBIETTIVI SPECIFICI 1. rafforzare le abilità audio-orali 2. rafforzare il livello di indipendenza nell uso comunicativo della lingua 3. rafforzare le conoscenze grammaticali attraverso l uso pratico 4. aumentare la motivazione ATTIVITA Il progetto prevede un vero e proprio laboratorio linguistico all interno del quale l allievo potrà migliorare le abilità di ascolto, comprensione ed espressione della lingua straniera. Le principali funzioni e strutture linguistiche apprese nelle attività curriculari verranno utilizzate nelle interazioni orali e nelle simulazioni di conversazioni reali. METODO La metodologia di lavoro si baserà sulle seguenti attività prioritarie: esercitare l abilità di produzione orale attraverso la discussione degli argomenti proposti dall Ente Trinity esercitare le abilità di ascolto con l uso di attività strutturate esercitare la reazione all elemento sorpresa attraverso la messa in situazione da parte dell insegnante rafforzare le conoscenze grammaticali anche attraverso esercizi scritti e l assegnazione di compiti a casa. DURATA Il progetto si articola su un totale di 30 ore : 12 ore di lezioni pomeridiane per gruppo (24 in totale per due gruppi) e 8 ore per la preparazione dell'esame. Avrà inizio nel secondo quadrimestre e l esame si svolgerà nelle prime due settimane di maggio. RISULTATI E MONITORAGGIO Conseguimento della certificazione europea di conoscenza della lingua inglese Grado 4, corrispondente al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

27 LETTORATO LINGUA INGLESE DESCRZIONE DEL PROGETTO Il progetto prevede l intervento di lettori di madre lingua inglese con l obiettivo di far conseguire agli studenti una maggiore acquisizione della lingua inglese esercitandosi nella conversazione con un interlocutore che sia in possesso dei requisiti fonologici e di dizione della lingua madre. OBIETTIVO FORMATIVO Far acquisire agli studenti una maggiore acquisizione della lingua inglese interagendo con uno speaker native. OBIETTIVI SPECIFICI Ascoltare e comprendere semplici messaggi e storie narrate da persona madrelingua Leggere e comprendere testi riguardanti le tradizioni, le leggende, gli usi e i costumi del mondo anglosassone Utilizzare e variare il lessico delle strutture linguistiche acquisite nel corso degli anni di studio, per chiedere e dare informazioni su se stessi e il mondo circostante Conoscere le tradizioni culturali dei paesi anglosassoni e dimostrare interesse per la cultura e la lingua ATTIVITA Le attività proposte saranno principalmente in forma ludica e coinvolgente METODOLOGIA L approccio metodologico sarà di tipo comunicativo funzionale, tale da privilegiare il coinvolgimento diretto degli studenti e di consentire loro di acquisire ed utilizzare conoscenze linguistiche in contesti che siano vicini alla loro realtà e alle loro esigenze, attraverso attività coinvolgenti con l'interazione con un native speaker. DURATA Il progetto avrà inizio a gennaio/febbraio. CLASSI COINVOLTE E RESPONSABILI PROGETTO Il progetto riguarda le classi terza A,B,C e le classi con potenziamento lingua inglese (2C,1A,1C,1D) della scuola secondaria. Saranno svolte 6 lezioni per classe (in totale 42 ore) da un docente madrelingua che affiancherà in classe il docente curriculare in orario scolastico. RISULTATI E MONITORAGGIO Certificato del Trinity College di Londra

28 POTENZIAMENTO DI MATEMATICA DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il potenziamento di matematica è un corso facoltativo extrascolastico, rivolto agli alunni delle classi terze che abbiano una buona padronanza del calcolo algebrico previsto dalla programmazione curricolare di matematica. Partendo dalle basi del calcolo algebrico, gli alunni avranno modo di cominciare ad approfondire alcuni processi di generalizzazione propri dell algebra, anticipando quelli che saranno gli argomenti previsti dai piani di studio delle varie scuole secondarie di secondo grado. OBIETTIVO FORMATIVO Analizzare le situazioni per tradurle in termini matematici, riconoscendo schemi ricorrenti, stabilendo analogie con modelli noti, scegliendo le azioni da compiere concatenandole in modo efficace al fine di produrre una risoluzione del problema. OBIETTIVI SPECIFICI Fare acquisire un metodo strettamente scientifico che tenga conto di un linguaggio appropriato e di una strutturazione logica dei contenuti. Stimolare gli alunni ad esplorare il mondo della matematica, a comunicare di matematica ed in forma matematica. Fare maturare effettiva consapevolezza dell efficacia del linguaggio algebrico. Effettuare collegamenti tra la scienza e la vita quotidiana. Sviluppare capacità di collegamento tra le discipline scientifiche e le altre ad esse connaturali. Sviluppare le capacità e le abilità di transfert della metodologia scientifica alle altre discipline. ATTIVITA - Lezione frontale ed esercitazioni di gruppo, raccolta di appunti. METODOLOGIA- La metodologia varierà in rapporto alla struttura delle lezioni e ai contenuti affrontati. Si intrecceranno: Lezioni frontali Lavori a piccoli gruppi Discussione guidata DURATA- Il progetto è articolato in 10 lezioni di un ora e mezza ciascuna e prenderà inizio a partire dal mese di febbraio CLASSI COINVOLTE E RESPONSABILE DEL PROGETTO- Sono coinvolti nel progetto gli studenti delle classi terze. RISULTATI E MONITORAGGIO Non sono previste prove per monitorare l apprendimento della matematica potenziata. E possibile effettuare un riscontro sugli alunni che frequenteranno il corso, richiedendo le risultanze di matematica degli stessi nella scuola superiore frequentata.

29 PROGETTI TRASVERSALI Sono progetti i cui obiettivi e finalità riguardano tutti i diversi gradi delle scuole dell'istituto PEZ (piani educativi zonali) PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA - Erogato da CRED VERSILIA DECRIZIONE DEL PROGETTO In conformità con la Delibera regionale n. 444 del 28/05/2012, e con gli indirizzi espressi dalla Conferenza Zonale per l Istruzione sono state approvate le linee guida per la programmazione e progettazione integrata territoriale. Le risorse messe a disposizione per l attuazione del P.E.Z. Tendono a promuoveranno azioni per favorire l inserimento di alunni disabili con certificazione e stranieri. Il CRED Versilia intende promuovere l'inclusione scolastica attraverso tre tipologie di azioni: 1. attività di tipo laboratoriale teatro 2. attività di tipo laboratoriale musicoterapia 3. ore aggiuntive per il personale da utilizzare internamente come risorsa ulteriore Il nostro Istituto ha aderito a tutte e tre le tipologie di azioni: LABORATORI DI MUSICOTERAPIA World Federation of Music Therapy (Federazione Mondiale di Musicoterapia) ha dato nel 1996 la seguente definizione: "La musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musico terapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive La musica è un linguaggio non meno importante di quello visivo, corporeo o verbale, in grado di esprimere idee, concetti, sentimenti propri di ogni individuo. Come il linguaggio verbale, anche la musica è uno dei fondamenti della nostra civiltà. L uomo costruì i primi strumenti oltre 35 mila anni fa: tamburi, flauti, scacciapensieri. Oggi gli antropologi mettono in primo piano la capacità della musica di cementare una comunità, scandendone i ritmi e rinsaldando i legami fra i suoi membri. Essa garantirebbe la coesione sociale e la sincronizzazione dell umore dei componenti di un gruppo, favorendo così la preparazione di azioni collettive. Queste alte finalità vogliono rispondere al bisogno di inclusione e di espressione sopratutto da parte degli alunni diversamente abili o stranieri. LABORATORIO DI TEATRO Il Teatro si pone l'obiettivo di educare tramite l'espressione globale. Il teatro e l educazione sono due realtà che possiedono finalità comuni: da un lato la pedagogia pone al centro dell azione educativa la persona con tutte le sue potenzialità da sviluppare; dall altro il teatro persegue lo stesso obiettivo attraverso attività che stimolano lo sviluppo della creatività e la comunicazione. Il teatro è un efficace mezzo di educazione per il fatto che coinvolge l'individuo intero, con la sua corporeità e fisicità, con i suoi sentimenti e il suo pensiero, ma anche con la sua profonda

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