INDICE. PREMESSA...pag. 3. PROGRAMMI E PROGETTI...pag. 7. LO SCENARIO FUTURO...pag. 9. IL COMUNE COME HOLDING...pag. 13
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3 INDICE PREMESSA...pag. 3 PROGRAMMI E PROGETTI...pag. 7 LO SCENARIO FUTURO...pag. 9 IL COMUNE COME HOLDING...pag. 13 GLI ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE PLURIENNALI...pag. 15 PROGRAMMA 1 La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini Progetto 1.1 Gli strumenti della partecipazione democratica...pag. 19 Progetto 1.2 La qualità della pubblica amministrazione...pag. 23 Progetto 1.3 Servizi telematici...pag. 29 Progetto 1.4 Gestione efficiente dei servizi...pag. 33 Progetto 1.5 L internazionalizzazione della città...pag. 35 Progetto 1.6 La sicurezza...pag. 39 Progetto 1.7 Protezione civile...pag. 43 Progetto 1.8 Strategia finanziaria ed economica, fiscale, patrimoniale...pag. 45 PROGRAMMA 2 La qualità del sapere, della formazione e della cultura Progetto 2.1 Le politiche educative per l infanzia e l adolescenza...pag. 51 Progetto 2.2 La città universitaria...pag. 55 Progetto 2.3 La cultura come asset per uno sviluppo sostenibile...pag. 59 Progetto 2.4 Edilizia scolastica, contenitori culturali e impianti sportivi...pag. 65 pag 1
4 PROGRAMMA 3 La qualità dello sviluppo economico Progetto 3.1 Il sistema delle imprese...pag. 75 Progetto 3.2 L Agricoltura...pag. 83 Progetto 3.3 Il Commercio e il turismo...pag. 85 Progetto 3.4 Le infrastrutture del territorio...pag. 89 PROGRAMMA 4 La qualità ambientale Progetto 4.1 Una rinnovata cultura della Città per la riqualificazione del territorio...pag. 95 Progetto 4.2 Centro Storico...pag. 99 Progetto 4.3 Mobilità sostenibile...pag. 103 Progetto 4.4 Piano energetico...pag. 107 Progetto 4.5 Tutela dell'ambiente...pag. 111 Progetto 4.6 Il benessere animale...pag. 115 Progetto 4.7 Qualità urbana e sicurezza stradale...pag. 117 PROGRAMMA 5 La qualità del welfare municipale e comunitario Progetto 5.1 Sviluppo della qualità del sistema di welfare...pag. 123 Progetto 5.2 Migliore accesso ai servizi...pag. 125 Progetto 5.3 Sostegno alle famiglie...pag. 127 Progetto 5.4 Un programma per i disabili: sostenerne il progetto di vita...pag. 131 Progetto 5.5 Una Terza età attiva e la domiciliarità per gli anziani...pag. 133 Progetto 5.6 Solidarietà ed inclusione sociale...pag. 137 Progetto 5.7 Le pari opportunità tra uomini e donne...pag. 139 Progetto 5.8 Le politiche abitative...pag. 143 Progetto 5.9 Salute e benessere come valore sociale...pag. 147 Progetto 5.10 Il diritto allo Sport...pag. 151 pag 2
5 Premessa al Piano Generale di Sviluppo 2009 Il Piano Generale di Sviluppo (PGS) rappresenta il principale documento di programmazione generale pluriennale e strategica nel quale sono definiti i principali obiettivi strategici del Comune. Dopo le elezioni amministrative di giugno 2004, è stato predisposto il PGS , approvato con delibera consiliare n. 168/2004 in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del Sindaco neoeletto. In particolare, gli impegni elettorali del Sindaco sono stati tradotti in azioni concrete da realizzare e sono articolati su tre livelli di programmazione: - il programma che rappresenta la prima aggregazione degli obiettivi in tematismi; - il progetto che articola il programma per tipologia di intervento o per tipologia di utente a cui sono rivolti gli obiettivi; - l azione strategica che rappresenta la fase più operativa della realizzazione degli obiettivi. Il PGS 2006 ha rappresentato il primo aggiornamento del PGS. In particolare, le azioni strategiche sono state riviste in relazione agli obiettivi raggiunti nel 2005 e alle nuove priorità politiche definite in relazione ai cambiamenti socio ambientali verificatesi. Inoltre, l aggiornamento ha riguardato la struttura del documento ai fini di una semplificazione dello strumento di programmazione: si sono ridotte sensibilmente le azioni strategiche attraverso un operazione di aggregazione e di maggiore focalizzazione degli aspetti strategici rispetto a quelli più operativi. Da 153 azioni strategiche del PGS 2005 si passa a 100 del PGS Inoltre nel PGS 2006 si sono rappresentati, per ogni progetto strategico: - le risorse correnti e per investimento; - gli strumenti di partecipazione e di pianificazione negoziata; - gli altri partnership possibili: elenco dei partner pubblici e privati che possono essere coinvolti nell attuazione dell azione strategica oltre a quelli già previsti nei contratti di pianificazione negoziata; - gli stakeholder di riferimento: indicazione dei principali portatori di interesse a cui sono finalizzate le azioni strategiche; - gli indicatori: definizione degli indicatori che saranno utilizzati nel bilancio sociale per misurare l efficacia sociale delle azioni strategiche. Il PGS 2007 è stato il secondo aggiornamento del PGS. In tale documento si è mantenuta sostanzialmente la stessa struttura del PGS 2006 con tre novità: - inserimento di una parte relativa allo scenario futuro, nella quale sono indicati le principali aree strategiche di intervento. - indicazione per ogni azione strategica della parte relativa ai risultati raggiunti nei vari anni e degli obiettivi da raggiungere nell anno di riferimento. - definizione per ogni progetto degli indirizzi per i soggetti esterni controllati o partecipati dal Comune.
6 Il PGS 2008 Il PGS 2008 ha mantenuto integralmente la struttura del PGS Dal 2006 le Azioni strategiche sono rimaste invariate, e la descrizione non è più stata variata, tranne in casi eccezionali. In tale modo, il confronto tra la descrizione delle azioni strategiche ed i risultati raggiunti nel corso dei vari anni, permette di valutare lo stato di attuazione degli impegni elettorali del Sindaco. E stata, pertanto, incrementata l indicazione, per ogni azione strategica, dei risultati raggiunti relativamente agli obiettivi fissati, anno per anno, nel corso del mandato. Il PGS 2009 Il PGS 2009 mantiene integralmente la struttura dei PGS 2007 e Nella parte relativa ai risultati raggiunti sono stati evidenziati per ogni azione strategica: - i risultati raggiunti dal 2005 al 2008, così come sono stati desunti nei rispettivi bilanci sociali analitici 2005, 2006 e 2007 presentati in Consiglio Comunale in sede di approvazione dei conti consuntivi del bilancio di previsione; - i risultati raggiunti nel 2008, cosi come sono stati ricavati dallo stato di attuazione del PGS, presentato in Consiglio Comunale il 29 settembre 2008 e da successive analisi sul grado di raggiungimento degli obiettivi. Nel PGS 2009 le singole azioni strategiche sono dettagliate attraverso le seguenti informazioni: - Descrizione: indicazione dei risultati che si devono raggiungere nel corso del mandato amministrativo e delle modalità di attuazione delle azioni strategiche; - Periodo di attuazione: indicazione dell arco temporale in cui viene realizzata l azione strategica; - Responsabile politico: indicazione dell Assessore responsabile alla realizzazione dell azione strategica; - Note: indicazione dell aggiornamento dell azione strategica al PGS 2006 e specifica delle altre azioni collegate per favorire una lettura intersettoriale delle politiche dell ente. - ; - ; - ; - ; -.
7 Sono stati riportati gli strumenti di partecipazione e di pianificazione negoziata attivati dal Comune per una migliore rappresentazione della governance interistituzionale. In relazione al principio di sussidiarietà orizzontale, sempre più le politiche dell ente sono attuate con il coinvolgimento diretto dei soggetti esterni all amministrazione. In tale logica è importante sviluppare un modello organizzativo a rete, che favorisca la convergenza di obiettivi e la cooperazione sinergica tra soggetti pubblici e privati che operano sul territorio. L obiettivo è quello di definire un PGS in grado di rappresentare il piano strategico del territorio in cui si definiscono obiettivi condivisi da raggiungere e ogni attore si assume l impegno di realizzare determinate azioni dirette al raggiungimento degli obiettivi. In questa logica di governance il Comune rappresenta il soggetto che deve promuovere e coordinare il piano strategico, attraverso la creazione di momenti di partecipazione, in cui tutti gli attori del piano possano esprimere proprie idee e condividere gli scenari di sviluppo. Il processo di inclusione e di formazione delle partnership è finalizzato a: - creare un consenso ampio sulle politiche di sviluppo adottate; - disporre di nuove risorse finanziarie, tecnologiche e informative per l attuazione dei programmi; - evitare sforzi separati e creare delle sinergie tra attori; - ridurre i tempi di realizzazione dei programmi; - ricevere contributi dall Unione Europea, che considera sempre più l inclusione un requisito fondamentale per il finanziamento dei progetti. Il sistema di programmazione e controllo adottato Dopo l approvazione del documento in Consiglio Comunale, tutti gli altri strumenti di programmazione gestionale dell ente (dal piano esecutivo di gestione al piano dettagliato degli obiettivi) sono stati definiti in relazione alle indicazioni contenute nel PGS, in modo da implementare un sistema di programmazione e controllo integrato e coordinato. In questo modo gli obiettivi gestionali delle singole unità organizzative discendono direttamente dalle azioni strategiche del PGS. La verifica sullo stato di attuazione del PGS viene svolta periodicamente, in relazione alla rilevazione del grado di raggiungimento degli obiettivi gestionali delle singole unità organizzative dell Amministrazione coinvolte nell attuazione delle azioni strategiche. Azione Strategica (obiettivo strategico per assessorato) Obiettivo di PEG (obiettivo gestionale per area organizzativa) Obiettivo di PDO (obiettivo gestionale per servizio organizzativo)
8 Modello di Pianificazione strategica del Comune di Forlì Programma del Sindaco Stakeholder Piano Generale di Sviluppo Bilancio Sociale Gestione Stakeholder
9 PROGRAMMI PROGETTI 1 La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini Mission: Un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini, impegnato nell'opera di semplificazione della macchina amministrativa. 1.1 Gli strumenti della partecipazione democratica 1.2 La qualità della Pubblica Amministrazione 1.3 Servizi telematici 1.4 Gestione efficiente dei servizi 1.5 L'internazionalizzazione della città 1.6 La Sicurezza 1.7 Protezione civile 1.8 Strategia finanziaria ed economica, fiscale, patrimoniale 2 La qualità del sapere, della formazione e della cultura 2.1 Le politiche educative per l infanzia e l adolescenza Mission: Sapere, formazione e cultura per un sistema di conoscenza e di istruzione di alto 2.2 La città universitaria profilo per tutta la società che comprenda tutte le fasce dalla didattica per l'infanzia 2.3 La Cultura come asset per uno sviluppo sostenibile all'università, dalla formazione permanente alla ricerca specialistica. 2.4 Edilizia scolastica, contenitori culturali e impianti sportivi 3 La qualità dello sviluppo economico 3.1 Il sistema delle imprese Mission: Sostegno allo sviluppo, in particolare attraverso scelte e investimenti capaci di creare 3.2 L Agricoltura le condizioni che assicurano al nostro sistema produttivo ed economico competitività, 3.3 Il Commercio e il turismo puntando su ricerca, innovazione e servizi. 3.4 Le infrastrutture del territorio 4 La qualità ambientale 4.1 Una rinnovata cultura della Città per la riqualificazione del territorio Mission: La qualità ambientale, da elemento accessorio allo sviluppo sociale e materiale della 4.2 Centro Storico comunità, diventa elemento centrale della qualità della vita. 4.3 Mobilità sostenibile 4.4 Piano energetico 4.5 Tutela dell'ambiente 4.6 Il benessere animale 4.7 Qualità urbana e sicurezza stradale 5 La qualità del welfare municipale e comunitario 5.1 Sviluppo della qualità del sistema di welfare Mission: Il welfare municipale e comunitario per una rete di servizi socio-sanitari basata 5.2 Migliore accesso ai servizi sull'idea di solidarietà, sull'attenzione nei confronti delle fasce più deboli e sull'assicurazione 5.3 Sostegno alle famiglie del diritto alla salute. 5.4 Un programma per i disabili: sostenerne il progetto di vita 5.5 Una Terza età attiva e la domiciliarità per gli anziani 5.6 Solidarietà ed inclusione sociale 5.7 Le pari opportunità tra uomini e donne 5.8 Le politiche abitative 5.9 Salute e benessere come valore sociale 5.10 Il diritto allo Sport
10 Lo scenario futuro Il piano generale di sviluppo ha l obiettivo di descrivere una visione per Forlì per i prossimi anni: a questo fine si evidenziano le principali linee strategiche su cui puntare per rendere la città attrattiva e competitiva: il sistema tangenziale Il nuovo sistema tangenziale, di competenza di ANAS S.p.A., è un progetto di grande importanza per il futuro della città e del territorio. Si tratta di un grande anello viario che segue in gran parte il perimetro dell area urbana, mettendo in collegamento i centri nevralgici, quali casello autostradale, aeroporto, polo ospedaliero di Vecchiazzano, e le principali arterie stradali (Ravegnana, Cervese e strade principali delle vallate). I lavori finanziati e avviati, per un investimento complessivo di circa 210 milioni di euro, riguardano in particolare i primi due lotti della Tangenziale Est e il raddoppio e completamento dell Asse di Arroccamento. Il primo lotto della Tangenziale Est consiste in 1,9 chilometri di asse viario (da via Mattei al prolungamento di viale Spazzoli), per un investimento di 32 milioni di euro. L opera, avviata nel 2005 si è conclusa a fine L intervento comprende anche una galleria di 80 metri sopra alla quale insiste la rotatoria di svincolo tra la via Emilia e la Tangenziale est. Il secondo lotto, con un investimento di 76 milioni di euro, è stato avviato nel 2005 ed è in fase di completamento. L intervento, che interessa il tratto compreso fra il prolungamento di viale Spazzoli e via Placucci a S. Martino, per una lunghezza di 3,2 chilometri, sarà ultimato nella primavera del L opera comprende anche una galleria sotto l aeroporto. Il quarto lotto, per circa 48 milioni di euro, è stato finanziato nel 2008 e nel corso del 2009, al termine delle procedure di gara, verrà determinato l Appaltatore, che dovrà redigere anche il progetto esecutivo. Per quanto riguarda il terzo lotto (da via Placucci a via Firenze) non è ancora stato finanziato. L Asse di Arroccamento, per un importo del finanziamento di 110 milioni di euro, i cui lavori sono iniziati alla fine del 2007, dovrebbe essere completato nel pag. 9
11 lo Scalo merci interprovinciale Nell area di Villa Selva, al confine con Forlimpopoli, nascerà il più grande snodo ferroviario per trasporto merci della Romagna, che sostituirà i centri di Forlì, Cesena, Santarcalngelo e Rimini. I lavori sono attualmente in corso e quelli relativi al primo stralcio funzionale (oltre mq) dovrebbero chiudersi entro l estate del A regime lo scalo occuperà mq ed avrà una capacità di oltre 1,2 milioni di tonnellate/anno. Il nuovo Scalo Merci ferroviario è parte costitutiva della piattaforma romagnola, che insieme con il porto di Ravenna, l autoporto di Cesena e l aeroporto di Forlì forma un sistema integrato per la distribuzione e la movimentazione delle merci. l Area industriale di Villa Selva È inserita in un corridoio infrastrutturale che comprende i collegamenti con il sistema tangenziale di Forlì (e attraverso questo con l aeroporto), con la nuova via Emilia e, attraverso la Cervese adeguatamente potenziata, con il porto di Ravenna, e la connessione diretta con il nuovo scalo merci ferroviario. La concentrazione delle quote di espansione dell offerta per insediamenti produttivi a Villa Selva assume così il significato di una polarizzazione entro un ambito che per qualità dell accessibilità territoriale e dei servizi offerti è in grado di competere con successo con altre situazioni a livello regionale ed extraregionale. La competitività del sistema economico romagnolo dovrebbe trovare uno dei principali punti di forza proprio in questa polarità. il Polo di Pieve Acquedotto È concepito per riorganizzare alcune funzioni presenti (Fiera, casello autostradale, direzionalità, ecc.) in un sistema complesso di funzioni, tutte connotate dal forte carico urbanistico e dall esigenza di integrazione: si tratta di funzioni logistiche (centro per l autotrasporto, in prossimità del casello autostradale), fieristiche (potenziamento del polo fieristico), mercantili (futuro trasferimento del mercato ortofrutticolo e di altre eventuali funzioni mercantili), commerciali (sede di un Centro Commerciale), oltre che di funzioni direzionali e di servizio ad esse collegate. il polo tecnologico aeronautico Il polo tecnologico aeronautico (PTA), sviluppatosi nell area aeroportuale, ha visto insediarsi nel corso degli ultimi anni diversi operatori attivi in settori complementari (dalla didattica alle imprese di progettazione e ricerca), che permettono di considerate il polo quale centro specialistico in tutto il settore aerospaziale. Attualmente la didattica è presente con l istituto tecnico aeronautico Baracca, con la facoltà di ingegneria aerospaziale, con il centro ENAV e la sua scuola di formazione per i controllori di volo (unica in Italia) e con tre scuole di addestramento al volo. L integrazione tra l aeroporto, l università le i- stituzioni ha già dimostrato le potenzialità del polo, quale incubatore di nuove realtà imprenditoriali: ne è un esempio la nuova impresa Dieseljet Srl che ha sviluppato un motore per aerei. Al fine di favorire maggiore integrazione tra i vari soggetti e di migliorare l attrattività del polo è in fase di attuazione un progetto di sviluppo territoriale che prevede la realizzazione di studentati, servizi di ristorazione, attività ricreative e sportive, ampliamento dell aeroporto in particolare per i servizi commerciali, nuove aree di espansione per la ricerca applicata (nuovi laboratori), terziario avanzato e nuove imprese di star up. Nei primi mesi del 2009 sarà sottoscritto dai diversi soggetti che operano nel PTA (Comune, Provincia, CCIAA, Seaf Spa, Isaers soc. cons. a r.l.l, Università, ITAER e Sapro Spa) un apposito accordo di programma (approvato in Consiglio Comunale con delibera n,165 del 24/11/2008) che ha l obiettivo di: a) governare la realizzazione del progetto di riqualificazione del PTA in base alle previsioni della pianificazione urbanistica; b) coordinare le varie fasi di attuazione del progetto, mettendo in sinergia l azione degli organismi pubblici locali e nazionali con le iniziative di soggetti privati, anche attraverso la costituzione di forme di Partenariato Pubblico-Privato; pag. 10
12 c) promuovere lo sviluppo e la qualificazione dell insediamento didattico nella direzione della ricerca scientifica ed applicata; d) promuovere l inserimento di nuove attività industriali e di servizio della filiera aeronautica; e) sostenere l attività dell Aeroporto di Forlì come scalo portante del bacino turistico romagnolo. il complesso museale San Domenico Con la mostra Marco Palmezzano. Il Rinascimento nelle Romagne si è aperto il complesso monumentale San Domenico, l antico convento che dopo l intervento di recupero si propone ora nella sua nuova veste di cuore e motore del sistema culturale cittadino. Il recupero complessivo del San Domenico si concluderà con il restauro della chiesa e la riqualificazione della piazza circostante (Piazza Guido da Montefeltro). Grazie al recupero della chiesa, i cui lavori sono stati appaltati all inizio del 2007, l intero complesso sarà arricchito da una sala polivalente connessa all istituzione museale per attività e funzioni complementari quali mostre ed esposizione temporanee, conferenze, convegni, concerti, eventi ed esibizioni culturali di varia natura. L intervento è finanziato dal Comune, dalla Regione e dal Ministero dei Beni Culturali per una spesa complessiva di (Ministero , Regione , Comune ). Nel 2008 è stato affidato l incarico di progettazione dell allestimento della chiesa e la predisposizione del progetto di un primo stralcio, i cui lavori si pervede di affidare nel corso del il Campus universitario Nell area ex Morgagni sorgerà il Campus universitario, in grado di accogliere studenti e un corpo docente di 270 unità. Sono previste le realizzazioni di una grande biblioteca, un centro linguistico, aule per la didattica e un centro informatico, oltre ai vari servizi accessori quali luoghi di ristorazione, spazi di aggregazione e parcheggi. La cittadella universitaria avrà una dimensione di quasi 9 ettari, con mq di superficie di strutture interessate da un azione di recupero, mq di nuove costruzioni, il restauro di Palazzo Merenda (sede della bilblioteca comunale A. Saffi e una vasta porzione destinata a parco che, una volta terminati i lavori, sarà fruibile dall intera città. Oltre ai plessi di via Giacomo della Torre (nel padiglione Morgagni già da tempo è insediata la facoltà di Scienze Politiche) è operativa da anni la biblioteca nell ex padiglione Pallareti (via San Pellegrino Laziosi) che ospita anche i master di specializzazione e uffici tecnici. Il progetto ha anche un valore sperimentale in termini di sviluppo sostenibile grazie la sistema di teleriscaldamento e cogenerazione per la produzione di e- nergia termica ed elettrica. L intero progetto prevede un investimento di circa 80 milioni di euro (sostanzialmente finanziati dallo Stato in minor entità dalla Regione). il Polo ospedaliero Morgagni Prevede lo sviluppo delle funzioni specialistiche e di eccellenza a dimensione sovracomunale del nuovo ospedale e il coordinamento con l università, per rendere il polo sanitario forlivese sede di formazione e ricerca. pag. 11
13 Progetto Centro Storico Il Progetto Centro Storico, approvato dal Consiglio Comunale in data 18 febbraio 2008, ha come obiettivo di definire le soluzioni progettuali integrate per la valorizzazione e rivitalizzazione dei luoghi e delle risorse locali che sono presenti nel nucleo centrale di Forlì. Si basa sulla partecipazione attiva di tutte le persone presenti nel centro storico: abitanti, operatori commerciali, utenti, ecc. Il progetto è stato sviluppato da un gruppo di lavoro, che si è avvalso di diversi momenti di confronto per favorire la partecipazione di tutti gli interessati: - tavolo interistituzionale, composto da soggetti rappresentativi degli enti coinvolti (Camera di Commercio, Associazioni di categoria, Ordini professionali, ecc.); - Forum, che rappresentano momenti di interazione fra il Comune, il gruppo di lavoro e la comunità; - Focus group, gruppi di lavoro specifici per approfondimento tematico, inerenti aspetti del centro storico e finalizzati all individuazione delle priorità percepite dagli abitanti. Le soluzioni progettuali che sono state individuate dovranno permettere di: - valorizzare il centro storico nel suo complesso; - rendere le trasformazioni urbanistiche funzionali alle nuove esigenze di sviluppo economico e sociale della città; - promuovere il recupero e la rifunzionalizzazione dei complessi edilizi dimessi o sotto utilizzati; - migliorare la qualità urbana ed insediativi; - creare opportunità per la crescita e la qualificazione dell economia locale. pag. 12
14 Il Comune come holding L esigenza di razionalizzare la gestione dei servizi, l evoluzione normativa, nonché la scarsità di risorse finanziarie a disposizione dell ente, spingono verso il modello di Comune Holding, mediante il quale l ente affida la gestione dei servizi pubblici a società delle quali detiene una quota di partecipazione. L attività di tali società viene controllata direttamente dal Comune al fine di: verificare la corretta esecuzione dei servizi pubblici in relazione al contratto di servizio e alla carta dei servizi; verificare la coerenza tra la gestione dei servizi pubblici e le esigenze del territorio; definire indirizzi strategici per l esecuzione dei servizi pubblici; valutare la redditività e l efficienza delle società. Il modello di PGS prevede una parte specifica relativa agli indirizzi per i soggetti esterni controllati o partecipati dal Comune. In questo modo il PGS si configura come strumento di indirizzo generale del Comune, rivolto sia alla struttura organizzativa interna all amministrazione che agli enti esterni partecipati. In particolare questi ultimi dovranno riprendere gli indirizzi del PGS nei loro piani industriali o in altri documenti di programmazione. PEG (obiettivi gestionali struttura organizzativa PGS PIANI INDUSTRIALI (indirizzi per società partecipate) Di seguito si riporta l elenco degli organismi partecipati, articolato per programma del PGS. Programma 1) La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini Organismi partecipati - Consorzio A.T.R. - Romagne Acque Società delle Fonti S.p.A. - ACER Azienda Casa Forlì-Cesena 2) La qualità del sapere, della formazione e della cultura - SERINAR Soc. Cons. p.a. - Istituzione "Fondo per la Cultura" - ISAERS Soc. Cons. a r.l. 3) La qualità dello sviluppo economico - SEAF S.p.A - ISAERS Soc. Cons. a r.l. - Fiera di Forlì S.p.A.
15 4) La qualità ambientale - SAPRO S.p.A. - Consorzio A.T.R. - e-bus S.p.A. - ATO - Unica Reti S.p.A. - Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A; - AGESS Soc. Cons. a r.l. 5) La qualità del welfare municipale e comunitario - FORLIFARMA S.p.A. - TECHNE' Soc. Cons. p.a. - Società per l Affitto Soc. Cons. a r.l. - ACER Azienda Casa Forlì-Cesena - ASP O.A.S.I.
16 Gli altri strumenti di programmazione pluriennali Come già riportato in premessa, il PGS rappresenta il principale documento di programmazione generale pluriennale e strategica dell Ente. In esso vengono definiti gli obiettivi di medio e lungo periodo da raggiungere, in termini di indirizzi generali. Le modalità di attuazione di tali indirizzi sono specificati in altri documenti di programmazione pluriennali settoriali (Relazione Previsionale e Programmatica, Piani urbanistici, PGTU, Piano Triennale dei LL.PP., ecc.) e sono dettagliati operativamente nei documenti di programmazione gestionali (PEG, Piani urbanistici attuativi, Progetti di LL.PP., ecc.). Il PGS rappresenta, pertanto, il punto di riferimento per l elaborazione di tutti gli altri strumenti di programmazione del Comune. Si riportano di seguito i principali documenti di programmazione pluriennale settoriale: - Piani urbanistici: il piano regolatore generale (PRG) è il principale strumento di pianificazione del territorio comunale, attraverso il quale si definiscono le principali infrastrutture e le divisione in zone del territorio (quali destinate alla urbanizzazione e i vincoli da rispettare). L attuazione del PRG viene realizzata attraverso il piano pluriennale di attuazione (PPA), diretto a definire la trasformazione delle aree da realizzare in un determinato periodo. Obiettivo dell Amministrazione è quello di adeguare gli attuali piani urbanistici alla L.R. n. 20/2000 e, quindi, elaborare il piano strutturale, il piano operativo e il regolamento urbanistico edilizio. Gli indirizzi generali sugli strumenti urbanisitici sono riportati nel programma 4. - Piani commerciali: piano e criteri di insediamento delle medie e grandi strutture della distribuzione commerciale (strumento di natura urbanistico-commerciale che disciplina l insediamento degli esercizi commerciali con dimensioni superiori a 250 mq. di superficie di vendita); piano di localizzazione degli esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande (disciplina l insediamento degli esercizi di somministrazione, quali bar, ristoranti ed attività similari); piano di localizzazione dei punti vendita della stampa quotidiana e periodica (disciplina l insediamento dei punti vendita dei prodotti editoriali, in via esclusiva o in abbinamento ad altre attività). Gli indirizzi generali sui piani commerciali sono riportati nel programma 3. - Piano generale del traffico: il PGTU si configura come lo strumento di programmazione diretto a ottimizzare la mobilità urbana, sia in termini di miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, che in termini di riduzione degli inquinamenti atmosferici e acustici e del risparmio energetico. Nel corso del 2005 il Consiglio Comunale ha adottato gli indirizzi del progetto del piano urbano del traffico, dando mandato all amministrazione di sottoporre il progetto alla più ampia consultazione attraverso l istituzione di un tavolo negoziale per la mobilità sostenibile, finalizzato alla condivisione degli obiettivi del piano attraverso il confronto e la partecipazione. Nel maggio 2006, dopo tale fase di consultazione, il Consiglio Comunale ha adottato il piano, che è stato successivamente approvato nel febbraio del 2007 a conclusione del procedimento tipico dei piani urbanistici. Gli indirizzi generali del PGTU sono riportati principalmente nel programma 4.
17 - Programma triennale dei lavori pubblici: all interno del programma sono indicate, secondo una priorità, le opere da progettare e realizzare nel prossimo triennio. Sono da ritenere, comunque, prioritari i lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio, di completamento delle o- pere non concluse e di realizzazione dei progetti esecutivi approvati. Gli indirizzi generali del programma triennale dei LL.PP. sono riportati principalmente nei programmi 2, 3 e 4. - Piano Energetico Ambientale Comunale: il PEAC ha lo scopo di fornire gli strumenti di governo necessari all'attuazione delle strategie di intervento atte a migliorare il quadro energetico-ambientale del territorio. E' lo strumento principale di indirizzo e proposta in materia di energia, inoltre riprende e condivide gli obiettivi di indirizzo del Piano Energetico Provinciale e di quello Regionale, che hanno come finalità il contenimento dell'inquinamento e l'incentivazione di fonti energetiche rinnovabili. Gli indirizzi generali del PEAC sono riportati principalmente nel programma 4. - Piano Sociale di Zona: il PSZ definisce la programmazione triennale coordinata ed integrata in tutto il territorio forlivese del welfare nelle diverse aree strategiche di intervento: - Area responsabilità genitoriale e sociale verso i diritti di bambini, adolescenti e giovani; - area disabili; - area promozione autonomie adulti (povertà, prevenzione dipendenze, immigrazione); - area anziani; - area politiche abitative; - area politiche di genere e pari opportunità. Dal 2000 l accordo di programma è la modalità che permette la programmazione coordinata ed integrata fra i vari enti del territorio. Hanno aderito all accordo di programma: i 15 Comuni del Comprensorio forlivese, l A.USL di Forlì, la Provincia, i rappresentanti del Terzo Settore (in tutto 86 organismi) e le IPAB. L accordo è reso attuativo da una convenzione tra enti, che prevede anche modalità di gestione associata tra i Comuni ed integrata con l A.Usl di funzioni in area minori, disabili ed anziani. Dal 2007 fa Gli indirizzi generali per il PSZ sono riportati principalmente nei programmi 2 e 5.
18 Programma 1 La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini Progetto 1.1 Progetto 1.2 Gli strumenti della partecipazione democratica Azione La qualità del governo: metodo della partecipazione Azione Sistema di programmazione e rendicontazione partecipata Azione Sviluppo della comunicazione esterna La qualità della pubblica amministrazione Azione Miglioramento del clima organizzativo e valorizzazione delle risorse umane Azione Nuova Macrostruttura: definizione meso e micro e attuazione interventi di razionalizzazione Azione Analisi e semplificazione delle procedure Azione Diritto dei consumatori e degli utenti: carte dei servizi e analisi di customer satisfaction Azione Centro Integrato Servizi Progetto 1.3 Servizi telematici Azione Azione Azione Miglioramento del sistema informativo comunale Rete della città Informatica per il cittadino Progetto 1.4 Progetto 1.5 Gestione efficiente dei servizi Azione Gestione associata dei servizi Azione La governance esterna Azione Qualità appalti pubblici e controllo di gestione L'internazionalizzazione della città Azione Integrazione europea e sviluppo relazioni internazionali e costituzione di reti tematiche trasnazionali e "buone prassi" Azione Pace, diritti umani e solidarietà internazionale Progetto 1.6 Progetto 1.7 La sicurezza Azione Azione Azione Azione Protezione Civile Azione Sviluppo progetto "Vigile di Quartiere" nelle Circoscrizioni per il potenziamento della sicurezza in città Coordinamento strutturato con altre Forze di Sicurezza Pubblica Pieno realizzo dello Sportello di supporto per le vittime del reato Completamento sistema integrato controllo del territorio - rete di "Videosorveglianza" Protezione Civile - Intensificazione azioni di prevenzione Progetto 1.8 Strategia finanziaria ed economica, fiscale, patrimoniale Azione Gestione delle risorse finanziarie ed economiche Azione Strategia Fiscale Azione Gestione delle risorse patrimoniali Risorse programma Correnti , , ,56 Investimento , , ,00
19 % spese correnti su totale spese correnti 30,39% 30,15% 30,12%
20 Progetto PROGRAMMA 1: La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini 1.1 Gli strumenti della partecipazione democratica Azioni strategiche Codice Denominazione Descrizione Periodo Responsabile Note La qualità del governo: metodo Per favorire la "vision" di un'amministrazione democratica e partecipata vengono rafforzati il ruolo e le funzioni 2009 Sindaco della partecipazione delle Circoscrizioni, dei Comitati di Quartiere e della Consulta degli Stranieri. Conclusione del processo di completa copertura del territorio con i comitati di quartiere e di frazione. Conferimento di nuove competenze alle circoscrizioni, come la piccola manutenzione del verde delle strade e dei marciapiedi. Avvio di una intesa operativa fra il Comitato Paritetico Provinciale del Volontariato e la stessa Provincia di Forlì Cesena per favorire una risposta più efficace al bisogni di spazi e servizi da parte delle organizzazioni ed associazioni di volontariato. Ass. Zanetti Collegata con azioni _Potenziamento strumenti di partecipazione: si sono attivati nuovi strumenti, tra cui spiccano il Tavolo per la Cultura e i tavoli negoziali per la mobilità sostenibile; si è istituita la Consulta delle Associazioni dei Consumatori; si è realizzata la progettazione partecipata sugli alloggi ERP in località Cava. _Rafforzamento rapporti con la Consulta degli stranieri e nuove elezioni: il 13/3/2005 si sono svolte le elezioni della Consulta degli stranieri, organo consultivo del Consiglio Comunale. _Implementazione del ruolo delle circoscrizioni in materia di funzioni delegate: si è deciso di svolgere incontri semestrali da realizzare in ogni Circoscrizione, presenti i tecnici e gli amministratori competenti, unitamente ai coordinatori dei Comitati di Quartiere, per rendere la cittadinanza più partecipe. _Partecipazione circoscrizioni al global service di manutenzione stradale. _Rafforzamento tessuto partecipativo dei comitati di quartiere. _Riorganizzazione degli spazi per l'associazionismo. _ Sono state realizzate le condizioni per la partecipazione delle Circoscrizioni alla gestione del golabl service, in particolare attraverso l'attivazione di una procedura di segnalazione degli interventi necessari mediante apposito programma informatico. Si è proceduto all individuazione ed a richiedere l adesione degli Stakeholder che sono chiamati a partecipare nell ambito della procedura di programmazione, controllo e valutazione ad esprimere il gradimento in ordine all attività manutentiva. In ottobre si è attivato il confronto con gli stakeholder allargando a loro la partecipazione alla 1^ Conferenza di Programmazione. Tenuto conto che la proposta di soluzione progettuale avanzata dall'aggiudicatario prevede la messa a disposizione di un Call Center dedicato, è venuta meno la necessità di analizzare le modalità di raccolta e trasmissione delle richieste che vengono raccolte nelle Circoscrizioni. Riorganizzazione circoscrizioni: Il 4 aprile si è costituito il gruppo di lavoro tecnico istituito con deliberazione consiliare per l'applicazione delle nuove normative di legge in materia di Circoscrizioni di decentramento comunale, da attuare entro le prossime elezioni amministrative. Sono state presentate tre distinte ipotesi, tutte scaturite dall'accorpamento delle attuali Circoscrizioni, con il rispetto di tutte le procedure di legge in materia elettorale. Per consentire una migliore analisi delle ipotesi sono stati individuati quattro criteri di analisi, che hanno permesso di consegnare al dibattito politico i dati più significativi per poter scegliere quella che meglio risponde alle esigenze della città. Il 15 maggio la proposta di riorganizzazione è stata sottoposta all'esame della Giunta., della Conferenza del Decentramento e, infine, il 23 giugno, trasmessa al parere dei Consigli di Circoscrizione. La nuova suddivisione territoriale è stata adottata dal Consiglio Comunale il 28/7/2008. Si è poi proceduto alle modifiche ed adeguamento del Regolamento del Decentramento a seguito della nuova organizzazione territoriale. Global Service manutentivo stradale: Il rinnovo dei Comitati di Quartiere, avvenuto contemporaneamente in tutte le Circoscrizioni il maggio, e le riunioni di insediamento dei nuovi eletti, sono state occasioni per illustrare ed avviare una prima discussione sulle problematiche che si stanno riscontrando nel rapporto con il sistema gestionale del Global service manutentivo stradale. Oltre al supporto corrente, si è proceduto ad incontri con i singoli Presidenti di Circoscrizione, al fine di agevolare l' individuazione - valutazione - esecuzione degli interventi di competenza circoscrizionale. L'esperienza conseguita in questo primo anno, conclusosi con la Conferenza di Programmazione del 28 ottobre 2008, ha consentito di elaborare, di concerto con la Conferenza dei Presidenti e la Direzione del Global Service, le procedure a cui ciascun soggetto dovrà attenersi per superare incertezze e sfilacciature, rendendo più efficace il coinvolgimento delle Circoscrizioni e dei Comitati di Quartiere ai vari processi, dalle modalità di segnalazione più idonee rispetto alla tipologia dell'intervento, al controllo e alla valutazione del gradimento. _Ridistribuzione delle deleghe di servizi alle nuove Circoscrizioni: tenuto conto della nuova riorganizzazione territoriale da avviare in concomitanza con le nuove elezioni amministrative, vi è la necessità di adeguamento degli atti di assegnazione di deleghe di servizi alle stesse: gestione sedi, orti e centri sociali per anziani, biblioteche decentrate e centri di aggregazione.
21 PROGRAMMA 1: La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini Sistema di programmazione e Predisposizione annuale di strumenti che favoriscono la partecipazione degli stakeholer nell'elaborazione delle 2009 Sindaco rendicontazione partecipata strategie (piano generale di sviluppo e gli altri strumenti di pianificazione strategica settoriale) e nella rendicontazione sociale (bilancio sociale). Azione conclusa nel 2008 _Predisposizione Bilancio Sociale 2004: il documento è stato presentato agli stakeholder nel mese di luglio. Sono stati predisposti due documenti, uno analitico ed uno di sintesi, quest'ultimo distribuito alla cittadinanza. _Predisposizione Piano Generale di Sviluppo - aggiornamento 2006: il 20/12/2005 è stato approvato dal Consiglio Comunale. _Predisposizione Bilancio Sociale 2005: E' stato predisposto il bilancio sociale analitico per il consiglio comunale, che è stato consegnato in sede di approvazione del consunitvo del bilancio E' stato perdisposto il modello sintetico, articolato per tipologia di utenti, ed è stato presentato agli stakeholder nell'incontro del 13 settembre. _Definizione di un piano generale di sviluppo in una logica di governance interistituzionale, cioè che contenga tutti gli elementi di programmazione partecipata e negoziata con gli altri attori pubblici e privati che operano sul territorio. _Nei primi mesi dell'anno è stato collegato tutto il personale dell'ente con gli obiettivi di PdO. Il nuovo software di programmazione e controllo gestirà la valutazione del personale in relazione al grado di raggiungimento degli obiettivi. _Bilancio ambientale: è stato costituito il gruppo di lavoro sulla contabilità ambientale. _Bilancio Sociale: il Bilancio Sociale 2006 analitico è stato presentato ai consiglieri comunali unitamente al consuntivo 2006; Il bilancio sociale sintetico è stato pubblicato nel mese di ottobre. _Bilancio di genere: è stata definita la metodologia da adottare per la predisposizione del bilancio di genere di mandato. Bilancio Sociale: E' in fase di attuazione il bilancio sociale di mandato. E' stato distribuito al Consiglio Comunale il bilancio sociale analitico 2007, in sede di approvazione del bilancio consuntivo Bilancio ambientale: Si rinvia all'azione Sviluppo della comunicazione Potenziamento e sviluppo degli strumenti di comunicazione (gestione del sito del Comune, mailing list, news letter, 2007 Sindaco esterna punti di ascolto) che favoriscano l'accesso ai servizi e le opportunità di partecipazione dei cittadini. Pianificazione Ass. Zanetti delle informazioni istituzionale e politica attraverso la qualificazione del periodico comunale. Particolare cura sarà dedicata ai rapporti con le emittenti radio televisive del territorio valutando la possibilità di rapporti maggiormente strutturati. Azione conclusa nel 2007 _Sviluppo della comunicazione esterna, estensione della partecipazione: sono state realizzate attività informative rivolte ai turisti, allo scopo di favorire l'accesso alla città e valorizzare il territorio. _Progettazione del nuovo sito internet del Comune che prevede l'inserimento decentrato delle informazioni. _Piano di comunicazione: Il piano è stato presentato il 18 febbraio Il ritardo nella presentazione si ritiene possa essere compensato dalla maggiore durata del Piano stesso, i contenuti del quale si ritengono validi e idonei fino alla fine del mandato amministrativo (primavera 2009). _Consolidamento progetto del sito internet comunale: sono stati pubblicati i seguenti siti: sito del Comune di Forlì, sito del turismo, con la collaborazione dei comuni del comprensorio e versione in inglese, Informagiovani e Intranet. Sono state predisposte e pubblicate on line la guida ai servizi del Comune, la guida per i cittadini stranieri, la guida al lavoro. Inoltre è statà inserita una sezione che riguarda le società partecipate dal Comune. Eventi istituzionali: è garantito il mantenimento del livello qualitativo nelle manifestazioni che riguardano la cultura della memoria sugli eventi fondanti la repubblica ed eventi di carattere istituzionale. Sviluppo della rete comunicativa con le strutture educative del territorio in merito alle iniziative svolte dal servizio con obiettivo di coinvolgere sempre più scuole e cittadini.
22 PROGRAMMA 1: La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini _E' stato sviluppato nel sito internet il percorso per le segnalazioni on line sul degrado urbano. Sono in corso di realizzazione: bando per nuova identità visiva, rilevazione customer, ampliamento e ristrutturazione siti, realizzazione delle attività di comunicazione integrate/mostre, pieghevoli, sottosito. La realizzazione di 4 siti (Comune, Turismo, Informagiovani e comunicazione interna) costituisce un punto di avanzamento e miglioramento della qualità della comunicazione fra Comune e cittadini, dato che permette a questi ultimi l'accesso per 24 ore, a distanza. Il sito del Comune è stato notevolmente ampliato ed è in ulteriore sviluppo, sulla base delle richieste dei cittadini allo sportello e delle statistiche di consultazione dei siti. Inoltre si è creata la struttura interna di coordinamento della comunicazione, allo scopo di aumentare efficacia ed efficienza tra tutti i soggetti impegnati. In aumento anche l'azione divulgativa e informativa, con la realizzazione di campagne integrate rivolte a diversi target (siti per giovani, mostre e pubblicazioni per cittadini con scarsa alfabetizzazione digitale, ecc.). L'analisi di customer satisfaction è stata effettuata soprattutto allo sportello e sugli strumenti di comunicazione cartacea e on line, ed ha permesso un costante "aggiustamento" degli strumenti stessi. Risorse Correnti , , ,83 Investimento Strumenti di pianificazione negoziata e di partecipazione Strumento Obiettivi Durata accordo Soggetti esterni coinvolti Risorse aggiuntive da soggetti esterni Protocollo Coordinamento tra enti per promuovere l'associazionismo Sottoscritto il 10/4/ Provincia, Prefettura-Questura, Ass. Prov. Ass., Regione ( annuali per azioni d'intesa durata 10 anni Comitato Parit. Prov.le del Volontariato rivolte ad adol. e giov. - PSZ) - Sponsor vari privati e pubblici (circa annuali) Comitati di quartiere Consulta per gli stranieri Organismi di partecipazione e consultazione per esercizio funzioni delegate a circoscrizioni Promuovere i processi di inclusione sociale Rappresentanti di quartieri Rappresentanti eletti dagli stranieri Altri Partnership possibili Stakeholder sponsor privati, istituti bancari, associazioni terzo settore. Consulta Stranieri - Associazioni di volontariato - Libere Forme associative - Coord. Com. di Quartiere - Circoscrizioni - Stakeholder generali
23 Progetto PROGRAMMA 1: La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini 1.2 La qualità della Pubblica Amministrazione Azioni strategiche Codice Denominazione Descrizione Periodo Responsabile Note Miglioramento del clima Analisi del clima organizzativo interno e predisposizione di un piano di azioni positive volte al 2009 Sindaco organizzativo e valorizzazione delle risorse umane miglioramento del clima organizzativo e alla diffusione di una cultura organizzativa orientata al coinvolgimento, alla flessibilità e alla cooperazione. Miglioramento del modello di relazioni sindacali attraverso lo sviluppo dell'informazione preventiva e l'efficacia applicativa degli accordi siglati. Razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane, anche mediante un oculato ricorso ai diversi tipi di rapporti di lavoro. Miglioramento e sviluppo della partecipazione attraverso il potenziamento della comunicazione interna, con la creazione della rete Intranet, di news letter dedicate ai dipendenti e la razionalizzazione dei flussi di comunicazione relativi alle attività ordinarie. Ass. Zanetti; Ass. Marchi AZIONE CONCLUSA NEL 2008 _Programmazione di una serie di azioni positive per migliorare il clima organizzativo da realizzare nel medio termine: nel 2005 si è costituito il Comitato per il mobbing. _Salute e sicurezza dei luoghi di lavoro: è stata predisposta la "Relazione generale sulla valutazione dei rischi". _Sviluppo percorsi formativi per accrescere le competenze dei dirigenti e dei funzionari sulle tematiche gestionali. _Miglioramento della comunicazione interna: attivata e portata a regime da parte della Direzione Operativa la news letter per i dipendenti. _Sviluppo sistema formativo: è stato realizzato il piano formativo unico per tutta l'associazione intercomunale. _Miglioramento della comunicazione interna: attivata la intranet interattiva fra Direzione Operativa e dipendenti. _E' stato completato il percorso formativo dei dirigenti sulle tematiche gestionali. _Primo approccio alle tematiche dell'e-learning. _Comunicazione interna: è stato convertito ed ampliato il sito della comunicazione interna; è stato distribuito il questionario finalizzato alla rilevazione dei bisogni di comunicazione interna dei dipendenti. _Definizione report periodici sulla spesa del personale strutturato come segue: a) dati di organico; b) dati economico-finanziari; c) dati organizzativi (mobilità orizzontale e verticale, valutazione, produttività e formazione). _Razionalizzazione impiego risorse umane: è stata fatta l'analisi del lavoro precario (tempo determinato. e co.co.co); Il Piano assunzioni è stato in gran parte realizzato nel 2007, in particolare per quanto riguarda le stabilizzazioni nei servizi scolastici (entro settembre). E' stata inoltre realizzata la trasformazione di n. 13 co.co.co. in tempi determinati. _Sono stati definiti: i) il nuovo sistema di valutazione delle prestazioni dirigenziali; ii) il nuovo sistema di valutazione per la progressione delle posizioni economiche orizzontali. Si è svolta la selezione delle Posizioni Organizzative con un modello basato sull'analisi del profilo di competenze. _Applicazione CCDI siglato e monitoraggio degli accordi precedenti: l'accordo è stato presentato a tutto il personale attraverso specifici incontri e attraverso la intranet e le newsletter. Rispetto a quanto previsto, sono emerse alcune criticità sulle modalità di applicazione del sistema di valutazione in relazione al collegamento obiettivi/dipendenti.
24 PROGRAMMA 1: La qualità di un governo locale democratico e partecipato, per servizi efficienti e profili di sicurezza rivolti a tutti i cittadini _Nuova definizione processi di selezione e di inserimento delle risorse umane: Il Regolamento è stato approvato dalla Giunta alla fine del 2008 ed sarà applicato a partire dal Oltre alla semplificazione delle procedure, le principali modifiche al Regolamento attengono all'introduzione di una nuova modalità selettiva, orientata alla valutazione del potenziale e delle competenze trasversali e non più unicamente delle conoscenze ed abilità tecniche. Alla fine del 2008 è stato implementato il nuovo iter per la gestione dell'inserimento del personale neo-assunto. _Razionalizzazione assetto organizzativo dei servizi: si è proceduto all'effettuazione di analisi organizzative specifiche. E' stato accorpato il servizio Progetto Global service, che è stato assorbito dal Servizio viabilità all'atto del pensionamento del dirigente di quest'ultimo servizio. E' stata effettuata la verifica del progetto di riorganizzazione dell'unità Infanzia e si è effettuata ex novo l'analisi organizzativa dell'unità Centro famiglie, che è stata presentata in Giunta nel mese di luglio. Si è proceduto all'analisi del servizio Diritto allo studio per individuare nuove soluzioni organizzative, a seguito dell'esternalizzazione del Centro di cottura comunale tramite appalto, presentata in Giunta a dicembre Si è effettuata un'analisi specifica sui servizi cimiteriali e sui servizi demografici per definire il nuovo assetto organizzativo in considerazione del pensionamento della dirigente. E' proseguito il lavoro di studio e analisi sul servizio Polizia municipale e protezione civile, volto a trasferire le funzioni amministrative non facenti parte delle "core activities" del servizio. In particolare si è proceduto allo studio di nuove modalità di gestione per i controlli toponomastici e relativi all'idoneità all'alloggio. Per i pensionamenti si utilizza lo strumento della risoluzione consensuale. _Nuovo sistema valutazione Dirigenti: è stato applicato per la prima volta nel 2008 ed il processo si è concluso nel mese di novembre. E' stato progettato il nuovo sistema di valutazione dei titolari di posizione organizzativa, che sarà applicato nel _Sicurezza nei luoghi di lavoro: dopo l'entrata in vigore del D.Lgs. 82/2008 (Testo unico sicurezza, in vigore dal 15/05/08) è iniziata una revisione di tutti gli atti e documenti prodotti in questi anni, al fine di verificarne l'adeguatezza e l'attualità rispetto alle novità introdotte dal decreto. Si è giunti ed a una prima conclusione della verifica degli atti e documenti relativi alla prevenzione e protezione sul lavoro, ai fini del riscontro dell'adeguatezza alle nuove norme. In particolare, il Servizio di prevenzione e protezione si è attivato per la verifica e rilascio del DUVRI (documento unico valutazione dei rischi da interferenze con l'appaltatore) che integra i contratti per servizi e forniture. Avviata la verifica dell'impostazione del Servizio prevenzione e protezione, in relazione alla funzionalità dello stesso, alla sua forma di gestione (diretta o affidata a terzi) e ai nuovi adempimenti normativi Nuova Macrostruttura: Conclusione della revisione organizzativa della macrostruttura, finalizzata a verificare i meccanismi 2006 Sindaco definizione meso e micro e operativi e le criticità emerse dal pieno funzionamento della struttura organizzativa definita, al fine di Ass. Marchi attuazione interventi di orientare maggiormente l'organizzazione ad un modello volto ad una gestione per obiettivi. Revisione razionalizzazione della meso e microstruttura anche alla luce della mappatura delle attività strutturali. AZIONE CONCLUSA _Verifica del funzionamento della "Macrostruttura" comunale e revisione del modello organizzativo. _Verifica macrostruttura: analisi dei processi e definizione dell' organizzazione delle aree. _Assegnazione incarichi dirigenziali su nuova struttura organizzativa e attivazione della nuova organizzazione dall'1/1/ Analisi e semplificazione Analisi e semplificazione delle procedure relative alle attività, in particolare dei procedimenti rivolti 2009 Ass. Marchi delle procedure all'utenza al fine di semplificarli e di ridurre il termine di conclusione dei procedimenti. Tale azione si Sindaco concluderà con l'aggiornamento del Regolamento dei Procedimenti ai sensi della L. 241/90. AZIONE CONCLUSA NEL 2008 _Sistema eliminacode: dal 19/9/2005 è stato attivato presso gli sportelli dell'anagrafe. _Costituzione archivio cartaceo ed informatizzato per la documentazione relativa ai cittadini stranieri. _Integrazione servizi anagrafici con altre P.A. a favore dell'utenza: è stata allineata la banca dati del Servizio Anagrafe con quella dell'agenzia delle Entrate. _Snellimento dell'azione amministrativa Servizio Mercati. _Pubblicazione della guida ai servizi. Approvazione del progetto di riordino delle disposizioni regolamentari di competenza dell ente. _Analisi e razionalizzazione dei principali processi critici : parallelamente alla definizione della mesostruttura, si è svolta l'analisi di alcuni processi critici, in particolare nelle aree servizi al cittadini e pianificazione territoriale. _Definizione del progetto riordino delle disposizioni regolamentari e approvazioni indirizzi da parte del Consiglio Comunale.
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