PROGRAMMA NUOVI COMMITTENTI AL CARCERE DI BOLLATE

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1 PROGRAMMA NUOVI COMMITTENTI AL CARCERE DI BOLLATE Promosso e coordinato dalla Fondazione Adriano Olivetti Committente: Direzione della II Casa di Reclusione di Milano Bollate Partner sostenitore: Fondazione Nando Peretti 2012 in corso Responsabile del Programma per la Fondazione Adriano Olivetti MARIA ALICATA Artista FRANCESCO SIMETI Mediatori GIOVANNI FABBROCINO, VIVIANA SAITTO 1

2 1. IL PROGRAMMA NUOVI COMMITTENTI Nuovi Committenti è un programma per la produzione di opere d arte pubblica diffuso a livello europeo, promosso in Italia dal 2001 dalla Fondazione Adriano Olivetti. Originariamente è nato in Francia con il nome Nouveaux Comanditaires, ideato dall artista François Hers nel 1991 e sostenuto dalla Fondation de France dal Il programma è volto alla produzione di opere d arte pubblica, intesa come mezzo di integrazione sociale e recupero urbano, l arte deve interpretare, essere al servizio e dare valore aggiunto alla comunità che vive in una determinata area. Al tempo stesso affronta il tema della trasformazione della città contemporanea, a partire da una metodologia che riconosce nella creazione artistica un ruolo centrale nella riqualificazione di luoghi e funzioni del vivere collettivo e affida alla sua dinamica produttiva la possibilità di rinsaldare o riattivare legami sociali attraverso la sperimentazione di nuove politiche di cittadinanza attiva. Sono tre i soggetti che vengono coinvolti nel progetto, i cittadini come committenti, le associazioni e le fondazioni in qualità di mediatori e gli artisti, tutti legati da un attività di collaborazione. Gli artisti si confrontano con luoghi da rivalorizzare, utilizzati quotidianamente dai cittadini, biblioteche, parchi, siti urbani o naturali, pensando ad un progetto artistico che soddisfi le esigenze della collettività, per sviluppare una relazione fra la ricerca artistica contemporanea e la società interagendo con la collettività ed il territorio, e trasformare la società, coinvolgendo i cittadini stessi nella committenza e nella realizzazione di progetti d arte contemporanea, che corrispondano alla loro identificazione con l ambiente circostante. Il primo progetto realizzato in Italia è stato inserito nel programma Urban 2 della Città di Torino, attivato dal 2001 ha visto la collaborazione, delle mediatrici dell associazione a.titolo degli artisti Stefano Arienti, Massimo Bartolini, Claudia Losi e Lucy Orta e di alcuni abitanti del quartiere di Mirafiori Nord, ed è durato sei anni per la realizzazione delle quattro opere inserite nel tessuto urbano. Approfondimenti: www La II Casa di Reclusione di Milano - Bollate L applicazione Nuovi Committenti all Istituto Penitenziario di Bollate si inserisce in un precedente piano di riqualificazione dell area - Progetto Benessere Polizia Penitenziaria, 2010/ finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli ufficiali di Polizia Penitenziaria impiegati nel carcere, tentando di alleviare il disagio emotivo scaturito dal distacco quotidiano e costante degli stessi rispetto al contesto territoriale e 2

3 cittadino. La II Casa di reclusione di Milano Bollate nasce nel 2001 come istituto a trattamento avanzato teso al recupero socio lavorativo dei detenuti. A differenza di numerosi istituti penitenziari presenti in Italia, non è sovraffollato ed ospita circa 870 detenuti su 900 posti previsti. All interno del carcere lavorano 370 agenti di polizia penitenziaria, 5 educatori, 3 psicologhe ed operano ogni giorno circa 50 volontari esterni. Gli interventi atti a migliorare la qualità della vita e rendere più sereno il clima lavorativo all interno del carcere sono da dividere in quattro grandi fasce: attenzione al disagio psichico individuale; integrazione nella città di Milano e nel territorio circostante; potenziamento delle strutture esistenti all interno; creazione di servizi di sostegno alle famiglie (in particolare, edilizia agevolata e asili nido aziendali). 2. NUOVI COMMITTENTI AL CARCERE DI MILANO - BOLLATE L applicazione Nuovi Committenti al carcere di Bollate è promossa e coordinata dalla Fondazione Adriano Olivetti, con la committenza della Direzione della II Casa di reclusione di Milano Bollate e il sostegno della Fondazione Nando Peretti. Il progetto nasce dall esigenza di riqualificare un area della struttura detentiva, rendendola altresì accessibile all intera collettività, modificando gradualmente la percezione e fruizione del luogo. L intervento, affidato ai mediatori Giovanni Fabbrocino e Viviana Saitto, verrà realizzato a partire dall area dell Istituto destinata ad ospitare un asilo per i figli degli agenti della Polizia Penitenziaria e sullo spazio esterno di pertinenza allo stesso, garantendo la possibilità di fruire anche l area verde attigua. Il nucleo edificato viene adibito alla funzione di asilo per i figli della guardie, attività di necessità primaria, e individuato a seguito di questionari e interviste condotti dal Direttore e dal suo staff di collaboratori. Inizialmente destinato esclusivamente ai dipendenti, si auspica che l asilo possa accogliere anche bambini delle famiglie del circondario. L area esterna di pertinenza alla struttura, il cui progetto è in fase di valutazione, verrà collegata alla città grazie ad un ingresso indipendente ed ospiterà un parco pubblico e piccoli chioschi per varie attività. L'obbiettivo è quella di trasformare il carcere in un luogo meno ostile, aprendo la zona più pubblica dell edificio all esterno, al fine di offrire ai dipendenti del carcere, che quotidianamente fruiscono di questi luoghi, degli spazi in cui potersi incontrare, ponendoli in contatto diretto con la città. 3

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6 3. Intervento artistico di Francesco Simeti Facciata ed esterno dell Asilo Nido della II Casa di Reclusione di Milano Bollate L intervento affidato all artista Francesco Simeti ha come obbiettivo principale la riqualificazione della facciata e gli spazi antistanti dell asilo. Da un analisi del contesto urbano in cui il Carcere è collocato, e grazie al dialogo con gli utenti che fruiranno più frequentemente gli spazi di pertinenza all asilo, sono emerse alcune considerazioni che hanno determinato uno specifico taglio progettuale. L idea sviluppata da Francesco Simeti, attraverso il dialogo con i mediatori e la committenza, è stata quella di non lavorare sulla facciata in maniera pittorica, ma considerando la superficie uno spazio, una sorta di ideale volume estruso. Francesco Simeti interverrà quindi su più margini, restituendo non solo dignità alla facciata ma garantendo l abitabilità di uno luogo che si potrebbe definire ibrido : privato perché dell asilo, ma allo stesso tempo aperto all intorno. 6

7 Fig. 1-2 Nuovi Committenti al Carcere di Bollate - Francesco Simeti, concept del progetto preliminare, Il progetto, attualmente in fase esecutiva, intende così: - Rendere la zona antistante all asilo un luogo domestico. Partendo dalla necessità di generare ombra si é pensato di realizzare diversi piani, orizzontali e verticali, in grado di invadere e ritmare la zona antistante all asilo e di individuare assi ortogonali rispetto al blocco dell asilo, e alla cancellata. - Rendere l intervento uno spazio gioco. La composizione dei pannelli ricorda un castello di carte e il sistema di sostegno, associato a reti che rimandano alla cancellata e alle Jungle Gym. La struttura, realizzata in acciaio, potrebbe infatti, in alcuni punti, diventare una vera e propria palestra grazie a piccole scale e passerelle. - Rendere la cancellata parte del progetto e non un limite visivo. Il modulo e le dimensioni dei pannelli e della struttura saranno dettati dal modulo della cancellata al fine di inglobare quest ultima nel progetto, eliminando il suo valore negativo. - Rendere l intervento un dispositivo visivo e tattile. I pannelli che saranno inseriti nella struttura saranno di diversa natura: frammenti di grata della cancellata, lastre di vetro colorato (il vetro è stato indicato come uno dei materiali lavorati all interno dell istituto penitenziario), tessuti, ceramica e altro renderanno lo spazio dinamico da un punto di vista visivo e tattile. - Costruire un nuovo sistemi di segni. Una parte dei pannelli saranno stampati con immagini elaborate appositamente da Francesco Simeti. Queste saranno in prevalenza illustrazioni botaniche e che avranno una connotazione ambientalista. - Costruire un luogo aperto alla natura. La scelta degli elementi naturali illustrati verrà realizzata in collaborazione con Cascina Bollate e ai pannelli saranno affiancate piante alberi e arbusti. 7

8 Nella realizzazione del progetto saranno coinvolte le competenze e le lavorazioni ad oggi esistenti nella struttura carceraria (falegnameria, lavorazione del vetro, lavorazione del cuoio; lavorazione del ferro), consentendo così di rendere visibile, in un punto strategico, esterno, di cerniera tra il Carcere e la città, il lavoro dei detenuti. Inoltre la presenza della cooperativa sociale Cascina Bollate consentirà di integrare del verde nell area dell intervento, creando un giardino allo stesso tempo naturale e artificiale, utilizzabile come un vero e proprio laboratorio didattico. Fig. 3-4 Nuovi Committenti al Carcere di Bollate - Francesco Simeti, concept del progetto preliminare, Fig. 5 Francesco Simeti, Elementi, progetto preliminare,

9 Fig. 6 7 Francesco Simeti, Elementi, progetto preliminare,

10 4. Cronoprogramma e fasi di esecuzione del progetto: 1. Presentazione del progetto preliminare di Francesco Simeti a cura dei mediatori e accettazione da parte della Committenza del Carcere (18 maggio 2013) 2. Ricerca materiali e lavorazioni (maggio/ giugno 2013) 3. Presentazione progetto esecutivo (entro giugno 2013) 4. Realizzazione dell'opera (estate 2013) 5. Presentazione pubblica dell'opera e workshop (autunno 2013) 5. Biografie Francesco Simeti Francesco Simeti è nato a Palermo nel Diplomato all Accademia di Belle Arti di Bologna, attualmente vive e lavora tra Brooklyn e Palermo. Fra i recenti progetti d arte pubblica, realizzati in Italia e all estero, ricordiamo: 2012: "Bensonhurst Gardens", MTA 18th Ave on the D line Bensonhurst, Brooklyn. 2010: "Whole Wheat", A 6-month-long wrapping of Pastificio Cerere, Rome; "Tumbleweed" a collaboration with Andrea Sala, MOROSO, Salone del Mobile, Milan. 2009: "Animality", PS/IS 861 Lobby Mural, Staten Island NY; "Proscenio", a temporary installation on the façade of Palazzo Riso, Palermo. 2008: "Stradarte" wallpaper installation on the façade of Via Massimiano 25, Milan. 2005: "Hawks & Caves" a year-long-wrapping of a public building in the City of Milan. 10

11 Viviana Saitto (Napoli, Italia 1980). Architetto, Ph.D in Interior Architecture and Exhibition Design (Politecnico di Milano), Temporary Professor in Architettura degli Interni (Università degli Studi di Napoli Federico II ). Dopo aver conseguito la Laurea in Architettura nel 2006 e la specializzazione in Aredamento, Design domestico e Grafica presso l Università degli Studi di Napoli Federico II nel 2007 ha lavorato nel campo dell allestimento collaborando all organizzazione della mostra di Miralles Tagliabue EMBT 1997/2007 Tradizioni del fare, collaborato, in ambito universitario, con il Napoli Teatro Festival Italia e sviluppato numerose ricerche incentrate sul rapporto tra Arte e Architettura. La sua tesi di Dottorato, Allestire l Arte Publica. Arte, progetto urbano e identità collettiva, ha dato il via a numerose collaborazioni con artisti locali emergenti e affermati. Ha collaborato alla produzione di numerose pubblicazioni scientifiche, scritto articoli su riviste di settore e partecipato all organizzazione di convegni, seminari e conferenze. Attualmente impegnata presso il Dipartimento di Architettura della suddetta Università, è parte del gruppo di ricerca per Pompei Accessibile, Linee guida per la fruizione ampliata del sito archeologico, del gruppo di ricerca per le configurazione di Linee Guida per la realizzazione degli interventi alla Mostra d Oltremare di Napoli e curatrice del volume Interni Urbani (Maggioli, 2013) di prossima uscita e in attesa di pubblicare la sua Tesi di Dottorato. Giovanni Fabbrocino (Napoli, Italia 1983). Architetto, Fotografo, Tutor a contratto di Architettura degli Interni (Università degli Studi di Napoli Federico II ). Nel corso dei suoi studi ha lavorato in campo espositivo collaborando alla realizzazione della mostra di Miralles Tagliabue EMBT 1997/2007 Tradizioni del fare, alla progettazione degli allestimenti del Napoli Teatro Festival Italia e sviluppato numerose ricerche sul rapporto tra temporaneità e permanenza, con particolare attenzione alle appropriazioni spontanee dello spazio. Ha preso parte a numerose mostre fotografiche, all organizzazione di workshop, conferenze e seminari e collaborato alla realizzazione di pubblicazioni scientifiche. Attualmente impegnato presso il Dipartimento di Architettura dell Università degli Studi di Napoli Federico II, è parte del gruppo di ricerca per Pompei Accessibile, Linee guida per la fruizione ampliata del sito archeologico e del gruppo di ricerca per le configurazione di Linee Guida per la realizzazione degli interventi alla Mostra d Oltremare di Napoli. 11