Bilancio Sociale e di Missione

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2 C ARTA DEI VA ORI L DEL C REDITO COOPERATIVO C ARTA DELLA C OESION E DELC REDITO COOPERATIVO Il marchio, il logo del Credito Cooperativo, la simbologia della melagrana, il marchio del Bilancio sociale e di missione del Credito Cooperativo sono marchi registrati di proprietà Federcasse FEDERCASSE Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali ed Artigiane Bilancio Sociale e di Missione 2010 La Banca in Prima Persona Edizione 2011

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4 INDICE Introduzione pag. 4 Presentazione del Presidente pag. 5 BCC MASIANO pag. 7 La Storia pag anni pag. 9 Dove siamo pag. 12 Una Banca differente pag. 13 LA RELAZIONE SOCIALE pag. 25 I Soci pag. 26 La Struttura pag. 62 Le Risorse Umane pag. 69 I Clienti pag. 79 I Fornitori pag. 95 Il Territorio pag. 96 Il Sistema del Credito Cooperativo pag. 126 L Ambiente pag. 129 IL VALORE AGGIUNTO pag. 133 I risultati economici: dati e indici pag. 133 Il valore economico e la sua ripartizione pag. 136

5 Introduzione Il Bilancio Sociale è uno strumento che intende fornire elementi di valutazione circa l aspetto sociale dell attività aziendale, di verifica della coerenza dell impresa rispetto agli scopi statutari, di comunicazione del valore creato dalla Banca verso i propri portatori di interessi. Esso è pertanto un documento essenziale in particolare per un impresa cooperativa, che ha la specifica funzione di promuovere uno sviluppo durevole, a beneficio dei soci e del territorio, di distribuire vantaggi economici ma anche meta-economici e dunque per loro natura intangibili, di più difficile quantificazione e rappresentazione all interno di un rendiconto tradizionale. Infatti, abbiamo definito il nostro rendiconto Bilancio Sociale e di Missione facendo riferimento alla Carta dei Valori ed alla Carta della Coesione del Credito Cooperativo, ovvero ai principi che fondano ed orientano la nostra azione. Abbiamo voluto confrontarci e misurarci rispetto ad essi. Pertanto, questo documento non costituisce per noi soltanto una fotografia di quanto già realizzato, ma una mappa per migliorarci e migliorare la nostra relazione con tutti i pubblici che determinano il successo di questa impresa. Una lente per mettere meglio a fuoco il nostro lavoro e, quindi, uno stimolo ad essere sempre più coerenti con la nostra identità di banche a responsabilità sociale. La Banca in Prima Persona Per inviare eventuali comunicazioni potete contattare: L UFFICIO SOCI Via di Masiano 6/a, Masiano (Pt) Tel Fax spaziosoci@bccmasiano.it 4

6 Presentazione del Presidente Perché redigere una rendicontazione sociale, non obbligatoria, in un tempo nel quale il peso degli adempimenti è davvero molto rilevante? E la domanda che inevitabilmente le imprese si fanno. E forse anche i portatori di interesse di quelle imprese, che a quella lettura non hanno, verosimilmente, troppo tempo da dedicare. La risposta che ci siamo dati, da diversi anni oramai, questo è l 8 Bilancio Sociale e di Missione, è che una Banca di Credito Cooperativo ha bisogno di questa rendicontazione, che sia integrata o meno - anche fisicamente - nel bilancio di esercizio. Ne ha bisogno per dire qualcosa di specifico ai propri Soci e alla propria comunità locale sulla sua reale e concreta differenza e per verificare, al proprio interno come impresa, il grado di coerenza tra identità e prassi, nella convinzione che per una BCC l identità è chiave della competitività. Per questa ragione ci siamo costantemente impegnati a migliorare la qualità e la trasparenza delle informazioni destinate ai portatori di interesse sulla realtà - bancaria e cooperativa - della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. Cercando di integrare indicatori distintivi in grado di qualificare, ma anche quantificare, le peculiarità delle Bcc. L indicatore come dice la parola stessa appunto indica. E questo ha una duplice valenza. Ovvero, mentre offre una misura, mostra anche una strada. Abbiamo dunque bisogno di indicatori distintivi che ci aiutino a verificare, migliorare, indirizzare. L obiettivo di questo documento è quello di mettere i nostri portatori di interesse a parte di questo processo. Non soltanto al fine di darne notizia e diffondere informazioni. Ma perché il mettere a parte sia sempre più occasione per partecipare. Il Presidente Pier Maria Baldi 5

7 I Fondatori Chiti Primo fu Faustino, colono mezzadro Bianchi Zelindo fu Raffaello, possidente agricoltore Agostini Francesco di Angiolo, affittuario (primo Presidente) Palandri Costantino fu Salvatore, affittuario Bargiacchi Narciso di Valente, possidente agricoltore Niccolai Sabino di Santi, mezzadro Giacomelli Virgilio fu Bartolomeo, colono Chiti Egidio di Faustino, mezzadro 6

8 BCC MASIANO La storia La nostra banca nasce nel 1920 ad opera di 11 pionieri, animati da questo spirito e da questo sogno: essere protagonisti dello sviluppo proprio e dell ambiente circostante. Come ricordava Giuseppe Barontini quando scriveva il volume Una Cassa fra i campi e il Campanile, attraverso il quale è piacevole ripercorrere il momento della nostra Costituzione avvenuta di fronte al notaio Giuseppe Scatizzi. Scrive Barontini Così il 16 giugno 1920 in un locale della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali si costituirono i soci fondatori della Cassa Depositi e Prestiti di Masiano. La prima sede della Bcc Masiano Si legge testualmente nell atto costitutivo: L anno 1920 e questo dì sedici del mese di giugno in Pistoia, via Panciatichi, nella sede della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali, avanti a me notaro Giuseppe Scatizzi, si sono personalmente costituiti i signori: Chiti Primo fu Faustino, colono mezzadro; Bianchi Zelindo fu Raffaello, possidente agricoltore; Agostini Francesco di Angiolo, affittuario; Bargiacchi Narciso di Valente, possidente agricoltore; Palandri Costantino 7

9 Monsignor Orazio Ceccarelli fu Salvatore, affittuario; Niccolai Sabino di Santi, mezzadro; Giacomelli Virgilio fu Bartolomeo, colono; Chiti Egidio di Faustino, mezzadro; Andreini Adriano fu Luigi, mezzadro; Melani Pietro di Severino, possidente agricoltore; Barontini Mesenzio fu Giuseppe, possidente agricoltore.... Le parti dichiarano di voler costituire come difatti costituiscono una Società Cooperativa in nome collettivo denominata: Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Masiano. La costituzione di una Cassa Rurale a Masiano, assumeva diversi risvolti e significati: voleva dire liberazione dall usura, accesso al credito per le classi più povere, testimonianza cristiana, impegno politico. Ai primi soci fondatori se ne aggiunsero altri che non citiamo, ma ugualmente meritevoli. Così nell agosto del 1920, la Cassa iniziava la sua attività nel locale del Circolo Cattolico. Si legge nel verbale dell assemblea del :... È presente don Orazio Ceccarelli, presidente della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali, che fu incaricato delle pratiche legali. Egli riferisce che sono state compiute tutte le pratiche di legge e che sono stati depositati i relativi documenti presso la Cancelleria del Tribunale di Pistoia. Dichiara che la Cassa Rurale può iniziare le sue operazioni... Pochi, forse, si resero completamente conto, che da quel momento gli emarginati di un mondo economico strettamente capitalistico, attraverso lo strumento della Cassa Rurale, diventavano protagonisti di uno sviluppo economico, che in qualche modo li avrebbe coinvolti in prima persona, destinandoli ad un ruolo insostituibile nell economia della zona... 8

10 90 anni ( ) Per festeggiare il 90 anniversario della sua fondazione, il 16 giugno 1920, importante traguardo che testimonia come la Banca sia stata tra le prime Bcc ad essere fondate nella provincia di Pistoia, la Bcc Masiano ha sponsorizzato, ideato ed organizzato una serie di eventi che spaziano ed abbracciano ogni tipo di attività: dallo sport alla cultura, dalla tradizione enogastronomica alla raccolta di immagini del territorio. Inoltre, per sottolineare l importanza storica ed economica dell enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate, nella quale il Pontefice ha menzionato nel 2009 l importanza delle Banche di Credito Cooperativo, la nostra Bcc ha programmato un udienza riservata dal Papa per 150 persone (in cui inserire Soci e clienti) ed una gita in Terra Santa con significativo contributo da parte della Banca. Il comitato per il 90 ha definito un logo che ha caratterizzato l immagine della Bcc per tutto il Nel 2011 facciamo riferimento nuovamente al logo tradizionale con la sola aggiunta, in alto a destra, di 1920, anno della fondazione della Bcc. Descrizione eventi 90 Concerto Musicale di Capodanno Il 1 gennaio 2010 si è svolto un concerto di musica classica al Nuovo Teatro Moderno di Agliana. I solisti della Regionale hanno presentato musiche dal barocco italiano al 700 viennese. L evento, aperto a tutti, è stato organizzato in collaborazione con l Ufficio Cultura del Comune di Agliana Rassegna Musicale 90 Bcc Masiano Il 6 febbraio 2010 si è svolta una Rassegna Musicale presso la Chiesa di S. Biagio in Cascheri a Pistoia. La serata, aperta a tutti, è stata organizzata in collaborazione con la Dott.ssa Sandra Pinna Pintor. Concorso gastronomico IccheBolleN Pentola Il progetto, curato da 4Food e Sapere dai Sapori, è stato realizzato con il patrocinio della Provincia di Pistoia, della ASL di Pistoia, in collaborazione con la Confcommercio di Pistoia e sponsorizzato da Bcc Masiano in qualità di Main Sponsor. E stata una rassegna enogastronomica per far riscoprire, attraverso un percorso che si è svolto all interno di alcuni tra i migliori ristoranti della provincia di Pistoia, gli antichi sapori, la loro storia ed evoluzione fino ad arrivare al cibo che troviamo sulle nostre tavole. Protagonista la ricetta e la sua storia, i suoi ingredienti di qualità e le persone che amano ancora la tradizione. Alla fine del concorso è stato realizzato un manuale contenente tutte le ricette, le loro tradizioni, i protagonisti ed i ristoranti in cui si sono svolte le serate. 9

11 Concorso fotografico 90 Bcc Masiano Il concorso, ideato dal Comitato per il 90 con la collaborazione dell Associazione Fotografica Write by Light, ha sviluppato due temi: Il territorio della Bcc in Prima Persona e Oggetti del passato: un mondo da scoprire. L obiettivo del tema Il territorio della Bcc in Prima Persona è stato quello di raccogliere immagini creative e inedite che avessero come soggetto il territorio dove la Bcc Masiano ha le sue sedi (Masiano, Bottegone, Casalguidi-Cantagrillo, Agliana, Quarrata, Pistoia) in tutti i suoi aspetti: la sua storia, il suo territoro, i suoi paesaggi, e che evidenzino aspetti nuovi, inconsueti, angoli mai visti o, semplicemente, ritratti con uno sguardo diverso, immagini stimolanti che sappiano incuriosire ed attirare. Per sviluppare il tema Oggetti del passato: un mondo da scoprire, i partecipanti hanno dovuto mostrare, nelle loro opere, attrezzi, utensili e oggetti del passato che sono parte delle radici e tradizioni del territoro pistoiese, legati ad attività artigianali, contadine e della vita quotidiana. Il 100% della quota di iscrizione è stato devoluto a favore della Fondazione dell Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. 4 Passi in Città Iniziativa ideata con il fine di far conoscere o riscoprire la città di Pistoia al proprio territorio, in particolare ai Soci. Infatti, non sono molte le città italiane ed europee che possono vantarsi di aver mantenuto intatto nel tempo il loro fascino medievale, come ad esempio Piazza del Duomo. I programmi sono stati due: Pistoia insolita con visita al Teatro anatomico dell Ospedale del Ceppo e la collezione dei ferri chirurgici della Scuola Medica Pistoiese, la Madonna del Letto e il giardino del Padiglione per l emodialisi con le opere d arte contemporanee. Poi passeggiate attraverso il centro di Pistoia alla scoperta di strade dai nomi insoliti e angoli sconosciuti e pittoreschi, oltre alla visita ai sotterranei di Pistoia. L altro programma è stato Pistoia: un gioiello da scoprire, una passeggiata attraverso la cittadina che nasconde alcuni capolavori d arte unici al mondo: i pulpiti di Sant Andrea, San Bartolomeo e San Giovanni Fuorcivitas, le opere dei Della Robbia, e ancora la Piazza del Duomo con il suo insieme unico di edifici medievali, la Cattedrale con la cappella di S. Jacopo e l altare d argento. Torneo di calcio 90 Bcc Masiano Iniziativa ideata al fine di coinvolgere le squadre di calcio giovanili del territorio, organizzata da Casalguidi 1923 Calcio. Torneo di basket 90 Bcc Masiano Iniziativa ideata al fine di coinvolgere le squadre di basket giovanili del territorio, organizzata da Bottegone Basket S.Angelo. Udienza privata dal Pontefice Benedetto XVI Nel mese di maggio è stata organizzata un udienza privata con il Pontefice Benedetto XVI, evento offerto gratuitamente ai Soci della Bcc (150 partecipanti). Per l occasione, è stato fatto preparare al Papa, come regalo personale ed espressione del nostro territorio, un set per altare interamente realizzato con la lavorazione antica con il punto Casale. 10

12 Gita in Terra Santa con particolare contributo ai Soci Come collegamento ideale con la visita privata dal Pontefice, a giugno è stata effettuata una gita in Terra Santa (Israele e Petra), ai quali partecipanti la Bcc ha offerto un particolare contributo. Festa del 90 : convegno e cena Soci Per celebrare la ricorrenza del 90, la Bcc Masiano ha effettuato una Festa il 19 giugno presso lo Stabilimento Il Tettuccio di Montecatini Terme. Omaggio a tutti i Soci di un melograno d argento Supplemento Speciale 90 alla Rivista Il Melograno Festa degli Auguri: consegna Dvd e manuale ricette vincitrici del concorso IccheBolle npentola In occasione della Festa degli Auguri, a tutti i Soci presenti è stato donato un Dvd ricordo contenete tutte le immagini degli eventi per il 90, compreso un resoconto/documentario della gita in Terra Santa, ed il Manuale delle Ricette vincitrici del Concorso gastronimico IccheBolle npentola. Evento di solidarietà in collaborazione con Avis Pistoia: Rosso Solidale. Per sensibilizzare la donazione di sangue, la cui raccolta è fondamentale in questo periodo nel nostro territorio, è stato previsto un accordo tra Avis Pistoia e Bcc Masiano che si è positivamente concluso con la cena dei donatori del 2 settembre. Tutti questi punti relativi al 90 verranno ampliati in seguito e corredati di foto, e gli articoli verranno contrassegnati da questo logo: 11

13 Dove siamo PISTOIA Ramini Bonelle Masiano Bottegone Casalguidi Olmi Agliana Quarrata MASIANO BOTTEGONE CASALGUIDI AGLIANA QUARRATA PISTOIA OLMI BONELLE RAMINI 12

14 Una Banca differente LA NORMATIVA Il Testo Unico Bancario definisce la Banca di Credito Cooperativo quale unica banca a mutualità prevalente del mercato. La normativa offre, inoltre, una specifica definizione del localismo delle BCC. Per una BCC: i soci debbono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell ambito territoriale di attività della banca; almeno il 50% dell attività creditizia deve essere realizzata con i soci; il 95% del totale del credito deve essere obbligatoriamente erogato nel territorio; almeno il 70% degli utili deve andare a riserva, ovvero al rafforzamento del patrimonio, che è e resterà sempre indisponibile per i singoli. E questo per la Bcc, che non si capitalizza sui mercati finanziari, l unico modo per costruire il proprio sviluppo. L IDENTITÀ L identità della Banca di Credito Cooperativo si fonda su tre caratteristiche fondamentali: la partecipazione democratica, sottolineata nel carattere cooperativo della Bcc; la mutualità, che è: interna (nella relazione sociale, l obbligo ad orientare l attività prevalentemente a favore dei soci e a non perseguire fini di speculazione privata ), esterna (nella relazione con gli altri portatori di interessi, ed in particolare la comunità locale, come previsto dall articolo 2 dello statuto sociale) di sistema (intesa come cooperazione di categoria, che implica la piena valorizzazione del modello a rete ); la territorialità, che si esprime: nella proprietà dell impresa (i soci e gli amministratori di una Bcc debbono essere espressione del territorio di insediamento dell azienda); nell operatività (il risparmio raccolto resta nel territorio per finanziare lo sviluppo dell economia reale). La storia controcorrente Le Bcc nacquero con l obiettivo di liberarsi dallo sfruttamento e talvolta dalla piaga dell usura e di rompere le catene del bisogno che opprimevano anche la dignità delle persone. Il progetto scritto negli statuti era quello di migliorare la condizione morale e materiale dei soci fornendo il denaro a ciò necessario. Furono subito giudicate imprese impossibili : un autorevole studioso le definì un assurdo economico e ne profetizzò la rapida scomparsa dal mercato ( l egoismo e l opportunismo vi seppelliranno ). Invece, nell arco di neppure 15 anni dalla nascita della prima Cassa Rurale, anche per impulso dell Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII, le Casse avevano raggiunto il numero di 904. Nel 1905 ne erano state costituite e alla fine del 1920 il numero era salito a

15 I maggiori avvenimenti che hanno segnato la storia ultracentenaria della cooperazione di credito si sintetizzano attraverso queste tappe principali: 1883 nasce la prima Cassa Rurale a Loreggia, Padova, ad opera di Leone Wollemborg grazie alla operosità di un giovane sacerdote, don Luigi Cerutti, nasce a Gambarare, in provincia di Venezia, la prima Cassa Rurale Cattolica l enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII, sollecitando i cattolici all azione sociale, a forme di tipo solidaristico per vincere la solitudine dei più poveri, diviene il manifesto dell ampio, diffuso movimento nasce a Roma, dopo diversi tentativi, la Federazione Italiana delle Casse Rurali con funzioni di rappresentanza e tutela del gruppo, di promozione e perfezionamento delle banche associate, con una struttura di supporto alle Casse di tipo sindacale, tecnico e finanziario si verifica la grande scissione. Le cooperative cattoliche si staccano dalla Lega delle cooperative e formano la Confederazione Cooperative Italiane, alla quale aderisce la Federazione Italiana delle Casse Rurali il regime fascista, che vuole controllare la cooperazione, crea l Ente Nazionale Fascista della Cooperazione nasce l Ente Nazionale delle Casse Rurali Agrarie ed Enti Ausiliari (Encra). Viene varata la Legge Bancaria entra in vigore il Testo Unico delle Casse Rurali e Artigiane viene ricostituita dai cattolici la Confederazione Cooperative Italiane e dai cooperatori di altra ispirazione la Lega nazionale delle Cooperative e Mutue viene ricostituita la Federazione Italiana delle Cassa Rurali e Artigiane comincia una attività di riorganizzazione e rilancio del movimento e dell operatività delle Casse. Si ricostituiscono le Federazioni locali e si ristrutturano quelle esistenti, conferendo loro funzioni di rappresentanza, tutela ed assistenza tecnica a livello regionale e interregionale delle Casse associate costituzione dell Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane (Iccrea) 1970 nasce l Editrice delle Casse Rurali e Artigiane, l Ecra. La Federazione Italiana è tra i membri fondatori dell Associazione delle Banche Cooperative della Cee, il Groupment des Cooperatives d Epargne et de Crédit, che ha lo scopo di promuovere e di tutelare gli interessi della categoria in sede comunitaria. Federazione e Iccrea aderiscono inoltre all Unione Internazionale Raiffeisen, IRU nascono le Casse Centrali di Bolzano e Trento nasce Agrileasing, società che pone le Casse Rurali in condizione di effettuare operazioni di leasing immobiliare e mobiliare viene creato il Fondo Centrale di Garanzia, primo strumento di tutela dell industria bancaria italiana. Si tratta di un iniziativa volontaria delle Casse Rurali, non disposta da normative su iniziativa della Federazione Italiana nasce la Scuola Centrale del Credito Cooperativo, organismo per la formazione all interno del Credito Cooperativo, l attuale SEF Consulting adesione della Federazione Italiana e di buona parte delle Casse Rurali all Associazione Bancaria Italiana - ABI. 14

16 1985 Iccrea costituisce una società per la gestione dei fondi comuni di investimento mobiliare, la Coogestioni (oggi Aureo Gestioni), che esordisce sul mercato lanciando il fondo Aureo nasce il Fondo di Previdenza per il Personale delle Casse Rurali e Artigiane, attuale Fondo Pensione Nazionale entra in vigore il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia 1995 inizia la propria attività la capogruppo di impresa, Iccrea Holding Spa, con funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo delle società partecipate. Le principali sono: Iccrea Banca, Banca Agrileasing, Aureo Gestioni, BCC Vita al Fondo Centrale di Garanzia si sostituisce il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGD) nell ambito del XII Convegno Nazionale di Riva del Garda si approva la definizione del sistema a rete e si pubblica la Carta dei Valori del Credito Cooperativo la riforma del diritto societario riconosce e conferma alle BCC la loro natura di cooperative a mutualità prevalente nasce il Fondo Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), strumento volontario esclusivo delle Banche di Credito Cooperativo che tutela i portatori di obbligazioni clienti delle BCC nell ambito del XIII Convegno Nazionale tenutosi a Parma, si registra l approvazione del Progetto di qualificazione del sistema a rete delle BCC che prevede la creazione di una forma di garanzia incrociata a protezione della clientela delle BCC e l approvazione della Carta della Coesione viene costituito il FGI. Dallo statuto della Cassa Rurale dei Prestiti di Loreggia (Leone Wollemborg) Per la semplicità somma degli ordinamenti, per i procedimenti patriarcali ad essa propri questa istituzione si addice in tutto alle reali circostanze della popolazione rurale, e sa veramente conseguire i fini che si propone: pareggiare nel credito ai grandi gl imprenditori più muniti, recando quell aiuto potente ai piccoli e piccolissimi proprietari coltivatori, ai piccoli e piccolissimi affittaiuoli e redimendoli all usura; diffondere la moralità, insegnando praticamente alla popolazione il valore economico dell onestà; stimolare le energie morali assopite, ridestando negli animi avviliti la speranza, richiamando forze latenti alla vita. LA STRATEGIA La Banca di Credito Cooperativo di Masiano ha definito, per il triennio , il proprio Piano Strategico con lo scopo di definire gli obiettivi fondamentali di gestione e gli elementi principali che permettono l efficace ed efficiente attuazione degli stessi, al fine di assicurare all azienda solidità, coerenza, sinergia e capacità di sviluppo. Esso pertanto prescinde da considerazioni di dettaglio, per incentrare l attenzione sulle grandezze più significative e sulle linee guida dell attività futura, da concretizzarsi in percorsi e programmi di gestione e di lavoro che risultino pienamente coerenti con l impostazione della strategia più generale. 15

17 I fattori strategici fondamentali che fanno da riferimento e da filo conduttore alla stesura del presente Piano Strategico sono i seguenti: 1. Volontà di dare sempre maggiore visibilità, risalto e riconoscimento alla Banca di Credito Cooperativo di Masiano nell ambito del suo territorio di competenza, in modo che sia consolidato il suo ruolo e la sua funzione come cooperativa di credito, rafforzando il concetto di localismo mediante legami sempre più stretti con il territorio in cui opera; 2. Convincimento che la compagine socile costituisca il soggetto fondamentale della banca, sia in termini commerciali - in quanto essa ha lo scopo di dedicare alla base sociale la parte più rilevante delle proprie attività finanziarie e di promuovere efficacemente, e con ogni mezzo, lo sviluppo sociale ed economico dei soci - sia in termini imprenditoriali, in quanto si intende coinvolgere in misura crescente ed organizzata la base sociale nella vita e nella gestione dell azienda; 3. Necessità di incidere e di presidiare in modo più capillare il territorio, ampliando la rete commerciale attualmente esistente, di fidelizzare la clientela e di acquisirne di nuova per mezzo di una costante, ma equilibrata, crescita della raccolta e degli impieghi, evitando esposizioni imprudenti e rafforzando, parallelamente, la struttura ed i mezzi preposti all analisi ed al controllo dei rischi; 4. Necessità di potenziare la redditività derivante dall attività bancaria primaria di intermediazione del credito e dai sempre più numerosi servizi che la Banca di Credito Cooperativo di Masiano mette a disposizione della propria clientela. È solamente con il raggiungimento di questi obiettivi che è possibile garantire, anche nel lungo termine, un costante sviluppo della Banca. Ne consegue che, da un lato l intero organico dell azienda sarà strettamente impegnato nel loro conseguimento e, dall altro, ogni futuro provvedimento del Consiglio di Amministrazione sarà coerente con quanto stabilito nel presente Piano Strategico e nei suoi successivi aggiornamenti. I VALORI I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce sono delineati: - nell articolo 2 dello Statuto; - nella Carta dei Valori; - nella Carta della Coesione. L articolo 2 dello Statuto afferma: Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell insegnamento sociale cristiano e ai principi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci, nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale. 16

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19 Carta dei Valori del Credito Cooperativo 1. PRIMATO E CENTRALITÀ DELLA PERSONA Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente. 2. L IMPEGNO L impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e fabbricare fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. AUTONOMIA L autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel sistema del Credito Cooperativo. 4. PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. COOPERAZIONE Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. UTILITÀ, SERVIZIO E BENEFICI Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve in misura almeno pari a quella indicata dalla legge e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell interesse delle generazioni future. I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. PROMOZIONE DELLO SVILUPPO LOCALE Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un attività imprenditoriale a responsabilità sociale, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell economia civile. 8. FORMAZIONE PERMANENTE Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. 9. SOCI I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l altruismo. 10. AMMINISTRATORI Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. DIPENDENTI I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. Riva del Garda, dicembre

20 Carta della Coesione del Credito Cooperativo 1. PRINCIPIO DI AUTONOMIA L autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell ambito del sistema del Credito Cooperativo. Tutti i soggetti del sistema propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell autonomia della singola cooperativa. L autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il sistema considera un valore prezioso l esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. 2. PRINCIPIO DI COOPERAZIONE La cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il sistema del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili. 3. PRINCIPIO DI MUTUALITÀ La mutualità di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo). 4. PRINCIPIO DI SOLIDARIETÀ La solidarietà all interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell intero sistema del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l aiuto vicendevole nei casi di necessità. 5. PRINCIPIO DI LEGAME COL TERRITORIO La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio). 6. PRINCIPIO DI UNITÀ L unità del sistema rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte. 7. PRINCIPIO DI DEMOCRAZIA Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all interno delle strutture di natura associativa consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. 8. PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ Il sistema del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari. 9. PRINCIPIO DI EFFICIENZA Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. 10. PRINCIPIO DI TRASPARENZA E RECIPROCITÀ Le iniziative e le relazioni all interno del sistema del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio. Parma, dicembre

21 LA MISSIONE La missione della nostra Banca è scritta nell articolo 2 dello Statuto. Essa si sostanzia nell assicurare vantaggi ai soci e alle comunità locali, promuovere l educazione al risparmio, la partecipazione, la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio. L ASSETTO ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVO Il Credito Cooperativo è un sistema a rete, articolato attraverso strutture e realtà di rappresentanza e di servizio. Attraverso questa rete, il localismo delle Banche di Credito Cooperativo trova una sintesi più alta e in grado di competere a tutti i livelli. 20

22 I NUMERI DEL CREDITO COOPERATIVO Gli assetti strutturali A dicembre 2010 si registrano 415 BCC (pari al 54,4% del totale delle banche operanti in Italia), con sportelli (pari al 13% del sistema bancario). Gli sportelli sono cresciuti di 130 unità negli ultimi dodici mesi (+3,1%), a fronte della riduzione registrata nel sistema bancario complessivo (-1,1%). A novembre 2010 le BCC rappresentavano ancora l unica presenza bancaria in 558 comuni italiani, mentre in altri 479 comuni avevano un solo concorrente. Alla stessa data, le BCC operavano in 101 province. Il numero complessivo dei clienti delle BCC era pari a dicembre 2010 a oltre 5,7 milioni. I dipendenti erano circa unità Ad essi vanno aggiunti gli oltre dipendenti di Federazioni Locali, società del GBI, Casse Centrali e organismi consortili. Il numero dei soci era pari a fine anno a unità, con un incremento sui dodici mesi del 5,8%. 21

23 22 Lo sviluppo dell intermediazione Con riguardo all attività di intermediazione, nel corso del 2010 è proseguito il significativo sviluppo dell attività di impiego delle BCC, mentre sul fronte del funding sono emerse anche per la categoria le criticità comuni a tutto il sistema bancario. La quota della BCC nel mercato degli impieghi e in quello della raccolta diretta si attestava a fine anno al 7%. Con particolare riguardo all attività di finanziamento, in un contesto di ripresa nella dinamica dei finanziamenti erogati dal sistema bancario alla clientela famiglie e imprese, le BCC hanno continuato ad erogare credito in misura superiore alle altre banche. Gli impieghi lordi a clientela delle BCC ammontavano a dicembre 2010 a 135,3 miliardi di euro. Al netto delle poste connesse ad operazioni di cartolarizzazione il tasso di incremento annuo degli impieghi è risultato per le BCC del 5,8% contro il +4,3% del sistema bancario. Agli oltre 135 miliardi di euro di impieghi a clientela delle BCC si aggiungono i circa 10 miliardi di finanziamenti a clientela erogati dalle banche di secondo livello del sistema del Credito Cooperativo. Il positivo differenziale di crescita degli impieghi delle BCC rispetto alle altre banche, soprattutto quelle di maggiori dimensioni, testimonia la peculiare propensione delle banche della categoria a continuare ad erogare credito anche nelle fasi congiunturali avverse, svolgendo con sempre maggiore intensità il proprio ruolo di sostegno alla ripresa del Paese.

24 Particolarmente vigorosa è risultata l attività di erogazione del credito verso famiglie e imprese. I finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici, sono cresciuti del 14% su base annua e costituiscono ad oggi il 30,5% del totale dei finanziamenti erogati dal Credito Cooperativo. I finanziamenti alle famiglie produttrici sono cresciuti del 9,9% su base d anno. La quota di mercato delle BCC nei finanziamenti alle famiglie produttrici superava a fine 2010 il 17%. I finanziamenti alla clientela imprese, pari a dicembre 2010 a 90,8 miliardi di euro, presentano una crescita annua del 6%, a fronte dello 0,6% registrato nel sistema bancario complessivo. La raccolta bancaria complessiva delle BCC ammontava a dicembre a 151 miliardi di euro, con una crescita annua modesta (+2,5%). Al netto delle poste connesse con operazioni di cartolarizzazione, il tasso di incremento annuo della raccolta è pari a dicembre a +1,7% per le BCC e +3% per il sistema bancario complessivo. Per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a dicembre 2010 l aggregato capitale e riserve ammontava per le BCC 19,2 miliardi di euro, con un incremento del 3,6% su base d anno (+24,2% nella media di sistema). Il tier1 ratio ed il total capital ratio delle BCC erano pari a settembre 2010, ultima data disponibile, rispettivamente al 14% ed al 14,9% (stazionari rispetto allo stesso periodo dell anno precedente). Il confronto con il sistema bancario evidenzia il permanere di un significativo divario a favore delle banche della categoria: nel terzo trimestre del 2010 i coefficienti patrimoniali dei primi cinque gruppi relativi al patrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle risorse patrimoniali (total capital ratio) si collocavano, rispettivamente, al 9 e al 12,5%. 23

25 24

26 LA RELAZIONE SOCIALE Lo stile della relazione della BCC con i propri portatori di interessi è nel segno della mutualità. La mutualità non è un invenzione lessicale, ma un modo specifico di fare impresa, una formula moderna di organizzazione e gestione aziendale. Basata sull unire le forze. Sul costruire capitale sociale. Sull instaurare relazioni basate sulla reciprocità. Ciò che caratterizza un impresa mutualistica è infatti l obiettivo, che è quello di conseguire un vantaggio: il socio è interessato ai mutui benefici, ai vantaggi reciproci che può ottenere dall appartenenza all impresa, e non alla remunerazione del capitale investito sotto forma di dividendi. E l assenza di una finalità speculativa influenza il modo di stare sul mercato, gli stili di governo, i modelli organizzativi, le scelte strategiche, l operatività della nostra impresa. La mutualità, intesa come un modo alternativo di produrre ricchezza sia sociale che economica presuppone una cultura d impresa coerente: inclusiva, plurale, efficiente e solidale. E rappresenta una risorsa, perché: - costituisce una differenza, che a sua volta favorisce il pluralismo e la crescita; - induce dinamismo, stimolando la voglia di fare e il protagonismo, invece che l assistenzialismo; - è basata sulla reciprocità, che è paritetica, circolare e un mix equilibrato di interesse e solidarietà. Si fonda su rapporti tra pari e su relazioni non soltanto bi-direzionali (socio-impresa mutualistica), ma multi-polari (socio-impresa mutualistica; soci tra loro; impresa mutualistica-comunità locale; imprese mutualistiche tra loro). Per la nostra BCC la mutualità è una parte fondamentale dell identità e del codice genetico. È un fattore distintivo e competitivo. Un valore sancito dalla legge e che pervade la storia, le strategie, i modelli organizzativi, ma anche lo stile operativo. Tre sono le declinazioni della mutualità delle BCC: - interna, rivolta ai soci; - esterna, diretta alla comunità locale e al territorio nel quale operiamo; - di sistema, espressa nelle relazioni di rete all interno del Credito Cooperativo. Portatori di Interessi sono: I Soci La Struttura Le Risorse Umane I clienti I fornitori Il Territorio Il Sistema del Credito Cooperativo L Ambiente 25

27 I Soci I Soci sono il primo patrimonio della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. Essi sono, allo stesso tempo, i proprietari dell azienda (e come tali ne stabiliscono l indirizzo strategico), gli amministratori (e come tali sono responsabili della gestione), i primi clienti, dunque colonna dell operatività (una BCC opera infatti per legge prevalentemente con i soci per quanto riguarda l erogazione del credito), nonché il miglior biglietto da visita della Banca, i testimoni dell impresa. Consapevole dell importanza di sviluppare questo patrimonio, e dunque la partecipazione della comunità locale nella nostra impresa, nonché il radicamento di questa nel territorio, la nostra banca ha adottato una strategia ed una politica di incentivazione all apertura e alla crescita della compagine sociale. CHI SONO I NOSTRI SOCI In relazione alle scelte strategiche della Banca, il numero dei soci negli ultimi cinque anni è cresciuto in modo significativo. Nel 2010 abbiamo avuto un incremento dei soci del 13%.

28 I SOCI Soci 13% aumento base sociale nell anno 2010 Evoluzione della compagine sociale 2006/2010

29 Tale crescita è il frutto di tutte le iniziative intraprese dall Ufficio Soci della Banca nel corso del 2010: le Assemblee, la redazione del Bilancio Sociale, la distribuzione del periodico Il Melograno, la programmazione di gite ed eventi culturali, gli omaggi natalizi, l organizzazione di specifici convegni, le agevolazioni bancarie ed extra bancarie, le iniziative specifiche per i giovani, la distribuzione di pubblicazioni del Credito Cooperativo, le campagne di prevenzione sanitaria (a questo proposito va evidenziato che la Banca ha acquistato 7 defibrillatori cardiaci presenti sul territorio di competenza). La compagine sociale è così ripartita: Composizione della compagine sociale al I nostri soci sono espressione di diverse categorie professionali: Composizione della compagine sociale al Questa diversificazione è frutto della riforma della Legge Bancaria del 1993 che ha svincolato le Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali dall obbligo di reclutamento dei soci esclusivamente nelle due categorie degli agricoltori e degli artigiani, adeguando in tal modo le compagini sociali alla reale composizione delle economie locali. 28

30 Diversificata è anche la composizione per sesso e per età. E degno di nota sottolineare che la compagine sociale femminile è cresciuta al 29%. Bcc Masiano sempre più in rosa!!! Composizione della compagine sociale per sesso al Composizione della compagine sociale per età al DOVE SONO I NOSTRI SOCI I nostri soci risiedono o svolgono la propria attività nella zona di competenza della Banca e prevalentemente dai comuni nei quali la Banca è presente con proprie filiali. Particolarmente significativa è l incidenza dei soci provenienti dal comune in cui è nata la nostra cooperativa. Composizione della compagine sociale per provenienza al

31 IL CAPITALE SOCIALE Il capitale sociale ammontava al dicembre 2010 a euro, con un aumento di quasi il 20% rispetto all anno precedente. Le azioni sottoscritte erano in totale n Le politiche di incentivazione adottate dalla Banca hanno accresciuto il numero delle quote sottoscritte da ciascun socio ed hanno portato in pochi anni all aumento del valore del capitale sociale: da euro nel 2006 a euro nel 2010 (valori arrotondati alle migliaia di euro). La quota media detenuta da ciascun socio si mantiene tuttavia piuttosto contenuta (516 euro) e anche questo esprime il fatto che la partecipazione del socio alla cooperativa non ha motivazioni di carattere lucrativo, ma di ricerca di un più ampio vantaggio. In ottemperanza alle disposizioni vigenti, secondo le quali la remunerazione del capitale della BCC deve essere di misura non superiore all interesse massimo dei buoni postali fruttiferi aumentato di 2,50% ragguagliata al capitale effettivamente versato, la Banca ha destinato negli ultimi cinque anni euro a dividendi e rivalutazione delle azioni. Crescita del capitale sociale (in migliaia di Euro) Distribuzione dividendi dal 2006 al 2010 (in Euro) 30

32 LA SALUTE Nel 2010 la Banca rende disponibili 7 defibrillatori cardiaci per il proprio territorio. Bcc Masiano ha organizzato ed organizza, in collaborazione con il 118 di Pistoia, corsi specifici aperti a Soci, clienti e dipendenti della Banca. Per le iscrizioni ai corsi contattate l Ufficio Soci. BATTE FORTE IL CUORE A MASIANO! Bcc Masiano ha acquistato alcuni defibrillatori cardiaci portatili semiautomatici per metterli a disposizione del proprio territorio, affinché si possa intervenire positivamente nei casi in cui alcune persone subiscano un arresto cardiaco. I defibrillatori cardiaci sono presenti sulle piazze in cui la Bcc opera, in particolare, nelle strutture di riferimento per la popolazione. Di seguito elenchiamo en il posizionamento dei defibrillatori: Masiano (presso il Circolo) Quarrata (presso l Agenzia) Bottegone (presso l Agenzia) Bonelle (presso l Area Crediti) Casalguidi (presso l Agenzia) Pistoia (presso l Agenzia) Agliana (presso l Agenzia) Il defibrillatore portatile semiautomatico Bcc Masiano ha deciso di offrire ai propri Soci, Clienti e dipendenti, in collaborazione con il 118 di Pistoia, la partecipazione gratuita ad alcuni corsi tecnici per imparare le tecniche di rianimazione tra cui il massaggio cardiopolmonare e la ventilazione, nonché l utilizzo del defibrillatore cardiaco. I partecipanti ai corsi organizzati dalla Banca potranno ottenere l attestato e la conseguente abilitazione all utilizzo del defibrillatore in qualsiasi luogo. Tutti coloro che sono interessati per informazioni e iscrizioni possono contattare l Ufficio Soci della Bcc Masiano al numero 0573/ o scrivere a spaziosoci@bccmasiano.it. Ancora una volta Bcc Masiano si dimostra la banca in Prima Persona a cui sta a 31

33 cuore la salute del proprio territorio. I VANTAGGI PER I SOCI Il vantaggio che la Banca assicura ai soci si è espresso in due modi: la diffusione dell informazione e la promozione della partecipazione; l incentivazione di carattere bancario ed extra-bancario. Per quanto riguarda la diffusione dell informazione e la promozione della partecipazione, la Banca ogni anno investe notevoli risorse per la realizzazione delle assemblee, momento principale di espressione della volontà dei soci che, in base alla regola cooperativa del voto capitario (una testa, un voto), hanno lo stesso peso a prescindere dal numero di azioni possedute. L'UFFICIO SOCI L Ufficio Soci della BCC MASIANO è un punto di riferimento a cui il socio può rivolgersi per ogni richiesta di informazione e chiarimento riguardanti la vita aziendale. L Ufficio organizza specifici momenti di incontro riservati ai soci. Si ricordano, in particolare: le gite, gli eventi culturali, i convegni specifici, le campagne di prevenzione sanitaria, ecc. La responsabile dell Ufficio Soci è la Sig.ra Simona Giuliani Tel Fax spaziosoci@bccmasiano.it 32

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