Istituto Suore Sacra Famiglia di Bergamo. Istituto Scolastico Paritario Scuola dell Infanzia e Primaria SANTA P.E. CERIOLI Roma

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1 Istituto Suore Sacra Famiglia di Bergamo Istituto Scolastico Paritario Scuola dell Infanzia e Primaria SANTA P.E. CERIOLI Roma ANNO SCOLASTICO

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3 INDICE Istituto Scolastico Paritario "Beata P.E. Cerioli" Piano Offerta Formativa Premessa pag.05 A - Fisionomia dell'istituto Scolastico A.1 - Dislocazione territoriale pag. 07 A.2 - Il contesto socio-ambientale pag. 08 Le famiglie pag. 08 Rapporti di rete pag. 08 A.3 - Identità della scuola e risorse pag. 09 La nostra scuola: strutture e spazi dell Istituto pag. 10 A.4 - I Docenti pag. 12 A.5 - Fisionomia istituzionale pag. 13 Ø Organi collegiali pag. 15 B - Progetto formativo pag. 16 B.01 - Orientarsi pag. 16 B.02 - Finalità dell Istituto pag. 17 B.03 - Scuola Aperta pag. 19 B.04 - L Offerta Formativa pag. 19 Ø Regolamento interno pag. 20 Ø Regolamento d Istituto pag. 21 Ø Norme Comportamentali pag. 22 Ø Regolamento della scuola dell Infanzia pag. 23 Ø Codice deontologico degli insegnanti pag. 24 Ø Regolamento degli insegnanti pag. 26 Ø Regolamento degli alunni pag. 27 Ø Regolamento dei genitori pag. 28 C - Metodologie e Organizzazione scolastica pag. 30 C.01 Premessa Metodologia pag. 30 C. 2 Progetto Inclusione - Linee di Adozione nella pratica Metodologica pag Individuazione alunni BES pag Compiti del Consiglio di Classe pag BES pag. 34 C.03 - Integrazione alunni stranieri pag. 35 C.04 - Accoglienza e orientamento pag. 36 C.05 - Continuità educativa e didattica fra le Scuole dell'infanzia Primaria pag. 38 C.06 Valutazione del percorso formativo degli alunni pag. 40 C. 7 Autovalutazione d istituto, valutazione interna ed esterna pag. 42 C. 8 - Patto Educativo di Corresponsabilità pag. 59 D - L organizzazione didattica pag. 62 3

4 D.01 - Calendario Scolastico pag. 62 Ø Organizzazione della giornata scolastica pag. 62 D.02 - La Progettazione pag. 63 D.03 - La Progettazione verticale(scuola dell Infanzia e Primaria) pag. 63 Ø Progettazione curriculare lingua inglese pag. 128 Ø Progettazione curriculare educazione fisica pag. 135 Ø Progettazione curriculare educazione musicale pag. 147 Ø Progettazione curriculare informatica pag. 156 E - Ampliamento dell Offerta Formativa pag. 163 E.01 - Arricchimento e ampliamento pag. 163 E.02 - Indicatori di qualità dell organizzazione pag. 163 E.03 - Attività di Laboratorio e progetti pag. 165 ALLEGATI Ø Carta dei Servizi pag. 166 Ø Statuto Regolamento pag. 170 Ø Progetto Educativo d Istituto pag

5 PREMESSA La pedagogia dell Amore:... la quale manifesta la necessità di ricollocare al centro la verità dell amore, il primato della fiducia nell uomo, la gioia della vita e delle cose create da Dio, non per condannare ma per salvare l uomo. L educatore deve far leva sulla naturale sensibilità verso la bellezza delle cose, la bontà, il senso della responsabilità. (Santa P. E. Cerioli) La produzione del Piano dell Offerta Formativa costituisce uno dei principali processi del nuovo modello di funzionamento dell Istituto Scolastico, conforme al dettato dell autonomia. Intorno ad esso ruotano e da esso dipendono altri processi chiave, come la pianificazione delle risorse (economiche, ma anche e soprattutto umane), l erogazione del servizio didattico, la definizione dell offerta formativa aggiuntiva, ecc. Art. 3, c. 1 del DPR 8 marzo 1999, n Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell Offerta Formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istruzioni scolastiche ed esplicita progettazione curriculare verticale e orizzontale, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell ambito della loro autonomia. DESTINATARI DEL P.O.F. FAMIGLIE E STUDENTI: per conoscere l offerta formativa e poter scegliere in maniera consapevole; DOCENTI E PERSONALE: per l esigenza di conoscere il contratto formativo, gli obiettivi dell Istituto, creare e partecipare a un senso comune condiviso, identificare aree di legittimazione per l azione; SISTEMA EDUCATIVO E COMUNITA LOCALE: con l obiettivo di creare un collegamento con imprese, enti locali e altre istituzioni del territorio di riferimento, per far conoscere il progetto formativo e gli obiettivi e recepire indicazioni. CARATTERISTICHE DEL PROGETTO DIDATTICO DELL ISTITUTO SANTA P. E. CERIOLI Il progetto di Santa Paola Elisabetta Cerioli, una tra le più interessanti e luminose figure del cattolicesimo bergamasco dell'ottocento e fondatrice dell'istituto stesso, di dare vita a una scuola nacque dalla sua attenzione materna a favore di orfane e orfani e dei più poveri per assisterli nei loro bisogni primari, ma soprattutto per prepararli, anche culturalmente, all'inserimento pieno, maturo e dignitoso nella società di quel tempo. L'intuizione pedagogica è caratterizzata dalla sua specifica visione educativa che passa attraverso i principi evangelici dell'amore, della dedizione, dell'incontro con l'altro valorizzando il soggettopersona protagonista di un progetto divino, la gioia della vita e la bellezza delle cose create da Dio." La finalità di fondo è lo sviluppo della persona secondo la visione cristiana della vita che tiene in considerazione il fine soprannaturale dell'uomo, la dignità della persona, la libertà e la responsabilità individuale nel momento comunitario. Leggiamo, infatti, nelle regole manoscritte del 1906: "Sarà loro cura il piantare nelle tenere anime delle fanciulle i semi delle principali e 5

6 fondamentali virtù... Nulla tralasceranno di ciò che può contribuire al loro vantaggio spirituale e temporale... Non dimentichino mai le Sorelle che la coltura delle giovani è obbligo speciale del nostro Istituto". Lo spirito fondante l arte pedagogica di S. Paola Elisabetta Cerioli è da leggersi direttamente nello stile evangelico per cui educa e alfabetizza con esempi di vita, con uno stile educativo familiare, perseguendo la promozione della persona dentro una pedagogia delle piccole cose, del quotidiano in un giusto equilibrio tra vita ascetica, preghiera e operatività educativoformativa. All'interno dell'educazione della persona, Paola Elisabetta sceglie l'animazione come stile educativo che tende a scoprire e far leva sul punto accessibile al bene che è insito in ciascuno, produce quindi crescita di coscienza e di libertà e matura la persona puntando sulla sua capacità di ricerca e sul gusto della verità. Per Suor Paola Elisabetta il compito primario dell'educazione è quello di coinvolgere il più possibile per comunicare e trasmettere in modo esperienziale i valori sui quali lei per prima ha fondato la vita. Educare secondo lo stile di Santa Paola Elisabetta Cerioli richiede doti quali il carisma della relazione con l altro, la capacità di capire, di stare insieme, di parlare e di ascoltare in profondità, una conoscenza attenta dell uomo e un forte senso di appartenenza alla Chiesa e alla comunità umana, uno sperimentato equilibrio umano, un adeguata maturità, la disponibilità ad un servizio vissuto primariamente come missione, la disponibilità, la semplicità, la laboriosità. PRINCIPI FONDANTI L AZIONE DIDATTICA Uguaglianza e imparzialità: La scuola non applica alcuna discriminazione nell erogazione del servizio scolastico relativamente a sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche e socioeconomiche nel rispetto dei principi di accoglienza e tolleranza che caratterizzano l orientemento educativo della scuola. Accoglienza ed integrazione: La scuola garantisce ed adotta, coinvolgendo docenti, alunni e genitori già inseriti nell ambito scolastico, tutte quelle iniziative che tendono a favorire l accoglienza di tutti gli alunni e genitori. Educazione al rispetto e alla convivenza civile. Imparzialità e regolarità del servizio: L istituto provvederà ad informare le varie componenti di tutto ciò che riguarda la gestione delle attività scolastiche ordinarie e straordinarie programmate per l anno scolastico e per ogni singolo quadrimestre, onde favorire ogni forma di partecipazione tra scuola, insegnanti, genitori ed alunni. Partecipazione, efficienza e trasparenza. 6

7 A.1 DISLOCAZIONE TERRITORIALE Istituto Scolastico Paritario Santa P.E. Cerioli Suore Sacra Famiglia di Bergamo Via Casilina, 631/633 Tel e fax: direzione@scuolacerioli.it, segreteria@scuolacerioli.it sito: 7

8 A.2 IL CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE L Istituto Scolastico Paritario Santa P.E. Cerioli (XIV Distretto Scolastico, VI Municipio ex5) è situato alla periferia Est di Roma, nella zona Torpignattara, con una popolazione di rilevante densità. Si tratta di un quartiere prevalentemente popolato da nuclei famigliari di estrazione sociale mediobassa, con gravi problemi di traffico e di inquinamento. Il quartiere è abitato da molte famiglie di immigrati e di extra-comunitari. La connotazione urbanistica non offre sufficienti spazi adeguati e sicuri per bambini e ragazzi, per cui, da diversi anni, la nostra scuola interagisce con altre strutture private per coordinare la risposta ai bisogni formativi degli alunni e offre alcuni spazi per attività extra-curricolari. La provenienza socio-economico-culturale dell'utenza è piuttosto eterogenea (impiegati, professionisti, commercianti, operai). La scuola dispone al suo interno di ampi giardini alberati e di strutture sportive polivalenti, ha quindi una grande risorsa se si considera la scarsità di spazi verdi fruibili dai bambini. Da alcuni anni è sorto il "Parco Villa De Santis" al confine con la scuola. LE FAMIGLIE L'utenza dell'istituto Scolastico Paritario "P. E. Cerioli" è formata essenzialmente da alunni provenienti da nuclei familiari di livello socio-economico-culturale medio-basso e costituita da genitori con uno o due figli. Esiste tuttavia una percentuale in aumento di famiglie disagiate dal punto di vista socio-culturale-economico ed è in aumento il dato percentuale delle famiglie che presentano una situazione di separazione coniugale, è abbastanza frequente, inoltre, la presenza di adulti diversi dai genitori (baby-sitter, nonni, altri parenti) ed esiste una realtà di bambini e ragazzi adottati, anche stranieri. I genitori si mostrano abbastanza interessati al messaggio educativo della scuola anche se con atteggiamenti individualistici e convenzionali. La famiglia esprime nei confronti dei figli iperprotezione, altre volte fretta, disagio o disordine dovuti a diverse problematiche. Tali variabili sono generatrici di una "persona - alunno" che vive numerose contraddizioni e difficoltà emotivo-relazionali. In linea con le finalità educative proprie, la Scuola si adopera non soltanto sul piano dell'alfabetizzazione di base, ma anche in ambiti formativi diversi che la configurano come centro di aggregazione nel quartiere. Per poter rispondere a tali bisogni, la scuola attiva incontri con i genitori degli alunni, iniziative e manifestazioni che contribuiscono a consolidare il senso di appartenenza alla comunità. RAPPORTI DI RETE Per superare il distacco tra Scuola, ambiente sociale e famiglia l Istituto persegue le seguenti finalità: Ø Aprire la scuola all ambiente per l acquisizione di contenuti cognitivi e favorire i rapporti con i servizi presenti sul territorio. Ø Rafforzare il raccordo educativo pedagogico tra gli ordini di scuola con un continuo coordinamento. Ø Garantire la continuità tra Scuola ed extrascuola per annullare le condizioni di disadattamento. Ø Caratterizzare la Scuola come servizio aperto agli stimoli culturali del territorio. Ø Coinvolgere istituzioni, Associazioni, Gruppi che aiutano la Scuola e l alunno in particolare ad acquisire progressivamente un immagine più approfondita e chiara della realtà sociale. 8

9 Il bisogno di uscire dal disagio, la silenziosa ricerca di valori positivi unita al desiderio delle famiglie di far vivere i propri figli in uno spazio educativo costruttivo trovano riscontri in una scuola che non offre solo informazione intellettuale, ma pone gli alunni al centro dell interesse e degli interventi di educazione, di istruzione e di formazione. A.3 IDENTITÀ DELLA SCUOLA E RISORSE L Istituto Scolastico Paritario Santa P.E. Cerioli fa parte del XIV Distretto Scolastico VI Municipio (ex 5) di Roma e costituisce un unità scolastico così strutturata: Corsi scolastici Scuola dell Infanzia Santa P.E. Cerioli Scuola Primaria Santa P.E. Cerioli Sezioni classi Numero Alunni Numero Insegnanti Spazi strutturati Aule sezioni collaboratrici Cortili Parco Giochi Lab. Espressivo Palestra Sala gioco Sala pranzo Servizi igienici 5 classi Aule Biblioteca Sala Teatro Cortili Parco giochi Campi sportivi Sala pranzo Lab. Artistico. Lab. Musicale Lab. informatica Aule multimediali Palestra Sala riunioni Servizi igienici Amministrazione Unica Unica 9

10 STRUTTURE E SPAZI DELL ISTITUTO L attività didattica è svolta in ampie e luminose aule dotate delle attrezzature necessarie e poste nell unico edificio dell Istituto, ristrutturato nell anno 2005 secondo la normativa vigente. DIREZIONE E SEGRETERIA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA Ubicate al 1 piano dell edificio. UFFICIO AMMINISTRAZIONE Ubicato al 1 piano dell edificio e adibito alle operazioni amministrative di tutta la scuola. CAPPELLA In sintonia con le finalità educative della scuola, consente incontri di preghiera e momenti di riflessione personale, di gruppo e di classe. SPAZIO PER L ACCOGLIENZA Ampio spazio coperto, strutturato per accogliere gli alunni e i genitori, per attività didattiche e ricreative pomeridiane e per i momenti di aggregazione e di festa. SALE Locali di ricevimento vengono utilizzati per incontri con le famiglie, assemblee e riunioni degli Organi Collegiali. AULA DI EDUCAZIONE MUSICALE Ubicata al 2 piano, permette una tranquilla attività di ascolto e di esecuzione vocale e strumentale. E dotata di una buona strumentazione. BIBLIOTECA Situata in un ampia sala, dispone di un numero di libri di narrativa, di cultura generale e di consultazione rispondente alle necessità degli alunni e delle famiglie. Permette i far svolgere agli studenti ricerche ed approfondimenti. TEATRO La presenza di un palcoscenico attrezzato di impianto luci, amplificazione, radiomicrofoni, consente di allestire recite, spettacoli musicali, balletti e feste. LABORATORIO DI INFORMATICA E AUDIOVISIVO Situato al 2 piano dell edificio è corredato da 14 computer di ultima generazione con 2 stampanti, l scanner, 1 masterizzatore DVD e 1 lettore DVD/DIVX per un numero di 28 alunni. Collegamento computerizzato con televisore a muro. LABORATORIO ARTISTICO Situato in ampia aula appositamente strutturata e corredata da attrezzatura che consente lo svolgimento delle attività. SALE DA PRANZO Nell Istituto sono presenti 2 sale da pranzo. La prima accoglie i bambini dell'infanzia, situata al pian terreno, e servito dalle insegnanti; la seconda è situata al piano seminterrato e accoglie gli alunni della scuola primaria. Il pasto viene portato dal catering Convivio. 10

11 PALESTRA Ubicata al piano seminterrato, l'ampia palestra polivalente, pavimentata in linoleum, è provvista di attrezzi idonei alle attività motorie e sportive. È dotata di servizi igienici e di un locale adibito alla conservazione dell attrezzatura. SALA GIOCHI È fornita di attrezzatura ludica per le attività di accoglienza, di gioco e di gruppo per i bambini della Scuola dell'infanzia. CORTILI ESTERNI Spazi adibiti al gioco e alle varie attività motorie/ricreative degli alunni e alla consegna degli alunni alle famiglie al termine delle lezioni. IMPIANTI SPORTIVI Gli spazi sportivi un campo polivalente, 2 campi da calcio e un parco sono utilizzati dagli alunni della scuola materna e primaria per le attività di gioco durante la ricreazione, dopo il servizio mensa. 11

12 A.4 I DOCENTI I docenti dell Istituto Scolastico Paritario Santa P.E. Cerioli sono per la maggioranza titolari da più anni e costituiscono un organico stabile che conosce in modo approfondito la realtà in cui opera. Già da alcuni anni sono impegnati nel processo di innovazione della Scuola e in percorsi di ricerca metodologica e didattica, anche attraverso la formazione costante. SCUOLA DELL INFANZIA SEZIONE INSEGNANTE DI SEZIONE INSEGNANTE R.C. INSEGNANTE LABORATORIO Eeducazione Fisica INSEGNANTE LABORATORIO MUSICALE INSEGNANTI Laboratorio Lingua Inglese Piccoli D Amore Elisabetta D Amore Elisabetta Medi Conti Katia Conti Katia Strabioli Anna Strabioli Anna La Marca Silvana La Marca Silvana Pisano Maria Gilda Grandi Petricca Elisa Petricca Elisa Strabioli Anna La Marca Silvana Pisano Maria Gilda SCUOLA PRIMARIA CLASSE INSEGNANTE PREVALENTE E RELIGIONE CATTOLICA INSEGNANTI Lingua comunitaria Inglese INSEGNANTE Musica e Laboratorio INSEGNANTE Educazione fisica INSEGNANTE Informatica 1 a Riva Antonella Pisano Maria Gilda La Marca Silvana Strabioli Anna Fedele Filippo 2 a Gianfelice Paola Pisano Maria Gilda La Marca Silvana Strabioli Anna Fedele Filippo 3 a Lopatriello Margherita 4 a Granati Anastasia 5 a Marini Anna Maria Pisano Maria Gilda La Marca Silvana Strabioli Anna Fedele Filippo Pisano Maria Gilda La Marca Silvana Strabioli Anna Fedele Filippo Pisano Maria Gilda La Marca Silvana Strabioli Anna Fedele Filippo 12

13 A.5 FISIONOMIA ISTITUZIONALE DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA SANTA P.E. CERIOLI Per rendere effettiva ed efficace la collaborazione alla gestione delle attività scolastiche ed educative della scuola, (in riferimento alla legge 62/2000), l attività delle varie componenti è regolata dallo Statuto FIDAE in vigore in questa scuola. Ente Gestore: Legale Rappresentante Coordinatrice dell attività educativa-didattica: Scuola dell Infanzia e Scuola Primaria Insegnanti Scuola dell Infanzia e di laboratorio Insegnanti Scuola Primaria e di laboratorio Componenti Consiglio d Istituto Istituto Suore della Sacra Famiglia di Bergamo Tosti Maria (Madre Mariagiulia) Mandara Angelina (Suor Irma) D Amore Elisabetta Conti Katia Petricca Elisa Pisano Maria Gilda La Marca Silvana Strabioli Anna Gianfelice Paola Lopatriello Margherita Granati Anastasia Marini Anna Maria Riva Antonella Pisano Maria Gilda La Marca Silvana Strabioli Anna Fedele Filippo Mandara Angelina (Dirigente Scolastico) Tomei Alessandro (Presidente) Marcolin Barbara (vice Presidente) Lopatriello Margherita ( segretaria) D Amore Elisabetta Granati Anastasia Screpanti Annalisa (infanzia - sez. Piccoli) Pasini Mara (infanzia - sez. Mezzani) Nozza Gianluca (infanzia - sez. Grandi) Morganti Laura (classe 1 a Primaria) Venditti Simonetta (classe 2 a Primaria) Tomassoni Claudia. (classe 3 a Primaria) Blanchi Andrea (classe 4 a Primaria) Marcolin Barbara(classe 5 a Primaria) 13

14 Componenti Comitato Genitori Mandara Angelina (Dirigente Scolastico) Tomei Alessandro (Presidente) Marcolin Barbara (vice Presidente) Lopatriello Margherita (segretaria) Fioramonti Laura (infanzia - sez. Piccoli) Parisi Alessia (infanzia - sez. Mezzani) Faia Monica (infanzia - sez. Grandi) Vetere Olimpia (classe 1 a Primaria) Anna Colucci (classe 2 a Primaria) Colasuonno Silvia Tesse (classe 3 a Primaria) Villani Laura (classe 4 a Primaria) Pecchia Sonia (classe 5 a Primaria) Componenti Comitato Sportivo Mandara Angelina (Dirigente Scolastico) Tomei Alessandro (Presidente) Marcolin Barbara (vice Presidente) Strabioli Anna (Ins. Infanzia e Primaria) Nibaldi Elio (infanzia - sez. Piccoli) Emanuelli Veronica (infanzia - sez. Mezzani) Battistella Alessandra (infanzia - sez. Grandi) Di Spirito Anna Maria (classe 1 a Primaria) Falasca Federica (classe 2 a Primaria) Galuppi Daniele (classe 3 a Primaria) Dell Avanzato Ilenia (classe 4 a Primaria) Campana Vincenzo (classe 5 a Primaria) Personale Ausiliario (Portineria): Cipriani Clotilde Responsabili Uffici (Segreteria e Amministrazione): Sig.ra Raponi Sara Addetti Servizi Igienici: Pitzalis Marco (NEW SERVICE s.p.a.) 14

15 ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA CONSIGLIO DI ISTITUTO Gestore e Coordinatrice dei 2 Livelli di Scuola Docenti eletti: 3 Genitori eletti: 8 Prevede 4 incontri annuali HA IL POTERE DELIBERANTE PER QUANTO CONCERNE L ORGANIZZAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE DELLA VITA E DELL ATTIVITA DELLA SCUOLA, FATTE SALVE LE COMPETENZE SPECIFICHE DELL ENTE GESTORE E DEGLI ALTRI ORGANI COLLEGIALI. COLLEGIO DEI DOCENTI Gestore e Coordinatrice Docenti scuola infanzia e primaria Prevede 6 incontri annuali HA IL POTERE DELIBERANTE IN MATERIA DI FUNZIONAMENTO DIDATTICO DELLA SCUOLA. FORMULA PROPOSTE AL DIRIGENTE E VALUTA L ANDAMENTO COMPLESSIVO DELL AZIONE DIDATTICA. Coordinatrice e docenti di classe Prevede 5 incontri annuali CONSIGLIO DI CLASSE FORMULA AL COLLEGIO DEI DOCENTI PROPOSTE E INIZIATIVE IN ORDINE ALL AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA. AGEVOLA I RAPPORTI RECIPROCI TRA DOCENTI, GENITORI ED ALUNNI. Coordinatrice Scolastica, Presidente, docenti della classe e genitori ASSEMBLEA DEI GENITORI SI RIUNISCE PREVIA RICHIESTA CONCORDATA CON GLI INSEGNANTI PER FORMULARE PROPOSTE AGLI ORGANISMI COLLEGIALI O PER ESAMINARE INIZIATIVE E PROBLEMI RIGUARDANTI LA SPECIFICA CLASSE. COMITATO DEI GENITORI Genitori e Presidente Coordinatrice Scolastica e Insegnante di classe Prevede incontri concordati e unificati HA IL COMPITO DI SUPPORTARE LE ATTIVITA DI CLASSE PER ORGANIZZARE ATTIVITA EXTRASCOLASTICHE E SCOLASTICHE. COMITATO SPORTIVO Genitori e Presidente Coordinatrice Scolastica e Insegnante di classe Insegnante di Educazione fisica Prevede incontri concordati e unificati HA IL COMPITO DI ORGANIZZARE LE ATTIVITÀ SPORTIVE SUPPORTANDO LE INSEGNANTI. Gli Organi Collegiali sono regolati dallo Statuto della Scuola in vigore in questo Istituto (Legge 62/2000 sulle Scuole Paritarie) 15

16 B PROGETTO FORMATIVO La nostra Scuola si attiva per creare una comunità responsabile dove gli alunni sono protagonisti del loro processo di crescita e apprendimento, imparano a guardarsi dentro, a collaborare, ad assumersi le proprie responsabilità e a trovare un senso in ciò che fanno. B.1 ORIENTARSI NEL MONDO - Favorire situazioni quotidiane di organizzazione e di comunicazione. - Sviluppare la capacità di autonomia, di scelta di autorientamento. - Instaurare un clima relazionale che risponde al bisogno di appartenenza e di identità. - Creare percorsi che lascino spazio alla ricerca personale. - Strutturare situazioni che portino alla scoperta ed alla esplorazione del mondo esterno. Raggiungimento del benessere e del successo formativo degli alunni in un ambiente positivo rendendoli protagonisti della loro educazione e istruzione. Vengono perseguite le iniziative che promuovono il successo formativo nel MIGLIORAMENTO DEL CLIMA DELLA CLASSE (mediante la condivisione delle regole e l organizzazione del lavoro), nella VISIONE COMUNE DELL OPERATIVITÀ DEGLI INSEGNANTI (mediante la scelta delle attività concrete che favoriscono il fare esperienza e la creazione di una rete di supporto con gli altri attori del processo formativo) e nell USO DI METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE che puntano all unitarietà educativa e alla valorizzazione delle capacità di ciascuno. 16

17 B.2 FINALITÀ L istituto Scolastico Paritario Santa P. E. Cerioli si pone nell approccio formativo come Scuola che: Ø si ispira ai valori cristiani seguendo il messaggio del Vangelo e l orientamento della Chiesa Cattolica. Ø Vive l azione educativa come missione e si inserisce nella realtà locale come messaggio d amore e segno di speranza nel fornire una coscienza consapevole dei valori morali del vivere. L azione educativa intesa come PROMOZIONE INTEGRALE DELLA PERSONA, ha come obiettivo lo sviluppo armonico e progressivo dell alunno in vista della formazione di una personalità matura e responsabile. Essa si attua all interno del contesto sociale in cui è inserita, volta quindi al soddisfacimento dei bisogni umani, sociali, culturali e religiosi che emergono dal territorio puntando anche alla riscoperta di un fattivo impegno e di una collaborazione partecipata dell istituto familiare, potenziando la collaborazione fra le realtà sociali, religiose e culturali. Il Piano dell Offerta Formativa si concretizza in una proposta formativa che cura Ø l aspetto psico-fisico, per rendere possibile l autonomia e la capacità di organizzazione dell alunno in rapporto allo spazio, al tempo e alle situazioni; Ø l aspetto intellettivo, per favorire l esercizio delle capacità di comprendere, ricordare e applicare i principi alle varie situazioni, fino alla capacità di analisi, di sintesi e di valutazione; Ø l aspetto affettivo, per favorire la manifestazione delle proprie emozioni e dei propri interessi, per vivere la vita come dono. È dunque un azione che mira al potenziamento del Dialogo fra alunno e agenzie formative, all aggiornamento continuo per rispondere concretamente alle necessità di formazione degli alunni e delle famiglie ed è aperta alle proposte di collaborazione esterne. L Istituto Scolastico Paritario Santa P.E. Cerioli ha individuato come bisogni fondamentali per la formazione degli alunni il saper essere (inteso come rafforzamento dell identità e della relazione con gli altri), il saper fare (inteso come potenziamento delle abilità), il saper capire (la costruzione della conoscenza) e il saper riflettere (lo sviluppo del sapere critico). 17

18 SAPER ESSERE SAPER FARE STRUTTURAZIONE DELLA PERSONALITÀ Capacità di autocontrollo Capacità di valorizzare la dimensione propria e altrui Capacità di comprendere i propri limiti RELAZIONE CON GLI ALTRI Capacità di socializzare, costruire rapporti interpersonali corretti Capacità di accettare, capire, valorizzare le diversità altrui Capacità di sviluppare rapporti di integrazione anche con compagni diversamente abili COMUNICAZIONE Capacità di comunicare, di dichiararsi ed esplicitare il proprio modo di pensare, le proprie idee attraverso forme di comunicazione scritta e orale sempre più complete Capacità di autonomia ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Capacità di assumersi responsabilità: assumersi ed eseguire incarichi, rispettare tempi e consegne, collaborare nel lavoro di gruppo CAPACITÀ LOGICO-STRUMENTALI SAPER CAPIRE Capacità di comprensione ed uso dei linguaggi specifici delle singole discipline Capacità di osservazione, analisi, sintesi Capacità di collegare e mettere in relazione, riflettere ORIENTAMENTO SAPER RIFLETTERE Capacità di operare una scelta consapevole di studio e di lavoro Approfondimento della conoscenza di se in rapporto ad abilità, limiti attitudini Capacità di sfruttare le diverse occasioni formative 18

19 B.3 SCUOLA APERTA In riferimento alla dimensione sociale della persona, la proposta formativa dell Istituto cura Ø l apertura all altro nella cura dei rapporti interpersonali e di gruppo e nel rispetto per la libertà, per le opinioni e per le diverse culture; Ø il servizio nella collaborazione attraverso il lavoro di gruppo e il farsi carico delle aspettative e delle necessità dell altro; Ø la conoscenza della realtà sociale per avere una visione serena, obiettiva e critica della medesima. Il concetto di Apertura è inteso a vari livelli e si attua nel prendersi cura dell inclusione degli alunni diversamente abili e di varia estrazione sociale, nella collaborazione nel processo educativo con la componente genitoriale e con le altre agenzie formative, promuovendo occasioni di incontro in vista di una fattiva cooperazione per il raggiungimento del successo formativo. B.4 L OFFERTA FORMATIVA tenendo conto delle finalità proprie della Scuola, si articola in ATTIVITÀ CURRICULARE Si propone di far acquisire : * alfabetizzazione culturale * autonomia personale * partecipazione alla convivenza ATTIVITÀ NEL TERRITORIO si propone di: * aprirsi al territorio per ampliare l esperienza scolastica * cogliere importanti occasioni culturali, artistiche, sociali e religiose ATTIVITÀ PER LA FAMIGLIA Si propone di: * coinvolgere la famiglia nella vita della scuola * fornire occasioni di crescita dal punto di vista educativo, culturale, sociale e religioso 19

20 REGOLAMENTO INTERNO DELLE DIVERSE COMPONENTI DELLA SCUOLA Si educa quando... Si suscitano convinzioni personali Non si impongono convinzioni Si propongono valori che motivano Non si impone la propria condotta Si insegna a camminare Non si impone di camminare Si risveglia il coraggio di essere liberi Non si impone soggezione Si stimola la capacità di pensare Non si impongono le proprie idee Si libera l amore che avvicina e comunica Non si impone il timore che isola Si accresce l autonomia dell altro Non si impone la propria autorità Si insegna a cercare onestamente la verità Non si impone la propria verità Si stimola la partecipazione Non si impone il timore che paralizza Si mostra il senso della vita Non si impongono informazioni a memoria Educhi quando con la tua vita fai presente Dio. 20

21 REGOLAMENTO D ISTITUTO Il regolamento d Istituto è la carta legislativa scolastica che stabilisce le modalità organizzative e gestionali della scuola volte a garantire la realizzazione del POF secondo criteri di trasparenza e coerenza. Il presente regolamento è uno dei documenti istituzionali, allegato al POF. l organizzazione scolastica descritta è consona alla normativa vigente, dall esperienza locale e dalle caratteristiche della scuola, della famiglia e della comunità locale. FINALITÀ Stabilire delle regole per il funzionamento generale dell Istituto Scolastico. Regolamentare i comportamenti individuali e collettivi. Contribuire attraverso l osservanza degli obblighi derivanti dalla convivenza civile al conseguimento delle finalità educative e formative proprie dell Istituzione Scolastica Tali finalità saranno perseguite da tutte le componenti che interagiscono nella e con la scuola: alunni, genitori, operatori scolastici e comunità locale. Il presente regolamento è stato elaborato tenendo conto del complesso delle principali fonti normative. Le regole interne ed i rapporti con gli alunni ed i genitori sono dettate dal dirigente scolastico e dagli Organi Collegiali. All atto dell assunzione in servizio nell Istituto tutto il personale è tenuto a prendere visione delle disposizioni contenute nel presente documento, alle quali dovrà attenersi nello svolgimento delle proprie funzioni. All atto dell iscrizione a scuola viene consegnato un estratto del regolamento contenente le norme principali relative agli alunni e alle famiglie, e viene richiesta ai genitori di sottoscrivere mediante firma l impegno ad assumersi il rispetto delle regole e ad adoperarsi affinché vengano rispettate anche dai propri figli. Il regolamento viene pubblicato sul sito internet della scuola (circ. n. 34 prot. N del 2/10/2012 circolare dematerializzazione) Integrazioni e modifiche possono essere apportate al presente regolamento previa approvazione della coordinatrice e degli Organi Collegiali. INDICE DEI CONTENUTI ORGANI COLLEGIALI DIRITTI E DOVERI DELLA DIRETTRICE DIRITTI E DOVERI DEGLI INSEGNANTI DIRITTI E DOVERI DEGLI ALUNNI DIRITTI E DOVERI DELLE FAMIGLIE NORME PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO SCOLASTICO 21

22 NORME COMPORTAMENTALI - SCUOLA PRIMARIA Ferma restando che ogni team docenti o consiglio di classe concordi con gli alunni le regole, di seguito vengono individuate alcune norme generali di comportamento che trovano ragione nella natura stessa della comunità scolastica e nella particolare funzione che esercita. Dunque a tutti gli alunni si chiede: Di impegnarsi nelle attività che si svolgono a scuola o che vengono assegnate come compiti a casa Di corrispondere positivamente alle varie attività educative e culturali proposte dai docenti Di rispettare le idee degli altri e di ascoltare i compagni senza intervenire con parole o atti offensivi. Di assumere in ogni momento della vita scolastica un comportamento responsabile e corretto: il rispetto reciproco impegna a non disturbare il normale andamento delle lezioni, a non usare un linguaggio che offenda gli altri, a tenere atteggiamenti e abbigliamento adeguato alle attività svolte e consoni al luogo in cui vivono tante persone diverse. Di tenere un comportamento corretto ed educato al cambio di insegnante, negli spostamenti da un aula all altra, all ingresso e all uscita. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi, nelle aule, in sala mensa, ecc il cambio delle insegnanti deve avvenire nel modo più rapido possibile se necessario, gli alunni potranno essere affidati alla temporanea vigilanza di personale disponibile. Di non utilizzare materiale extrascolastico durante le ore di lezione; il materiale non pertinente verrà ritirato e consegnato ai genitori; si consiglia di non avere denaro e oggetti di valore. Di non usare il cellulare o altri dispositivi di ripresa durante l orario scolastico. ( E altresì vietato ai docenti utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento delle attività didattiche C.M. 362/98; linee indirizzo MPI 15,03.07 salvo autorizzazione della Coordinatrice Di utilizzare correttamente i bagni e le aule dove non vanno lasciati rifiuti sotto i banchi o a terra; l uscita al termine delle lezioni viene autorizzata previo riordino dell aula. I laboratori devono essere riordinati. Di evitare di norma di chiedere di accedere ai bagni nella 1^ ora, nelle ore immediatamente successive all intervallo e durante la mensa. Eventuali esigenze di comunicazione fra gli alunni e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza e gravità, potranno essere soddisfatte in segreteria tramite telefoni o personalmente. Per ogni esigenza motivata sarà cura della segreteria contattare i genitori degli alunni. 22

23 REGOLAMENTO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Per il buon funzionamento della scuola si invitano i genitori ad attenersi alle seguenti regole Inserimento: si consiglia un inserimento graduale dei bambini, atto a favorire la conoscenza con le insegnanti, il personale scolastico, coetanei, ambiente. Rispetto degli orari: si prega gentilmente di rispettare gli orari sia all ingresso sia all uscita da scuola per non arrecare disturbo al regolare svolgimento delle attività. Compilazione stampati: per la compilazione di moduli o stampati che la scuola consegna alle famiglie all inizio dell anno scolastico, si richiede il rispetto dei tempi richiesti. Oggetti pericolosi: non far portare oggetti pericolosi o di valore, il personale scolastico non si ritiene responsabile di oggetti smarriti. Abbigliamento: si consiglia un abbigliamento pratico per favorire una maggiore autonomia nel bambino, il corredo personale meglio se contrassegnato dal nomee si richiede il cambio settimanale per il riposo pomeridiano Vigilanza: durante gli incontri scuola-famiglia i bambini non devono essere presenti; la vigilanza dei bambini eventualmente presenti nella struttura scolastica interna o esterna durante gli incontri scuola-famiglia o dopo il ritiro dalla sezione è di competenza dei genitori avviene sotto la loro diretta responsabilità. La scuola non assume responsabilità in merito Assenze: certificato medico dopo 6 giorni di assenza continuativi per motivi di salute, (compresi sabato e domenica). Giustificazioni per motivi di famiglia con dichiarazione del genitore. La famiglia è tenuta a comunicare alle insegnanti,o in segreteria, anche telefonicamente, l assenza del bambino. ( tel ) Uscite fuori orario: i genitori possono ritirare il figlio fuori dell orario scolastico stabilito, previo accordo telefonico o verbale con l insegnante di sezione il giorno prima;al momento del ritiro compilare l apposito modulo e consegnarlo all insegnante. Ritiro alunni: gli alunni devono essere ritirati dai genitori o da persone da loro delegate inserite nel modulo apposito in possesso delle insegnanti o in portineria, non possono essere ritirati da familiari minorenni di 15 anni. Malore o infortunio: di un alunno sarà avvisata la famiglia; qualora la famiglia non fosse reperibile sarà coinvolta l emergenza sanitaria (118): la famiglia sarà avvisata, anche in caso di lieve malessere, temperatura superiore ai 37 o scariche diarroiche. Farmaci: nell ambiente scolastico non possono essere somministrati farmaci di alcun tipo, eventuali deroghe, e solo nel caso di patologie gravi, previa autorizzazione scritta del genitore. Compleanni: si festeggiano all interno della sezione di appartenenza come momento didattico condiviso fra bambini, con prodotti alimentari confezionati. Pediculosi: nei casi di pediculosi si sono tenuti ad informare le insegnanti e la riammissione avviene con certificato medico. Cambio di recapito: comunicare tempestivamente alle insegnanti un eventuale cambio di residenza o di recapito telefonico. Comunicazioni personali: per tutte le eventuali problematiche rivolgersi di persona o telefonicamente alle insegnanti di sezione Integrazioni o modifiche possono essere apportate al presente regolamento previa approvazione della direttrice e del Consiglio d Istituto. 23

24 CODICE DEONTOLOGICO DEGLI INSEGNANTI ( Gelmini) per costruire una scuola di qualità (DM Moratti )la qualità della scuola passa attraverso la qualità del corpo docente PREMESSA Arricchire il patrimonio culturale e professionale dei docenti con una presa di coscienza dei principi, dei valori e delle responsabilità personali che sono a fondamento del rapporto tra docente e discente. Non può esistere nessun codice deontologico della professione docente che non nasca dalla volontà progettuale di chi opera nella scuola. Non c è insegnamento senza coinvolgimento in un rapporto educativo. La scuola cattolica, nell offrire il suo progetto educativo agli uomini del nostro tempo, attua un compito insostituibile e urgente. La chiesa partecipa al dialogo culturale con un suo contributo originale e propulsore del vero progresso verso la formazione integrale dell uomo ( la scuola cattolica oggi in Italia,n.15). Agli insegnanti è richiesto, come fedeltà a una specifica vocazione e ad una scelta di servizio, un forte impegno a vivere le competenze e gli atteggiamenti specifici del loro compito, attraverso un serio cammino di formazione permanente. Il codice etico-deontologico che si propone non è una semplice codificazione di norme comportamentali, ma costituisce, insieme agli standard della docenza, un vero e proprio manifesto per la professione docente. Professione docente L insegnante per poter esercitare questa professione deve: Arricchire e sviluppare le proprie competenze personali e professionali in un ottica di log life learning; Progettare le sue attività didattiche dopo aver raccolto informazioni, osservato, valutato, confrontato e analizzato quanto è in suo possesso; Predisporre e proporre ogni suo intervento educativo in modo obiettivo e complessivo; Essere consapevole del ruolo professionale di cui è investito e assunto con piena responsabilità; Saper mettersi sempre in discussione e praticare l autovalutazione; Sostenere il valore del merito e della competenza; Segnalare ingiustizie e abusi nel proprio ambito professionale; l etica verso gli allievi l insegnante nell ambito della propria azione educativa e nell esercizio della propria funzione, deve: 1. evitare ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso, provenienza familiare, condizioni sociali e culturali, disabilità e malattia; 2. rispettare la personalità dei bambini adoperandosi per valorizzarne le differenze e favorendone la piena realizzazione; 3. impegnarsi a far conoscere i diversi punti di vista sulle questioni trattate, nel rispetto del pluralismo delle idee; 4. contribuire alla socializzazione dell allievo e alla sua integrazione nel gruppo classe e nella collettività; 5. coinvolgere gli allievi nell elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune adoperandosi nel farle rispettare; 6. valutare ciascun allievo con regolarità, imparzialità e trasparenza, prestando attenzione alle componenti emotive ed affettive dell apprendimento e adattare la propria azione educativa in relazione ai risultati 7. considerare il rendimento medio degli allievi senza però trascurare il recupero di quelli con difficoltà e la valorizzazione dei più dotati; 24

25 8. mantenere riservatezza sulla sfera privata degli alunni, non rilevando fatti o episodi personali, anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro; l etica verso le famiglie l insegnante nell esercizio della propria funzione, deve: 1. riconoscere la famiglia come interlocutrice fondamentale della sua attività professionale; 2. favorire un clima di collaborazione tra scuola e famiglia, nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze; 3. attivarsi per conoscere le varie situazioni familiari presenti; 4. esporre chiaramente ai genitori gli obiettivi educativi e culturali; 5. favorire il confronto con la famiglia, respingendo però imposizioni attinenti alla specifica sfera di competenza tecnica/professionale della docenza; 6. collaborare in sinergia con altri professionisti (psicologi, logopedisti, assistenti sociali, ecc ) per affrontare situazioni particolari degli allievi che richiedono l intervento di diverse competenze professionali. 1. L etica verso i colleghi L insegnante per sentirsi parte del corpo docente, deve: Condividere con i colleghi le proprie competenze spirituali, culturali e didattiche; 1. Favorire il lavoro di team al fine di progettare e coordinare l azione educativa-didattica, sviluppando collegamenti disciplinari e interdisciplinari; 2. Promuovere criteri omogenei di valutazione; 3. Rispettare e assumere le decisioni del team una volta confrontate, condivise e approvate; 4. Sostenere i colleghi in difficoltà, agevolare l inserimento dei supplenti e dei neoassunti; 5. Segnalare al proprio referente, comportamenti di colleghi non conformi al presente codice deontologico. 2. L etica verso l istituzione scolastica : L insegnante nell ambito della propria azione educativa, deve: 1. Concorrere a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla comunità. 2. Contribuire a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente secondo l identità e il Progetto Educativo dell Istituto; 1. Opporsi ad eventuali atteggiamenti autoritari, discriminatori e lassisti; 2. Informare lealmente il Dirigente Scolastico in merito al proprio adempimento professionale; 3. Segnalare eventuali comportamenti dei colleghi o delle istituzione non conformi al presente codice deontologico; 4. Riconoscere, rispettare e sostenere il ruolo, la linea di indirizzo ( vision ) del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori; 5. Accrescere la consapevolezza del senso di appartenenza al proprio Istituto, evitando di diffondere in maniera cosciente o casuale, notizie che potrebbero danneggiare l immagine dello stesso 25

26 REGOLAMENTO DEGLI INSEGNANTI Sentirsi parte della comunità per vivere il quotidiano con... - Gli ALUNNI Accogliendo l alunno nella sua originale presenza, con i suoi pregi e limiti, le sue attese e potenzialità. Ascoltando e accompagnando con amorevole autorevolezza. Rendendo l alunno protagonista della sua crescita, favorendo esperienze serene e significative. Curare l educazione ai valori umani e cristiani della vita. - I COLLEGHI Essendo disponibili al dialogo e alla collaborazione. Avendo la massima cura del proprio aspetto. Essendo sorridente e cortese nei modi. Condividendo l impegno educativo-culturale in sintonia con tutti. Coll essere amico, simpatizzante, collega di lavoro e di studio nella passione educativa. Adattandosi alle circostanze. - Le FAMIGLIE Essendo disponibili ad accogliere ogni famiglia con gentilezza e rispetto. Ascoltando i problemi e le difficoltà di ogni famiglia. Interpretando le esigenze umane e cristiane delle famiglie con un atteggiamento di dialogo e collaborazione. Costruendo relazioni serene e positive. 26

27 REGOLAMENTO DEGLI ALUNNI DIRITTI Ø Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità e alle idee. Ø Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed Iesercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curriculari e le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. DOVERI Ø Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. Ø Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti delle Coordinatrici, dei Docenti, del Personale tutto della Scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi. Ø Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della Scuola. Ø I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. Ø Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Ø Le sanzioni che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale tenendo conto della situazione personale dello studente. REGOLAMENTO INTERNO DEGLI ALUNNI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA Entrata dalle ore 8.00 alle 9.15 Inizio lezioni alle ore a uscita dalle ore alle a uscita alle ore a uscita dalle ore alle a uscita alle ore

28 REGOLAMENTO DEI GENITORI La scuola cattolica costituisce una comunità autentica in cui ogni gesto e ogni regola hanno lo scopo di facilitare la crescita personale e di educare alla collaborazione ed al rispetto reciproco. A tale scopo tutti siamo tenuti a osservare il seguente regolamento Il presente regolamento definisce le norme alle quali devono attenersi i genitori degli alunni per una proficua interazione con le altre componenti della comunità scolastica. Il genitore rappresentante di classe Essere rappresentante dei genitori costituisce una forma di servizio verso la collettività ed una pratica di democrazia. Significa farsi portavoce d interessi, opinioni, esigenze e sentimenti degli altri genitori della classe ed essere il tramite tra l istituzione scolastica e le famiglie degli alunni. Fondamentale per chi assume questo impegno e l incontro ed il confronto con gli altri genitori della classe, i docenti e tutte le componenti che operano nell ambito scolastico, in un clima di collaborazione, tenendo sempre presente che la responsabilità primaria dei figli spetta ai genitori. Svolgere il ruolo di rappresentante di genitori, con serietà ed impegno, sarà il segno tangibile del sostegno che come genitori possiamo dare ai nostri figli ed a tutti i loro compagni in una fase così importante della loro crescita. Il rappresentante di classe può convocare l assemblea di classe qualora i genitori lo richiedano o egli lo ritenga utile. I genitori potranno effettuare l assemblea nei locali della scuola purché questa si svolga in orari compatibili con l organizzazione scolastica e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Il rappresentante di classe non può occuparsi di casi singoli ne di entrare nel merito della didattica e del metodo d insegnamento. Il rappresentante di classe ha inoltre il dovere di : presenziare alle riunioni del consiglio in cui e eletto conoscere i regolamenti della Scuola e del POF tenersi aggiornato riguardo la vita della Scuola mediante un confronto costante con i rappresentanti dei genitori del consiglio d istituto fare da tramite tra i genitori che rappresenta e l istituzione scolastica informando i genitori sulle iniziative che li riguardano e farsi portavoce delle proposte e delle necessità dei genitori della classe sottoporre ad approvazione del Dirigente Scolastico e dell insegnante di classe, eventuali comunicazioni ufficiali (per es. verbale del consiglio di classe) e darne tempestiva comunicazione ai genitori che rappresenta Sarebbe poi buona norma per il rappresentante di classe, creare piu occasioni d incontro e di confronto con i genitori della classe,non necessariamente legate all ambito scolastico. Egli deve in buona sostanza essere il punto di riferimento dei genitori che rappresenta deve fare gruppo e spegnere sul nascere ogni inutile polemica. Per quanto riguarda la raccolta di somme di denaro, ad esclusione delle iniziative scolastiche di beneficenza, si precisa che le stesse riguardano l organizzazione interna della classe e che quindi i rappresentanti di classe non sono tenuti ad effettuarle se non su loro precisa volonta. Le famiglie L'impegno che i Genitori si assumono all'atto dell'iscrizione dei propri figli non si esaurisce con l'assolvimento dei doveri amministrativi, ma si estende agli interventi intesi a realizzare una piena collaborazione con la scuola nello spirito del Progetto educativo. Ogni forma di partecipazione dei genitori alla vita della scuola deve svolgersi in un clima di mutua fiducia e collaborazione attiva a livello propositivo ed esecutivo. I genitori sono chiamati, anche nel loro interesse, a prendere visione giornalmente del diario e/o del libretto scolastico personale e di firmare gli avvisi, i giudizi di valutazione e le comunicazioni. 28

29 E fatto obbligo ai genitori di comunicare alla scuola il numero telefonico del domicilio e quello del posto di lavoro, nonché (facoltativo) quello di un altro eventuale recapito. I genitori devono informare obbligatoriamente la scuola di ogni variazione di tali recapiti telefonici. I genitori non possono accedere a scuola se non per chiamata diretta o, in caso di necessità, solo previo permesso del Dirigente Scolastico o dei suoi collaboratori. Sono previsti incontri periodici con i docenti per colloqui individuali e alcuni incontri collegiali durante i quali ogni genitore potrà parlare con tutti i docenti. Ai soli genitori dei bambini che frequentano le sezioni dell Infanzia è consentito accedere a scuola per il tempo necessario a portare e prendere il bambino rispettando gli orari di entrata ed uscita. In caso di impossibilità dei genitori di parlare con i docenti negli orari e nei giorni fissati, il Dirigente Scolastico, su richiesta degli interessati, potrà concedere colloqui fuori orario. Tutte le assenze degli alunni devono essere tempestivamente giustificate da un genitore o da chi ne fa le veci, sull apposito libretto per la Scuola Primaria. Si ricorda che qualunque assenza va giustificata da parte dei genitori. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le attività (lavori di gruppo, attività di laboratorio, visite guidate, ) che vengono svolte nel contesto dell orario scolastico, della programmazione didattica e nell ambito del territorio. I genitori degli alunni hanno l obbligo di giustificare eventuali ritardi possibilmente il giorno stesso. Affinché un alunno possa lasciare la scuola prima della fine delle lezioni è necessaria una richiesta scritta motivata, firmata da un genitore e presentata all insegnante (i motivi devono essere possibilmente documentati). Per uscite anticipate periodiche occorre il consenso del Dirigente Scolastico. In ogni caso l alunno deve essere preso in consegna personalmente da uno dei genitori o da altra persona maggiorenne, purché in possesso di delega scritta e firmata dai genitori dell alunno stesso e in grado comunque di dimostrare la propria identità. Gli alunni iscritti alla mensa che per gravi motivi non possono usufruire del servizio, devono portare la giustificazione scritta dei genitori; se sprovvisti di tale richiesta non saranno lasciati allontanare dalla scuola. Al contrario, coloro i quali non sono iscritti al servizio mensa, ma eccezionalmente volessero usufruirne,devono portare la richiesta scritta dei genitori Ai sensi della legge n 241/90 e successive disposizioni,tutti gli atti e i documenti amministrativi e scolastici, anche interni, relativi alla carriera degli allievi e candidati, sono oggetto di diritto di accesso di chi ne abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, non necessariamente connessi a ricorsi. Tale diritto si esercita su richiesta verbale o scritta mediante esame e visione degli atti, senza alcun pagamento, o con rilascio di copie conformi con rimborso del costo della produzione. I Genitori che intendono usare il telefono per eventuali richieste da effettuare al personale scolastico sono tenuti a fornire le generalità e a indicare i motivi delle chiamate. Il personale incaricato non è tenuto a rispondere alle richieste né a passare telefonate che non abbiano i requisiti suddetti. Il personale, inoltre non è tenuto a fornire per telefono dati e notizie riservate riguardanti persone, fatti e avvenimenti anche di pertinenza dell eventuale richiedente. L Istituto ringrazia tutti i genitori che collaborano nelle forme collegiali e nelle attività collegate con l Offerta Formativa, e che prestano il loro gradito servizio nel rispetto del ruolo genitoriale e in piena sintonia e collaborazione con la Scuola. Il suddetto regolamento è adottato dal Consiglio d Istituto in data 13 Ottobre 2011e riconfermato dal Consiglio d Istituto in data

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