Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità

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1 Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità ISTITUTO TECNICO TRASPORTI E LOGISTICA CAIO DUILIO Settore Tecnologico TRASPOSTI E LOGISTICA Articolazione CONDUZIONE DEL MEZZO Opzione CONDUZIONE DEL MEZZO NAVALE CONDUZIONE DI APPARATI ED IMPIANTI MARITTIMI Edizione 1 Revisione 2 del 01/09/2015 Redatto RSG: Prof. Angelo CANNATA Approvato DS: Prof.ssa Maria SCHIRÒ Copia Controllata Copia Non Controllata Copia n Consegnata a: Gruppo di Monitoraggio MIUR il 15/10/15

2 Pag. 1 /1 Sezione I - Indice Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App. DS Aggiornamento Manuale del Sistema di Gestione Edizione Revisione Data /09/15 COD TTTOLO ED REV DATA Sez.I Indice /09/15 Sez.II Elenco delle modifiche /09/15 Sez.III Tabella di correlazione /09/15 Sez.0 Presentazione /09/15 Sez.1 Scopo ed ambito di applicazione /09/15 Sez.2 Normativa di Riferimento /09/15 Sez.3 Termini e definizioni /09/15 Sez.4 Sistema gestione Qualità /09/15 Sez.5 Responsabilità della Direzione /09/15 Sez.6 Gestione delle risorse /09/15 Sez.7 Realizzazione del prodotto /09/15 Sez.8 Analisi misurazione e miglioramento /09/15 All.1 Sequenza dei processi /09/15 All.2 Politica per la Qualità /09/15 All.3 Organigramma e Mansionario /09/15 All.4 Elenco delle procedure /09/15 Distribuzione del Manuale del Sistema di Gestione Copia n 1 Consegnata il 15/10/15 A: Gruppo di Monitoraggio MIUR

3 Pag. 1 /1 Sezione II Elenco delle Modifiche Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS Data Ed. Rev. Sez. Par. Descrizione Modifica 02/05/ Prima Emissione del Manuale Modifiche derivanti dall attuazione delle AC proposte da AJA in altri 01/09/ Istituti e per correzione di alcuni refusi

4 Pag. 1 /2 Sezione III Tabella di correlazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS UNI EN ISO 9001:08 STCW Descrizione Sezione MQ PO Cap.1 Generalità 1.0 B-I/8.4.1 Scopo Sez. 1 B-I/8.7.1 Cap.2 B-I/8.4.1 Riferimenti normativi Sez. 2 Cap.3 Termini e definizioni Sez. 3 Cap.4 Sistema gestione qualità Sez B-I/8.4.5 Requisiti generali Sez. 4 par Requisiti relativi alla documentazione Sez. 4 par B-1/8.4.1 Generalità Sez. 4 par B-I/8.4.1 B-I/ Manuale della qualità Sez. 4 par Tenuta sotto controllo dei documenti Sez. 4 par PO Tenuta sotto controllo delle registrazioni Sez. 4 par PO 4.1 Cap.5 Responsabilità della Direzione Sez B-I/8.4.2 Impegno della Direzione Sez. 5 par Orientamento verso il cliente Sez. 5 par B-I/8.4.1 Politica della qualità Sez. 5 par Pianificazione Sez. 5 par B-I/8.4.1 Obiettivi di qualità Sez. 5 par Pianificazione del SGQ Sez. 5 par Responsabilità, autorità e comunicazione Sez. 5 par B-I/8.4.3 Responsabilità ed Autorità Sez. 5 par B-I/8.4.4 B-I/ B-I/8.4.4 Rappresentante della Direzione Sez. 5 par Comunicazione interna Sez. 5 par Riesame della Direzione Sez. 5 par B-I/8.4.5 Generalità Sez. 5 par B-I/ Elementi di ingresso del riesame Sez. 5 par Elementi in uscita del riesame Sez. 5 par Cap.6 Gestione delle risorse Sez Messa a disposizione delle risorse Sez. 6 par Risorse umane Sez. 6 par. 6.2 PO B-I/8.4.3 Generalità Sez. 6 par B-I/8.4.3 Competenza, addestramento e consapevolezza Sez. 6 par B-I/8.7.4 B-I/ del personale 6.3 B-I/8.4.3 Infrastrutture Sez. 6 par. 6.3 PO 6.2 B-I/ Ambiente di lavoro Sez. 6 par. 6.4 PO 6.3 Cap.7 Realizzazione del prodotto (servizio) Sez B-I/8.4.5 Pianificazione della realizzazione del servizio - Sez.7 par. 7.1 PO 7.1 B-I/8.5.3 formazione 7.2 Processi relativi al cliente Sez.7 par. 7.2 PO B-II/1 Determinazione dei requisiti relativi al Sez.7 par PO 7.1 prodotto/servizio B-I/8.4.5 Riesame dei requisiti relativi al Sez.7 par PO 7.1 prodotto/servizio Comunicazioni con il cliente Sez.7 par PO Progettazione e sviluppo Sez.7 par. 7.3 PO B-I/8.4.5 B-I/8.5.3 B-I/8.7.6 B-I/ Pianificazione del progetto formativo Sez.7 par PO 7.3

5 Pag. 2 /2 Sezione III Tabella di correlazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS UNI EN ISO 9001:08 STCW Descrizione Sezione MQ PO Elementi di ingresso della progettazione e Sez.7 par PO 7.3 sviluppo Elementi in uscita dalla progettazione e Sez.7 par PO 7.3 sviluppo B-I/8.5.3 Riesame della progettazione e sviluppo Sez.7 par PO B-I/8.5.3 Verifiche della progettazione e sviluppo Sez.7 par PO B-I/8.5.3 Validazione del progetto Sez.7 par PO 7.3 B-1/ Tenuta sotto controllo delle modifiche della Sez.7 par PO 7.3 progettazione e sviluppo 7.4 Approvvigionamento Sez.7 par B-I/8.4.3 Processo di approvvigionamento Sez.7 par PO Informazioni per l approvvigionamento Sez.7 par PO Verifica del prodotto approvvigionato Sez.7 par PO Produzione ed erogazione del servizio Sez.7 par. 7.5 PO 7.1 (formativo) Tenuta sotto controllo delle attività di Sez.7 par PO 7.1 produzione ed erogazione del servizio (formativo) Validazione dei processi di produzione ed Sez.7 par PO 7.1 erogazione Identificazione e rintracciabilità Sez.7 par PO Proprietà del cliente Sez.7 par PO Conservazione dei prodotti Sez.7 par PO Tenuta sotto controllo dei dispositivi di Sez.7 par. 7.6 PO 7.6 monitoraggio e misurazione Cap.8 Misurazioni, analisi e miglioramento Sez Generalità Sez.8 par Monitoraggio e misurazione Sez.8 par B-I/ Soddisfazione del cliente Sez.8 par PO Audit interno Sez.8 par PO Monitoraggio e misurazione dei processi Sez.8 par PO Monitoraggio e misurazione del prodotto Sez.8 par PO Tenuta sotto controllo del prodotto/servizio Sez.8 par. 8.3 PO 8.2 non conforme 8.4 Analisi dei dati Sez.8 par. 8.4 PO Miglioramento Sez.8 par B-I/8.4.6 Miglioramento continuo Sez.8 par Azioni correttive Sez.8 par PO Azioni preventive Sez.8 par PO 8.2

6 Pag. 1 /7 Sezione 0 Presentazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS 0. Presentazione La Scuola nel territorio: Messina e le sue antiche tradizioni marinare Sin dai tempi più remoti, Messina, città dello Stretto, è stata un centro essenzialmente marinaro. Le flotte messinesi hanno avuto per secoli una propria autonomia, sia in campo militare che in campo mercantile. Essendo luogo obbligato di transito per le più importanti rotte nel Mediterraneo, la città assunse nell antichità un ruolo di spicco quanto a scambi e commerci, basando pertanto sul mare la propria vita economica. Già in età medievale essa presentava un assetto riconducibile a quello delle più prestigiose repubbliche marinare. Lo Stretto, luogo di transito naturale, è inoltre teatro dei più antichi e suggestivi miti della civiltà mediterranea. Basti citare il mito di Poseidone ( o Nettuno) che con un colpo di tridente avrebbe staccato la Sicilia dalla Calabria; la leggenda di Colapesce, prodigioso pescatore, mezzo uomo e mezzo pesce, capace di mirabili imprese sottomarine; il mito di Orione che, secondo Esiodo, per arginare le frequenti mareggiate che si abbattevano sulla costa, trasportò una ingente quantità di terra ed il terrapieno che realizzò costituì Capo Peloro, ove venne costruito un tempio dedicato a Nettuno. I Messinesi, quindi, hanno da sempre fondato la propria vita economica quasi esclusivamente sulle attività marinare ( pesca, navigazione, servizi nei porti) e su quelle connesse al mare ( commercio, cantieristica, conservazione del pescato). Di antichissima tradizione è la mitica caccia al pesce spada con l arpione, che la simbologia letteraria e poetica riconduceva ad un duello cavalleresco tra il pesce spadaccino ed il lanzaturi. Funzionali ad attività di pesca così specifiche erano barche con particolari caratteristiche quali il mitico luntro, risalente al Quattrocento e la feluca costruita agli inizi del Cinquecento. Tra la metà dell Ottocento e la metà del Novecento sul comprensorio peloritano insistevano numerosi cantieri. Degne di menzione anche le tradizioni religiose profondamente radicate nel ceto marinaro: i solenni festeggiamenti in onore di San Nicola, protettore dei Pescatori e di san Francesco di Paola, patrono della Gente di Mare, ovvero suggestive processioni in mare con cortei di barche. In tale contesto venivano altresì organizzate attività a carattere ludico note come palii di mare ovvero regate con barche da pesca la cui tradizione risale al Seicento. A tutt oggi, Messina è sede del Comando Generale per la Sicilia della Guardia di Finanza Sez. Aeronavale e dell Arsenale della Marina Militare. Storia dell Istituto L istruzione nautica a Messina sembra essere stata disciplinata per la prima volta il 1 giugno 1823 ad opera del capitano di vascello Deo De Almagro ; all epoca gli alunni erano ripartiti in due classi, nell una delle quali si impartivano lezioni pratiche e sperimentali, nell altra insegnamenti di matematica e navigazione teorica. A partire dal 1843, la Scuola Nautica iniziò ad essere mantenuta con i proventi delle imposte sui legni mercantili dei Comuni marittimi della Provincia. Con Regio Decreto del 30 ottobre 1862 venne fondato a Messina l Istituto Nautico Commerciale con gestione finanziaria interamente a carico dello Stato e nel 1876 fu denominato Reale Istituto tecnico e nautico. In tale periodo il numero degli alunni era assai esiguo a causa delle restrizioni poste dal Consiglio dei professori a causa della scarsa preparazione degli aspiranti. Nel 1878 l istituto passò dal Ministero d Agricoltura, Industria e Commercio a quello dell Istruzione e la popolazione scolastica andò progressivamente ad incrementarsi. Successivamente al sisma la Scuola fu rapidamente ricostruita nel 1909 per opera del compianto preside Solari ed il 1 ottobre 1917 l Istituto divenne di competenza del Ministero della Marina e fu collocato in un ampio edificio in muratura che rappresentava la decorosa sistemazione che ben meritava, assumendo il nome di Caio Duilio. Caio Duilio, politico e generale dell Età Romana, si distinse per l apporto decisivo all esito della prima guerra punica; console nell anno 260 a.c.,nel corso della guerra contro Cartagine, fece costruire 120 navi con caratteristiche innovative per contrastare la potente flotta nemica. Famosa la battaglia di Milazzo, teatro della definitiva sconfitta dei Cartaginesi, che decretò lo status per i Romani di nuovi padroni del Mediterraneo Occidentale. La Scuola ha avuto sempre buone tradizioni per il valore dei docenti, per la serietà dell insegnamento ed il profitto degli alunni, parecchi dei quali prestarono opera apprezzata nella Marina mercantile, in quella da guerra ed in Aeronautica; degni di menzione Luigi Rizzo,l

7 Pag. 2 /7 Sezione 0 Presentazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS affondatore, allievo dell Istituto nel biennio e Luigi Boer, eroicamente caduto nella transvolata atlantica, che ivi conseguì la licenza nel 1920 Sezione Macchinisti. Rete dei Nautici L Istituto fa parte di una rete di scuole statali che include tutti gli ex istituti nautici italiani, rete costituita nella consapevolezza del ruolo centrale dei fini istituzionali comuni e della rilevanza che l integrazione di una pluralità di canali comunicativi ha nel favorire e migliorare i processi di evoluzione. Gli scopi della rete sono: Sostenere sul territorio nazionale una realtà formativa e scolastica importante ed unica nel panorama attuale. Prevedere con un indagine di mercato e la collaborazione di altre forze lavoro collegate le possibilità reali in termini di utilizzo degli operatori del mare nel panorama italiano ed europeo. Far conoscere la specificità dell ordinamento e le sue eventuali possibili evoluzioni. Intensificare un azione propositiva al dibattito sull istruzione tecnica e professionale con particolare riguardo all istruzione tecnica nautica e professionale marittima. Condividere le esperienze svolte dai diversi Istituti. Promuovere con una adeguata comunicazione interna le varie attività, l aggiornamento ed il passaggio delle buone pratiche. Progettare percorsi specifici per la formazione di nuove figure professionali nel settore marittimo e della nautica. SEDE INDIRIZZO Via G. La Farina n Messina (ME) TELEFONO FAX meth01000t@istruzione.it - meth01000t@pec.istruzione.it SITO WEB CODICE FISCALE I NUMERI DELL ISTITUTO Il numero degli allievi è pari a circa 1100, distribuiti in 48 classi, 19 di biennio e 29 di triennio (secondo biennio più V ), articolate nel modo seguente: Primo Biennio: 19 Articolazione: Conduzione del Mezzo Opzione: Mezzo Navale = 20 Opzione: Apparati ed Impianti Marittimi = 6 Articolazione: Logistica = 1 Classe III 1 Classe IV Articolazione: Costruzione del mezzo = 1 Classe III GLI SPAZI DELL ISTITUTO L Istituto è ospitato in quattro plessi: - Il primo plesso rappresenta la parte principale dell Istituto ed è situato tra via la Farina, via Regolo, via Natoli e via Duilio costituito da aule, 3 laboratori, la palestra, la sala docenti in cui si trova la Biblioteca e gli uffici di Presidenza e di Segreteria. - Il secondo plesso è sito in via Maddalena, a circa 200 m del plesso centrale ed ivi sono presenti aule.. - Il terzo plesso si trova ubicato in via Natoli, nei locali dell ITIS Verona Trento ex fonderia e consiste di 3 laboratori (Fisica, Chimica, Disegno ) e aule. - Il quarto plesso, sito in via Santa Cecilia ex Ufficio Igiene, ospita 2 laboratori (Navigazione e Macchine ) e aule. - Il quinto plesso si trova nel viale della Libertà consistente nella rimessa a mare, utilizzabile all uopo quale ambiente didattico per attività pratiche.

8 Pag. 3 /7 Sezione 0 Presentazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS I LABORATORI Laboratorio di Elettrotecnica, Controlli ed Automazione: Dispone di motori in c.c. e c.a., generatori in c.c. e c.a., torrette e banchi per misure elettriche ed elettroniche nonché di strumenti di misura analogici e digitali; sono inoltre presenti simulatore nave RO/RO, simulatore impianto antincendio, simulatore impianto ottico di fumo e software/simulatore Multisimper circuiti elettrici ed elettronici. È provvisto anche di trainer per il controllo di velocità di un motore in c.c. (DC motor control), il controllo di livello di un liquido, il controllo di velocità e coppia di un motore brushlessed il controllo di temperatura. Sono inoltre in dotazione diversi banchi per uso didattico quali ad esempio quello elettro- pneumatico e per le misure di coppia motrice e velocità di un motore asincrono trifase. Dispone anche di una LIM. Laboratorio linguistico: è dotato di n 15 postazioni allievi (biposto) munite di PC e cuffie per l ascolto e di n 2 postazioni docenti, tutto collegato in rete. Laboratorio di Fisica: è dotato di strumenti e dispositivi funzionali all osservazione ed allo studio quantitativo di semplici fenomeni meccanici, elettro-magnetici, termici ed ottici; dispone inoltre di una guidovia a cuscino d aria completa di accessori e di un pannello fotovoltaico e di una LIM. Laboratorio di Chimica: dispone di una cappa a ventilazione forzata, una centrifuga, diversi PH-metri, un colorimetro, bilance tecniche, vetreria di vario tipo, un microscopio ottico ed uno spettroscopio; è inoltre dotato di LIM. Laboratorio di Meccanica e Macchine : dispone di - n 4 simulatori di macchina per navi RO-RO Pax ( la nave è dotata di un motore primo a 4 tempi, due gruppi diesel alternatori ed una caldaia a recupero); - n 5 simulatori di macchina per navi petroliere (la nave è dotata di un motore primo a 2 tempi, due gruppi diesel alternatori ed una caldaia a recupero); - n 2 Torni per eseguire operazioni di tornitura cilindrica e conica; - n 1 Banco idraulico per poter approfondire il funzionamento dei vari tipi di pompa. Laboratorio di Navigazione e Meteorologia : dispone di: - un simulatore di plancia (Navi-Trainer 5000) con tre postazioni allievi ed una postazione istruttore; - cartografia elettronica; tre tipologie di radar; simulatore G.M.D.S.S.; - di una bussola magnetica con chiesuola, una girobussola SPERRY, attrezzatura funzionale alla navigazione (sestanti, bussole, set nautici), attrezzatura si supporto alla meteorologia (Barografo, termometri asciutto e bagnato-). - una stazione meteorologica, con raccolta dati in automatico. Laboratorio di Cartografia: è dotato di tavoli da carteggio, Carte pilota, Carte di mercatore, Carte gnomoniche, LIM. Laboratorio di Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica (AUTOCAD): - dispone di 18 postazioni allievi e di1 postazione docente dotate si software di progettazione ingegneristica con varie librerie d uso, nonché di una LIM. Rimessa a mare: dispone di n 2 lance di mt. 4 per esercitazioni di voga, di un gommone con motore di 6 CV, di una barca a vela di mt. 4,70 e di due SUNFISH per attività veliche. Tutte le aule sono dotate di LIM.

9 Pag. 4 /7 Sezione 0 Presentazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS TRASPORTI E LOGISTICA I CORSI DI STUDIO ATTIVATI L Istituto Tecnico per Trasporti e Logistica (ITTL) rappresenta il prosieguo storico dell Istituto Nautico fino all entrata in vigore delle Direttive n. 57 del 15/07/2010 (Primo Biennio), n. 4 del 16/01/2012 (Secondo Biennio e Quinto anno) e n. 8 del 01/08/2012 (Adozione delle Opzioni). Ha una durata di cinque anni ( 2+2+1). Il Diplomato in Trasporti e Logistica : ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi, nonché l organizzazione di servizi logistici; opera nell ambito dell area Logistica, nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del traffico e relative assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo in rapporto alla tipologia d interesse, della gestione dell impresa di trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici; possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi del settore in cui è orientato e di quelli collaterali. E in grado di: integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in materia di trasporto; intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di bordo; collaborare nella pianificazione e nell organizzazione dei servizi; applicare le tecnologie per l ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all innovazione e all adeguamento tecnologico e organizzativo dell impresa; agire, relativamente alle tipologie di intervento, nell applicazione delle normative nazionali, comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, del trasporto delle merci, dei servizi e del lavoro; collaborare nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell ambiente e nell utilizzazione razionale dell energia. Nell indirizzo sono previste le seguenti articolazioni: Costruzione del mezzo Conduzione del mezzo Logistica nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Articolazione - Costruzione del mezzo L articolazione Costruzione del mezzo riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo: aereo, navale e terrestre e l acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d'idoneità all impiego dei mezzi medesimi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. Gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di progettazione, costruzione e manutenzione dei suoi diversi componenti. 3. Mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi. 4. Gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo scarico dei passeggeri e delle 5. merci, anche in situazioni di emergenza. 6. Gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la regolazione. 7. Valutare l impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie. 8. Gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità, nel rispetto delle normative di sicurezza.

10 Pag. 5 /7 Sezione 0 Presentazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS Articolazione - Conduzione del mezzo L articolazione Conduzione del mezzo riguarda l approfondimento delle problematiche relative alla conduzione ed all esercizio del mezzo di trasporto: aereo, marittimo e terrestre. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Identificare, descrivere e comparare le tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire in fase di programmazione della manutenzione. 3. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e relative comunicazioni nei vari tipi di trasporto. 4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri. 5. Gestire l attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata. 6. Organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti. 7. Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative sulla sicurezza. L articolazione Conduzione del mezzo è stata organizzata dall Istituto con specifica delibera del Collegio dei Docenti, applicando le quote di flessibilità, secondo gli standard di contenuto previsti dalla Regola A-II/1 e A-III/1 della Convenzione Internazionale STCW 95 Amended Manila 2010 e le regole stabilite dalla Direttiva UE 2008/106/CE, secondo l organizzazione definite nelle Opzioni mare di Conduzione del Mezzo Navale (CMN) e Apparati e Impianti Marittimi (AIM). L adozione dei contenuti stabiliti dalle Regole IMO e dalle Direttive UE, così come applicate dal DM 30/11/2007 MIT e CM 17/12/2007 MIT, consente agli allievi che frequentano l Articolazione Conduzione del Mezzo nelle sue due Opzioni, di poter accedere direttamente alla Qualifica di Allievo Ufficiale (Coperta o Macchine) e avviarsi al lavoro nello specifico settore. Conduzione del Mezzo Navale Nell articolazione Conduzione del mezzo - Opzione Conduzione del mezzo navale, vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle modalità di conduzione del mezzo di trasporto per quanto attiene alla pianificazione del viaggio e alla sua esecuzione impiegando le tecnologie e i metodi più appropriati per salvaguardare la sicurezza delle persone e dell ambiente e l economicità del processo. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Trasporti e Logistica Articolazione: Conduzione del mezzo - opzione Conduzione del mezzo navale consegue i seguenti risultati di apprendimento specificati in termini di competenze: 1. Identificare, descrivere e comparare le tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto in riferimento all attività marittima. 2. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e gestire le relative comunicazioni nei vari tipi di trasporto. 3. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri.

11 Pag. 6 /7 Sezione 0 Presentazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS 4. Gestire l attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata. 5. Organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti. 6. Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 7. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di trasporto navale e intervenire nella fase di programmazione della manutenzione. 8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative di settore sulla sicurezza. Conduzione di Apparati e Impianti Marittimi Nell articolazione Conduzione del mezzo, opzione Conduzione di apparati e impianti marittimi, vengono approfondite le problematiche relative alla gestione e alla conduzione di impianti termici, elettrici, meccanici e fluidodinamici utilizzati nella trasformazione e nel controllo dell energia con particolare riferimento alla propulsione e agli impianti navali. Il Diplomato possiede inoltre conoscenze tecnico-scientifiche sulla teoria e tecnica dei controlli delle macchine e degli impianti ed è in grado di occuparsi e gestire gli impianti di tutela e disinquinamento dell ambiente. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Trasporti e Logistica articolazione Conduzione del mezzo - Opzione Conduzione di apparati e impianti marittimi consegue i seguenti risultati di apprendimento specificati in termini di competenze: 1. Identificare, descrivere e comparare le tipologie e funzioni dei vari apparati ed impianti marittimi. 2. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di trasporto. 3. Intervenire in fase di programmazione, gestione e controllo della manutenzione di apparati e impianti marittimi. 4. Controllare e gestire in modo appropriato apparati e impianti di bordo anche relativi ai servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri. 5. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e gestire le relative comunicazioni nei vari tipi di trasporto. 6. Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 7. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative sulla sicurezza. Articolazione - Logistica L articolazione Logistica riguarda l approfondimento delle problematiche relative alla gestione, al controllo degli aspetti organizzativi del trasporto: aereo, marittimo e terrestre, anche al fine di valorizzare l acquisizione di idonee professionalità nell interrelazione fra le diverse componenti. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell articolazione consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Gestire tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. Gestire il funzionamento dei vari insiemi di uno specifico mezzo di trasporto. 3. Utilizzare i sistemi di assistenza, monitoraggio e comunicazione nei vari tipi di trasporto. 4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri. 5. Gestire l attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata.

12 Pag. 7 /7 Sezione 0 Presentazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS 6. Organizzare la spedizione in rapporto alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti. 7. Sovrintendere ai servizi di piattaforma per la gestione delle merci e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative di sicurezza. Con nota n del 15/11/2010 relativa all Istruzione e Formazione Tecnica Superiore il MIUR, DG IFTS, ha precisato che per il potenziamento della cultura tecnica e scientifica è necessario che i piani di studio comprendano attività finalizzate a : il rafforzamento delle competenze degli studenti delle quinte classi relative all informatica e alla lingua inglese, ivi compresa la conoscenza dell inglese tecnico utilizzato nel contesto produttivo/di servizio riguardante l indirizzo di studi frequentato. Per quanto concerne il livello delle competenze informatiche, si fa riferimento almeno al livello ECDL avanzato; per la lingua inglese, almeno al livello B2 secondo il Quadro europeo di riferimento delle lingue. Il Possesso di tali competenze dovrà essere oggetto di specifica e autonoma certificazione attestante i livelli conseguiti, spendibili anche per l inserimento nel mondo del lavoro.

13 Pag. 1 /3 Sezione 1 Scopo ed ambito di applicazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS 1. Scopo ed ambito di applicazione 1.1 Generalità Il Manuale del Sistema di Gestione (MSG) é il documento che illustra le linee adottate dell Istituto Caio Duilio (di seguito Istituto ) e costituisce il documento di riferimento per tutti i componenti della Organizzazione. Attraverso il MSG, l Istituto adotta, attiva e migliora il proprio sistema di gestione per la qualità attraverso: la realizzazione di attività di progettazione, erogazione, monitoraggio di processi di istruzione orientati alla formazione di personale marittimo, in grado di recepire le esigenze del mercato e degli utenti/discenti secondo adeguati livelli di qualità, e di rispondere in modo efficace ed efficiente alle esigenze di cambiamento del settore; la elaborazione di un appropriata politica per la Qualità la garanzia del rispetto delle normative cogenti applicabili; il miglioramento continuo dei processi e delle risorse umane e tecnologiche impiegate nel settore; l efficace applicazione del sistema per la crescita del gradimento degli utenti monitoraggi che assicurino la Direzione che la Qualità prestabilita è raggiunta e mantenuta. L Istituto Caio Duilio ha deciso di adottare i criteri per l'assicurazione della Qualità secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008 ponendo particolare attenzione ai momenti di: definizione del profilo del servizio in stretto rapporto con l utente interpretandone le esigenze sia espresse, sia implicite che latenti ; ottimale gestione del personale e selezione dei collaboratori cui segue, rispettivamente, la formazione e la verifica di aggiornamento professionale, per garantire il loro coinvolgimento continuo e la loro consapevolezza rispetto all effetto del loro intervento sul servizio offerto all utente; controllo costante del servizio prestato sia attraverso azioni interne ma, soprattutto, attraverso una comunicazione continua con l utenza. 1.2 Applicazione Il SGQ dell Istituto Caio Duilio non prevede esclusioni rispetto ai requisiti della norma di riferimento e si riferisce alla gestione dell attività per il seguente scopo di certificazione: Progettazione ed erogazione del servizio educativo del secondo ciclo d'istruzione secondaria, finalizzato al rilascio del diploma di istruzione tecnica per l'indirizzo "Trasporti e Logistica - Articolazione conduzione del mezzo Opzioni: Conduzione del Mezzo Navale (C.M.N.) e Conduzione Apparati e Impianti Marittimi (C.A.I.M.)

14 Pag. 2 /3 Sezione 1 Scopo ed ambito di applicazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS Design and delivery of the upper secondary education service for the awarding of the Diploma of technical education - Specialization: Transport and Logistics - Conduction of Means of Transport, Options: conduction of vessels and conduction of equipment and maritime installations 1.3 Mission L Istituto è una Scuola Pubblica. In relazione alle priorità strategiche per lo sviluppo economico del Paese persegue le finalità di promuovere la diffusione della cultura tecnica e scientifica, di sostenere le misure per lo sviluppo dell economia e le politiche attive del lavoro. L Istituto opera sulla base del Piano dell Offerta Formativa e delle progettazioni didattiche con i seguenti obiettivi generali e finalità. L Istituto vanta una grande tradizione per aver formato, nel corso di più di un secolo, figure professionali indispensabili al contesto territoriale su cui insiste. Consapevole pertanto dell attenzione che dall esterno viene rivolta a tale realtà scolastica, contestualmente all insediamento del Dirigente Scolastico, lo stesso ha posto su un piano di prioritaria importanza l obiettivo di salvaguardare tale immagine. Tenuto conto del ruolo fondamentale che le scelte formative e didattiche, nonché organizzative, rivestono ai fini del processo di ottimizzazione della vision, la Direzione ritiene indispensabile operare parallelamente su questi temi, effettuando un monitoraggio costante ed una valutazione attenta dei processi avviati. La Direzione ritiene le famiglie il punto di riferimento primario in quanto la loro fattiva collaborazione coadiuva l Istituto nel far comprendere agli allievi che la Scuola si connota quale più grande opportunità formativa ad essi offerta dalla società. In tale prospettiva si attribuisce un peso notevole al clima che instaurato, in quanto la serenità costituisce valido punto di partenza per creare collaborazione e mettere l allievo nella condizione di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Il rispetto di regole e consegne si integra perfettamente in questo processo educativo e formativo. L utilizzo delle nuove tecnologie costituisce un valido supporto alla didattica tradizionale e consente di rendere più efficace l apprendimento, oltre che a semplificare notevolmente i rapporti Scuola-Famiglia. Altro punto di forza è rappresentato dalla valutazione che non costituisce un fattore episodico legato ai momenti stabiliti, bensì un processo costante e dinamico che merita attenzione e che va improntato a criteri di trasparenza e di omogeneità. Di prioritaria importanza è reputata, altresì, la prevenzione ed il recupero dei fenomeni di disagio e di dispersione che, in fase adolescenziale, possono essere arginati se individuati con tempestività; anche l integrazione degli alunni stranieri, il cui numero è in costante aumento, richiede massima attenzione.

15 Pag. 3 /3 Sezione 1 Scopo ed ambito di applicazione Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS Essenziale il ruolo che i rapporti con Enti, Istituzioni ed Aziende che operano sul territorio riveste, garantendo fattivamente un ampliamento della prospettiva culturale e professionale di ciascun allievo e l integrazione della formazione del singolo. Il POF del nostro Istituto è improntato su tali scelte educative ed illustra nel dettaglio modalità, tempi e strategie mirate al raggiungimento delle finalità sopra esposte. Per quanto sopra la Direzione ritiene la cooperazione tra le varie aree (didattico-educativa, amministrativa, familiare, territoriale) fattore imprescindibile per l ottimizzazione dell intero processo formativo- educativo e di integrazione degli studenti.

16 Pag. 1 /3 Sezione 2 Normativa di Riferimento Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS 2. Quadro Normative 2.1 Normativa cogente Costituzione della Repubblica - Art. 117, 118 e 119 Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 DM 39/1998 Decreto del Presidente della Repubblica 275/1999 Decreto Interministeriale 44/2001 Legge 2 aprile 2007, n. 40 Legge n. 133 del 6 agosto 2008; DPR n. 81 del 20 marzo 2009 DPR n. 119 del 22 giugno 2009 DPR n. 122 del 22 giugno 2009 DPR n. 88 del 15 marzo 2010 Decreto del Presidente della Repubblica n. 80 del 28 marzo 2013 DIRETTIVA MIUR n. 57 del 15 luglio 2010 DIRETTIVA MIUR n. 4 del 16 gennaio 2012 DIRETTIVA MIUR n. 69 del 1 agosto 2012 Protocollo di Intesa MIT MIUR del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di Istruzione Testo coordinato delle disposizioni impartite in materia di ordinamento delle Classi di Concorso a cattedre e a posti di insegnamento tecnico-pratico e di arte applicata Nelle scuole ed istituti di istruzione secondaria ed artistica Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della L. 15 marzo 1997, n. 59 Regolamento concernente le "Istruzioni generali sulla gestione amministrativocontabile delle istituzioni scolastiche" Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese; Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria; Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; Regolamento recante disposizioni per la definizione dei criteri e dei parametri per la determinazione della consistenza complessiva degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (Ata) delle istituzioni scolastiche ed educative statali, a norma dell'articolo 64, commi 2, 3 e 4, lettera e) del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 16 Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione Linee Guida Primo Biennio Istituti Tecnici Linee Guida per il Secondo Biennio e Quinto Anno degli Istituti Tecnici Linee guida Opzioni Istituti TECNICI per l implementazione dei requisiti previsti dalla Convenzione STCW 78, nella

17 Pag. 2 /3 Sezione 2 Normativa di Riferimento Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS 24 aprile 2013 sua versione aggiornata, e dalla Direttiva 2008/106/CE, come modificata dalla Direttiva 2012/35/CE, riferiti alle attività di istruzione e formazione attuate negli Istituti Tecnici a Indirizzo Trasporti e Logistica - Articolazione Conduzione del Mezzo - Opzioni Conduzione del Mezzo Navale (CMN) e Apparati e Impianti Marittimi (AIM), già Istituti Tecnici Nautici STCW 95 as amended Decreto Ministro dei Trasporti 30 novembre 2007 Decreto Ministro dei Trasporti 17 dicembre 2007 Convention on Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers Manila Amendments 2010 Qualifiche e abilitazioni per il settore di coperta e di macchina per gli iscritti alla gente di mare Programmi di esame per il conseguimento delle abilitazioni per il settore di coperta e di macchina per gli iscritti alla gente di mare D.lgs 196/2003 Codice della Privacy e misura minime di sicurezza D. Lgs 163/2006 Codice Appalti Pubblici Legge n. 106/2011 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, concernente Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia. D.lgs 81/2008 e smi Attuazione dell articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Direttiva 2008/106/CE e 2012/35/CE CCNL comparto Ministeri 14 settembre 2007 CCNL comparto Scuola 29 novembre 2007 concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare Quadriennio normativo e I biennio economico 2006/2007 Quadriennio normativo e I biennio economico 2006/ Normativa Volontaria UNI EN ISO 9000:2005 UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 9004:2009 UNI EN ISO 19011:2012 UNI ISO 10005:2007 UNI ISO 10006:2005 UNI ISO 10007:2006 UNI 11097:2003 UNI 11098:2003 UNI 10999:2002 Sistemi di gestione per la qualità Fondamenti e terminologia Sistemi di gestione per la qualità Requisiti Gestire un organizzazione per il successo durevole. L approccio della gestione per la qualità Linee guida per audit di sistemi di gestione Sistemi di gestione per la qualità - Linee guida per i piani della qualità Sistemi di gestione per la qualità - Linee guida per la gestione per la qualità nei progetti Sistemi di gestione per la qualità - Linee guida per la gestione della configurazione Gestione per la qualità - Indicatori e quadri di gestione della qualità - Linee guida generali Sistemi di gestione per la qualità - Linee guida per la rilevazione della soddisfazione del cliente e per la misurazione degli indicatori del relativo processo Linee guida per la documentazione dei sistemi di gestione per la qualità

18 Pag. 3 /3 Sezione 2 Normativa di Riferimento Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS UNI ISO 10015:2001 Gestione per la qualità - Linee guida per la formazione. 2.3 Regolamenti interni Regolamento d Istituto POF Regolamento Acquisti

19 Pag. 1 /2 Sezione 3 Termini e definizioni Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS 3. Termini e definizioni Id ACRONIMO DESCRIZIONE 1. AS Anno Scolastico 2. AC Azione correttiva 3. ADI Attività Didattiche Integrative 4. AGEN Affari Generali (Protocollo) 5. AI Audit interno 6. AP Azione preventiva 7. AA Assistente Amministrativo 8. AT Assistente Tecnico 9. ATP Ambito Territoriale per la Provincia di Messina 10. ATA Ausiliario Tecnico Amministrativo 11. CdC Consiglio di Classe 12. CdV Comitato di Valutazione 13. CCNL Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 14. CD Collegio dei Docenti 15. CI Consiglio di Istituto 16. CII Contratto Integrativo di Istituto 17. CM Circolare Ministeriale 18. COLL Docente Collaboratore del Dirigente 19. COMM Commissione 20. CONT Contabilità 21. COORD Docente Coordinatore 22. CQ Controllo Qualità 23. CTS Comitato Tecnico Scientifico 24. DGIFTS Direzione Generale per l Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i Rapporti con i Sistemi Formativi Regionali 25. DGIFTS UFF 1 Ufficio 1 DG IFTS 26. DIP Dipartimento Disciplinare 27. DM Decreto Ministeriale 28. DOC Docente 29. DOC REF Docente Referente 30. USR Ufficio Scolastico Regionale 31. DS Dirigente 32. DSGA Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 33. FO Funzione Obiettivo/Strumentale 34. FPA Fascicolo Personale Allievo 35. FP Fascicolo Personale 36. GE Giunta Esecutiva 37. GM Gruppo di Monitoraggio - MIUR 38. IDEI Interventi Didattici Educativi Integrativi 39. INVALSI Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione 40. INDIRE Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa

20 Pag. 2 /2 Sezione 3 Termini e definizioni Ed.1 Rev.2 del 01/09/15 Red. RSG App.DS Id ACRONIMO DESCRIZIONE 41. IO Istruzioni Operative 42. LAB Laboratorio 43. MC Medico Competente 44. MIUR Ministero dell Istruzione Università e della Ricerca 45. MQ Manuale della Qualità 46. MOD Modulo 47. MSG Manuale Sistema di Gestione 48. NC Non conformità 49. OM Ordinanza Ministeriale 50. OOCC Organi Collegiali 51. PdM Piano di miglioramento 52. PO Procedura operativa 53. POF Piano dell Offerta Formativa 54. RDD Rappresentante della Direzione 55. RD Riesame della Direzione 56. RGA Responsabile gruppo di valutazione e audit 57. RNC Rapporto di Non Conformità 58. RPD Responsabile programmazione e didattica 59. RSGQ o RSG Responsabile Sistema di Gestione 60. RSPP Responsabile servizio di prevenzione e protezione 61. RSU Rappresentanza Sindacale Unitaria 62. SA Segreteria Amministrativa 63. SD Segreteria Didattica 64. SGQ Sistema Gestione Qualità 65. VVI Viaggio di Istruzione

21 Pag. 1 / 6 Sezione 4 Sistema gestione Qualità Ed.1 Rev.2 del 0 1 /09 /15 Red. RSG App. DS 4.1 Requisiti generali Il Sistema di Gestione (SGQ) è strutturato al fine di migliorarne l efficacia e l efficienza dei processi dell Istituto attraverso la pianificazione di criteri, procedure e monitoraggi documentati e registrati. In generale i processi non sono divisibili dato che tutte le attività sono strettamente correlate tra di loro e concorrono alla realizzazione del macroprocesso l erogazione dei processi formativi (Allegato 1). Allo scopo di analizzare, nel dettaglio, le singole attività e le interazioni fra di esse nella Tabella 1 si individuano e suddividono, idealmente, i seguenti principali processi: Tabella 1 Processi ID Processo Descrizione generale Orientamento in ingresso Pianificazione e 01 Pubblicizzazione dell offerta formativa 02 Progettazione del servizio Gestione delle iscrizioni Analisi della rispondenza al piano formativo delle competenze del personale docente e del personale tecnico Analisi dei fabbisogni formativi (territoriali e nazionali). Progettazione piano formativo ivi compresi prove e criteri di valutazione Pianificazione (definizione orari di erogazione) Erogazione e controllo Logistica e back office degli interventi formativi dell intervento formativo Approvvigionamento. Monitoraggio e valutazione del processo formativo Analisi della soddisfazione delle parti interessate (discenti e famiglie) e del cliente finale, Analisi, misurazione e Rilevazione delle NC e Definizione delle AC e AP, miglioramento Audit Interni. Gestione delle risorse umane e tecniche Riesame della direzione. Nell Allegato 1 Sequenza dei processi - al MQ è descritta la sequenza generale dei processi dell Istituto e gli indicatori per il monitoraggio dei processi. a) Sequenza e interazioni tra i processi I punti della Tabella 1 possono considerarsi la sequenza standard delle attività dell istituto b) Criteri e metodi per il controllo ed il funzionamento dei processi Il processo di erogazione si svolge nelle aule e gli uffici e negli altri luoghi ove si svolge il percorso formativo; da ciò la necessità di definire in modo specifico i metodi di organizzazione, pianificazione e controllo.

22 Pag. 2 / 6 Sezione 4 Sistema gestione Qualità Ed.1 Rev.2 del 0 1 /09 /15 Red. RSG App. DS Il processo di erogazione è organizzato in modo tale che esso sia una diretta conseguenza della progettazione, pianificazione e organizzazione pianificata e monitorata. c) I criteri adottati dall istituto per assicurare l efficace andamento dei processi sono: L organizzazione e programmazione del lavoro da parte dei responsabili dell Istituto; La capacità e l esperienza; Il controllo costante delle attività di erogazione; La qualifica dei docenti, e l organizzazione delle attività; La scelta di fornitori e partner affidabili; d) Gli strumenti a disposizione dell Istituto per assicurare il controllo dei processi sono: Monitoraggio e Misurazione degli apprendimenti; Monitoraggio e Valutazione delle abilità; Monitoraggio dell attività svolte confrontandola con quanto pianificato; Monitoraggio periodico della percezione della soddisfazione dei discenti e delle altre parti interessate; Audit interni; Gestione delle non conformità riscontrate; Qualifica dei Docenti e monitoraggio dell attività; I metodi e gli strumenti di valutazione. e) Disponibilità delle risorse necessarie ai processi L Istituto esegue un attenta analisi dei fabbisogni formativi prima di definire un progetto formativo, valutando se la propria capacità tecnica ed organizzativa che soddisfi le richieste (requisiti ed esigenze) normative, delle parti interessate L Istituto, in tal modo è in grado di pianificare e garantire, durante il processo di erogazione, la disponibilità di risorse necessaria. In particolare le valutazioni effettuate sono: Capacità tecnica necessaria per l erogazione del percorso formativo; Capacità economico/finanziarie; Organico tecnico e organizzazione necessaria; Se necessario, l Istituto si avvale di esperti esterni per garantire l efficacia, la validità e l efficienza nello svolgimento delle attività. f) Monitoraggio ed analisi dei processi Il monitoraggio della erogazione degli eventi formativi è eseguito dal Responsabile della Progettazione dal RSG i quali riferiscono al rappresentante della Direzione (RDD) o al Dirigente sull andamento. Detto monitoraggio avviene valutando i seguenti punti: Rispetto del programma di erogazione ; Disponibilità e necessità di risorse;

23 Pag. 3 / 6 Sezione 4 Sistema gestione Qualità Ed.1 Rev.2 del 0 1 /09 /15 Red. RSG App. DS Corrispondenza delle Progettazioni Didattiche con gli Obiettivi definiti (capacità, conoscenze ed abilità); Valutazioni intermedie e finali dei percorsi formativi; Riscontro di eventuali non conformità; Audit sulle attività erogate; Valutazione della soddisfazione degli utenti (Discenti) e delle altre parti interessate. g) Azioni per conseguire i risultati pianificati ed il miglioramento dei processi Il monitoraggio continuo dell attività da parte dei responsabili è lo strumento che permette a questi ultimi di riuscire ad individuare con prontezza eventuali anomalie del processo stesso e di conseguenza poter predisporre tutti i trattamenti od azioni correttive volte a migliorare il processo produttivo. Il Rappresentante della Direzione (RDD), inoltre, effettua periodicamente, il riesame del sistema e delle attività produttive congiuntamente con il RSG ed i responsabili dell istituto. Le azioni predisposte consistono principalmente in: Audit Interni e Verifiche dell andamento del percorso formativo. h) Processi affidati all esterno: 4.2 Requisiti relativi alla documentazione L Istituto ha predisposto una serie di documenti allo scopo di formalizzare i requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2008 Tutta la documentazione è redatta dal RSG ed approvata dalla DS o da RDD. Le modifiche alla documentazione possono essere proposte da chiunque nell Istituto e sono predisposte da RSG ed approvate dal DS. Per ogni tipologia di documento è predisposto un indice che determina lo stato di revisione. Il RSG ha la copia su file di tutta la documentazione. All interno del MSG, nella tabella Documenti di Riferimento, di ogni sezione, sono individuate tutte le procedure operative utilizzate nella Istituto Descrizione della struttura della documentazione Il SG è strutturato nel seguente modo: Manuale Sistema di Gestione per la Qualità (MSG); tale documento ha lo scopo di portare a conoscenza dei terzi la filosofia e le metodologie seguite dall Istituto per la gestione dei propri processi e di definire i metodi di gestione delle attività; La raccolta delle procedure (RPO); tale insieme di documenti descrive il metodo operativo da applicare alle attività (processi) dell Istituto ed è volto alla individuazione, mantenimento, gestione e miglioramento del known-how dell Istituto; La Raccolta delle Istruzioni operative (RIO); tale insieme di documenti descrive in modo puntuale le attività da effettuate;

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