Cambiamenti climatici. Gestione integrata zone costiere. Zanichelli Lino Ferrara 3 maggio Allarme ed azioni
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1 Cambiamenti climatici. Gestione integrata zone costiere Zanichelli Lino Ferrara 3 maggio 2007 Allarme ed azioni I cambiamenti climatici stanno suscitando un giusto allarme su scala mondiale. Evitare oscillazione tra catastrofismo con rischio paralisi e scetticismo con conseguente inerzia nei comportamenti. Discussione aperta dalla Commissione Stern e dagli scienziati a vari livelli è utile se riesce a portare i livelli politici a prendere decisioni coerenti. Ritornare allo spirito di Rio de Janeiro e di Kyoto. Superare la sindrome dell 11 settembre. 2
2 Emissioni di gas serra (Italia) Nel periodo le emissioni di gas serra hanno subito un aumento di circa il 12%, a fronte di un obiettivo di riduzione pari al 6,5% In particolare le emissioni complessive di CO2, pari all 83,9% del totale, risultano nel 2004 superiori del 12,7%,rispetto al I processi energetici (produzione energia,trasporti, combustione nell industria..) rappresentano le fonti principali di emissioni serra Emissioni gas serra in Italia (2004) CO2 eq Energia (prod energia, trasporti..) 6,7 3,4 0,4 processi industriali 7,2 agricoltura rifiuti 82,3 uso solventi ed altri prodotti ITALIA- emissioni di gas serra (Mt CO2 eq) Fgases N2O CH4 CO FONTE:APAT Italian Greenhouse Gas Inventory National Inventory Report Emissioni CO 2eq (kt/anno) Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna CO2 eq (kt/anno)- 4 regioni BPA Altre sorgenti di emed assorbimenti Agricoltura rifiuti Altre sorgenti mobili Trasporti stradali estraz. e distr. Combustibili fossili Industria Combustione non industriale Combustione -Energia Ferrara Cambiamenti climatici e
3 L Emilia è calda 1.5 Se le cose vanno avanti così nel 2020 avremo quasi un grado in più rispetto al 1990 (ma in alcune zone ci siamo già arrivati) ARPA-SIM A nom alia( C) Anomalie termiche. Sino a + 3 gradi in dicembre Sino a + 6 gradi a gennaio Scostamenti negativi sino a 200 mm in Pianura in ottobre dicembre. Portate Po marzo. Media 1947/2006: 1123 m3/s. Portata media marzo 2007: 589 m3/s.la metà Ultimi 130 anni. Stazioni Bologna, Ferrara, Mantova, Milano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia 5 Rifiuti. Un quintale a persona in dieci anni 6
4 Densità delle autovetture The Hague Copenhagen Athens Bucharest Rotterdam Merseyside Budapest Barcelona Dublin Oxf ord Belfast Aalborg London Oulu Bristol Ile de France Warsaw Br ussels Madrid Prague Munich Lisbon EmiliaRomagna Rome AUTOVETTURE X ABITANTI Cars Density Europa Emilia-Romagna Italia UE L Emilia-Romagna è una regione fortemente motorizzata con una densità di autovetture di 613 auto/1.000 abitanti, pari a oltre 3 auto ogni 5 abitanti (più di 4 auto ogni 5 patentati). Questo valore supera del 6% la media nazionale (590), del 15% quella dell Unione Europea(554) e del 22% quello di tutta l Europa(505). 4 VETTURE OGNI 5 PATENTATI 7 La costa emiliano-romagnola Anche la costa ha risentito di profonde trasformazioni. Le dune nel 1955 erano 60 Km ed oggi sono 19 Km. In Italia erano più di Km e oggi ce ne sono meno di 600 Km. E la cifra dello sviluppo che ha caratterizzato l Italia nel dopoguerra. I dati dell Unione Europea: chilometri di costa. 8
5 L analisi:antropizzazione del sistema costiero Residenti su Km 2 Uso del suolo Elabor. Arpa Emilia Romagna 9 La costa: stabilità, strategie di difesa Emilia - Romagna 130 Km di costa lineare, bassa e sabbiosa 60 Km sistemi difesa rigidi materiale lapideo sacchi e tubi in tessile Ripascimenti da cava da giacimenti marini 10
6 Processi naturali: azione del mare, trasporto inerti fluviali, subsidenza, eustatismo Aggravanti antropiche - estrazione fluidi dal sottosuolo (acqua e gas) - demolizione dune - infrastrutture portuali (moli) - opere di difesa rigide (barriere) 11 Porti, attività e traffici Natanti stabilmente presenti nei 13 porti regionali - da pesca da diporto trasporto passeggeri 35 ( mil./anno) Porto di Ravenna - dati 2001 Totale merci ton potenzialmente pericolosi - prodotti petroliferi ton - prodotti chimici ton - carburanti ton 12
7 Fioriture microalgali Noctiluca scintillans 13 Sono 146 le aree a livello mondiale che presentano fenomeni anossici (complessivamente circa Km 2 ) Fin dagli anni sessanta il numero di zone anossiche è raddoppiato ogni decade Molti fenomeni sono stagionali, molte aree presentano una persistenza annuale Mappa aree anossiche Source: UNEP, GEO Yearbook 2003 (Nairobi: 2004), compiled from Boesch 2002, Caddy 2000, Diaz et al. (in press), Green and Short 2003, Rabalais
8 Le minacce alla biodiversità ed agli habitat dei ettari di lagune e paludi costiere esistenti all inizio del secolo in Italia ne rimanevano nel 1994 meno di ; in Emilia-Romagna si stima che siano state bonificate circa il 80% delle lagune/ambienti palustri esistenti all inizio del secolo (si pensi al Mezzano); il 75% dei sistemi dunali esistenti all inizio del secolo nell area costiera compresa tra lo stretto di Gibilterra e la Sicilia sono stati abbattuti (dati 1960) Specie minacciate di interesse comunitario presenti in RER: - 3 mammiferi - 12 uccelli - 2 rettili -1 anfibio 15 Sviluppo sostenibile Per affrontare questi temi occorre una politica di sviluppo sostenibile. Sviluppo economico coesione sociale e tutela dell ambiente. Per farlo occorre una visione globale ed europea. Per avere successo occorre un integrazione delle politiche. Le zone costiere sono particolarmente interessate ad una politica di sostenibilità. 16
9 Gestione integrata delle zone costiere Questo progetto Gizc, gestione integrata delle zone costiere, le cui linee guida sono state approvate in Consiglio regionale nel dicembre 2004, è importante. Trae ispirazione dalle nuove politiche europee che da qualche anno ha iniziato a riflettere su queste innovazioni. Costituisce una operazione di programmazione di nuova generazione che opera per saldare il livello territoriale con quello settoriale, per combinare sempre più tra loro le politiche. E il grande tema del nostro tempo. Le politiche di settore sono state molto importanti nelle stagioni di crescita ed hanno dettato i tempi dello sviluppo. Hanno raggiunto la loro maturità e richiedono innovazione. 17 Gestione Integrata delle Zone Costiere La gestione integrata delle zone costiere () mira ad aggregare le varie politiche che esercitano un influsso sulle regioni costiere e si attua attraverso la pianificazione e la gestione delle risorse e dello spazio costieri. Non si tratta di un iniziativa isolata, bensì di un processo dinamico destinato a durare ed evolvere nel tempo. I punti di riferimento sono: Libro Verde verso la futura Politica Marittima Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l azione comunitaria in materia di acque Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente. 18
10 Attuazione della in Europa Programma Dimostrativo, attuato dalla Commissione Europea dal 1996 al 1999, costituito da 35 progetti dimostrativi e 6 studi tematici Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo Gestione Integrata delle Zone Costiere: una strategia per l Europa (COM/00/547 del 17 settembre 2000) Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 maggio 2002 relativa all attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa Valutazione della gestione Integrata delle Zone Costiere in Europa, 18 agosto I cardini della Avere una panoramica di ampio respiro sui problemi interconnessi; Fondare le decisioni su dati precisi e completi; Cercare di assecondare le forze naturali; Tener conto di possibili sviluppi inattesi; Coinvolgere tutti i soggetti interessati e tutti i livelli dell amministrazione; Usare una molteplicità di strumenti (leggi, programmi, strumenti economici, campagne informative, agende 21 locali, accordi volontari, promozione delle buone prassi, ecc.). 20
11 Ambiti tematici del 1- Sistema fisico costiero, fattori di rischio e strategie di difesa 2- Carichi inquinanti, gestione risorse idriche, monitoraggio 3- Portualità, rifiuti da natanti, rischi trasporto marittimo 4- Valorizzazione habitat, biodiversità, paesaggio 5- Turismo 6- Pesca e acquacoltura 7- Agricoltura 8- Risorse energetiche 9- Sistema insediativo e infrastrutturale (servizi e mobilità) 10-Comunicazione e formazione 21 Ruoli e competenze Ruoli e Competenze Province Giunta Regionale Comuni Comitato Istituzionale Segreteria Tecnica Supporto tecnicoscientifico Fondazione CerviaAmbiente Comitato Intersettoriale di Progetto Team Leaders Gruppi di lavoro 22
12 La struttura istituzionale Comitato Istituzionale (6 Assessori regionali, 4 Assessori delle Province, 14 Sindaci dei Comuni costieri); Tavolo di coordinamento dei Direttori (Ambiente, Difesa del Suolo, Industria, Turismo, Pianificazione Territoriale, Agricoltura); 10 gruppi di lavoro (quasi 200 esperti, ricercatori, portatori di interesse). 23 Processo di implementazione Il Consiglio dell Emilia-Romagna ha adottato, con atto n. 645, 20 gennaio 2005, le Linee Guida per la sostenibilità a lungo termine della costa e del mare; Durante il 2005 e il 2006 tutte le Province costiere (Ravenna, Forlì- Cesena, Rimini, Ferrara) hanno recepito le Linee Guida a livello locale; Per la fine del 2007 è prevista l adozione delle Linee Guida da parte di tutti i 14 Comuni costieri; Quasi Euro sono stati stanziati per progetti pilota. Molti altri (ripascimenti, finanziamenti per attività economiche ed infrastrutturali) ne sono stati condizionati. 24
13 Il nel Piano d Azione Ambientale RAVENNA 1. Comune di Cervia: adeguamento e ampliamento dell impianto di depurazione comunale per il riuso delle acque reflue di scarico. L obiettivo è poter destinare tutta l acqua trattata in tal modo all irrigazione e fertilizzazione agricola. Costo complessivo 1 milione 630 mila euro. Centro servizi a Punta Marina realizzato con particolare riguardo al risparmio energetico e idrico. Una vetrina della sostenibilità ambientale a pochi metri dalla spiaggia a disposizione dei turisti. Costo complessivo 300 mila euro. Conservazione dell habitat umido di Punta Alberete, Valle Mandriole, Bardello. Tutelare di un biotopo ad alto valore ambientale nell area del Parco del Delta del Po: riduzione dell ingressione salina e per migliorare la circolazione delle acque dolci, per tutelare la fauna e la flora della zona. Costo 280 mila euro. FERRARA Il progetto più rilevante interessa l area dei Lidi nord e prevede una serie di opere strutturali per la sicurezza idraulica, la rete fognaria, la bonifica e l irrigazione, al fine di ridurre l ingressione salina e migliorare la biodiversità e la qualità delle acque. Il costo previsto è di 1 milione 70 mila euro. Completamento del Centro servizi già previsto nella Sacca di Goro per gestire le attività di monitoraggio delle acque. 200 mila euro il costo complessivo. Realizzazione di una rete di monitoraggio per il controllo delle acque destinate alla mulliscoltura nell area di Comacchio 600 mila euro il costo Realizzazione di una banca dati e una rete di controllo sul sistema insediativo e infrastrutturale nella provincia di Ferrara, con particolare attenzione agli effetti sul fronte ambientale. 40 mila euro. 25 Il nel Piano d Azione Ambientale FORLI -CESENA Creazione del parco del Rubicone, Rigossa e Rio Salto. Adeguamento della vasca di dispersione delle acque meteoriche di Via Orsa Minore a San Mauro Mare, adeguamento dello scolmatore di Via Toscanini a Gatteo, rinaturalizzazione della Cava del Parco di Valle Ferrovia, formazione di un boschetto a Savignano sul Rubicone. Previste tre piste ciclopedonali tra il fiume Uso e il canale Rio Salto a San Mauro, lungo l Adriatica tra il Rubicone e Viale Europa a Gatteo e di collegamento tra il Rubicone e il Rio Salto nel Comune di Savignano. Infine completamento pista ciclopedonale lungo la statale Adriatica nel Comune di Savignano e per realizzare forme di protezione dalle mareggiate di altre piste. Costo complessivo di oltre 829 mila euro. Riqualificazione della Vena Mazzarini nel comune di Cesenatico. Opere per la bonifica del fondale e delle rive dell antico canale ottocentesco che attraversa la cittadina romagnola, nell ambito di un più ampio progetto di recupero ambientale dell'intera area. Costo complessivo 1 milione di euro Rimini. Ripristino della foce del fiume Conca nei comuni di Cattolica e Misano Adriatico ricreando un tipico ambiente di duna sabbiosa, con piste ciclopedonali e attività di tipo didattico. 1 milione 800 mila euro Comune di Riccione, con la realizzazione di un tetto fotovoltaico presso un plesso scolastico, con una produzione di energia annua di 24 mila kw/h e la riduzione di emissioni in atmosfera pari a 6 tonnellate di petrolio equivalenti. 120 mila euro 26
14 Sviluppi. Regione Euroadriatica Si è costituita la Regione Euroadriatica (Italia Slovenia e Grecia - Croazia Albania Bosnia Montenegro Serbia e Grecia. L obiettivo generale del Nuovo Programma Adriatico IPA è la promozione dello sviluppo economico e sociale e cooperazione tra I paesi dell Area Adriatica ". Quindi, è uno strumento che può contribuire meglio di qualunque altro alla creazione dell Euroregione Adriatica. Nasce dall evoluzione del Programma Transfrontaliero Adriatico e prevede la cooperazione a livello provinciale tra le due sponde del bacino Adriatico (NUT III)., monitoraggio e sicurezza del Mediterraneo sono progetti essenziali da presentare. 27 Sviluppi. Strumento di integrazione dei piani Il Gizc potrà costituire un ulteriore strumento di integrazione dei vari piani settoriali e programmi che la Regione ha approvato e si accinge ad approvare. Necessità che questa strumentazione sia rafforzata nelle strategie europee e nazionali. Ministro ambiente ha aggiunto la dicitura Mare al nome del ministero. deve diventare un piano nazionale. 28
15 è una fatica senza alternative La costruzione del è stata molto faticosa; Proseguire questa esperienza è altrettanto difficile di fronte alla frammentazione delle politiche. Tuttavia è una carta vincente e come tale va rafforzata. 29
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