ALLEGATO 3 CAPITOLATO TECNICO

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1 ALLEGATO 3 CAPITOLATO TECNICO Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 1 di 13

2 1. OGGETTO DESCRIZIONE DEL PROBLEMA E DEI PARAMETRI DI STATO ATTUALE REQUISITI DELLA SOLUZIONE INNOVATIVA REQUISITI FUNZIONALI E PRESTAZIONALI MINIMI PER L USO E L ESERCIZIO REQUISITI FUNZIONALI E PRESTAZIONALI MINIMI PER L INSTALLAZIONE, LA MESSA IN ESERCIZIO E LA GESTIONE REQUISITI FUNZIONALI E PRESTAZIONALI MINIMI PER LA MANUTENZIONE CARATTERISTICHE VINCOLANTI DEI SERVIZI SERVIZI DI FASE I STUDIO DI FATTIBILITÀ SERVIZI DI FASE II PROGETTAZIONE TECNICA SERVIZI DI FASE III PROTOTIPAZIONE, TEST E SPERIMENTAZIONE SUL CAMPO APPENDICE - ELENCO DEI LETTI OSPEDALIERI ATTUALMENTE IN USO PRESSO L AO NIGUARDA.. 13 Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 2 di 13

3 1. OGGETTO Oggetto del presente appalto è l attività di ricerca e sviluppo, consistente nell elaborazione di soluzioni innovative, nello sviluppo di uno studio di fattibilità, nella progettazione tecnica, nella messa a punto e sperimentazione di prototipi in un contesto operativo reale, secondo le fasi in cui si articola la procedura, con l obiettivo di individuare le soluzioni più idonee a risolvere l esigenza riportata nel corpo del presente capitolato tecnico e, al termine della procedura, di individuarne le specifiche tecniche. Il documento riporta pertanto la descrizione dei requisiti minimi che la Soluzione Innovativa, di cui al disciplinare di gara e meglio descritta successivamente, deve possedere, oltre che la definizione delle linee guida per l esecuzione dei servizi di studio di fattibilità, progettazione tecnica, prototipazione, test e sperimentazione in un contesto operativo reale, come descritto nel disciplinare di gara, oggetto delle Fasi I, II e III della procedura. Come descritto meglio nel Disciplinare di Gara, la presente procedura di appalto pre-commerciale ha per oggetto la prestazione del servizio di ricerca industriale e sviluppo sperimentale: - funzionale alla realizzazione di un dispositivo medico universale automatizzato per la movimentazione di letti di degenza ospedalieri (ed eventualmente anche delle barelle, come meglio descritto successivamente), - conforme ai requisiti generali e di progettazione previsti dalla normativa vigente ai fini della certificazione CE, - di facile utilizzo, - dotato di tutti i sistemi di anticollisione e sicurezza, - di ridotto ingombro, - di facile manovrabilità direzionale da parte di un solo operatore, - di elevata sicurezza, - che non necessiti di binari o linee guida - che possa essere utilizzato anche su percorsi non rettilinei e nelle stanze di degenza, negli ascensori, nei corridoi e negli spazi dei reparti diagnostici adibiti alla preparazione dei pazienti, - che consenta all Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda (di seguito anche solo AO Niguarda ) di far fronte al problema dell alta incidenza di infortuni e limitazioni funzionali degli operatori socio-sanitari addetti allo spostamento, a traino o a spinta manuale, dei letti e delle barelle, successivamente detto anche Soluzione innovativa. Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 3 di 13

4 Si precisa che la presente procedura non ha ad oggetto l acquisto della soluzione innovativa risultante dall attività di ricerca e sviluppo e che, quindi, i Fornitori aggiudicatari non potranno vantare, nei confronti di ARCA alcun diritto, pretesa e/o affidamento sull acquisto da parte della medesima degli apparati, sistemi, prodotti e/o servizi che costituiscono oggetto della Soluzione Innovativa proposta. 2. DESCRIZIONE DEL PROBLEMA E DEI PARAMETRI DI STATO ATTUALE Il problema in ambito sanitario, selezionato in seguito alla fase di dialogo tecnico con il mercato e di seguito descritto, è stato individuato attraverso l AO Niguarda, tuttavia è un convincimento della Regione Lombardia che possa intercettare una domanda ed un mercato di approvvigionamento più ampio, seppur potenziale. Attualmente lo spostamento dei letti ospedalieri, siano essi letti di degenza con movimenti elettrici o meccanici o barelle, avviene a spinta o a traino da parte di almeno 2 operatori socio-sanitari (OSS), con alta incidenza di infortuni e tempi lunghi di trasporto. Con riferimento all AO Niguarda, ove sarà svolta la sperimentazione della soluzione innovativa, si sono riscontrati complessivamente dieci episodi all anno di infortuni ed effetti collaterali provocati al personale infermieristico e agli operatori socio-sanitari. Per effetto di tali infortuni, si stima una percentuale di invalidità e/o di limitazione funzionale negli operatori socio-sanitari addetti alla movimentazione dei carichi pari al 15-20%. Attualmente l AO Niguarda ha una dotazione complessiva di 24 barelle e di 1160 letti di degenza, prodotti da circa 9 produttori diversi (relativi a 14 diversi modelli di letti elettrocomandati per terapia intensiva o rianimazione e di 5 diversi modelli di letti elettrificati per degenza), come evidenziato al successivo paragrafo 5. Si stima che la percentuale di letti che potrebbero necessitare del dispositivo universale per la movimentazione sia pari al 40%. Con riferimento alla sola AO Niguarda, si stima un numero medio di movimentazioni per unità di tempo pari a metri percorsi al giorno. 3. REQUISITI DELLA SOLUZIONE INNOVATIVA Con riferimento al metodo di gestione del processo di innovazione abilitato dalla presente procedura di appalto pre-commerciale, innescato da una domanda reale di innovazione e dall esperimento di un preliminare dialogo tecnico con il mercato, si individuano alcuni profili di aderenza al modello dei living lab, volto a stabilire una centralità dell utente nella proposizione, nella guida, nella co-creazione e, successivamente, nella validazione dell innovazione tecnologica. Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 4 di 13

5 Secondo un modello user-driven, gli utilizzatori e destinatari finali dell innovazione (personale medico e infermieristico, operatori socio-sanitari, ingegneri clinici, dirigenti sanitari) sono stati chiamati a definire il proprio fabbisogno di innovazione in termini di requisiti funzionali e prestazionali e senza individuare una specifica soluzione, per abilitare un ampia generazione di idee applicative e scelte tecnologiche, anche tra loro divergenti e alternative, sebbene equivalenti dal punto di vista delle performance. Anche facendo leva su competenze multi-settoriali e anche sulla capacità di ridefinire i processi di funzionamento, i requisiti (minimi) di seguito elencati possono essere integrati dai concorrenti al fine di migliorare l utilità, la qualità, anche nell accezione di facilità di utilizzo, e l economicità della Soluzione Innovativa in primis nell ambito di applicazione considerato ed eventualmente per estenderne l applicabilità in settori diversi da quello clinico, con il fine ultimo che la soluzione trovi un ampia diffusione commerciale, ancorché potenziale. 3.1 REQUISITI FUNZIONALI E PRESTAZIONALI MINIMI PER L USO E L ESERCIZIO La Soluzione innovativa proposta dal concorrente deve possedere i seguenti requisiti funzionali e prestazionali minimi relativi all uso e l esercizio della stessa: 1. Il dispositivo deve consentire la movimentazione dei letti ospedalieri, sia quelli con movimenti elettrici o meccanici, comunque dotati di ruote, e, preferibilmente, ma non necessariamente anche delle barelle. La presenza nel dispositivo presentato di un meccanismo per la movimentazione anche delle barelle sarà oggetto di positiva valutazione da parte della Commissione di gara. 2. Il dispositivo non deve richiedere la modifica dei letti, ossia il montaggio di parti e/o interfacce fisse. 3. Il dispositivo deve essere universale, ossia deve essere intrinsecamente in grado di adattarsi a tutti i modelli di letti ospedalieri in dotazione presso l AO Niguarda e al maggior numero possibile di letti ospedalieri commercializzati in Europa (realizzati da diversi produttori e commercializzati da diversi fornitori), senza che sia previsto uno sviluppo di componenti ad hoc ovvero l apposizione di interfacce personalizzate sul dispositivo stesso. Pertanto le soluzioni che necessitano di personalizzare il mover o l interfaccia o altre componenti del dispositivo in funzione del modello di letto non saranno considerate rispondenti al fabbisogno di innovazione posto. 4. Il dispositivo deve avere un sistema di aggancio sicuro al letto di degenza. 5. Il dispositivo deve essere idoneo a movimentare un carico complessivo di almeno 330 kg (considerando il peso del letto ospedaliero e del paziente). 6. Il dispositivo deve essere idoneo alla movimentazione dei letti ospedalieri anche su percorsi non rettilinei e privi di binari o linee guida. Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 5 di 13

6 7. Il dispositivo deve poter essere utilizzato nelle stanze di degenza, nei corridoi, negli ascensori, nelle zone dei reparti diagnostici adibite alla preparazione dei pazienti e in qualsiasi reparto ospedaliero, con l assistenza e la supervisione di un operatore. 8. Il dispositivo deve assicurare una facile manovrabilità direzionale e modalità sterzanti, anche in spazi ristretti come le stanze di degenza e gli ascensori e per trasporti misti (verticali e orizzontali), oltre che in situazioni di lieve pendenza (discesa/salita) del pavimento. 9. Il dispositivo deve assicurare una semplicità di utilizzo anche da parte di un solo operatore. 10. Il dispositivo deve consentire all operatore di posizionarsi in modo comodo e flessibile, anche ad esempio attraverso l uso di un telecomando, per supervisionare e per intervenire nell operazione di movimentazione del letto. 11. Il dispositivo deve presentare caratteristiche di elevata sicurezza intrinseca ed operativa, a titolo non esaustivo, mediante la dotazione di sistemi di anticollisione a bordo, di avviso acustico di prossimità ed azionabile dall operatore, di frenatura standard e di arresto rapido di emergenza. 12. Il dispositivo deve consentire una velocità di movimento regolabile. 13. Il dispositivo deve essere resistente ai liquidi. 14. Il dispositivo deve avere un ingombro il più possibile ridotto, in particolare in profondità, per consentire l utilizzo negli ascensori. 15. Il dispositivo deve garantire una elevata autonomia di lavoro della batteria. 16. Il dispositivo deve avere un sistema di avviso circa l autonomia residua della batteria. 17. Il dispositivo deve essere anche munito di batteria estraibile per la ricarica ed eventualmente di una batteria di emergenza incorporata. 18. Il dispositivo deve essere poco rumoroso. 19. Il dispositivo deve assicurare costi di utilizzo (e di smaltimento/dismissione) il più contenuti possibile. 20. Il dispositivo deve assicurare l annullamento o la massima riduzione degli impatti ambientali. 3.2 REQUISITI FUNZIONALI E PRESTAZIONALI MINIMI PER L INSTALLAZIONE, LA MESSA IN ESERCIZIO E LA GESTIONE Relativamente all installazione, alla messa in esercizio e alla gestione, la Soluzione innovativa deve possedere i seguenti requisiti funzionali e prestazionali minimi: 1. Il dispositivo deve essere conforme ai requisiti generali e di progettazione previsti dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro ed essere conforme alle normative vigenti per i dispositivi medicali (allegato I 37/2010), in modo che non siano necessarie modifiche ai fini della certificazione CE. 2. Il dispositivo deve consentire una curva di apprendimento più rapida possibile da parte degli operatori. Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 6 di 13

7 3. Il dispositivo deve essere facilmente installabile ed utilizzabile (senza necessità di tarature e adattamenti). 4. Laddove il dispositivo sia dotato di spina elettrica di alimentazione/ricarica, quest ultima deve essere compatibile almeno con tutti i tipi di presa della corrente adottata nei singoli stati europei. 5. La gestione e la supervisione sull uso del dispositivo non deve richiedere l intervento di personale tecnico specializzato. 6. Il dispositivo deve avere tempi di ricarica il più possibile ridotti. 7. Il dispositivo deve assicurare costi di installazione, gestione e di esercizio quanto più possibile contenuti. 8. Il dispositivo deve assicurare l annullamento o la massima riduzione degli impatti ambientali. 9. Il dispositivo deve essere provvisto di un sistema di registrazione dei dati di utilizzo (metri percorsi,data e ora inizio e fine utilizzo, ecc.) 3.3 REQUISITI FUNZIONALI E PRESTAZIONALI MINIMI PER LA MANUTENZIONE Relativamente alla manutenzione, la Soluzione innovativa deve possedere i seguenti requisiti minimi: 1. Il dispositivo deve avere sistemi di auto-diagnosi e deve gestire/produrre una check-list giornaliera automatizzata. 2. Il sistema deve consentire un assistenza ed un controllo remoto (telediagnosi). 3. Il sistema deve prevedere tempi e costi di manutenzione preventiva quanto più possibile contenuti. 4. Il dispositivo deve assicurare costi di manutenzione correttiva quanto più possibile contenuti. 5. Il dispositivo deve assicurare l annullamento o la massima riduzione degli impatti ambientali. 4 CARATTERISTICHE VINCOLANTI DEI SERVIZI 4.1 SERVIZI DI FASE I Studio di fattibilità I servizi di R&S oggetto della prima fase consistono nell elaborazione di una soluzione innovativa per la movimentazione dei letti ospedalieri, descritta e analizzata in uno studio di fattibilità contenente gli elementi (minimi) di seguito elencati ed esplicati. Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 7 di 13

8 1) Capacità di soddisfare il fabbisogno Analisi e diagnosi del problema attuale: Identificazione dei vincoli normativi e ambientali, analisi delle esigenze degli utilizzatori e degli aspetti rilevanti del problema. Analisi dello stato dell arte e valutazione delle alternative tecnologiche: Identificazione delle soluzioni note e/o in commercio e/o delle possibili opzioni tecnologiche alternative perseguibili e analisi comparata dei relativi vantaggi e svantaggi. Individuazione e descrizione di massima della soluzione innovativa proposta: Descrizione delle specifiche generali del dispositivo proposto, dando evidenza sia di quelle correlate ai requisiti posti dall Amministrazione, sia di quelle proposte dal concorrente in chiave migliorativa. 2) Livello di innovazione Analisi del livello di innovazione rispetto allo stato dell arte: Dimostrazione della capacità della soluzione di innovare significativamente il settore di riferimento e di migliorare sostanzialmente l ambito di operatività nel quale è destinata ad essere inserita, oltre all indicazione della (eventuale) acquisizione e del (legittimo) utilizzo di diritti di proprietà industriale e/o intellettuale altrui. 3) Industrialità e fattibilità tecnica Analisi del rischio di fattibilità tecnica Identificazione dei fattori di rischio per la realizzazione e produzione della soluzione secondo un processo industriale adeguato al mercato di riferimento. 4) Riduzione del costo complessivo Analisi delle modalità per la riduzione del costo complessivo: Indicazione delle modalità di realizzazione della soluzione innovativa proposta, evidenziando gli accorgimenti proposti per la riduzione dei costi della soluzione lungo tutto il ciclo di vita (produzione, consegna, installazione, uso, manutenzione, gestione, dismissione e smaltimento). 5) Riduzione degli impatti ambientali Analisi delle modalità per la riduzione degli impatti ambientali: Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 8 di 13

9 Indicazione delle modalità di realizzazione della soluzione innovativa proposta, con particolare riferimento agli accorgimenti ideati per assicurare la sostenibilità ambientale lungo tutto il ciclo di vita (produzione, consegna, installazione, uso, manutenzione, gestione, dismissione e smaltimento). 6) Qualità dell organizzazione di progetto Analisi della fattibilità organizzativa Descrizione dell organizzazione del progetto, delle metodologie di project management, di prevenzione e governo dei rischi operativi, dei meccanismi operativi di funzionamento. Individuazione delle competenze tecnico-scientifiche e manageriali del team effettivamente impegnato nel progetto. Pianificazione delle attività progettuali attraverso la predisposizione di un Gantt relativo alle attività di progettazione tecnica e di sviluppo prototipale, test e sperimentazione sul campo e dei relativi punti di controllo e snodi decisionali (milestones). Come descritto al paragrafo del Disciplinare di gara, il concorrente, ai fini della partecipazione alla Fase I della procedura di appalto pre-commerciale, oltre alla presentazione di uno Studio di fattibilità, deve presentare una Proposta di Business Plan contenente gli elementi di sostenibilità economica, della soluzione proposta, necessari per lo sviluppo del Business Plan oggetto della successiva Fase II (e per la cui predisposizione saranno fornite indicazioni nella Lettera di Invito di Fase II) da presentare nella successiva Fase II. Il documento deve essere costruito tenendo conto delle seguenti linee guida: Identificazione dei parametri del business plan Identificazione ed elencazione nominale delle voci di costo (dalla progettazione, all industrializzazione e produzione, alla gestione e tutela dei diritti di proprietà intellettuale, alla commercializzazione, alla promozione e al marketing, all installazione, alla gestione in esercizio, alla manutenzione fino alla dismissione), di ricavo (anch esse relative a tutto il ciclo di vita del dispositivo), delle relative determinanti/dei relativi driver (come i mercati potenziali, i possibili ambiti/settori di applicazione anche diversi dal contesto ospedaliero), oltre che delle metriche proposte (ad esempio, /quantità/giorni ) per la successiva elaborazione del Business Plan di Fase II. Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 9 di 13

10 4.2 SERVIZI DI FASE II Progettazione tecnica I servizi di R&S oggetto della seconda fase consistono nella progettazione tecnica della soluzione innovativa per la movimentazione dei letti ospedalieri proposta e selezionata nella Fase I, da documentarsi mediante l elaborazione di un progetto tecnico articolato secondo i requisiti e gli elementi (minimi) di seguito elencati: Descrizione di dettaglio della soluzione innovativa proposta Elencazione e descrizione delle caratteristiche tecniche ed applicative della soluzione in modo che risulti evidente la correlazione e la rispondenza ai requisiti funzionali e prestazionali espressi nel corpo del presente documento e alle eventuali specifiche proposte in chiave migliorativa dal concorrente, eventualmente mediante l elaborazione di use-case; elencazione e descrizione dettagliata dei requisiti derivanti dalle leggi vigenti per la certificazione CE. Elaborazione dei disegni tecnici della soluzione innovativa proposta Sviluppo e descrizione del disegno del dispositivo e delle sue componenti tecniche, evidenziandone gli aspetti di particolare innovazione rispetto allo stato dell arte e fornendo indicazione degli eventuali componenti tutelati da brevetto e per i quali sono stati assolti eventuali diritti di proprietà industriale e/o intellettuale altrui. Definizione di dettaglio delle modalità di realizzazione della soluzione innovativa Elencazione e descrizione delle specifiche tecniche di realizzazione del prototipo e di produzione industriale della soluzione, argomentandone l effettiva realizzabilità tecnico-pratica, fornendo separata e chiara evidenza degli specifici accorgimenti e delle misure adottate per assicurare la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi della soluzione lungo tutto il ciclo di vita. Descrizione delle modalità proposte per la sperimentazione Definizione di proposte, non vincolanti per l Amministrazione, per la conduzione delle verifiche del dispositivo nel contesto operativo individuato per la sperimentazione. Descrizione dell organizzazione delle attività di ricerca Descrizione dell organizzazione e delle competenze tecnico-scientifiche del team di ricerca effettivamente impegnato nel progetto. Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 10 di 13

11 Piano di realizzazione del progetto Aggiornamento del Gantt presentato in Fase I relativo alle attività di sviluppo prototipale e di sperimentazione di Fase III e dei relativi punti di controllo. Oltre alla presentazione di un progetto tecnico, oggetto dell offerta tecnica di Fase II è anche la presentazione di un Business Plan redatto secondo le indicazioni di seguito sintetizzate, oltre che sulle successive indicazioni che saranno fornite nella Lettera di Invito di Fase II. Definizione del business plan Elaborazione e compilazione delle informazioni inerenti al mercato di riferimento, alle strategie di posizionamento, alle proiezioni economico-finanziarie richieste nella Lettera di Invito alla Fase II, base tenendo conto delle proposte di indicatori e metriche fornite dai concorrenti in Fase I. 4.3 SERVIZI DI FASE III Prototipazione, test e sperimentazione sul campo Alla luce delle ulteriori indicazioni fornite dall Amministrazione atte a dettagliare ulteriori requisiti funzionali che si rendessero necessari alla luce dello sviluppo del progetto tecnico della soluzione innovativa proposta, i servizi di R&S oggetto della III Fase consistono nella realizzazione del prototipo, nel test e nella sua sperimentazione in un contesto reale. In particolare, il servizio di prototipazione ha come obiettivo la realizzazione ovvero la costruzione del primo esemplare (rispetto a una sequenza di eguali o similari realizzazioni successive) in scala 1:1 del dispositivo clinico per la movimentazione dei letti (ed eventualmente delle barelle). Tale prototipo, sebbene possa essere costruito in parte in modo artigianale, deve consentire di valutare eventuali limiti e problemi di industrializzazione del prodotto, oltre a dover essere rispondente alle specifiche tecniche descritte nel progetto tecnico presentato in Fase II, fatte salve le varianti stabilite con le modalità di seguito precisate. Sul prototipo verranno effettuate le attività di test e di sperimentazione con la finalità di misurare le reali prestazioni e funzioni, oltre che di individuare eventuali deficienze di progetto, di tipo strutturale, ergonomico, funzionale, prestazionale. Più precisamente, il test del prototipo verrà svolto presso la divisione di ingegneria clinica dell AO Niguarda con la finalità di verificarne la rispondenza ai requisiti di sicurezza, l usabilità e la provabilità nel contesto operativo reale, oltre che il grado di rispondenza dello stesso al progetto tecnico. L attività di sperimentazione è finalizzata a misurare e valutare le prestazioni e le funzionalità del prototipo in un contesto operativo reale, di seguito descritto. Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 11 di 13

12 Al fine di ottimizzare la risposta al fabbisogno di innovazione posto alla base del presente bando, la Fase in oggetto può prevedere meccanismi ricorsivi di interazione tra il Committente e il Concorrente, oltre che richiedere ulteriori attività di R&S secondo le modalità dettagliate nel Contratto di Sviluppo Sperimentale stipulato al termine della Fase II edescritto nel Disciplinare di gara In particolare, con ciascun Concorrente aggiudicatario della Fase II si costituirà un Comitato paritetico cui parteciperanno uno o più rappresentanti del soggetto Committente e uno o più rappresentanti del soggetto appaltatore al fine di valutare e definire, all unanimità, le varianti da apportare al progetto di ricerca e al prototipo e di assumere, all unanimità, ogni decisione inerente ad eventuali modificazioni del piano di sperimentazione derivante da circostanze ed esigenze impreviste o imprevedibili al momento della sottoscrizione del contratto (ad esclusione del corrispettivo a carico dell Amministrazione che non potrà subire modificazioni), con il fine ultimo di rendere la soluzione prototipale rispondente al fabbisogno di innovazione. Resta in ogni caso l obbligo per il Concorrente di sviluppare un prototipo avente i requisiti per la certificazione CE prevista per i dispositivi medicali, secondo le leggi vigenti, senza che questo comporti modifiche sostanziali. Con la finalità di attivare un contesto favorevole alla sperimentazione e alla valutazione delle modalità di uso, dei vantaggi e degli svantaggi dei prototipi e con il coinvolgimento attivo degli utilizzatori finali (rappresentati da un insieme di operatori socio-sanitari, di personale medico, di ingegneri clinici), secondo il precitato modello di living lab, l AO Niguarda ha individuato nelle stanze di degenza, nei corridoi, negli ascensori, nelle zone dei reparti diagnostici adibite alla preparazione dei pazienti del blocco SUD il contesto operativo reale, opportunamente predisposto e reso protetto, da adibire alla sperimentazione, alla verifica e validazione delle reali funzionalità e prestazioni dei prototipi realizzati, ovvero dell effettiva rispondenza ai requisiti di innovazione posti. Anche alla luce delle proposte (non vincolanti) fornite dai Concorrenti nel progetto tecnico di Fase II (rif. Par. 4.2 par.4), i prototipi sviluppati e selezionati saranno sperimentati secondo le procedure e le normative vigenti, ovvero senza il coinvolgimento di pazienti, bensì con l ausilio di un manichino o di una massa pari a quella di un paziente. Nel caso in cui il dispositivo non rechi ancora il marchio CE è necessario che sia conforme ai requisiti generali e di progettazione previsti dalla normativa vigente. Al fine di predeterminare un (nuovo) mercato ricettivo per i dispositivi innovativi realizzati e di abilitare una (potenziale) riduzione del tempo di ingresso dell innovazione nel mercato, ARCA può determinare una divulgazione dei risultati della ricerca relativamente all esito e ai risultati delle attività di R&S e alle evidenze che sono emerse dalla comparazione di soluzioni alternative e dalle sperimentazioni sul campo, pur nel Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 12 di 13

13 rispetto dei diritti di privativa e secondo quanto stabilito nel Contratto di Gestione dei DPI stipulato tra le parti. 5 APPENDICE - Elenco dei letti ospedalieri attualmente in uso presso l AO Niguarda Prog. Quantità Descrizione breve Produttore Modello Letto elettromedicale per Letto elettromedicale per CHIAPPA ARREDAMENTI SRL CONTI S.p.A FAMED ZYWIECKA SA LE 13 FARAM S.p.A. B L3 TZK3QRP BRAVO F 012EEL HILL ROM CO INC AVANTGUARD 1235 HILL ROM CO INC AVANTGUARD 1200 HILL ROM CO INC AVANTGUARD 800 HILL ROM CO INC DYNAMIS HILL ROM CO INC TOTALCARE DUO 2 HILL ROM CO INC TOTALCARE TC 100 LINET SPOL SRO LTD LINET SPOL SRO LTD MALVESTIO INDUSTRIE GUIDO S.p.A. MALVESTIO INDUSTRIE GUIDO S.p.A. ELEGANZA STANDARD MULTICARE MAX PM Letto per degenza elettrificato KARISMEDICA S.p.A. TWIN Letto per degenza elettrificato FARAM S.p.A. FFO 150 EC3 S Letto per degenza elettrificato FARAM S.p.A. CFC2 150 ED4 T 18 2 Letto per degenza elettrificato HILL ROM CO INC PROAXIS PLUS 19 4 Letto per degenza elettrificato VOLKER AG 3080 Allegato 3 Capitolato Tecnico Pag. 13 di 13

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