PDF created with pdffactory trial version

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com"

Transcript

1 Aiutare i nostri figli a riappropriarsi del piacere di camminare Fare del sano movimento Apprendere i fondamenti dell educazione stradale non solo a livello teorico, ma sperimentandoli direttamente POTERLO FARE IN TUTTA SICUREZZA! Offrire ai nostri figli un occasione in più per incontrarsi e socializzare Fare una chiacchierata e risvegliarsi prima di sedersi in aula Ridurre la concentrazione di traffico attorno alle scuole Contribuire a ridurre l inquinamento atmosferico ASSOC. CULTURALE FREE CITTA DEI BAMBINI COMUNE DI COMITATO PROV.LE UFF. SCOLASTICO PROV.

2

3 .1. GENERALITA E DEFINIZIONE

4 PIEDIBUS QUARTUCCIU SCUOLA VIA GUSPINI MAGGIO 2007 I PIEDIBUS DI QUARTUCCIU HANNO PRESO IL VIA NEL MESE DI MAGGIO DELL ANNO 2007 GRAZIE ALLA VOLONTA DI ALCUNE INSEGNANTI E DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA; HANNO CONTRIBUITO CON GRANDE ENTUSIASMO ANCHE ALCUNI GENITORI E, NATURALMENTE, I BAMBINI.

5 COMUNE DI 1. PREMESSA L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) chiama l'inquinamento atmosferico presente nelle città di tutto il mondo "Il killer silenzioso". E' questo infatti uno dei problemi messi in evidenza dalla pubblicazione The Atlas of Children's Health and the Environment" (Atlante della salute dei bambini e dell'ambiente) pubblicata dall'agenzia ONU. L'imputato principale e più pericoloso sono le PM10, le microparticelle con un diametro inferiore a 10 micrometri ma ciò che causa questa situazione è l'attività umana: impianti di produzione dell'energia elettrica, installazioni industriali e traffico automobilistico. Le "polveri sottili" che compongono le PM10 sono particolarmente insidiose perché difficilmente possono essere filtrate e dopo essere penetrate nei polmoni, a causa della loro dimensione, riescono ad affluire nel sangue in modo quasi immediato portando, soprattutto nei bambini, malattie respiratorie come asma, polmonite e varie altre infezioni respiratorie mentre nel feto sono causa di peso insufficiente alla nascita. Con la presentazione del Progetto Città Sane ad Ottawa nel 1986 l'o.m.s. ha lanciato una sfida alle comunità locali ed in particolare alle Amministrazioni Comunali: quella di riorientare le proprie politiche in direzione dell'uguaglianza, della promozione della salute e della prevenzione. Le città che aderiscono al Progetto Città Sane sono unite tra loro nello sforzo comune di migliorare continuamente l'ambiente fisico e sociale ponendo la salute dei cittadini al centro delle politiche locali. Una città sana è una città cosciente del fatto che la salute è una questione che riguarda le politiche cittadine e che pone tra i propri obiettivi quello di consentire alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute per migliorarla e conseguire uno stato di completo benessere. Una città sana non è necessariamente una città che ha raggiunto un particolare stato di salute, ma è una città che si impegna a lavorare in direzione del proprio miglioramento. 2. SOGGETTI COINVOLTI Per il raggiungimento degli obiettivi della Salute per Tutti il Progetto Città Sane prevede il coinvolgimento di tutti i soggetti operanti sul territorio (istituzioni, associazioni, categorie economiche) nella definizione e realizzazione di un piano di lavoro comune e coordinato. Deve essere inoltre garantita la partecipazione attiva della comunità alle scelte e alla definizione delle priorità attraverso un'informazione chiara, corretta e costante. In altre parole il Progetto presuppone che i diversi soggetti che operano sul territorio allaccino delle vere e proprie alleanze per la salute dei cittadini: essi non dovrebbero più agire indipendentemente, ma dovrebbero avviare un percorso di individuazione comune dei problemi della città e coordinare le loro azioni per il raggiungimento degli obiettivi condivisi. E' impensabile che una Amministrazione Comunale possa cambiare e migliorare in maniera duratura lo stato di salute di una città, se il cittadino, le altre istituzioni, le imprese e chiunque vive e opera in essa non collabora al raggiungimento della medesima meta. 3. IL RUOLO DEL CITTADINO I singoli cittadini sono soggetti attivi nella realizzazione del Progetto. Essi determinano lo stato di salute della città attraverso le proprie scelte di stili di vita e l'uso che fanno dei servizi e, in termini più ampi, esprimendo opinioni che influenzano le decisioni politiche e direttive, lavorando nelle organizzazioni di volontariato, nei gruppi di auto-aiuto e nelle associazioni. Il cittadino deve far propria la responsabilità di modificare la realtà presente. Le azioni individuali e le scelte personali influenzano in maniera tangibile la qualità della vita, non solo del singolo individuo ma anche della collettività. E' impossibile ritenere che in un mercato globale come quello attuale la salute del pianeta venga vista in maniera frammentata ed individuale da ogni persona, da ogni città, da ogni Stato. Scegliere di promuovere il benessere e la Salute per Tutti, significa acquisire coscienza del fatto che l'eco delle web:

6 COMUNE DI azioni personali, sommato a quelle della comunità, può influire, nel bene e nel male, sul futuro e sulla salute di tutto il pianeta. Pensare globalmente ed agire localmente: i grandi cambiamenti avvengono sempre con le piccole azioni di ciascuno. Perché il ruolo dei cittadini/bambini sia davvero decisivo nella protezione dell'ambiente bisogna innanzi tutto promuovere attività di educazione e informazione e azioni tese a promuovere il senso di appartenenza all'ambiente stesso. Ciò è avvenuto laddove sono stati attivati: laboratori di ripristino o ricostruzione di habitat naturali (aule verdi, parchi, stagni, aree dismesse...); iniziative di riciclaggio e lotta allo spreco (campagne di sensibilizzazione, poster disegnati dai ragazzi, produzioni di manufatti con materiale riciclato, spot pubblicitari, raccolta differenziata...) ; percorsi sicuri come riconoscimento del diritto a fruire dell'ambiente urbano (aree pedonali casa-scuola, accessi protetti alle scuole, desincronizzazione degli orari di entrata ed uscita dalle scuole, coinvolgimento popolazione in particolare anziani e negozianti per la sorveglianza, riprogettazione dei cortili scolastici, oasi pedonali, piste ciclabili...) ; chiusura del traffico in determinate giornate per il recupero di strade e piazze da utilizzare per il gioco e per eventi; azioni che vanno nella direzione della riscoperta dei luoghi significativi della città (giardini, monumenti, parchi...); tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale (adotta un monumento, percorsi guidati...); recupero di cortili, aree dimesse, spazi naturali e urbani; rimozione di barriere architettoniche; fruibilità degli spazi naturali e loro valorizzazione. 4. IL PIEDIBUS Il progetto PIEDIBUS si propone come una azione innovativa e promozionale che, attraverso la partecipazione di bambini, genitori, insegnanti e amministratori: coinvolga attivamente i bambini, educandoli e stimolandoli alla mobilità sostenibile; promuova l'autonomia dei bambini nei loro spostamenti quotidiani e nei processi di socializzazione tra coetanei; consenta uno sviluppo armonico psico-fisico dei più piccoli; favorisca il ricorso al lavoro socialmente utile tramite le persone anziane (nonni) e del mondo del volontariato per vigilare e accompagnare i bambini durante il percorso casa-scuola; favorisca la nascita di una rete di genitori al fine di coordinare le azioni di vigilanza e controllo durante i percorsi casa-scuola, scambiare le reciproche esperienze, stemperare le paure e le preoccupazioni per la sicurezza dei bambini; migliori il livello di fruibilità e di accessibilità per l'infanzia del territorio e in particolare delle aree verdi; stimoli l'intervento delle istituzioni pubbliche per completare il raccordo delle piste ciclabili esistenti in città, per accrescere l'area dei percorsi pedonali e delle aree verdi accessibili al pubblico; promuovano azioni per realizzare e potenziare aree e spazi verdi adatti ai bambini con forme di controllo e protezione solidale; riduca gli inquinanti atmosferici con minor rischio di patologie da esposizione a fattori inquinanti; elimini la fase delle emergenze ambientali sviluppando progetti per una mobilità urbana ed extraurbana sostenibile. web:

7 COMUNE DI 5. COSA E IL PIEDIBUS Piedibus è un autobus umano fatto di una carovana di bambini in movimento accompagnati da due adulti, con capolinea, fermate, orari e un suo percorso prestabilito. Piedibus è una realtà in tutto il mondo e inizia a diffondersi anche in Italia. E il modo più sicuro, ecologico, divertente e salutare per andare e tornare da scuola. Il Piedibus è il più nuovo, sicuro, divertente e salutare modo per andare e tornare da scuola. Il Piedibus ha un adulto autista sul davanti e un adulto controllore nella parte posteriore. I bambini vanno a scuola in gruppo seguendo un percorso stabilito e raccogliendo passeggeri alle fermate del bus predisposte lungo il cammino. Il Piedibus viaggia col sole e con la pioggia e ciascuno indossa un gilet rifrangente. Lungo il percorso i bambini possono chiacchierare con i loro amici, apprendere utili abilità nella sicurezza stradale e guadagnare un po di indipendenza. Ogni Piedibus è diverso! Ciascuno cambia per adattarsi alle esigenze dei bambini e dei genitori. Il Piedibus può nascere in ogni scuola compatibilmente alla disponibilità di volontari. Il Piedibus dà la possibilità a ognuno di fare del regolare esercizio fisico. E dimostrato che i bambini più sono attivi e più diventeranno adulti attivi. Solo 15 minuti di tragitto a piedi per andare e tornare da scuola può costituire la metà dell esercizio fisico giornaliero raccomandato per i bambini. Il Piedibus aiuta i bambini ad acquisire abilità pedonali, così quando inizieranno ad andare in giro da soli saranno più preparati ad affrontare il traffico. Il tragitto verso la scuola dà la possibilità ai bambini di parlare e farsi nuovi amici; quando arriveranno a scuola avranno fatto la loro i chiacchierata e saranno più pronti a far lezione. Ogni tragitto percorso a piedi aiuta a ridurre la concentrazione di traffico attorno alle scuole, questo aiuterà a ridurre l inquinamento atmosferico e a migliorare l ambiente a i beneficio di tutti. I bambini che vanno a scuola con il Piedibus sono parte di un gruppo grande e visibile sorvegliato da adulti e accompagnato in tutta sicurezza: ciò rassicura i genitori che non si fidano a mandare i loro figli a scuola da soli. Le ricerche hanno dimostrato che percorrere un breve tragitto in automobile ci e pone di più all inquinamento dell aria che non andando a piedi! Usando il Piedibus i bambini potranno respirare aria più pulita e risvegliarsi, prima di sedersi in classe a lavorare. web:

8

9 .2. ORGANIZZAZIONE, SOGGETTI COINVOLTI

10 PIEDIBUS SCUOLA MARCELLO SERRA - PIRRI GIUGNO 2006 CON LA CONCLUSIONE DELL ANNO SCOLASTICO 2005/2006 SI È SVOLTA LA MANIFESTAZIONE PER LA CONSEGNA DEGLI ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE: ALLA PRESENZA DELLE ISTITUZIONI CITTADINE SI SONO ORGANIZZATI DUE EVENTI DISTINTI CHE SI SONO SVOLTI PRESSO LE SCUOLE MARCELLO SERRA DI PIRRI E CASULA MONTANARU DI VIA CABONI.

11 COMUNE DI 6. SOGGETTI COINVOLTI Questa iniziativa deve coinvolgere più soggetti quali assessorati, diversi settori dell'amministrazione, associazioni ambientaliste e di volontariato; a tal fine richiede un impegno comune debitamente coordinato. 1 Deve essere chiaro ai politici che la scelta di questa esperienza non è finalizzata solo alla restituzione ai bambini di un diritto, come quello di potersi muovere autonomamente nel proprio ambiente (diritto rivendicato dai bambini anche a nome di altre minoranze svantaggiate come gli anziani, i portatori di handicap, ecc.), ma allo sviluppo sostenibile dei quartieri e dell intera città. E opportuno ricercare la collaborazione anche di altri soggetti che possano, per la loro specificità, collaborare al progetto e apportare sinergie utili al raggiungimento degli obiettivi che il progetto stesso si prefigge. E necessario, pertanto, costituire un Gruppo di Coordinamento che, coordinando tutte le attività del Progetto, si relazioni con i rappresentanti dei vari assessorati e i settori della amministrazione e delle associazioni coinvolte fungendo da interfaccia tra gli utenti finali (coordinamenti operativi) e le istituzioni. Pubblica Amministrazione Assessorati Comunali; Polizia Municipale; Direzioni Didattiche Altre Istituzioni Locali Ł Gruppo di Coordinamento Ass. Culturale FREE Ł Associazioni Genitori; Ambientaliste; Medici Pediatri; Volontariato Culturali Œ Coordinamento Operativo Scuola X Coordinamento Operativo Scuola Y Coordinamento Operativo Scuola Z E opportuno, ma non vincolante, che ogni soggetto coinvolto designi un responsabile che possa partecipare al Progetto con funzioni di referente per le proprie competenze. Il Gruppo di Coordinamento delegherà poi l esecuzione operativa del progetto ad un Coordinamento Operativo, struttura più snella e costituita dai volontari che, per la loro evidente esperienza e disponibilità, garantiranno la messa in strada e l operatività costante dei diversi Piedibus che dovessero partire. 2 In questo Coordinamento Operativo, per le motivazioni espresse in premessa, è particolarmente importante la presenza dei genitori, che nella loro qualità di cittadini attivi si fanno carico in prima persona del progetto stesso. 7. LINEE GUIDA Dall esperienza maturata durante i due anni precedenti emerge la necessità di seguire alcuni punti ben precisi che possiamo obiettivamente definire importanti. Non è vincolante completare i seguenti passi nell ordine con cui sono stati esposti ma riteniamo che questa sia la sequenza che può portare a risultati migliori. ELEMENTI GUIDA Definizione del gruppo dei soggetti coinvolti (istituzioni, associazioni, ecc.) Campagna di promozione e sensibilizzazione 1 Durante l anno scolastico 2005/06 hanno preso parte al Progetto gli assessorati Politiche Scolastiche, Politiche Sociali e Viabilità del Comune di Cagliari, il Comitato Provinciale di Cagliari dell Unicef, il Dipartimento di Scienze Pediatriche dell Università cittadina e l associazione ambientalista Legambiente. L anno successivo, 2006/07, ha visto la partecipazione anche dell Ufficio Scolastico Provinciale di Cagliari, del Comune di Quartucciu mentre è mancato l apporto di Legambiente. 2 Negli anni scolastici 2005/06 e 2006/07 hanno preso il via tre Piedibus cagliaritani e due di Quartucciu: il primo anno erano presenti solo le due scuole primarie di Cagliari Marcello Serra di via dei Partigiani (I Circolo Pirri) e Casula Montanaru di via Caboni (Direz. Didattica Randaccio ); nell ultimo anno, inoltre, si sono aggiunte la scuola dell infanzia di via dei Genieri (I Circolo Pirri) e le scuole primarie di Quartucciu. web: freecagliari.it

12 COMUNE DI Elaborazione, distribuzione e analisi dei questionari sulla mobilità casa-scuola-casa 3 Ricerca e coinvolgimento dei responsabili dei Coordinamenti Operativi (possibilmente un genitore) Dotazione al Piedibus dei supporti operativi (materiale) Inaugurazione del Piedibus Iniziative collaterali 3 Benché previsto nel Progetto base e analizzato nei Questionari, il percorso scuola-casa non è mai stato preso il considerazione e tanto meno avviato poiché ricco di problematiche logistiche e burocratiche. Si ricorda che il Piedibus, quando percorre il tragitto casa-scuola, prende in carico i bambini che si fanno trovare nelle rispettive fermate senza aspettare eventuali ritardatari: durante il percorso del rientro, mancando un genitore nella fermata prevista, il gruppo sarebbe costretto a fermarsi, per attendere il ritardatario, creando scompensi a tutta l organizzazione. E altresì importante ricordare che all ingresso a scuola i docenti non si curano di sapere come l alunno sia arrivato ma all uscita non possono consegnare i bambini a estranei o comunque a individui non precedentemente delegati: è evidente che ciò comporterebbe un problema perché porterebbe i docenti a dover verificare, ogni volta, che i volontari presenti all uscita per raccogliere i bambini del Piedibus siano quelli effettivamente autorizzati e delegati. web: freecagliari.it

13 .3. ANALISI DELLE LINEE GUIDA

14 PIEDIBUS RIPRESE VIDEO PER SPOT- TERRAPIENO MARZO 2006 PER PROMUOVERE L AVVIO DEI PIEDIBUS DI, DURANTE L ANNO SCOLASTICO 2005/2006 L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI HA REALIZZATO UN PICCOLO SPOT DELLA DURATA DI ALCUNI MINUTI PER LA PRESENTAZIONE AI MASS MEDIA. PER LA REALIZZAZIONE DEL VIDEO SONO STATI EFFETTUATE DELLE RIPRESE CON ALCUNI BAMBINI DELLA SCUOLA MARCELLO SERRA E CON ALCUNI BAMBINI CHE HANNO PRESO PARTE ALLA SPERIMENTAZIONE DEL PROGETTO DURANTE L ANNO SCOLASTICO 2004/2005.

15 COMUNE DI 8. DEFINIZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI L esperienza maturata in questi anni di sperimentazione ci consente di definire il nucleo dei soggetti da coinvolgere per la riuscita del Progetto. Non è pensabile la realizzazione del Progetto senza la partecipazione in prima persona dell Amministrazione Comunale che, tramite alcuni assessorati, potrà rendere possibile la messa in opera del Piedibus e delle sue iniziative collaterali. E opportuno identificare gli assessorati necessari nei seguenti: Viabilità, Politiche Scolastiche e Politiche Sociali 4. Per rendere il Progetto più completo, grazie anche a mirate attività collaterali, si consiglia la partecipazione di altri tre assessorati: Ambiente, Cultura e Sport. 5 Quando si parla di studenti non si può omettere la Scuola intesa come istituzione: anche in questo caso l esperienza maturata in questi anni ci ha permesso di valutare la necessità di coinvolgere, anche se solo come supporto politico, gli organi direttivi locali quali l Ufficio Scolastico Provinciale e le Direzioni Didattiche; la buona riuscita del Progetto Piedibus è anche frutto di una precisa volontà dei Dirigenti Scolastici e dei docenti da loro coordinati. 6 Scuola e bambini significano anche Unicef: in questi anni il Comitato Provinciale di Cagliari è stato un promotore instancabile e sincero; non crediamo di esagerare dicendo che, oggi, senza l apporto dell Unicef questa iniziativa non esisterebbe a Cagliari e nel suo hinterland. 9. CAMPAGNA DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE E opportuno portare a conoscenza degli organismi scolastici (direzioni didattiche e insegnanti) nonché delle famiglie (bambini e genitori) l intero Progetto evidenziandone gli obiettivi in ogni loro aspetto (ambiente, salute, società, cultura, ecc). La campagna promozionale dovrà essere suddivisa in due fasi distinte: la prima, di presentazione del Progetto mirata a far conoscere in modo chiaro e capillare le sue finalità, si renderà necessaria nel periodo che va da fine agosto a fine settembre (termine delle vacanze estive e preparazione per l avvio del nuovo anno scolastico); la seconda fase, durante i primi tre mesi del nuovo anno scolastico (prima delle vacanze natalizie) dovrà essere rivolta soprattutto ai bambini con l obiettivo di renderli assolutamente protagonisti dell iniziativa. PRIMA FASE documentazione per le Direzioni Didattiche; incontri con i dirigenti scolastici e i docenti; realizzazione sito internet documentazione per i mass media. SECONDA FASE incontri bambini insegnanti genitori; 4 In questi anni gli assessorati comunali di Cagliari hanno provveduto alla collaborazione con il Progetto in forma abbastanza distante ma, comunque, importante: la Viabilità si è occupata di coordinare il servizio di Polizia Municipale permettendo la presenza, durante l avvio delle linee Piedibus, di alcuni vigili urbani; durante l anno scolastico 2005/06 l assessorato Viabilità si è fatto carico della realizzazione e posa dei cartelli stradali che indicavano le fermate del Piedibus. L assessorato alle Politiche Scolastiche di Cagliari ha gestito i rapporti con l Ufficio Scolastico Provinciale di Cagliari e ha concesso alcuni mezzi scuolabus affinchè i bambini partecipanti al Progetto potessero prendere parte alle manifestazioni dell Unicef per le quali sono stati puntualmente invitati. L assessorato delle Politiche Sociali di Cagliari, infine, si è occupato di reperire alcuni fondi per le spese di gestione quali la cancelleria, l acquisto dei gilet ad altà visibilità e accessori vari. 5 Il Progetto Piedibus prevede, durante l anno scolastico, alcune attività complementari che noi abbiamo indicato come attività collaterali: questi momenti sono previsti per completare l opera del Progetto che non è assolutamente visto come alternativa ai mezzi di trasporto privati o pubblici ma anche come uno strumento per migliorare la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie. E evidente, quindi, che attività di carattere culturale e ricreativo possano essere definite come essenziali per un Progetto completo: oltre a rendere possibili queste attività, gli assessorati Ambiente, Cultura e Sport possono essere coinvolti per la realizzazione o definizione di alcuni servizi dedicati ai bambini aderenti al Progetto che potrebbero godere, in questo modo, di piccoli privilegi atti a incentivare l utilizzo di questo particolare modo di andare a scuola. 6 Questa considerazione è stata toccata con mano poiché in questi anni ci siamo resi conto di quanto indispensabile sia la partecipazione (anche se solo negli intenti) del mondo della scuola (dirigenti, docenti e personale ausiliario). Un caso evidente è stato l avvio delle due linee Piedibus per il Circolo Didattico sito nel comune di Quartucciu: grazie alla collaborazione della scuola che si è attivata in prima persona per mezzo della Dirigente e di alcune docenti, le due linee Piedibus sono nate e avviate in circa quaranta giorni vedendo la partecipazione giornaliera di oltre cinquanta bambini. web: freecagliari.it

16 COMUNE DI poster all interno delle scuole; emissione tessere di partecipazione (Carta Piedibus per bambini e accompagnatori) concorsi per le classi (disegni, poesie o altri elaborati sulla viabilità del proprio quartiere, sulla sicurezza, sull ambiente etc..) manutenzione sito internet DEFINIZIONE, DISTRIBUZIONE E ANALISI DEI QUESTIONARI Il documento di valutazione della disponibilità e adesione al Progetto, da parte delle famiglie, è il Questionario che viene proposto all inizio dell anno scolastico; questo documento deve permettere di fotografare la reale situazione relativa alla mobilità casa-scuola-casa. 7 E importante che questo strumento venga affiancato con un opuscolo di presentazione del Progetto: se pur meno fondamentale dal punto di vista organizzativo, il foglio di presentazione del Piedibus, rivolto ai genitori, è la vera chiave di accesso verso l acquisizione della fiducia dei familiari nei confronti di questa attività. 8 E evidente, quindi, che per una buona riuscita del Progetto, ha notevole importanza la stesura del Documento di Presentazione e del Questionario sulla Mobilità. I questionari saranno consegnati direttamente ai responsabili dei vari plessi scolastici, previa autorizzazione dei rispettivi Dirigenti; i docenti dovranno provvedere alla consegna dei documenti ai singoli alunni: è opportuno che gli insegnanti, incaricati anche del ritiro, facciano capire agli alunni l importanza dell iniziativa cercando di motivarli e rendendoli involontari portavoce nelle rispettive famiglie facendo annottare e controfirmare, magari, una specifica comunicazione sui tempi di riconsegna. I questionari raccolti saranno elaborati e, successivamente, analizzati insieme al Coordinamento Operativo che nel frattempo si è costituito; l obiettivo è quello di individuare: i potenziali bambini utenti del Piedibus i genitori disponibili a collaborare all iniziativa ottenere una fotografia della situazione esistente sulla mobilità casa scuola casa. 9 Conseguentemente all analisi dei questionari, si procederà a una valutazione del territorio, con le prime conclusioni sui possibili itinerari possibili. In questa fase possono venire individuati punti critici (attraversamenti pericolosi, barriere architettoniche, etc.). Anche questa fase avverrà in collaborazione con il responsabile del Coordinamento Operativo. 11. COINVOLGIMENTO DEI RESPONSABILI DEL COORDINAMENTO OPERATIVO 7 Vedasi nota 2. Il genitore o i genitori responsabili di ogni singolo Piedibus, sono le persone fondamentali per l avvio e il mantenimento di ogni singola iniziativa; diventa pertanto prioritaria la loro ricerca anche al fine dell individuazione della scuola dove avviare ogni Piedibus. Senza almeno un genitore che si attivi in modo concreto e continuativo il Piedibus ha scarse possibilità di successo. Il genitore responsabile avrà, a sua volta, il compito di intrattenere i rapporti con la propria Direzione Didattica (qualora non fosse possibile tramite il Gruppo di Coordinamento), di costituire e coordinare il gruppo dei volontari accompagnatori e di riferire al Gruppo di Coordinamento. 8 Non sempre è semplice spiegare con chiarezza quello che si intende fare e spesso si creano degli equivoci che non si riesce più a eliminare. E pertanto importante che la Presentazione avvenga nel modo migliore possibile perché il Foglio consegnato ai genitori sarà il primo e unico (salvo eccezioni) contatto che il Gruppo di Coordinamento avrà con le famiglie; in questi anni abbiamo verificato tante situazioni che non hanno creato le condizioni ideali per la partecipazione di questo o quel bambino: mancanza di fiducia nei confronti del Progetto o degli accompagnatori, poca chiarezza sulle finalità, ecc. 9 Vedasi nota 2. web: freecagliari.it

17 COMUNE DI accompagnatori e di riferire al Gruppo di Coordinamento. Alcuni genitori responsabili, se interessati, faranno parte del Gruppo di Coordinamento il quale, comunque, fornirà supporto nello svolgimento delle attività, con tutta l assistenza e il materiale necessario. La rete dei genitori responsabili, sarà a sua volta fonte di suggerimenti, osservazioni, richieste per specifiche esigenze di ogni singola iniziativa. L ideale, per un Piedibus di circa 20 bambini, è formare un gruppo di almeno 10/12 accompagnatori. Va da sé che più è numeroso il gruppo di accompagnatori per ogni Piedibus minore sarà l impegno di ognuno. Il gruppo degli accompagnatori dovrebbe incontrarsi ogni volta lo ritenga necessario e almeno una volta al mese per monitorare l andamento dell iniziativa. Nel corso del periodo di attività del Piedibus è importante organizzare una serie di riunioni con i bambini partecipanti per sentire anche le loro opinioni, i loro suggerimenti e le loro critiche e consigli. 12. DOTAZIONE DEI PIEDIBUS Ogni Piedibus potrà contare sull assistenza del Gruppo di Coordinamento il quale fornirà anche tutto il materiale necessario e disponibile: principalmente tale dotazione sarà così costituita: gilet e/o cappellini alta visibilità ; palette controllo traffico (verde/rosso); blocchetti multe-morali; tesserini per gli accompagnatori (Carta Piedibus); tesserini per i bambini partecipanti (Carta Piedibus); giornali di bordo su cui segnare le presenze quotidiane dei bambini partecipanti; documenti relativi alla liberatoria (legge sulla privacy e regole del Piedibus). adesivi e gadget (ove possibile); supporti per allestire le fermate e i capolinea (ove possibile); i carrelli per il trasporto degli zaini (ove possibile). 13. INAUGURAZIONE DEI PIEDIBUS Ad ogni avvio di un nuovo Piedibus si dovrebbe procedere ad una vera e propria inaugurazione. L inaugurazione dovrebbe essere organizzata da ogni singola scuola con l intervento diretto dei bambini coordinati dalle loro insegnanti. Quindi ogni inaugurazione può essere diversa dalle altre. Il Gruppo di Coordinamento, con l aiuto di tutti i soggetti coinvolti, può di volta in volta assistere la scuola nella inaugurazione del Piedibus con manifestazioni collaterali, con il coinvolgimento dei mezzi di comunicazione, al fine di raggiungere la maggior visibilità possibile. Così come è importante dare importanza alla partenza del Piedibus, è altrettanto importante organizzare una festa di fine anno all interno della quale verranno premiati tutti i bambini partecipanti con la consegna di un attestato di partecipazione e di eventuali premi (magliette, cappellini, o quant altro) web: freecagliari.it

18 COMUNE DI 14. INIZIATIVE COLLATERALI Le iniziative collaterali possono essere diverse e di varia natura e devono scaturire dai Coordinamenti Operativi e dal Gruppo di Coordinamento con il contributo di tutti i soggetti coinvolti, compresi i bambini. Devono essere tutte iniziative volte al sostegno e alla diffusione del Piedibus e dell andare a scuola a piedi ma possono essere anche rivolte a incentivare una migliore qualità della vita. A puro titolo esemplificativo possono essere: realizzazione di una Card che permetta di tesserare gli alunni partecipanti al Progetto in modo tale da poter usufruire di alcuni servizi a loro destinati 10 ; realizzazione periodica (bimestrale) di un giornalino denominato Piedinews, atto a divulgare le notizie e le informazioni relative al Progetto, prevalentemente definito nei contenuti dai bambini stessi 11 ; organizzazione di punti informativi (gazebo) all esterno delle scuole (mercati rionali?) per far conoscere l iniziativa all interno del quartiere, con possibile coinvolgimento di altri soggetti quali accompagnatori per ulteriori linee, campagne adesivi nelle vetrine dei negozi di quartiere etc; una campagna di informazione e sensibilizzazione (da realizzare una volta che sono partiti i primi Piedibus) da circuitare negli studi dei pediatri della città ed in tutti quei luoghi, che sono frequentati dai genitori dei bambini in età scolare (parrocchie, ludoteche, palestre, ecc.). Questa campagna dovrebbe essere composta da un poster da affiggere e una serie di libretti informativi; incontri organizzati all interno delle scuole con esperti dei vari settori di riferimento su temi legati, all ambiente, alla salute, all educazione stradale, alla storia del proprio quartiere; passeggiate guidate alla scoperta del proprio quartiere e della propria città, con particolare riferimento all esistenza di spazi verdi a disposizione dei bambini, ai punti più pericolosi, con successivi lavori con gli insegnanti e formulazione di consigli e proposte alle Istituzioni. (democrazia partecipativa); un trofeo piedibus per ogni scuola dove i bambini guadagnano dei punti Chilometro per ogni viaggio effettuato con il piedibus, con un vincitore a fine anno; Una grande festa finale che coinvolga tutti i Piedibus della città. 10 Considerato il risultato positivo ottenuto nelle passate stagioni scolastiche, si è pensato di realizzare la Carta del Piedibus che permetta l identificazione dei bambini partecipanti al Progetto e per i quali riservare dei servizi privilegiati. Tra i vari servizi riservati, si ritiene opportuno proporre l accesso gratuito (bambino e accompagnatore) presso tutti i Centri d Arte e Cultura dei comuni coinvolti, l utilizzo gratuito (bambino e accompagnatore) dei mezzi pubblici cittadini (esclusi taxi), l accesso scontato presso le sale cinematografiche, ecc. 11 Durante l anno scolastico 2006/07 si è realizzato un giornalino, il PIEDINEWS, che è servito per coinvolgere i bambini in modo più attivo nel Progetto; durante la realizzazione, che ha permesso l uscita dei numeri di Marzo e Aprile, le scuole che hanno aderito al Piedibus (tutte, comprese quelle che non erano riuscite a concretizzare le linee) hanno contribuito con elaborati vari. web: freecagliari.it

19 .4. ATTIVITA E SERVIZI COMPLEMENTARI

20 PIEDIBUS ATTIVITÀ COLLATERALI MULTA MORALE MARZO 2007 DURANTE L ANNO SCOLASTICO 2006/2007 L AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI HA AUTORIZZATO LA SPERIMENTAZIONE DELL INIZIATIVA DENOMINATA MULTA MORALE GRAZIE ALLA QUALE I BAMBINI HANNO POTUTO TRASFORMARSI IN PICCOLI VIGILI URBANI E METTERE IN EVIDENZA L ABITUDINE DISEDUCATTIVA DEL PARCHEGGIO SELVAGGIO ATTUATO DA MOLTI ADULTI.

21 COMUNE DI 15. CARTA PIEDIBUS Con il nuovo anno scolastico intendiamo realizzare il più importante dei servizi collegati al Progetto Piedibus, la Carta Piedibus (o del Bambino). Durante l a.s. 2006/07 abbiamo dotato tutti i bambini, che hanno preso parte al Progetto, di un tesserino identificati che riportava il nome e il cognome, la data di nascita, la scuola di appartenenza e la propria fotografia: in questo modo abbiamo creato una sorta di Carta Piedibus che poteva avere la funzione di Carta dei Servizi per il Bambino. Con gli assessori comunali alle Politiche Sociali, Scolastiche e della Viabilità di Cagliari abbiamo reputato la cosa interessante; si pensava, ma poi questo non è stato realizzato, a una serie di servizi privilegiati affinché i bambini partecipanti al Progetto fossero in qualche modo premiati per la loro scelta. Ecco i servizi che si pensava di realizzare e che è nostra intenzione attivare dall avvio dei Piedibus con validità durante tutto l anno scolastico 2007/08: accesso gratuito con un accompagnatore (anche per lui ingresso libero) presso tutti i Centri d Arte e Cultura comunali, presso tutti i monumenti gestiti dai Comuni e alle mostre organizzate presso tali Centri; utilizzo gratuito dei mezzi pubblici urbani (esclusi taxi - un accompagnatore incluso); ingresso gratuito, dal lunedì al venerdi (esclusi i festivi), con un accompagnatore adulto pagante, presso le sale cinematografiche cittadine; agevolazioni nell utilizzo delle piscine comunali; E evidente che per poter possedere la Carta Piedibus non è sufficiente aderire al Progetto soltanto compilando il modulo di partecipazione ma occorre prendervi parte costantemente: questo fatto sarà documentabile dai Giornali di Bordo, in dotazione per ogni linea Piedibus, giornalmente compilati dagli accompagnatori e dove viene riportata la presenza dei bambini. LA CARTA La carta di identificazione o Carta Piedibus sarà costituita da una tessera con chip (attualmente non gestibile) e stampata in quadricromia tramite printer specifica: ogni stampa sarà univoca poiché dovrà contenere i dati del partecipante. In questo momento la tecnologia permette di gestire sia la stampa che la programmazione dei dati delle tessere con semplici strumenti e con costi contenuti senza dover coinvolgere centri specializzati. web: freecagliari.it

22 COMUNE DI 16. MULTA MORALE Durante l anno scolastico 2006/07 i bambini che hanno partecipano all'iniziativa Piedibus di Cagliari hanno assunto l'incarico, simbolico, di vigili morali: dotati di regolare blocchetto, hanno notificano multe agli autisti indisciplinati. L iniziativa, denominata "Multa Morale", cerca di sensibilizzare gli automobilisti indisciplinati verso una maggiore attenzione nella scelta del parcheggio: i bambini che parteciperanno al progetto "Piedibus" saranno dotati di un blocchetto di multe "morali" e saranno incaricati di notificare le multe agli automobilisti che lasceranno la macchina sulle striscie pedonali, sui marciapiedi o in qualsiasi luogo, non adibito alla sosta, che crei disagio al passaggio dei pedoni. Il "certificato" riporta i seguenti "articoli di legge": ai sensi del diritto dei pedoni di camminare sul marciapiede; visto che le auto hanno già la maggior parte dello spazio stradale a disposizione; considerato che ci sono i parcheggi e... se ti fai quattro passi ti fa anche bene e notifica la "Multa Morale" per non aver consentito il passaggio ai pedoni, bimbi in carrozzina, disabili e persone anziane. La multa prevede anche una serie di sanzioni che hanno l'obiettivo di far capire che, dopo tutto, non è poi cosi corretto lasciare l'auto dove ci capita. La sanzione minore prevede un SENSO DI COLPA TEMPORANEO per chi promette di non farlo mai più. Più impegnativo il monito rivolto verso gli automobilisti meno sensibili: è infatti prevista la LETTURA DEL DOCUMENTO SUI DIRITTI DEI BAMBINI per chi pensa che era solo per un attimo oppure cosa vuoi che sia, per una sola volta e ancora d'altronde, se non c'erano altri posti per finire con e che me ne frega dei pedoni. Durante la stagione scolastica 2006/07 sono state inflitte quasi trecento multe morali: il nuovo compito dei bambini, assolto con allegria e orgoglio, ha comunque portato alcuni risultati positivi poichè, in prossimità dei passaggi pedonali percorsi dai piccoli vigili, abbiamo notato maggior attenzione da parte degli automobilisti indisciplinati; in alcuni casi abbiamo notato automobilisti in procinto di lasciare la macchina sulle strisce pedonali ma, prontamente, spostare il mezzo alla vista dell'arrivo dei bambini. web: freecagliari.it

23 COMUNE DI 17. PIEDINEWS E nato senza particolari pretese ma ha raccolto tanti apprezzamenti e incoraggiamenti per un buon proseguo: stiamo parlando del nostro notiziario, il PiediNews che, con due pubblicazioni durante l anno scolastico 2006/07, ha voluto incrementare il coinvolgimento delle scuole, che hanno aderito al progetto Piedibus o che si preparavano ad avviarlo, permettendo ai loro alunni di prendere parte a questa iniziativa. La risposta è stata entusiasmante: se durante la prima uscita, marzo 2007, i bambini e i loro responsabili sono rimasti incerti, subito dopo la distribuzione del primo numero abbiamo ottenuto lusinghieri giudizi e inaspettati elaborati da utilizzare nel numero che è seguito (aprile). Il notiziario è semplice da leggere e coinvolgente per i bambini: facile perché ogni notizia o informazione possiede un simbolo che identifica la difficoltà nella lettura consigliando, nel caso di news di difficile comprensione, l aiuto di un adulto o di un insegnante. Il giornale Piedinews è coinvolgente perché è fatto con le notizie che vivono direttamente i bambini o le loro scuole ed è colorato e raccontato con i loro disegni. web: freecagliari.it

- PREMESSE - IL PIEDIBUS - COS E IL PIEDIBUS - ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI COINVOLTI - LINEE GUIDA E PROGETTO DI MASSIMA

- PREMESSE - IL PIEDIBUS - COS E IL PIEDIBUS - ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI COINVOLTI - LINEE GUIDA E PROGETTO DI MASSIMA PROGETTO Piedibus - PREMESSE - IL PIEDIBUS - COS E IL PIEDIBUS - ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI COINVOLTI - LINEE GUIDA E PROGETTO DI MASSIMA - PROGETTO PILOTA SCUOLA RICCI CURBASTRO - ALLEGATI - 1 - PREMESSE

Dettagli

CAGLIARI. UNICEF Comitato Provinciale di Cagliari

CAGLIARI. UNICEF Comitato Provinciale di Cagliari COMUNE DI Assessorato della Politiche Sociali Assessorato alla Pubblica Istruzione Assessorato alla Viabilità e Traffico Comitato Provinciale di Cagliari UNIVERSITA DEGLI STUDI DI Dipartimento Scienze

Dettagli

Assessorato all istruzione e sport Servizio di PEDIBUS per la scuola elementare Giovanni XXIII

Assessorato all istruzione e sport Servizio di PEDIBUS per la scuola elementare Giovanni XXIII Assessorato all istruzione e sport Servizio di PEDIBUS per la scuola elementare Giovanni XXIII Pinerolo, 27 settembre 2010 Assessorato all istruzione e sport PEDIBUS scuola elementare Giovanni XXIII Realizzato

Dettagli

Piedibus, piccoli passi per una città più sostenibile

Piedibus, piccoli passi per una città più sostenibile Piedibus, piccoli passi per una città più sostenibile Gianluigi Trento I Piedibus di Bassano SSL-ERATE ESPERIENZE E PERCORSI DI SOSTENIBILITA URBANA Bassano del Grappa 29/04/2014 Che cosa è un Piedibus

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

della Scuola. Prot. del Via.. 20010VITTUONE Al Dirigente Scolastico di 20010 Vittuone

della Scuola. Prot. del Via.. 20010VITTUONE Al Dirigente Scolastico di 20010 Vittuone Ufficio, esecutore Ufficio Educazione Ai genitori degli Alunni Ns. riferimento e data della Scuola. Prot. del Via.. 20010VITTUONE P.C. Al Dirigente Scolastico di 20010 Vittuone PROGETTI: Andiamo a scuola

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

Smart School Mobility

Smart School Mobility Direzione Centrale Cultura e Educazione ITER, Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile Laboratorio Città Sostenibile ITER MIUR Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Provincia di Torino

Dettagli

Progetto Raccogliamo Miglia Verdi. Andiamo a Kyoto, prendiamo il Protocollo e riportiamolo nella nostra città!

Progetto Raccogliamo Miglia Verdi. Andiamo a Kyoto, prendiamo il Protocollo e riportiamolo nella nostra città! Progetto Raccogliamo Miglia Verdi Andiamo a Kyoto, prendiamo il Protocollo e riportiamolo nella nostra città! PREMESSA Nel 2003, in concomitanza alla Nona Conferenza Mondiale sul Clima (COP 9), l associazione

Dettagli

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia per la Mobilità EDUCAZIONE STRADALE TRA SCUOLA E FAMIGLIA L educazione

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA SCUOLA LICEO SCIENTIFICO E ARTISTICO A. SERPIERI ISTITUTO PROFESSIONALE L.EINAUDI

PIANO DEGLI SPOSTAMENTI CASA SCUOLA LICEO SCIENTIFICO E ARTISTICO A. SERPIERI ISTITUTO PROFESSIONALE L.EINAUDI Il Progetto Il progetto nasce dalla necessità di riflettere e stimolare la coscienza dei ragazzi più giovani, sulle problematiche ambientali: l ambiente naturale e materiale (cioè modificato dai bisogni

Dettagli

BUON LAVORO. Linee guida per la realizzazione della campagna Buon lavoro! nelle residenze per anziani dell Alto Adige INTRODUZIONE LA CAMPAGNA

BUON LAVORO. Linee guida per la realizzazione della campagna Buon lavoro! nelle residenze per anziani dell Alto Adige INTRODUZIONE LA CAMPAGNA BUON LAVORO Linee guida per la realizzazione della campagna Buon lavoro! nelle residenze per anziani dell Alto Adige INTRODUZIONE LA CAMPAGNA Problema e situazione iniziale: L immagine del lavoro con le

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

Cittadinanza e Costituzione

Cittadinanza e Costituzione Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto

Dettagli

LA CITTA AMICA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI

LA CITTA AMICA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI LA CITTA AMICA DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI Azioni positive per lo sviluppo dei diritti di cittadinanza delle bambine e dei bambini e loro partecipazione attiva alla vita della comunità. OBIETTIVI DEL PROGETTO

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Al Sindaco del Comune di Medicina Nara Rebecchi Al Dirigente Scolastico - Istituto Comprensivo di Medicina Proff.Santi Spadaro

Al Sindaco del Comune di Medicina Nara Rebecchi Al Dirigente Scolastico - Istituto Comprensivo di Medicina Proff.Santi Spadaro Al Sindaco del Comune di Medicina Nara Rebecchi Al Dirigente Scolastico - Istituto Comprensivo di Medicina Proff.Santi Spadaro e p.c. all Assessore all Ambiente del Comune di Medicina all Assessore all

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO PEDIBUS

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO PEDIBUS REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO PEDIBUS Allegato delibera C.C. n. 24 del 31.07.2015 1 REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL SERVIZIO PEDIBUS Art.1 Oggetto del servizio 1. I presenti criteri definiscono

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale. Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di

Dettagli

LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME!

LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO VILLA REATINA PERCORSO DIDATTICO SICUREZZA NELLA SCUOLA LA SCUOLA SI-CURA SI CURA DI ME! Anno scolastico 2014 2015. Il ruolo educativo e formativo della Scuola

Dettagli

Notiziario n. 2 12 ottobre

Notiziario n. 2 12 ottobre Notiziario n. 2 12 ottobre 17 OTTOBRE: Assemblee di classe Come da calendario scolastico, sono convocate le ASSEMBLEE DI CLASSE della scuola primaria Vanzo per Sabato 17 ottobre : 8:45 classe prima 9:30

Dettagli

SCUOLA FELL INFANZIA ANDERSEN PROGETTO INTEGRATIVO DI PLESSO

SCUOLA FELL INFANZIA ANDERSEN PROGETTO INTEGRATIVO DI PLESSO SCUOLA FELL INFANZIA ANDERSEN PROGETTO INTEGRATIVO DI PLESSO ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 SCUOLA DELL INFANZIA ANDERSEN SEZ 1 E SEZ 2 INSEGNANTI:MARTINELLI TENACE, PANARO REGGIANI MAPPA USCITA AL CIRCO

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

«Comune amico dei bambini»

«Comune amico dei bambini» «Comune amico dei bambini» Un iniziativa dell UNICEF per situazioni di vita a misura di bambino in Svizzera Obiettivo Comuni amici dei bambini I bambini sono il nostro futuro. La Convenzione dell ONU sui

Dettagli

Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria. AMICI della STRADA. in collaborazione con. scuola famiglia polizia municipale

Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria. AMICI della STRADA. in collaborazione con. scuola famiglia polizia municipale Progetto di Educazione Stradale per la Scuola Primaria AMICI della STRADA in collaborazione con scuola famiglia polizia municipale 1.quadro normativo 2.strategie d intervento 3.modalità operative : il

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

!!"#$%&'"()!*"(+",'-./0-'"1%'.2-32$4/"5627'0-2"89:3$;.2"<=/32$42>" '%0$-2&&$?'"9$44@"A<B"C'#D$%92$"AE32'"FGGG"H'-&$"/"6%2$-&$"

!!#$%&'()!*(+,'-./0-'1%'.2-32$4/5627'0-289:3$;.2<=/32$42> '%0$-2&&$?'9$44@A<BC'#D$%92$AE32'FGGGH'-&$/6%2$-&$ La nostra mission:! creare una rete tra tutti i soggetti coinvolti nei disturbi specifici dell apprendimento per l unico fine: " il benessere dello studente.!!!"#$%&'"()!*"(+",'-./0-'"1%'.2-32$4/"5627'0-2"89:3$;.2""

Dettagli

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma

Dettagli

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività

Dettagli

L intervento della FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO nel mondo della SCUOLA PRIMARIA

L intervento della FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO nel mondo della SCUOLA PRIMARIA L intervento della FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO nel mondo della SCUOLA PRIMARIA La fascia di età della Scuola Primaria rappresenta un periodo fondamentale nella costruzione del patrimonio motorio nei

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMUNE DI VALLE LOMELLINA PROVINCIA DI PAVIA COMANDO POLIZIA LOCALE 5(*2/$0(172'(/*58332 92/217$5,&,9,&,&2081$/, 9$//(/20(//,1$ Approvato dal Consiglio Comunale in data 06 luglio 2007 con deliberazione

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Promozione della salute

Promozione della salute Promozione della salute Azioni di promozione della salute nella scuola Serena Consigli Seminario Divertirsi Guadagnando Salute-Giovani e mondo adulto per scelte salutari:cosa si può fare Lido di Camaiore,

Dettagli

QUESTIONARIO SULLA MOBILITÀ SCOLASTICA

QUESTIONARIO SULLA MOBILITÀ SCOLASTICA QUESTIONARIO SULLA MOBILITÀ SCOLASTICA Scuola Classe Età Sesso. 1. Dove abiti? 2. Come sei venuto oggi a scuola? A piedi In bicicletta In autobus (urbano) In automobile In autobus (extraurbano) Altro.

Dettagli

PROGETTO PIEDIBUS 2014/2015 IL PIEDIBUS NON E UN AUTOBUS COME GLI ALTRI

PROGETTO PIEDIBUS 2014/2015 IL PIEDIBUS NON E UN AUTOBUS COME GLI ALTRI PROGETTO PIEDIBUS 2014/2015 IL PIEDIBUS NON E UN AUTOBUS COME GLI ALTRI 1 PREMESSE OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI CONVOLTI PERCORSI PIEDIBUS REGOLAMENTO ALLEGATO 2 PREMESSE Il piedibus è un autobus

Dettagli

PROGETTO PIEDIBUS. Io vado a piedibus. ad Arcore

PROGETTO PIEDIBUS. Io vado a piedibus. ad Arcore PROGETTO PIEDIBUS Io vado a piedibus ad Arcore PREMESSA Il progetto vuole inserirsi nella famiglia dei progetti che mirano a migliorare la qualità della vita nelle nostre città attraverso la mobilità sostenibile

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Rispetto degli spazi riservati alla sosta dei veicoli a servizio di persone con difficoltà motorie.

Rispetto degli spazi riservati alla sosta dei veicoli a servizio di persone con difficoltà motorie. ATTIVITÁ E CONTENUTI GENITORI INCONTRO UNICO Incontro - dibattito tra le Istituzioni e i genitori finalizzato a sensibilizzare questi ultimi a comportamenti corretti e al rispetto delle norme del C.d.S..

Dettagli

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE Scuola: Istituto comprensivo Fratelli Cervi - Scuola secondaria di I grado Dante Alighieri di Nonantola (Modena) MUSEO:

Dettagli

LA RETE NAZIONALE DI CONFINDUSTRIA TRA GIOVANI, SCUOLA E IMPRENDITORI

LA RETE NAZIONALE DI CONFINDUSTRIA TRA GIOVANI, SCUOLA E IMPRENDITORI LA RETE NAZIONALE DI CONFINDUSTRIA TRA GIOVANI, SCUOLA E IMPRENDITORI IDEE DI IMPRESA IN GARA UN RACCONTO DI COSA SIGNIFICA FARE IMPRESA ATTRAVERSO UNA PIATTAFORMA WEB DEDICATA E UN VERO E PROPRIO CONTEST

Dettagli

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013 Centro di psicologia per la Famiglia Il Nido e il Volo Consulenza psicologica infanzia adolescenza e età edulta Via dei Furi, 43 Roma (M Porta Furba) WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro! ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma

Dettagli

- coinvolgimento dei genitori con somministrazione di un questionario sulla percezione dei pericoli della strada;

- coinvolgimento dei genitori con somministrazione di un questionario sulla percezione dei pericoli della strada; Percorso educativo Scuola Primaria BERSANI a.s. 2010-2011 Il VII Circolo Didattico di Forlì, di cui fa parte la scuola primaria Bersani, da almeno 5 anni lavora sulla tematica della mobilità sostenibile,

Dettagli

PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI

PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI Progetto realizzato con il contributo di Regione Liguria Assessorato alla formazione, istruzione, scuola e università La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI MATINO 2) Codice di accreditamento: NZ03254 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

Comune di Pesaro AUTONOMIA È SALUTE. Roma - 23 novembre 2015

Comune di Pesaro AUTONOMIA È SALUTE. Roma - 23 novembre 2015 Convegno internazionale AUTONOMIA È SALUTE PESARO RO. A scuola ci andiamo da soli. un progetto partecipato per l autonomia dei bambini e la mobilità sostenibile arch. Paola Stolfa Roma - 23 novembre 2015

Dettagli

Corsi di avviamento allo sport

Corsi di avviamento allo sport Regolamento dei Corsi di avviamento allo sport di cui all art. 7 della Convenzione Quadro CIP INAIL La collaborazione attiva da molti anni tra il CIP e l INAIL, riconfermata con la sottoscrizione del nuovo

Dettagli

SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI EDUCATIVI NELLE SCUOLE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 AMBITO TERRITORIALE VALLE SERIANA E VAL DI SCALVE

SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI EDUCATIVI NELLE SCUOLE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 AMBITO TERRITORIALE VALLE SERIANA E VAL DI SCALVE SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI EDUCATIVI NELLE SCUOLE ANNO SCOLASTICO 2015/2016 AMBITO TERRITORIALE VALLE SERIANA E VAL DI SCALVE 1.Data di compilazione 2. Istituto Scolastico promotore del 9

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

Assessorato alle Politiche dei Disabili

Assessorato alle Politiche dei Disabili Assessorato alle Politiche dei Disabili Con la collaborazione di Ambito distrettuale di Trieste, L.R. 41/1996 domanda-offerta di trasporto per cittadini disabili da Indagine conoscitiva 2012 proposte In

Dettagli

PROGETTO DI FORMAZIONE I BAMBINI E LA SICUREZZA SUGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI E IN AUTOMOBILE A PASSO SICURO E TRASPORTACI SICURI

PROGETTO DI FORMAZIONE I BAMBINI E LA SICUREZZA SUGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI E IN AUTOMOBILE A PASSO SICURO E TRASPORTACI SICURI PROGETTO DI FORMAZIONE I BAMBINI E LA SICUREZZA SUGLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI E IN AUTOMOBILE A PASSO SICURO E TRASPORTACI SICURI PROPOSTA FORMATIVA Il presente Progetto di formazione sul tema della sicurezza

Dettagli

CAGLIARI. Cagliari, Giugno 2005. Associazione Culturale freecagliari www.freecagliari.it piedibus@freecagliari.it

CAGLIARI. Cagliari, Giugno 2005. Associazione Culturale freecagliari www.freecagliari.it piedibus@freecagliari.it Cagliari, Giugno 2005 www.freecagliari.it piedibus@freecagliari.it Premessa (Progetto Città Sane) L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) chiama l'inquinamento atmosferico presente nelle città di

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

regolamento scuola primaria e secondaria

regolamento scuola primaria e secondaria regolamento scuola primaria e secondaria La mia biblioteca FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curriculo; Sviluppare e sostenere

Dettagli

PROGETTO PIEDIBUS. ad ARCORE. 23/01/2009 pag. 1/13

PROGETTO PIEDIBUS. ad ARCORE. 23/01/2009 pag. 1/13 PROGETTO PIEDIBUS ad ARCORE 23/01/2009 pag. 1/13 INDICE del CONTENUTO 1. PREMESSA 2. OBIETTIVI DEL PROGETTO 3. COS E E COME FUNZIONA IL PIEDIBUS 4. ORGANIZZAZIONE E SOGGETTI COINVOLTI 5. LINEE GUIDA E

Dettagli

seveso un laboratorio di idee a partire dal bosco delle querce proposta anno scolastico 2008-2009

seveso un laboratorio di idee a partire dal bosco delle querce proposta anno scolastico 2008-2009 seveso un laboratorio di idee a partire dal bosco delle querce proposta anno scolastico 2008-2009 Per l anno scolastico 2008-2009 il parco naturale Bosco delle Querce propone un percorso di educazione

Dettagli

Città di Tortona Provincia di Alessandria

Città di Tortona Provincia di Alessandria Città di Tortona Provincia di Alessandria Settore Polizia Municipale Educazione stradale Introduzione L Educazione stradale o l educazione al rischio stradale ed alla mobilità sostenibile è disposta dall

Dettagli

Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA

Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA NORMATIVA DI RIFERIMENTO La funzione di Mobility Manager istituita dal Decreto del Ministero dell Ambiente del 27 marzo 1998 sulla mobilità sostenibile

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma 2 Scuola, tecnologie e innovazione didattica La tecnologia sembra trasformare

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro.

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro. 1 Chi siamo Mericom è una delle più consolidate realtà nell ambito delle vendite, del marketing e della comunicazione. Siamo sul mercato con successo da 15 anni e abbiamo realizzato grandi progetti anche

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

Delega al Benessere studentesco Michele Rostan

Delega al Benessere studentesco Michele Rostan Delega al Benessere studentesco Michele Rostan L agenda della delega riguarda quattro aree di intervento: 1) conoscere il profilo degli studenti, 2) sostenere l attività di studio, 3) facilitare la mobilità

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY

FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY COMITATO REGIONALE PUGLIESE FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY PROGETTO SCUOLA Premessa La scuola intesa come azienda preordinata alla formazione della persona e parallelamente alla realizzazione dell apprendimento,

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

Risultati Floriani. [1] Totale Segnalazioni 14 /16 F 17 /18 F 19 /20 F 14 /16 M 17 /18 M 19 /20 M 315 138 110 22 23 17 5 44% 35% 7% 7% 5% 2%

Risultati Floriani. [1] Totale Segnalazioni 14 /16 F 17 /18 F 19 /20 F 14 /16 M 17 /18 M 19 /20 M 315 138 110 22 23 17 5 44% 35% 7% 7% 5% 2% Risultati Floriani In questo documento sono riportati i risultati ottenuti dall analisi delle risposte del questionario proposto agli 460 studenti dell Istituto Floriani; quelli compilati e restituiti

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli