IL TERREMOTO DEL CHIANTI DEL DICEMBRE 2014
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- Feliciano Morandi
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1 AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE IL TERREMOTO DEL CHIANTI DEL DICEMBRE 2014 a cura di S. Paolini, G. Bongiovanni, P. Clemente, S. Hailemikael, G. Martini, V. Verrubbi 1 LA SEQUENZA SISMICA DEL 2014 Il 19 dicembre 2014 una scossa di magnitudo 4.1 ha colpito l'area del Chianti, interessando molti comuni. L'evento principale era stato preceduto ed è stato seguito da numeroso scosse, di magnitudo massima inferiore a 4.0. Fig. 1. Epicentri dell'evento del dicembre 2014 e di alcuni eventi storici (elab. ENEA da dati INGV) In figura 2 sono riportate le registrazioni accelerometriche ottenute al sito di Figline Valdarno durante l'evento principale del 19/12/2014. Nella tabella 1 sono riportati i dati relativi agli eventi sismici registrati fino al 20/12/ UP NS 1 ag (g) ag (g) WE ag (g) t (sec) t (sec) t (sec) Fig. 2. Componenti WE, UP e NS della registrazione accelerometrica dell'evento principale (elab. ENEA da dati DPC)
2 AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE Tab. 1. Eventi di magnitudo 3 registrati (fonte INGV) Data Ora Lat. Long. Prof. M L Zona 2014/12/20 04:35: Ml:3 Chianti 2014/12/20 04:09: Ml:3 Chianti 2014/12/20 04:07: Ml:3.5 Chianti 2014/12/19 23:29: Ml:3 Chianti 2014/12/19 22:38: Ml:3 Chianti 2014/12/19 20:54: Ml:3 Chianti 2014/12/19 18:37: Ml:3.5 Chianti 2014/12/19 17:27: Ml:3.5 Chianti 2014/12/19 12:09: Ml:3.2 Chianti 2014/12/19 11:34: Ml:3.3 Chianti 2014/12/19 10:36: MW:4.1 Chianti 2014/12/19 10:33: Ml:3 Chianti 2014/12/19 09:39: Ml:3.8 Chianti 2014/12/19 00:09: Ml:3.5 Chianti 2014/12/19 00:09: Ml:3.5 Chianti 2 SISMICITÀ STORICA DELL'AREA La sequenza sismica che ha colpito la zona del Chianti ha interessato in special modo i comuni di Greve, Impruneta, San Casciano Val di Pesa, Scandicci, Tavernelle Val di Pesa, per ognuno dei quali si riportano nelle tabelle 2, 3, 4 e 5, gli maggiori sismici con MCS VI (Locati et al., 2011). Per tutte le località esaminate non sono noti eventi sismici particolarmente antichi, sia con MCS > VI sia con MCS inferiore: le storie sismiche locali note sono infatti limitate agli ultimi tre secoli. DI seguito è riportata la descrizione dei principali eventi. Tab. 2. Greve in Chianti (FI) 18 maggio 1895 VI Fiorentino VIII 13 settembre 1911 VI Chianti VII 24 marzo 1959 VI Fiorentino VII 16 settembre 1962 VI Valle del Greve VI Tab. 3. Impruneta (FI) 18 maggio 1895 VII-VIII Fiorentino VIII 6 giugno 1895 VI Fiorentino 23 marzo 1959 VI Fiorentino VII
3 AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE Tab. 4. San Casciano in Val di Pesa (FI) 11 giugno 1737 VI San Casciano V. P. V 11 settembre 1812 VII Valle del Pesa VII-VIII 18 maggio 1895 VI-VII Fiorentino VIII 24 marzo 1959 VII Fiorentino VII Tab. 5. Tavernelle (FI) 18 maggio 1895 VI Fiorentino VIII 2.1 Terremoto del 11 giugno 1737 (San Casciano in Val di Pesa) Il sisma interessò un numero ristretto di località: San Casciano, Poggibonsi, Firenze e Siena. A San Casciano si verificarono solo alcuni danni (Baratta, 1901), a Siena fu solo avvertito. 2.2 Terremoto dell 11 settembre 1812 (San Casciano in Val di Pesa) La scossa si fece sentire a San Casciano ma i maggiori danni furono causati nella campagna, soprattutto a San Quirico in Collina e a Poppiano dove crollarono le chiese, le canoniche e le case comunali come pure la villa di Guicciardini (Poppiano). A Firenze il sisma fu solo avvertito. La Gazzetta di Genova del 19 settembre 1812 riportò: Terremoti in Toscana. Venerdì scorso 11 del corrente mese, ad un ora dopo mezzo giorno, fu sentita in questa città [Firenze] una non leggiera scossa di terremoto ed altre pure se ne sentirono ma piccolissime nel rimanente del giorno e nella sera stessa. Nella notte poi, alle ore 3 fuvvi altra scossa le notizie giunte da S. Casciano e dagli adiacenti villaggi recano, che verso quelle parti appunto seguì la forte scossa, la quale ha danneggiato parecchie Ville e case rurali con rovine più o meno rilevanti. La maggior parte di queste scosse si è propagata in un estensione di territorio vastissimo. Tra le fabbriche che hanno sofferto, si conta la Chiesa di S. Quirico in Collina, comunità di Montespertoli quasi del tutto rovesciata Si attendono i particolari dettagli; ed in specie delle comunità di S. Casciano e Tavernelle; sapiendosi che nella prima di esse sono rovinate parecchie muraglie e tetti e che la Caserma della Giandarmeria è rimasta in guisa danneggiata, che è di presente resa inservibile (Boschi et al. 1997). 2.3 Terremoto del 18 maggio 1895 (Firenze, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano in Val di Pesa, Tavernelle) La scossa fu risentita in una vasta area. A Greve in Chianti: la scossa causò lesioni leggere in diversi edifici, la caduta di alcuni fumaioli e lievi danni alla chiesa di S. Croce e nella cupola del presbiterio. Galluzzo e Impruneta furono assai gravemente danneggiate (Baratta, 1901): a Impruneta i danni furono maggiori; quasi tutti gli edifici rimasero danneggiati più o meno gravemente. Varie case risultarono pericolanti e più della metà della popolazione fu costretta ad abbandonare la casa e a trovare riparo nelle baracche. Molte case, in fase di ricostruzione, dovettero essere rinforzate con chiavi e catene di ferro. Il santuario di S. Maria subì notevoli danni. Fuori dal paese, alcune ville sebbene costruite con mura spesse rimasero danneggiate (villa Vanni, villa Alberti e villa Citernesi). San Casciano in Val di Pesa subì pochi danni nel centro del paese. Molte mura esterne dei palazzi riportarono delle lesioni. Rimasero altresì lesionate alcune ville: Parronchi, Bonanni e Le Corti dove furono abbattute due torri. A Tavernelle molte case subirono lesioni con caduta di fumaioli; la chiesa rimase lievemente lesionata (Baratta, 1901 e CFTI).
4 S e (g) AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE 2.4 Terremoto del 24 marzo 1959 (Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano in Val di Pesa) I cataloghi consultati riportano solo il dato macrosismico senza alcuna descrizione dei danni. 3 PERICOLOSITÀ SISMICA DI RIFERIMENTO ATTUALE In figura 3 sono diagrammati i parametri che descrivono la pericolosità sismica di riferimento al sito di Figline Valdarno, dove è installata una stazione accelerometrica della rete nazionale ITACA (DPC). Il sottosuolo è classificato tipo B, la categoria topografica è T1. In particolare il picco di accelerazione al bedrock assume il valore a g = 0.12 g in corrispondenza della probabilità del 10% in 50 anni (T R = 475 anni) e il valore a g = 1 g in corrispondenza della probabilità del 2% in 50 anni (T R = 2475 anni). Il picco registrato in occasione dell'evento del 21/07 è a g = 12 g, che tenendo conto del tipo di sottosuolo (B) corrisponde a un picco al bedrock di circa a g = 10 g ed è relativo, quindi, ad una probabilità di superamento molto elevata in 50 anni (Figura 3). 0.3 T*c Fo/10 ag/g P VR Fig. 3. Parametri che descrivono la pericolosità sismica di riferimento al sito di Figline Valdarno Nelle figure 4 e 5 sono riportati gli spettri elastici in accelerazione relativi al sottosuolo tipo B, per diversi valori della probabilità di superamento in 50 anni, e gli spettri relativi alle registrazioni della scossa principale del 19/12/2014. Si nota un certo contenuto ai bassi periodi mentre al crescere del periodo le ordinate si abbattono rapidamente. In figura 6 sono rappresentati gli spettri di accelerazione per diversi tipi di suolo (medium soil = C). Poco importanti i valori in termini di spostamento (Figura 7). Soil B 2% 5% 10% 22% 39% 63% Figline WE Figline NS Fig. 4. Spettri elastici al sito di Figline Valdarno e spettri delle registrazioni dell'evento del 21/07/2013 (elab. ENEA da dati DPC)
5 AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE S e (g) Soil B 2% 5% 10% 22% 39% 63% Figline WE Figline NS Fig. 5. Spettri eleatici di fig. 2 fino al T = 1.0 sec (elab. ENEA da dati DPC) S e (g) T R =475a Soft Soil Medium Soil Rigid Soil Fig. 6. Spettri elastici di riferimento per diversi tipo di sottosuolo al sito di Figline Valdarno S De (m) 0.1 Soil B 2% 5% 10% 22% 39% 63% Figline WE Figline UP Fig. 7. Spettri elastici di spostamento al sito di Figline Valdarno e spettri di spostamento dell'evento del 19/12/2014 (elab. ENEA da dati DPC) Per quello che riguarda la pericolosità sismica di base, Regione Toscana ha reso disponibili gli input sismici sismocompatibili e spettrocompatibili calcolati per tutti i Comuni, da utilizzare per l'esecuzione di analisi di risposta sismica per la realizzazione di studi di microzonazione sismica di Livello 3. In Figura 8 sono riportati gli spettri di risposta del gruppo di 7 time-history calcolate per il Comune di Figline Valdarno nel quale è installata la stazione accelerometrica della rete nazionale. I parametri di ricerca degli accelerogrammi sono riportati nella tabella 6, unitamente ai valori delle massime
6 S e (g) AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E LO SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE accelerazioni attese al bedrock espresse in g (ag475rif) corrispondenti ad un tempo di ritorno di 475 anni (Mappa di pericolosità sismica INGV, percentile), riferite alla Sede comunale. 1 FIGLINE VALDARNO - ag0(475)rif = g TH1 TH2 TH4 TH3 TH5 TH6 TH7 Media NTC_ Fig. 8. Spettri di risposta delle time-history relative al Comune di Figline Valdarno (elab. ENEA da dati Regione Toscana) Tab. 6. Figline Valdarno (FI) - Ag475rif = TH Mw Dist.Ep.(km) Fatt.Sc. (%) TH TH TH TH TH TH TH BIBLIOGRAFIA Baratta M., I terremoti d Italia, Torino 1901, (rist. Forni ed., Sala Bolognese, Aprile 1979). Boschi E. et al., Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 a.c. al 1990, Ing SGA, Bologna M. Locati, R. Camassi e M. Stucchi (a cura di), DBMI11, la versione 2011 del Database Macrosismico Italiano. Milano, Bologna, DOI: 1092/INGV.IT-DBMI11. (CFTI) Catalogue of strong Earthquakes in Italy ( ), (DOM) Archivio Macrosismico GNDT (1995), Regione Toscana, Accelerogrammi di riferimento per la Regione Toscana, sett/pta/sismica/01informazione/banchedati/input_sismici/index.htm.
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