Indagine sulle Malformazioni congenite in Emilia Romagna (IMER)

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3 Indagine sulle Malformazioni congenite in Emilia Romagna (IMER) Rapporto annuale sulle malformazioni congenite (Database al dicembre 2016) COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO G. Astolfi, E. Calzolari, E. Forini, A. Franchella, GP Garani, N. Napoli, A. Neville, A. Verzola, S. Volpato COORDINAMENTO SCIENTIFICO G. Ancora, G. Astolfi, E. Calzolari, G. Cocchi, A. Franchella, G.P. Garani, L. Garavelli, L. Lugli, C. Magnani, N. Melli, A. Neville, N. Rizzo, E. Rozzi, G. Simonazzi, A. Vancini, S. Volpato REGIONE EMILIA ROMAGNA SERVIZIO ASSISTENZA OSPEDALIERA E. Rozzi, M. Volta REGIONE EMILIA-ROMAGNA SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO SANITÀ E POLITICHE SOCIALI S. Battaglia, C. Lupi, S. Simoni, E. Verdini REGIONE EMILIA-ROMAGNA SERVIZIO ASSISTENZA DISTRETTUALE-AREA FARMACO A. Brambilla, A. Puccini REGISTRO EUROPEO PER LE MALFORMAZIONI CONGENITE (EUROCAT)

4 IMER Database E vietata la riproduzione anche parziale senza autorizzazione Siamo disponibili a fornire informazioni su richiesta Corso Giovecca, Ferrara (Italy) Tel asg@unife.it, nvm@unife.it Sito web:

5 Centri partecipanti e collaboratori AUSL PIACENZA Piacenza G Biasucci - I. Maffini* - A. Schiavi Fiorenzuola d Arda B. Sartori* Piacenza AOU PARMA Parma Ospedali Riuniti - PR S. Dallaglio* - G. Giordano - C. Magnani * - S. Pezzoni - F. Pisani - C. Ruspaggiari AUSL PARMA Fidenza M.L.Bidetti *,V. Allegri, M. Pilato Borgo Val di Taro A. Albarelli - G. Attanasi - E. Fragale* - R. Brindani Città di Parma F. Cassaro - R. Concari* - R. Malvicini AO REGGIO EMILIA Reggio Emilia S. Maria Nuova - RE MP Bonasoni - G. Comitini* - F. Franchi - C. Fusco - L. Garavelli* - G.C. Gargano - N. Melli *- I. Blasi - S. Paganelli AUSL REGGIO EMILIA Guastalla C. Alessandrini - M. Corsini* - G. Tonni Montecchio D. Novelli* Scandiano A. Amato - N. Giaroni - L. Melandri - R. Palmieri* - A. Volta Castelnovo né Monti C. Monti - E.C. Di Grande*

6 AOU MODENA Modena Policlinico - MO G. Barozzi - E. Bertucci - L. Lugli* AUSL MODENA Carpi P. Accorsi - A. Borghi* - A. Simoni Mirandola A. Corsini - F. Pantoli* Sassuolo C. Chiossi - R. Pagano - C. Rivi - M.C. Galassi - G. Galloni - S. Vaccari - C. Zanacca, Pavullo nel Frignano B. Guidi* - A. M. Mastinu - S. Perrini AOU BOLOGNA Bologna S.Orsola-Malpighi - BO F. Bedetti - M. Bonvicini - P. Calderoni - A.G. Cimatti - G. Cocchi*- S. Gualdi - G. Pilu - M.C. Pittalis - D. Prandstraller - N. Rizzo - A. Rocca - G. P. Salvioli - F. Sbravati - G. Simonazzi - M. Spinelli AUSL BOLOGNA Maggiore - BO B. Barbieri* - A. Salerno - F. Sandri - A. Vancini* - C. Vicinelli - A. Visentin - M. Zecchi Porretta Terme A. Perrone* Bentivoglio F. Foschi* AUSL IMOLA Imola L. Castagnari - G. Gandolfi Colleoni - M. Lanari - D. Silvestrini*

7 AOU FERRARA Ferrara Arcispedale S. Anna - FE C. Bazzanini - C. Borgna - D. De Fazio - A. Franchella - G. P. Garani*- M. Garuti - P. Guerrini - A. Patella - L. Tamisari - F. Vesce AUSL FERRARA Cento F. Borghesani - M. Cornale - S. Dallavecchia* - P. Di Donato - G. Mandrioli - D. Radi - G. Soffritti Ospedale del Delta I. De Carlo* - C. De Felice - F. De Luca - G. Gurzoni* - L. Malaguti - R. Renza * Referente AUSL ROMAGNA Ravenna - Lugo - Faenza C. Muratori* Forlì L. Marangio* - E. Valletta Cesena A. Biasini* - MC Laguardia* - L. Malaigia - L. Ridolfi Rimini G. Ancora - G. Battagliarin - M. Capelli*, I. Donati - P. M. A. Mammoliti*

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9 INDICE 1. Introduzione 2. Risultati Contributo dei flussi CedAP e SDO al registro IMER 2.2 Caratteristiche principali dei casi registrati nel Casi ad inquadramento nosologico noto 2.4 Casi con malformazioni multiple (polimalformati) 2.5 Distribuzione dei casi in sottogruppi di malformazione per provincia di nascita e di residenza 3. Sorveglianza delle malformazioni congenite 4. Diagnosi prenatale e malformazioni congenite 5. Caratteristiche della popolazione in studio e confronto con la popolazione regionale (fonte CedAP) 6. Confronto IMER-EUROCAT 6.1 Confronto tra gruppi di malformazioni 7. Presentazione di condizioni malformative selezionate dal 2007 al Confronto con il registro Toscano (RTDC) e Eurocat 8. Influenza della diagnosi prenatale sull interruzione volontaria di gravidanza di feti con cardiopatia congenita 9. Contributo del Registro regionale malattie rare al Registro IMER

10 2 Rapporto IMER 2014

11 1. Introduzione Il rapporto annuale IMER rappresenta l'occasione per presentare pubblicamente i dati di attività del Registro Regionale; il convegno rappresenta da un lato un fondamentale momento di incontro e aggregazione con i numerosi referenti regionali e di condivisione e discussione dei risultati raggiunti e delle criticità emerse, dall altro un occasione per la presentazione delle principali collaborazioni in atto e per la definizione dei progetti di formazione, informazione e ricerca. L attività del Registro si basa ormai da diversi anni su una fondamentale collaborazione e integrazione con numerosi flussi informativi regionali. Oltre al già collaudato collegamento con il flusso Certificato d'assistenza al parto (CedAP), con quello delle interruzioni di gravidanza e con i flussi relativi all'erogazione dei farmaci, negli ultimi anni è stato consolidato il rapporto con il registro regionale delle malattie rare e con il flusso delle schede di dimissione ospedaliera (SDO), in particolare per l individuazione dei casi con malformazioni congenite alla nascita o in ricoveri entro il primo anno di vita. Le SDO del neonato vengono linkate e integrate con gli altri flussi informativi: le SDO della madre, il CedAP e il registro IMER. Per questi collegamenti è stato ideato e costruito un apposito algoritmo che, analizzando le singole SDO, esegue un operazione di ricerca e di identificazione dei casi di malformazione. Il confronto con il registro delle malattie rare è molto rilevante perché le malformazioni congenite rappresentano al suo interno uno dei gruppi di patologie per le quali viene richiesta più frequentemente l esenzione, con rilevanti implicazioni di sanità pubblica. La collaborazione fra i due registri si è concretizzata con un contributo del Registro IMER al rapporto annuale sulle malattie rare e con un analogo contributo del Registro malattie rare al rapporto annuale IMER. La collaborazione del Registro IMER con altri registri europei (EUROCAT) e l adesione del Registro IMER all International Clearinghouse for Birth Defects Monitoring System (ICBDMS), ha reso possibile l'utilizzo dei dati per la redazione di molti lavori scientifici. La collaborazione internazionale è elemento cardine per la valutazione della qualità dei dati raccolti dal Registro e per il confronto e la condivisione di problematiche cliniche, diagnostiche ed assistenziali correlate alle anomalie congenite. L analisi condivisa dei risultati ottenuti, inoltre, indirizza la ricerca e l identificazione/valutazione di possibili fattori eziologici. A questo proposito vogliamo sottolineare come tali collaborazioni abbiano portato il Registro IMER a l Università di Ferrara a far parte di un nuovo consorzio di ricerca internazionale (EUROlinkCAT) che ha ottenuto un importante finanziamento da un bando competitivo europeo (HORIZON 2020) per studiare la relazione tra la presenza di malformazioni congenite e il rischio di morte, ospedalizzazione, e performance scolastica in oltre bambini della comunità europea. Il Report 2014 presenta, oltre ai consueti risultati sulla epidemiologia descrittiva delle malformazioni congenite in Regione, anche approfondimenti su specifiche tematiche correlate alle malformazioni congenite. Quest anno abbiamo voluto inserire i dati relativi alla prevalenza di microcefalia nella nostra regione anche in considerazione del grande interesse sviluppatosi nel mondo in seguito alla recente epidemia di infezioni da virus Zika che ha come possibile 3

12 complicanza questa malformazione nei nati da madri che hanno contratto l infezione. Inoltre il report presenta alcuni dati preliminari sul rapporto tra la diagnosi prenatale di cardiopatia congenita e interruzione volontaria di gravidanza. Il convegno 2016, il XXIX della storia del Registro, ha dato l opportunità di approfondire la tematica specifica delle malformazioni congenite degli arti attraverso i contributi di professionisti di diverse discipline. Come da tradizione è stata organizzata una tavola rotonda per esaminare specifici problemi assistenziali dei piccoli pazienti e delle loro famiglie con queste specifiche anomalie e cercare di definire il più appropriato percorso diagnostico assistenziale. Il Coordinamento Scientifico del Registro IMER desidera ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a raccogliere i dati che sono oggetto del presente Report mantenendo vivo nel tempo lo spirito di collaborazione e amicizia che sono alla base della attività più che trentennale del registro. Stefano Volpato Responsabile Registro IMER Direttore Centro di Epidemiologia Clinica della Scuola di Medicina (UNIFE) 4

13 2. Risultati 2014 L integrazione del flusso IMER con il Certificato di Assistenza al Parto (CedAP), e dal 2009 con le schede di dimissione ospedaliere (SDO), ha permesso di ottenere la copertura dei 30 punti nascita della Regione Emilia-Romagna e la sorveglianza dei nati (Tabella 1). In questo report il periodo di riferimento utilizzato per i confronti con il database IMER è il periodo Tabella 1: Denominatori 2014 (fonte CedAP) Denominatori (2014) N. Totale nati Nati vivi Nati morti 116 (3,1 %o) La natimortalità registrata tra i nati sorvegliati (116/ fonte CedAP) è risultata pari al 3,1 per (Tabella 1). Tra i 116 nati morti è stata segnalata la presenza di malformazioni congenite in 3 casi (3/116; 2,6%). I casi con malformazioni congenite registrati nei diversi flussi sono stati 1209 (977 nati vivi, 3 nati morti e 229 interruzioni di gravidanza) (Tabella 2) con una prevalenza alla nascita pari al 32,8 per Nel 27,5% dei 232 casi nati morti/interrotti è stato registrato riscontro autoptico. Tabella 2: Natimortalità e mortalità neonatale precoce nei casi malformati Casi malformati N. Nati vivi 977 Nati morti 3 ITG (interruzione di gravidanza) 229 Totale

14 Nei 1209 casi sono stati rilevati difetti con rapporto malformazioni/malformati pari a 1,35 (Tabella 3). Tabella 3: Caratteristiche principali dei casi registrati nel 2014 N. casi con malformazione N. Prevalenza N. difetti Rapporto Malformazioni Malformati Totale casi , ,35 Isolati , ,17 Associati 364 9, ,78 Malformati multipli 68 1, ,57 Cromosomici* 201 5, ,50 Condizioni note* 95 2, ,79 * Inquadramento nosologico noto 2.1 Contributo dei flussi CedAP, SDO e Malattie Rare al registro IMER La condivisione tra il Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali e il Servizio Statistica Sanitaria dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara ha portato all ottimizzazione delle risorse per l analisi dei flussi. In Figura 1 viene mostrato il contributo dei diversi flussi regionali SDO, CedAP e Registro Malattie Rare per l integrazione al Registro. Figura 1: Contributo esclusivo dei flussi CedAP e SDO al registro IMER Contributo dei flussi Cedap; 21; 1,7% SDO7+; 116; 9,6% SDO; 326; 27,0% Imer; 726; 60,0% R. Rare; 20; 1,7% SDO7+ : Casi identificati oltre la prima settimana di vita 6

15 Le malformazioni identificate dalle SDO oltre la prima settimana di vita rappresentano il 9,6% (116/1209) e sono prevalentemente rappresentate dal sottogruppo arti-muscolo scheletrico, seguito dal cardiovascolare e dal genitale (Tabella 4). Tabella 4: Casi SDO identificati oltre la prima settimana di vita, suddivisione in sottogruppi Sottogruppi Casi Totale % Arti e muscolo scheletriche ,8 Digerente ,4 S.N.C ,2 Cardiovascolare ,3 Urinario ,6 Genitali ,4 Labiopalatoschisi ,3 Occhio ,7 Orecchio ,0 Respiratorio 0 6 0,0 Totale isolati * ,5 Sindromici ,4 MCA ,9 Cromosomici ,0 Totale associati ,8 Totale ,8 * 27 casi isolati appartengono ad altri gruppi di malformazione 7

16 La percentuale delle ITG per malformazione sul totale dei casi rilevati dal Registro a partire dal 1996, mostra una crescita costante fino al 2004 e una successiva diminuzione fino al raggiungimento del minimo nel 2013 e una successiva risalita nel 2014 (Figura 2). Figura 2: % ITG per malformazione rilevate dal Registro dal 1996 al 2014 Percentuale delle ITG sul totale dei casi malformati rilevati 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0, Dal 2010 il Registro IMER riceve dal Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna l elenco dei casi di ITG in cui viene indicata la presenza di malformazione nel feto. Nella Tabella 5 è riportato il numero delle interruzioni per malformazione segnalate dalla Regione a partire dal 2010 e il numero delle corrispondenti schede IMER compilate. Dall analisi dei dati appare evidente come le schede IMER intercettino solo una parte dei casi reali di ITG. Per sopperire all evidente criticità, il Registro ha attivato un percorso di collaborazione con la Regione Emilia Romagna atto a migliorare la rilevazione e la registrazione dei casi di interruzione di gravidanza per malformazione. Tabella 5: Periodo : % ITG per malformazione segnalati dalla Regione e schede IMER compilate Anno Regione IMER % , , , , ,5 8

17 2.2 Caratteristiche principali dei casi registrati nel 2014 In accordo a quanto è definito dal manuale IMER ( i 1209 casi identificati sono stati classificati in isolati (845; 22,9 per 1.000) e associati ad altre anomalie congenite (364; 9,9 per 1.000). I casi associati sono stati ulteriormente suddivisi in condizioni riconducibili a patologia cromosomica (201; 5,5 per 1.000), a condizioni note (95; 2,6 per 1.000) e soggetti con malformazioni multiple non altrimenti classificabili (68; 1,8 per 1.000) (Tabella 3). L'integrazione dei dati IMER con il flusso informativo regionale sulla rilevazione delle interruzioni di gravidanza ha permesso di individuare 229 casi interrotti (229/1209; 18,9%) a seguito di diagnosi prenatale di malformazione congenita (Tabella 6). In 163 interruzioni è stata rilevata la presenza di anomalie associate, la maggior parte delle quali riconducibile ad anomalie cromosomiche (133/163; 81,6%). Tabella 6: Casi isolati e associati per tipo di nascita Isolati Associati Tipo Condizioni N. % Multipli Cromosomici di nascita Note N. % Totale Nati , ,5 980 ITG 66 28, ,2 229 Totale , , Nei parti (fonte Cedap) rilevati in Regione, vi sono state 614 gravidanze gemellari (18,2 per parti), di cui 599 bigemine, 12 trigemine e 3 quadrigemine; nei gemelli sono stati identificati 43 casi malformati (Tabella 7) con una prevalenza di malformati pari al 34,5 x (43/1.246). Sono stati osservati due casi con malformazioni concordanti nei gemelli: due gemelli con citomegalovirus e due con encefalocele. Tabella 7: Distribuzione dei malformati per sesso e genere del parto (singolo/gemello) Sesso N. Maschi 700 Femmine 480 Sesso indeterminato 0 Sesso non rilevato* 29 Sex ratio 1,45 Gemellarità Singoli 1166 Gemelli 43 * Tutte interruzioni di gravidanza 9

18 Commento: La prevalenza delle malformazioni congenite per il 2014 è il 32,8 %o, in aumento rispetto all anno precedente (+6.3 ). L integrazione dei flussi sanitari regionali, in particolare le SDO, ha completato la rilevazione delle malformazioni congenite nei nati vivi. In particolare ha permesso l identificazione di 116 casi (9,6%) oltre la prima settimana di vita. Si segnala inoltre l incremento di rilevazioni di malformazioni nei casi ITG rispetto all anno precedente. 2.3 Casi a inquadramento nosologico noto Le patologie a inquadramento nosologico noto sono riportate nelle Tabelle Tra i 1209 casi identificati, 201 (16,6%) presentavano un anomalia cromosomica (Tabella 8). Le condizioni malformative riconducibili a microdelezioni cromosomiche sono considerate tra le condizioni cromosomiche. Tabella 8: Casi con anomalia cromosomica Anomalia Cromosomica Trisomia 21 (Età media materna) Trisomia 18 (Età media materna) Trisomia 13 (Età media materna) Nati Interrotti Totale 31 (35,5) 1 (27,0) 0 (-) 83 (37,8) 19 (38,6) 5 (34,6) 114 (37,2) 20 (38,0) 5 (34,6) Trisomie di autosomi Monosomia X (S. di Turner) XXY (S. di Klinefelter) Delezione degli autosomi Traslocazioni sbilanciate autosomi Altre anomalie cromosomiche Totale (Età media materna) (35,2) (36,6) (36,1) 10

19 In 165 casi (165/201 82,1%) l anomalia cromosomica è stata rilevata in corso di gravidanza. A seguito della diagnosi prenatale, in 133 casi (133/165; 80,6%) la gravidanza è stata interrotta e in 32 casi (7 Trisomia 21, 10 S. di Klinefelters, 15 Altre) la gravidanza è proseguita. Tra i 201 casi di patologia cromosomica (5,5 per 1.000), sono stati identificati 114 casi (56,7%) di Trisomia 21 con una prevalenza del 30,9 per Questo dato di prevalenza è superiore al valore medio sia dei registri afferanti alla rete Eurocat sia dello stesso Registro IMER nel periodo (Tabella 9). Tabella 9: EUROCAT Down Syndrome (per 10,000 nati) periodo di riferimento Registry / Country Years Population LB N FD N TOPFA N Total N Total Preval. LB Preval. FD Preval TOPFA Preval Styria - Austria Antwerp - Belgium Hainaut - Belgium Zagreb - Croatia Auvergne - France French West Indies - France Isle de la Reunion - France Mainz - Germany Saxony-Anhalt - Germany Cork and Kerry - Ireland Dublin - Ireland SE Ireland Emilia Romagna - Italy Tuscany - Italy Malta N Netherlands - NL Norway Wielkopolska - Poland S Portugal Basque Country - Spain Valencia Region - Spain Vaud - Switzerland Wales - UK Ukraine LB = Live Births FD = Fetal Deaths / Still Births from 20 weeks gestation TOPFA = Termination of pregnancy for fetal anomaly following prenatal diagnosis 11

20 Nei casi di Trisomia 21 l età media materna era di 37,2 anni con un minimo di 24 anni e un massimo di 45 (Tabella 10). Tabella 10: Casi con Trisomia 21 per tipo di nascita ed età materna Tipo di nascita <=34 anni Età materna* >=35 % anni % Totale * % Nati 10 33, , ITG 14 16, , Totale 24 21, , * In 1 caso non è stata rilevata l età materna In Tabella 11 è riportata la distribuzione dei casi con Trisomia 21 tra le madri con cittadinanza italiana e straniera. Il 23,2% (26/112) dei casi con Trisomia 21 ha madre con cittadinanza straniera di cui 16 (16/26; 61,5%) con età pari o superiore a 35 anni rispetto al 83,7% (72/86) delle madri italiane. Tabella 11: Casi con Trisomia 21 - Cittadinanza delle madri ed esito della gravidanza Cittadinanza* Nati % ITG % Totale % Italiana 19 22, , Straniera 11 42, , Totale 30 26, , * In 2 caso non è stata rilevata la cittadinanza 12

21 Tabella 12: Distribuzione per provincia di residenza materna dei casi con Trisomia 21 Residenza Materna Nati ITG Totale Prevalenza x Denominatori ** % madri età >=35 ** Piacenza , ,0 Parma , ,4 Reggio Emilia , ,4 Modena , ,6 Bologna , ,6 Ferrara , ,2 Ravenna , ,8 Forli/Cesena , ,3 Rimini , ,4 Totale Regione , ,1 Extra Regione ,6 2239* 29,3 Non rilevata Totale , ** Fonte CedAP 2014; in 39 casi non è stata rilevata la residenza materna * 976/2.239 (43,6%) sono nati da madri straniere Commento: La patologia cromosomica rappresenta il 16,6% (201/1209) della casistica IMER. In particolare la prevalenza della Sindrome di Down per il 2014 (30,9 x ) mostra un valore superiore alla media del periodo di riferimento sia per il dato regionale che per il dato europeo (Tabella 9). Tale incremento potrebbe essere spiegato con la miglior accuratezza diagnostica dei casi di ITG verificatasi nell anno Il rilievo della patologia cromosomica in donne di età superiore ai 35 anni (83,4%; 111/133), ha confermato l importanza dell offerta attiva della diagnosi prenatale, come predisposto nella delibera regionale n. 533 (21 Aprile 2008), nel programma percorso nascita. Nelle donne di cittadinanza straniera che hanno avuto bambini con patologia cromosomica, il 52,2% (24/46) aveva un età maggiore o uguale ai 35 anni. Questo dato suggerisce l importanza del monitoraggio delle gravidanze delle donne straniere che possono avere difficoltà all accesso ai servizi. 13

22 Tabella 13: Casi ad inquadramento nosologico noto Condizione nota Nati ITG Totale Acondroplasia Acrocefalosindattilia Alport Artrogriposi multipla congenita Ballerd Gerald S Beckwith Wiedemann Condrodistrofia Craniosinostosi Cute marmorea teleangectasica congenita Displasia epifisaria multipla Epidermolisi bollosa Kartagener Charge Goldenhar Ittiosi bollosa di Siemens M sindrome Marfan S Nail Patella Neurofibromatosi Noonan Rubinstein Taybi Prader Willi Stickler tipo Sclerosi tuberosa Snith Magenis Rassel Silver Tracher Collins Sturgeweber Williams Young Simpson Altre non specificate Sequenze Agenesia renale bilaterale Bande amniotiche Oloprosencefalia Pierre Robin Poland Prune Belli Ambientali Citomegalovirus Sindrome del neonato da madre diabetica Toxoplasmosi Totale In 95 casi è stata riconosciuta una condizione riconducibile a sindromi, sequenze, condizioni note o a eziologia ambientale (Tabella 13). Tra questi casi, 81 sono nati (85,3%) e 14 sono stati interrotti (14,7%). 14

23 Si segnala che molte delle patologie a inquadramento nosologico noto hanno un eziologia genetica a elevato rischio di ricorrenza. Commento: Le condizioni a inquadramento nosologico noto rappresentano il 7,9% di tutti i casi registrati (95/1209). Il riconoscimento di specifiche sindromi è una caratteristica della capacità clinicodiagnostica dei referenti IMER e dei certificatori del registro delle Malattie Rare. Il rilievo di una condizione a possibile eziologia genetica pone il problema della ricorrenza del/i difetto/i in gravidanze successive e quindi la necessità di una adeguata consulenza genetica. 2.4 Casi con malformazioni multiple (polimalformati) Nell anno 2014 sono stati individuati 68 soggetti (5,6%; 68/1209) che presentavano due o più malformazioni non riconducibili ad una patologia ad inquadramento nosologico noto (polimalformati). La Tabella 15 presenta il numero dei difetti riscontrati nei 68 casi nei quali sono state rilevate 176 malformazioni con un rapporto malformazioni/malformati pari a 2,6. In particolare 29 casi pari al 42,6% presentavano 3 o più malformazioni associate Tabella 15: Numero dei difetti nei casi con malformazioni multiple Numero difetti Nati ITG N casi % ITG % TOT 2 difetti ,3 57,4 3 difetti ,8 28,0 4 difetti ,4 13,2 >=5 difetti ,0 1,4 Totale ,5 100,0 Gli apparati più rappresentati sono: cardiovascolare (25,7%), arti-muscolo scheletrico (19,4%), apparato urinario (14,2%) e organi genitali (7,4%) 16 casi (23,5%; 16/68) con 50 malformazioni sono stati interrotti a seguito di diagnosi prenatale. Commento: Le malformazioni multiple ad inquadramento nosologico non noto rappresentano il 5,6% di tutti i casi registrati (68/1209), con una prevalenza dell 1,8 per in accordo con il dato europeo (1,5 x 1000) (Arch Dis Child. 2012). Lo studio delle anomalie multiple è un elemento importante per la sorveglianza delle malformazioni congenite poichè la maggioranza dei teratogeni noti ha un effetto multisistemico. 15

24 2.5 Distribuzione dei casi in sottogruppi di malformazione per provincia di nascita e di residenza Nella Tabella 16 è presentata la distribuzione dei casi registrati nel 2014 per provincia di nascita dei casi. Nei diversi sottogruppi sono inclusi casi che presentano la malformazione come condizione isolata, mentre malformati con più difetti associati sono considerati, in rapporto all eziologia, tra i sottogruppi cromosomici, polimalformati o condizioni note. La prevalenza dei malformati nella regione è pari al 32,8 per nati. L analisi per provincia di nascita evidenzia un valore massimo a Bologna (43,8 per 1.000) ed un valore minimo a Ravenna. (14,3 per 1.000) Tabella 16: Casi identificati - Distribuzione in sottogruppi per provincia di nascita Provincia di nascita/ Sottogruppi PC PR RE MO BO FE RA FC RN Totale 2014 Prev. %o Prev. %o * S.n.c ,79 1,16 Occhio ,33 0,40 Orecchio ,41 0,23 Cardiovascolare ,60 6,01 Respiratorio ,16 0,30 Labiopalatosc ,98 0,88 Digerente ,47 1,25 Genitali ,47 1,60 Urinario ,82 2,35 Arti-musc.schel ,18 3,19 Tegumenti ,16 0,10 Altre malformaz ,57 0,49 Polimalformati ,85 1,46 Cromosomici ,45 3,54 Condizioni Note ,58 1,91 Totale malform ,8 Nati Prevalenza %o 33,9 25,4 36,5 30,0 43,8 43,0 14,3 28,1 27,4 32,8 Prevalenza %o * * Prevalenza calcolata su nati 33,0 25,1 25,5 20,3 35,6 27,0 16,1 20,1 11,0 24,9 16

25 La Figura 3 presenta le prevalenze provinciali nell anno 2014 dei casi nati malformati in Regione con relativi limiti di confidenza (95%), rispetto alla prevalenza media regionale nel medesimo periodo. Figura 3: Confronto tra le prevalenze nelle province di nascita e media regionale nel

26 In Tabella 17 è presentata la distribuzione dei casi per provincia di residenza materna. Tabella 17: Casi identificati - Distribuzione in sottogruppi per provincia di residenza materna Provincia di residenza* /Sottogruppi PC PR RE MO BO FE RA FC RN RER ^ Prev %o Prev S.n.c ,62 1,09 Occhio ,29 0,43 Orecchio ,38 0,24 Cardiovascolare ,64 6,00 Respiratorio ,14 0,26 Labiopalatoschisi ,98 0,90 Digerente ,45 1,31 Genitali ,57 1,62 Urinario ,92 2,37 Arti e musc.schel ,25 3,19 Tegumenti ,17 0,10 Altre malformaz ,61 0,44 Polimalformati ,79 1,48 Cromosomici ,18 3,40 Condizioni Note ,57 1,95 Totale ,6 Residenti Prevalenza %o 39,3 24,9 39,42 31,3 33,7 47,9 19,9 30,9 29,6 32,6 Prev ,4 23,3 27,7 22,1 26,6 31,1 22,0 23,7 13,5 24,8 * In 11 casi non è stata rilevata la residenza materna. In 70 casi la residenza materna era extra Regione con una prevalenza del 31,3 x (70/2239 nati residenti extra Regione nel 2014) ^ Regione Emilia Romagna La Figura 4 presenta le prevalenze provinciali dei casi nati malformati e residenti in Regione con relativi limiti di confidenza (95%), rispetto alla prevalenza media regionale nel medesimo periodo. Figura 4: Confronto tra le prevalenze nelle province di residenza e media regionale nel

27 L analisi della mobilità inter-regionale delle madri (Tabella 18 e 19) evidenzia come Bologna rappresenti il polo di attrazione per l assistenza di patologie malformative per madri residenti in regione (19,4%). Tabella 18: Mobilità attiva e passiva inter-regionale Provincia di nascita Residenza* PC PR RE MO BO FE RA FC RN Tot. Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì/Cesena Rimini Extraregione Totale Non rilevati * In Regione Emilia Romagna Tabella 19: Percentuali di mobilità attiva e passiva inter-regionale Provincia Numero casi Madri residenti Da altre province Verso altre province Piacenza (81,8%) 1 (1,3%) 12 (15,6%) Parma (72,2%) 17 (15,7%) 11 (10,2%) Reggio E (72,8%) 9 (4,6%) 37 (19,0%) Modena (70,4%) 28 (13,0%) 27 (12,5%) Bologna (67,0%) 73 (19,4%) 14 (3,7%) Ferrara (76,3%) 13 (11,0%) 13 (11,0%) Ravenna (61,9%) 2 (3,2%) 20 (31,7%) Forlì/Cesena (74,5%) 10 (9,1%) 16 (14,5%) Rimini (71,6%) 7 (7,4%) 10 (10,5%) 19

28 Commento: Il confronto dei dati 2014 con il baseline di riferimento ( ) registra una variabilità di prevalenza all interno delle diverse provincie con una prevalenza più bassa a Ravenna e nettamente più alta a Piacenza, Reggio E. e Ferrara. Ulteriori indagini saranno effettuate per meglio comprendere l origine di queste differenze rispetto alla media regionale. 3. Sorveglianza delle malformazioni congenite Nella Tabella 20 e 21 è riportato il rapporto osservato/atteso per 15 malformazioni selezionate nell anno 2014 e confrontato con il periodo di riferimento nei nati e nei residenti. Nell anno in esame è stato osservato un incremento delle malformazioni totali (P<0,01) rispetto all atteso totale. Per le singole malformazioni oggetto di sorveglianza si segnalano nei nati residenti e non incrementi significativi rispetto all atteso per i sottogruppi Ipospadia, Sindattilia e Trisomia 21. Il Registro partecipa attivamente alla sorveglianza condotta da EUROCAT ( EUROCAT ha un esperienza di oltre 30 anni di sorveglianza delle malformazioni congenite in Europa, nella identificazione di trends temporali, cluster spaziali e nella valutazione di eventi avversi da esposizione ambientale. In questi anni il registro europeo ha condotto annualmente la sorveglianza dei Registri promuovendo la valutazione locale dei risultati ottenuti. Il monitoraggio statistico consente la regolare e sistematica valutazione dei dati raccolti. I report annuali di EUROCAT e le metodologie statistiche utilizzate sono disponibili sul sito ( 20

29 Tabella 20: Sorveglianza delle malformazioni congenite nel 2014 nei nati in Regione Provincia di nascita Prev Tassi Attesi PC PR RE MO BO FE RA FC RN Osserv. x Z P Tot. Malformati 248,1 914, ,07 9,75 P<=0,01 Malformazioni Anencefalia 1,94 7, ,17 0, Spina Bifida 2,55 9, ,07 1, Idrocefalo 4, ,16 0, Palatoschisi 5, ,7 0, Labio-Palato 7,52 27, ,5 1, Atres Esofagea 3,64 13, ,98-0, Atres Ano-Ret. 1,88 6, ,17 0, Ipospadia 17,17 63, ,32 4,24 P<=0,01 Polidattilia 10,07 37, ,48 1, Sindattilia 3,15 11, ,43 2,46 P<=0,05 Ass. Rid. Arti 3,88 14, ,7 1, Osteo-Displasia 2,73 10, ,34 1, Onfalocele 1,88 6, ,09-1, Gastroschisi 0,85 3, ,36 1, Trisomia 21 21,05 77, ,93 4,14 P<=0,01 21

30 Tabella 21: Sorveglianza delle malformazioni congenite nel 2014 nei nati da madre residente in Regione Provincia di residenza Prev Attesi PC PR RE MO BO FE RA FC RN N. Tassi x Z P Tot. Malformati 247,8 856, ,7 9,2 P<=0,01 Malformazioni Anencefalia 1,7 5, ,31 0, Spina Bifida 2,35 8, ,47 1, Idrocefalo 4,51 15, ,21 0, Palatoschisi 5,42 18, ,07 0, Labio-Palato 7, ,26 1, Atres Esofagea 3,79 13, ,89-0, Atres Ano-Ret. 1,83 6, ,02 0, Ipospadia 17,51 60, ,48 4,43 P<=0,01 Polidattilia 9,93 34, ,44 1, Sindattilia 3,14 10, ,78 2,78 P<=0,01 Ass. Rid. Arti 3,72 12, ,21 1, Osteo-Displasia 2,81 9, ,05 1, Onfalocele 1,7 5, ,16-0, Gastroschisi 0,85 2, ,45 1, Trisomia 21 20,31 70, ,63 3,43 P<=0,01 22

31 4. Diagnosi prenatale e malformazioni congenite Il registro IMER, in accordo con le linee guida di EUROCAT, pone attenzione alla diagnosi delle malformazioni congenite in epoca prenatale. Con il termine diagnosi prenatale si intende la capacità di individuare patologie malformative con l utilizzo di indagini strumentali e di laboratorio nel corso dell intera gravidanza. I metodi utilizzati per effettuare la diagnosi prenatale includono l ecografia fetale, le indagini biochimiche, citogenetiche e molecolari effettuate su materiale fetale (ottenuto mediante prelievo di villi coriali, amniocentesi, funicolocentesi o altri tessuti). Su indicazioni di EUROCAT, il Registro IMER pone attenzione all epoca in cui è avvenuto il riconoscimento delle anomalie congenite, al risultato (positivo o negativo) delle metodiche diagnostiche utilizzate e all esito della gravidanza. I registri italiani delle malformazioni congenite, su richiesta di EUROCAT, hanno fornito informazioni sulle linee di condotta ufficiali in Italia relative ai protocolli di accesso agli esami di laboratorio e di diagnostica strumentale per le donne in stato di gravidanza e a tutela della maternità, indicati nel Decreto Ministeriale del 10 Settembre 1998 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 245 del Nei 1209 casi rilevati nel 2014, in 462 (38,2%) l anomalia congenita è stata rilevata in corso di gravidanza. In 233 casi (50,4%) la gravidanza è stata portata a termine e in 229 (49,6%) la gravidanza è stata interrotta (Tabella 22). In 139 dei 233 casi nati vivi (59,7%) la malformazione è stata accertata prima della 24 a settimana di gravidanza. Tabella 22: Nati e interrotti con malformazione rilevata in corso di gravidanza Tipo di Nascita N. % Nati ,4 ITG ,6 Totale Di seguito vengono riportate alcune tabelle elaborate da EUROCAT, basate sui dati forniti dai registri europei nel periodo , nei quali l informazione relativa alla diagnosi prenatale era nota almeno nell 80% dei casi (Tabelle 23-35). Nelle tabelle sono state escluse le condizioni genetiche e gli asterischi (*) identificano celle con meno di 5 casi. Le successive tabelle si riferiscono a dati Eurocat aggiornati al 9 febbraio

32 Malformazioni selezionate, esclusi i casi in cui la malformazione è stata riscontrata in soggetti con anomalia cromosomica: - Anencefalia - Spina bifida - Idrocefalo - Trasposizione delle grosse arterie -TGA - Cuore sinistro ipoplasico - Labiopalatoschisi - Gastroschisi - Onfalocele - Agenesia renale bilaterale - Riduzione degli arti Casi cromosomici: - Trisomia 21 Tabella 23: Diagnosi prenatale di malformazioni selezionate nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Anencefalia (98.9%) Spina bifida (88.3%) Idrocefalo (75.2%) TGA* (61.1%) Cuore sn ipolasico (85.1%) Labiopalatoschisi (62.9%) Gastroschisi (93.8%) Omfalocele (91.5%) Agenesia renale (94.1%) Riduzione arti (55.3%) Cromosomi (72.2%) Trisomia (68.7%) * Trasposizione grosse arterie 24

33 Tabella 24: Diagnosi prenatale di anencefalia nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (94%) 4(11%) 1(3%) 28 (80%) Tuscany (Italy) (100%) 0 (0%) 0 (0%) 32 (100%) Other registry (98%) 44(5%) 45(5%) 803 (88%) Total (98%) 48 (4%) 46 (4%) 863 (88%) Tabella 25: Diagnosi prenatale di spina bifida nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (72%) 9 (19%) 0 (0%) 25 (53%) Tuscany (Italy) (95%) 5 (10%) 1 (2%) 38 (82%) Other registry (88%) 253 (23%) 15 (2%) 683 (63%) Total (88%) 267 (22%) 16 (1%) 746 (63%) Tabella 26: Diagnosi prenatale di idrocefalo nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (41%) 14 (15%) 0 (0%) 23 (25%) Tuscany (Italy) (93%) 15 (32%) 2 (4%) 26 (56%) Other registry (77%) 341 (33%) 34 (3%) 406 (40%) Total (75%) 370 (32%) 35 (3%) 455 (39%) Tabella 27: Diagnosi prenatale di trasposizione grossi vasi nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (62%) 35 (59%) 0(0%) 2(3%) Tuscany (Italy) (71%) 24 (61%) * * Other registry (60%) 326 (46%) * * Total (61%) 385 (48%) 6 (0%) 97 (12%) * Dato mancante 25

34 Tabella 28: Diagnosi prenatale di cuore sinistro ipoplasico nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (72%) 12 (32%) 0 (0%) 15 (40%) Tuscany (Italy) (93%) 9 (29%) 2 (6%) 18 (58%) Other registry (85%) 178 (38%) 15 (3%) 202 (44%) Total (85%) 199 (37%) 17 (3%) 235 (44%) Tabella 29: Diagnosi prenatale di labiopalatoschisi nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (40%) 53 (36%) 0 (0%) 7 (4%) Tuscany (Italy) (65%) 35 (49%) 1 (1%) 11 (15%) Other registry (64%) 927 (57%) 18 (1%) 106 (6%) Total (62%) 1015 (55%) 19 (1%) 124 (6%) Tabella 30: Diagnosi prenatale di gastroschisi nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (88%) 13 (76%) 0(0%) 2(12%) Tuscany (Italy) (100%) 11 (78%) * * Other registry (93%) 468 (76%) * * Total (93%) 492 (76%) 19 (2%) 91 (15%) Tabella 31: Diagnosi prenatale di onfalocele nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (94%) 9 (50%) 0 (0%) 8 (44%) Tuscany (Italy) (86%) * * 15 (68%) Other registry (91%) * * 254 (54%) Total (91%) 169 (33%) 14 (2%) 277 (56%) 26

35 Tabella 32: Diagnosi prenatale di agenesia renale bilaterale nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) 6 5 (83%) 0 (0%) 0 (0%) 5 (83%) Tuscany (Italy) 10 9 (90%) * * 8 (80%) Other registry (94%) * * 184 (71%) Total (94%) 41 (15%) 18 (6%) 197 (73%) Tabella 33: Diagnosi prenatale di riduzione degli arti nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (34%) 16 (16%) 0 (0%) 17 (18%) Tuscany (Italy) (46%) 9 (12%) 1 (1%) 25 (33%) Other registry (57%) 275 (28%) 12 (1%) 266 (28%) Total (55%) 300 (26%) 13 (1%) 308 (28%) Tabella 34: Diagnosi prenatale di cromosomi nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (77%) 129 (18%) 2 (<1%) 429 (59%) Tuscany (Italy) (85%) 52 (8%) 7 (1%) 457 (76%) Other registry (70%) 1109 (13%) 267 (2%) 5058 (55%) Total (71%) 1290 (13%) 276 (2%) 5944 (56%) Tabella 35: Diagnosi prenatale di Trisomia 21 nei registri EUROCAT ( ) Registri Casi totali Casi diagnosticati prenatalmente Nati vivi diagnosticati prenatalmente (%) Nati morti diagnosticati prenatalmente (%) ITG (%) Emilia Romagna (Italy) (69%) 44 (10%) 0 (0%) 259 (59%) Tuscany (Italy) (80%) 22 (6%) 2 (<1%) 272 (74%) Other registry 11795* 7388 (63%) 561 (5%) 196 (2%) 5969 (51%) Total 12597* 7987 (63%) 627 (4%) 198 (1%) 6500 (52%) * Il 5% dei casi sono stati esclusi dal conteggio poichè non è stato registrato il tipo di evento (nato o interrotto) 27

36 Commento: I dati IMER che si riferiscono alle diagnosi prenatale di malformazioni congenite selezionate sono nella maggior parte dei casi paragonabili ai dati del Registro Toscano e rientrano nella media dei registri EUROCAT. Per selezionate malformazioni quali l idrocefalo, labiopalatoschisi e riduzione degli arti, la diagnosi prenatale del registro risulta inferiore rispetto alla media europea, verosimilmente a causa della non costante compilazione della diagnosi prenatale nei flussi regionali informatizzati utilizzati dal Registro come integrazione dei casi. Complessivamente, questi dati confermano la capacità diagnostica dei centri di diagnosi prenatale della nostra Regione e rappresentano un utile indicatore per la valutazione della qualità dei servizi. 28

37 5. Caratteristiche della popolazione in studio e confronto con la popolazione regionale (fonte CedAP) Nel 2014 i nati in Regione sono stati di cui 980 nati con almeno una malformazione; a questi si sono aggiunti 229 casi di interruzione di gravidanza per malformazione per un totale di malformati e una prevalenza del 32,8. Le successive caratteristiche dei malformati nel registro IMER sono state confrontate con le equivalenti variabili del flusso regionale CedAP: Dopo oltre 15 anni di incremento nel numero dei nati in regione, si assiste negli ultimi anni ad un decremento (da nel 2009 a nel 2014) e il tasso di natalità (dato provvisorio fonte ISTAT) scende a 8,2 nati per 1000 abitanti (era 9,7 nel 2009). Nello stesso periodo il registro IMER ha registrato rispettivamente 792, 897, 957, 835, 896 e 980 nati malformati le cui prevalenze sono rispettivamente 18,5-21,3-23,6-21,2-23,6-26,9; La frequenza di madri con cittadinanza straniera è stato in continuo aumento, secondo i dati CedAP, dal 17.1% del 2003 al 31,0% del 2013, mentre nel 2014 è stato osservato un leggero calo al 30,3%; se si considera il Paese di origine della donna, si è osservato un piccolo calo delle madri nate all estero dal 34,9 del 2013 al 34,6 del Nel Registro, 300 madri straniere (30,6%;300/980) nel 2014 hanno partorito un figlio con malformazione, mentre 659 sono state le madri italiane (in 21 madri non è stata rilevata la cittadinanza). Tra le donne che hanno partorito in Emilia-Romagna nel 2014, il 93,9% risiede in regione, il 4,1% in altre regioni e il 2,0% risiede all estero. Nel registro IMER il 94,4% (925/980) delle madri che hanno partorito nel 2014 sono residenti in regione. L età media delle madri al momento del parto è pari a 32,0 anni (in leggera crescita rispetto allo scorso anno), con una discreta differenza tra italiane (media 33,0 anni) e straniere (media 29,5). Nel registro IMER le 980 madri hanno un età media di 31,9 anni; le madri italiane hanno un età media di 33,2 anni mentre nelle straniere l età media si abbassa a 29,7. La frequenza relativa di donne che partoriscono ad un età uguale o superiore ai 35 anni è passata dal 25,5% nel 2003 al 34,5% nel 2014; la quota di minorenni è lo 0,3%. Nel Registro il 35,9% (352/980) delle madri ha un età maggiore o uguale a 35 anni, il 41,9% (276/659) delle madri italiane ha un età superiore o uguale a 35 anni contro il 24,0 (72/300) delle madri straniere. La frequenza relativa di madri non coniugate (nubili, separate, divorziate o vedove) è il 38,0% e in particolare si osserva un incremento, negli ultimi 12 anni, delle madri nubili con una frequenza che passa dal 19,7% al 35,7%. Nel registro IMER le madri non coniugate risultano essere nel 2014 il 37,7% (361/958). Il 25,3 % delle madri ha una scolarità medio-bassa (licenza elementare o di scuola media inferiore) mentre il 31,9% risulta laureata o con diploma universitario. Nel registro IMER la bassa scolarità è osservata nel 28,1% delle madri mentre il 32,0% risulta laureata. La scolarità dei padri risulta, nel complesso, inferiore aquella delle madri; nel 17,2% dei casi entrambi i genitori hanno una scolarità medio-bassa. Nel registro IMER i padri e le madri che hanno scolarità bassa sono il 17,9% dei nati. 29

38 Il 65,1% delle madri ha un attività lavorativa e l 8,1% risulta disoccupata o in cerca di prima occupazione mentre nel Registro le madri che lavorano sono il 64,3%. Le donne alla prima gravidanza rappresentano il 42,4% del totale, nel registro IMER sono il 43,7%. Il 17,4% delle donne che hanno partorito nel 2014 riferisce di essere stata fumatrice nei 5 anni precedenti la gravidanza. Nel Registro le mamme fumatrici prima della gravidanza sono il 20,4% Le donne che sono ricorse a tecniche di procreazione assistita sono state 884 (2,5% del totale dei parti), dato più che raddoppiato nel giro di 7 anni (erano l 1% nel 2006). La procreazione assistita nel registro IMER è stata utilizzata dal 3,6% delle mamme. Nel Registro il 33,4% (327/980) delle madri sono state sottoposte ad un indagine prenatale invasiva (amniocentesi, villo centesi o funicolocentesi), percentuale superiore a quella riscontrata nel flusso regione Cedap (20,3%). Nel Registro il 60,9% (199/327) delle madri sottoposte ad indagine prenatale invasiva ha un età uguale o superiore ai 35 anni. Il tasso di gravidanze pretermine (<=36 s.g.) è il 6,8%, quello di gravidanze post-termine (>=42 s.g.) è l 1,3%. Nel registro IMER le gravidanze pretermine sono il 13,4% e l 1,2% di post-termine Il tasso di parti plurimi è del 1,8 % mentre nel registro IMER è del 3,8%. Il tasso di neonati (vivi) di peso inferiore ai 2500 grammi è 6,8%, quello dei neonati di peso inferiore ai 1500 grammi è 1,1%; la frequenza dei macrosomi (peso 4 kg) è del 6,6%. Nel registro IMER i nati con peso inferiore a 2500 grammi sono il 14,8%, quelli inferiori a 1500 grammi sono il 2,4% e i macrosomi sono il 5,5%. 30

39 6. Confronto IMER-EUROCAT Il network EUROCAT ha iniziato l attività dal 1979 con una copertura media del 30% dell Europa. EUROCAT ha tra gli obiettivi: - fornire dati epidemiologici essenziali sulle malformazioni congenite in Europa - facilitare una segnalazione tempestiva dell esposizione a nuovi teratogeni - valutare l efficacia della prevenzione primaria - determinare l impatto degli screening prenatali - rappresentare un centro di riferimento per l informazione della patologia malformativa rivolta al personale sanitario e alla popolazione riguardo ad esposizioni ambientali od a fattori di rischio delle malformazioni congenite - sviluppare collaborazioni per la ricerca mirate allo studio delle cause delle anomalie congenite, alla loro prevenzione e al trattamento dei bambini affetti - agire da catalizzatore per lo sviluppo dei registri di anomalie congenite in Europa attraverso la raccolta di dati standardizzati e comparabili, condividendo le competenze e collaborando con un approccio congiunto alle problematiche della Salute pubblica europea. Nel sito web di EUROCAT ( sono disponibili tabelle con dati di prevalenza, aggiornate semestralmente, di 80 sottogruppi di malformazioni congenite di ogni registro partecipante, con il numero dei casi malformati suddivisi per tipo di nascita (nati vivi, nati morti e interruzioni di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale) dal

40 6.1 Confronto tra gruppi di malformazioni La Tabella 34 riporta il confronto per alcuni gruppi di malformazioni, distribuiti per tipo di nascita, dei casi rilevati nel 2014 dal network europeo EUROCAT e nel Registro IMER. Tabella 34: Confronto EUROCAT e IMER tra gruppi di malformazioni (2014) Nati sorvegliati: EUROCAT IMER EUROCAT Gruppi di Malformazione Nati ITG Totale Prev. x IMER Nati ITG Totale Prev. x Sistema Nervoso ,86 Difetti tubo neurale (DTN) ,78 (-) Occhio ,43 Orecchio, faccia e collo ,81 Difetti cardiaci congeniti ,87 (++) Difetto interventric.(div) ,70 (++) Respiratorio ,61 Schisi oro facciali ,92 Sistema digestivo ,72 Difetti parete addominale ,44 (--) Urinario ,90 Genitali ,76 (++) Ipospadia ,32 (++) Arti ,50 (+) Embriopatie da teratogeni ,09 S. genetiche/microdelezioni ,33 Anomalie cromosomiche ,91 (++) Trisomia 21/S. di Down ,93 (++) * (-) (+) P<0,05 (--) (++) P<0,01 Commento: Il confronto delle prevalenze di alcuni gruppi di malformazioni osservate nel registro IMER e in EUROCAT mostra alcune differenze significative. Alcune di queste significatività possono essere attribuite ad una nota differenza di prevalenza di alcune condizioni (DTN, Parete addominale) in Europa, altre rappresentano una variabilità di prevalenza riscontrabile anche in altri registri europei ed oggetto della sorveglianza periodica di EUROCAT ( Per quanto riguarda i DIV esistono problemi di inclusione di difetti settali minori e di classificazione tra i diversi Registri europei, dato che può spiegare almeno in parte la differenza di prevalenza IMER rispetto ad EUROCAT. Per quanto riguarda l aumentata prevalenza di anomalie cromosomiche, il dato è verosimilmente spiegabile con una migliore sorveglianza dei casi di ITG. P* 32

41 7. Presentazione di condizioni malformative selezionate dal 2007 al 2014-Confronto con il registro Toscano (RTDC) e Eurocat Per difetti selezionati viene presentata la casistica del Registro IMER nel periodo Il confronto con il Registro Toscano (RTDC) e con la media dei Registri europei (EUROCAT) è stata calcolata nel periodo Un analisi dettagliata dei dati sarà oggetto di prossime pubblicazioni. Difetti del tubo neurale: anencefalia, craniorachischisi, iniencefalo, encefalocele, spina bifida. Anencefalia Difetti del Tubo Neurale (DTN) Assenza completa o parziale delle ossa della volta cranica, della cute sovrastante e del parenchima cerebrale. Può essere distinta in una forma completa (olo-anencefalia) o parziale (mero-anencefalia). Se associata a rachischisi viene denominata craniorachisichisi. Iniencefalo Malformazione congenita dell occipitale e della colonna vertebrale con conseguente marcata retroflessione della testa ed assenza del collo. Le anomalie dell occipitale possono riguardare la sola squama o l intero osso; il forame magno risulta allargato. Le vertebre cervicali sono assenti o malformate; le anomalie vertebrali solitamente interessano anche altre regioni della colonna. Attraverso il forame occipitale le strutture cerebrali e/o cerebellari stabiliscono un contatto con le vertebre toraciche. Solitamente è presente una estesa rachischisi che può essere coperta da cute (iniencefalo chiuso) o esposta (iniencefalo aperto). Encefalocele Protrusione di meningi e/o parenchima cerebrale attraverso soluzioni di continuità delle ossa craniche. Nella maggioranza dei casi è interessata la linea mediana della volta cranica (encefalocele occipitale, parietale, frontale). L encefalocele può inoltre essere localizzato nelle fessure orbitarie, nella lamina cribriforme (encefalocele nasale) o nell etmoide (encefalocele nasofaringeo). Spina Bifida Malformazione congenita dovuta alla mancata saldatura degli archi posteriori vertebrali con conseguente protrusione di un involucro contenente meningi (meningocele) o meningi e tessuto nervoso (meningomielocele). Con mieloschisi si intende erniazione di tessuto nervoso senza alcun involucro. In base alla sede del difetto la spina bifida viene distinta in: spina bifida cervicale, toracica, toracolombare, lombare, lombo-sacrale e sacrale. La spina bifida occulta (difetto osseo coperto da cute integra) non rientra nella casistica. 33

42 Registro Emilia Romagna (IMER) Difetti del tubo neurale (DTN) (ICD9: 740, 741, 742) Totali Isolate Associate x x x Cond. Anni Nati N N N MCA note , ,69 5 1, , ,19 2 0, , ,01 0 0, , ,08 4 0, , ,20 3 0, , ,82 2 0, , ,42 3 0, , ,51 1 0, Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 10,09 Prevalenza Registro Toscana (x ): 6,12 Anom. Crom. Difetti del tubo neurale 8,00 7,00 6,00 x ,00 4,00 3,00 2,00 1,00 Totale Isolati Associati 0, I dati raccolti dal Registro IMER nel periodo documentano una sostanziale stazionarietà temporale della prevalenza di questa specifica malformazione. I dati della nostra regione hanno un andamento temporale sovrapponibile rispetto alle stime del registro Toscana e ai dati EUROCAT. L assenza di un chiara diminuzione della prevalenza di questa patologia, solleva dunque il problema della reale efficacia delle politiche di promozione della supplementazione volontaria di acido folico nel periodo peri-concezionale. 34

43 Registro Emilia Romagna (IMER) 12,00 Difetti del tubo neurale 10,00 8,00 x ,00 4,00 2,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Difetti del tubo neurale 11,00 9,00 7,00 x ,00 3,00 1,00-1, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 35

44 Microcefalia Lo sviluppo del cranio dipende dalla forza esercitata dal cervello in espansione per cui la microcefalia risulta essere un indicatore di iposviluppo cerebrale. Per microcefalia si intende un cranio con una circonferenza di misura inferiore alla norma. Vi è discordanza di opinioni sulla definizione di normalità: alcuni usano il termine microcefalia se la circonferenza cranica risulta essere tre deviazioni standard (-3SD) sotto la media per sesso ed età gestazionale, altri considerano 2 deviazioni standard (-2SD) il limite minimo di normalità. Il registro IMER utilizza per la definizione dei casi il limite di tre deviazioni standard (-3SD) integrato con la valutazione clinica, secondo quanto definito da Eurocat. 36

45 Registro Emilia Romagna (IMER) Microcefalia (ICD9: 7421) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note ,72 3 0,73 4 0, ,87 5 1,16 3 0, ,13 7 1,66 2 0, ,96 8 1,97 4 0, ,02 4 1,01 4 1, ,10 5 1,31 3 0, , ,71 4 1, Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 3,15 Prevalenza Registro Toscana (x ): 0,54 Anom. Crom. Microcefalia 4,00 3,50 3,00 x ,50 2,00 1,50 1,00 0,50 Totale Isolate Assoc. 0,

46 Registro Emilia Romagna (IMER) 4,00 Microcefalia 3,50 3,00 x ,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Microcefalia 4,00 3,50 3,00 x ,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 38

47 Idrocefalo Per idrocefalo si intende la dilatazione del sistema ventricolare dovuto ad alterata circolazione e/o assorbimento del fluido cerebrospinale non riconducibile ad una primitiva atrofia del cervello con o senza macrocefalia. L aumento di volume può interessare uno o tutti i ventricoli cerebrali, le cisterne e gli spazi corticali. L idranencefalo, una condizione in cui gli emisferi cerebrali sono praticamente assenti e sostituiti da una massa fluida non è compreso nel sistema classificativo. Per questa condizione la patogenesi vascolare è la più probabile Nella maggioranza dei casi l idrocefalo risulta presente come anomalia isolata; tra le forme associate più della metà dei casi è costituito da soggetti con anomalie multiple (l idrocefalo associato a spina bifida non viene considerato in quanto conseguenza della malformazione principale). In 6 casi (4% del totale) la causa è risultata essere una infezione connatale. 39

48 Idrocefalo (ICD9: 7423 escluso 74232) Registro Emilia Romagna (IMER) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note , ,20 3 0, , , , , ,34 5 1, , , , ,45 9 2,22 9 2, , ,81 3 0, , ,21 8 2, , ,53 6 1, Anom. Crom. Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 7,78 Prevalenza Registro Toscana (x ): 3,04 Idrocefalo 7,00 6,00 5,00 x ,00 3,00 2,00 Totale Isolati Associati 1,00 0,

49 Registro Emilia Romagna (IMER) 7,00 Idrocefalo 6,00 5,00 x ,00 3,00 2,00 1,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Idrocefalo 7,00 6,00 5,00 x ,00 3,00 2,00 1,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 41

50 Cardiopatie congenite Malformazioni cardiache congenite: tronco comune trasposizione dei grossi vasi Tetralogia di Fallot ventricolo unico difetti interventricolari difetti interatriali difetti dei cuscinetti endocardici cuore biloculare anomalie della valvola polmonare anomalie della tricuspide anomalie della valvola aortica anomalie della mitrale cuore sinistro ipoplasico altre anomalie di posizione, morfologia e conduzione NB NO pervietà del dotto arterioso coartazione dell aorta altre anomalie dell aorta anomalie dell arteria polmonare altre anomalie delle grandi vene (cava inferiore e superiore, polmonari) Difetti cardiaci severi hanno mortalità perinatale elevata e spesso sono rilevati nelle interruzioni terapeutiche di gravidanza. Molti nati vivi richiedono interventi chirurgici complessi. I difetti cardiaci severi comprendono: ventricolo unico, atresia della tricuspide, anomalia di Ebstein, il cuore sinistro ipoplastico, cuore destro ipoplastico, tronco comune, la trasposizione dei grossi vasi, difetti atrioventricolari, tetralogia di Fallot, atresia della valvola polmonare, atresia/stenosi della valvola aortica, coartazione dell aorta e il ritorno venosi polmonare anomalo (Codici ICD , 74510, , 7456, 74600, , 7467, 7471, codice ICD10 Q200, Q203-Q204, Q212-Q213, Q220, Q224- Q226,Q230, Q234, Q251, Q262 ) La prevalenza delle cardiopatie rilevata dal registro IMER nel periodo in esame mostra un andamento crescente riconducibile all inclusione nel Registro dei casi rilevati nelle SDO oltre la prima settimana di vita e alla diagnostica di cardiopatie severe. La maggioranza delle cardiopatie congenite è stata rilevata come malformazione isolata, intendendo come isolata la cardiopatia che non si accompagna ad altri difetti in altri distretti corporei ma che può essere associata ad altri difetti cardiaci (es. difetto interventricolare più difetto interatriale). 42

51 Cardiovascolare (ICD9: 745, 746, ) Registro Emilia Romagna (IMER) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note Anom. Crom , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 75,95 Prevalenza Registro Toscana (x ): 69,90 Cardiovascolare 120,00 100,00 x ,00 60,00 40,00 Totale Isolati Associati 20,00 0,

52 Registro Emilia Romagna (IMER) Cardiovascolare 120,00 100,00 80,00 x ,00 40,00 20,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Cardiovascolare 90,00 80,00 70,00 60,00 x ,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 44

53 Registro Emilia Romagna (IMER) Cardiopatie severe (ICD9: 74500,74510, , 7456, 74600, , 7467, 7471, 74742) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note , , , , , , , , , , , , , , , , , , Anom. Crom , , , , , , Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 23,28 Prevalenza Registro Toscana (x ): 17,27 Cardiovascolari severe 30,00 25,00 x ,00 15,00 10,00 Totale Isolati Associati 5,00 0,

54 Registro Emilia Romagna (IMER) Cardiopatie severe 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Cardiopatie severe 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 46

55 Labio-palatoschisi La labioschisi è un difetto congenito caratterizzato da incompleta o mancata saldatura delle diverse strutture embriologiche che danno origine al labbro. Si distingue una forma completa con interessamento del pavimento nasale ed una forma incompleta in cui il pavimento nasale non è coinvolto. L espressione fenotipica può variare da un ispessimento cutaneo parallelo alle pieghe del filtro, alla schisi del labbro con coinvolgimento dei processi alveolari, alla labioschisi con palatoschisi (labiopalatoschisi). Tipicamente è interessato il labbro superiore e la sede della lesione è solitamente laterale (mono o bilaterale). Molto rare sono le schisi mediane del labbro superiore o quelle del labbro inferiore. La prevalenza alla nascita è aumentata negli anni fino a risultare comparabile a quanto riportato da EUROCAT e dai dati di letteratura. 47

56 Labio-palatoschisi (ICD9: 7490, 7491, 7492) Registro Emilia Romagna (IMER) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Anom. Crom. Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 14,65 Prevalenza Registro Toscana (x ): 8,78 Labiopapaltoschisi 18,00 16,00 14,00 x ,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 Totale Isolati Associati 0,

57 Registro Emilia Romagna (IMER) Labiopalatoschisi 16,00 14,00 12,00 x ,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Labiopalatoschisi 16,00 14,00 12,00 x ,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 49

58 Stenosi/atresie esofagee con o senza fistola tracheo-esofagea Si definisce con stenosi esofagea un restringimento congenito del lume dell esofago; solitamente risulta interessato il terzo distale. L atresia esofagea è una interruzione completa del lume dell esofago con conseguente divisione dell esofago stesso in due monconi variamente distanti e non comunicanti tra di loro ma che possono comunicare con la trachea formando così una fistola tracheo-esofagea, oppure con un bronco dando luogo ad una fistola bronco-esofagea. L atresia esofagea e/o la fistola tracheoesofagea è suddivisa in cinque tipi in base alla disposizione anatomica ed alla presenza o meno di fistola tracheo-esofagea. Il primo tipo è caratterizzato da assenza di fistola, il quinto da assenza di atresia. La registrazione delle stenosi o atresie esofagee tiene conto della presenza o assenza di fistola. 50

59 Registro Emilia Romagna (IMER) Atresia esofagea con o senza fistola (ICD9: ) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note ,21 6 1,48 3 0, ,42 3 0,71 3 0, , ,34 5 1, , ,85 5 1, ,72 5 1,23 6 1, ,04 7 1,78 5 1, ,10 6 1,58 2 0, ,98 8 2,17 3 0, Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 2,50 Prevalenza Registro Toscana (x ): 2,37 Anom. Crom. Atresia esofagea 4,50 4,00 3,50 x ,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 Totale Isolati Associati 0,

60 Registro Emilia Romagna (IMER) 4,50 Atresia esofagea con/senza fistola 4,00 3,50 3,00 x ,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Atresia esofagea con/senza fistola 4,00 3,50 3,00 x ,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 52

61 Ernia diaframmatica Dislocamento dei visceri addominali nel torace attraverso una soluzione di continuo del diaframma con associata ipoplasia del polmone di vario grado. E una malformazione che dà grave distress respiratorio dopo poche ore o giorni dalla nascita e che richiede diagnosi tempestiva e correzione chirurgica del difetto. 53

62 Ernia diaframmatica (ICD9: 75661) Registro Emilia Romagna (IMER) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note ,97 6 1,48 2 0, , ,07 2 0, , ,57 2 0, ,37 8 1,90 2 0, , ,96 7 1, , ,04 4 1, ,32 4 1,05 1 0, ,90 4 1,09 3 0, Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 2,83 Prevalenza Registro Toscana (x ): 2,08 Anom. Crom. Ernia diaframmatica x ,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0, Totale Isolati Associati 54

63 Registro Emilia Romagna (IMER) Ernia diaframmatica x ,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Ernia diaframmatica 4,00 3,50 3,00 x ,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 55

64 Ipospadia L ipospadia è una malformazione congenita caratterizzata dall anomala localizzazione del meato uretrale che risulta situato in posizione ventrale e prossimale rispetto all apice del glande. In considerazione della posizione del meato l ipospadia viene suddivisa in: ipospadia di I grado quando il meato uretrale si apre nel terzo distale del pene (include le forme glandulari e coronali), ipospadia di II grado quando il meato è situato nel terzo medio (il cui limite prossimale è costituito dalla giunzione penoscrotale), ipospadia di III grado se l apertura uretrale è situata in posizione scrotale o perineale. 56

65 Registro Emilia Romagna (IMER) Ipospadia (ICD9: 75260) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note , ,28 9 2, , ,62 6 1, , ,79 8 1, , ,66 6 1, , , , , ,98 9 2, , ,94 6 1, , , , Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 17,43 Prevalenza Registro Toscana (x ): 17,81 Anom. Crom. Ipospadia 30,00 25,00 x ,00 15,00 10,00 Totale Isolati Associati 5,00 0,

66 Registro Emilia Romagna (IMER) 30,00 Ipospadia 25,00 20,00 x ,00 10,00 5,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Ipospadia 30,00 25,00 20,00 x ,00 10,00 5,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 58

67 Onfalocele L onfalocele è un difetto congenito caratterizzato da erniazione dei visceri addominali attraverso l anello ombelicale. La membrana di rivestimento dei visceri, costituita dal peritoneo all interno e dalla membrana amniotica all esterno, è sempre presente e può essere integra o lacerata L onfalocele deve quindi essere considerato come una malformazione dell ombelico attraverso il quale possono fuoriuscire una o più anse intestinali, solitamente malrotate e/o atresiche, il fegato, la milza, il pancreas. La diagnosi differenziale con la gastroschisi può in alcuni casi risultare difficoltosa. 59

68 Registro Emilia Romagna (IMER) Onfalocele (ICD9: 75670) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note ,97 0 0,00 8 1, ,12 5 1,18 4 0, ,81 7 1,64 5 1, ,14 2 0,47 7 1, ,74 0 0,00 3 0, ,78 5 1,27 2 0, ,79 1 0,26 2 0, ,09 3 0,81 1 0, Anom. Crom. Totale , , , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 3,26 Prevalenza Registro Toscana (x ): 2,25 Onfalocele 3,00 2,50 x ,00 1,50 1,00 Totale Isolati Associati 0,50 0,

69 Registro Emilia Romagna (IMER) Onfalocele 3,50 3,00 2,50 x ,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Onfalocele 3,50 3,00 2,50 x ,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 61

70 Gastroschisi La gastroschisi è un difetto laterale della parete addominale, più frequentemente localizzato alla destra di un cordone ombelicale integro, attraverso il quale possono fuoriuscire dei visceri privi di membrana di rivestimento sia integra che lacerata. Le dimensioni del difetto solitamente sono inferiori a 4 cm e gli organi che possono estrudere sono, oltre all intestino, lo stomaco, la vescica, l utero e gli annessi. 62

71 Registro Emilia Romagna (IMER) Gastroschisi (ICD9: 75671) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note ,74 3 0,74 0 0, ,18 5 1,18 0 0, ,47 2 0,47 0 0, ,42 4 0,95 2 0, ,25 1 0,25 0 0, ,27 4 1,01 1 0, ,79 3 0,79 0 0, ,36 4 1,09 1 0, Totale , ,81 4 0, Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 2,93 Prevalenza Registro Toscana (x ): 0,92 Anom. Crom. Gastroschisi 1,60 1,40 1,20 x ,00 0,80 0,60 0,40 0,20 Totale Isolati Associati 0,

72 Registro Emilia Romagna (IMER) Gastroschisi 3,50 3,00 2,50 x ,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Gastroschisi 3,50 3,00 2,50 x ,00 1,50 1,00 0,50 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 64

73 Anomalie cromosomiche Per anomalie cromosomiche si intendono le anomalie di numero o di struttura dei cromosomi. Viene presentata la prevalenza alla nascita dell insieme delle anomalie cromosomiche rilevate dal registro e di alcune particolari aneuploidie quali le trisomie 21, 13, 18 e le anomalie dei cromosomi sessuali. Nell ambito delle trisomie sono incluse le trisomie libere, le trisomie da traslocazione e le trisomie in mosaico. Le prevalenze alla nascita della totalità delle cromosomopatie e della trisomia 21 risultano comparabili a quanto riportato da EUROCAT 65

74 Registro Emilia Romagna (IMER) Cromosomi (ICD9: , Escluse le microdelezioni 7584) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. Note* Anom. Crom , , , , , , , , , , , , , , , , Totale ,40 0 0, , * Sindromi microdelettive Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 41,06 Prevalenza Registro Toscana (x ): 37,57 Cromosomici 60,00 50,00 40,00 x ,00 20,00 Totale 10,00 0,

75 Registro Emilia Romagna (IMER) Cromosomici 60,00 50,00 40,00 x ,00 20,00 10,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Cromosomici 50,00 45,00 40,00 35,00 x ,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 67

76 Sindrome di Down (ICD9: 7580) Registro Emilia Romagna (IMER) Anni Nati N Totali Isolate Associate x N x N x MCA Cond. note Anom. Crom , , , , , , , , , , , , , , , , Totale ,69 0 0, , Periodo in esame: Prevalenza Eurocat (x ): 23,14 Prevalenza Registro Toscana (x ): 22,63 Sindrome di Down 35,00 30,00 25,00 x ,00 15,00 Totale 10,00 5,00 0,

77 Registro Emilia Romagna (IMER) Sindrome di Down 35,00 30,00 25,00 x ,00 15,00 10,00 5,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat Registro Toscana (RTDC) Sindrome di Down 35,00 30,00 25,00 x ,00 15,00 10,00 5,00 0, Nati vivi Nati morti Interrotti Totale Eurocat 69

78 8. Influenza della diagnosi prenatale sull interruzione volontaria di gravidanza di feti con cardiopatia congenita Database IMER Autori: A. Rocca, G.D. Rana, M. Brighenti, G. Poletti, G. Astolfi, A. Neville and G. Cocchi Diagnosi Prenatale e Cardiopatie Congenite L introduzione ed il successivo sviluppo delle tecniche ecografiche fetali hanno incrementato la diagnostica prenatale non invasiva nel corso degli ultimi decenni. In particolare, l ecocardiografia fetale ha permesso l aumento di incidenza di diagnosi prenatale per molte cardiopatie congenite (CC). Queste si presentano con una incidenza annuale dello 0,5-0,8% dei nati vivi, che diventa più elevata se rapportata ai nati morti (3-4%) e agli aborti spontanei (10-25%) (1) (2). La diagnosi prenatale di CC fornisce ai genitori l'opportunità di ottenere informazioni prognostiche, di conoscere le opzioni terapeutiche pre- e post-natali e di prendere le migliori decisioni riguardanti l'approccio e la gestione della patologia. Le CC si possono ritrovare in forma isolata nel 70-80% dei pazienti, mentre nel restante 20-30% dei casi si associano ad anomalie extracardiache (4). Esistono diversi schemi classificativi a seconda che si considerino le caratteristiche cliniche o quelle fisio-anatomiche della malformazione in esame. Nel 2014, Rossier (5) ha diviso le varie cardiopatie in 5 gruppi, a seconda del tipo e della severità prognostica della patologia, sottolineando come le forme più gravi, che alterano profondamente l anatomia cardiaca, siano più facilmente identificabili in epoca prenatale (6) e al tempo stesso esitino con più frequenza in interruzione volontaria di gravidanza (ITG). 70

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