La comunicazione. National Joint Committee for the Communication Needs of Person with Severe Disabilities

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1 La comunicazione La comunicazione è un azione attraverso la quale una persona dà o riceve informazioni da un altra persona su i suoi bisogni, desideri, percezioni, conoscenze, o gli stati affettivi. La comunicazione può essere intenzionale o non intenzionale, può utilizzare segnali convenzionali o non convenzionali, può prendere forme linguistiche o non linguistiche, e può avvenire attraverso il canale verbale oppure altri canali National Joint Committee for the Communication Needs of Person with Severe Disabilities La Comunicazione Aumentativa Alternativa si riferisce a un area di ricerca e di pratica clinica ed educativa La CAA studia e, quando necessario, tenta di compensare disabilità comunicative temporanee o permanenti, limitazioni delle attività e restrizioni della partecipazione di persone con severi disordini nella produzione del linguaggio e/o della parola e/o di comprensione relativamente a modalità di comunicazione orale o scritta Beukelman e Mirenda

2 Aumentativa Sistema multimodale per Integrare Sostituire Accrescere Stimolare Fornire Sfrutta ogni modalità comunicativa che sia 1. Significativa per l utente 2. Scelta/accettata dall utente 3. Accessibile 4. Sufficientemente vasta 5. Comprensibile, interpretabile dal partner comunicativo Basi della comunicazione Avere qualcosa da comunicare bisogni Idee Sensazioni Realizzare che si può comunicare Capire ciò che gli altri cercano di dire Avere lo strumento per comunicare bisogni ed idee (Centro Benedetta d Intino 1996) 2

3 SVILUPPO DELLA COMUNICAZIONE necessità di continue esperienze - che portino a ricercare la soddisfazione dei bisogni che incoraggino a comunicare e a fare domande che diano la possibilità di ricevere risposte e domande SVILUPPO DELLA COMUNICAZIONE un ambiente non ricettivo e che non gratifica gli sforzi comunicativi porta ad un deterioramento della comunicazione 3

4 Le opportunità Rimuovere le barriere Basato sulla partecipazione Modello inclusivo costruito su i seguenti principi: Ogni persona può comunicare Ogni persona comunica Non ci sono prerequisiti per la comunicazione Senza partecipazione, non c è nessuno a cui parlare e nessun motivo per comunicare Beukelman and Mirenda,1998 D1 Breakdown della comunicazione Avvengono quando l individuo inizia un comportamento comunicativo e il partner non risponde o risponde in modo non consono all intento comunicativo La loro frequenza aumenta il rischio che un comportamento problematico possa essere utilizzato come strategia di recupero 4

5 Diapositiva 8 D1 Daniela; 20/03/2016

6 Comunicazione iniziale Osservare e dare significato Osservare il bambino e i suoi comportamenti negli ambienti e con oggetti o persone Focalizzare l attenzione su cosa succede prima, durante e dopo un evento Attribuire significato ai comportamenti e agire di conseguenza Segnali Preferenze e Rifiuti Variazioni di stato Interferenze/facilitazioni ambientali Modalità di comprensione del messaggio e della situazione Intervento di CAA iniziale Bambini piccoli Bambini con disabilità grave e complessa Ragazzi grandi con cui si mette in atto un intervento per la prima volta 5

7 Disabilità complessa La patologia può rendere più difficile l individuazione di segnali comunicativi I segnali possono essere sottili e atipici Il disturbo di comunicazione può essere primitivo L abbandono della relazione comunicativa è precoce Si tende a focalizzarsi solo sulla soddisfazione dei bisogni primari Ragazzi grandi Non hanno mai sperimentato l efficacia della comunicazione Hanno sperimentato infinite volte che comunicare non serve Non si riconoscono e non sono riconosciuti come individui pensanti e capaci di incidere sull ambiente che li circonda E particolarmente difficile strutturare attività adeguate ad età e livello Mancanza di iniziativa appresa 6

8 I partners influenzano la comunicazione e giocano un ruolo cruciale nel dare significato alla comunicazione precoce. I partner devono essere sensibili sia ad osservare che a rispondere ai segnali unici degli early communicators (EC). Attraverso un osservazione attenta, è possibile rilevare che gli EC possiedono molti comportamenti comunicativi che possono essere ulteriormente espansi e sviluppati. Raccogliere i segnali Nei bambini con disabilità multipla, i segnali comunicativi sono spesso difficili da riconoscere e comprendere I partner comunicativi devono diventare altamente ricettivi e capaci di ascoltare La risposta ai segnali esistenti è la base su cui costruire l intervento L obiettivo è consentire al non parlante di sperimentare l efficacia della comunicazione 7

9 Decodifica risposte Elena FAMILIARE / TERAPISTA / INSEGNANTE SI NO BASTA ANCORA PSICOMOTRICISTA (DURANTE ATTIVITA STRUTTURATE) INCROCIA LO SGUARDO E SORRIDE E BATTE SUL PETTO CON LA MANO APERTA O ANCHE SUL TAVOLO. COMUNQUE UN MOVIMENTO IN AVANTI. (DURANTE ATTIVITA STRUTTURATE) IN RITIRATA CON IL CORPO E MOVIMENTO DEL CAPO O REAZIONE DI FUGA CON GLI ARTI (DURANTE ATTIVITA STRUTTURATE) COME IL NO. INCROCIA LO SGUARDO. PER ES. DURANTE IL TRASCINAMENTO DALLA MIMICA FACCIALE, CON LO SGUARDO. (DURANTE ATTIVITA STRUTTURATE) COME IL SI GENITORI SORRISO E PICCOLE GRIDA QUANDO LE SI PARLA VIS A VIS A VOLTE (IN RISPOSTA AD UNA DOMANDA) FA UN PICCOLO VERSO A BOCCA CHIUSA - QUANDO E INFASTIDITA LA PRIMA REAZIONE E DI FUGA CON GLI ARTI E VOCALIZZA UN SUONO GREVE. - (SITUAZIONE: MERENDA, ATTIVITA, GIOCO) FA NO CON IL MOVIMENTO DEL CAPO. A VOLTE PERO QUESTO GESTO E PER PROCURARSI SENSAZIONI PERCETTIVE - DURANTE IL PASTO: (DA SEMPRE) INCROCIA LE MANI (SOLO DA QUALCHE MESE) INIZIA A BUTTARE FUORI IL CIBO CON LA LINGUA. DECISAMENTE CONTARIATA IN VISO -DURANTE IL GIOCO: REAZIONE DI FUGA CON LE MANI -DURANTE IL PASTO: NON DA RISPOSTE DEFINITE DURANTE IL GIOCO: BATTE CON LA MANO DESTRA SUL TAVOLO O SUL SUO PETTO SORRISO E PICCOLE GRIDA QUANDO LE SI PARLA VIS A VIS. IL SI E L ANCORA SONO ANCORA DUE SITUAZIONI CHE SI CONFONDONO. FAMILIARE / TERAPISTA / INSEGNANTE SI NO BASTA ANCORA LOGOPEDISTA FA SI COL MOVIMENTO DEL CORPO, CON IL SORRISO. MIMICA FACCIALE. PICCOLE GRIDA. (SITUAZIONE: GIOCO- MERENDA) FA NO CON IL MOVIMENTO DEL CAPO. MOLTO CHIARO. VOCALIZZA AA DECISA. (SITUAZIONE: MERENDA- ATTIVITA STRUTTURATA) BATTE IL PETTO CON MUOVE IL CORPO, IL PUGNO. GUARDA ATTENTA CONTRARIATA. COME AD ASPETTARE. RICHIAMA (SITUAZIONE: MERENDA, ATTIVITA, GIOCO) ATTENZIONE ANDANDO AVANTI E INDIETRO CON LA MANO SUL TAVOLINO. (SITUAZIONE: MERENDA, ATTIVITA, GIOCO) INSEGNANTI FA SI COL MOVIMENTO DEL CORPO, CON IL SORRISO. MIMICA FACCIALE. PICCOLE GRIDA. A VOLTE BATTE CON LA MANO SUL TAVOLO O LA MANO SINISTRA SUL PETTO. IN ALCUNE SITUAZIONI SEMBRA COL CAPO DIRE NO. INCROCIO MANI MUOVE IL CORPO DAVANTI AL CAPO O AVANTI E INDIETRO MANO SINISTRA (SALTELLANDO) DAVANTI ALLA FACCIA CON OCCHI CHIUSI O QUANDO SFREGA LA MANO SINISTRA SULL ORECCHIO. 8

10 Ambiente recettivo Routine I primi passi nella comunicazione avvengo all interno di situazioni e relazioni che il neonato sperimenta quotidianamente (routines di accudimento quotidiane). Inizialmente i segnali comunicativi assumono significato soltanto all interno delle routines quotidiane; solo in seguito divengono generalizzabili ed esportabili in altri contesti Partire da situazioni altamente motivanti Un attività è tanto più motivante quanto più: Dà al bambino la possibilità di partecipare attivamente È divertente e piacevole È sostenuta dall adulto Non è prestazionale o addestrativa E nota ma ampliata e arricchita, o è una proposta nuova 9

11 La comunicazione interpersonale è sempre multimodale Indicazione Sguardo Gesti Mimica Tono muscolare Vocalizzi non linguistici Componenti speciali Linguaggio Tono della voce Componenti comunicativi speciali Sistemi simbolici Ausili Tecniche di trasmissione Strategie della comunicazione 10

12 Strategie della comunicazione Devono essere apprese Utilizzate da entrambi gli interlocutori Sono adattive per entrambi i partner Strategie della comunicazione Come ottenere attenzione Il rispetto delle pause Prendere il turno per continuare una conversazione 11

13 I parlanti Spesso utilizzano un tono di voce più alto Semplificano il messaggio Stereotipizzano la comunicazione riducendone le funzioni comunicative I non parlanti Tendono ad essere passivi Rinunciano spesso se non vengono capiti Riducono il numero degli interlocutori ad alcuni privilegiati che fungono da interpreti dvvvd Ausili Low tech 12

14 Ausili high tech Intervento di CAA Si fonda su esperienze di comunicazione reale offerte alla persona Non è esercizio ma è una modalità che deve tenere conto di una serie di fattori Va messo in atto il più precocemente possibile E per chiunque abbia bisogni comunicativi Accelera lo sviluppo linguistico Sostiene lo sviluppo cognitivo Sostiene la comprensione 13

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