Mappa annuale di un lavoro sull attesa. Sviluppo dell UdA sull Avvento
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- Diana Sacchi
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1 Mappa annuale di un lavoro sull attesa. Sviluppo dell UdA sull Avvento Artioli Dora Baldo Sandra Casali Chiara Grisotto Dania Menegazzoli Marta Luisa Zambonini Carla A.S.2017/2018
2 MAPPA ANNUALE: TEMA ATTESA MOTIVAZIONE: Il bambino al giorno d oggi è sempre meno abituato ad aspettare perché la società ci trasmette fretta e frenesia. E importante imparare ad attendere, voler tutto subito, come fanno spesso i bambini, porta a grandi frustrazioni, mentre è importante comprendere che le cose belle si attendono e ci possiamo preparare a viverle nei migliori dei modi. Quindi valorizzare ed apprezzare il presente diventa l obiettivo fondamentale, sia nel quotidiano che nel percorso annuale di IRC. VALORI: Il rispetto degli altri Il rispetto verso ciò che ci circonda Dar valore ad ogni momento vissuto TRAGUARDI DI SVILUPPO E COMPETENZE: 1. IL SE E L ALTRO: Scopre nel Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. 2. IL CORPO IN MOVIMENTO: Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni e immaginazione. 3. LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei Cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte) per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. 4. I DISCORSI E LE PAROLE: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti Biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa in ambito religioso. 5. LA CONOSCENZA DEL MONDO Osserva con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. UNITA D APPRENDIMENTO: CREAZIONE: Dio ha creato il mondo in 7 giorni scopriamo i suoi doni piano, piano. Con il gruppo si esce in cortile, ci mettiamo in cerchio, si fa bendare un bambino e si chiede di riferire ai compagni cosa vede, conversazione di gruppo (dal buio alla luce ), insieme ci guardiamo attorno ed osserviamo ciò che ci circonda: DOMANDA: chi ha fatto tutto questo secondo te?, prendiamo atto di tutto quello che abbiamo ed impariamo ad apprezzare e ringraziare. Brano di riferimento GENESI CONOSCENZA DEL MONDO: osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. 2. IL SE E L ALTRO: scopre e apprende che Dio è Padre di ogni persona. 2
3 OBIETTIVI: creatore della natura mondo ricevuti Il bambino scopre nel susseguirsi delle stagioni la presenza di Dio Il bambino osserva con meraviglia e sa esplorare con curiosità il Il bambino impara ed esprime sentimenti di gratitudine per i doni Il bambino impara a rispettare ciò che lo circonda, avendone cura AVVENTO: Aspettiamo con gioia la nascita del bambino Gesù. Si costruirà insieme ai bambini un puzzle a due facce, dove da una parte si ripercorre le quattro tappe importanti che ci portano a vivere ed aspettare il Natale: Annunciazione, Viaggio, Nascita e adorazione dei Re Magi, scopriremo alla fine che girando il puzzle avremo la sorpresa di trovare già formato il quadro: della Natività di Giorgione. Brano di riferimento: L ANNUNCIAZIONE Luca 1.26, IL VIAGGIO Luca 2.4-5; LA NASCITA DI GESU Luca 2.6-7; L ADORAZIONE Matteo IL SE E L ALTRO: scopre nel Vangelo che Dio è Padre. 2. IL CORPO E IL MOVIMENTO: esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione. 3. LINGUAGGIO, CREATIVITA, ESPRESSIONE: riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. 4. I DISCORSI E LE PAROLE: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. OBIETTIVI: Il bambino impara che il bambino Gesù non è stato atteso solo dalla sua mamma, ma anche da tutto un popolo Il bambino impara che attendere vuol dire anche prepararsi nel modo migliore all evento che aspettiamo. Il bambino conosce il messaggio di Gesù e comprende come era la vita dall ora LA VITA DI GESU : Gesù ha avuto bisogno di tempo per crescere: Gesù cresceva in età sapienza e grazia ed era loro sottomesso, ascolta ed obbediva alla mamma, al papà e ai maestri del tempio. Conversazione con i bambini sull ascolto considerato come tempo di attesa: Siamo capaci di ascoltarci e di dare tempo ai nostri amici? Ascoltiamo la nostra maestra?.... Attraverso la lettura di alcune parabole (per farci capire a livello simbolico) presenteremo ai bambini il messaggio trasmesso di Gesù. il granello di senapa, (Attività manipolativa: semina e attesa della crescita della piantina. Il lievito (Attività manipolativa: impastiamo la farina, attendiamo la lievitazione, e cuciniamo il pane). Brano di riferimento: Luca 2.52; Parabole Il granello di senapa Matteo ; Il lievito IL SE E L ALTRO: scopre nel Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù. 3
4 2. I DISCORSI E LE PAROLE: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. 3. LINGUAGGIO, CREATIVITA, ESPRESSIONE: riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. OBIETTIVI: Il bambino scopre l ambientazione dove è nato e cresciuto Gesù Il bambino impara il messaggio di amore, fratellanza, e che siamo figli di uno stesso Padre PASQUA: Dopo la morte di Gesù i suoi discepoli erano tristi e addolorati. Piangevano, ma dopo tre giorni lo hanno scoperto che era ancora vivo. Lettura dei quattro brani: entrata in Gerusalemme, L ultima cena, Morte e Resurrezione e drammatizzazione sull ultimo brano. Lettura della Parabola Il Seminatore, con relativa attività di semina in ambienti diversi (sassi, sabbia e terra). Brano di riferimento: L annuncio dell Angelo alla tomba, e parabola. 1. IL SE E L ALTRO: scopre nel Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare e maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri anche appartenenti a differenti tradizioni religiose e culturali 2. I DISCORSI E LE PAROLE: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. 3. LINGUAGGIO, CREATIVITA, ESPRESSIONE: riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. 4. IL CORPO E IL MOVIMENTO: esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione. 5. LA CONOSCENZA DEL MONDO: osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza OBIETTIVO: Il bambino impara attraverso la natura il ciclo della vita. Il bambini impara quali sono i principali simboli della tradizione cristiana Il bambino scopre il grande amore di Dio verso l uomo CHIESA: scopriamo nella domenica l appartenenza alla grande famiglia dei figli di Dio. Visita in chiesa, si osserva l ambiente interno ed esterno, guardiamo attentamente ciò che ci circonda, vengono quindi spiegati, coinvolgendo il parroco o il sacerdote, i simboli e gli oggetti presenti. Conversazione con i bambini sull importanza per i cristiani di ritrovarsi insieme in un luogo comune per condividere insieme e fare festa. Brano di riferimento: Atti degli Apostoli IL SE E L ALTRO: scopre che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome di Gesù, per iniziare e maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri anche appartenenti a differenti tradizioni religiose e culturali 4
5 2. I DISCORSI E LE PAROLE: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. 3. LINGUAGGIO, CREATIVITA, ESPRESSIONE: riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. OBIETTIVI Il bambino riconosce nella chiesa un luogo di incontro e condivisione Il bambino scopre il valore e la bellezza della Domenica UNITA DI APPRENDIMENTO PRESO IN ESAME SECONDO IL TEMA SCELTO L AVVENTO MOTIVAZIONE: Il Natale attrae sia i bambini che gli adulti perché in esso si respira l atmosfera dell attesa. E una festa preziosa perché il Natale festeggia la nascita di un bambino speciale. Il Natale è attesa, e manifestazione dell immenso amore che Dio ha per ognuno di noi. Così ogni bambino può parlare di sé, farsi raccontare come i genitori hanno vissuto la sua attesa e capire che anche lui è un dono prezioso. Conosceremo alcuni avvenimenti prima della nascita di Gesù e la storia della sua nascita. E scopriremo che la nascita di Gesù è stata annunciata dai profeti. Apprezzeremo che il tempo dell attesa è un momento ricco di esperienze da condividere. ASPETTI ORGANIZZATIVI: Tempi: Il progetto è composto da sei incontri ci circa un ora e mezza ciascuno, con cadenza settimanale (il giorno stabilito per IRC è il lunedì mattina). In base all esigenza del bambino il progetto si può estendere in altri giorni della settimana. Persone coinvolte: tutti i bambini della scuola, il team delle insegnanti al completo, il personale ATA, le famiglie. Spazi: gli spazi della scuola (sezione, salone, mensa), la Chiesa. Materiali: colori, colle, fogli, materiale di recupero, immagini di quadri. CULTURA DEL GRUPPO: Il nostro gruppo confrontandosi ha fatto riferimento: alla lettura della Bibbia e dei brani Evangelici, alle Indicazioni Nazionali, cercando di restare fedele a Dio e al bambino considerando le sue tappe di sviluppo. 5
6 COMPETENZE: Traguardi di sviluppo: 1. IL SE E L ALTRO: scopre nel Vangelo che Dio è Padre, e sperimenta relazioni con altri anche appartenenti a differenti tradizioni culturale e religiose 2. IL CORPO E IL MOVIMENTO: esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione. 3. LINGUAGGIO, CREATIVITA, ESPRESSIONE: riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. 4. I DISCORSI E LE PAROLE: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. Obiettivi: Il bambino impara che il bambino Gesù non è stato atteso solo dalla sua mamma, ma anche da tutto un popolo Il bambino impara che attendere vuol dire anche prepararsi per festeggiare la nascita di Gesù. Il bambino conosce il messaggio di Gesù e comprende come era la vita dall ora Il bambino scopre attraverso Gesù bambino come lui, che Dio ci ama. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA : 1 INCONTRO: ANNUNCIAZIONE Accogliamo i bambini con la canzone In Israele viveva Maria Viene presentato ai bambini il primo pezzo del puzzle, osserviamolo, lettura del brano e osservazione del quadro del Beato Angelico quindi cosa vedi, cosa ti viene in mente Cosa dice, analogie con la loro attesa. Chiediamo ai bambini di portare a scuola per la volta successiva oggetti riguardante il tempo della gravidanza della loro mamma. 2 INCONTRO: ANNUNCIAZIONE La maestra avrà cura di far trovare in sezione una scatola la scatola dell attesa, dove i bambini riporranno gli oggetti che avranno portato da casa. Si guardano, e ne parliamo. Lavoriamo sul puzzle: i piccoli preparano le palline di carta crespa, mentre ai medi e ai grandi colorano con tempera e spugne e incollano. 3 INCONTRO: IL VIAGGIO Si ascolta la Canzone. Presentiamo il secondo pezzo del puzzle che rappresenta il viaggio di Maria e Giuseppe e dall altra parte l altro pezzo del quadro. Lettura del brano del Vangelo Luca e drammatizzazione. Con varie tecniche si abbellisce il puzzle. 4 INCONTRO: LA NASCITA Ascolto della canzone come momento di raccolta. Presentazione del terzo pezzo del puzzle con l immagine della nascita di Gesù con successivo sua coloritura. Lavoretto con la pasta di pane precedentemente preparata, ogni bambino realizza il suo il suo bambino Gesù (lavoretto che poi sarà portato a casa). 6
7 5 INCONTRO: L ADORAZIONE DEI MAGI Viene ascoltata la canzone. Presentiamo l ultimo pezzo del puzzle con l immagine dell arrivo dei Re Magi. Lo coloriamo con varie tecniche, lo componiamo e osserviamo l immagine che si è formata dietro: è l immagine della Natività di Giorgine: osservazione e conversazione con domande stimolo. 6 INCONTRO: IL COMPITO AUTENTICO I bambini troveranno diverse scatole contenenti vari oggetti inerenti al presepe mescolati ad altri oggetti di uso comune non inerenti al presepe. I bambini dovranno allestire in piena autonomia e utilizzando le loro conoscenze un presepe. Quindi con l insegnante, partendo dal loro vissuto e dall esperienza concreta avuto in tutto periodo, ci sarà un momento dialogo e riflessione (che può diventare un momento di verifica e di auto valutazione). CONOSCENZE: Il bambino conosce i personaggi del presepe ABILITA : Il bambino riconosce i personaggi del presepe e le sa collocare al loro posto Il bambino è in grado di ricostruire le sequenze degli eventi ATTEGGIAMENTI: Il bambino è in grado di spiegare il valore dell attesa. VALUTAZIONE: Base: chi sono i personaggi del presepe Medio: sanno il nome e cosa facevano Alto: conoscono il valore dell attesa ALLEGATI: 1. TESTO CANZONE: In Israele viveva Maria tratto da Piccola storia di Gesù di Daniela Cologgi 2. Copia in piccolo dell attività centrale del puzzle da costruire insieme ai bambini. ALLEGATO 1: testo di Daniela Cologgi IN ISRAELE VIVEVA MARIA In Israele viveva Maria, / una fanciulla di gran cortesia, / mentre in silenzio lei lavorava, / ecco un angelo la salutava mentre in silenzio lei lavorava, / ecco un angelo la salutava. Ave Maria, il Signore è con te, / No, non aver paura di me / Ora ascolta l annuncio mio: tu sarai madre del Figlio di Dio. Ora ascolta l annuncio mio: / tu sarai madre del Figlio di Dio. 7
8 Presa fu subito dallo stupore, / poi si riprese e, piena d amore, / si volse all angelo e gli sussurrò: sappia il Signore che lo servirò. si volse all angelo e gli sussurrò: / sappia il Signore che lo servirò. 8
GESU : BAMBINO UOMO COME NOI. Gesù, dono d amore. Il regalo di Dio. Gesù, maestro di vita. La Pasqua Cristiana. La Chiesa di Pietro e Paolo
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