Parent Training prescolare
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- Giorgina Fiore
- 5 anni fa
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1 Parent Training prescolare Un percorso rivolto ai genitori di bambini, dai 4 ai 5 anni, con identificazione precoce di comportamenti che possono rientrare nel profilo ADHD. VIII Congresso Nazionale: Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività Pescara - Oasi dello spirito Settembre 2011 M.S.Spagnoletti, C.Vio, C.Tosatto Quando si presenta L'ADHD è un disturbo dello sviluppo ad esordio precoce (Lavigne et al.,1996) che si ripercuote sulle diverse fasi evolutive. Anche se è comunemente considerato un "disturbo dell'infanzia", i sintomi possono persistere in età adulta. 1
2 Incidenza del disturbo In età prescolare la presenza del disturbo si verifica in circa il 2-5% dei bambini (Lavigne et al., 1996). Le manifestazioni sintomatologiche in questa età sono simili a quelle che si evidenziano nei bambini in età scolare (Sonuga- Barke, Dalen, e Ramington, 2003; Lahey et al, 1998;. DuPaul, McGoey, Eckert, e VanBrakle, 2001) L esordio precoce non è sempre e chiaramente individuabile vista la difficile distinzione fra i segni iniziali di una situazione problematica e le caratteristiche di immaturità proprie del bambino piccolo. Si consideri che buona parte della raccolta si concentra sulle caratteristiche comportamentali e sociali del disturbo. Come per buona parte dei disturbi ad esordio precoce è significativo un intervento tempestivo anche per la fascia di età dai 3 ai 5 anni, al fine di minimizzare l'impatto del disturbo sulla vita del bambino, prima che questo diventi una sindrome del tutto sviluppata. 2
3 DECORSO DEL DISTURBO Crescenti complicazioni Solo ADHD Comportamento distruttivo Disturbate relazioni familiari Bassa autostima Scarse attitudini sociali Problemi di apprendimento Disturbo oppositivo Disturbo dell'umore Comportamento provocatorio Comportamento antisociale Allontanamento dalla scuola Abuso di sostanze stupefacenti Disturbo di condotta Demotivazione Difficoltà di apprendimento Età Possibili preditori Prima infanzia: variazioni temperamentali facile irritabilità difficoltà di addormentamento disturbi della regolazione del sonno difficoltà a carico dell alimentazione inclini a pianto inconsolabile limitato adattamento sociale bassa tolleranza alla frustrazione 3
4 Caratteristiche emergenti del disturbo Fascia prescolare: Iperattività Crisi di rabbia ( tempeste affettive ) Ritardata acquisizione dei prerequisiti scolastici Ridotta quantità ed intensità del gioco Litigiosità, provocatorietà Assenza di paura, tendenza a incidenti Comportamenti aggressivi Rapporto disturbato genitori-bambino Disturbo del sonno Bassa tolleranza alla frustrazione Difficoltà ad aderire alle regole Tendenza a disturbare i compagni Difficoltà diagnostiche La diagnosi risulta più difficile in quanto alcuni criteri diagnostici sono meno applicabili Le abilità di autoregolazione sono appena avviate la richiesta di compiti attentivi è inferiore in età prescolare i sintomi possono essere mascherati da problemi di interazione genitori-bambino Discriminare la vivacità tipica dell età dall iperattività può rivelarsi difficile 4
5 Indici prognostici Indici importanti per l individuazione di bambini maggiormente a rischio per lo sviluppo del disturbo: La pervasività contesti di vita dei sintomi che si manifestano nei vari La severità con la quale si manifestano i comportamenti L incidenza sulle relazioni a casa e fuori, anche in situazioni e in contesti ludici (Connor, 2002) Tutti ADHD? Si tratta di uno disturbi in età evolutiva in cui è più difficile fare diagnosi differenziale o associata. scarsa concentrazione ed elevata attività motoria sono i primi segnali di disagio psicologico in età evolutiva, pertanto disattenzione e iperattività non significano sempre ADHD! 5
6 Scale di identificazione precoce L IPDDAI (Marcotto, Paletenghi e Cornoldi, 2002) e l IPDDAG (Re, Riello e Cornoldi) sono scale di osservazione per insegnanti e genitori, sviluppate per rilevare eventuali difficoltà attentive e di autocontrollo in bambini di età prescolare. Sono composte da 18 item di cui : - gli item pari (7) per l iperattività - gli item dispari (7) per la disattenzione - gli ultimi 4 item per i fattori di rischio Cosa fare dopo Valutazione precoce Intervento precoce Molti bambini in età prescolare con caratteristiche comportamentali assimilabili ad un profilo di ADHD non ricevono alcun trattamento (Greenhill, Posner, Vaughan, e Kratochvil, 2008), nonostante l obiettivo primario di una valutazione precoce sia quello di garantire un intervento terapeutico orientato ad una significativa remissione dei comportamenti problematici emergenti. 6
7 Il trattamento Terapia farmacologica: prima dei 6 anni sembra produrre effetti irrilevanti (Barkley, 1981) Interventi comportamentali: limiti nel mantenimento e nella generalizzazione dei risultati ottenuti Training cognitivo-comportamentali: la formazione dei genitori (Parent Training) come opzione di trattamento primario, per i bambini in età prescolare (Pilker et al 1996;Young e Amarasinghe, 2010) Le componenti essenziali del PT Il PT si caratterizza innanzitutto per il fatto che invece di fornire un trattamento centrato sul bambino, offre un intervento indiretto. 7
8 Le componenti essenziali del parent training Inoltre consente di amplificare la relazione positiva genitori-figli e insegna loro le strategie di gestione specifiche (ad esempio, tecniche di modificazione comportamentale) per far fronte ai problemi comportamentali. modifica le condotte dei genitori così che ad ogni comportamento del bambino segue un appropriata conseguenza, rendendoli capaci di gestire le situazioni educative restituisce loro autostima e fiducia nel proprio ruolo genitoriale Perché un ParentTraining prescolare? Sembra che in questa fase di sviluppo il bambino sia maggiormente ricettivo nei confronti dell ambiente e l azione educativa dei genitori risulta, se adeguatamente orientata, più efficace e incisiva. Inoltre rispetto ai metodi e interventi più tardivi, il Parent Training in età prescolare emerge come trattamento efficace ed economico, in grado di fornire o di sollecitare ulteriori modalità di fronteggiamento dei comportamenti problema del bambino. 8
9 Perché un ParentTraining prescolare? Lavorare direttamente con i genitori permettere loro di modificare e migliorare le proprie competenze genitoriali, al fine di migliorare la relazione genitore-bambino. (Young e Amarasinghe, 2010) L efficacia di tali interventi è verosimilmente proporzionale all età del bambino coinvolto (risulta difficile modificare delle consuetudini educative consolidate da anni) (Vio e al., 1999) Infatti l intervento precoce spesso permette l individuazione tempestiva di meccanismi, che amplificano circoli viziosi, prima che questi si consolidino. 9
10 Strutturazione del PT Il percorso si struttura in 8 momenti operativi, con cadenza quindicinale, anticipati da un primo incontro di conoscenza dei partecipanti all iniziativa, mentre le sessioni successive invece mantengono una struttura comune. Nel corso della sessione iniziale l operatore mostra ai genitori le modalità di svolgimento del training, favorisce la costruzione di un clima di accettazione e coesione; esplicita gli obiettivi del programma, sottolinea la necessità, da parte dei genitori, di impegnarsi costantemente e ascolta e comprende le loro aspettative. Strutturazione del PT Gli incontri successivi inizieranno con l analisi delle schede di lavoro (homework), fornite alla fine di ogni incontro. Questa procedura permetterà di fornire feedback e rinforzi, di chiarire dubbi eventualmente sorti ai genitori, stimolerà la discussione e la sistematicità dell applicazione della strategia conosciuta. La parte centrale di ogni incontro si dedicherà all acquisizione, da parte dei genitori di una nuova abilità comportamentale: ogni incontro è finalizzato all insegnamento-apprendimento di una singola strategia, adeguata alla specificità della situazione educativa. 10
11 Due momenti operativi Uno informativo relativo alle caratteristiche del bambino DDAI ricavate dalla letteratura uno formativo che prevede da parte dei genitori la definizione dei comportamenti problema e la ricerca di soluzioni che ne favoriscono il cambiamento Deve inoltre tener presente i seguenti suggerimenti: Il percorso formativo e il relativo materiale deve essere mediato da parole ed esempi concreti ricavati dai racconti dei genitori stessi il genitore andrebbe aiutato ad analizzare i problemi del figlio e a ricercarne la soluzione bisogna favorire l aiuto reciproco tra genitori, in modo tale che un problema risolto in modo positivo possa esercitare negli altri la curiosità e la ricerca dei motivi che hanno spinto verso la soluzione 11
12 In cosa si differenzia rispetto ai PT delle fasce di età successive? In cosa si differenzia Ricorso a schede operative che orientano visivamente il genitore. SCHEDA OPERATIVA 2^ SETTIMANA Ottieni attenzione prima fare una richiesta Cerca il contatto visivo 12
13 In cosa si differenzia Indicazioni precise e puntuali rispetto a modalità comportamentali da attuare nelle situazioni specifiche. Indicazioni operative: 1) Ottenere l attenzione del bambino prima di dare istruzioni: È necessario ottenere l attenzione del bambino parlandogli direttamente (non da una stanza all altra), stabilendo un contatto visivo accovacciandosi, abbassandosi al livello del bambino, tenendogli delicatamente la testa con le mani In cosa si differenzia Uso di alcune tecniche e strategie (p.e. gettone alla risposta) applicate agli stessi genitori per poi poter condividere il personale vissuto rispetto all uso della tecnica. Esempio di gettone alla risposta applicato ai genitori. Il contratto prevedeva che ad ogni compito portato a termine la coppia di genitori riceveva una mela da attaccare sull albero. 13
14 In cosa si differenzia Maggiore preparazione attiva di materiali da utilizzare in ambito domestico, sulla base delle idee raccolte (brain storming), per far fronte a situazioni che prevedono un intervento specifico. Il ricorso all uso di atteggiamenti e modalità comportamentali compatibili con l età del bambino e la maggiore enfasi dinanzi alla riuscita parziale. Fattori che possono influenzare l intervento di PT La presenza di disturbi psicopatologici e depressione materna aumenta il rischio di drop-out al trattamento Madri ADHD: limita l efficacia dell intervento; se le madri ricevono adeguata attenzione clinica (anche con farmaci), i bambini traggono beneficio dal PT Cognizione genitoriale: bassa stima di sé nelle madri, bassa efficacia genitoriale nei padri, è spesso associata a scarsa risposta agli interventi Conflitto parentale limita i risultati del PT (o scarso coinvolgimento del padre) 14
15 Ricerca Campione costituito da 14 coppie di genitori, con bambini in età prescolare (tra i 3,5 e i 5 anni) Le componenti considerate per la costruzione del gruppo di PT sono la fascia di età e le caratteristiche del bambino (identificazione precoce di comportamenti che possono presentarsi nel profilo ADHD) I nominativi vengono raccolti da una lista di utenti che si sono rivolti alla NPI con richiesta di consulenza per i propri figli ed ai quali viene suggerito la partecipazione ad una serie di incontri di Parent Training di gruppo. Obiettivi della ricerca 1. Verificare l efficacia del parent training prescolare in termini di: a. Migliore gestione delle difficoltà del figlio (disattenzione e impulsività/iperattività) b. Aumento del senso di competenza genitoriale percepita 1. Verificare la generalizzazione ad altri ambienti significativi (scuola) 15
16 Ricerca MATERIALI: IPPDAI, IPPDAG Questionario del senso di competenza dei genitori (Mash e Johnston, 1993), versione per madre e per padre Somministrazione dei questionari effettuata prima e dopo il trattamento Ricerca Test per campioni appaiati Media Deviazione std. Errore std. Media Sig. (2-code) IPDDAIDI1 - IPDDAIDI2 1,091 1,044 0,315 0,006 IPDDAIIP1 - IPDDAIIP2 IPDDAGDI1 - IPDDAGDI2 IPDDAGIP1 - IPDDAGIP2 SODD1M - SODD2M SODD1P - SODD2P EFFIC1M - EFFIC2M EFFIC1P - EFFIC2P 0,000 1,342 0,405 1,000 1,500 3,299 0,882 0,113 2,214 3,068 0,820 0,018-1,357 3,565 0,953 0,178-0,571 3,131 0,837 0,507 0,071 3,731 0,997 0,944-2,286 3,245 0,867 0,021 16
17 Conclusioni Insegnanti: rilevano cambiamenti significativi nella componente disattenzione del Disturbo Genitori: rilevano cambiamenti significativi nella dimensione iperattività Conclusioni Genitori: sembrano meglio in grado di intervenire sulle componenti di irrequietezza motoria del figlio Padri: si sentono significativamente più efficaci, Aumenta anche il grado di soddisfazione in entrambe i componenti della coppia ma non in maniera significativa. 17
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