PERIZIA DI STIMA BENI MOBILI ATTREZZATURE ED IMPIANTI

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1 TRIBUNALE DI ROVIGO - CANCELLERIA FALLIMENTARE FALL.TO FONDERIE DEL DELTA SRL N 58/2013 INCARICO COD. CTU 425 PERIZIA DI STIMA BENI MOBILI ATTREZZATURE ED IMPIANTI ROVIGO, DATA 15/02/2014 COLLABORAZIONE REV DATA REDATTO CONTROLLO 2 24/03/2014 Ing.Moro Enrico CURATORE: DOTT.SSA NICOLETTA MAZZAGARDI GIUDICE DELEGATO: ILL.MO DOTT. MAURO MARTINELLI IL TECNICO INCARICATO

2 PREMESSA: Nell'ambito delle attività connesse con il fallimento della ditta LE FONDERIE DEL DELTA SRL di S. Maria Maddalena (RO) furono reperiti ed acquisiti all attivo concordatario tutti i beni mobili, impianti produttivi, arredi ed attrezzature presenti presso lo stabilimento ind.le ove la ditta aveva sede ed operava. Il sottoscritto si recò a più riprese presso i locali al fine di individuare, visionare e valutare i beni in oggetto. A seguito della specifica attività di inventario dei beni mobili svolte con l ausilio del Cancelliere e del Curatore, il sottoscritto CTU fu incaricato di redarre perizia di stima dei beni mobili rinvenuti. A tal fine il sottoscritto ha contattato numerosi operatori del settore, ditte industriali e commercianti per ottenere specifiche informazioni ed indicazioni utili alla formulazione dei più attuali valori reali di mercato dei beni in oggetto. VALUTAZIONI GENERALI : La ditta operava nel territorio nazionale nel campo delle pressofusioni in ghisa ed alluminio, per cui la dotazione impiantistica rinvenuta risulta specificatamente finalizzata a tale settore. Mediamente, la tipologia dei beni mobili reperiti è di qualità medio/alta, sia per quanto riguarda gli impianti, che i mobili, che le dotazioni di attrezzature, dato che la ditta ha iniziato ad operare in questo stabilimento solamente dal Il lay-out produttivo seguiva una logica operativa dettata dalla massima funzionalità. Ad oggi lo stabilimento si presenta curato, ordinato e pulito, segno inequivocabile di strategia aziendale mirata alla massima cura degli impianti. Il momento attuale del settore delle fonderie in Italia è in netto regresso, per riduzione di commesse conseguenti al particolare momento di crisi (-24,5% della produzione ind.le negli ultimi 4 anni) che per l elevatissimo costo di produzione, dovuto da una parte all elevato costo del personale, e dall altra dai costi dell energia non 2

3 più concorrenziali rispetto ad altri paesi europei. Nei primi mesi di attività dopo la dichiarazione di fallimento, il sottoscritto, con il continuo interessamento del Curatore, hanno tentato di sottoporre la realtà aziendale all interesse di vari operatori nazionali ed esteri che potessero rilevare l azienda e proseguire quindi l attività produttiva in loco, ma a tutt oggi i contatti e le scarne dimostrazioni di interesse risultano vanificati appunto a causa della situazione generale sopra indicata. Altre fonderie hanno chiuso in tempi recenti in Italia, e gli impianti sono stati acquistati non da ditte operanti nel settore per proseguirne l attività in Italia, bensì prevalentemente da commercianti o rappresentanti o mediatori che hanno fatto trasferire tali impianti all estero (Est europeo, paesi asiatici, Turchia). In generale si assiste quindi a disponibilità di attrezzature ed impianti specifici per fonderie, ma a scarso interesse per la loro acquisizione. I valori espressi tengono quindi conto del particolare periodo negativo del settore e della disponibilità di molti beni a fronte di scarsissima richiesta. VALUTAZIONI PARTICOLARI : Si deve evidenziare una particolare ulteriore difficoltà operativa nel caso specifico in oggetto, dovuto alla presenza, fra gli impianti produttivi con cui la società fallita operava, di componenti impiantistiche non in proprietà, ma soggette a contratti di leasing o a Legge Sabbatini di riserva di proprietà. In particolare risulta assoggettata a contratto di leasing anche la proprietà degli immobili. Ciò potrebbe comportare qualche difficoltà nella operatività delle eventuali fasi di smontaggio degli impianti per il loro trasferimento, dato che gli impianti stessi sono di dimensioni molto rilevanti: I responsabili della soc. fallita dichiarano che alcuni impianti sono stati installati ed inseriti nella scatola edilizia del capannone prima della 3

4 chiusura delle sue pareti o del montaggio del coperto. Per lo smontaggio si dovrà quindi tenere conto di tali circostanze, quantificando nei costi dell operazione (da parte di chi intende procedere ad acquistare e quindi a rimuovere gli impianti) anche i costi necessari per eventuali smontaggi dei pannelli prefabbricati costituenti pareti del capannone, e degli eventuali accordi preliminari con la proprietà, garantendo di preservare l integrità dell immobile. In ogni caso la ditta acquirente degli impianti dovrà assumersi ogni onere relativo a costi ed organizzazione delle operazioni di smontaggio e trasporto, ivi compresi tutti gli adempimenti relativi alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Gli impianti produttivi dell alluminio si trovano nel primo locale produttivo, al piano terra, e sono facilmente raggiungibili e smontabili. Gli impianti per la produzione della ghisa sono invece installati nel secondo capannone, molto più grande, sviluppantesi su due piani. Per accedere al primo piano del capannone, ove sono presenti la maggior parte degli impianti produttivi, vi è ampio spazio nell angolo nord/ovest, attualmente diviso in comparti di deposito materiale ferroso quale materia prima, compartimentazioni realizzate con inserimento di panconi in legno facilmente asportabili. A tale vano aperto superiormente (non è presente solaio di piano) si accede attraverso ampio portone. Sull angolo nord/est è presente montacarichi. I carriponte da 10 ton presenti sulle due campate del capannone risultano soggetti a Legge Sabbatini e pertanto anche il loro utilizzo potrebbe risultare impossibile. A maggior ragione l utilizzo dei carroponte (e del montacarichi) potrebbe essere impedito dalla assenza di alimentazione nell impianto elettrico, non potendosi garantire che l uso del gruppo elettrogeno (da concordare comunque 4

5 con la curatela) sia idoneo e sufficiente per azionare tali carriponte. Il solaio interpiano è dimensionato per carichi pesanti, ed è pertanto possibile transitarvi con piccoli furgoni, muletti, gruette, sollevatori tipo Merlo. Tutto attorno al capannone vi è ampio spazio di manovra, sia per il transito di camion e gru, sia per eventuale stoccaggio provvisorio di componenti meccaniche ed impiantistiche smontate. Sarà cura dei futuri acquirenti organizzare e gestire autonomamente le fasi degli smontaggi e dei trasporti, soprattutto per quanto riguarda le attività da svolgere all interno dello stabilimento, per le quali la Curatela non potrà garantire alcun adempimento o facilitazione. Tantomeno la Curatela potrà o dovrà rispondere di eventuali responsabilità per quanto concerne la sicurezza dei luoghi di lavoro e soprattutto il rispetto delle norme ambientali: sarà cura degli acquirenti, nel formulare un offerta di acquisto, comprendere fra i propri oneri la predisposizione di tutti gli adempimenti necessari per il rispetto di tutte le normative vigenti, nonché la previsione di tutte le procedure e fasi necessarie a rimuovere gli impianti senza apportare alcun danneggiamento agli altri impianti o agli immobili né alcuna forma di inquinamento. Costituiranno onere degli acquirenti anche gli eventuali accordi necessari con le soc. di leasing o ditte terze proprietarie degli altri impianti o dell immobile per permettere le operazioni. Certamente non si è in grado di garantire il regolare funzionamento o di escludere la presenza di eventuali difetti sulle attrezzature presenti, se non per le particolari informazioni raccolte dai titolari e dai responsabili della ditta fallita, e riportati specificatamente nella descrizione di inventario dei beni. Da informazioni raccolte, il forno di mantenimento è stato smontato per permetterne il riutilizzo. Il forno di colata ad induzione è rotto, smontato allo stato attuale, e deve essere 5

6 rifatto tutto il rivestimento refrattario. Tutti gli altri impianti secondo le indicazioni fornite dai responsabili dello stabilimento dovrebbero essere perfettamente efficienti e funzionanti. Tutti i beni sono posti in vendita visti e piaciuti : le descrizioni riportate nelle tabelle allegate sono da ritenersi indicative e di massima, e rispondono alle descrizioni come da tabella riportata in relazione di stima Praxi del Maggio Sulla esatta identificazione dei singoli pezzi componenti gli impianti gli acquirenti avranno cura ed onere di verificare direttamente e personalmente la rispondenza fra quanto descritto e quanto fisicamente presente, non potendo la procedura garantirne la perfetta rispondenza. Poiché lo stabilimento entrò in funzione in tempi molto recenti (2006) pur utilizzando impianti e macchinari parzialmente di provenienza da altri stabilimenti, la maggior parte degli impianti risulta di recente realizzazione o revisione (2009), e pertanto rispondono alle vigenti normative sulla sicurezza degli impianti. L inventario e la tabella di stima sono organizzati e descritti suddivisi per lotti accorpati costituiti dai singoli impianti che costituiscono una specifica attività produttiva. I mobili sono raggruppati e stimati per locale. Veicoli e mezzi d opera sono stimati singolarmente. Si consiglia però il sig. Curatore di tentare di procedere alla vendita di tutti i beni costituenti impianti ed attrezzature produttive (seconda parte della tabella) in unica soluzione, anche a costo di realizzare un minor ricavo, non solo per evitare il rischio di trovarsi con parte degli impianti invenduti, ma soprattutto a causa della fortissima incertezza delle spese e delle procedure che si potrebbero rendere necessarie nel caso gli acquirenti accedessero in tempi diversi per smontare i singoli impianti, con certa insorgenza di difficoltà operative e di contrasti sulla precisa definizione dei singoli impianti (se un nastro trasportatore 6

7 faccia capo ad un impianto o ad altro, se un collegamento serva uno o l altro), ma soprattutto sulle difficoltà operative di rimuovere prima gli impianti più esterni e poi man mano quelli più verso l interno, e con il rischio che vengano danneggiate o rimosse parti componenti di altri impianti durante lo smontaggio dei primi. La Curatela avrebbe indubbio maggiore onere di controllo nel caso di vendite singole, dovendo controllare che ogni acquirente non danneggi parti di impianti non sue, ma soprattutto le vendite singole comporterebbero per la Curatela ingenti responsabilità in ordine alle modalità di montaggio dei singoli impianti, attività che ai sensi del D.L. 81/2008 e s.m.i. comporta la fattispecie di interferenza e sovrapposizione, con responsabilità specifiche in ordine alla predisposizione di piani di sicurezza e coordinamento dei cantieri, responsabilità che verrebbe di gran lunga ridotta nel caso di unica singola impresa presente. A mero titolo di esempio, nel caso di più imprese che per portare fuori i componenti debbano spostare qualche pannello prefabbricato di tamponamento, di chi sarà la responsabilità in caso di eventuale danneggiamento degli stessi? A seguito di specifica prescrizione riportata sul bando d asta, al momento dell offerta l impresa potrebbe presentare una polizza fidejussoria a garanzia del mancato danneggiamento di altri impianti e di immobili, danneggiamento che difficilmente potrebbe essere addebitato con certezza nel caso di più imprese operanti. TABELLE E VALORI EMERSI: Sulla base degli inventari redatti dalla cancelleria si sono predisposte le tabelle di stima che seguono, che riportano divisi per ubicazione i beni rilevati, le caratteristiche e la capacità produttiva, ed i valori di stima accorpati per centri produttivi o per locali. Dalle stesse tabelle emerge che il valore totale dei beni mobili, impianti, veicoli, attrezzature e magazzino inventariati e stimati è : 7

8 A) beni da vendere singolarmente o per accorpamenti, per tot. Euro B) IMPIANTI PRODUTTIVI ED ATTREZZATURE VARIE valore globale come somma dei singoli valori: Mentre non si intravedono particolari esigenze per procedere alla vendita dei beni da ufficio e dei veicoli, il sottoscritto ritiene necessario per la procedura, ai fini della semplificazione delle procedure di vendita e per minori responsabilità nelle fasi di smontaggio e trasporto, suggerire la vendita ad unico acquirente di tutte le dotazioni impiantistiche ed attrezzature produttive in unica soluzione, così che l acquirente si gestisca autonomamente per tutte le operazioni necessarie. Al fine di favorire tale circostanza si dovrà venire incontro alla minore appetibilità dell accorpamento dei beni applicando una riduzione particolare pari al 30% sugli importi sopra emersi. Realizzo atteso vendendo in lotto unico, applicando riduzione percentuale pari al 30% per la presenza di differenti tipologie di beni e per incertezze varie dovute a vendita ad asta giudiziaria: ( ) per , arrotondato ad euro CONCLUSIONI: In base a quanto più sopra riportato si ritiene che nel caso i beni oggetto della presente stima siano posti in vendita all'incanto, il valore globale che si potrà realizzare dato dalla somma delle singole voci riportate nelle tabelle allegate dovrebbe essere di euro per mobili e macchine elettroniche da ufficio e veicoli aziendali, e di euro per attrezzature ed impianti produttivi, proponendone la vendita in unica soluzione a corpo, importi che corrispondono ai valori di mercato ritenuti equi ed attuali considerando l età e lo stato di uso in cui si trovano, e dato il particolare momento di crisi. La presente relazione di stima, composta da n 9 pagine dattiloscritte, 8

9 a cui sono allegate le tabelle riepilogative e di stima, che ne costituiscono parte integrante, e' stata redatta, ultimata e sottoscritta in Rovigo il dal tecnico incaricato Ing. Enrico Moro, che con ciò ritiene di aver compiutamente adempiuto all'incarico conferitogli. IL TECNICO 9