Limitazioni tecnologiche
|
|
- Simona Zanella
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La sincope: dall anamnesi ai modelli gestionali Fabrizio Ammirati UOC Cardiologia Ospedale G.B. Grassi, Ostia, ASL RMD La sincope è un sintomo di frequente riscontro nella popolazione generale e nella pratica clinica. Il 3% della popolazione del Framingham Heart Study nel corso di 25 anni di osservazione ha accusato almeno un episodio sincopale 1. Negli Stati Uniti la sincope è responsabile del 3% delle visite in Pronto Soccorso e dell 1% dei ricoveri ospedalieri. In Italia 2 rappresenta lo 0.9% degli accessi al DEA e l % dei ricoveri ospedalieri. Inoltre in una elevata percentuale di casi i pazienti che si presentano in ospedale per un episodio sincopale vengono ricoverati per accertamenti e cure. Nelle diverse casistiche pubblicate la sincope è dovuta a cause cardiache in circa il 20% dei casi, a cause neurologiche in circa l 8%, a patologie psichiatriche in circa il 2% e a cause metaboliche nel 3% dei casi. In una elevata percentuale di casi (34%) la sincope rimane indeterminata al termine degli accertamenti clinici di routine 3. Nella maggior parte dei casi è causata da un riflesso neuromediato con prognosi benigna, la cui mortalità è praticamente sovrapponibile a quella della popolazione generale non affetta da sincope. La prognosi peggiora se la sincope rimane indeterminata. La mortalità è duplicata nei soggetti con sincope associata a cardiopatia. In questi pazienti la mortalità annuale è stimata tra il 18 ed il 33% 4. Appare dunque evidente che la gestione della sincope è alquanto complessa per i seguenti motivi: la sincope incide in maniera rilevante sull assistenza 282 ospedaliera; la diagnosi è difficile per la molteplicità e varietà delle possibili cause; è necessario ottenere una corretta diagnosi per identificare le forme con prognosi peggiore e per una giusta scelta terapeutica. Tutti questi obiettivi sono alquanto ardui da raggiungere sostanzialmente per limitazioni tecnologiche e metodologiche. Limitazioni tecnologiche La variabilità delle possibili cause di sincope rende spesso impossibile una diagnosi di certezza con gli strumenti diagnostici attualmente disponibili. Gli accertamenti che vengono routinariamente impiegati hanno, in genere, basso potere diagnostico (vedi tab. I) soprattutto se utilizzati casualmente senza metodologia. Le tecniche di monitoraggio (monitoraggio EEG 24h, ECG dinamico 24-48h, monitoraggio PA 24h) hanno poche probabilità di registrare un episodio spontaneo per la scarsa durata delle registrazioni. Procedura diagnostica Potere diagnostico Anamnesi ed esame obiettivo 49-85% ECG 2-11% Studio elettrofisiologico senza cardiopatia 11% strutturale Studio elettrofisiologico 49% con cardiopatia strutturale Tilt Test 11-87% Monitoraggio ECG ambulatoriale Holter ecg 24h Loop recorder esterno (2-3 settimane) Loop Recorder impiantabile Valutazione neurologica (Tc cranio, Eco-Doppler Carotideo) 2% 20% 65-88% 0-4% Tab. I Potere diagnostico delle diverse procedure generalmente utilizzate per la diagnosi di sincope 3
2 La sincope: dall anamnesi ai modelli gestionali F. ammirati Gli esami che identificano alterazioni strutturali d organo (ecocardiogramma, ecodoppler vasi del collo, TAC RMN encefalica, ecc.), quando positivi, vengono indirettamente associati ad alcune forme di sincope (ad esempio il rilievo di cardiomiopatia all ecocardiogramma associata a sincope fa presumere una genesi aritmica della perdita di coscienza, ecc ), ma non identificano il meccanismo della sincope. I test provocativi (massaggio del seno carotideo, tilt test, prove farmacologiche, studio elettrofisiologico) possono individuare una perdita di coscienza che non necessariamente coincide con la sincope spontanea (ad esempio un tilt test positivo in paziente con cardiopatia indica una suscettibilità alla sincope vasovagale, ma non esclude possibili cause aritmiche). In sintesi, con gli attuali accertamenti disponibili, la diagnosi è spesso deduttiva, probabile ma non certa. L anamnesi rappresenta il migliore strumento per ottenere la diagnosi con una performance che oscilla tra 45% e 85% 3-5. Se non conclusiva permette, comunque, la formulazione di un ipotesi diagnostica che è fondamentale per orientare un appropriato percorso clinico. Nello studio OESIL2 6 la sola valutazione iniziale (Anamnesi, Esame obiettivo ed Ecg) ha permesso una diagnosi conclusiva in Pronto Soccorso nel 22% dei pazienti. L anamnesi inoltre consente una stratificazione prognostica. Una prognosi peggiore deve essere sospettata in caso si rilevi uno dei seguenti criteri: - età > di 65 anni; - anamnesi familiare positiva per malattie cardiovascolari o per morte cardiaca improvvisa; - anamnesi personale positiva per pregresse malattie cardiovascolari (compresa ipertensione); - sincope preceduta da palpitazioni; - sincope correlata allo sforzo (soprattutto se si manifesta durante lo sforzo); - sincope in posizione supina; - assenza di prodromi; - recente insorgenza con basso numero di ricorrenze (< 2 episodi di sincope). Gli accertamenti che sono di maggior ausilio nella diagnostica della sincope sono: il tilt test, il loop recorder impiantabile e lo Studio Elettrofisiologico. Il tilt test è ampiamente usato per identificare una suscettibilità individuale alla sincope vasovagale nelle sue forme (cardioinibitoria, vasodepressiva e mista). è un esame di facile esecuzione e, benché possa indurre sincopi apparentemente drammatiche, (associate a scosse tonicocloniche, asistolia prolungata, risoluzione sfinterica, ecc ) è sostanzialmente sicuro. Il protocollo di esecuzione del tilt test piu semplice e con maggiore potere diagnostico è il protocollo italiano (ortostatismo a 60 per 35 con potenziamento con nitroglicerina sublinguale al 20 di ortostatismo). Il tasso di positività è del 49% con specificità del 90% 7. In sintesi il tilt test positivo indica una sincope di natura vasovagale. Un tilt test positivo in assenza di segni di cardiopatia indica una prognosi benigna. Il tilt test positivo in presenza di cardiopatia non esclude una sincope da cause cardiache. Un tilt test negativo, in presenza di segni clinici e strumentali di cardiopatia, obbliga ad un approfondimento diagnostico volto alla ricerca di una possibile sincope di natura cardiaca. Il loop recorder impiantabile permette una registrazione prolungata e continua dell ECG (da 24 a 36 mesi nei dispositivi di ultima generazione) che aumenta la probabilità di registrare episodi sincopali spontanei. Tale dispositivo ha incrementato la diagnosi di sincope fino al 65-88% dei casi 8 e ha permesso di capirne i meccanismi 9. Nello studio ISSUE1 il loop recorder è stato utilizzato dopo gli accertamenti convenzionali rilevando una bradiaritmia nella sincope isolata (18%) 9, nella sincope 283
3 con tilt test positivo (29%) e nella sincope con blocco bifascicolare (37%) 10. Nelle forme di sincope associata a cardiopatia è stata individuata nel 17% dei casi un alterazione del ritmo cardiaco riconducibile sia a bradiaritmia che a tachiaritmie ventricolari. In generale in questo studio nel 50% delle sincopi spontanee è stata rilevata una bradiaritmia. Nello studio ISSUE2 11 è stata dimostrata l efficacia diagnostica del loop recorder impiantabile quando utilizzato nella sincope indeterminata subito dopo la valutazione iniziale prima di altri accertamenti. Inoltre la terapia (pmk, ICD, ablazione, farmaci antiaritmici) guidata dalla diagnosi effettuata con loop recorder è risultata appropriata nel prevenire le recidive di sincope. Alla luce di tali risultati il loop recorder si propone come esame gold standard nell identificazione di sincope dovuta ad alterazioni del ritmo cardiaco e di grande utilità ed efficacia per le decisioni terapeutiche. Lo Studio Elettrofisiologico (SEF) nella diagnosi dei pazienti con sincope presenta una notevole variabilità in sensibilità e specificità a seconda dell ambito clinico in cui viene effettuato. In generale, si può affermare che: - nella identificazione di eventuali bradiaritmie lo SEF è scarsamente utile per la bassa sensibilità e specificità e in tale ambito clinico viene ormai raramente utilizzato; - nella ricerca di tachiaritmie ha una sensibilità e specificità variabile a secondo del contesto clinico, raggiungendo una performance diagnostica maggiore e più attendibile in pazienti con sincope indeterminata associata ad alterazioni Ecg e/o cardiopatia sottostante; - l induzione durante SEF di tachicardia ventricolare polimorfa rappresenta una risposta aspecifica (SEF dubbio); - l induzione di una tachicardia ventricolare monomorfa sostenuta, soprattutto se associata a sincope, è da considerarsi un risultato indicativo di un alto rischio di possibile mortalità aritmica (SEF positivo); - in pazienti affetti da cardiopatia ischemica, sincope e FE > 35%, lo SEF conserva un valore nella stratificazione del rischio; se positivo è predittivo di morte improvvisa 12, se negativo suggerisce una prognosi favorevole 13 ; - in presenza di cardiopatia ischemica, sincope e FE 35% lo SEF ha un peso minore, in quanto le caratteristiche cliniche già identificano un paziente a rischio aumentato indipendentemente dal risultato dello studio 14 ; - in pazienti affetti da cardiopatia dilatativa non ischemica, Grimm et al. 15 hanno dimostrato che lo SEF non è utile nella stratificazione prognostica; in tale ambito la sincope di per sé predice la morte improvvisa ad un anno nel 28.4% dei casi soprattutto nei pazienti con FE inferiore a 25-30%; - nella cardiomiopatia ipertrofica la sincope rappresenta un fattore predittivo di mortalità soprattutto se si manifesta in pazienti giovani e se è correlata all esercizio fisico; in tale ambito lo SEF non è utile nella stratificazione prognostica. Limitazioni metodologiche Lo studio OESIL (Osservatorio Epidemiologico della Regione Lazio) 2, condotto nel 1999 in 19 Ospedali del Lazio, ha evidenziato che oltre la metà (57%) dei pazienti che giungeva al Pronto Soccorso veniva ricoverata in media per 7 giorni in reparti di varie specialità (Osservazione Breve, Medicina, Cardiologia, Neurologia, ecc ). Durante il ricovero venivano effettuati accertamenti scelti sulla base delle specifiche competenze del reparto di ricovero. La tabella II mostra come l uso 284
4 La sincope: dall anamnesi ai modelli gestionali F. ammirati dei test diagnostici non sia stato dettato da alcuna metodologia e sia stato del tutto dispersivo. Ad esempio l ECG non veniva effettuato nella totalità dei pazienti; il tilt test solo nell 1.9%; l EEG in oltre la metà dei pazienti; la TAC nel 44% dei pazienti. Alla dimissione più della metà (56%) dei pazienti sono rimasti senza diagnosi a dimostrazione che un approccio irrazionale senza metodologia, guidato dall esperienza personale o dalle caratteristiche del reparto di ricovero, determina una gestione fallimentare della sincope sia sul piano clinico che sul piano economico. Tab. II Percentuale di utilizzo delle procedure diagnostiche nello studio OESIL 2 Lo studio OESIL2 6, condotto in 9 Ospedali della Regione Lazio di diversa tipologia, ha dimostrato che l applicazione di un protocollo diagnostico guidato dalla valutazione iniziale (Anamnesi, EO, ECG) al DEA, ha permesso di aumentare l appropriatezza diagnostica dei test, di ridurre il numero di test utilizzati e di ottenere un maggior numero di diagnosi (sincope indeterminata dal 56% della fase osservazionale dell OE- SIL1 al 17.5% nella fase di applicazione del protocollo diagnostico dell OESIL2). Lo studio EGSYS1 16 ha ottenuto risultati conclusivi simili (18% di sincopi indeterminate) grazie ad una maggiore aderenza alle linee guida dell ESC sulla diagnosi della Sincope da parte delle Syncope Units coinvolte nello studio. Infine, il miglior 285 risultato si è ottenuto nell EGSYS2 17 che ha ridotto le sincopi indeterminate al 5% grazie all utilizzo di un software disegnato ed utilizzato per guidare le scelte diagnostico-terapeutiche. L applicazione clinica routinaria di tale software è in corso di valutazione nello Studio SUP (Syncope Unit Project) che coinvolge 9 Ospedali italiani muniti di Syncope Unit. Syncope Unit Alla luce di quanto detto appare evidente come nei nostri ospedali sia ormai attuale l esigenza di un approccio più consapevole e organizzato al problema sincope. Prendendo spunto da altri modelli organizzativi ormai istituzionalizzati, nati per affrontare alcune patologie di rilevante interesse clinico (come le unità coronariche, le unità per la gestione del dolore toracico o per la terapia del dolore, le stroke unit, ecc.), si sta facendo strada l ipotesi di dedicare anche alla sincope unità operative ad hoc (la Syncope Unit). L Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione ha costituito una Task Force che ha che indicato i requisiti minimi che dovrebbero caratterizzare una Syncope Unit 18. Tale documento definisce la Syncope Unit come un impostazione metodologica lavorativa istituzionalmente finalizzata ad affrontare in modo integrato e coordinato il problema clinico della sincope (indipendentemente dal suo carattere strutturale o esclusivamente funzionale). I compiti minimi di una Syncope Unit dovrebbero essere: - La precoce stratificazione prognostica dei pazienti
5 - La scelta delle procedure diagnostiche più appropriate - La condivisione interdisciplinare di protocolli organizzativi - L esecuzione diretta delle procedure (per lo meno le procedure non invasive) - L attività di consulenza interdipartimentale - L interpretazione clinica degli accertamenti - La conseguente ottimizzazione del percorso intraospedaliero - La riduzione dei tempi di attesa. Recentemente è stato pubblicata un esperienza sui risultati della gestione pluriennale di una Syncope Unit caratterizzata da un percorso diagnostico-terapeutico plurispecialistico intraospedaliero condiviso e da un ambulatorio dedicato 19. La Syncope Unit così strutturata ha mostrato un alta performance diagnostica. La sola valutazione effettuata presso la Syncope Unit ha permesso di effettuare diagnosi nel 79% dei pazienti ricoverati, una diagnosi coincidente con la quasi totalità delle diagnosi di dimissione (96%). Nel 18% dei pazienti non è stato possibile ottenere una diagnosi. Tale risultato, ottenuto con una gestione clinica routinaria dell ospedale e non con uno studio clinico controllato, è sovrapponibile a quello degli studi Oesil2 e Egsys1 (diagnosi indeterminate rispettivamente 19.5% e 18%), indicando risultati di tutto rispetto per un percorso diagnostico applicato nella pratica clinica. Basandosi sui criteri indicati dalle Linee Guida ESC per il ricovero, emerge che il 21% dei pazienti ricoverati avrebbero potuto essere gestiti in ambulatorio con una gestione più snella e meno costosa anziché essere ricoverati. Nel 14% dei pazienti la Syncope Unit ha indicato l impianto di un pacemaker 20 con una bassissima frequenza di recidive. Ciò conferma una efficacia della terapia con pacemaker nel ridurre le ricorrenze della sincope soprattutto se guidata da un corretto percorso diagnostico. L analisi economica dei costi effettuata ha permesso di confrontare i costi relativi a una gestione non razionale dei pazienti (periodo prearruolamento) e quelli di un percorso appropriato. Il principale risultato ottenuto è una diminuzione del 82% dei costi per diagnosi. Conclusioni 1. La gestione ottimale della sincope non può prescindere da una metodologia dettata da un percorso diagnostico. 2. Un percorso diagnostico-terapeutico standardizzato (Syncope Unit) consente una razionalizzazione delle risorse materiali e ed umane migliorando i risultati clinici e ottenendo un risparmio economico. 3. L obiettivo da perseguire è una maggiore aderenza alle linee guida e la maggiore diffusione negli Ospedali delle Syncope Unit ritenute principalmente come applicazione di protocolli razionali e condivisi all interno dell Ospedale 21. Bibliografia 1. Su r g e DD et a l: Epidemiologic features of isolated Syncope. The Framingham study. Stroke 1985; 16: Am m i r a t i F, Co l i v i c c h i F et a l: Gestione della sincope in Ospedale: lo studio OESIL. G Ital cardiol 1999; 29: Ka p o o r WN: Diagnostic evaluation of syncope. Am J Med 1991; 90:
6 La sincope: dall anamnesi ai modelli gestionali F. ammirati Bibliografia 4. So t e r i a d e s ES, Ev a n s, JC et a l: Incidence and prognosis of syncope. New Engl J Med 2002; 347: Da y SC Co o k EF, Fu n k e n s t e i n H et a l: Evaluation and outcome of emergency room patients with transtent lost of consciousness. Am J Med 1982; 73: Am m i r a t i F, Co l i v i c c h i F et a l: Diagnosing Syncope in Clinical Practice. Implementation of Simplyfied Diagnostic Algoritm in a Multicenter Prospective Trial. Oesil 2 study. Eur Heart J 2000; 21: Del Rosso A, Ba r t o l i P, Ba r t o l e t t i A et a l: Shortened head-up tilt testing potentiated with oral nitroglycerin in patients with unexplained syncope. Amer H J 1998; 135: Kr a b n A D, Klein GS, Yeer et a l: Randomized Assessment of Syncope Trial. Circ 2001; 104: Mo y a A, Br i g n o l e M, Me n o z z i C et a l: Mechanism of Syncope in patients with isolated syncope and tilt test positive. Circ 2001; 104: Br i g n o l e M, Me n o z z i C, Mo y a A et a l: Mechanism of syncope in patients with bundle branch block and negative electrophysiological test. Circ 2001; 104: Br i g n o l e M, Su t t o n R, Me n o z z i C et a l: Early application of an implantable loop recorder effective specific therapy in patients with recurrent suspected neurally mediated syncope ( ISSUE2). EHJ 2006; 28: Li n k MS et a l: Long term outcome of patients with syncope associated with coronary artery disease and nondiagnostic electrophysiologic evaluation. Ann J Card 1999; 83: Me n o z z i C, Br i g n o l e M, Ga r c i a-ci v e r e R et a l: Mechanism of syncope in patients with heart disease and negative electrophysiologic test. Circ 2002; 105: Ba r d y GH et a l: Sudden Cardiac Death in Heart Failure Trial (SCD-HeFT). N Eng J Med 2005; 352: Gr i m m W, Hoffmann J, Muller MM et a l: Implantable defibrillator event rates in patients with idiopatic dilated cardiomyopathy, nonsustained ventricular tachycardia on Holter and a left ventricular ejection fraction below 30%. JACC 2002; 39: Di s e r t o r i M, Br i g n o l e M, Ba r t o l e t t i A et a l: Management of syncope referred for emergency to general hospital. Europace 2003; 5: Br i g n o l e M, Un g a r A, Ba r t o l e t t i A et a l: Standardized-care pathway vs usual management of syncope patients presenting as emergencies at general hospitals. Europace 2006; 8: Wo r k i n g g r o u p Sy n c o p e AIAC: La Syncope Unit: un nuovo modello organizzativo per la gestione del paziente con sincope. GIAC 2007; 20: Am m i r a t i F, Co l a c e c i R, Ce s a r i o A et a l: Management of syncope: clinical and economic impact of a syncope unit. Europace 2006; 10: Lu n a t i M, Bo n g i o r n i MG, Bo n a n n i G et a l: Linee guida italiane all impianto di pacemaker e dispositivi per sincronizzazione cardiaca (CRT), defibrillatori automatici impiantabili (ICD). GIAC 2005; 8: Br i g n o l e M, Al b o n i P et a l; Ta s k Fo r c e o n Sy n c o p e, Eu r o p e a n So c i e t y o f Ca r d i o l o g y : Guidelines on Management (Diagnosis and Treatment) of Syncope. Eur Heart J 2001; 22:
Documento di Consenso AIAC sulle Syncope Unit condiviso ed accettato dal Direttivo del GIMSI in data
Documento di Consenso AIAC sulle Syncope Unit condiviso ed accettato dal Direttivo del GIMSI in data 06.10.2008 LA SYNCOPE UNIT: UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON SINCOPE
DettagliLa strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi. Ivo Casagranda
La strategia diagnostica: stratificazione di rischio e i percorsi Ivo Casagranda The acute care process in the Emergency Department O. U. WARD Emergency Care Seriously ill and injured patients Triage (main
DettagliIl Monitoraggio Cardiaco Impiantabile: l esperienza di un Centro per lo Studio della Sincope nell anziano
Il Monitoraggio Cardiaco Impiantabile: l esperienza di un Centro per lo Studio della Sincope nell anziano Rafanelli M, Morrione A, Ruffolo E, Brunetti M, Chisciotti V.MCaldi F, Maraviglia A, Landi A, Masotti
DettagliR. Raddino, I. Bonadei, G. Caretta, M. Teli, D. Robba, F. Chieppa, L. Dei Cas
R. Raddino, I. Bonadei, G. Caretta, M. Teli, D. Robba, F. Chieppa, L. Dei Cas Dipartimento di Medicina Sperimentale Applicata, Sezione di Malattie Cardiovascolari, Università degli Studi di Brescia LE
DettagliTest Cardiologici. Fabrizio Ammirati. GB Grassi ASL RM D
Test Cardiologici Fabrizio Ammirati UOC Cardiologia GB Grassi ASL RM D Ostia Roma 3 key questions for Syncope evaluation Initial evaluation Is the episode syncope or not? Is possible to achieve the diagnosis?
DettagliSincope e cadute negli anziani
Sincope e cadute negli anziani Aspetti particolari Elementi di aiuto nella diagnosi Riflessioni sul trattamento Dr F.Rabajoli La sincope è problematica nell età avanzata Prodromi meno adeguati, traumi
DettagliLA GESTIONE DELLA SINCOPE IN PRONTO SOCCORSO
LA GESTIONE DELLA SINCOPE IN PRONTO SOCCORSO La sincope è un sintomo di frequente riscontro nella pratica clinica. Ha un elevata prevalenza nella popolazione generale (3,5% nelle donne e 3% negli uomini)
DettagliAmmirati. SINCOPE Identificazione dei pazienti a rischio
Ammirati SINCOPE Identificazione dei pazienti a rischio I contributi consegnati alla letteratura propongono vari approcci per ottenere la stratificazione del rischio di mortalità in pazienti con sincope
DettagliIl Ruolo degli Infermieri e Tecnici nella
Il Ruolo degli Infermieri e Tecnici nella gestione della Sincope Il Tilt Test M.G. Romano (Ostia) La sincope La sincope è un problema clinico rilevante; impone una corretta identificazione delle sue cause
DettagliIL RUOLO DELLA SYNCOPE UNIT
IL RUOLO DELLA SYNCOPE UNIT Dr.ssa ORNELLA DURIN Ospedale Maggiore - U.O. di Cardiologia Crema PERCHE QUALE RUOLO SYNCOPE UNIT COS E ENTITA ORGANIZZATIVA MULTIDISCIPLINARE COORDINAZIONE TRA SPECIALISTI
Dettagli49 Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Firenze, 3-7 novembre 2004
49 Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Firenze, 3-7 novembre 2004 IL PERCORSO DIAGNOSTICO DEL PAZIENTE ANZIANO CON SINCOPE. ESAMI STRUMENTALI ESEGUITI E LORO RESA DIAGNOSTICA
DettagliDiagnosi incerta dopo la valutazione iniziale
6 Corso teorico e pratico multidisciplinare sulla sincope Sessione: La gestione della sincope secondo il GIMSI Diagnosi incerta dopo la valutazione iniziale Angelo Bartoletti Firenze Key points: Accertamenti
DettagliLA SINCOPE IN PEDIATRIA INQUADRAMENTO E CASI CLINICI
LA SINCOPE IN PEDIATRIA INQUADRAMENTO E CASI CLINICI Paola Pecco 1 Sincope in Età Pediatrica Definizione Transitoria perdita di coscienza e tono posturale Insorgenza rapida e durata breve Recupero spontaneo
DettagliImpatto clinico ed economico della gestione della Syncope Unit dell Ospedale San Filippo Neri di Roma
ARTICOLO Impatto clinico ed economico della gestione della Syncope Unit dell Ospedale San Filippo Neri di Roma Premessa La Syncope Unit del San Filippo Neri è nata nel 1999 per dare una risposta assistenziale
DettagliHOTEL REGINA MARGHERITA 2 DICEMBRE 2017
HOTEL REGINA MARGHERITA 2 DICEMBRE 2017 VI CONGRESSO REGIONALE AINAT PERCORSO SINCOPE: IL PUNTO DI VISTA DEL CARDIOLOGO Dr. Roberto Floris U.O.C. Cardiologia Ospedale Nostra Sig.ra di Bonaria Epidemiologia
DettagliImparare ad interpretare l ECG: la sincope cardiogena ed il rischio di morte improvvisa
Imparare ad interpretare l ECG: la sincope cardiogena ed il rischio di morte improvvisa Attilio Del Rosso SINCOPE Anamnesi, esame obiettivo, PA ortostatismo, ECG DIAGNOSI ( 5-7%) Sincope inspiegata Basso
DettagliSincope cardiaca: diagnosi e terapia. Maurizio Lunati MD. SC Elettrofisiologia Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis AO Niguarda Cà Granda Milano
Sincope cardiaca: diagnosi e terapia Maurizio Lunati MD SC Elettrofisiologia Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis AO Niguarda Cà Granda Milano Definizione La sincope cardiaca è una perdita transitoria
DettagliIL LOOP RECORDER IMPIANTABILE: NUOVE INDICAZIONI
IL LOOP RECORDER IMPIANTABILE: NUOVE INDICAZIONI Menozzi C., Lolli G., Bottoni N., Tomasi C., Quartieri F. U.O. Cardiologia Interventistica. Ospedale Santa Maria Nuova. Reggio Emilia. Introduzione Il percorso
Dettagliquali e in quali situazioni
Test inappropriati: quali e in quali situazioni Angelo Bartoletti Firenze SINCOPE 2 0 1 1 Indagini diagnostiche per la sincope Dopo la valutazione iniziale!!! Patologia cardiaca certa o sospetta si Valutazione
DettagliClassificazione elettrocardiografica. sincope spontanea documentata mediante loop-recorder impiantabile RIASSUNTO. Introduzione.
ARTICOLO ORIGINALE Classificazione elettrocardiografica della sincope spontanea documentata mediante looprecorder impiantabile Michele Brignole, 1 Paolo Donateo, 1 Roberto Maggi, 1 Angel Moya, 2 Carlo
DettagliIl ruolo dei questionari specifici e delle tabelle di rischio alla valutazione iniziale
Il ruolo dei questionari specifici e delle tabelle di rischio alla valutazione iniziale Giovanni Foglia Manzillo U.O. Cardiologia Ospedale Valduce Como La sincope è frequente... 30% della popolazione generale
DettagliCosa abbiamo imparato dagli studi SUP ed EGSYS-follow-up? Andrea Ungar. Syncope Unit
Cosa abbiamo imparato dagli studi SUP ed EGSYS-follow-up? Andrea Ungar Syncope Unit Cardiologia e Medicina Geriatrica Dipartimento del Cuore e dei Vasi Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi - Firenze
DettagliSimposio: Diagnostica differenziale, stratificazione del rischio e terapia precoce Percorso diagnostico-terapeutico Michele Brignole Centro
Simposio: Diagnostica differenziale, stratificazione del rischio e terapia precoce Percorso diagnostico-terapeutico Michele Brignole Centro Aritmologico& Syncope Unit, Lavagna Syncope management facilities:
DettagliLA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause?
LA SINCOPE: COS È? È un disturbo frequente? Quali sono le cause? La sincope o svenimento è una temporanea perdita della coscienza in genere a risoluzione spontanea e della durata di pochi minuti. È dovuta
DettagliIndice. Prefazione (Giulio Masotti)... p. XVII
Prefazione (Giulio Masotti)... p. XVII 1. Perdite di coscienza transitorie di sospetta natura sincopale: classificazione, fisiopatologia, epidemiologia e prognosi (Andrea Ungar, Michele Brignole, Pietro
DettagliIMPATTO DELLA DIAGNOSI PRECOCE DI SINCOPE NEUROMEDIATA SUL PERCORSO DIAGNOSTICO DEL PAZIENTE E SULL UTILIZZO DELLE RISORSE ECONOMICHE
IMPATTO DELLA DIAGNOSI PRECOCE DI SINCOPE NEUROMEDIATA SUL PERCORSO DIAGNOSTICO DEL PAZIENTE E SULL UTILIZZO DELLE RISORSE ECONOMICHE Marcella Jorfida, Marina Antolini, Noemi Sina, Emanuele Tizzani, Matteo
DettagliDirettore Unità Operativa Complessa di Cardiologia. Dirigente ASL II fascia - UOC Cardiologia G.B. Grassi
INFORMAZIONI PERSONALI Nome Ammirati Fabrizio Data di nascita 13/05/1955 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Direttore Unità Operativa Complessa di Cardiologia ASL
DettagliNumeroso F., Mossini G.L., Merli M.F., Mineo F., Cervellin G. U.O. Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
SINCOPI E PERDITE TRANSITORIE DI COSCIENZA DI SOSPETTA NATURA SINCOPALE: ANALISI DELLA CASISTICA DELLA U.O. DI PRONTO SOCCORSO E MEDICINA D URGENZA DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI PARMA NEL PRIMO
DettagliPAZIENTE CON SINCOPE INSPIEGATA IN PRONTO SOCCORSO CASI CLINICI PER FAMILIARIZZARE CON LE LG
PAZIENTE CON SINCOPE INSPIEGATA IN PRONTO SOCCORSO CASI CLINICI PER FAMILIARIZZARE CON LE LG F. Numeroso Unità Operativa Pronto Soccorso e Medicina d'urgenza Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
DettagliIndice. Prefazione (Giulio Masotti)... p. XVII
Prefazione (Giulio Masotti)... p. XVII 1. Perdite di coscienza transitorie di sospetta natura sincopale: classificazione, fisiopatologia, epidemiologia e prognosi (Andrea Ungar, Michele Brignole, Pietro
DettagliL utilizzo dei device nei pazienti con scompenso cardiaco
L utilizzo dei device nei pazienti con scompenso cardiaco Giovedì 22 Ottobre 2009 SCOPO DEL CORSO : Fornire un overview sullo stato dell arte riguardo al ruolo dei device nello scompenso cardiaco e nella
DettagliRISULTATI PRELIMINARI DELLO STUDIO SYNCOPE & DEMENTIA (SYD REGISTRY)
RISULTATI PRELIMINARI DELLO STUDIO SYNCOPE & DEMENTIA (SYD REGISTRY) Ceccofiglio Alice, Mussi C, Noro G, Abete P, Ghidoni G, Tava G, Langellotto A, Nicosia F, Bertoni D, Bo M, Tibaldi M, Bellelli G, Castagna
DettagliSINCOPE E ATTIVITA LAVORATIVA
SINCOPE E ATTIVITA LAVORATIVA Franca Barbic Medicina Interna, Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI); Congresso GIMSI Sincope 2013 Bologna 31 gennaio 1 febbraio 2013 Dichiaro di non aver legami di tipo
DettagliStrutture per la gestione della sincope *
ARTICOLO La seguente è una proposta di un modello organizzativo per la valutazione del paziente con sincope. Premesse Strutture per la gestione della sincope * *Traduzione in lingua italiana delle linee
DettagliLa Syncope Unit: vantaggi e criticità
VII Corso Teorico e Pratico Multidisciplinare: Come tendere all eccellenza nella diagnosi e terapia della sincope La Syncope Unit: vantaggi e criticità Angelo Bartoletti MD Chairman per la sincope, Area
Dettagli26/05/18. Gestione E Prognosi A Breve Termine Della Sincope Presso Il PS Di Udine
26/05/18 Gestione E Prognosi A Breve Termine Della Sincope Presso Il PS Di Udine Background Background Incidenza: 6.2/1000 persone/anno Tipologie: Neuromediata (riflessa) Da ipotensione ortostatica Cardiaca
DettagliEffetti dell età e del trattamento farmacologico sulla ricorrenza di sincope in soggetti con sincope neuromediata.
Effetti dell età e del trattamento farmacologico sulla ricorrenza di sincope in soggetti con sincope neuromediata. Anna Dell Elce, V.Guarnaccia, NR Petix, A Del Rosso. Syncope Unit, UO Cardiologia, Empoli
DettagliRM cardiaca: può sostituire la CVG nella diagnosi eziologica di cardiopatia dilatativa?
RM cardiaca: può sostituire la CVG nella diagnosi eziologica di cardiopatia dilatativa? Dott. Nicola Giunta Ospedale Civico-Palermo Valderice, 2 ottobre 2015 Cardiomiopatia dilatativa Eziologia ischemica
DettagliValore diagnostico aggiunto del Loop Recorder Impiantabile in pazienti con diagnosi iniziale di Transitoria Perdita di Coscienza non sincopale
Valore diagnostico aggiunto del Loop Recorder Impiantabile in pazienti con diagnosi iniziale di Transitoria Perdita di Coscienza non sincopale M. Rafanelli, R. Maggi, A. Ceccofiglio, D. Solari, M. Brignole,
DettagliLa valutazione ambulatoriale delle aritmie in eta pediatrica
44 CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA ITALIANA DI CARDIOLOGIA PEDIATRICA SIMPOSIO DI ARITMOLOGIA PEDIATRICA La valutazione ambulatoriale delle aritmie in eta pediatrica Dott.ssa Loira Leoni Clinica Cardiologica
DettagliEvidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, settembre Cardiologia
Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, 29-30 settembre 2000 Sessione Clinica Evidence-based Clinical Problem Solving 4. Cardiologia Scenario Clinico (1) Il signor Luigi
DettagliUtilità dell OBI nella gestione del paziente con Sincope indefinita
Utilità dell OBI nella gestione del paziente con Sincope indefinita Massimiliano Pinelli1, Annalisa Raso1, Annalisa Cherchi1, Luciana Mana1, Elisa Cimeoni1, GiulianaBricco2, Aldo Coppolino2, Baldassarre
DettagliCLINICAL QUESTIONS CLINICAL QUESTIONS. Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, settembre
Evidence-based Medicine Tra ipotesi di lavoro ed applicazione Ferrara, 29-30 settembre 2000 Sessione Clinica Evidence-based Clinical Problem Solving 4. Cardiologia Scenario Clinico (1) Il signor Luigi
DettagliANTONIO MAGGI Fondazione Poliambulanza
Percorsi terapeutici tra acuzie e cronicità: la legge regionale 23/2015 Cardiologia e pneumologia riabilitative quali strategie e sinergie ANTONIO MAGGI Fondazione Poliambulanza TERRITORIO Il crescente
DettagliUniversità degli Studi di Milano
Università degli Studi di Milano Master in Assistenza infermieristica in area cardiovascolare Percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale al paziente con Defibrillatore Cardiaco Impiantabile: dall'assistenza
DettagliSINCOPE: dalla diagnosi alla terapia. Dott. Fabio De Pascale Casa di Cura Citta di Aprilia 13 ottobre 2013
SINCOPE: dalla diagnosi alla terapia Dott. Fabio De Pascale Casa di Cura Citta di Aprilia 13 ottobre 2013 SYNCOPE UNIT stratificazione prognostica precoce definizione degli accertamenti diagnostici più
DettagliAsymptomatic and symptomatic children with ventricular preexcitation: clinical and instrumental management
Asymptomatic and symptomatic children with ventricular preexcitation: clinical and instrumental management G. FAZIO, C. Mossuto, I. Basile, F. Gennaro, L. D Angelo, C. Visconti, F. Ferrara, G. Novo, S.
DettagliDiagnostica non invasiva nello scompenso cardiaco
Diagnostica non invasiva nello scompenso cardiaco Federico Vancheri Medicina Interna, Ospedale S.Elia, Caltanissetta Questo paziente ha uno scompenso cardiaco? VARIAZIONE NEL TEMPO DEI RICOVERI PER INFARTO
DettagliTuttavia, nonostante queste considerazioni cliniche, l ECG del paziente non è affatto tranquillizzante.
Interpretazione caso Dal punto di vista clinico la perdita di coscienza del nostro paziente appare del tutto suggestiva per una sincope a basso rischio. Infatti l esposizione al caldo e la fase post prandiale
DettagliCasi clinici di sincope
Casi clinici di sincope Roberto Maggi e Francesco Croci Centro Aritmologico e Syncope Unit, Ospedali del Tigullio, Lavagna Caso clinico #1 Anno 2009 Donna di 69 anni senza precedenti CV Gastrectomia parziale
DettagliStudio Campania Sincope (SCS)
GIAC Volume 7 Numero 3 Settembre 2004 CONTRIBUTO ORIGINALE Studio Campania Sincope (SCS) Percorsi diagnostici intraospedalieri della sincope in Campania A. Campana, 1 S. Casari, 11 A. Catalano, 10 G. D
DettagliPercorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo.
Percorso scompenso cardiaco secondo Chronic Care nella zona montana: a che punto siamo, quali sono i problemi e quali le prospettive di sviluppo. Scompenso cardiaco Lo scompenso cardiaco rappresenta una
DettagliCome migliorare l organizzazione per la cura dei pazienti con Scompenso Cardiaco?
FERRANTE SAMUELA Bologna 24 gennaio 2014 Di fronte alla nuova pandemia lo in Italia E IN CONTINUO AUMENTO 2 causa di ricovero ospedaliero 2% della spesa complessiva dei SSN Alla luce di questi dati si
DettagliINTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.
INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico
DettagliDEFINIZIONE. E una breve e transitoria perdita di coscienza associata a perdita del tono posturale
La Sincope Obiettivi formativi Capire cos è una sincope Conoscere i meccanismi fisiopatologici Conoscere le principali cause di sincope Sapere come intervenire in un paziente con sincope DEFINIZIONE E
DettagliPercorso diagnostico-terapeutico per la gestione dei Pazienti con sincope nell AUSL di Rieti
REGIONE LAZIO Azienda Sanitaria Locale RIETI Ospedale San Camillo de Lellis Percorso diagnostico-terapeutico per la gestione dei Pazienti con sincope nell AUSL di Rieti Isabella Marchese Serafino Orazi
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome MASSIMILIANO F. IRA Data di nascita 27 APRILE 1974 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero di telefono
DettagliSincopi nell anziano. Peculiarità e differenze rispetto ai giovani
Sincopi nell anziano. Peculiarità e differenze rispetto ai giovani Attilio Del Rosso U.O. Cardiologia, Ospedale S. Pietro Igneo, Fucecchio Introduzione L incidenza della sincope aumenta in modo quasi esponenziale
DettagliIl percorso del paziente dopo il DEA. Dal documento EHRA sulla Syncope Unit al mondo reale
Il percorso del paziente dopo il DEA. Dal documento EHRA sulla Syncope Unit al mondo reale Martina Rafanelli Syncope Unit, Geriatria e UTIG, Università degli Studi di Firenze, AOU Careggi Firenze Syncopeis
DettagliScompenso Cardiaco tra Ormoni e Clinica 5 Marzo 2010
Scompenso Cardiaco tra Ormoni e Clinica 5 Marzo 2010 Diagnostica strumentale nello scompenso cardiaco Dott.ssa Benedetta Thiébat Premessa: la diagnosi di scompenso cardiaco è una diagnosi CLINICA! Ma l
DettagliIl paziente anziano in pronto soccorso: criticità e possibili soluzioni.
61 congresso SIGG Napoli 30 novembre-03 dicembre 2016 LA GESTIONE DEL PAZIENTE ANZIANO IN OSPEDALE PER ACUTI: DAL PRONTO SOCCORSO ALLA DIMISSIONE PROTETTA Il paziente anziano in pronto soccorso: criticità
DettagliIl monitoraggio a distanza di pace maker e defibrillatori. Esperienza del Mauriziano.
Il monitoraggio a distanza di pace maker e defibrillatori. Esperienza del Mauriziano. Andrea Sibona Masi S.C. Cardiologia A.O. Ordine Mauriziano Robotica e Telemedicina in Cardiologia: l applicazione delle
Dettagli«MioCardio srl» «La gestione clinica delle aritmie cardiache attraverso la Telemedicina»
«MioCardio srl» «La gestione clinica delle aritmie cardiache attraverso la Telemedicina» Il gruppo di lavoro Devices e sistemi informatici: Operatori del Team aziendale di MioCardio srl Giancarlo Monari
DettagliStudio internazionale sulla sincope ad eziologia non nota (ISSUE 2)
Studio internazionale GIAC Volume sulla sincope 6 Numero ad eziologia 1 Marzo non nota 2003(ISSUE 2) PROTOCOLLI DI STUDIO Studio internazionale sulla sincope ad eziologia non nota (ISSUE 2) La gestione
Dettaglii casi clinici che mi hanno lasciato perplesso
i casi clinici che mi hanno lasciato perplesso Enzo Hrovatin SOC Cardiologia, Osp S Polo, Monfalcone (GO) Uomo 76, senza familiarità nota per cardiopatia Non storia di fumo ne potus! Pregressa idronefrosi
DettagliCapitolo 1 Principi generali Capitolo 2 La valutazione del paziente aritmico Capitolo 3 Eziologia generale delle aritmie
INDICE Capitolo 1 Principi generali CLASSIFICAZIONE DELLE ARITMIE CARDIACHE... 11 PRINCIPI DI ELETTROFISIOLOGIA... 12 Premesse... 12 Meccanismo elettrogenetico... 13 Funzione contrattile e aritmie ipercinetiche...
DettagliPROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ SCOMPENSO CARDIACO
PROGETTO INTERATENEO FARMACIA DI COMUNITÀ SCOMPENSO CARDIACO Con il patrocinio di: FOFI Università degli Studi di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Federfarma Piemonte Comitato scientifico
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliFase post-acuta nella cardiopatia ischemica: verso una reale inte(g)razione ospedale-territorio
CONVENTION CARDIOLOGIA LOMBARDA 2016 Grand Hotel Gardone Riviera, BS 15 e 16 aprile 2016 Fase post-acuta nella cardiopatia ischemica: verso una reale inte(g)razione ospedale-territorio Corrado Lettieri
DettagliInquadramento epidemiologico e clinico della FA: integrazione ospedale territorio (farmacie)
Inquadramento epidemiologico e clinico della FA: integrazione ospedale territorio (farmacie) Como 31 gennaio 2019 Prof. Stefano Carugo Direttore Dipartimento Cardio-respiratorio ASST Santi Paolo Carlo
DettagliLA TERAPIA ELETTRICA NELLO SCOMPENSO CARDIACO
Martedì salute Torino, 13/3/2018 LA TERAPIA ELETTRICA NELLO SCOMPENSO CARDIACO Dott. Alberto De Salvia Cardiologia ospedale San Giovanni Bosco - Torino DI COSA PARLIAMO? Sistemi impiantabili che tramite
DettagliSINCOPE. Improvvisa perdita di coscienza di breve. da ripresa spontanea e completa
SINCOPE SINCOPE DEFINIZIONE Improvvisa perdita di coscienza di breve durata, con perdita del tono muscolare seguita da ripresa spontanea e completa SINCOPE DEFINIZIONE Si può presentare all improvviso,
DettagliIl Bambino con aritmia. Dr Fulvio GABBARINI Responsabile Aritmologia e Cardiostimolazione Pediatrica O.I.R.M.
Il Bambino con aritmia Dr Fulvio GABBARINI Responsabile Aritmologia e Cardiostimolazione Pediatrica O.I.R.M. IL BAMBINO CON ARITMIA : L ETA La frequenza cardiaca fisiologica è diversa nelle diverse età
DettagliIl defibrillatore impiantabile e la terapia resincronizzante
Il defibrillatore impiantabile e la terapia resincronizzante Carlo Budano Struttura Complessa Cardiologia Ospedaliera Azienda Ospedaliera S.G. Battista, Molinette di Torino Fin dall antichità i grandi
DettagliProtocollo TIA in OBI
Protocollo TIA in OBI Dr. Giovanni Pinelli UO Medicina d Urgenza e PS Ospedale NOCSAE Baggiovara Azienda USL Modena Dr. Guido Bigliardi UO NEUROLOGIA Ospedale NOCSAE Baggiovara Azienda USL Modena NAPOLI
DettagliQuando e come utilizzare il Day Hospital: opportunità limiti organizzativi e normativi
Lo Scompenso Cardiaco Cronico (SCC): un modello di collaborazione ospedale-territorio per la qualità dell assistenza e l economia l delle risorse 30/11/2010 LE ALTERNATIVE AL RICOVERO ORDINARIO Quando
DettagliPeptidi natriuretici cerebrali: nuovi biomarkers per la diagnosi differenziale e la stratificazione di rischio della sincope
Peptidi natriuretici cerebrali: nuovi biomarkers per la diagnosi differenziale e la stratificazione di rischio della sincope Franca Dipaola Istituti Clinici di Perfezionamento Sesto S.G. (Milano) Santa
DettagliSincopi di origine cardiaca: diagnosi e terapia. Maurizio Lunati MD
Sincopi di origine cardiaca: diagnosi e terapia Maurizio Lunati MD SC Elettrofisiologia Dipartimento Cardiologico A. De Gasperis AO Niguarda Cà Granda Milano maurizio.lunati@ospedaleniguarda.it i l i d
DettagliImaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica
Imaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica PD Dr. med. Stefano Muzzarelli 02.04.2014 Imaging cardiaco multi-modale nel contesto clinico della malattia coronarica Storia
DettagliL Aritmia atriale della signora Pina. Dr. Giovanni Chiarelli Dr. Gino Barral
L Aritmia atriale della signora Pina Dr. Giovanni Chiarelli Dr. Gino Barral CASO CLINICO TPSV Ø Donna 50 aa Ø Nessun fattore di rischio CV Ø Nessuna patologia degna di nota Ø Saltuari episodi di cardiopalmo
DettagliSincope inspiegata in Pronto Soccorso: stratificazione del rischio
Sincope inspiegata in Pronto Soccorso: stratificazione del rischio S. Liverani, L. Martano, G. Vettore, F. Tosato Pronto Soccorso Azienda Ospedaliera di Padova Sincope: definizione Perdita di coscienza
DettagliLA TERAPIA DELLA SINCOPE NEUROMEDIATA GUIDATA DAL LOOP RECORDER IMPIANTABILE
LA TERAPIA DELLA SINCOPE NEUROMEDIATA GUIDATA DAL LOOP RECORDER IMPIANTABILE Paolo Donateo per conto dello Steering Committee degllo studio ISSUE 2 (vedi appendice) Centro Aritmologico, Dipartimento di
DettagliDiabete e cardiopatia ischemica cronica. Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano
Diabete e cardiopatia ischemica cronica Lorenzo Grazioli Gauthier MD Clinica Luganese Dip. Medicina Interna -Lugano Cardiopatia ischemica stabile e Angina: dimensioni del problema! 17 milioni di adulti
DettagliIL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA. Francesco Fattirolli
Quali novità terapeutiche per il paziente con cardiopatia ischemica cronica? IL TRATTAMENTO APPROPRIATO DELLA CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: QUANDO RIVASCOLARIZZAZIONE E QUANDO TERAPIA MEDICA Francesco
DettagliLa strategia diagnostica: indicazione e interpretazione dei principali test diagnostici di laboratorio invasivi e non invasivi
La strategia diagnostica: indicazione e interpretazione dei principali test diagnostici di laboratorio invasivi e non invasivi Fabrizio Ammirati UOC Cardiologia GB Grassi ASL RM D Ostia Roma Introduzione
DettagliLA RETE TERRITORIALE: INNOVAZIONE NELL ASSISTENZA AI PAZIENTI CON PATOLOGIE RESPIRATORIE E NELLA PRESA IN CARICO DEGLI STESSI
LA RETE TERRITORIALE: INNOVAZIONE NELL ASSISTENZA AI PAZIENTI CON PATOLOGIE RESPIRATORIE E NELLA PRESA IN CARICO DEGLI STESSI L OMS stima la BPCO come quarta causa di morte nel mondo e l unica causa di
DettagliRuolo ed autonomia dell infermiere specializzato nella gestione della telemedicina
CONTROLLO REMOTO DEI DEVICE IMPIANTABILI. Ruolo ed autonomia dell infermiere specializzato nella gestione della telemedicina Centro Aritmologico Lavagna Daniele Fontana, Cristina Bertolone Controllo remoto
DettagliAcronimo GUCH. Grown-Up Congenital Heart disease
Acronimo GUCH Grown-Up Congenital Heart disease Stima dell incidenza di cardiopatie congenite nell anno 2000 negli USA X 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 cardiopatie c. semplici c.c. moderata
DettagliATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO : PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE IN OBI Workshop il Medico D Urgenza e il malato indifferenziato Direttore
ATTACCO ISCHEMICO TRANSITORIO : PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE IN OBI Workshop il Medico D Urgenza e il malato indifferenziato Direttore M.A.Ricciardelli, J. Polito, M.D. Spampinato 2. Scopo/obiettivo:
Dettagli8 marzo Incontro con le dipendenti per presentare il tema della medicina di genere
8 marzo 2011 Incontro con le dipendenti per presentare il tema della medicina di genere 5 5 Prevalenza dei Fattori di Rischio in Italia (Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare) DONNE SBDP mmhg BLOOD
DettagliLA GESTIONE DELL URGENZA CARDIOLOGICA: IL PUNTO DI VISTA DEL CARDIOLOGO. Dott. GIUSEPPE VERGARA
LA GESTIONE DELL URGENZA CARDIOLOGICA: IL PUNTO DI VISTA DEL CARDIOLOGO Dott. GIUSEPPE VERGARA 10 CORSO DI AGGIORNAMENTO MULTIDISCIPLINARE IN CARDIOLOGIA TIGULLIO 2010 Santa Margherita Ligure 11-13 febbraio
DettagliPROGETTO DAY-TIA. U.O. di Neurologia, Ospedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia
PROGETTO DAY-TIA U.O. di Neurologia, Ospedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia Accesso: Pronto Soccorso e 118 MMG MCA Ambulatori CUP Autopresentazione TERAPIA A DOMICILIO TNAs Visita neurologica: Neurologia
DettagliDomanda 1: Che cosa fate? MODULO 1 Paziente n.1n Donna di 59 anni.
1 n n Donna di 59 anni. Domanda 1: Che cosa fate? Ipertensione lieve in trattamento con Ca-antagonisti. Familiarità positiva per cardiopatia ischemica in età giovanile (padre e zio paterno) si presenta
DettagliMorte improvvisa aritmica in età pediatrica Prevenzione primaria e secondaria Gabriele Vignati
Morte improvvisa aritmica in età pediatrica Prevenzione primaria e secondaria Gabriele Vignati Riva del Garda 24 ottobre 2014 Incidenza Cause Individuazione popolazione a rischio Provvedimenti terapeutici
DettagliASSISTENZA INFERMIERISTICA NEL PAZIENTE CON SINCOPE DAL RICOVERO ALLA DIMISSIONE xxv GIORNATE CARDIOLOGICHE - TORINO 2013
ASSISTENZA INFERMIERISTICA NEL PAZIENTE CON SINCOPE DAL RICOVERO ALLA DIMISSIONE xxv GIORNATE CARDIOLOGICHE - TORINO 2013 OSPEDALE CARDINAL MASSAIA ASTI SOC. DI CARDIOLOGIA CPSI PADOVAN CINZIA - MUSSO
DettagliCentro Cardiovascolare La struttura
Centro Cardiovascolare La struttura Al Centro della rete ospedale - territorio Cardiologia AOUTS CCV ASS1 Paziente Cure Intermedie MMG Distretti ADI Il personale 9 Cardiologi 1 (+ 2) Medici dello Sport
DettagliFibrillazione atriale in PS. Fibrillazione atriale in PS
Fibrillazione atriale in PS Fibrillazione atriale in PS Dr Gianni Galastri UOS Medicina d urgenza ospedale del Casentino Bibbiena 11.6.2010 Entita del problema In Italia tra l 1 ed il 2 % della popolazione
Dettagli