ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO

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1 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO PROFESSIONALE DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA CON I PERCORSI: ACCOGLIENZA TURISTICA, CUCINA, SALA-BAR ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO Sede Amministrativa: Via Gastinelli 1/B Reggio Emilia tel fax Viale Trento e Trieste,4 Tel Reggio Emilia C.F mottire@tin.it CLASSI SECONDE - TECNICO TURISTICO INSEGNANTE : Maria Laura Re PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO A060 CHIMICA 1. OBIETTIVI FORMATIVI - Acquisire un linguaggio corretto e specifico - Acquisire un metodo di lavoro efficace - Sviluppare la capacità di organizzare i tempi di lavoro e rispettare le scadenze - Sviluppare la capacità di sintesi nella stesura e rielaborazione di appunti utili allo studio - Migliorare la capacità di organizzare percorsi logici nell esposizione orale - Maturare una crescente autonomia nel lavoro individuale, nell utilizzo delle fonti e nella produzione di elaborati - Educare all accettazione e all inclusione nel gruppo-classe di tutti i tipi di differenze, talenti e carismi individuali. Imparare che ciò che appare come limite può rivelarsi un opportunità. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI - stimolare e coltivare la curiosità che porta a chiedersi il perché dei fenomeni - conoscere e saper utilizzare la terminologia scientifica - saper interpretare grafici, diagrammi e tabelle - conoscere i contenuti essenziali di ogni modulo - comprendere i meccanismi che sottendono ai fenomeni - saper applicare a contesti nuovi le conoscenze e metodologie acquisite - acquisire gli strumenti di base che consentiranno all alunno di seguire e comprendere i futuri sviluppi nel campo delle scoperte scientifiche. 3. METODO DI LAVORO - Lezione frontale e dialogata - Utilizzo di Powerpoint per una esposizione chiara ed illustrata da immagini del filo conduttore della lezione - Utilizzo di brevi documentari e animazioni online e offline - Lavoro individuale e a gruppi su schede di approfondimento

2 - Utilizzo di modelli, campioni e dimostrazioni alla cattedra per stimolare un approccio pratico allo studio delle scienze - Commento e discussione in classe di avvenimenti di attualità legati al mondo scientifico, come scoperte importanti nel campo della biologia, geologia, medicina; eventi astronomici, geologici o climatici, missioni spaziali. Utilizzo a questo scopo di Internet e pubblicazioni scientifiche in italiano e in inglese. - Pubblicazione del file in powerpoint delle lezioni sul registro elettronico (didattica) - Consegna alla fine di ogni argomento di una traccia di ripasso per l autovalutazione - Sessioni di ripasso guidato o a gruppi saranno indette prima delle verifiche 4. VERIFICHE E VALUTAZIONE - interrogazioni orali a sorteggio (non a giro) saranno condotte durante lo svolgimento di tutte le lezioni per motivare gli alunni ad uno studio continuativo - quando possibile, le interrogazioni si avvarranno della partecipazione di alcuni esponenti della classe sotto forma di comitato esaminatore e comitato valutatore. Il primo comitato proporrà quesiti facendo riferimento alla traccia di ripasso, il secondo comitato proporrà un voto facendo riferimento ad una griglia di valutazione (allegato 1). L ultima parola sul voto rimane all insegnante. - verifiche scritte saranno svolte alla fine di ogni argomento in numero di 3-4 per ogni quadrimestre - crediti (e debiti) del valore di ¼ di voto verranno attribuiti agli alunni in relazione alla loro partecipazione attiva durante le spiegazioni - al fine della valutazione finale si terrà conto dell impegno dimostrato, dei progressi rispetto alla situazione iniziale e della correttezza dimostrata nei confronti dei compagni e dell insegnante. 5. RECUPERO - all inizio di ogni lezione l insegnante farà un breve riassunto della lezione precedente e lascerà uno spazio per le domande degli alunni - al momento della riconsegna della verifica corretta, verranno organizzati gruppi di abilità mista per la discussione delle correzioni - a seguito di valutazione insufficiente, orale o scritta, verrà offerta all alunno/a la possibilità di rimediare entro tempi brevi con un interrogazione da volontario/a - compiti scritti di recupero in itinere potranno essere richiesti dall alunno/i - qualora si evidenzino difficoltà particolari, l insegnante può valutare di suddividere in più interrogazioni il programma da recuperare - una pausa didattica dedicata al recupero verrà effettuata dopo la fine del primo periodo valutativo. 6. CONTENUTI DISCIPLINARI MODULO 1: LA NATURA DELLA MATERIA BLOCCO TEMATICO 1: I SISTEMI. Definizione di sistema. Definizione di fase fisica. Classificazione fisica dei sistemi: omogenei ed eterogenei. Classificazione chimica dei sistemi: sostanze pure e miscugli. Soluzioni liquide, solide, gassose: concetto di solvente e soluto, di soluzione diluita e concentrata. I miscugli eterogenei. Principali metodi di separazione dei miscugli: filtrazione, centrifugazione, cromatografia, distillazione. Le sostanze pure: elementi e composti. L alunno sa eseguire una semplice cromatografia su carta. L alunno sa scomporre l acqua in idrogeno ed ossigeno utilizzando una batteria (elettrolisi dell acqua). L alunno acquisisce consapevolezza della complessità dei materiali. Comincia a distinguere le trasformazioni fisiche dalle trasformazioni chimiche.

3 MODULO 2: INTRODUZIONE ALLA CHIMICA BLOCCO TEMATICO 1: ATOMI, MOLECOLE E COMPOSTI IONICI Le trasformazioni chimiche: differenze tra le reazioni chimiche e le trasformazioni fisiche. La struttura atomica: protoni, neutroni ed elettroni. Caratteristiche di massa e di carica delle particelle subatomiche. Gli elettroni sono distribuiti su livelli energetici. Atomi neutri, ioni e isotopi. Numero atomico e massa atomica. L utilizzo del metodo del carbonio14 nella datazione dei reperti di origine organica. Introduzione alla tavola periodica degli elementi: gruppi e periodi. Come si legge una reazione chimica: reagenti e prodotti di reazione, significato della freccia; simboli dei principali elementi, formule brute dei composti, indici numerici e coefficienti stechiometrici. Reazioni chimiche bilanciate. l alunno sa leggere ed interpretare le formule chimiche e le reazioni chimiche. Sa descrivere un atomo e ricondurlo all elemento di appartenenza. L alunno ha preso consapevolezza che tutta la materia è riconducibile ai rapporti fra 92 elementi chimici naturali. MODULO 3: IL MODELLO ATOMICO A STRATI E LA TAVOLA PERIODICA BLOCCO TEMATICO 1: GLI ELEMENTI CON NUMERO ATOMICO DA 1 A 18. I livelli energetici e il numero di elettroni che possono ospitare. Collocazione degli elettroni sui livelli energetici per gli elementi dall Idrogeno all Argon. Lo strato di valenza. Relazione fra numero dei livelli e periodo di appartenenza. Relazione fra numero di elettroni sul livello di valenza e gruppo di appartenenza. Posizione di gas nobili, alogeni, metalli alcalini e metalli alcalino-terrosi sulla tavola periodica. Giustificazione della posizione dell elio. Dato il numero atomico di un elemento fino a z = 18, l alunno sa disporre gli elettroni sui livelli energetici. L alunno sa ricavare la configurazione elettronica di un elemento dalla sua posizione sulla tavola periodica. L alunno acquisisce dimestichezza con la tavola periodica come strumento di lavoro. BLOCCO TEMATICO 2: L AUFBAU ELETTRONICO FINO AL NUMERO ATOMICO 118 Riempimento elettronico in ordine di energia per gli atomi neutri allo stato fondamentale: i sottolivelli s, p, d, f e i loro orbitali. Parziali sovrapposizioni energetiche tra livelli: i metalli di transizione e le terre rare. Riempimento elettronico per gli ioni. Giustificazione della forma della tavola periodica in base all aufbau: i blocchi s, p d ed f. Giustificazione della regola dell ottetto in base all aufbau. Metalli, non metalli, semi-metalli e loro proprietà. L alunno sa ricostruire la configurazione elettronica di tutti gli elementi e ne sa giustificare la posizione sulla tavola periodica. L alunno sa individuare la posizione delle varie famiglie di elementi. L alunno completa la sua comprensione della tavola periodica ed è in grado di utilizzarla come strumento di lavoro.

4 MODULO 4: IL LEGAME CHIMICO BLOCCO TEMATICO 1: LA REGOLA DELL OTTETTO E I LEGAMI IONICO E COVALENTE Condizione di stabilità derivante da 8 elettroni sul livello di valenza: la regola dell ottetto. Comportamento chimico dei gas nobili. Stabilità dell elio. L elettronegatività. Il legame ionico giustificato con la regola dell ottetto: formule minime dei solidi ionici formati da metalli alcalini e metalli alcalino-terrosi con gli alogeni. Il legame covalente giustificato con la regola dell ottetto. Diagrammi di configurazione elettronica di semplici molecole: H 2 O, Cl 2, NH 3, CH 4. Il legame covalente puro e il legame covalente polare. Valori-soglia della differenza di elettronegatività per la formazione dei legami ionico, covalente polare e covalente puro. Molecole polari e non polari. La polarità dell acqua. Legami covalenti doppi e tripli: CO 2, O 2, N 2. l alunno sa costruire e spiegare molecole e composti ionici con la regola dell ottetto. l alunno riconosce nell elettronegatività la chiave per la formazione dei legami chimici. BLOCCO TEMATICO 2: CONCETTO DI VALENZA E LEGAME DATIVO, COSTRUZIONE DEGLI OSSIACIDI. LEGAME METALLICO. Definizione di valenza. Le valenze principali degli elementi in base al gruppo di appartenenza. Il legame covalente dativo: definizione, condizioni per la sua formazione. Grazie al legame dativo alcuni elementi possono assumere valenze diverse dalla valenza principale. Costruzione delle formule di Lewis di diversi acidi dello stesso non-metallo, e confronto delle valenze assunte da esso in ciascun caso. Acidi oggetto dello studio: HCl, HClO, HClO 2, HClO 3, HClO 4, H 2 SO 4, H 2 SO 3, H 2 S, HNO 2, HNO 3. Il legame metallico. L alunno sa utilizzare le formule di Lewis per mostrare in che modo gli elettroni vengono condivisi tra i vari atomi. L alunno sa ricavare la valenza di ciascun atomo all interno di un determinato composto. L alunno ha acquisito il metodo per costruire anche la formula di Lewis di un acido mai sentito prima. L alunno sa utilizzare la tavola periodica per stabilire quali elementi reagiscono fra loro. L alunno acquisisce consapevolezza della plasticità del comportamento degli elementi chimici a seconda del contesto. BLOCCO TEMATICO 3: LA TEORIA VSEPR E LA FORMA DELLE MOLECOLE. IL RICONOSCIMENTO DELLE MOLECOLE POLARI E NON POLARI. Principio fondante della teoria VSEPR: la repulsione dei doppietti elettronici sul livello di valenza. Molecole con legami covalenti semplici, senza doppietti liberi: molecole lineari, triangolari planari, tetraedriche. Valore degli angoli tra i legami. Molecole con legami covalenti e con doppietti liberi sul livello di valenza: molecole piramidali e piegate. Effetto della presenza di doppietti liberi sull angolo tra i legami. Discussione delle molecole BeH 2, BH 3, CH 4, NH 3, H 2 O. Effetto della forma di una molecola sulla sua polarità: la simmetria può annullare l effetto di legami covalenti polari. Discussione di forma e polarità delle seguenti molecole: CO 2, CCl 4, CHCl 3, H 2 O, SO 2, SO 3, PH 3, PCl 3, BeH 2. L alunno è in grado di prevedere quale forma assumeranno le molecole in base alla disposizione delle loro coppie di elettroni legati e liberi, e come questo influenzi il loro comportamento. L alunno impara a interpretare le formule di struttura in termini di tridimensionalità.

5 MODULO 5: LA NOMENCLATURA CHIMICA TRADIZIONALE E IUPAC Classificazione dei composti inorganici in binari e ternari. I composti binari: ossidi acidi e ossidi basici, idruri, idracidi, sali degli idracidi. I composti ternari: idrossidi, ossiacidi e sali degli ossiacidi. Calcolo del rapporto numerico tra gli elementi di un composto binario in base alle loro valenze. Costruzione delle formule degli ossidi, ossidi di elementi con valenze multiple. Costruzione delle formule degli idrossidi e degli idruri. Differenza tra idruri e idracidi: formule degli idracidi. Formule dei principali ossiacidi a memoria. Costruzione delle formule dei sali binari e ternari. Denominazione tradizionale e IUPAC per tutti i composti di cui sopra. Reazioni ossido basico + acqua idrossido e loro bilanciamento Reazioni ossido acido + acqua ossiacido e loro bilanciamento Reazioni idrossido + acido sale + acqua e loro bilanciamento L alunno sa classificare i composti in base alla loro natura binaria o ternaria. L alunno sa attribuire un nome ai composti a partire dalla loro formula, e a passare dalla nomenclatura tradizionale alla IUPAC e viceversa. L alunno è in grado di comprendere il significato della terminologia chimica utilizzata nella descrizione commerciale di prodotti di uso corrente. MODULO 6: SOLUBILITA e ph (TEMPO PERMETTENDO) Def. di soluto e solvente. Solubilità delle sostanze: solvatazione, idratazione, ionizzazione. Solubilità di composti molecolari, composti ionici e sostanze non polari. Definizione di solubilità e di soluzione satura. Influenza della temperatura sulla solubilità. La concentrazione delle soluzioni: percentuale e molare. Acidi e basi: def. di Arrhenius, di Bronsted e Lowry, di Lewis. La ionizzazione dell acqua. La scala del ph. I principali indicatori. La forza degli acidi e delle basi, la costante di ionizzazione. L alunno sa descrivere i fattori che influenzano la solubilità di un soluto in un solvente. L alunno sa esprimere la concentrazione di una soluzione. L alunno sa utilizzare la scala del ph per esprimere l acidità o la basicità di una soluzione. l alunno sa identificare solventi appropriati per diversi tipi di soluto. L alunno sa utilizzare vari tipi di indicatori per testare l acidità o basicità di una soluzione. L insegnante, Maria Laura Re