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1 Una accezione larga: efficacia in un processo orientato verso un fine. Ma allora, gli eucarioti? E i vegetali? Una delle accezioni del termine intelligente fa riferimento al comportamento di chi esibisca tale capacità di lettura della mente, tanto più quanto minore è la quantità di indizi che gli abbiamo fornito circa la nostra intenzionalità. Una simile rappresentazione proattiva (intenzionalità secondo Bronkart) può determinare il comportamento dell agente (un organismo dotato di capacità di azione) anche sulla scorta di rappresentazioni retroattive (motivazioni secondo Bronkart); in tutti i casi, è la somma di rappresentazione e connotato valoriale (differenziale semantico se si tratta di simboli) a spiegare l uso comune del termine motivazione come causa, causale, giustificazione, spiegazione del comportamento 1

2 Tassonomia di teorie della mente: Operiamo diversamente quando comprendiamo che il cane ha bisogno di uscire per una passeggiata, e quando comprendiamo le motivazioni e i piani aziendali che hanno comportato la nostra mancata promozione... Come ha fortemente sottolineato Bruner in molti dei suoi scritti, indipendentemente dalle difficoltà che psicologia e neuroscienze possono aver incontrato nella determinazione del loro significato, i concetti hanno sempre avuto un enorme peso nella storia delle civiltà umane. La presenza o l assenza di rappresentazione proattiva (intenzionalità) e retroattiva (motivazione) si rispecchia nella classificazione giuridica che distingue dolo, colpa e preterintenzione: solo l intenzionalità richiama la responsabilità. L'evento è, da Spinoza in poi, una catena di cause. 2

3 se l'ambiente è fatto innanzitutto dalle altre specie e dagli appartenenti alla nostra specie, la velocità di cambiamento dell'ambiente può essere immaginata anche come molto grande... oltre la giustificazione "parassitaria" per la sessualità, le pressioni selettive verso la capacità di indovinare intenzioni altrui per evitarne gli inganni possono effettivamente essere piuttosto severe. Gazzaniga*: l emisfero sinistro controlla l espressione facciale volontaria, mentre il controllo spontaneo-emotivo è bilaterale (e ce l hanno anche gli scimpanzé). Mascherarsi, mentire, ingannare sono tutti vantaggi evolutivi per chi li sappia praticare, almeno a breve. * La mente della natura (Ed. It. Garzanti 1997) 3

4 in retorica qualsiasi uso linguistico che trasferisca una parola dal significato proprio a un altro figurato In linguistica e in semiotica un segno è un tropo 4

5 Icone segni somiglianti agli oggetti che rappresentano indici, contigui (fisicamente o per causa) all oggetto rappresentato; e simboli, cui è necessaria una legge che regoli l interpretazione. Relazioni di Modello Corrispondenza iconica Corrispondenza per analogia Rappresentazione simbolica 5

6 LOGOS/ANTILOGOS Già la Massima di Protagora attribuisce ad ogni possibile logos il suo antilogos, individuando nell argomentazione il necessario complemento alla funzione narrativa. Ad una funzione del reale legata alla permanenza delle proprietà, si sovrappone con una stratificazione tipica della biologia piuttosto che attraverso una sostituzione - il meccanismo della validazione intersoggettiva. 6

7 Dai 4/5 mesi di età, se portiamo via oggetti nascosti da uno schermo alla vista del bebè, assisteremo a tipiche attività di ricerca dell oggetto scomparso, innanzitutto con lo sguardo. Il bimbo cerca un oggetto che è esistente in quanto permanente. La permanenza dell oggetto è connessa alla permanenza delle sue proprietà: se ad una palla rossa si sostituisce una palla gialla, il bebè cerca una palla rossa scomparsa (non immagina cioè un cambiamento di colore). Nell'ambito dei qualia sensoriali il concetto di realtà è inequivocabilmente connesso a quello di permanenza delle proprietà nell'ambito dei qualia metaforici il concetto di realtà è inequivocabilmente connesso alla validazione intersoggettiva. È un esito negoziale, contestuale, situato, in prima istanza relativo al valore adattativo dei qualia metaforici in gioco. 7

8 nella ricerca sul metadiscorso, (il discorso sul discorso ) l analista diatestuale lo definisce: ricorso a strategie tese al coinvolgimento emotivo e alla condivisione di scopi e desideri del discorso. 8

9 nella ricerca sul metadiscorso, (il discorso sul discorso ) l analista diatestuale lo definisce: credibilità del parlante rispetto ai parametri dell autorità e della integrità morale. 9

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