Le imprese industriali
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- Angela Carli
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1 Le imprese industriali Sono aziende di produzione diretta che attuano la trasformazione fisicotecnica di determinate materie prime o semilavorate in prodotti finiti da avviare, mediante scambi di mercato, al consumo finale o all impiego in altre attività produttive. I processi produttivi possono essere riconducibili a due tipologie fondamentali: La produzione in senso stretto, che trasforma fisicamente i materiali impiegati; L assemblaggio, che consiste nel mettere insieme varie parti provenienti da precedenti lavorazioni o acquistate o fabbricate all estero.
2 La localizzazione Si basa sulla ricerca della soluzione più vantaggiosa sotto il profilo economico, ossia si sceglierà quella che rende minimi i seguenti costi: I costi di trasferimento delle materie prime e dei prodotti finiti; I costi di trasformazione che sono influenzati dalla disponibilità di personale specializzato, dal livello del costo del lavoro, dalla disponibilità di fonti d energia e di adeguate infrastrutture, dalle agevolazioni fiscali e contributive e dagli incentivi finanziari.
3 Caratteristiche della produzione industriale La soddisfazione di un cliente è la continua attenzione ai gusti e ai comportamenti dei consumatori. L innovazione tecnologica dell elettronica e dell informatica ma anche l impiego di nuovi materiali (fibre ottiche e superconduttori). Queste tecnologie hanno permesso all industria di passare da una fase di meccanizzazione dei processi a una fase di automazione con l introduzione dei robot multifunzione in grado di sostituire l uomo, e di sistemi di produzione flessibili che sono composti da un insieme di macchine a controllo computerizzato. La qualità totale che tende a prevenire i difetti del prodotto, ad evadere tempestivamente gli ordini, ad un assistenza post-vendita, all ampiezza della garanzia, agli interventi di manutenzione, senza dimenticare la sicurezza e l affidabilità del prodotto che deve avere un ridotto impatto ambientale, deve essere realizzato in impianti poco inquinanti e in ambienti di lavoro in cui siano tutelate la sicurezza e la salute. Il miglioramento della redditività aziendale attraverso la riduzione dei costi e degli investimenti in scorte, e dell incremento della produttività. Uno dei sistemi di programmazione e di gestione è il cosiddetto just in time che punta ad annullare i tempi di consegna, a ridurre a zero le scorte di materiali e di prodotti finiti e, di conseguenza, ad azzerare i costi di stoccaggio.
4 Classificazione delle imprese industriali Secondo il settore di attività: Imprese di prodotti energetici; Imprese manifatturiere che si suddividono in industrie estrattive, in industrie per la trasformazione dei metalli e meccaniche, e in industrie manifatturiere diverse (alimentari, tessili ). Secondo la continuità della produzione: Imprese a produzione continua che operano per tutto l anno; Imprese stagionali che operano per periodi più o meno lunghi nel corso dell anno a causa della stagionalità delle materie prime o della richiesta dei prodotti.
5 Secondo le modalità tecniche delle lavorazioni: Imprese che producono afflusso continuo dove le fasi di lavorazione si svolgono senza interruzione per diversi giorni; Imprese che producono a lotti che svolgono processi di tipo intermittente, ossia cambiando l attrezzaggio delle macchine si ottengono prodotti diversi in quantitativi prefissati, detti lotti; Imprese che producono prodotti singoli, che fabbricano prodotti che richiedono una specifica progettazione e un preciso processo produttivo (navi, aerei, ponti, edifici ). Secondo la destinazione della produzione: Imprese che producono per il magazzino in base alla previsione dell andamento della domanda e che fabbricano prodotti standardizzati che hanno caratteristiche che rispondono ai bisogni della clientela; Imprese che producono su ordinazione, cioè che producono gli ordinativi della clientela (produzione su progetto) o che trasformano materie o semilavorati forniti dal cliente stesso (lavorazione per conto terzi); Imprese che producono sia per il magazzino che su ordinazione che operano sia sulla base delle vendite previste sia sulla scorta degli ordinativi ricevuti.
6 La gestione delle imprese industriali e i suoi processi L obiettivo delle aziende di produzione private è la redditività che viene perseguita attraverso una serie di operazioni di gestione suddivise in: Processi di finanziamento con cui l impresa si procura i mezzi finanziari per l attività; Processi di investimento con cui si acquistano i fattori produttivi necessari all attività (beni strumentali, materie, lavoro, fonti di energia ecc.); Processi di trasformazione economico-tecnica con cui si ottengono prodotti e sottoprodotti; Processi di disinvestimento che riguardano il recupero finanziario dei mezzi impiegati nella produzione attraverso la vendita dei prodotti. I processi di finanziamento, di investimento e di disinvestimento costituiscono la gestione esterna, mentre i processi di trasformazione economico-tecnica rappresentano la gestione interna. La gestione aziendale ha bisogno di una programmazione che avviene attraverso la scelta fra le diverse funzioni aziendali (produzione, logistica, approvvigionamento vendite ecc.) che devono essere integrate e coordinate nell ambito della strategia aziendale.
7 Le scelte relative alla produzione Le scelte relative alla produzione si basano sugli obiettivi che consentono di ottenere un vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti. Ad esempio: In una strategia di leadership dei costi, l obiettivo è quello di ottenere prodotti con un costo unitario inferiore a quello dei concorrenti puntando sull efficienza degli approvvigionamenti, sulla riduzione degli sprechi, sul contenimento del costo della manodopera ecc; In una strategia di differenziazione dei prodotti, gli obiettivi saranno la qualità, la personalizzazione del prodotto, la rapidità delle consegne e la flessibilità produttiva. Affinché la produzione economica si svolga con risultati positivi, i processi di trasformazione fisico-tecnica devono essere efficaci (cioè raggiungere gli obiettivi di produzione) ed efficienti (utilizzare in modo ottimale le risorse disponibili attraverso una riduzione dei costi a parità di produzione o attraverso un aumento di produzione a parità di costi).
8 L efficacia e l efficienza di un processo produttivo sono alla base delle scelte relative alle dimensioni della capacità produttiva globale, al suo frazionamento e all automazione dei processi produttivi. Le dimensioni della capacità produttiva globale devono essere programmate considerando i costi fissi e i costi relativi a modifiche della struttura che sono in genere alti e dilazionati nel tempo. Un eventuale sovradimensionamento eccessivo degli impianti potrebbe portare a un sottoutilizzo della capacità produttiva, mentre un sottodimensionamento potrebbe provocare delle interruzioni nella produzione. Un elevato grado di sfruttamento dei beni strumentali, invece, migliora l efficienza dei processi produttivi e la redditività. Le dimensioni dipendono dalla domanda di mercato, dalla stagionalità delle vendite e dalla politica "make or buy". Se le vendite sono concentrate in certi periodi dell anno, la capacità produttiva può essere stabilita sulla quantità massima richiesta dal mercato o sulla domanda media annua. Spesso l impresa deve scegliere se produrre direttamente determinati beni (make) o acquistarli all esterno (buy): il ricorso a imprese esterne può essere continuativo e riguardare alcune fasi della lavorazione o alcuni componenti del prodotto, oppure fasi della lavorazione che richiedono l impiego di particolari conoscenze e tecnologie. Altre volte invece il ricorso a imprese esterne è occasionale e dipende dalla necessità di fronteggiare temporanei aumenti della produzione.
9 Il frazionamento della capacità produttiva in impianti di dimensioni più ridotte viene attuato per raggiungere l elasticità della produzione (facilità nel variare i volumi prodotti); la flessibilità della produzione (la possibilità di diversificare i prodotti o introdurne di nuovi, l impiego di manodopera altamente qualificata e l automazione dei processi produttivi); e la riduzione dei costi di trasporto e di distribuzione (ubicazione della produzione a seconda dei mercati di approvvigionamento o dei canali di vendita). L automazione nei processi produttivi all inizio riguardava lavori ripetitivi per poi comprendere lavorazioni più complesse. Oggi esistono sistemi di automazione flessibili, cioè in grado di compiere lavorazioni diverse su uno stesso tipo di prodotti consentendo alla produzione di ampliare la gamma di prodotti realizzabili, variare rapidamente ed economicamente la quantità di produzione, ottenere prodotti qualitativamente più alti e adattare il prodotto a particolari esigenze del cliente. Un elevato grado di automazione richiede cospicui investimenti in beni strumentali e un livello di professionalità che i dipendenti devono possedere rendendone necessaria la formazione e l addestramento.
10 La funzione di approvvigionamento La funzione di approvvigionamento riguarda il rifornimento nei tempi previsti di tutti i materiali e i servizi che occorrono all impresa al fine di non interrompere le lavorazioni. Tra le scelte relative agli approvvigionamenti si distinguono: La politica di decentramento produttivo, che riguarda l affidamento a fornitori esterni dell esecuzione di alcuni fasi del proprio processo produttivo o della prestazione di altri servizi di scarsa rilevanza strategica; Le scelte relative ai materiali che vengono prese in relazione al rischio di approvvigionamento e all incidenza sul risultato economico d impresa. Sul rischio di approvvigionamento incidono la disponibilità dei materiali sul mercato e la possibilità di una loro sostituzione; la concentrazione degli acquisti presso uno o pochi fornitori (dalla loro puntualità può dipendere lo svolgimento dell attività) e il potere contrattuale dei fornitori (possono imporre riduzioni della qualità dei materiali o aumenti di prezzo);
11 La politica delle fonti di approvvigionamento che può essere orientata a concentrare gli acquisti presso un unico fornitore per ottenere pressi più bassi, o ampliare il numero di fornitori per differenziare il rischio di approvvigionamento. Per selezionare i fornitori si raccolgono informazioni su di loro, sui materiali, sui prezzi, sui tempi di consegna, sui termini di pagamento ecc.; si procede alla loro valutazione e alla stesura di una graduatoria. La scelta viene effettuata considerando il costo d acquisto e le condizioni di pagamento, la qualità dei materiali, la puntualità nelle consegne e la capacità di incrementare i volumi di fornitura; Le scelte relative ai rapporti coi fornitori che si basano sulla consapevolezza che questi rapporti rafforzano il valore dell impresa e per questo vengono adottate diverse strategie di interventi di natura tecnologica (collaborano insieme alla progettazione degli impianti e dei macchinari da utilizzare nella produzione), qualitativa (estendono la politica della qualità anche ai fornitori per prevenire i difetti), programmatica (vengono formulati piani di acquisto a brevissimo termine in coordinamento alle vendite dei fornitori) e finanziaria (concordano nuove modalità di regolamento degli acquisti).
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