Diagnosi del diabete nel bambino: quando pensare anche al diabete non-autoimmune
|
|
- Valerio Nigro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Ottobre-Dicembre 2012 Vol. 42 N. 168 pp Diagnosi del diabete nel bambino: quando pensare anche al diabete non-autoimmune diabetologia Franco Meschi, Valeria Favalli, Giusy Ferro Clinica Pediatrica, Istituto Scientifico Universitario, Ospedale San Raffaele, Milano Sommario La maggioranza di casi di diabete mellito dell infanzia e dell adolescenza è rappresentata dal diabete di tipo 1 (autoimmune). Negli ultimi anni sono però aumentati in tutto il mondo i casi di diabete a eziologia differente, ovvero diabete mellito di tipo 2 (correlato all aumento dell obesità infantile) e diabete monogenico. Riguardo a quest ultimo, tecniche diagnostiche e conoscenze genetiche sempre più accurate ne hanno permesso una caratterizzazione sempre più precisa. Anamnesi familiare e personale e caratteristiche cliniche peculiari permettono di formulare un corretto sospetto diagnostico e di orientare la diagnosi differenziale tra i diversi tipi di diabete, per un adeguato approccio diagnostico terapeutico. Summary Type 1 (autoimmune) diabetes still represents the majority of cases of diabetes mellitus in children and adolescents. However, cases of different types of diabetes have recently increased, mainly type 2 diabetes (due to the global obesity epidemic) and monogenic diabetes. More accurate diagnostic techniques and genetic knowledge have led to a better characterization of monogenic diabetes. Personal/family medical history and specific clinical features allow a correct clinical suspect and to distinguish between types of diabetes, in order to implement an appropriate diagnostic and therapeutic approach. Introduzione Il diabete è definito come un gruppo di patologie metaboliche caratterizzate da iperglicemia, che può derivare da un difetto nella secrezione di insulina, nell azione dell insulina o in entrambi. Diversi meccanismi eziopatogenetici possono condurre allo sviluppo di diverse forme di diabete. Tradizionalmente i pediatri hanno avuto esperienza clinica del diabete nella forma definita come insulino dipendente o giovanile e successivamente, in modo più preciso in base alla patogenesi, come autoimmune o di tipo 1 (DMT1), contrapposto al diabete di tipo 2 (DMT2), tipico dell età adulta. Negli ultimi anni con il perfezionamento delle metodiche di indagine di biologia molecolare e di studio dell autoimmunità, il quadro si è modificato, consentendo di identificare nuove forme di diabete causate da mutazioni monogeniche, in particolare per ciò che riguarda il diabete neonatale. Si tratta diagnosi rare che hanno importanti implicazioni patogenetiche e terapeutiche Inoltre come conseguenza dell attuale epidemia di obesità è atteso un importante incremento del diabete tipo 2 già in età adolescenziale. Obiettivo Presentare le diverse forme di diabete non autoimmune, l iter diagnostico da seguire in base al sospetto clinico e le conseguenti possibilità terapeutiche Modalità di ricerca I dati per questo articolo sono stati selezionati da una Medline utilizzando le parole type 2 diabetes children, MODY, neonatal diabetes, con filtro per articoli successivi al Sono inoltre stati inclusi studi noti agli autori, anche se pubblicati prima di questa data. I criteri diagnostici per la diagnosi di diabete mellito sono stati rivisti dall American Diabetes Association nel gennaio 2011 (Tab. I) ; la novità più rilevante è l introduzione di un valore di emoglobina glicosilata pari a 6.5% come criterio diagnostico isolato sufficiente alla diagnosi. (ADA, 2012). Tuttavia ci sono difficoltà nella standardizzazione dei metodi analitici e nella variabilità inter-individuale nella relazione tra glicemia e HbA1c. La maggioranza dei casi di DM rientra nelle categorie DMT1 o DMT2, a seconda che l eziologia sia il danno auto immune delle beta-cellule pancreatiche, con conseguente mancata produzione di insulina, o anomalie che si traducono in una resistenza all azione dell insulina e in un inadeguata aumentata produzione compensatoria. Il DMT1 rappresenta circa il 90% delle forme ad esordio in età pediatrica; la diagnosi clinica (poliuria, polidipsia, calo ponderale associati a riscontro di iperglicemia) viene confermata dalla presenza di positività per almeno uno dei noti autoanticorpi contro le beta cellule pancreatiche: ICA (anti isola pancreatica), IAA (anti insulina), GAD (anti glutammico decarbossilasi), IA2 (anti fosfo-tirosin-fosfatasi), ZnT8 (anti trasportatore dello zinco). Un inquadramento anamnestico (che comprenda anche un accurata anamnesi familiare) del paziente affetto da DM è fondamentale per avanzare un sospetto clinico di diabete non autoimmune. Dati che devono far porre il sospetto di diabete su base non autoimmune: età di esordio inferiore ai 6 mesi; insulinoresistenza importante (valori di insulinemia anche 100 volte superiori alla norma) (eventualmente associata a iperlipemia, ipertensione, acanthosis nigricans, policistosi ovarica, steatosi epatica); 226
2 Diagnosi del diabete nel bambino: quando pensare anche al diabete non-autoimmune Tabella I. Diabete Mellito: criteri diagnostici (IDF/ISPAD/ADA 2011). Sintomi di diabete + riscontro di glicemia casuale 200 mg/dl storia familiare di diabete ad eredità autosomica dominante; iperglicemia lieve (valori compresi tra 100 mg/dl e 150 mg/dl a digiuno) in paziente con familiarità; fabbisogno insulinico minimo al di fuori della fase di parziale remissione; diabete associato a peculiari caratteristiche sintomatologiche/ cliniche extrapancreatiche (sordità, atrofia ottica, facies sindromica); storia di esposizione a farmaci responsabili di tossicità nei confronti delle beta cellule o responsabili dello sviluppo di insulinoresistenza. Il sospetto clinico è avvalorato dalla negatività dello screening per autoimmunità correlata a DMT1. Diabete mellito tipo 2 Glicemia a digiuno 126 mg/dl Glicemia a 2 ore dopo carico orale di glucosio** 200 mg/dl HbA1c 6.5% * per digiuno si intende la non assunzione di calorie per almeno 8 ore. ** il test deve essere eseguito secondo le indicazioni OMS usando un carico di glucosio pari a 75 g di glucosio dissolto in acqua o 1,75 g glucosio/kg di peso fino ad un massimo di 75 g. Sta diventando un problema sanitario sempre più importante in tutto il mondo, ed è correlato in primo luogo al progressivo incremento della percentuale di bambini e adolescenti obesi (Gupta et al., 2012). Negli Stati Uniti il DMT2 in età adolescenziale rappresenta circa il 50% di tutte le diagnosi di DM (Reiner et al., 2006) mentre in Italia non si è ancora avuto un simile aumento della frequenza. Diventa quindi importante anche per il pediatra avere le competenze necessarie per effettuare una diagnosi tempestiva di questa forma di diabete al fine di limitarne i rischi sul breve e sul lungo termine. Sospetto DMT2 nei seguenti casi: Insorgenza in età puberale (fisiologico picco di insulinoresistenza); Associazione con obesità e segni di insulinoresistenza (iperlipidemia, ipertensione, acanthosis nigricans, policistosi ovarica, steatosi epatica); Razza non caucasica; Familiarità per DMT2; Assenza di autoanticorpi contro le beta cellule pancreatiche e assenza di HLA predisponente. Le modalità di presentazione sono: iperglicemia occasionale rilevata in corso di esami di routine o episodi infettivi; poliuria, polidipsia, glicosuria ed eventuale chetosi/chetoacidosi (in questi casi molto spesso viene erroneamente posta diagnosi di DMT1); in rari casi disidratazione severa e potenzialmente fatale (coma iperglicemico iperosmolare, iperkaliemia). La modalità di presentazione alla diagnosi influenzerà anche il tipo di trattamento (terapia dietetica ed esercizio fisico, metformina o insulina) e gli esami diagnostici da effettuare Nei soggetti asintomatici con riscontro di iperglicemia occasionale sarà necessaria la conferma del dato su almeno due prelievi ed eventualmente un test da carico orale con glucosio. Non esiste possibilità di diagnosi genetica in quanto si tratta di forme a eziologia poligenica con il coinvolgimento di numerosi geni in buona parte ancora ignoti. Nei soggetti sintomatici, per la diagnosi è sufficiente un singolo valore di glicemia superiore a 200 mg/dl. È inoltre fondamentale indagare già al momento della diagnosi la presenza di eventuali comorbilità e complicanze che possono associarsi al DMT2 attraverso: Misurazione della pressione arteriosa; Ricerca della microalbuminuria; Profilo lipidico; Tests di funzionalità epatica ed eventualmente esame ecografico del fegato. Dovranno essere infine effettuati il dosaggio dell insulinemia e del C-peptide e lo screening autoanticorpale: la distinzione tra DMT1e DMT2 non è però sempre così chiara, andandosi a delineare soprattutto negli ultimi anni (a causa dell aumento del numero dei bambini sovrappeso) il diabete doppio o diabete uno e mezzo (Badaru and Pihoker, 2012). Si tratta della presenza di autoanticorpi (solitamente uno) contro la beta cellula in bambini con caratteristiche di insulinoresistenza e spesso familiarità per DMT2. Un confronto tra pazienti affetti da DMT2 con o senza autoanticorpi non pare evidenziare differenze in termini di età alla diagnosi, profilo lipidico, pressione, peso all esordio, livelli di C-peptide e emoglobina glicosilata (Rheiner et al., 2006). Un altro studio indica l importanza di una corretta classificazione eziologica del diabete con esordio in età giovanile: seb- Figura 1. Acantosis nigricans in paziente affetto da sindrome da insulinoresistenza severa. 227
3 F. Meschi, V. Favalli, G. Ferro bene la maggior parte rientri nelle categorie DMT1 (autoimmunità e insulinosensibilità) o DMT2 (non autoimmunità, insulinoresistenza), esiste una significativa percentuale di pazienti che si colloca al confine tra i due gruppi (circa il 20% presenta sia autoimmunità sia insulinoresistenza, circa il 10% non presenta né autoimmunità né insulinoresistenza) (SEARCH, Dabelea et al., 2011). Diabete monogenico È dovuto a mutazioni in singolo gene, spesso di geni che regolano la funzione beta cellulare; in rari casi possono essere mutati geni che si rendono responsabili di quadri di grave insulinoresistenza, oppure può essere mutato direttamente il gene dell insulina. Deve essere sottolineato che le diverse forme di diabete monogenico rappresentano una piccola percentuale (1-5%) di tutti i casi di diabete (Massa et al., 2005). Il sospetto clinico deve insorgere nei casi di diabete neonatale, di diabete associato a particolari caratteristiche extrapancreatiche, di marcata familiarità per diabete, e di modesta iperglicemia a digiuno. A questo si andranno poi ad aggiungere elementi che permettano di escludere DMT1 e il DMT2: assenza di autoanticorpi, obesità, acanthosis nigricans, insulinoresistenza. La diagnosi di diabete monogenico può essere confermata da specifici test genetici, che andranno effettuati in modo mirato in base alla storia clinica e all età di esordio in pazienti selezionati (ISPAD, 2009). Diabete neonatale La definizione classica è quella di presenza di iperglicemia persistente (valori superiori a 126 mg/dl dopo 4 ore di digiuno) che necessiti di terapia insulinica per almeno 3 giorni e compaia nel primo mese di vita (incidenza 1: circa in Italia negli anni ) (Iafusco et al., 2011). In seguito alla definizione di eziologia prevalentemente genetica del diabete ad esordio nei primi sei mesi di vita, anche grazie ad uno studio italiano è stata proposta la definizione di Diabete Monogenico dell Infanzia, che include tutti i casi di diabete mellito non autoimmune nei quali la diagnosi è effettuata nei primi sei mesi di vita (ADA, 2012). Gli esami ematici da effettuare sono: profilo glicemico, dosaggio insulinemia e C-peptide basale e post-prandiale, autoimmunità correlata a DMT1 e fruttosamina. A seconda dell esito di tali esami la diagnostica verrà indirizzata verso una forma di deficit funzionale della beta cellula (insulinemia e C-peptide indosabile), una forma autoimmune da inquadrarsi verosimilmente in IPEX (sindrome da immunodisregolazione, poliendocrinopatia, enteropatia, legata alla X) o APECED (poliendocrinopatia autoimmune, candidosi, distrofia ectodermica) o una forma di insulinoresistenza ad esordio precoce (Insulinemia e C-peptide francamente elevati). Dopo la stabilizzazione del quadro clinico ogni caso di diabete ad esordio in età inferiore ai 6 mesi (e i genitori) deve essere sottoposto insieme con i suoi genitori a screening per le alterazioni genetiche più probabili in base alla storia clinica (Greeley et al., 2011). Le indagini genetiche unitamente alla clinica permetteranno di differenziare: diabete mellito neonatale transitorio: una forma compare entro le prime 6 settimane di vita e va in remissione entro i primi 18 mesi; una forma transitoria recidivante può invece ricomparire nelle età successive (50% dei casi). Le basi genetiche sono spesso anomalie del cromosoma 6q24 (disomia uniparentale) o mutazioni in KCNJ11 o ABCC8 (che codificano per le subunità proteiche Kir 6.2 e SUR1 del canali ATP-potassio dipendenti per l insulina) (Greeley et al., 2011); diabete mellito neonatale permanente: la maggior parte dei casi è dovuta a mutazione in eterozigosi o omozigosi di uno dei geni che codificano per il canale dell insulina (talvolta inquadrabile nel contesto della sindrome DEND-Developmental delay, Epilepsy, Neonatal Diabetes) o del gene INS che codifica per l insulina. Il deficit assoluto di glucochinasi da omozigosi è una causa non frequente di diabete mellito neonatale permanente, che determina perdita della funzione di glucose sensor, con conseguente incapacità a produrre insulina in presenza di iperglicemia (Russo et al., 2012, Massa et al., 2005, Ashcroft and Harris, 1984); Sindrome da insulinoresistenza severa: mutazione a carico del gene che codifica per il recettore dell insulina. L esordio in età neonatale è tipico delle mutazioni responsabili delle espressioni fenotipiche particolarmente severe (leprecaunismo e sindrome di Rabson Mendenhall) (Fig. 1). La terapia con insulina deve essere instaurata precocemente e mantenuta finché pemane l iperglicemia, con l importante eccezione delle mutazioni del canale del potassio, che beneficiano di un trattamento con sulfaniluree per via orale con migliore controllo glicometabolico e qualità di vita (Tonini et al., 2006). Non esiste invece terapia efficace per il diabete da mutazioni del recettore per l insulina: tentativi terapeutici sono stati effettuati con Insulin Like Growth Factor (IGF1) con incerti risultati. Diabete familiare (mody: maturity onset diabetes of the young) È la forma più comune di diabete monogenico in Europa (1-2%) e rappresenta una forma autosomica dominante di diabete non insulino-dipendente, solitamente diagnosticata entro i 25 anni di vita. Diverse forme con specifiche mutazioni genetiche vengono raggruppate sotto l acronimo MODY, e differiscono per a età d esordio, entità dell iperglicemia e caratteristiche cliniche associate. Molte forme di MODY vengono ancora erroneamente classificate come DMT1 o DMT2 (Shield et al., 2010); i test genetici molecolari attualmente disponibili permettono di effettuare diagnosi accurate, di definire il decorso clinico, il rischio di complicanze e il corretto trattamento (dieta, ipoglicemizzanti orali, insulina). Dato il costo ancora elevato dell analisi genetica molecolare, viene sottolineata l importanza di effettuare un accurata selezione clinica dei pazienti sui quali effettuare tali indagini. I difetti genetici più frequenti (75-90%), sono mutazioni a carico della glucochinasi (MODY 2) e a carico del fattore nucleare degli epatociti (HNF) (MODY 3) (Tab. II) (Thanabalasingham et al., 2011). Il sospetto di MODY2 insorge in caso di: Persistente iperglicemia a digiuno ( mg/dl), confermata su un periodo di mesi o anni; Emoglobina glicosilata lievemente superiore ai limiti (raramente oltre 7,5%); Minimo incremento della glicemia dopo esecuzione di test da carico orale con glucosio (OGTT); Genitori, fratelli, zii, nonni con diagnosi di DMT2 senza complicanze o di diabete gestazionale o di iperglicemia persistente diagnosticate in età giovanile; È raccomandato, prima di procedere a test genetici, effettuare misurazione di glicemia e C-peptide nei genitori: si evidenzierà nella madre o nel padre la presenza di iperglicemia a digiuno (tranne rari casi di mutazione de novo nel bambino) (Ellard, 2008). 228
4 Diagnosi del diabete nel bambino: quando pensare anche al diabete non-autoimmune Tabella II. Caratteristiche del MODY (Maturity Onset Diabetes of the Young). Mutazione Prevalenza Clinica Età diagnosi Terapia MODY 1 HNF 4α <5% Marcata sensibilità alle sulfaniluree, Prepubere dieta/insulina macrosomia fetale e ipoglicemia neonatale, HDL basse, LDL elevate MODY 2 GCK 30-70% Iperglicemia a digiuno moderata, scarso Neonatale o prima infanzia dieta incremento dopo OGTT MODY 3 HNF 1α 30-70% Bassa soglia renale per glicosuria, marcata sensibilità alle sulfaniluree Prima infanzia ipoglicemizzanti orali, insulina MODY 4 IPF1 <1% Agenesia pancreatica Neonatale (omozigote) / giovane adulto (eterozigote) MODY 5 HNF 1β 5-10% Malformazioni genitourinarie (cisti renali), atrofia pancreatica, insufficienza esocrina insulina (omozigote) / dieta (eterozigote) dieta/insulina In uno studio italiano del 2009, condotto su una popolazione pediatrica emerge che circa un quarto dei pazienti con riscontro di iperglicemia occasionale rientra dei criteri diagnostici per MODY: di questi il 63% risulta positivo per una mutazione del gene della glucochinasi (Massa, 2001, Lorini, 2009). La glucochinasi converte il glucosio in glucosio 6 fosfato, il cui metabolismo stimola la secrezione insulinica da parte delle beta cellule pancreatiche. Un difetto nell enzima causa la necessità di una soglia glicemica più elevata per innescare la secrezione insulinica. Il MODY 2 costituisce la forma di diabete monogenico più spesso diagnosticata in stati dove il dosaggio della glicemia viene effettuato di routine in pazienti asintomatici (Italia, Francia, Spagna), mentre il MODY 3 rappresenta la forma più frequentemente diagnosticata laddove si ricorre meno frequentemente al dosaggio della glicemia come indagine di routine (Thanabalasingham et al., 2011). MODY 3 e il più raro MODY 1 sono causati da mutazioni a carico di un fattore di trascrizione epatico che causa una diminuzione del riassorbimento renale di glucosio. Sono caratterizzate da minima iperglicemia a digiuno ma importante rialzo dopo OGTT e presenza di glicosuria per valori glicemici inferiori alla soglia renale. Le altre forme di devono essere sospettate in base alle caratteristiche cliniche riportate in tabella II. Negli ultimi anni sono state identificate altre mutazioni, non riportate in tabella, che rappresentano forme rarissime di diabete monogenico. Mutazioni del gene dell insulina Mutazioni del gene dell insulina sono state individuate come responsabili dell insorgenza di diabete neonatale o della prima infanzia: hanno un effetto proteotossico che causa un danno persistente al reticolo endoplasmatico e risulta in ultima istanza nell apoptosi della cellula beta. Studi recenti hanno evidenziato casi in cui il diabete dovuto a mutazione del gene dell insulina si presenta al di fuori del periodo neonatale e viene quindi erroneamente diagnosticato come diabete di tipo 1. Si tratta di casi rari che devono essere presi in considerazione nel caso di pazienti che risultano negativi allo screening autoanticorpale (Bonfanti et al., 2009). Sindrome di Wolfram Una rara forma di diabete non autoimmune è presente nella sindrome di Wolfram: diabete mellito, atrofia del nervo ottico,diabete insipido, anomalie renali (acronimo DIDMOAD). La sindrome è autosomica recessiva ed il diabete ha patogenesi ignota, con età media di esordio a 6 anni. L associazione di diabete non autoimmune e atrofia del nervo ottico e/o diabete insipido consente di porre la diagnosi che può essere confermata con la ricerca di mutazione specifica (Wolframina WFS1). La sindrome richiede terapia insulinica per tutta la vita, ha una prognosi severa, con progressione della atrofia del nervo ottico fino alla cecità, possibilità di insufficienza renale e deterioramento cognitivo (Greeley et al., 2011). Box di orientamento Cosa si sapeva prima Il diabete in età evolutiva viene tradizionalmente identificato con la forma insulino dipendente, dovuta al danno beta cellulare su base autoimmune diagnosticabile per la presenza di autoanticorpi specifici (Diabete mellito di tipo 1). Cosa sappiamo adesso Il perfezionamento delle tecniche di biologia molecolare e di studio dell autoimmunità hanno consentito di identificare forme di diabete monogenico non autoimmune. L attuale epidemia di obesità porta a prevedere un aumento della prevalenza di diabete di tipo 2 con necessità di sicura diagnosi differenziale rispetto al tipo 1. Quali ricadute La somministrazione di insulina per via sottocutanea rimane la terapia di gran lunga più comune in età evolutiva, tuttavia esistono alternative terapeutiche, come le sulfaniluree nel diabete monogenico neonatale e la metformina nel diabete tipo
5 F. Meschi, V. Favalli, G. Ferro Bibliografia American Diabetes Association. Diagnosis and classification of diabetes mellitus. Diabetes Care 2012;35:S ** L articolo presenta la classificazione eziologica dei vari tipi di diabete e i criteri necessari per fare diagnosi di diabete mellito. Ashcroft FM, Harrison DE. Glucose induces closure of single potassium channels in isolated rat pancreatic beta-cells. Nature 1984;312: Badaru A, Pihoker C. Type 2 Diabetes in Childhood: Clinical Characteristics and Role of β-cell. Autoimmunity Curr Diab Rep. 2012;12: Bonfanti R, Colombo C, Nocerino V, et al. Insulin Gene Mutations as Cause of Diabetes in Children Negative for Five Type 1 Diabetes Autoantibodies. Diabetes Care 2009;32: Dabelea D, Pihoker C, Talton J, et al. Etiological Approach to Characterization of Diabetes Type. Diabetes Care 2011;34: Ellard S, Bellanné-Chantelot, Hattersley A. Best practice guidelines for the molecular genetic diagnosis of maturity-onset diabetes of the young. Diabetologia 2008; 51: Greeley S, Naylor R, Philipson L, et al. Neonatal Diabetes: An Expanding List of Genes Allows for Improved Diagnosis and Treatment. Curr Diab Rep 2011;11: * L articolo fornisce una panoramica sulla classificazione dei diversi tipi di diabete neonatale e sulle mutazioni genetiche responsabili identificate fino ad ora. Gupta N, Goel K, Shah P, et al. Childhood Obesity in Developing Countries: Epidemiology, Determinants, and Prevention. Endocrine Reviews 2012;33: Iafusco D, Massa O, Pasquino B, et al. Minimal incidence of neonatal/infancy onset diabetes in Italy is 1:90,000 live births. Acta Diabetol ISPAD Clinical Practice Consensus Giudelines 2009 Compendium. The diagnosis and management of monogenic diabetes in children and adolescents. Pediatric Diabetes 2009;10: ** L articolo illustra la diagnosi differenziale tra diabete monogenico e diabete di tipo 1 e 2, nonché i tipi di diabete monogenico più frequentemente riscontrati nella pratica clinica. Lorini R, Klersy C, D Annunzio G, et al. Maturity-Onset Diabetes of the Young in Children With Incidental Hyperglycemia: A multicenter Italian study of 172 families. Diabetes Care 2009;32: Massa O, Iafusco D, D Amato E, et al. KCNJ11 Activating Mutations in Italian Patients with Permanent Neonatal Diabetes. Human mutation 2005;25:22-7. Massa O, Meschi F, Cuesta-Munoz A, et al. High prevalence of glucokinase mutation in italian children with MODY. Influence on glucose tolerance, first phase insulin response, insulin sensitività and BMI. Diabetologia 2001;44: Reinehr T, E Schober, S Wiegand, et al. On behalf of the DPV-Wiss Study Group. β-cell autoantibodies in children with type 2 diabetes mellitus: subgroup or misclassification? Arch Dis Child. 2006;91: Russo L, Iafusco D, Brescianini S, et al. Permanent diabetes during the first year of life: multiple gene screening in 54 patients. Diabetologia 2011;54: Shields B, Hicks S, Shepherd M, et al. Maturity-onset diabetes of the young (MODY): how many cases are we missing? Diabetologia 2010;53: Thanabalasingham G, Owen K. Diagnosis and management of maturity onset diabetes of the young (MODY). BMJ 2011:343. ** Diagnosi, caratteristiche cliniche e basi genetiche dei prinicipali tipi di MODY. Tonini G. Bizzarri C, Bonfanti R, et al. Sulfonylurea treatment outweighs insulin therapy in short-term metabolic control of patients with permanent neonatal diabetes mellitus due to activating mutations of the KCNJ11 (KIR6.2) gene. Diabetologia 2006;49: Corrispondenza Franco Meschi, Clinica Pediatrica, Istituto Scientifico Universitario, Ospedale San Raffaele, Via Olgettina 60, Milano. Tel Fax meschi.franco@hsr.it 230
Caso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.
Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento
DettagliCondizioni e fattori di rischio di DMT2
Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti
DettagliDiabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione
Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%
DettagliGUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO
DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa
DettagliBambina di 12 anni, diabetica dall età di 3
Una bambina diabetica che non necessita di insulina Sebastiano Squatrito Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Specialistica e Divisione Clinicizzata di Endocrinologia, Ospedale Garibaldi, Università
DettagliDIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI
DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE
DettagliDIABETE GESTAZIONALE. Bari, 7-10 novembre 2013 TAKE HOME MESSAGES. Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari
DIABETE GESTAZIONALE TAKE HOME MESSAGES Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari DIABETE GESTAZIONALE Ridotta tolleranza al glucosio insorta o diagnosticata in
DettagliAttività fisica_raccomandazioni progetto cuore
Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale
DettagliCLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITO. Dottoressa BOVERO Anna Medicina Interna III Negri Ospedale Santa Corona Pietra Ligure ( SV)
CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE MELLITO Dottoressa BOVERO Anna Medicina Interna III Negri Ospedale Santa Corona Pietra Ligure ( SV) Il diabete mellito è formato da un gruppo eterogeneo di disturbi metabolici
DettagliLE IPERGLICEMIE OCCASIONALI EVENTO SOTTOVALUTATO
LE IPERGLICEMIE OCCASIONALI EVENTO SOTTOVALUTATO Chiara Scarabello Maurizio Vanelli Clinica Pediatrica Università degli Studi di Parma Glicemia valori di normalità Glicemie capillari a digiuno in bambini
DettagliDIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI
DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche
DettagliCLASSIFICAZIONE del DIABETE
Il DIABETE Malattia cronica Elevati livelli di glucosio nel sangue(iperglicemia) Alterata quantità o funzione dell insulina, che si accumula nel circolo sanguigno TASSI di GLICEMIA Fino a 110 mg/dl normalità
DettagliSINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA)
SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA) Codice di esenzione: RCG030 Definizione. Con tale termine vengono definite varie sindromi cliniche caratterizzate da insufficienze funzionali a carico di una o più
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il Diabete nell'età adulta Relatore: Dr. Ferruccio D'Incau Data: 19 marzo 2014 Sede: Aula Piccolotto Ospedale di Feltre Il Diabete mellito è una patologia
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliL ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:
L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO
DettagliEsistono tre forme di diabete
Il Diabete mellito L insulina regola la captazione del glucosio Incapacità delle cellule di captare il glucosio in circolo iperglicemia e glucosuria Disponendo di meno glucosio le cellule degradano i grassi
DettagliTIREOPATIE e DIABETE Raccomandazioni per la pratica clinica
TIREOPATIE e DIABETE Raccomandazioni per la pratica clinica PERCHÉ UN DOCUMENTO DI CONSENSO SU TIREOPATIE E DIABETE MELLITO? Le malattie della tiroide e il diabete mellito sono le endocrinopatie di più
DettagliDIABETE MELLITO. Organi danneggiati in corso di diabete mellito INSULINA
DIABETE MELLITO Il diabete mellito è la più comune malattia endocrina: 1-2% della popolazione E caratterizzato da : -alterazione del metabolismo del glucosio -danni a diversi organi Complicanze acute:
DettagliDEFICIT ISOLATO ACTH
DEFICIT ISOLATO ACTH Codice di esenzione: RC0010 Definizione. Il deficit isolato di ACTH è una rara causa di insufficienza surrenalica secondaria caratterizzata da una bassa o ridotta produzione di cortisolo
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliDIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE Istituto di Genetica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Address: Istituto di Genetica DSTB - Università degli Studi di Udine P.le Kolbe,1-33100 Udine - ITALIA
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliBREVE SINTESI E GLOSSARIO SUL DIABETE MELLITO
BREVE SINTESI E GLOSSARIO SUL DIABETE MELLITO 1. Definizione 2. Classificazione 2.1. Diabete mellito di tipo 1 2.2. Diabete mellito di tipo 2 2.3. Diabete gestazionale 2.4. Altre forme di diabete 2.5.
DettagliOMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA
OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas
DettagliPatologia dell'asse ipotalamoipofisi-igf-cartilagine. Luca Taf Azienda USL 8 Arezzo UO Pediatria
Patologia dell'asse ipotalamoipofisi-igf-cartilagine Luca Taf Azienda USL 8 Arezzo UO Pediatria Sistema complesso Azione del GH a livello cellulare Alcuni geni coinvolti nel processo di crescita GH-1 GHRH
DettagliImpara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete
Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliIl termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel
Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno
Dettagli1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4
1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che
DettagliPrincipi dello screening raccomandati dalla World Health Organization
EMOGLOBINE: DIAGNOSTICA, STANDARDIZZAZIONE, PROSPETTIVE Approcci diagnostici e problematiche in relazione ad uno screening neonatale Giovanni Ivaldi Laboratorio di Genetica - Settore Microcitemia Ospedali
DettagliSTENOSI CAROTIDEA. Influenza del controllo glicemico. Este, 29 novembre 2013. giuseppe panebianco
STENOSI CAROTIDEA Influenza del controllo glicemico Este, 29 novembre 2013 giuseppe panebianco Difficoltà di determinare una correlazione tra correzione terapeutica dell iperglicemia e riduzione delle
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
DettagliLo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali
Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune
DettagliDEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA SU. Chiara Pacchioni Servizio di Diabetologia Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo
DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA SU DIABETE E GRAVIDANZA Chiara Pacchioni Servizio di Diabetologia Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo Screening e diagnosi di Diabete Gestazionale Raccomandazioni per lo screening
DettagliDott.ssa Ilaria Barchetta
Dott.ssa Ilaria Barchetta Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Sapienza Università di Roma Diverse evidenze sperimentali hanno dimostrato una influenza diretta della vitamina D non solo
DettagliAspetti generali del diabete mellito
Il diabete mellito Aspetti generali del diabete mellito Il diabete è una patologia caratterizzata da un innalzamento del glucosio ematico a digiuno, dovuto a una carenza relativa o assoluta di insulina.
DettagliLA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO
LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa
DettagliDIABETE SINDROME DI DOWN ED ENDOCRINOPATIE
SINDROME DI DOWN ED ENDOCRINOPATIE Dott.ssa Elisabetta Lovati Servizio Endocrinologia e CAD - Cl. Medica I Fond. IRCCS Policlinico San Matteo - PAVIA Il diabete ha una più alta prevalenza nei pazienti
DettagliLINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013
LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 I Ricercatori del Centro di Genomica e Bioinformatica Traslazionale stanno lavorando a linee di ricerca legate a 1. Sclerosi Multipla 2. Tumore della Prostata
DettagliPraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti
ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono
DettagliDIABETE MELLITO. Patologia cronica del metabolismo conseguente a disfunzione insulinica. Patologia multisistemica e multifattoriale
DIABETE MELLITO Patologia cronica del metabolismo conseguente a disfunzione insulinica Patologia multisistemica e multifattoriale Parametri clinici: iperglicemia glicosuria - poliuria - polidipsia cheto-acidosi
DettagliPRODA Istituto di Diagnostica Clinica
PRODA Istituto di Diagnostica Clinica Sezione di Citogenetica e Genetica molecolare Responsabile: Dott. Guglielmo Sabbadini Specialista in Genetica Medica Informazioni per la diagnosi molecolare di sordita
DettagliIPERPLASIA SURRENALICA CONGENITA LATE-ONSET: CORRELAZIONE FRA ANALISI GENETICA E VALUTAZIONE ORMONALE
IPERPLASIA SURRENALICA CONGENITA LATE-ONSET: CORRELAZIONE FRA ANALISI GENETICA E VALUTAZIONE ORMONALE Motta C, Wolosinska DT, Vottari S, Morgante S, Proietti-Pannunzi L, Caprioli S, Toscano V, Monti S.
DettagliGENETICA MENDELIANA NELL UOMO
GENETICA MENDELIANA NELL UOMO GENETICA FORMALE o GENETICA CLASSICA basata unicamente su risultati visibili di atti riproduttivi. È la parte più antica della genetica, risalendo agli esperimenti di Mendel
DettagliUno strano diabete...
Uno strano diabete... Lucia, 56 anni, è sempre stata bene. Ci tiene al suo benessere, perciò ogni anno esegue regolarmente le analisi del sangue, che sono sempre state normali. Questa volta però gli esami
DettagliSCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?
SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe
DettagliIl vostro bambino e lo Screening Neonatale
Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliDIAGNOSI PRENATALE DI MALATTIE RARE: IL FETO COME PAZIENTE
PROF. GIOVANNI NERI Istituto di Genetica Medica, Università Cattolica del S. Cuore, Roma DIAGNOSI PRENATALE DI MALATTIE RARE: IL FETO COME PAZIENTE La diagnosi prenatale di malattie genetiche rare è pratica
DettagliDISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna
DISTURBI METABOLICI Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna IL PANCREAS Funzione esocrina: supporto alla digestione Funzione endocrina: produzione di due ormoni: insulina e glucagone I due
DettagliGLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO
GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO Dott. Giuliano Giucastro Sert. Langhirano Parma 19/11/2010 AMBULATORIO PER GLI ACCERTAMENTI DI SECONDO LIVELLO E un articolazione dell Area Dipendenze Patologiche
DettagliChe cos è il Diabete. Cause e conseguenze. Lingua Italiana
Che cos è il Diabete Cause e conseguenze. Lilly Cos è il Diabete Il Diabete Mellito è una malattia frequente che dura tutta la vita. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone con Diabete, a cui vanno
DettagliNPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING
Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente
DettagliCome approcciare le predisposizioni ereditarie in oncologia: la consulenza oncogenetica
Come approcciare le predisposizioni ereditarie in oncologia: la consulenza oncogenetica Daniela Turchetti Cattedra e Unità Operativa di Genetica Medica Università di Bologna/Policlinico S.Orsola-Malpighi
DettagliCAUSE E CONSEGUENZE. Lingua Italiana
Che cos è il Diabete CAUSE E CONSEGUENZE. Lilly Cos è il Diabete Il DIABETE MELLITO è una malattia frequente che dura tutta la vita. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone con Diabete, a cui vanno
DettagliIL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA
IL DIABETE IN ITALIA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E MODELLI ASSISTENZIALI IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA DIABETE MELLITO CONTESTO ASSISTENZIALE
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliIl ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica. Dottor Roberto Cionini
Il ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica Dottor Roberto Cionini A cosa deve fare attenzione il Pediatra di Famiglia in un bambino nato da madre diabetica. ANOMALIE NEL FETO INDOTTE
DettagliSomministrazione Insulina - Dossier INFAD. Diabete: Conoscerlo per gestirlo!
Somministrazione Insulina - Dossier INFAD Diabete: Conoscerlo per gestirlo! GENERALITA Secondo l ISS il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue
DettagliUOC MEDICINA 2 - UOS DIABETOLOGIA UOCMEDICINA E CHIRURGIA ACCETTAZIONE URGENZA. Protocollo rispetto qualità della diagnosi secondo criterio APRO3
UOC MEDICINA 2 - UOS DIABETOLOGIA UOCMEDICINA E CHIRURGIA ACCETTAZIONE URGENZA Protocollo rispetto qualità della diagnosi secondo criterio APRO3 Diabete Il Diabete Mellito rappresenta uno dei problemi
DettagliBOZZA DI LINEE GUIDA CONDIVISE. Dottor Giorgio TONINI Dott.ssa Elena FALESCHINI Centro di endocrinologia e diabetologia IRCCS Burlo Garofolo Trieste
BOZZA DI LINEE GUIDA CONDIVISE Dottor Giorgio TONINI Dott.ssa Elena FALESCHINI Centro di endocrinologia e diabetologia IRCCS Burlo Garofolo Trieste DEFINIZIONE Ipoglicemia neonatale
DettagliSTEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM
10 MAGGIO 2014, ore 08:30 Centro Analisi Monza MONZA (MB) STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM Specialista in Medicina Interna Numero pazienti esaminati 340 15,88 84,12 Maschi Femmine Analisi
DettagliIl Triage : novità e responsabilità
Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso
DettagliLa minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto
La minaccia nascosta Farmacia Ferrari Dott.ssa Teresa Via A. Manzoni 215/A - 80123 - NAPOLI tel. 081.5755329 - fax 081.19722793 Cod. Fiscale FRRTRS35L67F839O Partita IVA 00686520636 http://www.farmaciaferrari.altervista.org
DettagliCristina Della Rosa Dipartimento Cure Primarie ASL Como ASSISTENZA PROTESICA ED INTEGRATIVA Nell ambito dell assistenza al paziente cronico l assistenza protesica ed integrativa rappresentano un aspetto
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliIl Diabete Mellito. Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso. Campobasso 19 marzo 2014
Il Diabete Mellito Mariarosaria Cristofaro UOC Diabetologia-Endocrinologia ASReM Campobasso Campobasso 19 marzo 2014 DIABETE MELLITO Definizione Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata
DettagliDIABETE MELLITO DIABETE MELLITO: EPIDEMIOLOGIA
HOME DIABETE MELLITO Dr. Alessandro Bernardini DIABETE MELLITO: EPIDEMIOLOGIA DIABETE MELLITO Il diabete di tipo 1 si può manifestare a qualsiasi età, ma c'è un netto aumento nel periodo della pubertà
DettagliIl diabete mellito e la valutazione dell omeostasi glicemica
Il diabete mellito e la valutazione dell omeostasi glicemica Glicolisi Glicolisi aerobica: Glucosio+6O2+35.5(ADP+Pi)- - > 6CO2+35.5 ATP Glicolidi anaerobica (Ambden- Meyerhof) Glucosio+3(ADP+Pi) - - >
DettagliChe cos è la celiachia?
Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliLegga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:
La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito
DettagliIl diabete gestazionale
Il diabete gestazionale informazioni per la gestante Cosa è il diabete gestazionale? Con il termine di diabete gestazionale (DG) si definisce un disordine della regolazione del glucosio di entità variabile,
DettagliEspressione di geni specifici per un determinato tumore
Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa
DettagliL OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO IN GRAVIDANZA DR.SSA PATRIZIA LENTINI
L OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO IN GRAVIDANZA DR.SSA PATRIZIA LENTINI ESISTE UNO STRETTO RAPPORTO TRA CONTROLLO GLICOMETABOLICO E OUTCOME MATERNO FETALE. L OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO
DettagliStefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI
Stefano Miglior Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico Concetti fondamentali E una malattia estremamente particolare caratterizzata da una progressione lenta ma continua verso la perdita della funzione
DettagliQuando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013
Quando il dolore è ancora un problema XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Marta Gentili vivere senza dolore onlus In Italia, nel 2012, si stimano circa 364 mila nuove diagnosi per tumore
DettagliClassificazione e Definizione del Diabete Mellito
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Classificazione e Definizione del Diabete Mellito Davide Lauro Centro di Riferimento Diabete di Tipo 2 d.lauro@uniroma2.it La parola Diabete deriva dal verbo
DettagliDIFETTI VISIVI NEI BAMBINI AFFETTI DALLA SINDROME DOWN
DIFETTI VISIVI NEI BAMBINI AFFETTI DALLA SINDROME DOWN DADDY FADEL OPTOMETRISTA Nel 1866 John Langdon Down ha descritto per la prima volta la sindrome che porta il suo nome. Nel 1959 Lejeune et al. hanno
DettagliL audit come strumento di implementazione. diabetico in Medicina Generale. Criticità nella gestione del paziente diabetico in Medicina Generale
L audit come strumento di implementazione delle linee guida sulla gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Criticità nella gestione del paziente diabetico in Medicina Generale Storia naturale
DettagliLettere di una madre al proprio figlio
A te Lettere di una madre al proprio figlio Ilaria Baldi A TE Lettere di una madre al proprio figlio Diario www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Ilaria Baldi Tutti i diritti riservati All amore più
DettagliEpidemiologia delle ipoacusie infantili
Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).
DettagliIL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A
IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione
DettagliDipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it
DettagliBambini con diabete. Francesco, Elisa e il diabete: a scuola fra nuove opportunità terapeutiche e bisogni inevasi
Bambini con diabete Francesco, Elisa e il diabete: a scuola fra nuove opportunità terapeutiche e bisogni inevasi La storia di Francesco Francesco è un bimbo valdostano affetto da Diabete Mellito tipo 1,
DettagliFebbre Ricorrente Associata a NLRP12
www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12
DettagliIl mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci.
Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Giorgio Bellan Obiettivi della ricerca: Indagare lo stato dell arte
DettagliIl ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione
Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione L intervento di counselling nella comunicazione pre e post test HIV Torino, 5 luglio 2006 Classificazione
DettagliLa patologia Quali sono i sintomi?
EMOCROMATOSI La patologia L'emocromatosi è una condizione che causa un aumentato assorbimento del ferro alimentare e che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo ed è una malattia ereditaria
DettagliDiabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia
Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione
DettagliIl counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica
Questo modulo è proposto in versione ridotta a scopi dimostrativi! e non rappresenta l effettiva durata del prodotto finale Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica Stefania Agrigento
DettagliLIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14
LIFE SPAN PSYCHOLOGY Prof Anna Pelama7 AA 2013-14 1 Psicologia dell età evolutiva Per molto tempo l oggetto principale è stato lo sviluppo dalla nascita alla fine dell adolescenza Necessità pratiche: Ø
DettagliMortalità infantile I perché di uno studio
Mortalità infantile I perché di uno studio Nei regimi demografici ad alta mortalità, i morti nel primo anno di vita costituiscono 1/4-1/3 dei decessi complessivi Tra il primo ed il secondo anno di vita
DettagliLa consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale
La consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale Bertinoro, 19 Ottobre 2013 Eva Pompilii eva_pompilii@yahoo.it Limiti attuali del Non invasive Prenatal Testing/ Non Invasive Prenatal
Dettaglidella secrezione di insulina, la soppressione della secrezione di glucagone, il rallentamento dello svuotamento gastrico, la riduzione dell
Introduzione Il diabete mellito di tipo 2 rappresenta un problema medico estremamente rilevante per l ampia diffusione della patologia e per la morbilità a essa associata. Mentre si è affermata la necessità
DettagliLa malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare
Dettagli