APPRENDIMENTO COOPERATIVO:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "APPRENDIMENTO COOPERATIVO:"

Transcript

1 Germana Englaro Psicologa Psicoterapeuta APPRENDIMENTO COOPERATIVO: I COMPAGNI DI CLASSE COME RISORSA Verona, 27 aprile 2016

2 Obiettivo Imparare alcune nozioni introduttive al tema dell apprendimento cooperativo Ruoli 1. Legge a voce alta 2. Individua le informazioni rilevanti 3. Rielabora con parole proprie 4. Schematizza 5. Controlla contenuti, ruoli, tempi Tempo: 45

3 Obiettivo Approfondire il tema dell apprendimento cooperativo Ruoli 1. Prende appunti 2. Prende appunti 3. Riformula e fa il punto 4. Riformula e fa il punto 5. Pone domande di approfondimento

4 L apprendimento cooperativo Metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per raggiungere obiettivi comuni, ovvero per migliorare reciprocamente il proprio apprendimento dall apprendimento competitivo dall apprendimento individualistico peer tutoring peer collaboration

5 Perché usarlo? Gli studenti ottengono migliori risultati Si sviluppano relazioni positive tra i compagni Migliora il benessere psicologico, ovvero l autostima e il senso di autoefficacia PERCHE AI BAMBINI PIACE!

6 Elementi dell AC Interdipendenza positiva Responsabilità individuale e di gruppo Interazione costruttiva diretta Abilità sociali Valutazione di gruppo

7 L Interdipendenza Positiva E la struttura di fondo dell apprendimento cooperativo. Consiste nella consapevolezza che il successo individuale non può esistere senza successo collettivo.

8 Tipi di interdipendenza positiva: di risorse: ogni membro conosce quella parte di informazioni utili al raggiungimento dell obiettivo di materiali: un compito deve essere svolto potendo utilizzare una sola fonte o un solo strumento di compito: suddivisione di parti del lavoro tra loro integrabili (distribuzione di parti di lavoro) di ruolo: ogni membro ha una funzione diversa di scopo e risultato: mete comuni che tutti si sforzano di perseguire di identità: il gruppo si dà un identità collettiva (nome, contrassegno)

9 Responsabilità individuale e di gruppo Ogni membro del gruppo ha la responsabilità di contribuire con la propria parte di lavoro al raggiungimento dell obiettivo comune del gruppo (responsabilità di gruppo) Imparare insieme per riuscire meglio individualmente

10 L interazione costruttiva diretta Aiuto e incoraggiamento reciproco Gli studenti devono lavorare realmente insieme e promuovere reciprocamente la riuscita del lavoro incoraggiandosi e aiutandosi a vicenda. Aiuto scolastico e aiuto personale

11 Abilità sociali Gli studenti apprendono le abilità necessarie per la cooperazione. I membri del gruppo devono imparare a creare un clima di fiducia, comunicare in maniera efficace, gestire i conflitti e prendere decisioni Tali abilità vanno insegnate

12 Quali abilità sociali? Proviamo a chiederlo ai ragazzi! Parlare sottovoce Rimanere al proprio posto Aspettare il proprio turno Rispondere con gentilezza, criticando comportamenti/contenuti, non le persone Conoscersi e conoscere l altro Trovare un punto di forza in ognuno Aiutare e chiedere aiuto Incoraggiare

13 Come insegnare le abilità sociali 1. Essere specifici: chiari, concreti e operativi 2. Procedere con gradualità: in una settimana si possono insegnare 1 max 2 comportamenti 3. Fare esercizi: far allenare gli studenti affinchè familiarizzino e automatizzino l abilità

14 Conoscersi Scrivo 3 aggettivi per descrivermi La cosa che penso di riuscire a fare meglio La cosa che mi risulta più difficile Cosa posso offrire al mio gruppo?

15 Troviamo un punto di forza Scrivo una cosa positiva per ogni mio compagno di gruppo: Paolo: legge in maniera chiara Marica: usa sempre modi gentili Anna: scrive in modo chiaro e ben leggibile Giovanni: sa fare battute molto divertenti

16 Come si fa ad incoraggiare? Si vede così (non verbale) uno sguardo e un movimento della testa che esprime assenso colpo sulla spalla battito delle mani volto meravigliato e sorpreso pausa di attenzione segno di vittoria Si esprime così (verbale) ti sei espresso bene! il tuo sforzo ha dato ottimi risultati! continua così! bravo, hai fatto molte cose giuste! non sarei mai stato capace di fare quello che hai fatto tu!

17 Valutazione di gruppo I membri del gruppo devono discutere e valutare i progressi compiuti verso il raggiungimento dell obiettivo comune. Devono selezionare comportamenti e atteggiamenti positivi da mantenere verso i negativi da eliminare

18 Il ruolo dell insegnante Prende le decisioni preliminari Spiega il compito e l approccio cooperativo Controlla e interviene Verifica e valuta

19 Le decisioni preliminari Definire gli obiettivi sia scolastici che sociali Decidere le dimensioni del gruppo Decidere la composizione del gruppo Assegnare i ruoli Sistemare l aula Organizzare i materiali

20 Il compito e l approccio Spiegare il compito Spiegare i criteri di valutazione Strutturare l interdipendenza positiva Insegnare le abilità sociali

21 Monitoraggio e intervento Favorire l interazione costruttiva diretta Monitorare il comportamento degli studenti Intervenire per migliorare il lavoro del gruppo Chiudere la lezione

22 Verifica e valutazione Valutare l apprendimento degli studenti Valutare il funzionamento dei gruppi

23 Gli obiettivi Obiettivi didattici: ciò che gli studenti devono imparare Obiettivi sociali: quali abilità interpersonali usare per cooperare

24 I gruppi Uno per tutti, tutti per uno. Il successo di uno è il successo di tutti, il fallimento di uno è il fallimento di tutti Ogni membro si ritiene responsabile del raggiungimento dell obiettivo comune C è uno scambio di informazioni, spiegazioni, aiuto e incoraggiamento Vengono potenziate le abilità sociali Autovalutazione del lavoro svolto da parte del gruppo

25 Tipi di gruppi Gruppi informali: da pochi minuti a una lezione. Adatti in contesto di insegnamento diretto per creare un clima favorevole con focus sul materiale da imparare Gruppi formali: durano da una lezione ad alcune settimane, possono essere usati per insegnare contenti e abilità molti diversi fra loro Gruppi di base: stabili ed eterogenei durano almeno un anno

26 Tipi di gruppi OMOGENEI adatti per insegnare abilità specifiche o raggiungere determinati obiettivi didattici ETEROGENEI gruppi con capacità e interessi diversi maggior scambio di informazioni, riflessione ed elaborazione, stimolano l apprendimento compensazione

27 Alcune considerazioni Maggiori sono le dimensioni del gruppo e maggiori sono le risorse: più menti che collaborano Più il gruppo è grande maggiori sono le abilità sociali coinvolte (non usare i grandi gruppi se i componenti non hanno ancora acquisito le competenze sociali necessarie) Nel grande gruppo diminuisce l interazione diretta e l affiatamento Il gruppo piccolo rende maggiormente visibili gli sforzi dei singoli: attenzione che contribuiscano tutti in ugual misura Minore è il tempo e più piccolo dovrebbe essere il gruppo Nel piccolo gruppo è più facile identificare gli studenti in difficoltà

28 I ruoli Ruoli di gestione: controllare i toni di voce e i turni Ruoli di funzionamento: spiegare idee e procedure, verbalizzare, incoraggiare la partecipazione, fornire guida e sostegno, chiarire e illustrare Ruoli di apprendimento: fare ricerche, comunicare, precisare, verificare la comprensione, elaborare, ricapitolare, approfondire

29 Assegnazione dei ruoli Gradualità: nei primi momenti non assegnare ruoli ma lasciare che i membri familiarizzino fra loro e con la modalità di lavoro Iniziare da funzioni molto semplici: lettore, verbalizzatore, incoraggiatore Ruotare i ruoli Aggiungere periodicamente un nuovo ruolo più complesso Assegnare i ruoli in base alle caratteristiche dello studente

30 Sistemare l aula I membri devono sedere faccia a faccia e ginocchio a ginocchio I gruppi devono collocarsi a distanza sufficiente da non disturbarsi a vicenda Usare lo spazio in modo flessibile perché la composizione e la numerosità dei gruppi potrebbe cambiare spesso

31 Organizzare i materiali Il metodo cooperativo non richiede materiali particolari Ma vanno strutturati in maniera funzionale al lavoro cooperativo I materiali andranno organizzati in base al tipo di interdipendenza che si vuole strutturare

32 Le possibilità 1. Dare ad ogni studente il set completo dei materiali 2. Dare al gruppo una sola copia dei materiali 3. Usare il metodo Jigsaw per la condivisione delle informazioni e dei materiali 4. Costruzione del materiale ad opera del singolo 5. Materiali diversificati tra i gruppi

33 Spiegare compito e approccio Spiegare le caratteristiche del compito Spiegare gli obiettivi del compito Spiegare le strategie e le modalità di lavoro cognitivo Spiegare le modalità di lavoro cooperativo Verificare la comprensione di consegne e indicazioni con domande specifiche Chiedere ai gruppi la realizzazione di elaborati con la firma di ciascun componente

34 Fornire aiuti visivi per facilitare la comprensione e la realizzazione del compito (ruote radiali, mappe mentali, elenchi, diagrammi, tabelle, ) Spiegare i criteri di valutazione precisando gli obiettivi da raggiungere (meglio se cooperativi) Richiamare conoscenze precedenti (discussione o prove scritte di anticipazione)

35 Verifica e valutazione Valutare l apprendimento degli studenti: qualità e quantità dell apprendimento coinvolgendo gli studenti Valutare il funzionamento dei gruppi: far annotare le tre cose che hanno fatto bene lavorando insieme e una cosa che faranno meglio il giorno seguente; ricapitolazione generale con l intera classe; promuovere il festeggiamento dei risultati positivi

36 Strumenti di valutazione Osservazione diretta Metodi narrativi e riflessioni metacognitive Questionari di autovalutazione ind/gr: 1. Cosa ho imparato? 2. Sono soddisfatto di come ho imparato? 3. Sono soddisfatto del lavoro svolto in gruppo? 4. Mi sono sentito accolto e sostenuto? 5. Avrei potuto fare qualcosa di diverso per collaborare al meglio con i miei compagni?

37 1. Che cosa abbiamo imparato? 2. Quali risultati abbiamo raggiunto? 3. Come ci siamo aiutati nelle difficoltà incontrate? 4. Come abbiamo comunicato? 5. Cosa potremmo migliorare?

38 Autovalutazione dell insegnante Cosa hanno imparato da questa attività? Sono soddisfatto della quantità di informazioni apprese? Sono soddisfatto della qualità di informazioni apprese? Sono riuscito a creare interdipendenza positiva? Sono riuscito a fornire feedback sistematici e costruttivi durante il lavoro?

39 Alcuni problemi 1. Un elemento del gruppo disturba e non impegna 2. I bambini vorrebbero creare gruppo sempre con gli stessi compagni 3. Come integrare i bisogni emotivi del bambino con i bisogni burocratici della scuola?

40 Ruoli 1. Sintetizza quanto appreso 2. Integra il punto 1 3. Scrive i punti chiave 4. Elabora uno schema/testo di sintesi 5. Controlla lo schema/testo di sintesi Tempo: 45

41 Per concludere: Valutate il vostro lavoro (in modo quantitativo ma soprattutto qualitativo) Discutete sugli aspetti che potreste ulteriormente migliorare Festeggiate il lavoro cooperativo che avete svolto!!!

42 Buona scuola a tutti! germana.englaro@libero.it

43 Bibliografia Apprendimento cooperativo in classe, D. W. Johnson et al.; Ed. Erickson Comunicazione positiva e apprendimento cooperativo, M. Polito; Ed. Erickson Attivare le risorse del gruppo classe, M. Polito; Ed. Erickson Formazione, ricerca e interventi psicoeducativi a scuola, F. Celi, D. Fontana; McGraw Hill

Prima della lezione: a casa

Prima della lezione: a casa Prima della lezione: a casa Definire gli obiettivi in termini di abilità scolastiche e sociali. Ogni lezione ha obiettivi connessi alle abilità sia scolastiche che interpersonali e di interazioni nel piccolo

Dettagli

IL TUTORING. 3 TIPOLOGIE (a seconda dell età) Esempi: dettato con studenti dislessici risoluzione di addizioni divisione a due cifre

IL TUTORING. 3 TIPOLOGIE (a seconda dell età) Esempi: dettato con studenti dislessici risoluzione di addizioni divisione a due cifre IL TUTORING 1 CARATTERISTICHE Prevede il coinvolgimento di allievi in funzione di tutor per favorire l apprendimento dei bambini con o senza disabilità 2 BENEFICI PER L ALUNNO CON DIFFICOLTA - approccio

Dettagli

Piccoli storici cooperano

Piccoli storici cooperano Piccoli storici cooperano Classe IV A M. Immacolata A. S. 2012-13 Docente Anna Maria Pirisi Gli antichi Egizi Premessa Fin dai primi anni della Scuola primaria il percorso di storia mira ad avvicinare

Dettagli

IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE

IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it LA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE SUPERA Scuola speciale separata

Dettagli

Valeria Rossini IMPARARE A COOPERARE. La cooperazione tra pari. 22/01/2019

Valeria Rossini IMPARARE A COOPERARE. La cooperazione tra pari. 22/01/2019 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI A. MORO Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Pedagogia della marginalità Pedagogia sociale a.a. 2018/2019 La cooperazione tra pari Valeria

Dettagli

CTS PISA CORSO SOS SOSTEGNO. Laboratorio di Didattica Speciale: Approcci e metodi per l inclusione

CTS PISA CORSO SOS SOSTEGNO. Laboratorio di Didattica Speciale: Approcci e metodi per l inclusione CTS PISA CORSO SOS SOSTEGNO Laboratorio di Didattica Speciale: Approcci e metodi per l inclusione I SETTE PUNTI CHIAVE PER LA DIDATTICA INCLUSIVA (GUIDE ERICKSON) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Obiettivi: favorire

Dettagli

APPRENDIMENTO COOPERATIVO

APPRENDIMENTO COOPERATIVO APPRENDIMENTO COOPERATIVO DISTRETTO CTRH Messina Progetto Didattica Inclusica per alunni H NOVEMBRE 2013 Apprendimento Cooperativo METODO DIDATTICO CHE UTILIZZA I PICCOLI GRUPPI IN CUI GLI STUDENTI LAVORANO

Dettagli

Articolazione della competenza. M. Comoglio

Articolazione della competenza. M. Comoglio Riccarda Viglino Articolazione della competenza M. Comoglio LE ABILITA SOCIALI o INSEGNAMENTO INDIRETTO attraverso le strutture o INSEGNAMENTO DIRETTO L INSEGNAMENTO DIRETTO o descrivere gli aspetti verbali

Dettagli

Apprendimento cooperativo

Apprendimento cooperativo Apprendimento cooperativo I PRINCIPI CIO CHE FAI OGGI IN GRUPPO, POTRAI RIFARLO DOMANI INDIVIDUALMENTE L. Vygostsky Apprendimento cooperativo: che cos è? L apprendimento cooperativo, nelle varie forme

Dettagli

L apprendimento cooperativo in classe

L apprendimento cooperativo in classe Università degli Studi di Palermo Facoltà di Lettere Corso di Laurea di Scienze Storiche Didattica (Prof.Ignazio Licciardi) A.A.2006-2007 L apprendimento cooperativo in classe a cura del Gruppo di Studio

Dettagli

SPERIMENTARE L'APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE

SPERIMENTARE L'APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE SPERIMENTARE L'APPRENDIMENTO COOPERATIVO IN CLASSE P.Marinoni 2016 Dalle Indicazioni Nazionali.. -formazione della classe come gruppo, -alla promozione di legami cooperativi fra i suoi componenti -coinvolgimento

Dettagli

Comportamenti problema: il supporto delle tecnologie

Comportamenti problema: il supporto delle tecnologie La gestione educativa delle crisi comportamentali Comportamenti problema: il supporto delle tecnologie 27 Marzo 2015 CTS MARCONI Grazia Mazzocchi Francesco Valentini Il punto di partenza E possibile intendere

Dettagli

Ancona 21 novembre 2011 Pesaro 22 novembre a cura di : Raffaela Maggi e Susanna Testa

Ancona 21 novembre 2011 Pesaro 22 novembre a cura di : Raffaela Maggi e Susanna Testa Ancona 21 novembre 2011 Pesaro 22 novembre 2011 La didattica laboratoriale La didattica laboratoriale non è una novità nel mondo scolastico; le sue radici possono essere rintracciate nell attivismo pedagogico

Dettagli

Scheda di programmazione della lezione cooperativa

Scheda di programmazione della lezione cooperativa Scheda di programmazione della lezione cooperativa As 2016 / 2017 Classe 3A materia Scienze data 24/03/2017 lezione Dipendenze Obiettivi 1. scolastici 2. sociali Conoscere e usare il linguaggio scientifico

Dettagli

Esperienza di apprendimento cooperativo I RUOLI

Esperienza di apprendimento cooperativo I RUOLI Esperienza di apprendimento cooperativo I RUOLI IL NOSTRO LAVORO Approfondimento sui ruoli abilità che essi ricoprono e stimolano come vengono percepiti dal docente come vengono vissuti dal discente Esperienza

Dettagli

L'APPRENDIMENTO COOPERATIVO

L'APPRENDIMENTO COOPERATIVO L'APPRENDIMENTO COOPERATIVO Si può definire il Cooperative Learning come un insieme di tecniche di conduzione della classe, grazie alle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento

Dettagli

Felice Carugati e Patrizia Selleri. Capitolo 2 La prospettiva storico-culturale

Felice Carugati e Patrizia Selleri. Capitolo 2 La prospettiva storico-culturale PSICOLOGIA DELL EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri Capitolo 2 La prospettiva storico-culturale 1 In ambito anglofono: 1910 prima rivista Educational Psychology In Francia: Psychologie de l éducation

Dettagli

I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA. Barbara Carretti

I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA. Barbara Carretti I DISTURBI E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA Barbara Carretti Disturbi specifici dell apprendimento Base biologica Disturbi evolutivi Specifici Persistenti Evoluzione dei DSA Il DSA persiste,

Dettagli

CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI

CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI Progetto in rete I CARE CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOGNO SCUOLA PRIMARIA DI AMBRIA PLESSO POTENZIATO DI AMBRIA Impariamo a stare insieme. giocando! REFERENTI: De Pasquale

Dettagli

Sono state considerate tre dimensioni fondamentali:

Sono state considerate tre dimensioni fondamentali: Nell osservazione degli alunni ho cercato di mettere in evidenza quattro caratteristiche principali: 1. i rapporti tra gli alunni all interno dell aula; 2. i rapporti tra gli alunni e l insegnante; 3.

Dettagli

Superiamo le disparità

Superiamo le disparità Superiamo le disparità Angelo Nicotra Unitarietà linguistica 2 APPRENDIMENTO COOPERATIVO È lo stesso meccanismo che ritroviamo nello sport a squadre (gli studenti sono protagonisti di tutte le fasi del

Dettagli

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE

L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Fondazione Besso di Roma L INCLUSIONE NEL GRUPPO CLASSE Come affrontare con il gruppo classe la tematica dei Disturbi del Comportamento e dei Comportamenti a Rischio; l utilizzo del tutoring e dell apprendimento

Dettagli

CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI

CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI Progetto in rete I CARE CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI CURNO GIOCHI LOGICI MATEMATICI REFERENTE: Ins. EPIFANI VINCENZA OBIETTIVO DIDATTICO: - Usare

Dettagli

Gestione classe. Maurizio Gentile. Studio di Psicologia Formazione Anno scolastico Classe e competenze

Gestione classe. Maurizio Gentile. Studio di Psicologia Formazione   Anno scolastico Classe e competenze SPF SPF Gestione classe Maurizio Gentile Studio di Psicologia Formazione www.successoformativo.it www.lumsa.it Anno scolastico Classe e competenze 2 SPF Incontro del 10/04 1. Introduzione 2. Pensa condividi

Dettagli

STRUMENTO PER PERCORSI DIDATTICI INCLUSIVI

STRUMENTO PER PERCORSI DIDATTICI INCLUSIVI DIREZIONE DIDATTICA STATALE F. RASETTI 06061 Via Carducci n.25 Castiglione del Lago Codice fiscale 80005650546 -Tel. Fax 075/951254 e.mail: pgee021002@istruzione. STRUMENTO PER PERCORSI DIDATTICI INCLUSIVI

Dettagli

Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno

Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Mazara, 28 novembre 2017 Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Angela Pesci Dipartimento di Matematica

Dettagli

Attività tra pari nell ora di matematica: cosa imparano studenti ed insegnanti

Attività tra pari nell ora di matematica: cosa imparano studenti ed insegnanti Rimini, 20-22 aprile 2018 Attività tra pari nell ora di matematica: cosa imparano studenti ed insegnanti Angela Pesci Dipartimento di Matematica - Università di Pavia I Quadri TEORICI Per le modalità collaborative

Dettagli

UDA e MODULI CLASSE PRIMA WEB COMMUNITY MILANO 26 MARZO 2019

UDA e MODULI CLASSE PRIMA WEB COMMUNITY MILANO 26 MARZO 2019 UDA e MODULI CLASSE PRIMA WEB COMMUNITY MILANO 26 MARZO 2019 ANNO SCOLASTICO 2018 2019 PRIMO ANNO CLASSE WEB COMMUNITY PRIMO PERIODO FARE E NON FARE IL REGOLAMENTO PER TUTTI E DI TUTTI Riscrivere il

Dettagli

APPRENDIMENTO COOPERATIVO - SCHOOL PRESENTATION

APPRENDIMENTO COOPERATIVO - SCHOOL PRESENTATION APPRENDIMENTO COOPERATIVO - SCHOOL PRESENTATION TRAGUARDO DI COMPETENZA Presentare in inglese la nostra scuola ai nostri partner GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE: Obiettivi di apprendimento: - Saper scrivere

Dettagli

Sana e robusta costituzione

Sana e robusta costituzione Sana e robusta costituzione Le sfide di Cittadinanza e Costituzione per costruire le competenze sociali e civiche dai 3 ai 14 anni. Riflessioni, strumenti e metodi II^ parte Scuola dell infanzia e Primaria

Dettagli

L apprendimento cooperativo

L apprendimento cooperativo L apprendimento cooperativo Didattica e Strategie d inclusione Dott.ssa Maddalena Pannone Come lavorare contemporaneamente su differenti tipologie di BES? E una delle principali complessità che i docenti

Dettagli

Didattica applicata alle scienze motorie. A.A Prof. Bergamaschi Giuliano

Didattica applicata alle scienze motorie. A.A Prof. Bergamaschi Giuliano Didattica applicata alle scienze motorie A.A. 2015-2016 Prof. Bergamaschi Giuliano 1 La gestione della classe Gestire la classe significa agire in modo che ogni allievo possa trovare le corrette attenzioni

Dettagli

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione

Chiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo

Dettagli

Apprendimento cooperativo

Apprendimento cooperativo Apprendimento cooperativo Per assistenza è possibile contattare lo staff Pearson scrivendo al seguente indirizzo e-mail: formazione.online@pearson.it oppure chiamando il numero : 0332.802251 L apprendimento

Dettagli

Apprendimento cooperativo in classe

Apprendimento cooperativo in classe Apprendimento cooperativo in classe Dott.ssa Chiara Stupiggia 29 febbraio 2016 Teacher Training Settembre 2015- marzo 2016 Cos è l apprendimento cooperativo Utilizzo di piccoli gruppi i cui gli studenti

Dettagli

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: C.A.M. Centro per l'apprendimento Mediato Periodo I

Dettagli

NeoAssunti Bilancio delle competenze Indicazioni per la compilazione

NeoAssunti Bilancio delle competenze Indicazioni per la compilazione NeoAssunti 2015 Bilancio delle competenze Indicazioni per la compilazione! Perché il Bilancio delle Competenze Il Bilancio di competenze è un percorso utilizzato a livello europeo per supportare il soggetto

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DIAPPRENDIMENTO E PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA Panoramica delle questioni in gioco

ORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DIAPPRENDIMENTO E PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA Panoramica delle questioni in gioco IRSEF/IRFED-CISL scuola ORGANIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI DIAPPRENDIMENTO E PROCESSI DI INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA Panoramica delle questioni in gioco Maurizio Muraglia 14 ottobre 2016 TRASMISSIONE E COSTRUZIONE

Dettagli

PROGETTO ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PROGETTO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PROGETTO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PREMESSA L Accademia Italiana per la Promozione della Matematica «Alfredo Guido» (A.I.P.M.) in seguito denominata Accademia bandisce un concorso fra gli allievi delle

Dettagli

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

PROGETTO BIBLIOTECA. Anno Scolastico

PROGETTO BIBLIOTECA. Anno Scolastico PROGETTO BIBLIOTECA Anno Scolastico 2016-2017 PREMESSA L'innovazione della scuola passa anche per le biblioteche scolastiche che dovrebbero diventare, nell'idea del Ministero dell'istruzione, dei laboratori

Dettagli

Gestione dei contenuti didattici multimediali e Applicativi OpenSource

Gestione dei contenuti didattici multimediali e Applicativi OpenSource Gestione dei contenuti didattici multimediali e Applicativi OpenSource Piano Nazionale Scuola Digitale - Formazione interna Silvia Mazzeo - silvia.mazzeo@istruzione.it Dalla didattica tradizionale...alla

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE Disciplina: DIRITTO COMMERCIALE Classe: 4 A SIA A.S. 2014/2015 Docente: Prof.ssa Adriana Carlotto ANALISI DI SITUAZIONE - LIVELLO COGNITIVO La classe è attualmente composta da 13 alunni, in quanto l alunna

Dettagli

Modulo per sviluppare le competenze di leadership

Modulo per sviluppare le competenze di leadership 3 Modulo per sviluppare le competenze di leadership Motivare gli altri I moduli Sviluppa le competenze di leadership sono stati creati per supportarti nella preparazione del Forum e per sviluppare quelle

Dettagli

Occorre la mediazione dell adulto per cogliere le esigenze proprie ed altrui.

Occorre la mediazione dell adulto per cogliere le esigenze proprie ed altrui. COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE Sapersi relazionare anno scolastico 2013-14 Oh che bel castello: la trasmissione di ciò che abbiamo scoperto ai bambini piccoli Classe V Ins. Bianco Antonella Dimensioni

Dettagli

"COOPERATIVE LEARNING OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE

COOPERATIVE LEARNING OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE Corso di formazione Scuole Primarie IC Bellani - Monza "COOPERATIVE LEARNING OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE Monza, 23 giugno 2018 dott.ssa Silvia Negri Università degli Studi Milano Bicocca Monitoring e processing

Dettagli

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti e l inclusione nel gruppo-classe Argomenti: Gestione del gruppo-classe Cooperative learning Tutoring

Dettagli

La didattica inclusiva: da una lezione per ognuno a una lezione per tutti

La didattica inclusiva: da una lezione per ognuno a una lezione per tutti La didattica inclusiva: da una lezione per ognuno a una lezione per tutti Dott.ssa Cristina Potente Dir. Psicologa Psicoterapeuta Centro Leonardo c.potente@centroleonardo.net www.centroleonardo-psicologia.net

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA

SCUOLA DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO R. DE SIMONE SAN PIETRO VERNOTICO SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTO GENITORI PATTO FORMATIVO SCUOLA-FAMIGLIA PREMESSA Il progetto nasce dalla

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA. Anno Scolastico.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA. Anno Scolastico. Scuola Secondaria di 1 Grado G. Carducci BARI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA Classe. Sezione. Anno Scolastico. 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Luogo e data di nascita Diagnosi

Dettagli

Valutazione e feedback professionale

Valutazione e feedback professionale Incontro di informazione / formazione sulla valutazione dei dirigenti scolastici Aula Magna ITET Capitini Perugia, 23 maggio 2018 Valutazione e feedback professionale Paolo Mazzoli Direttore generale Invalsi

Dettagli

I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa

I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa Elena Bortolotti Un primo bisogno un clima positivo! Andrich Miato e Miato (2007) oggi i giovani hanno bisogno di vivere in un clima positivo e coerente

Dettagli

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ

CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ VIII EDIZIONE SIREF SUMMER SCHOOL LECCE 2013 CONTESTI COOPERATIVI PER GENERARE OPPORTUNITÀ Apprendere, formare, agire nel corso della vita: capacità, democrazia, partecipazione. Nuove politiche per lo

Dettagli

L intervento riabilitativo cognitivo comportamentale

L intervento riabilitativo cognitivo comportamentale L intervento riabilitativo cognitivo comportamentale Dott.ssa Bernardelli Sara Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale perche lavorare con i bambini con adhd? Lo scopo del lavoro INCREMENTARE

Dettagli

La gestione dei comportamenti problematici. Il gruppo e i pari come risorsa

La gestione dei comportamenti problematici. Il gruppo e i pari come risorsa La gestione dei comportamenti problematici Il gruppo e i pari come risorsa La gestione dei comportamenti è l incombenza più delicata per chi insegna Bambini difficili Sono coloro che ci creano maggiori

Dettagli

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,

Dettagli

FOCUS GROUP CON STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO ISTRUZIONI

FOCUS GROUP CON STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO ISTRUZIONI FOCUS GROUP CON STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO ISTRUZIONI Il focus group è uno strumento d indagine qualitativo, che permette di approcciare il clima, le opinioni e gli atteggiamenti che

Dettagli

MAJORANA. INDICAZIONI PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI NEOASSUNTI. Fonti normative. Legge 107/2015 DM 850/2015 CM 28515/2016

MAJORANA.   INDICAZIONI PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI NEOASSUNTI. Fonti normative. Legge 107/2015 DM 850/2015 CM 28515/2016 INDICAZIONI PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI NEOASSUNTI Fonti normative Legge 107/2015 DM 850/2015 CM 28515/2016 SUDDIVISIONE DELLE 50 ORE DI FORMAZIONE 1. incontro propedeutico formativo dell amministrazione

Dettagli

DISCIPLINA: Italiano, Matematica,Geografia, Storia, Tecnologia e informatica, Arte e immagine, Educazione alla cittadinanza, Inglese.

DISCIPLINA: Italiano, Matematica,Geografia, Storia, Tecnologia e informatica, Arte e immagine, Educazione alla cittadinanza, Inglese. Tutti uguali ma tutti diversi.. promuovere il cambiamento ed il mantenimento di stili di vita appropriati consolidati nel tempo attraverso metodologie didattiche attive, partecipative, inclusive. DISCIPLINA:

Dettagli

LABORATORIO LINGUISTICO PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA FONOLOGICA CLASSI 2^ - 3^ DELLA SCUOLA PRIMARIA

LABORATORIO LINGUISTICO PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA FONOLOGICA CLASSI 2^ - 3^ DELLA SCUOLA PRIMARIA LABORATORIO LINGUISTICO PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA FONOLOGICA CLASSI 2^ - 3^ DELLA SCUOLA PRIMARIA IL CONTESTO CHI Classe seconda o terza della scuola primaria. QUANDO Per la classe 2^ durante l

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO Denominazione Compito-prodotto STARE BENE A SCUOLA ELABORAZIONE DI UN GALATEO SCOLASTICO Competenze mirate Comuni/cittadinanza Competenze chiave europee: - COMUNICAZIONE NELLA LINGUA

Dettagli

GESTIRE LA CLASSE E MOTIVARE AD APPRENDERE

GESTIRE LA CLASSE E MOTIVARE AD APPRENDERE GESTIRE LA CLASSE E MOTIVARE AD APPRENDERE I.C. ALBINO 2012 II incontro Anna Segreto Come coinvolgere gli alunni nel proprio apprendimento? Connettersi ai bisogni di Relazione Competenza Autonomia MOTIVAZIONE

Dettagli

LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO

LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO LA CORNICE RELAZIONALE NELLE DINAMICHE DI INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO LE 4 DIMENSIONI LE 4 DIMENSIONI L insegnante deve muoversi sempre su questi 4 piani: La relazione con l alunno La dimensione affettiva

Dettagli

Riferire esperienze personali, raccontando in modo chiaro ed essenziale e rispettando. l ordine logico e

Riferire esperienze personali, raccontando in modo chiaro ed essenziale e rispettando. l ordine logico e SCUOLA: Circolo Didattico Luzzi (Cs) Anno Scolastico 2017/ 18 Area 3 Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile U:F: - Promuovere le life skills attraverso l educazione emotiva ed affettiva UNITA

Dettagli

Learning by doing - Didattica laboratoriale - nuova maieutica?

Learning by doing - Didattica laboratoriale - nuova maieutica? Corso di aggiornamento per docenti ITALIA NOSTRA SEZIONE DI PALERMO Viaggiatori e pellegrini portatori di cultura Il patrimonio minore come fattore di identità e di sviluppo locale PALERMO 14 ottobre 2017

Dettagli

DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI

DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI DAI SAPERI DELLA SCUOLA ALLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI A TAVOLINO SPAZIO DI RICERCA CONDIZIONE GIOVANILE SIGNIFICATO SENSO EPISTEME DEL SAPERE SCOLASTICO CABINA DI REGIA DOCENTE SVILUPPO DI COMPETENZE

Dettagli

LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO

LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISOGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTA CHE COMUNICA : CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

Funzionali a stimolare la partecipazione attiva. Funzionale all esposizione teorica degli argomenti. Brainstorming

Funzionali a stimolare la partecipazione attiva. Funzionale all esposizione teorica degli argomenti. Brainstorming Il modulo didattico di educazione finanziaria può essere valutato principalmente sotto questi aspetti: 1. come esperienza volta a favorire l acquisizione di maggiore consapevolezza riguardo alle scelte

Dettagli

APPRENDIMENTO COOPERATIVO - regole di comportamento su Internet

APPRENDIMENTO COOPERATIVO - regole di comportamento su Internet APPRENDIMENTO COOPERATIVO - regole di comportamento su Internet TRAGUARDO DI COMPETENZA Conoscere le regole di comportamento su Internet GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE: Obiettivi di apprendimento: - Saper

Dettagli

LA RELAZIONE EDUCATIVA è un concetto orientativo

LA RELAZIONE EDUCATIVA è un concetto orientativo LA RELAZIONE EDUCATIVA è un concetto orientativo Essere in relazione, entrare la relazione, agganciare l utente, stimolarlo sono tutti imperativi categorici del lavoro educativo che devono essere declinati

Dettagli

COOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04

COOPERAT IVE LEARNING. Grosseto febbraio marzo 04 Schemi riassuntivi sul Cooperative L ear ning INT ERVENT O DI FORMAZIONE SUL COOPERAT IVE LEARNING Grosseto febbraio marzo 04 Daniele Pavarin All Rights reserved LINDBERGH 2003 1 Definizione 1 Il è una

Dettagli

CONTRATTI FORMATIVI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

CONTRATTI FORMATIVI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA CONTRATTI FORMATIVI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA a.s. 2017/18 Il Contratto Formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata dell operato della scuola. Garantisce il rispetto reciproco dei diritti

Dettagli

IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del

IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM 36167 del 5-11-2015 Secondo quanto riportato dal DM 850 del 27/10/2015, il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente

Dettagli

OBIETTIVI TRASVERSALI E STRATEGIE

OBIETTIVI TRASVERSALI E STRATEGIE OBIETTIVI TRSVERSLI E STRTEGIE COMPORTMENTI RELTIVI LL EDUCZIONE e LL CONVIVENZ CIVILE OBIETTIVI STRTEGIE RISULTTI TTESI Conoscere e rispettare motivate regole di comportamento; Rispettare l ambiente,

Dettagli

Cooperare per apprendere

Cooperare per apprendere Cooperare per apprendere Promuovere processi di formazione collaborativi ed efficaci a scuola 21 novembre 2013 Relatore: Mercedes Mas Solé Insegnare oggi: la gestione di classi complesse Imparare a leggere

Dettagli

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Disciplina:DIRITTO-ECONOMIA Classe:2 A A.S. 2014/2015 Docente: Prof.ssa Adriana Carlotto

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Disciplina:DIRITTO-ECONOMIA Classe:2 A A.S. 2014/2015 Docente: Prof.ssa Adriana Carlotto Disciplina:DIRITTO-ECONOMIA Classe:2 A A.S. 2014/2015 Docente: Prof.ssa Adriana Carlotto ANALISI DI SITUAZIONE - LIVELLO COGNITIVO La classe è composta da 23 alunni (13 F 10 M),attualmente sono in 22 perché

Dettagli

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL INSEGNAMENTO (Didattica) a) Organizzare situazioni di apprendimento 1. Progettare le attività didattiche e le attività e gli strumenti di valutazione tenendo conto

Dettagli

Didattica per problemi. Dalla progettazione alla valutazione

Didattica per problemi. Dalla progettazione alla valutazione Didattica per problemi Dalla progettazione alla valutazione Il problem-based learning Gli studenti lavorano in piccoli gruppi collaborativi, ognuno dei quali è coadiuvato da un facilitatore. Viene assegnato

Dettagli

CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI

CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI CURRICOLO TRASVERSALE ASPETTI EDUCATIVI OBIETTIVI FORMATIVI IDENTITA USCITA SC. INFANZIA USCITA SC. PRIMARIA USCITA SC. SECONDARIA 1 GRADO SA CHI E : come si chiama, sesso, quanti anni ha, mese di nascita,

Dettagli

in un corso di formazione universitaria professionalizzante

in un corso di formazione universitaria professionalizzante Il Trialogical Learning Approach: innovare la didattica e promuovere le competenze di knowledge work Proponenti: Cesareni D. & Sansone N. (Università di Roma, Sapienza) Il Trialogical Learning Approach

Dettagli

Scuola primaria paritaria V.Agnelli Attività in APPRENDIMENTO COOPERATIVO di matematica classe 2^C 18 gennaio - a.s. 2015/2016 Maestra MG

Scuola primaria paritaria V.Agnelli Attività in APPRENDIMENTO COOPERATIVO di matematica classe 2^C 18 gennaio - a.s. 2015/2016 Maestra MG Scuola primaria paritaria V.Agnelli Attività in APPRENDIMENTO COOPERATIVO di matematica classe 2^C gennaio - a.s. 2015/2016 Maestra MG LAVORO DEL GRUPPO (nome scelto)... Obiettivi cognitivi del lavoro:

Dettagli

LES LIEUX DE TRAVAIL

LES LIEUX DE TRAVAIL ISTITUTO COMPRENSIVO I.C. BASILE DON MILANI - PARETE SCUOLA SECONDARIA I GRADO CAMPO DISCIPLINA LINGUA FRANCESE DOCENTE VITALE GIULIANA SEZIONE/CLASSE III PERIODO OTTOBRE/NOVEMBRE Macrocompetenza (dal

Dettagli

Lesson Study. La comprensione del testo del problema di matematica. Progetto di Tirocinio quinto anno Margherita Ugolotti mat.

Lesson Study. La comprensione del testo del problema di matematica. Progetto di Tirocinio quinto anno Margherita Ugolotti mat. Lesson Study La comprensione del testo del problema di matematica Progetto di Tirocinio quinto anno Margherita Ugolotti mat. 74790 Perché è stato svolto? Identificare gli ostacoli alla comprensione dovuti

Dettagli

ESITI FOCUS GROUP STUDENTI CLASSI TERZE E QUINTE ANNO SCOLASTICO

ESITI FOCUS GROUP STUDENTI CLASSI TERZE E QUINTE ANNO SCOLASTICO ESITI FOCUS GROUP STUDENTI CLASSI TERZE E QUINTE ANNO SCOLASTICO 2016-2017 FOCUS: CHI? QUANDO? MARTEDI' 9 MAGGIO RAPPRESENTANTI CLASSI QUINTE VENERDI 12 MAGGIO RAPPRESENTANTI CLASSI TERZE TOTALE STUDENTI

Dettagli

ATTIVITA DI GEOMETRIA CLASSE 4^ SCUOLA PRIMARIA DI ARGENTERA CANAVESE, IC GUIDO GOZZANO RIVAROLO CAN.SE

ATTIVITA DI GEOMETRIA CLASSE 4^ SCUOLA PRIMARIA DI ARGENTERA CANAVESE, IC GUIDO GOZZANO RIVAROLO CAN.SE ATTIVITA DI GEOMETRIA CLASSE 4^ SCUOLA PRIMARIA DI ARGENTERA CANAVESE, IC GUIDO GOZZANO RIVAROLO CAN.SE DOCENTE: ZUCCA CRISTIANA INTRODUZIONE L insegnante è partita dall argomento previsto dal programma

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno scolastico 20 /20

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno scolastico 20 /20 ISTITUTO COMPRENSIVO QUEZZI Scuola Secondaria di primo grado Via Pinetti, 68 Genova 16144 - Tel 010826500 Viale Bracelli, 57 Genova 16142 - Tel 010 823370 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno scolastico

Dettagli

Apprendimento Cooperativo Aspetti critici

Apprendimento Cooperativo Aspetti critici Apprendimento Cooperativo Aspetti critici Si utilizza l articolo di Giorgio Chiari, "Gruppi ed apprendimento cooperativo: un'alternativa per il recupero", Scuola Democratica, n 1, 1997, pp. 24-34, Editore

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che

Dettagli

INTELLIGENZA EMOTIVA

INTELLIGENZA EMOTIVA Fondazione Besso di Roma INTELLIGENZA EMOTIVA Definizione e competenze proprie dell Intelligenza Emotiva; Riconoscere e gestire la sfera emotiva nel rapporto con gli alunni: riconoscere e potenziare le

Dettagli

Strutturare un gruppo collaborativo: i cinque ruoli e il loro significato

Strutturare un gruppo collaborativo: i cinque ruoli e il loro significato Mazara, 29 novembre 2017 Strutturare un gruppo collaborativo: i cinque ruoli e il loro significato Angela Pesci Dipartimento di Matematica Università di Pavia L INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO COOPERATIVO (COLLABORATIVO)

Dettagli

I prodotti SGAG. Migliorare in modo innovativo le competenze trasversali degli studenti delle scuole professionali.

I prodotti SGAG. Migliorare in modo innovativo le competenze trasversali degli studenti delle scuole professionali. I prodotti SGAG Migliorare in modo innovativo le competenze trasversali degli studenti delle scuole professionali. Persona di contatto Valeria elia@aregai.it Il presente progetto è finanziato con il sostegno

Dettagli

Corso di Laurea in Metodi e tecniche delle interazioni educative a.a. 2017/2018. INSEGNAMENTO: Psicologia Generale

Corso di Laurea in Metodi e tecniche delle interazioni educative a.a. 2017/2018. INSEGNAMENTO: Psicologia Generale Corso di Laurea in Metodi e tecniche delle interazioni educative a.a. 2017/2018 INSEGNAMENTO: Psicologia Generale SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE: M-PSI/01; CFU 6 II ANNO; II SEMESTRE Docente: Prof. Sara

Dettagli

MANTENERE IL TALENTO: LAVORARE CON I GIOVANI ATLETI ELITE (sintesi e traduzione a cura di G. Vercelli)

MANTENERE IL TALENTO: LAVORARE CON I GIOVANI ATLETI ELITE (sintesi e traduzione a cura di G. Vercelli) MANTENERE IL TALENTO: LAVORARE CON I GIOVANI ATLETI ELITE (sintesi e traduzione a cura di G. Vercelli) GLORIA BALAGUE UIC/USATF Aspire Academy, Doha, Qatar, Dec 2015 PUNTI CHIAVE Percorsi verso l élite

Dettagli

A SCUOLA NESSUNO E STRANIERO Percorso di educazione interculturale

A SCUOLA NESSUNO E STRANIERO Percorso di educazione interculturale A SCUOLA NESSUNO E STRANIERO Percorso di educazione interculturale Questo progetto nasce dall esigenza di poter incontrare ed inserire nella maniera più idonea possibile i bambini non italofani che ogni

Dettagli

Istituto Comprensivo di Zanica SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLA SCHEDA COOPERATIVA. Obiettivi

Istituto Comprensivo di Zanica SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLA SCHEDA COOPERATIVA. Obiettivi SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLA SCHEDA COOPERATIVA Classe 2C Lezione: Inventiamo i problemi di geometria Obiettivi Scolastici: creare una piccola raccolta di problemi geometrici di bassa e media difficoltà

Dettagli

Giovanna Cialdini Psicologa Elisa Carli Psicologa Laura Chiavaro Psicologa IL PIACERE DI APPRENDERE

Giovanna Cialdini Psicologa Elisa Carli Psicologa Laura Chiavaro Psicologa IL PIACERE DI APPRENDERE Giovanna Cialdini Psicologa Elisa Carli Psicologa Laura Chiavaro Psicologa IL PIACERE DI APPRENDERE Servizio presso Scuola Media di Budrio (BO) anno scolastico 2016-2017 Programma 9:00-9:15 Evoluzione

Dettagli

SCHEDA PER LA RACCOLTA DI DATI E OSSERVAZIONI A CURA DEI COORDINATORI DI CLASSE

SCHEDA PER LA RACCOLTA DI DATI E OSSERVAZIONI A CURA DEI COORDINATORI DI CLASSE SCHEDA PER LA RACCOLTA DI DATI E OSSERVAZIONI A CURA DEI COORDINATORI DI CLASSE (Docente: Paola Orenga) AZIONE: MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2017/18 AREA DI PROCESSO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE

Dettagli

LIBRIAMOCI INS. ROSA DI BELLA

LIBRIAMOCI INS. ROSA DI BELLA -. Progetto lettura LIBRIAMOCI INS. ROSA DI BELLA ANNO SCOLASTICO 2016/17 PREMESSA Il presente progetto ha lo scopo di avviare, potenziare e consolidare il piacere di leggere, suscitare l attenzione e

Dettagli

Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità

Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità Avanguardie Pedagogiche da individuo a persona, da persona a comunità Emozioni a scuola: un intervento psicoeducativo per favorire l'apprendimento e la cooperazione con l'alunno, la scuola e la famiglia

Dettagli