Non sono dovuti a pigrizia, poca motivazione o ritardo nel funzionamento intellettivo generale
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- Emma Mori
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2 - difficoltà scolastiche dovute ad alterazioni di natura neurobiologica - caratteristiche personali con cui si nasce - possono modificarsi nel tempo ma difficilmente scompaiono Non sono dovuti a pigrizia, poca motivazione o ritardo nel funzionamento intellettivo generale Possono determinare prestazioni altalenanti, bassa autostima, atteggiamenti di chiusura e di disinteresse verso gli impegni scolastici. 2
3 Per la dislessia, la disgrafia e la disortografia la diagnosi si può dare al 2 anno della scuola primaria (coincide con il completamento del ciclo dell istruzione formale del codice scritto) ipotesi diagnostica: già alla fine del 1 anno della scuola primaria:! profili funzionali molto compromessi! pregresso disturbo del linguaggio! familiarità accertata per il disturbo di lettura per la discalculia alla fine della 3 anno della scuola primaria 3
4 Legge 170/2010 E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA 4
5 Settore Psicopedagogico Linee guida allegate al Decreto attuativo 12/7/2011 Un alunno con DSA potrà venire diagnosticato solo dopo l'ingresso nella scuola primaria, quando le difficoltà eventuali interferiscano in modo significativo con gli obiettivi scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità formalizzate di lettura, di scrittura e di calcolo. Tuttavia, durante la scuola dell'infanzia l'insegnante potrà osservare l'emergere di difficoltà più globali, ascrivibili ai quadri di DSA, quali difficoltà grafo-motorie, difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale, difficoltà di coordinazione oculomanuale e di coordinazione dinamica generale, dominanza laterale non adeguatamente acquisita, difficoltà nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale, difficoltà di orientamento nel tempo scuola, difficoltà nell esecuzione autonoma delle attività della giornata, difficoltà ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani) ( 5
6 Linee guida allegate al Decreto attuativo 12/7/2011 Il bambino che confonde suoni, non completa le frasi, utilizza parole non adeguate al contesto o le sostituisce, omette suoni o parti di parole, sostituisce suoni, lettere e ha un espressione linguistica inadeguata va supportato con attività personalizzate all interno del gruppo) Si dovrà privilegiare l uso di metodologie di carattere operativo su quelle di carattere trasmissivo, dare importanza all attività psicomotoria. l uso eccessivo di schede prestampate smorza la creatività e l espressività del bambino.
7 Linee guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA ( 17/04/2013). Protocolli d intesa Le difficoltà eventualmente emerse dalle attività di identificazione non debbono portare all'invio dei bambini al servizio sanitario, ma ad un aumento dell'attenzione ed alla proposta di specifiche attività educative e didattiche. Si sottolinea, al riguardo, che nella scuola dell'infanzia non è previsto effettuare invii al servizio specialistico per un sospetto di DSA.
8 Linee guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA ( 17/04/2013). Protocolli d intesa Un discorso a parte può essere fatto per quei bambini che presentano già un disturbo del linguaggio conclamato o altri disturbi significativi, che possono o meno avere come evoluzione un DSA: in questi casi i bambini dovranno essere avviati ad un percorso diagnostico e ad eventuale presa in carico specialistica prima dell'ingresso nella scuola primaria.
9 Linee guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA ( 17/04/2013) L'iter previsto dalla legge si articola in tre fasi: individuazione degli alunni che presentano difficoltà; attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà; segnalazione dei soggetti "resistenti all'intervento didattico.
10 Compiti e responsabilità per la Scuola dell Infanzia Osservazione sistematica Attività di potenziamento mirate
11 Linee guida per la predisposizione dei protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA ( 17/04/2013) l inserimento nel piano dell offerta formativa del progetto di osservazione e di attività didattica mirata alla prevenzione potrà costituire un elemento di qualità del servizio scolastico, nell ottica di favorire il successo formativo secondo le potenzialità di ciascuno
12 Settore Psicopedagogico In età prescolare Familiarità 2-3 anestesie prima dei 4 anni Prematurità e basso peso alla nascita Difficoltà nelle competenze comunicativolinguistiche (DSL) Difficoltà nelle competenze motorioprassiche Difficoltà nelle competenze visuo-spaziali 12
13 Settore Psicopedagogico I DSA rappresentano il 4-5 % nella popolazione scolastica Interdipendenza tra componenti Cognitive Emotive, motivazionali e relazionali Esperienze ripetute di insuccessi " condizionano la personalità del bambino 13
14 Settore Psicopedagogico L 80% dei bambini con DSA presentano anche Problemi motivazionali Si sentono meno responsabili del loro apprendimento Persistono poco di fronte ad un compito Sfiducia nelle proprie possibilità di imparare come gli altri Problemi emotivi Concetto di sé più negativo Maggiore ansia Bassa autostima Problemi relazionali Difficoltà ad entrare in relazione con compagni Sono più facilmente esclusi e respinti 14
15 Settore Psicopedagogico Quello che posso dire ai professori e maestre è che basta un voto brutto per demoralizzarsi perché sai che il lavoro che ai fatto avendo delle difficoltà non è stato riconosciuto, poi voglio dire che amicizie sbagliate oppure problemi famigliari possono influire moltissimo più di quanto si possa pensare e che per una persona che ha queste difficoltà è molto stressante affrontare un anno scolastico. Poi voglio dire che delle volte per quanto sei agitato, emozionato, ansioso puoi dimenticarti quello che ai studiato! 15
16 Settore Psicopedagogico I DSA tendono ad aggravarsi nel tempo Perché alcuni apprendimenti dipendono da altri Differenziazione tra Bambini a rischio per vero DSA (base biologica) Bambini a rischio per inadeguatezze nelle esperienze d apprendimento Shaywitz e Morris dimostrano che un intervento precoce abbassa al di sotto del 5% la percentuale dei bambini a rischio di dislessia Migliorano rapidamente a seguito dell intervento 16
17 Settore Psicopedagogico Obiettivo No etichetta diagnostica Rinforzare le abilità che consentiranno un approccio positivo agli apprendimenti scolastici Per i 3-4 anni Realizzazione Dopo i 5 anni Approccio osservativo e Osservazione e valutazione qualitativo degli apprendimenti di iniziale dei prerequisiti seguite base per sviluppare da attività di rafforzamento delle armonicamente le funzioni componenti rivelatesi più deboli cognitive 17
18 Settore Psicopedagogico ssi e n gic e i, me ati, o ars a on Giunti Editore 18
19 Settore Psicopedagogico 19
20 Settore Psicopedagogico Le osservazioni e i giudizi fatti dalle insegnanti sul comportamento dei bambini nella scuola dell infanzia possono essere altamente predittivi rispetto allo sviluppo di una successiva difficoltà nell apprendimento. La possibilità del contatto quotidiano mette in una situazione favorevole per osservare il loro naturale e spontaneo modo di agire. Abilità linguistiche Abilità cognitive Abilità percettivomotorie 20
21 Settore Psicopedagogico Segnale predittivo La difficoltà di linguaggio permane dopo i 4 anni 21
22 Nel laboratorio saranno forniti strumenti, giochi e griglie per individuare difficoltà nel: - Linguaggio ricettivo (comprensione) - Linguaggio espressivo - Padronanza fonologica - Discriminazione visiva - Attenzione e memoria - Abilità logico-matematiche - Abilità grafo motorie 22
23 Settore Psicopedagogico La padronanza fonologica è la capacità di percepire e riconoscere la diversità dei suoni (fonemi) e dei contenuti di ogni parola e nello stesso tempo la capacità di pronunciare e utilizzare questa differenza in maniera adeguata alle varie situazioni. Sostituire lettere simili (s/z, r/l, p/b, v/ f, d/t); Omettere lettere e parti di parola; Invertire alcune sillabe nella parola (topo/poto); Difficoltà nell isolare il primo o l ultimo suono della parola (in questo caso possiamo chiedere: mela inizia con? oppure nave finisce con? ); Difficoltà nel riconoscimento e nella costruzione di rime 23
24 Quando e come parlare ai genitori All inizio dell anno presentare il percorso didattico e i laboratori fonologici, Specificare che il lavoro di potenziamento delle abilità fonologiche è previsto per tutti a prescindere da eventuali difficoltà Informare che verranno fatte attività ludiche di osservazione delle capacità linguistiche (evitare di usare termini come test, valutazioni, prove) Le attività di potenziamento devono durare almeno tre mesi prima di stabilire la resistenza e chiamare i genitori a colloquio
25 Le attività di potenziamento (es. giochi fonologici) devono essere proposte a tutta la sezione, tutti i giorni per alcuni minuti Il gruppo classe e le routine di gioco quotidiane incideranno nella motivazione dei bambini con difficoltà di linguaggio
26 Per i bambini di 3 anni Affinare e potenziare le capacità di ascolto Riconoscere suoni e rumori Riprodurre suoni e rumori Ricordare e riprodurre l ultima parola di una frase Ascoltare e interpretare conte e filastrocche
27 Per i bambini di 4 anni Affinare e potenziare le capacità di ascolto Dividere la parola in sillabe Iniziare a riflettere sulla lunghezza di una parola Individuare e riconoscere parole lunghe e corte Identificare la prima parte di una parola Identificare l ultima parte di una parola Discriminare e ripetere l ultima parte di una parola
28 Per i bambini di 5 anni Affinare e potenziare le capacità di ascolto Dividere la parola in sillabe Fondere le sillabe in parole Individuare nomi e parole lunghe e corte Quantificare la lunghezza delle parole Discriminare suoni uguali e diversi Ascoltare e riprodurre ritmi Riconoscere e produrre rime
29 Esiste una stretta correlazione tra competenze metafonologiche, le capacità di percepire e riconoscere a livello uditivo i suoni che compongono le parole e di operare adeguate trasformazione degli stessi, e il livello della letto-scrittura Proponiamo una serie di attività che hanno lo scopo di favorire nei bambini l abilità di giocare con la veste sonora delle parole e di riconoscere i singoli suoni. 29
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