Modelli di prestazione
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- Michele Silvestri
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1 Modelli di prestazione Identificazione dei criteri di specificità dei modelli di prestazione Corso Allievo Allenatore Anno 2014 Relatore : Roberto Romani
2 Obiettivo generale del modulo Fornire una visione sintetica di come comprendere una disciplina complessa come la pallavolo sul piano tecnico - coordinativo, fisico condizionale e sul piano tattico - comportamentale
3 Il concetto generale di modello di prestazione Il modello di prestazione di una disciplina è l insieme dei fenomeni che la caratterizzano. Nello studio di un modello di prestazione è importante identificare quali siano gli aspetti che identificano la disciplina. Nei giochi sportivi identifichiamo : - Un modello tattico - Un modello tecnico - Un modello fisico
4 Il concetto generale di modello di prestazione Modello tattico : - Momento invisibile corrispondente allo sforzo percettivo-elaborativo Modello tecnico : - Momento visibile, concreto legato alle capacità motorie del giocatore Modello fisico : - Processi bioenergetici usati
5 Il concetto generale di modello di prestazione Essendo la prestazione unica il momento tattico ed il momento tecnico non si possono separare. Nasce quindi un processo sistematico che è la CAPACITA di GIOCO.
6 Definizione di capacità di gioco Capacità di gioco La capacità complessa di utilizzare nella loro azione reciproca, capacità condizionali, coordinative e le abilità tecnico-tattiche necessarie nelle situazioni di gioco, per poter così affrontare e risolvere in modo razionale, cioè adeguato alla situazione, i problemi esistenti in partita, che cambiano di continuo.
7 I modelli di prestazione\\ Mettiamo in evidenza due concetti : - Concetto di tecnica - Concetto di tattica Concetto di tecnica Per tecnica sportiva si intende una procedura, generalmente sviluppata nella pratica dei vari sport, che permette di risolvere un determinato problema di movimento nel modo più razionale e economico possibile. La TECNICA è caratterizzata dalla sua struttura a fasi che è composta da due fattori : - Articolazione spazio temporale - Articolazione dinamico - temporale
8 I modelli di prestazione L articolazione spazio temporale ha caratteristiche : - Di tempo - Di lunghezza, di traiettoria - Di velocità L articolazione dinamico temporale ha caratteristiche : - Traiettoria ottimale d accelerazione - Impulsi di forza e di arresto - Coordinazione di impulsi parziali - Momenti di rotazione
9 I modelli di prestazione Per tattica, s intende il comportamento che è stato pianificato per una competizione individuale o di squadra ed impostato sulla propria capacità di prestazione e su quella dell avversario, come anche sulle condizioni esterne. TATTICA SPORTIVA Capacità cognitive basata su Abilità tecniche Capacità psicofisiche e mira a comportamenti ottimali di gara grazie all utilizzazione di capacità e abilità individuali
10 Modello di prestazione tecnico Da un punto di vista tecnico prendiamo in considerazione l obiettivo del gioco della pallavolo : L obiettivo della pallavolo è il GIOCO stesso, la REALIZZAZIONE del punto. Il gioco della pallavolo è organizzato in situazioni, identificate dal tocco di palla, che si definiscono FONDAMENTALI di GIOCO ( servizio, ricezione, alzata, attacco, copertura, muro, difesa, alzata di ricostruzione e contrattacco ) Le TECNICHE sono i MOVIMENTI SPECIFICI utilizzati per affrontare ogni situazione in ogni fondamentale ( palleggio, bagher, schiacciata, pallonetto, piazzata, ecc ) Nella pallavolo è possibile riconoscere, sul PIANO METODOLOGICO, due tipi di AZIONE di GIOCO : Quella relativa alla fase cambio palla : esclusivamente la risposta al servizio avversario Tutte le altre : identificate anche con il termine tecnico ricostruzione
11 Modello di prestazione tecnico La fase ricezione attacco ha una grande incidenza sul gioco : importante in questa fase è l EFFICIENZA. Nella fase break dobbiamo riporre l attenzione su questi elementi : - La battuta - Il muro e relativa organizzazione - La difesa - Le alzate - Il contrattacco
12 Modello di prestazione tecnico La positività tra gli elementi prima elencati è di grande importanza, in quanto interagiscono di continuo fra di loro. Bisogna curare in maniera certosina : - La tecnica di esecuzione di tutti i fondamentali - La disciplina della squadra Il rispetto delle competenze da parte di ogni reparto e la relativa ORGANIZZAZIONE
13 Modello di prestazione fisico Espressioni di forza prevalenti Ogni movimento ha i suoi tempi caratteristici di applicazione della forza. Quando si parla di espressione di tecnica riteniamo opportuno evidenziare che si esplica attraverso determinate azioni : 1. Un piano di un movimento ( sintesi afferente ) 2. Realizzazione del piano ( efferenza ) 3. Fase post-motoria : confronto tra il reale ed il nuovo piano.
14 Modello di prestazione fisico La realizzazione di un gesto passa attraverso le fasi precedentemente enunciate. Attraverso una formazione multilaterale ( patrimonio ampio di movimenti ) e gli esercizi fondamentali che rappresentano la base di ogni apprendimento. Classifichiamo gli esercizi in : 1. Generali 2. Speciali 3. Specifici
15 Modello di prestazione fisico Generali Esercizi che non presentano elementi in comune con il gesto tecnico della specialità. Speciali Esercizi che rispettano il gesto di gara, modificano le caratteristiche spazio temporali della tecnica e ne riducono o aumentano la velocità. Specifici Esercizi di tecnica globale e segmentaria senza sovraccarichi
16 Modello di prestazione fisico Dinamiche di contrazione Forza Massima : è la forza più elevata che si riesce ad esprimere con una contrazione volontaria Forza veloce o rapida : è la capacità di superare resistenze con elevata velocità di contrazione Forza resistente : secondo Harre ( 1976 ) la capacità dell organismo di opporsi all affaticamento in prestazioni di forza di lunga durata Forza speciale : presupposto fondamentale per il miglioramento ed il perfezionamento della tecnica
17 Modello di prestazione fisico Forza attiva : - Forza massima dinamica : tempi di applicazione lunghi - Forza esplosiva : vince l inerzia del carico ( partenza dai blocchi ) Forza reattiva : - Forza esplosiva elastica : fase eccentrica e poi concentrica (uso della componente elastica muscolo tendinea ) - Forza esplosivo elastico riflessa : azioni motorie cicliche ( stiffness : pliometria con movimenti articolari ridotti )
18 Modello di prestazione fisico Le abilità motorie o tecnico tattiche : Esprimono la capacità di un atleta, di applicare in modo variabile, dal punto di vista energetico, le tecniche apprese in base alla situazione di gara e alle possibilità di successo già sperimentate. I metodi rivolti allo sviluppo della forza nella pallavolo sono indirizzati al mantenimento di una determinata prestazione nel tempo.
19 Modelli di prestazione fisico Nella pallavolo ci sono : -Partenze -Arresti -Ricadute Accelerazioni : -Rincorse -Salti con rincorsa Posizioni di tenuta : -Compressioni -Cadute controllate
20 Modello di prestazione fisico Resistenza nella pallavolo Debito di ossigeno ( sforzi massimi con brusche impennate di frequenza cardiaca e recupero completi ) Esercitazioni sotto i 10 secondi. Esercitazioni con impegno di ampie catene cinetiche. Esercitazioni con contrazioni specifiche ( gradoni, scatti in salita, circuiti ad ostacoli ) Esercitazioni intensive a carattere tecnico. Esercitazioni intensive a recuperi attivi variabili.
21 Modello di prestazione fisico La velocità nella pallavolo Si esprime in maniera aciclica e contro resistenze scarse. Si esprime in alcuni movimenti tecnici e spostamenti finalizzati. Si esprime sotto forma di reazione ad uno stimolo percettivo. I metodi di lavoro sono : Lavoro contro resistenze al 50/60 % del massimale tendono a migliorare solo la forza di accelerazione e non la forza iniziale del movimento. Movimenti alla massima velocità. Reagire ad uno stimolo alla massima velocità ( stile attentivo e percezione )
22 Modello di prestazione fisico La forza nella pallavolo Da un lato la prevenzione : - Irrobustimento dell apparato locomotore - Tessuti bradi-metabolici : tendini ; legamenti. Dall altro bisogna produrre Forza Esplosiva e veloce con tempi di applicazione brevi. Deve essere mantenuta su livelli ottimali individuali ( indice di carico su Peso Corporeo ). Trasformata nelle sue espressioni specifiche : veloce e esplosiva.
23 Modello di prestazione fisico Quindi dobbiamo tenere presente che tutti i vari fattori devono essere riferiti ad un MODELLO REALE e non ideale : - Nei giochi sportivi non esistono modelli di prestazione assoluti - Deve essere correlato con le esigenze del livello di qualificazione ( evoluzione =>individualizzazione )
24 Modello di prestazione tattico Comportamenti tattici codificabili : - La finta - La lettura situazionale - L anticipazione motoria - L opzione
25 Modello di prestazione tattico La finta Un tentativo intenzionale di tranne in inganno un avversario per acquisire un vantaggio. Finta individuale : - Attive = inducono l avversario ad anticipazioni errate - Passive = nascondono le intenzioni dell attaccante lasciando al difensore l incertezza sugli eventi. - Di squadra = attuate da tutti i componenti della squadra
26 Modello di prestazione tattico La finta Spaziale : - Disorienta l avversario da un punto di vista spaziale ( cambi di direzione, variazioni di distanze ) Temporale : - Disorientare l avversario da un punto di vista temporale ( cambi di velocità, di ritmo )
27 Modello di prestazione tattico La lettura situazionale La capacità di ricercare la palla e quindi di analizzare le diverse traiettorie della palla. Nel gioco della pallavolo è a vantaggio della tecnica : consolidare i processi di apprendimento I processi attentivi devono essere estremamente modulabili.
28 Modello di prestazione tattico L anticipazione motoria Anticipazione e realizzazione : - pensiero e azione Pensiero : strumento di pianificazione dell azione adatta alla situazione. Azione : realizzazione di quanto pensato.
29 Modello di prestazione tattico L anticipazione motoria Struttura temporale : - Senza una anticipazione dell intero svolgimento temporale di un movimento è IMPOSSIBILE iniziare una corretta sequenza motoria nel momento più appropriato per la situazione specifica ( valutazione e analisi della situazione )
30 Identificazione di criteri di differenziazione tra settore maschile e settore femminile Per progettare l allenamento delle qualità fisiche nei giovani è necessario conoscere i momenti che ne segnano la crescita. La pubertà costituisce un periodo chiave e oggi può essere delimitata in maniera precisa attraverso metodi molto semplici. Se iniziamo un programma di allenamento della forza bisogna tenere presente questi fattori : - Preparazione dell atleta ( se è pronto ad iniziare un programma di forza ) - Continuità - Comprensione ( far capire il perché. )
31 Le fasi di accrescimento La pubertà è il momento di massima crescita e i processi di sviluppo osseo sono più pronunciati. Lo sviluppo corporeo avviene per SPINTE di ACCRESCIMENTO che tendono a diminuire dalla nascita fino all età adulta, ma che trovano in questo periodo un momento importante ( unica eccezione ). Per Blimkie ( 1989 ) e vari autori la pubertà dura circa tre anni. Gli anni corrispondenti della pubertà per i maschi e le femmine sono mediamente : - Da 12,7 a 15,6 anni per i ragazzi - Da 10,1 a 12,6 per le ragazze Questo periodo è delimitato da altri due momenti : - La pre-pubertà e la post-pubertà che possono durare, sempre secondo Blimkie, ciascuno fino a 3 anni.
32 Le fasi di accrescimento L anno del picco di crescita viene posto al centro della pubertà. Esso è generalmente il dodicesimo per le ragazze e il quattordicesimo per i ragazzi. L anno di Picco di Crescita viene considerato l anno zero, gli anni che seguono sono indicati da +1, +2 e quelli che precedono 1, - 2. Il periodo favorevole per l allenamento della forza si situa un anno dopo il picco di crescita per i ragazzi (15 anni ) e 6 mesi dopo il picco per le ragazze (12,5 anni circa )
33 Le fasi di accrescimento Da notare : - Mani e piedi sono più precoci rispetto allo sviluppo della gamba e dell avambraccio. L accrescimento scheletrico va di pari passo con l aumento del metabolismo basale ( vitamine, minerali, proteine ). La produzione di testosterone molto alta nei maschi è responsabile dell aumento della massa muscolare e del miglioramento del sistema anaerobico.
34 Le fasi di accrescimento I grossi mutamenti corporei creano delle destabilizzazioni molto importanti : - A livello PSICHICO c è la rielaborazione di un corpo nuovo e quindi un peggioramento iniziale del rapporto Peso /Forza con una notevole riduzione della capacità di prestazione coordinativa ; Scarsa precisione del controllo del movimento ( movimento fuori misura ). Quindi bisogna allenare le capacità condizionali e stabilizzare se possibile le coordinative. L allenamento deve essere ADEGUATO al periodo.
35 Le fasi di accrescimento La seconda fase puberale determina la fine del processo di sviluppo : - 17/18 anni per le femmine - 18/19 anni per i maschi Non c è una crescita rapida in lunghezza ma una crescita in larghezza. Un processo di armonizzazione delle proporzioni e di conseguenza un aumento dello sviluppo delle capacità coordinative. C è una stabilizzazione PSICHICA, uno sviluppo intellettuale e miglioramento delle capacità di osservazione ( l allenamento può e deve crescere di Intensità e di Volume )
36 Dinamiche delle fasi sensibili di sviluppo delle cosiddette capacità fisiche FATTORI DELLA CAPACITA DI CARICO Distinguiamo le caratteristiche Generali e Specifiche : - Generali = predisposizioni genetiche ; fattori di incidenza esogeni ; condizioni endogene - Specifiche = caratteristiche dei tessuti ; adattamenti funzionali ; funzione specifica d organo ETA BIOLOGICA e ETA CRONOLOGICA Età Biologica : stato di sviluppo fisiologico di un organo rispetto alla media della popolazione. Età cronologica : indica la durata della vita di un soggetto in un dato momento della sua vita.
37 Indici di valutazione età biologica I valori più importanti sono : - Statura e la velocità di accrescimento - Stato clinico di maturazione : per le femmine il menarca, diametro del bacino, ovulazione, peli pubici ; per i maschi i peli pubici, larghezza delle spalle, la barba. - Stato d ossificazione dello scheletro ( età scheletrica ) : epifisi ( estremità tondeggiante delle ossa lunghe ), apofisi estremità inferiori ( prominenze ), corpi vertebrali, ossa estremità superiori.
38 Strutture e funzioni - Statura - Costituzione fisica - Ossa - Strutture funzionali - Strutture nervose - Sistema cardiocircolatorio e respiratorio - Sistema immunitario - Sistema metabolico
39 Statura Variabili che influenzano lo sviluppo staturale : - Predisposizioni genetiche - Sollecitazione psichica - Alterazioni della salute - Carico fisico - Alimentazione - Fattori sociali - Fattori ambientali
40 Costituzione fisica Tenere sotto controllo il rapporto esistente tra crescita della statura e crescita della massa corporea. Attraverso indici di riferimento.
41 Ossa Maturazione della cartilagine e sviluppo di nuclei di ossificazione durante tutta la pubertà ( periodo di maggior sensibilità ). Periodo di maggior richiesta di Sali soprattutto di Calcio. Sollecitazioni meccaniche e metaboliche possono far variare la capacità di resistenza, il numero degli strati di cartilagine, la distribuzione dei condrociti.( componente cellulare del tessuto cartilagineo ). Tempi medi di ossificazione e importanza del lavoro dei muscoli stabilizzatori. Le ossa hanno funzione di sostegno e protezione. La cartilagine ha funzione di ammortizzazione e scivolamento.
42 Strutture funzionali - Articolazioni ( sistema complesso di movimento, scorrimento e ammortizzazione ). - Capsule e legamenti ( fissaggio e mobilità ). - Tendini ( accumulo di forza elastica ). - Muscolatura ( contrazione /decontrazione ). - Sistema nervoso ( tutte le funzioni di controllo e regolazione neuromuscolare ).
43 Sistema cardiocircolatorio e respiratorio - Sviluppo dei sistemi come nell accrescimento. - Importanza di una capillarizzazione diffusa. - Aumento dei volumi respiratori con possibilità sollevamento costole. - Entrambe sensibili alle richieste funzionali e dalle trasformazioni vegetative.
44 Sistema immunitario - Influenzato : genetica, produzione ormonale, fattori esogeni ed endogeni. - Importanza sviluppo del midollo osseo per produzione di linfociti A e B. - Importanza produzione immunoglobuline. - Sistemi molto sensibili ai carichi di allenamento
45 Sistema metabolico Metabolismo energetico : - Garantire l aumentato fabbisogno - Garantire i processi di crescita Livelli alti nei maschi adolescenti Diminuzione età correlata del metabolismo basale
46 Capacità di carico specifica nella pallavolo E determinata dalla capacità di carico dei sistemi sollecitati passivamente dal gesto atletico specifico e dalle funzioni collegate alla prestazione. Carico meccanico : compressione, trazione, rotazione. Sistemi biologici di supporto al carico meccanico. Le alterazioni della capacità di carico possono essere date da : - Alterazioni congenite - Alterazioni acquisite - Alterazioni legate a metodiche errate ( patologie da sovraccarico : spalla dolorosa ; ginocchio del saltatore )
47 Prevenzione 1. Corretta impostazione del carico 2. Alimentazione controllata e bilanciata 3. Considerazione e controllo dei fattori ambientali
48 Sviluppo di un programma di formazione sportivo 1. Tenere in considerazione le tappe dello sviluppo biologico. 2. Carico e prestazione ( richieste ) dipendono dallo stato dell atleta. 3. Porre degli obiettivi individuali e di squadra. 4. Sviluppo qualità fisiche generali e specifiche. 5. Sviluppare per gradi un modello di prestazione.
49 Fasi importanti nella formazione sportiva 1. Strutturazione sistemica del carico individuale. 2. Strutturazione sistemica del carico dopo malattie. 3. Differenziazione del rapporto carico-recupero. 4. Strutturazione del carico dopo le vacanze. 5. Utilizzo mezzi e metodologie di scarico.
50 Esempio di settore giovanile programmazione fisica 1. Suddivisione per squadre. 2. Tempi e metodi per ogni squadra. 3. Ruolo di allenatore e preparatore. 4. Acquisizione corretta forma tecnica attraverso didattica del lavoro fisico che tenga conto della capacità di carico.
51 Generale under 12 Il lavoro fisico viene sviluppato dall allenatore durante le sedute di allenamento. Si pone come obiettivi : - Migliorare la mobilità articolare. - Migliorare la flessibilità. - Aumentare il tono dei muscoli della cintura pelvica. - Migliorare la postura. - Aumentare la sensibilità propriocettiva.
52 Generale under 13 Il lavoro fisico viene sviluppato dall allenatore durante le sedute di allenamento. Si pone come obiettivi : - Migliorare la mobilità articolare. - Migliorare la flessibilità. - Aumentare il tono dei muscoli della cintura pelvica. - Migliorare la postura. - Aumentare la sensibilità propriocettiva.
53 Preparazione fisica finalizzata under Prima /dopo o durante gli allenamenti 2. Elastici 3. Medicine Ball 4. Circuit training 5. Importanza alla forma di esecuzione 6. Costruzione esercitazioni personali
54 Generale under 14 Il lavoro generale segue le specifiche dell under 12 e 13. Lavoro fisico finalizzato : 1. Prima o durante gli allenamenti almeno 2 volte la settimana 2. Elastici 3. Circuit training 4. Medicine Ball 5. Esercizi in isometria 6. Importanza alla forma di esecuzione 7. Costruzione esercitazioni personali
55 . BUON VOLLEY. Cell FB spazio roma
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