Progetto Assistenti Familiari Relazione finale

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1 Progetto Assistenti Familiari 2010 Relazione finale Indice Premessa... pg. 3 Studio del fenomeno e progettazione operativa. pg. 7 Sportelli e azioni di promozione.. pg. 9 Formazione. pg.13 Inclusione sociale.. pg.16 Sostegno alla creazione di un associazione per l autogestione del tempo libero. pg.19 Attivazione e mantenimento della Rete. pg.20 Riepilogo dell organizzazione e dello stato di avanzamento del.. pg.21 Allegato A. Tavole di dati e analisi grafiche Allegato B. Repertorio documentale Allegato C. Documentazione fotografica

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3 Premessa Il 31 marzo 2011 si è concluso il terzo anno di attività del Progetto Assistenti Familiari del Distretto sociosanitario di Porretta Terme. Un anno caratterizzato dall acuirsi della crisi economica che ha avuto riflessi anche sul mercato del lavoro di cura, che ha visto la diminuzione dei posti di lavoro e un probabile ritorno ad un maggior utilizzo del lavoro nero. Anche dal piccolo osservatorio del nostro Sportello si è notata questa tendenza: un aumento degli utenti in cerca di lavoro è stato accompagnato dalla diminuzione delle richieste di personale. L attività dello sportello è comunque proseguita, affiancando agli ormai tradizionali sportelli e alla formazione professionale nuovi e diversificati interventi di inclusione sociale. Nello schema sotto riportato trovate una sintesi delle attività del, messe in relazione con gli obiettivi prefissati ad inizio anno. Nei paragrafi successivi troverete invece il dettaglio delle singole azioni. 3

4 AZIONE Azione 1. Studio del fenomeno e progettazione operativa OBIETTIVI SPECIFICI Studio del contesto nazionale Studio del contesto locale Progettazione operativa ATTIVITÀ PREVISTE ENTRO IL Raccolta e analisi di documenti e normativa relativi al fenomeno a livello nazionale e regionale Progetto di dettaglio delle attività previste nelle azioni 2,3 e 4 Avvio di ciascuna attività INDICATORI Redazione di un repertorio di documenti di studio Redazione del di dettaglio VALORE ATTESO 1 piano di dettaglio per ciascuna attività VALORE RAGGIUNTO AL 31 / 03 / Piani di dettaglio di: Nuova strutturazione dell attività formativa in funzione delle nuove linee di indirizzo fissate dalla DGR 2375/09 Seminario di approfondimento Comunicare con l assistito dedicato alle persone che hanno già frequentato con successo una delle edizioni del corso di formazione base per assistenti familiari Percorso formativo per le operatrici del finalizzato all acquisizione delle necessarie competenze informatiche per la costruzione di una nuova forma di database degli utenti che meglio risponda all aumento dei dati raccolti Giornata itinerante Un furgoncino a caccia di idee, finalizzata alla promozione delle attività di sportello e di inclusione sociale nei territori di San Benedetto e Castiglione Partecipazione alla interculturalfesta prevista il 5 settembre 2010 a Vergato nell ambito della rassegna Valle del Reno Terra di migranti Laboratorio di cucina collegato alla partecipazione alla Interculturalfesta e propedeutico allo sviluppo di una associazione per il tempo libero (v. azione 6) Fase di studio della strutturazione delle forme associative, finalizzata ad acquisire i contenuti di base sulla normativa vigente Corso di formazione Assistente familiare 2010 II ed sul territorio di Vergato e relativa pubblicizzazione Strutturazione del corso ACCESS per le operatrici dello sportello, finalizzato alla creazione del nuovo Database Corso di formazione Assistente familiare 2011 sul territorio di Vado e relativa pubblicizzazione Laboratorio di découpage a S. Benedetto Festa consegna diplomi a Vergato Laboratorio di danza del ventre a Vergato Laboratorio di creazione bijoux a Castiglione Festa consegna diplomi a Vado Attività di promozione dello sportello con volantinaggio mirato e distribuzione capillare di volantini con la collaborazione delle stesse utenti Laboratorio domenicale (da realizzare nella annualità successiva) propedeutico alla creazione di un gruppo con il quale iniziare un percorso di sviluppo di una associazione per il tempo libero Azione 2. Sportelli (Vergato, Vado, San Benedetto VdS, Castiglione) e azioni di promozione Garantire un servizio di sportello rivolto ai beneficiari finali del sui territori individuati Apertura dello sportello in ciascun territorio con cadenza fissa(per dettaglio vedi azione 2) Consulenza ai beneficiari finali (informazione, orientamento, supporto nella gestione dell avvio del rapporto di lavoro) in modalità sia front che back office. N ore di apertura effettuate N utenti che contattano lo sportello N di richieste di personale inviate al CIP N di incroci andati a buon fine Almeno 150 nuovi utenti Non stimabile % 25% (5 incroci a buon fine, 5 sospesi, 10 negativi)

5 [continua da Azione 2] Azione 3. Formazione Azione 4. Inclusione sociale Formazione degli operatori e dei beneficiari Realizzazione di attività di aggregazione volte all inclusione sociale nella comunità locale. Pubblicizzazione del servizio a mezzo stampa (citazione in articoli, volantini). Formazione degli operatori di sportello Formazione degli operatori della rete, in particolare delle AD. Formazione professionale assistenti familiari. Laboratori creativi Feste Informazione sulle opportunità sociali offerte dal territorio La fine di ogni trimestre Ultimo trimestre N di volantini prodotti Frequenza di distribuzione Ampiezza dell area territoriale in cui vengono diffusi area di risonanza e tipologia del media in cui il viene citato Partecipazione a incontri tematici Azioni di affiancamento a personale esperto (obiettivo aggiunto in itinere causa sostituzione di una operatrice) Seminari di approfondimento N di partecipanti intervenuti Realizzazione di corsi di base di 40 ore ciascuno N di partecipanti intervenuti Realizzazione di seminari tematici di approfondimento delle tematiche che risulteranno maggiormente rilevanti. N di partecipanti intervenuti N laboratori attivati e N partecipanti 2500 (in un 2800 anno) Trimestrale Ok Tutti i comuni del Distretto di Porretta T. Non definibile Minimo 2 Per ciascun operatore Almeno 50 ore Almeno 1 1 Almeno 6 7 Ok Articolo: A.Ghibellini, B.Credi, Il seme della collaborazione,2010 Pubblicato sulla newsletter nazionale Qualificare e sul sito 1 per 2 operatrici (corso di formazione su ACCESS per la strutturazione di un nuovo database dello sportello durata 20h) 80 ore 2 2 (Vergato; Vado) 15 per ciascuna edizione 18 (corso Vergato) 19(corso Vado) Totale:37 ( di cui 27 arrivati ad ottenere l attestato) 1 1 (Seminario di approfondimento Comunicare con l assistito dedicato alle persone che hanno già frequentato con successo una delle edizioni del corso di formazione base per assistenti familiari, Vado, 16 giugno 2010) Almeno 7 15 Almeno 2 per vallata* con almeno 8 partecipanti per edizione N feste organizzate Almeno 1 per vallata* Raccolta e distribuzione di materiale informativo Non definito 4 (laboratorio di cucina a Vergato,10 partecipanti; laboratorio di découpage a San Benedetto, 6 partecipanti; laboratorio di danza del ventre a Vergato, 16 partecipanti; laboratorio di bijoux a Castiglione, 11 partecipanti) 4 (giornata itinerante Un furgoncino a caccia di idee, con attività di promozione dei laboratori creativi nei comuni di San Benedetto e Castiglione, 20 giugno 2010; Intercultural festa di Vergato, con preparazione di 200 coperti di menù etnici, 5 settembre 2010; feste di consegna dei diplomi: Vergato 21 dicembre 2010, Vado 6 aprile 2011) Informazione sull Assicurazione delle casalinghe Opportunità di prestito per persone in difficoltà economica Assegni di frequenza Corsi di italiano Servizi distrettuali per immigrati Servizi di sostegno psicologico per lavoratrici in burnout 5

6 Azione 5. Sostegno alla creazione di un associazione per l autogestione del tempo libero Azione 6 (trasversale). Attivazione e mantenimento della rete Creazione di un gruppo di utenti che desideri formare un associazione per il tempo libero, fornire loro formazione specifica e sostenerli nella fase di avvio delle attività Il dovrà mantenere il suo ruolo di punto di snodo della rete che gravita attorno al tema del lavoro di cura a domicilio di anziani e disabili, rendendo possibile un coordinamento degli sforzi attuati per valorizzare il lavoro delle assistenti familiari e supportare le famiglie. Incontri propedeutici Secondo trimestre Percorso di formazione strumenti per la formazione di una associazione ricreativa Partecipazione agli incontri di rete Scambio di informazioni Eventuale organizzazione di eventi comuni Terzo trimestre N di incontri Almeno 2 2 (Laboratorio di cucina, Incontro con le volontarie per i laboratori domenicali) N di partecipanti intervenuti Realizzazione del corso N di partecipanti intervenuti Partecipazione ai tavoli tematici sul territorio Numero di contatti da parte dei diversi attori della rete. Numero e tipologia degli eventi eventualmente organizzati Almeno (10 al Laboratorio di cucina, 3 all incontro con le volontarie ) 1 0 Almeno 10 0 Almeno 3 2 (Tavolo Welfare del 27 aprile 2010; Incontro regionale di presentazione della DGR 2375/09 del 30 aprile 2010) Non definito Non definito Contatti con: Centro per l impiego distrettuale Centro interculturale di Vado Progetto Badando del distretto di Casalecchio Casa delle donne per non subire violenza Caritas di Riola Ufficio di Piano Casa Base Servizi sociali adulti del distretto Amministrazioni locali Parrocchie di San Benedetto, Castel dell Alpi, Castiglione, Vergato Centri sociali anziani di Castiglione e Vergato Centro Aspasia di Cento (FE) AIAB Comitato organizzativo rassegna Valle del Reno Terra di migranti Confcooperative IRS (Progetto di creazione di un modello di relazioni efficaci fra soggetti operanti nell ambito del lavoro di cura domiciliare in provincia di BO) Regione E.R. (Servizio Governo dell integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza) Servizi sociali quartiere Porto di Bologna Ufficio datori di lavoro domestico CISL ASL Distretto di Porretta T. QualifiCare Gruppo di ricerca di Vergato Biblioteche di San Benedetto e Castiglione CISL CGIL 1 (InterculturalFESTA di Vergato, 5 settembre 2010) 6

7 AZIONE 1. Studio del fenomeno e progettazione operativa Durante l annualità , l attività di monitoraggio del fenomeno del lavoro di cura a domicilio è proseguito regolarmente attraverso la consultazione dei siti specializzati. Il materiale raccolto è stato catalogato all interno della nuova edizione del repertorio documentale del, che trovate in allegato a questa relazione. Numerose energie sono state richieste dalla progettazione operativa, visto l ampliarsi e il differenziarsi delle attività dello sportello. Per esempio, il tentativo di applicare alla nostra realtà distrettuale le nuove linee di indirizzo fissate dalla DGR 2375/09, in merito alla formazione delle assistenti familiari standardizzata a livello regionale, ha richiesto molto lavoro. La DGR prevede in particolare la strutturazione di un team di formatori stabile che segua la formazione delle assistenti nel tempo. Alla stesura del primo piano operativo prodotto dalle operatrici sono infatti seguite numerose fasi di adattamento dello stesso piano alle risposte pervenute dei vari uffici chiamati in causa (Ufficio di Piano, Unità di Cure Primarie, Distretto Sociosanitario, Coordinamento delle Assistenti Sociali), nonché ad alcuni slittamenti temporali dovuti ai cambiamenti interni alla struttura del Distretto. A ciò va aggiunto un ritardo nei tempi anche dal punto di vista regionale. Ad oggi ancora non è possibile sapere in toto i nominativi di chi farà parte del Team, né quando partirà l attività regionale di formazione formatori che dovrebbe dare l avvio alla sperimentazione. Un altro ambito di approfondimento è stato quello relativo al sostegno alla costruzione di una associazione di donne per il tempo libero prevista dall azione 5. In una prima fase le operatrici si sono documentate rispetto alla normativa vigente in campo associativo, rivolgendosi anche agli specifici sportelli provinciali. Una volta acquisite le informazioni, si è provato a lanciare l idea all interno degli incontri ricreativi organizzati dallo sportello all interno dell azione 4, ed in particolare durante il laboratorio di cucina realizzato a Vergato. All entusiasmo delle persone interpellate non è però seguito un reale impegno nelle prime iniziative. Si è perciò ritarato l obiettivo dell azione 6. Non potendo avere già un gruppo consolidato a cui proporre un cammino associativo, si è pensato un percorso, avviato verso la conclusione dell annualità e che verrà quindi sperimentato nella prossima, che portasse prima alla creazione di un gruppo stabile. Ulteriori dettagli al paragrafo 4 e 5. Altre attività programmate ex novo sono quelle di promozione dello sportello con modalità diverse dal passato, così come la partecipazione ad attività di rete quale l InterculturalFesta. La programmazione operativa naturalmente non ha riguardato solo le nuove attività, ma anche quelle diventate già più tradizionali nell ambito del. Le programmazioni sia della formazione che delle attività ricreative sono state rivisitate e adattate ai vari contesti di azione (v. paragrafi 3 e 4). Su stimolo dell Ufficio di Piano, inoltre, è stata avviata una fase di studio per valutare la fattibilità dell avvio di una cooperativa di operatrici della cura sul nostro distretto. Le operatrici hanno studiato la normativa e consultato direttamente l ufficio di Confcooperative preposto all accompagnamento di nuovi progetti, arrivando però a valutare non fattibile, per il momento, una proposta del genere. E necessario spendere qualche parola in più riguardo la progettazione e la realizzazione di un nuovo database. Alla fine della scorsa annualità avevamo evidenziato il bisogno di dotarci di strumenti informatici più specifici che ci aiutassero a gestire la complessità e la mole dei dati che raccogliamo sui nostri utenti. Per tale motivo si è pensato di fornire alle operatrici un corso di Access, costruito appositamente dal docente per fornire alle allieve non solo gli strumenti per la progettazione e l implementazione di un database access generico, ma proprio per accompagnarle, di fatto, nella costruzione di quello specifico per lo Sportello. Accanto alle ore di lezione, le operatrici hanno impiegato una consistente dose del loro tempo (almeno altre ore) per applicare i contenuti appresi e proseguire in autonomia la costruzione del Database. Nonostante questo grosso investimento di energie, il corso, molto proficuo da punto di vista della 7

8 strutturazione teorica del tipo di database necessario, ha messo in evidenza un problema non superabile. Superato il normale livello di gestione di una anagrafica utenti, Access, infatti, si è rivelato un programma non in grado di gestire la mole degli intrecci di dati necessari. In sostanza, non è sufficientemente stabile e genera addirittura errori. Non potendo quindi fare affidamento totale su tale strumento né potendosi accollare il rischio di perdere dei dati (cioè delle persone), abbiamo dovuto, con disappunto, abbandonare il. Rimane in piedi il risultato di aver costruito la mappa teorica del database, si tratta ora di identificare un nuovo programma che ci permetta di realizzarlo. 8

9 AZIONE 2. Sportelli e azioni di promozione Durante l annualità il lavoro di sportello è proseguito con continuità in tutte e quattro le sedi. Alla 31 marzo 2011 si contavano 199 nuovi utenti, con un incremento superiore alle attese: dopo la terza annualità ci si aspettava uno stabilizzarsi dell utenza, con una contrazione dei nuovi contatti, ma così non è stato. Il totale degli utenti incontrati dall avvio del sale quindi a 671 persone. All interno di questo numero complessivo le cose non sono però rimaste immutate. Diamo dunque un occhiata a cosa si è modificato rispetto agli anni precedenti e cosa invece viene ulteriormente confermato. 1 Tab.3 Utenti per sportello e tipologia con scarto percentuale sul totale precedente della tipologia Datori di lavoro Aspiranti lavoratrici Altri Totali Sportelli Totale Scarto % Totale Scarto % altri utenti ex aspiranti tot Altri Scarto % Totale Scarto % Valle del Reno (Vergato) % % % % Vado % % % % Castiglione % % % % San Benedetto % % % % Val di Setta (V+C+SB) % % % % Totale % % % % Innanzi tutto si può notare la distribuzione dei nuovi arrivati rispetto allo sportello di accesso. Pur rimanendo su un numero di utenti abbastanza limitato, San Benedetto segna il miglioramento più evidente. Ci auspichiamo che questo sia l effetto delle varie attività promozionali che questo anno sono state pensate in particolare per andare a incidere su quello che l anno precedente era lo sportello con meno movimento. Non tragga in inganno il numero di nuovi ingressi nella categoria Aspiranti lavoratori/trici. Infatti una parte delle persone arrivate allo sportello in cerca di lavoro lo hanno anche trovato durante l anno e quindi al 31/3/2011 risultano conteggiate tra gli ex aspiranti. Questa pulizia del database è il frutto del continuo lavoro di controllo incrociato operato in sinergia con il Centro per l Impiego. Le persone che quindi sono in contatto con il nostro sportello perché cercano o hanno cercato lavoro nell ambito della cura a domicilio sono il 61% dei nostri utenti, mentre il restante 39% sono i datori di lavoro che hanno attivato con noi una ricerca di personale o persone che sono venute alla ricerca di informazioni di vario genere, hanno partecipato ai nostri laboratori o ai nostri corsi di formazione, senza mai presentarsi come persone in cerca di lavoro. 1 Ai nostri lettori più fedeli salterà subito all occhio una leggera incongruenza dei dati rispetto a quelli forniti l anno precedente. Non si tratta di un errore, bensì di un errore, per quanto possibile, corretto. Il lavoro di costruzione del nuovo database ha portato ad un attività di controllo dati che ci ha permesso di scoprire alcune ripetizioni. Alla luce del riconteggio, gli utenti totali al 31/3/2010 risultano 472 e non 475. Purtroppo non è possibile risalire a quali tipologie appartenessero tali utenti al momento del conteggio, per cui il dato aggiornato è utilizzato solo in alcuni dei confronti annuali. Riteniamo che la validità delle affermazioni che vengono fatte sulla base dei dati non sia inficiata, dato che tale scarto non supera lo 0,5% dei dati complessivi. 9

10 tempo pieno con convivenza tipologia di lavoro richiesta dai datori tempo pieno part time senza senza convivenza convivenza part time con convivenza Se si concentra l attenzione sui dati relativi all incrocio domanda/offerta di lavoro, si può notare come si mantenga pressoché invariata la percentuale di famiglie che richiede una persona a servizio a tempo pieno con convivenza (69%), mentre continua a calare la percentuale di persone disponibili a lavorare con questa tipologia di contratto. Siamo infatti al 22% sul totale delle persone in cerca di lavoro rispetto al 31% dell anno precedente. Questa diminuzione si registra, al contrario dell anno scorso, senza distinzione di area geografica di appartenenza e stupisce un po di fronte al quadro di crisi occupazionale della zona, che ci si aspetterebbe portasse più persone a darsi disponibili per un lavoro qualunque sia. Rispetto invece alle richieste di personale presentate durante quest anno, si può notare come siano diminuite fortemente di numero e che abbiano registrato un calo di esiti positivi, che si attestano al 25% del totale. Solo assistenza notturna tot % 7% 10% 12% 2% 100% Esiti delle richieste di personale periodo A buon fine Non a buon fine Sospese Tot ,84% 29,73% 32,43% 100% ,13% 37,50% 34,38% 100,00% ,00% 50,00% 25,00% 100,00% totali 31,46% 37,08% 31,46% 100,00% totale Comune totale scarto% Camugnano ,00% Castel d'aiano ,00% Castel di Casio ,00% Castiglione dei Pepoli ,31% Gaggio Montano ,67% Granaglione ,00% Grizzana Morandi ,23% Lizzano in Belvedere ,67% Marzabotto ,67% Monzuno ,30% Porretta Terme ,64% San Benedetto Val di Sambro ,00% Vergato ,29% TOTALE DISTRETTO ,79% Bologna ,81% Altro comune in provincia di Bologna ,37% Altra provincia ,11% totale ,26% Tornando invece ad una analisi più etnica, lo sportello si rivela essere sempre più multiculturale, arrivando a contare ben 36 nazionalità diverse tra i suoi utenti. Sul totale il primo posto lo mantengono gli italiani (49%), seguiti da tutti gli altri europei (29%) e dai magrebini (14%). Tali proporzioni variano però se si prendono in considerazione solo le aspiranti lavoratrici. Qui la percentuale di italiane/i si abbassa al 30% mentre quella delle/i magrebini passa al 25%. Invariata al 29% la posizione delle/gli europei. Se ci osserva invece la residenza geografica riassunta nella tabella a fianco, si può notare un aumento molto significativo degli utenti di Gaggio, Grizzana,Porretta e Marzabotto, segno che man mano la conoscenza dell esistenza dello sportello si sta estendendo anche nei territori dove lo sportello non è fisicamente presente, per quanto non si sia ancora arrivati alla estrema periferia del distretto (Granaglione, Camugnano, Castel di Casio,Lizzano). 10

11 Sottolineiamo che l attività dello sportello sta sempre più tingendosi anche di ascolto e sostegno. Questo sia nell ambito della gestione dei rapporti di lavoro, siano essi stati attivati o meno danoi (casi di necessità di un terzo nella gestione dei conflitti), sia in altri ambiti. Le relazioni di fiducia instaurate con parte degli utenti fanno si che questi riportino allo sportello anche problematiche quali problemi di reddito, di sfratto, di burn out, di violenza subita. In questo caso le operatrici si attivano in quanto nodi della rete dei servizi sociali, sia per connettere la persona ai servizi giusti, sia per accogliere le sue difficoltà in un ottica di ascolto empatico ed empowerment. Per quanto riguarda invece l attività di promozione, questa ha cercato di diversificarsi proprio per raggiungere anche luoghi finora non raggiunti, pur mantenendo le attività già consolidate negli anni precedenti. Da segnalare, oltre la domenica itinerante nei territori di San Benedetto e Castiglione descritta nel paragrafo 4, il coinvolgimento delle utenti stesse dello sportello nella distribuzione capillare dei volantini. Ciascuna delle partecipanti ha dato disponibilità per un volantinaggio porta a porta nella sua zona di residenza, in particolare nella alta valle del Reno, riuscendo così a raggiungere luoghi altrimenti impensabili per le operatrici. Un altra attività di volantinaggio mirato è stata condotta nei primi mesi del 2011, puntando in particolare ad ambulatori ed ospedali del distretto. 11

12 AZIONE 3. Formazione La formazione professionale che il Progetto organizza è dedicata in primo luogo alle assistenti familiari ed aspiranti tali e in secondo luogo alle operatrici dello Sportello e dell intera rete. Durante questo anno, sul nostro territorio di competenza sono stati organizzati due corsi di formazione per assistenti familiari, un seminario di approfondimento dedicato a chi aveva già frequentato uno dei nostri corsi base, un seminario tematico rivolto alle Assistenti Domiciliari del Distretto di Porretta Terme, un corso di formazione informatica per le operatrici dello sportello e la formazione iniziale di una nuova operatrice. Formazione dedicata alle assistenti familiari Il modulo di 40 ore per entrambi i corsi per assistenti familiari ha rispecchiato nei contenuti quanto già sperimentato nelle precedenti edizioni ed è stato così strutturato: Accoglienza e Orientamento nel contesto sociale e istituzionale: il ruolo dell'assistente familiare, la rete dei servizi, le altre figure professionali coinvolte (3 ore) Competenze tecniche relative alla cura della persona: le patologie geriatriche più comuni, pronto soccorso, movimentazione di anziani allettati, igiene della persona, dieta (26 ore) Introduzione alla cura della persona non autosufficiente; sicurezza degli ambienti, alimentazione (4 ore) Patologie senili (Ictus, ipertensione, Alzheimer, demenza, Parkinson, infarto) ; pronto soccorso; farmacoterapia (4 ore ) Patologie senili (lesioni da pressione, diabete e sue conseguenza) (4 ore) Cura degli allettati e rilevazione della glicemia (4 ore con simulazione) Igiene personale (4 ore con simulazione) Aiuto al movimento (4 ore con simulazione) Il rapporto di lavoro (3 ore) La relazione con l'anziano e la sua famiglia; cura dei pazienti affetti da Demenza (4 ore) Competenze tecniche relative alla casa (conservazione dei cibi, utilizzo e conservazione dei detergenti, smaltimento rifiuti) (3 ore) Verifiche dei contenuti appresi (3 ore) Il primo corso dal titolo Assistente familiare II edizione è stato avviato il 7 ottobre 2010 nei locali dello IAL di Vergato ed è stato rivolto agli utenti della Valle del Reno. Alla selezione, il 22/09/2010 si sono presentate 27 persone. Sono state ammesse al corso 18 persone, contro le 15 preventivate. Il gruppo di partenza era formato da: 5 italiane, 10 marocchine, 2 rumeni (una donna e un uomo) e 1 cubana. Di queste hanno ottenuto l attestato 13 persone, con valutazioni comprese tra 68 a 96 centesimi. Tra coloro che non l hanno ottenuto, 2 si sono ritirate a inizio corso e altre 2 hanno interrotto il corso perché hanno trovato lavoro. Solo una non l ha ottenuto per non raggiunti minimi di competenza. Il corso, iniziato il 7 ottobre, è proseguito con un incontro a settimana per un totale di 11 incontri, fino al 16 dicembre Le lezioni che prevedevano attività di simulazione sono state effettuate nelle aule della Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno poiché qui è disponibile tutto il materiale normalmente utilizzato nei corsi OSS, (letto articolato con relativa biancheria, manichino, strumenti per l igiene personale dell assistito). I docenti sono stati principalmente individuati tra il personale già operante nei servizi del territorio, per fornire ai corsisti il contatto non solo con personale qualificato, ma con il personale qualificato che probabilmente incontreranno anche nel loro lavoro sul territorio della Valle del Reno. 12

13 Si tratta infatti di: Alessandra Arrabito, assistente sociale anziani per il Comune di Vergato, Castel d Aiano, Marzabotto e Grizzana Morandi; Rita Melani,già infermiera referente di stabilimento dell ospedale di Porretta Terme e docente dei corsi per OSS organizzati dalla Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno, attualmente in pensione; Sabrina Stinziani, psicologa dell Unità di Valutazione Geriatrica del Distretto di Porretta; Alice Ghibellini, coordinatrice locale del Progetto Assistenti Familiari Le due operatrici dello sportello hanno svolto anche un tutoraggio costante del gruppo classe durante tutte le ore di lezione. Questo ha permesso di mantenere una presenza che facesse da filo conduttore e che conoscesse le diverse esigenze e capacità delle allieve, risultando utile nel sopperire alle difficoltà linguistiche di alcune delle utenti. Il secondo corso dal titolo Assistente familiare I edizione, svoltosi per lo più nei locali della stazione di Vado, è iniziato il 19 gennaio 2011 è stato rivolto principalmente agli utenti della Valle del Setta. Per le lezioni di simulazione di cura degli allettati ci siamo avvalsi della collaborazione della casa protetta Tre laghetti di Monzuno, che ci ha gratuitamente offerto ospitalità mettendo a disposizione una stanza con letti attrezzati, sollevatore, carrozzina e deambulatore. Per facilitare l accesso alla selezione del corso, i test sono stati somministrati singolarmente ai candidati durante i normali orari di sportello. In totale sono state raccolte 21 candidature. Di queste, sono state ammesse al corso 19 persone, invece che le 15 preventivate. Una di queste aveva partecipato al corso precedente non riuscendo a concluderlo per motivi di lavoro. Avendo però chiuso positivamente il primo modulo di lezioni, le è stato riconosciuto come credito formativo ed ha quindi partecipato solo alle lezioni restanti. Il corso, svoltosi con cadenza settimanale, è iniziato il 19 gennaio si è concluso il 30 marzo 2011 per un totale di 11 incontri. Nel gruppo di partenza c erano: 10 italiani (7 donne, 3 uomini), 3 marocchini (1 donna, 2 uomini),2 rumene, 1 moldava, 1 spagnola, 1 tunisina, 1 polacca. Come si può facilmente notare, una composizione molto diversa rispetto a quella a cui c eravamo abituati in questi anni. Del gruppo iniziale, hanno concluso il corso 14 persone poiché 3 si sono ritirate a inizio corso o dopo poche lezioni, 1 ha abbandonato il corso a metà per motivi personali, 1 ha lasciato il corso poiché ha trovato lavoro. Le valutazioni hanno oscillato tra i 65 e i 96 centesimi. 13

14 Anche in questo caso si è cercato di individuare i docenti tra gli operatori dei servizi, in modo tale da incentivare le relazioni tra i corsisti e il personale qualificato operante nel territorio della Valle di Setta. I docenti sono stati: Anna Cecchi, assistente sociale anziani per il Comune di Monzuno, Castiglione e Camugnano; Pamela Paoli e Paola Antonelli, infermiere del Poliambulatorio di Vado e del Servizio infermieristico domiciliare; Sabrina Stinziani, psicologa dell Unità di Valutazione Geriatrica del Distretto di Porretta; Alice Ghibellini, coordinatrice locale del Progetto Assistenti Familiari. Peculiarità di questo corso è stata la consistente presenza di persone italiane che non hanno iniziato il corso per una immediata esigenza di lavoro, bensì perché si stanno occupando in prima persona di un proprio familiare. Il consistente numero di corsisti italiani e di stranieri con una buona padronanza della lingua ha inevitabilmente un po alzato il livello di approfondimento degli argomenti, pur mantenendo sempre un occhio di riguardo per chi, non essendo di lingua madre italiana, poteva avere difficoltà nella comprensione. Anche in questo caso le due operatrici di sportello hanno monitorato l intero corso, restando il punto di riferimento principale. Oltre ai due corsi, ormai diventati tradizionali, quest anno era previsto ed è stato realizzato un seminario di approfondimento dedicato alle persone che hanno già frequentato con successo una delle edizioni del corso di formazione base. Il seminario, intitolato Comunicare con l assistito, è stato realizzato nel pomeriggio del 16 giugno Il tema della comunicazione, in particolare con anziani con deficit cognitivi, era uno dei temi che le corsiste e i corsisti avevano segnalato come più interessanti da approfondire, dato che a questo tema durante il corso viene dato spazio solo durante la lezione sulle demenze senili. La presenza di una psicologa come docente ha anche dato l opportunità di approfondire le tecniche di prevenzione del burn out. Formazione dedicata alle assistenti domiciliari operanti sul distretto Le operatrici comunali che si occupano dell assistenza domiciliare sono tra i pochi operatori dei servizi sociali che possono vedere le assistenti familiari all opera all interno delle case e possono aiutarle a migliorare nella pratica le loro modalità di lavoro, tant è che lo stesso documento che fissa le Linee di indirizzo per favorire la qualificazione e la regolarizzazione del lavoro di cura delle assistenti familiari (all.3 DGR 1206/07) auspica un attività strutturata di tutoring svolto da operatori della rete (OSS, RAA, educatore, etc.), adeguatamente preparati, nei confronti delle assistenti famigliari, dei famigliari delle persone non autosufficienti, [..] 14

15 Non essendoci sul territorio un azione di questo tipo nel 2009 si è pensato di iniziare un percorso insieme alle assistenti domiciliari del distretto, per raccogliere le loro esperienze, confrontarci con loro e, soprattutto, permettere loro di confrontarsi sulle esperienze di incontro/scontro con le assistenti familiari durante il loro lavoro. Visto il successo della prima edizione, si è riproposto un secondo incontro di due ore e mezzo il 9 marzo 2011, dal titolo Il seme della collaborazione 2. L incontro è partito da ciò che era emerso nell incontro dell anno precedente, per poi addentrarsi nelle dinamiche della collaborazione e approfondire al suo interno l importanza della comunicazione verbale e non verbale. Docente della lezione è stato Gianni De Giuli, formatore. Le AD si sono mostrate soddisfatte anche di questo incontro e interessate a continuare un percorso di approfondimento. Hanno partecipato al seminario 7 Assistenti Domiciliari provenienti dai comuni di: Porretta Terme, Marzabotto, Castiglione dei Pepoli, Vergato e San Benedetto Val di Sambro. Formazione dedicata alle operatrici di sportello Come già evidenziato nella relazione conclusiva del 2009, il crescente numero di utenti sta rendendo più difficile la raccolta e il trattamento dei dati degli utenti, per ora registrati su file Excel. Per cercare di dotarsi di strumenti più duttili e che potessero registrare contemporaneamente sia i dati sensibili che tracciare i vari tipi di contatto che gli utenti intrattengono nel tempo con lo sportello, si è pensato di costruire un percorso formativo che mettesse in condizione le operatrici di creare e implementare un database più adatto a tali esigenze. Il percorso, dedicato solamente alle 2 operatrici e quindi personalizzato sulle esigenze del, è stato incentrato sulle modalità di progettazione di un database in generale e sull uso dell applicativo Access,per una durata di 20 ore distribuite da luglio a ottobre A conclusione, le operatrici avevano in mano uno schema dettagliato del database necessario allo sportello, nonché una parte della trasposizione su access già avviata. Come riportato nel paragrafo 1, le due operatrici hanno proseguito il lavoro di implementazione con la consulenza gratuita del docente del corso, tentando di risolvere i vari problemi che via via la progettazione presentava. Dopo moltissime ore di lavoro si è però arrivati a concludere che il programma access 2007 non sia sufficientemente stabile per garantire la tenuta dei dati in una gestione complessa così come era stata progettata, portando al rischio di perdita di informazioni o di errato incrocio tra richieste di personale e candidati. Si dovrà perciò dirottarsi su un diverso applicativo. A gennaio 2011, c è stato un avvicendamento di personale. A Beatrice Credi è subentrata Francesca Marchi e anche per lei il primo periodo di lavoro è stato dedicato alla formazione, realizzata attraverso lo studio dei documenti ma soprattutto attraverso l affiancamento in situazione da parte dell operatrice già esperta. 15

16 AZIONE 4. Inclusione sociale Anche quest anno, l azione di inclusione sociale è stata realizzata attraverso laboratori e in feste, facendo particolare attenzione a mettere in rete le energie con altri attori del territorio. In particolare, nella primavera 2010 siamo entrati in contatto con il Comitato organizzatore della Rassegna Valle del Reno, terra di migranti. All interno di tale rassegna era prevista una festa interculturale da realizzare a Vergato nel settembre del Ci è sembrato interessante coinvolgere le nostre utenti in quest idea ed abbiamo così pensato di organizzare un laboratorio di cucina e di offrire ai partecipanti alla festa la possibilità di assaggiare qualche specialità etnica. Il laboratorio di cucina è stato realizzato a Vergato in due pomeriggi di luglio e ha visto la partecipazione di 10 persone di diverse nazionalità. È iniziato con una condivisione di ricette, alla ricerca di quelle più adatte da sperimentare in vista della nostra partecipazione alla festa. Nel secondo incontro, grazie all ospitalità della Parrocchia di Vergato che ci ha dato in uso la sua cucina, abbiamo potuto sperimentare le ricette scelte. E stato un pomeriggio molto apprezzato dalle donne, durante il quale erano le italiane ad imparare dalle altre. L esperimento si è concluso con la trascrizione su un quaderno di tutte le ricette. Le stesse leccornie sono state preparate, per un totale di circa 200 coperti, il giorno dell Intercultural Festa, da parte di alcune delle partecipanti al laboratorio (altre non erano presenti per cause di lavoro o di ferie). I menù prevedevano Cous cous (Marocco), Biriani (Sri Lanka), Nzm al forno (Marocco), Meat balls (Nigeria), Ardei Umpluti (Romania), Placinta(Romania), Millefoglie (Marocco), ai quali si sono aggiunti Borlenghi, Tortillas nicaraguensi e pane arabo ripieno preparati da altri partecipanti alla festa. Nonostante il numero abbastanza ristretto di partecipanti e grazie anche alla disponibilità delle loro cucine (ne funzionavano 3 contemporaneamente!), l esperimento è ben riuscito e i piatti sono stati molto apprezzati. Abbiamo colto l occasione anche per pubblicizzare l attività generale dello sportello attraverso una piccola mostra fotografica e un banchetto informativo. 16

17 In parallelo, nella Valle del Setta, dove nell annualità precedente non si era ancora riusciti a realizzare laboratori nel territorio di San Benedetto Val di Sambro, si è pensato di partire con una azione più ampia rispetto alla semplice proposta di un laboratorio. Unendo due obiettivi, quello di promuovere lo sportello in generale a quello di coinvolgere più persone nell ideazione e nella realizzazione di attività creative, abbiamo organizzato una domenica itinerante che, in tre tappe (San Benedetto, Castel dell Alpi,Castiglione), fornisse alle persone materiale informativo e la possibilità di proporre attività che sarebbero state sviluppate nei mesi successivi. Per avvisare le persone dell evento non solo abbiamo contattato telefonicamente tutti i nostri utenti residenti in zona, ma anche gli utenti dei corsi di italiano fatti a San Benedetto e altri cittadini segnalati dai nostri utenti. Le telefonate sono state l occasione per raccontare lo sportello a chi non lo conosceva e raccogliere idee e disponibilità a partecipare ai laboratori anche da chi sapeva di non poter partecipare alla giornata. Il 20 giugno 2010 ci accompagnava una delle utenti storiche dello sportello, con lo scopo di fornire una piccola testimonianza di ciò che era stato fatto negli anni precedenti e anche di farci da traduttrice nel caso di possibili incontri con persone rumene, nazionalità particolarmente rappresentata a Castiglione. Purtroppo il tempo non è stato clemente e una pioggia battente ha ridotto notevolmente l afflusso di persone previsto, in particolare a San Benedetto. Il giro ha comunque permesso un buon volantinaggio fuori dalle chiese, raggiungendo un pubblico che normalmente non veniva intercettato e che ha dato una buon ritorno dal punto di vista di accessi allo sportello da parte di famiglie in cerca di assistenti. In novembre è stato organizzato un laboratorio di découpage nella sala della biblioteca di San Benedetto Val di Sambro. L e partecipanti sono state 6, numero non particolarmente esiguo vista la conformazione del territorio di quel comune e la stagione non sempre propizia. A Vergato, in febbraio 2011, siamo invece riuscite a dare spazio alla proposta di una nostra ex corsista marocchina che voleva sperimentarsi come insegnante di danza del ventre. Il laboratorio è stato ospitato dalla Biblioteca di Vergato per 3 mercoledì, registrando l accesso di ben 16 persone,tra cui persone che scoprivano in quell occasione dell esistenza dello sportello. Su Castiglione è stato invece attivato un laboratorio di creazione di bijoux in marzo 2011, ospitati nuovamente dalla parrocchia che ci aveva già fornito i locali per il laboratorio dell anno precedente. Tra le 11 partecipanti c erano anche alcune donne che stavano frequentando il corso di formazione in svolgimento nello stesso periodo a Vado. 17

18 Sono infine da segnalare le due feste di consegna di diplomi realizzate alla fine dei rispettivi corsi di formazione. Si sono svolte il 20 dicembre 2010 a Vergato, presso il Centro sociale autogestito dagli anziani e il 13 aprile a Vado, presso la sala polivalente della stazione che è stata anche la sede del corso. In entrambi i casi ciascuno dei partecipanti si è presentato con prelibatezze dal proprio paese che sono state condivise con gli altri. Ancora una volta abbiamo potuto verifica quanto sia importante sottolineare i risultati raggiunti per gratificare gli sforzi che le persone compiono, in particolare per chi non ha alle spalle carriere scolasticoformative soddisfacenti. Una nota di colore. Per la prima volta, oltre ad offrirci l un l altro le specialità del proprio paese, uno degli utenti, che fa l animatore, ha offerto gratuitamente agli altri un piccolo spettacolo di cabaret e musica, molto apprezzato da tutti gli altri. 2 Pur essendo stata fatta poco dopo la scadenza del, viene considerata all interno di questa annualità perché collegata con il corso appena concluso 18

19 AZIONE 5. Sostegno alla creazione di un associazione per l autogestione del tempo libero L azione 5 è un azione innovativa che è stata inserita in quest annualità, come tentativo di risposta all esigenza di creare dei momenti ricreativi domenicali che non posso essere gestiti in maniera continuativa dalle operatrici dello sportello. Si era infatti valutato che un associazione potesse essere un interlocutore valido per i comuni, in modo che potesse richiedere in maniera autonoma spazi di socialità. In una prima fase le operatrici si sono documentate rispetto alla normativa vigente in campo associativo, rivolgendosi anche agli specifici sportelli provinciali. Una volta acquisite le informazioni, si è provato a lanciare l idea all interno degli incontri ricreativi organizzati dallo sportello all interno dell azione 4, ed in particolare durante il laboratorio di cucina realizzato a Vergato. All entusiasmo delle persone interpellate non è però seguito un reale impegno nelle prime iniziative. Si è perciò ritarato l obiettivo dell azione 5. Si è infatti valutato che il gruppo di persone che normalmente frequenta i nostri laboratori non sia ancora sufficientemente stabile per poter loro proporre un percorso così complesso come la creazione ex novo di una associazione. Oltretutto i progetti migratori delle nostre utenti non sono sempre stabili: soprattutto per chi lavora in convivenza con l anziano, la fine di un lavoro significa spesso cambiamento di residenza. A chi affidare quindi ruoli di responsabilità quali la presidenza o la segreteria di una associazione? Per rispondere a questa domanda è prima necessario costituire un gruppo di persone relativamente installate nei territorio del distretto e che si incontri in maniera abbastanza regolare. Essendo la cadenza dei nostri laboratori non sufficiente a questo scopo, abbiamo valutato il coinvolgimento di altre associazioni di volontari sul territorio che potessero venirci in aiuto, a partire da quelle con cui avevamo collaborato durate l interculturalfesta. Ci ha dato la sua disponibilità il Gruppo di Ricerca di Vergato, con il quale abbiamo ipotizzato un percorso di incontri domenicali con cadenza bisettimanale, dedicato in maniera esclusiva a donne, dando priorità alle persone impegnate nel lavoro di cura a domicilio (siano o meno utenti dello sportello). Il Comune di Vergato ha dato la sua disponibilità all utilizzo delle sale della ex biblioteca a tale scopo. La sperimentazione di questo percorso partirà nell annualità

20 AZIONE 6. Attivazione e mantenimento della rete Il lavoro di rete portato avanti dal ha continuato a ampliarsi e diversificarsi. I partner con i quali lo scambio è stato più fitto quest anno sono stati : Ufficio di Piano, per quanto riguarda il coordinamento degli interventi con le altre iniziative distrettuali, l analisi del contesto locale e delle esigenze che gli utenti portano ai servizi pubblici, la creazione del nuovo programma di formazione in applicazione alla DGR 2375/09 Servizi sociali adulti del distretto, per l avvio di attività di inclusione sociale e per il confronto su utenti in comune tra i due servizi. Sono stati inoltre contattati per l organizzazione del seminario dedicato alle Assistenti Domiciliari Amministrazioni locali, con cui abbiamo collaborato per l organizzazione delle attività nei vari comuni, in particolare a Monzuno, Castiglione, Vergato e San Benedetto. Centro per l impiego distrettuale, con incontri di coordinamento ripetuti nel tempo, con l obiettivo di monitorare e migliorare la stretta collaborazione che ci lega nell ambito del supporto all incontro tra domanda e offerta di lavoro. Centro Sociale Autogestito dagli Anziani di Vergato, che ci ha messo a disposizione una sala per lo svolgimento della festa di consegna dei diplomi del corso di formazione. Centro interculturale di Vado, per la strutturazione del corso di formazione professionale nella sede del Centro, per l invio di nostri utenti ai corsi di italiano per stranieri. Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, è proseguita la collaborazione con il loro Sportello Lavoro. attraverso il canale di contatto, creato l anno scorso, attraverso il quale le operatrici che sostegno le donne abusate nella ricerca del lavoro possono segnalarci casi particolari di persone disponibili a spostarsi sul territorio montano. Alla segnalazione segue un colloquio con le operatrici del Progetto Assistenti Familiari, così come per tutte le altre aspiranti lavoratrici. Caritas di Riola, per la segnalazione di casi e per il sostegno a situazione particolarmente complesse, Parrocchie di Castiglione dei Pepoli, San Benedetto, Castel dell Alpi, Vergato, per la pubblicizzazione dello sportello e la collaborazione per la gestione di alcune iniziative e laboratori Casa Protetta 3 Laghetti: per la possibilità di usufruire dei loro locali e delle loro attrezzature per il corso di formazione. CISL: consulenza su diritti sindacali e possibilità di vertenze CGIL: scambio di informazioni e invio di utenti Casa Base: per lo scambio di informazioni sui servizi di buste paga disponibili. Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno, per la possibilità di usufruire delle aule e delle attrezzature qui presenti per il corso di formazione. Progetto Badando del distretto di Casalecchio, Centro Aspasia di Cento (FE), per il confronto sull applicazione della DGR 2375/09 AIAB con i cui mediatori spesso collaboriamo per migliorare il nostro rapporto con gli utenti e per riuscire a promuovere le nostre iniziative. Comitato organizzativo rassegna Valle del Reno Terra di migranti, per l organizzazione dell Intercultural Festa e la creazione del volantino di promozione dell evento (che abbiamo curato noi) Confcooperative, per la valutazione di fattibilità di una cooperativa di assistenti IRS, ente di ricerca che ci ha intervistato per un Progetto di creazione di un modello di relazioni efficaci fra soggetti operanti nell ambito del lavoro di cura domiciliare in provincia di Bologna Regione E.R. (Servizio Governo dell integrazione socio-sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza), per l applicazione della DGR 2375/09 Gruppo di ricerca di Vergato, al quale appartengono le volontarie che si sono rese disponibili per i laboratori domenicali a Vergato Biblioteca di San Benedetto, per il laboratorio di découpage 20

21 Riepilogo dell organizzazione e dello stato di avanzamento del Sul calendario delle aperture previste degli sportelli, in azzurro le aperture effettuate. VERGATO Ogni Martedì mezz ora 3 VADO 1 e 3 Mercoledì SAN BENEDETTO 2 e 4 Giovedì CASTIGLIONE 2 e 4 Giovedì Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio * Febbraio Marzo *chiusura anticipata di un ora causa neve Tot trimestre Per il totale delle azioni del, in questo trimestre le operatrici hanno lavorato 426,5 h, per un totale dall inizio del di 1743 ore, pari ad una percentuale sul totale previsto (1880 h) del 93% Di tale monte ore, 98 sono state dedicate al lavoro in front office nei 4 sportelli territoriali, per un totale dall inizio del di 359 ore, quota che corrisponde al 98% del totale delle ore di apertura sportello preventivate (366 h). 3 Vergato conteggiato 4 ore invece che 3,5 per tener conto dei colloqui effettuati su appuntamento al di fuori dell orario di sportello 4 Il totale delle ore previste non è stato raggiunto a causa dell avvicendamento tra operatrici. La nuova operatrice infatti non ha potuto garantire più di 15 ore settimanali a causa di altri impegni lavorativi assunti precedentemente. A partire dalla nuova annualità, sarà invece assunta a 20 ore settimanali come la collega che l ha preceduta. 21

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