Ciascun tipo di soggetto, sulla base delle proprie funzioni CT e CA, offre prezzi diversi per la localizzazione a una distanza d dal centro

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ciascun tipo di soggetto, sulla base delle proprie funzioni CT e CA, offre prezzi diversi per la localizzazione a una distanza d dal centro"

Transcript

1 Localizzazione ottimale e curve di rendita offerta Ciascun tipo di soggetto, sulla base delle proprie funzioni CT e CA, offre prezzi diversi per la localizzazione a una distanza d dal centro Il mercato assegna lo spazio al tipo di insediamento che offre di più per quello spazio, e l uso del territorio risulta differenziato per fasce concentriche

2 Accessibilità e forma urbana Poiché la motivazione economica della città è la fruizione delle economie di urbanizzazione al netto dei costi dell accesso, la forma della città la forma della città è condizionata dalla percorribilità del territorio, dovuta a: - condizioni geografiche (mare, fiumi, monti) - infrastrutture di trasporto

3 Accessibilità, dimensione urbana e agglomerazione Variazioni nel costo dell accesso alle EU (es. trasporti) determinerebbero riduzioni nelle rendite (a.) ma causano aumenti di dimensione e conseguenti aumenti del valore dello spazio (b.) L aumento dimensionale accresce le economie di urbanizzazione, determinando ulteriore crescita (c.) Il processo è cumulativo?

4 Altre determinanti e interpretazioni delle localizzazioni urbane Decentramento di insediamenti e creazione di subcentri (economie di localizzazione, zone industriali, poli di servizi, etc.) - l effetto di rendite crescenti gioca anche nei confronti dei subcentri vantaggi ambientali (pregi paesaggistici / urbanistici / milieu sociale, etc.) - rendite crescenti - importante per residenze e imprese amenities oriented ICT e centralità senza mobilità - aumenta l indifferenza localizzativa

5 Limiti della crescita urbana L interazione fra dimensione urbana, economie di agglomerazione e costi dei trasporti (o comunque dell accesso ad esse) determina una dinamica di crescita della città se o finché EA > CT

6 Crescita urbana e dimensione ottimale Dimensione ottima e dimensione effettiva della città differiscono a causa della differenza fra costi sociali (CTS) e diretti (CTD) dell agglomerazione A causa dei costi esterni il processo di crescita normalmente non si arresta autonomamente della dimensione ottimale (market failure)

7 L ipotesi del ciclo urbano La dinamica urbana attraversa fasi di urbanizzazione, suburbanizzazione, deurbanizzazione e (forse) riurbanizzazione

8 Il ciclo urbano: fasi e interpretazioni Vi sono molte conferme empiriche delle prime tre fasi, soprattutto per città USA, Giappone e alcuni paesi europei Vi sono molte interpretazioni, tra cui: crescita demografica + sviluppo trasporti determinano prima suburbanizzazione e poi decentramento verso altre città; l offerta dei fattori produttivi urbani (compreso lo spazio) determina un ciclo economico a livello urbano, che incide sulla competitività della città la crescita del PIL urbano fa aumentare la domanda di spazio (urbanizzazione) e quindi la rendita, determinando un decentramento (suburbanizzazione) e quindi la fase di crisi del ciclo determina la deurbanizzazione; la caduta della rendita pone le premesse per una nuova competitività (riurbanizzazione) lo sviluppo dei trasporti urbani consente la deurbanizzazione, ma l ulteriore spinta alla crescita causa alla lunga la perdita di insediamenti (deurbanizzazione) e/o il recupero di aree centrali (riurbanizzazione) Critiche sul passaggio alla riurbanizzazione (la maggiore competitività è solo potenziale)

9 Gerarchie urbane e nuove tendenze Il paradigma tradizionale: rapporti gerarchici fra le città gerarchizzazione delle produzioni (soprattutto dei servizi) aree di mercato per i servizi di diverso rango strutture piramidali di aree di mercato (Christaller, Lösch) dualismo città-campagna Nuove tendenze crescita localizzazioni produttive e minori distanze fra i centri economie di scala e rarefazione dei punti di offerta per alcune produzioni riduzione soglie minime di efficienza per altre maggiore indifferenza localizzativa dovuta alle ICT crisi della grande città (deurbanizzazione)

10 Le reti di città La gerachizzazione si indebolisce perché: crisi e diseconomie della grande città diminuisce la gerarchizzazione possibilità di spezzare i cicli produttivi (grazie anche a ICT) aumentano le specializzazioni produttive Si afferma il paradigma a rete : forti specializzazioni e rapporti con altre città con produzioni simili (reti di sinergia, che perseguono economie di scala a livello di sistema di città) o complementari (reti di complementarità, che perseguono i vantaggi della divisione del lavoro) mercati molto vasti, indebolimento dei rapporti verticali

11 Reti di città e dinamiche urbane Paradigma territoriale Economia preindustriale Città isolate e mercati protetti Paradigma competitivo Economia industriale Città industriali Concentrazione e concorrenza Rapporti gerarchici Paradigma cooperativo Economia postindustriale Reti di città Integrazioni O e V Articolazione spaziale Rapporti cooperativi

12 La specializzazione regionale Settori trainanti dell economia della regione (o città) La teoria della base di esportazione (North, 1955) X unica voce autonoma della spesa aggregata Y = (E-M) + X = ey - my + X* Y = X* / (1-e+m) Y/X* = 1/(1-e+m) moltiplicatore base esportazione Critiche: funzione inversa dell ampiezza della regione considera solo i settori direttamente esportatori nel l.p. la distinzione fra export e mercato locale è labile

13 La specializzazione regionale (segue) La base economica Reddito e occupazione locale collegati ai settori che vendono direttamente o indirettamente alle altre regioni Settori non di base servono il funzionamento della regione stessa (produzioni consumate localmente) Y = B + S = B + sy Y/B = 1/(1-s) moltiplicatore della base economica Problemi: i diversi settori di base hanno impatti diversi (e diversi moltiplicatori: moltiplicatore differenziale ) un aumento di produzione di un settore di base può essere conseguito in modi diversi (con diversi impatti)

14 L analisi input-output ogni impresa operante in un settore produttivo dà luogo a un output acquistando e combinando insieme alcuni input provenienti dalle famiglie o da altri settori produttivi le vendite di ciascun settore produttivo a ciascuno degli altri settore produttivo sono descritte nella matrice delle transazioni o tavola delle interdipendenze settoriali o matrice input-output che registra i valori dei flussi di prodotti da ciascun settore a ciascun altro (compreso l aggregato famiglie).

15 Una matrice input-output (semplificata) j - in p u t a c q u is iti d a : a g ric o lt. in d u s tria s e rv iz i d o m a n d a fa m ig lie o u tp u t lo rd o i - o u tp u t p ro d. d a : a g ric o lt. 2 0 (0.2 ) 4 0 (0.2 ) 0 (0.0 ) in d u s tria 2 0 (0.2 ) 2 0 (0.1 ) 1 0 (0.1 ) te r z ia rio 0 (0.0 ) 4 0 (0.2 ) 1 0 (0.1 ) p a g a m. fa tto ri fa m ig lie in p u t lo rd i 6 0 (0.6 ) (0.5 ) 8 0 (0.8 )

16 L analisi input-output consente di stimare l effetto sull economia di una variazione nella domanda di un settore processo di moltiplicazione keynesiano : l effetto totale sull output è il moltiplicatore settoriale dell output per il settore di cui si ipotizza l aumento di domanda importanza per la previsione e la politica economica

I tre fondamenti della localizzazione Imperfetta mobilità dei fattori economie derivanti dal possesso delle risorse naturali o altri input Imperfetta

I tre fondamenti della localizzazione Imperfetta mobilità dei fattori economie derivanti dal possesso delle risorse naturali o altri input Imperfetta La localizzazione delle attività economiche Elementi di teoria della localizzazione Scelte localizzative individuali Costi di trasferimento Modalità localizzative Economie e diseconomie di agglomerazione

Dettagli

I padri nobili dell equilibrio spaziale. Equilibrio economico generale: tempo per aggiustamenti spazio fattore di vincolo

I padri nobili dell equilibrio spaziale. Equilibrio economico generale: tempo per aggiustamenti spazio fattore di vincolo I padri nobili dell equilibrio spaziale Equilibrio economico generale: tempo per aggiustamenti spazio fattore di vincolo Variabile spazio: comportamento interdipendente obiettivo diverso August Lösch:

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Due approfondimenti: Vernon e la dinamica del commercio; Porter e il vantaggio

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Due approfondimenti: Vernon e la dinamica del commercio; Porter e il vantaggio competitivo

Dettagli

Geografia della città fordista

Geografia della città fordista Geografia della città fordista Geografia della città post-fordista Dal monocentrismo al policentrismo - Decentramento produttivo e territoriale; - Dematerializzazione della produzione; - Terziarizzazione

Dettagli

INDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI

INDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI INDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI 1. Introduzione... pag. 1 2. Il sistema economico e i modelli in economia...» 5 3. Il flusso circolare dei beni e del reddito...» 7 4.

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Il vantaggio competitivo delle nazioni Hill, capitolo 5 (seconda parte), integrata

Dettagli

Geografia Economica CLEMST

Geografia Economica CLEMST Facoltà di Economia Geografia Economica CLEMST Fiorella Dallari Territorio e sviluppo Presentazione del corso; riflessione sul concetto di sviluppo e di regione Lo sviluppo sostenibile Dallo sviluppo al

Dettagli

Discussione di : Integrazione economica internazionale e occupazione in Italia Rapporto CER

Discussione di : Integrazione economica internazionale e occupazione in Italia Rapporto CER Discussione di : Integrazione economica internazionale e occupazione in Italia Rapporto CER Giorgia Giovannetti Università di Firenze Roma, 10 marzo 2017 I principali messaggi del Rapporto Consolidamento

Dettagli

organizzazione sociale separazione tra luoghi di produzione e luoghi di consumo sistema economico con dimensione spaziale

organizzazione sociale separazione tra luoghi di produzione e luoghi di consumo sistema economico con dimensione spaziale Economisti del XVI e XVIII secolo Cantillion, Quesnay, fisiocratici terra possesso e coltivazione della terra proprietario agricolo 2 tipi di relazioni: relazioni verticali relazioni orizzontali Costi

Dettagli

Capitolo cinque. La teoria del commercio internazionale. Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale

Capitolo cinque. La teoria del commercio internazionale. Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale Capitolo cinque La teoria del commercio internazionale Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale 5-3 Si ha libero scambio quando un governo non cerca di influenzare, con contingentamenti

Dettagli

L economia periferica

L economia periferica L economia periferica Anni 60 e 70: tesi sul decentramento produttivo crescenti rigidità della grande impresa piccola impresa funzionale al meccanismo di accumulazione piccola impresa NON morfologicamente

Dettagli

IDENTIKIT E PERFORMANCE DELLE IMPRESE DEL BELLO E BEN FATTO

IDENTIKIT E PERFORMANCE DELLE IMPRESE DEL BELLO E BEN FATTO IDENTIKIT E PERFORMANCE DELLE IMPRESE DEL BELLO E BEN FATTO Roberto Monducci Istituto nazionale di statistica Direttore del Dipartimento per i conti nazionali e le statistiche economiche Intervento al

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA E REGIONALE Economia Urbana 2 INTRODUZIONE L attività economica nasce, cresce

Dettagli

STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO

STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO Lezione 10 STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della

Dettagli

Nuovi strumenti informativi per l analisi socioeconomica a scala regionale e urbana. Leonardo Piccini (IRPET)

Nuovi strumenti informativi per l analisi socioeconomica a scala regionale e urbana. Leonardo Piccini (IRPET) Nuovi strumenti informativi per l analisi socioeconomica a scala regionale e urbana Leonardo Piccini (IRPET) Firenze, 13 Giugno 2017 Il quadro di riferimento I sistemi urbani rivestono un ruolo fondamentale

Dettagli

PRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE

PRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE PRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE 1 In questa parte del corso: Utilizzeremo i modelli del corso di Economia politica (macroeconomia) e ne analizzeremo in maggiore profondità le implicazioni di politica

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE 1 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A.A. 2008/09 PAROLE CHIAVE PARTE GENERALE ECONOMIA GESTIONE IMPRESE ORGANIZZAZIONE STABILE PERSONE E MEZZI PROCESSI DI PRODUZIONE BENI/SERVIZI SCAMBIO PRODUZIONE RICCHEZZA

Dettagli

L organizzazione urbana

L organizzazione urbana Fulvio Adobati Seeta Maggi, Andrea Azzini, Michela Lazzarini (cultori della materia) Facoltà di Scienze Umanistiche Corso di Geografia Antropica A.A. 2010/2011 Università degli Studi di Bergamo L organizzazione

Dettagli

L affermazione dei modelli di sviluppo post-industriale

L affermazione dei modelli di sviluppo post-industriale L affermazione dei modelli di sviluppo post-industriale Il rapporto tra attività produttive e territorio negli ultimi due decenni è andato in contro a profonde modificazioni a causa di tre fenomeni interdipendenti:

Dettagli

Parte Prima MICROECONOMIA

Parte Prima MICROECONOMIA INDICE-SOMMARIO Premessa... V Parte Prima MICROECONOMIA CAPITOLO PRIMO L ECONOMIA POLITICA COME SCIENZA SOCIALE 1.1 Modi di concepire la scienza economica... 3 1.2 Partizione della materia... 6 1.3 Moventi

Dettagli

PRINCIPIO DI ACCESSIBILITA

PRINCIPIO DI ACCESSIBILITA PRINCIPIO DI ACCESSIBILITA 2.1. PRINCIPIO DI ACCESSIBILITA A - Definizione Superamento della barriera imposta dallo spazio ai movimenti e agli scambi Assenza di costi di trasporto/transazione => disponibilità

Dettagli

Indice. Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura

Indice. Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura Indice Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura PARTE I Concetti di base XI XII XIII 1 Le basi dell economia 1 1.1 Introduzione 1 1.1.1 Scarsità ed efficienza:

Dettagli

Roberto Camagni I I ECONOMIA URBANA. Principi e modelli teorici. La Nuova Italia Scientifica

Roberto Camagni I I ECONOMIA URBANA. Principi e modelli teorici. La Nuova Italia Scientifica Roberto Camagni I I ECONOMIA URBANA Principi e modelli teorici.. La Nuova Italia Scientifica Istituto Universitario Afchlletturo Venezia EU 232 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione Roberto

Dettagli

Il marketing territoriale

Il marketing territoriale Il marketing territoriale Matteo G.Caroli capitolo 1 Territorio Sistema costituito da un insieme di attori e di risorse, sede di attività e di relazioni, guidato dal sub-sistema di governo. Dimensione:

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA E REGIONALE Economia Urbana 2 TEORIA DELLA CRESCITA E DELLO SVILUPPO REGIONALE

Dettagli

LE PROSPETTIVE DEL COMPARTO ALIMENTARE: REDDITIVITA E INTEGRAZIONE DI FILIERA

LE PROSPETTIVE DEL COMPARTO ALIMENTARE: REDDITIVITA E INTEGRAZIONE DI FILIERA SCENARI 2015 DELLA FILIERA AGROALIMENTARE ITALIANA LE PROSPETTIVE DEL COMPARTO ALIMENTARE: REDDITIVITA E INTEGRAZIONE DI FILIERA GUIDO PELLEGRINI (UNIVERSITA DI BOLOGNA) FEDERALIMENTARE-ISMEA-CENTRO STUDI

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA E REGIONALE Economia Urbana 2 TEORIA DELLA LOCALIZZAZIONE Economia Urbana

Dettagli

LA RICERCA DELL EFFICIENZA NELLA DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA PRODUTTIVA. Capitolo n 5

LA RICERCA DELL EFFICIENZA NELLA DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA PRODUTTIVA. Capitolo n 5 LA RICERCA DELL EFFICIENZA NELLA DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA PRODUTTIVA Capitolo n 5 La funzione di produzione Definizione di Impianto L impianto costituisce l elemento emblematico dell insieme delle

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA E REGIONALE Economia Urana 2 TEORIA DELLA CRESCITA E DELLO SVILUPPO REGIONALE

Dettagli

STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO

STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della capacità

Dettagli

Economia del turismo

Economia del turismo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E GEST. DEI SERV. TURISTICI Economia del turismo Anno Accademico 2017/2018 Ivan Etzo ietzo@unica.it

Dettagli

Costi di transazione, esternalità: una teoria della localizzazione spaziale. Roberto Pedersini

Costi di transazione, esternalità: una teoria della localizzazione spaziale. Roberto Pedersini Costi di transazione, esternalità: una teoria della localizzazione spaziale Roberto Pedersini Geografia e performance economica w Relazione fra territorio e sviluppo economico (occupazione, innovazione,

Dettagli

Indice. Prefazione alla prima edizione p. XI. Prefazione alla nona edizione

Indice. Prefazione alla prima edizione p. XI. Prefazione alla nona edizione Indice Prefazione alla prima edizione p. XI Prefazione alla nona edizione p. XIII Capitolo I IL CIRCUITO DEL REDDITO p. 3 1.1. Dalla micro alla macroeconomia 1.2. Uno schema elementare di scambio 1.3.

Dettagli

Funzioni della città. Mauro Giovanni Università di Trieste

Funzioni della città. Mauro Giovanni Università di Trieste Funzioni della città Mauro Giovanni Università di Trieste Le funzioni della città Siccome nessuna città è isolata, un concetto chiave è quello di funzione, ossia del ruolo che la città svolge all interno

Dettagli

i-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice

i-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice i-x_1-179_imbriani_07.qxp 20-04-2007 11:10 Pagina V 3 CAPITOLO 1 Introduzione alla macroeconomia 3 1.1 L oggetto della macroeconomia 5 1.2 Dalla microeconomia alla macroeconomia 6 1.3 La produzione e la

Dettagli

COMPETITIVITA E TERRITORIO

COMPETITIVITA E TERRITORIO Enrico Ciciotti ' COMPETITIVITA E TERRITORIO L'economia regionale nei paesi industrializzati zlo.. O La Nuova Italia Scientifica Istituto Universitario Architettura Venezia ER 71 Servizio Bibliograflco

Dettagli

Vecchi e nuovi modelli di competitività territoriale

Vecchi e nuovi modelli di competitività territoriale Vecchi e nuovi modelli di competitività territoriale Fase fordista Sistemi nazionali caratterizzati dalla concentrazione in poli industriali ad alta dotazione infrastrutturale (spesso coincidenti con le

Dettagli

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale

CAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale CAPITOLO 6 Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale Agenda Motivi dell espansione globale Stadi dell espansione globale Alleanze strategiche internazionali Espansione globale e struttura

Dettagli

ECONOMIA DELLA LOCALIZZAZIONE Teoria dell'unità produttiva e della localizzazione territoriale di Giorgio Preto

ECONOMIA DELLA LOCALIZZAZIONE Teoria dell'unità produttiva e della localizzazione territoriale di Giorgio Preto ECONOMIA DELLA LOCALIZZAZIONE Teoria dell'unità produttiva e della localizzazione territoriale di Giorgio Preto Franco Angeli I Urbanistica ~- tic a Istituto UnlversifcrJo Architetture Venezia ER 74 Servizio

Dettagli

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 4 Innovazione e commercio internazionale Hill, capitolo 5 (seconda parte), integrata

Dettagli

COMMERCIO INTERNAZIONALE CON CONCORRENZA IMPERFETTA

COMMERCIO INTERNAZIONALE CON CONCORRENZA IMPERFETTA COMMERCIO INTERNAZIONALE CON CONCORRENZA IMPERFETTA RIFERIMENTO: CAPITOLI 7 E 8 DEL TESTO G. De Arcangelis, Economia Internazionale, McGraw-Hill, IV Edizione Effetti dell apertura commerciale per la varietà

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

Indice. Presentazione. Capitolo 1

Indice. Presentazione. Capitolo 1 Presentazione XIII Capitolo 1 Capitolo 2 Il sistema economico: i soggetti e le interdipendenze 1 1. Il sistema economico 1 2. La teoria economica 3 3. Un modello economico disaggregato: i comportamenti

Dettagli

RICHIAMI DI MICROECONOMIA CAP

RICHIAMI DI MICROECONOMIA CAP RICHIAMI DI MICROECONOMIA CAP. 2-3-4 1 Richiami di microeconomia La curva di domanda o La curva di domanda individuale e di mercato o Elasticità della domanda o Surplus del consumatore Tecnologia e funzione

Dettagli

Il sistema produttivo italiano. I fatti e le loro rappresentazioni

Il sistema produttivo italiano. I fatti e le loro rappresentazioni Il sistema produttivo italiano I fatti e le loro rappresentazioni Crisi petrolifera del 1973 crisi idea di modernità sviluppo inteso come percorso lineare Italia diversa da un paese proteso verso la modernità

Dettagli

Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 10 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)

Paolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 10 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta) http://www.pbmstoria.it/unita/immaginedellaltro/iconografia/img4fr.php Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 10 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta) Articolazione

Dettagli

Geografia del made in Italy

Geografia del made in Italy Geografia del made in Italy Geografia del made in Italy http://www.memotef.uniroma1.it/node/6785 Filippo Celata (filippo.celata@uniroma1.it) 3 ottobre 21 dicembre 2016 (lunedì, martedì, mercoledì, 16-18,

Dettagli

Economia regionale. Analisi dei processi localizzativi. Modelli economici regionali e analisi dell interazione spaziale

Economia regionale. Analisi dei processi localizzativi. Modelli economici regionali e analisi dell interazione spaziale Economia regionale Analisi dei rocessi localizzativi Modelli economici regionali e analisi dell interazione saziale Sviluo economico regionale e analisi delle olitiche regionali Il concetto di sazio Sazio

Dettagli

Obiettivi macroeconomici

Obiettivi macroeconomici Obiettivi macroeconomici Principali problemi macroeconomici Crescita economica Disoccupazione Inflazione Bilancia dei pagamenti deficit della bilancia dei pagamenti diminuzione del tasso di cambio Il flusso

Dettagli

3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO

3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO 3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO A Mercantilisti e fisiocratici ( 600, 700) Mercantilisti ( 600): la ricchezza viene dalla valuta, ossia dall esportazione (predatoria)

Dettagli

ECONOMIA REGIONALE. IX. Competitività territoriale e. domanda/offerta

ECONOMIA REGIONALE. IX. Competitività territoriale e. domanda/offerta ECONOMIA REGIONALE Teorie della crescita regionale: lo spazio diversificato stilizzato IX. Competitività territoriale e sviluppo cumulativo domanda/offerta 1 Rendimenti crescenti, competitività e sviluppo

Dettagli

Roberto Zavatta. 17 Febbraio 2004

Roberto Zavatta. 17 Febbraio 2004 PERCORSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE NELLA PROVINCIA DI MODENA Roberto Zavatta 17 Febbraio 2004 CONTENUTI L internazionalizzazione Dati di base Alcuni tratti salienti Implicazioni e considerazioni L INTERNAZIONALIZZAZIONE

Dettagli

Gli effetti della crisi economica sul distretto del marmo di Carrara

Gli effetti della crisi economica sul distretto del marmo di Carrara XXXIII Conferenza scientifica annuale AISRe Sessione SO54 - GEI - Gruppo Economisti di Impresa Gli effetti della crisi economica sul distretto del marmo di Carrara Alga Foschi, Univ.Pisa, Ceris e GEI e

Dettagli

LE VARIABILI CHIAVE Organizzazione aziendale a. a. 2018/2019 1

LE VARIABILI CHIAVE Organizzazione aziendale a. a. 2018/2019 1 LE VARIABILI CHIAVE 1 Le variabili chiave: Il significato Il processo di PO è rivolto a individuare soluzioni organizzative efficaci/efficienti/eque relative alla rete interna / esterna Queste soluzioni

Dettagli

Il contesto: gli inizi degli anni 90

Il contesto: gli inizi degli anni 90 Il contesto: gli inizi degli anni 90 Agli inizi degli anni 90 ed in maniera più accentuata al passare degli anni, l evidenza empirica sembra non essere spiegata dalla teoria. La competizione di costo da

Dettagli

Carlo Lefebvre SVILUPPO REGIONALE E RETI DI CITTA. Franco Angeli

Carlo Lefebvre SVILUPPO REGIONALE E RETI DI CITTA. Franco Angeli Carlo Lefebvre SVILUPPO REGIONALE -. E RETI DI CITTA Franco Angeli Istituto Universitario Architettura Venezia nu 1n Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione Carlo Lefebvre SVILUPPO REGIONALE..._

Dettagli

Parte Prima MICROECONOMIA

Parte Prima MICROECONOMIA INDICE-SOMMARIO Premessa... v Parte Prima MICROECONOMIA CAPITOLO PRIMO L ECONOMIA POLITICA COME SCIENZA SOCIALE 1.1 Modi di concepire la scienza economica... 1 1.2 Partizione della materia... 9 1.3 Moventi

Dettagli

Politica Economica II canale CLE (M-Z)

Politica Economica II canale CLE (M-Z) Politica Economica II canale CLE (M-Z) QUATTORDICESIMA LEZIONE Luca Salvatici - a.a. 2018-19 1 La teoria della bilancia dei pagamenti Quali forze economiche muovono le componenti della BdP? Analizziamo

Dettagli

Indice. Prefazione. Creazione del vantaggio competitivo dell impresa nella strategia a livello di business

Indice. Prefazione. Creazione del vantaggio competitivo dell impresa nella strategia a livello di business Indice VII Indice Prefazione XIII Capitolo 1 Creazione del vantaggio competitivo dell impresa nella strategia a livello di business 1. Esigenza di un approccio strategico alla gestione dell impresa: cenni

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO II semestre

PROGRAMMA DEL CORSO II semestre Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I PROGRAMMA DEL CORSO II semestre ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il Corso

Dettagli

Industria e Artigianato. Prof. Davide Castellani Coordinatore del Forum su Industria e Artigianato

Industria e Artigianato. Prof. Davide Castellani Coordinatore del Forum su Industria e Artigianato Industria e Artigianato Prof. Davide Castellani Coordinatore del Forum su Industria e Artigianato 1 Premessa Le osservazioni riportate costituiscono una interpretazione dei principali risultati emersi

Dettagli

CLASSE 19/A - DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE. Programma d'esame

CLASSE 19/A - DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE. Programma d'esame CLASSE 19/A - DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE Programma d'esame Classe 19/A DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE L'esame comprende due prove scritte e una prova orale Le indicazioni contenute nelle

Dettagli

LA REGIONE FUNZIONALE DEL LOCARNESE E VALLEMAGGIA

LA REGIONE FUNZIONALE DEL LOCARNESE E VALLEMAGGIA LA REGIONE FUNZIONALE DEL LOCARNESE E VALLEMAGGIA Alcuni dati di sintesi*: Popolazione: 68 070 (20% Ti) Superficie: 1 120 Km/q (41% Ti) Pil procapite: -24.6% rispetto al Pil pc ticinese Pil: 15% del Pil

Dettagli

Spesa e produzione nel breve periodo Lezione 2 - Capitolo 24

Spesa e produzione nel breve periodo Lezione 2 - Capitolo 24 Spesa e produzione nel breve periodo Lezione 2 - Capitolo 24 Chiara Falco chiara.falco@unimib.it Universitá degli Studi di Milano-Bicocca Scienze dell organizzazione a.a. 2017-2018 1 / 42 Outline 1 Introduzione

Dettagli

Le reti di città. IR8R Istituto Regionale di Rtcerca della Lombardia. FrancoAngeli. Teoria, politiche e analisi nell'area padana

Le reti di città. IR8R Istituto Regionale di Rtcerca della Lombardia. FrancoAngeli. Teoria, politiche e analisi nell'area padana . Le reti di città Teoria, politiche e analisi nell'area padana FrancoAngeli IR8R Istituto Regionale di Rtcerca della Lombardia T I ' Istituto Universitario Architettura Venezia ASU 152 Servizio Bibliografico

Dettagli

Parte Prima MICROECONOMIA

Parte Prima MICROECONOMIA INDICE-SOMMARIO Premessa... V Parte Prima MICROECONOMIA CAPITOLO PRIMO L ECONOMIA POLITICA COME SCIENZA SOCIALE 1.1 Modi di concepire la scienza economica... 3 1.2 Partizione della materia di studio....

Dettagli

INDICE. Premessa... I Parte. Capitolo Ii

INDICE. Premessa... I Parte. Capitolo Ii INDICE Premessa... XI I Parte Unione Europea e politiche di bilancio. La modellistica Capitolo I le politiche di bilancio nel contesto europeo 1.1. Le politiche di bilancio nel contesto europeo... 3 1.2.

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Effetti Economici Indiretti degli interventi sul sistema di trasporto

Effetti Economici Indiretti degli interventi sul sistema di trasporto Corso di PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO prof. ing. Agostino Nuzzolo Effetti Economici Indiretti degli interventi sul sistema di trasporto 1 Gli effetti economici degli investimenti nel settore

Dettagli

Università degli Studi di Pisa Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Specifica dell insegnamento di ISTITUZIONI DI ECONOMIA

Università degli Studi di Pisa Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Specifica dell insegnamento di ISTITUZIONI DI ECONOMIA Docenza Università degli Studi di Pisa Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Specifica dell insegnamento di ISTITUZIONI DI ECONOMIA Docente: prof. Andrea Bonaccorsi Scuola Superiore Sant Anna Tel.:

Dettagli

Economia industriale

Economia industriale Economia industriale Scuola di economia e studi aziendali Università di Roma Tre Anno Accademico 2016-2017 Docente titolare: Marco Causi (Dipartimento di economia Roma Tre) Docente a contratto: Andrea

Dettagli

Esempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia

Esempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia IV^ Conferenza AEEE Italia Trento, Muse 3 giugno 2017 Workshop matematica-statistica Esempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia 1. Rappresentazioni grafiche 2. Calcoli 3. Potente è la

Dettagli

LA REGIONE FUNZIONALE DEL LUGANESE

LA REGIONE FUNZIONALE DEL LUGANESE LA REGIONE FUNZIONALE DEL LUGANESE Alcuni dati di sintesi*: Popolazione: 145 214 (42% Ti) Superficie: 295 Km/q (11% Ti) Pil procapite: +11.3% rispetto al Pil pc ticinese Pil: 46% del Pil ticinese Occupazione:

Dettagli

Camera del lavoro Pavia 4 Giugno 2012 Giornata studio

Camera del lavoro Pavia 4 Giugno 2012 Giornata studio Camera del lavoro Pavia 4 Giugno 2012 Giornata studio Stefano Lucarelli (Università di Bergamo) con la collaborazione di Giancarlo Beltrame (Università di Bergamo) e Roberto Romano (CGIL Lombardia) stefano.lucarelli@eco.unipv.it

Dettagli

Il commercio internazionale delle imprese. Giuseppe De Arcangelis 2017 Economia Internazionale

Il commercio internazionale delle imprese. Giuseppe De Arcangelis 2017 Economia Internazionale Il commercio internazionale delle imprese Giuseppe De Arcangelis 2017 Economia Internazionale 1 Schema della lezione Impresa rappresentativa e imprese eterogenee: teoria ed evidenza empirica Dinamica di

Dettagli

Localizzazione, mobilità e impatto territoriale

Localizzazione, mobilità e impatto territoriale Localizzazione, mobilità e impatto territoriale UNA INTRODUZIONE ALLA GEOGRAFIA DELLE COMUNICAZIONI Gian Paolo Torricelli Università degli Studi di Milano - Facoltà di Lettere e Filosofia Anno accademico

Dettagli

Considerazioni sulle strategie logistiche per il nodo logistico di Trento. Trento, 16 Settembre 2005

Considerazioni sulle strategie logistiche per il nodo logistico di Trento. Trento, 16 Settembre 2005 Considerazioni sulle strategie logistiche per il nodo logistico di Trento Trento, 16 Settembre 2005 1 Il nodo di Trento e le sue peculiarità logistiche Opportunità e rischi dell intersezione fra due corridoi

Dettagli

Modena, 23 maggio 2016

Modena, 23 maggio 2016 BUONA PRATICA: IL PATTO PER IL LAVORO SOTTOSCRITTO DA REGIONE, ISTITUZIONI LOCALI, UNIVERSITÀ, PARTI SOCIALI DATORIALI E SINDACALI E FORUM DEL TERZO SETTORE Modena, 23 maggio 2016 Il documento I firmatari

Dettagli

LE STRATEGIE CAPITOLO 3

LE STRATEGIE CAPITOLO 3 LE STRATEGIE CAPITOLO 3 Breve riassunto della lezione scorsa La CREAZIONE DI VALORE V > CT - BN La CATENA DEL VALORE Il processo aziendale (o business process) è un insieme di attività interrelate, svolte

Dettagli

FARE INDUSTRIA A TORINO: opportunità e rischi nella competizione internazionale

FARE INDUSTRIA A TORINO: opportunità e rischi nella competizione internazionale FARE INDUSTRIA A TORINO: opportunità e rischi nella competizione internazionale Torino, 20 Marzo 2006 Presentazione a cura di Luca Pignatelli e Mauro Zangola dell Ufficio Studi Economici dell Unione Industriale

Dettagli

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale

Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo nelle aziende bergamasche: risultati di una ricerca empirica Prof. Cristiana CATTANEO Bergamo, 21 settembre

Dettagli

I sistemi produttivi locali

I sistemi produttivi locali BANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A I sistemi produttivi locali Trasformazioni fra globalizzazione e crisi Massimo Omiccioli Centro Ricerche Economiche e Sociali Manlio Rossi-Doria Università Roma Tre

Dettagli

Economia e gestione delle imprese

Economia e gestione delle imprese Anno accademico 2008-2009 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Rapporto impresa ambiente Analisi dell ambiente di riferimento dell impresa Struttura dei mercati Rapporti impresa-mercato

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

INNOVAZIONE TECNOLOGICA E SVILUPPO INDUSTRIALE NEL SECONDO DOPOGUERRA

INNOVAZIONE TECNOLOGICA E SVILUPPO INDUSTRIALE NEL SECONDO DOPOGUERRA SERIE CONTRIBUTI RICERCHE PER LA STORIA DELLA BANCA D'ITALIA VOLUME X INNOVAZIONE TECNOLOGICA E SVILUPPO INDUSTRIALE NEL SECONDO DOPOGUERRA Scritti di Cristiano Antonelli Federico Barbiellini Amidei Renato

Dettagli

FATTORE PRODUTTIVO. Esaurisce la sua utilità economica in un unico ciclo produttivo.

FATTORE PRODUTTIVO. Esaurisce la sua utilità economica in un unico ciclo produttivo. FATTORE PRODUTTIVO A FECONDITÀ SEMPLICE Esaurisce la sua utilità economica in un unico ciclo produttivo. Il recupero della ricchezza investita in esso avviene attraverso i ricavi della vendita del/i prodotto/i

Dettagli

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione 6 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo

Dettagli

L evoluzione socio-economica dei comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino. Contributo al Piano strutturale intercomunale

L evoluzione socio-economica dei comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino. Contributo al Piano strutturale intercomunale L evoluzione socio-economica dei comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino Contributo al Piano strutturale intercomunale Area metropolitana Fi-Po-Pt Un sistema integrato che fatica a fare sistema e che non

Dettagli

Pubblica Amministrazione e Sviluppo Locale Lo sviluppo ineguale

Pubblica Amministrazione e Sviluppo Locale Lo sviluppo ineguale Pubblica Amministrazione e Sviluppo Locale Lo sviluppo ineguale Massimo La Nave I limiti e le critiche alla teoria dello sviluppo equilibrato Le teorie neoclassiche dello sviluppo economico non sono in

Dettagli

Il sistema finanziario cap.10

Il sistema finanziario cap.10 10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti

Dettagli

INDICE. PARTE PRIMA Introduzione. Prefazione alla terza edizione italiana Prefazione alla sesta edizione americana Simboli frequentemente utilizzati

INDICE. PARTE PRIMA Introduzione. Prefazione alla terza edizione italiana Prefazione alla sesta edizione americana Simboli frequentemente utilizzati 00_preliminari 19-09-2006 10:55 Pagina III INDICE Prefazione alla terza edizione italiana Prefazione alla sesta edizione americana Simboli frequentemente utilizzati PARTE PRIMA Introduzione Capitolo 1

Dettagli

IL MERCATO DEL POMODORO DA MENSA

IL MERCATO DEL POMODORO DA MENSA IL MERCATO DEL POMODORO DA MENSA TENDENZE RECENTI E DINAMICHE ATTESE Mario Schiano lo Moriello Ismea www.ismea.it www.ismeaservizi.it 23/04/2014 GLI ELEMENTI DI CRITICITA aumento dei costi di produzione

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

Le origini della VIA. il sistema economico neoclassico e il fallimento del mercato

Le origini della VIA. il sistema economico neoclassico e il fallimento del mercato Le origini della VIA il sistema economico neoclassico e il fallimento del mercato Il modello del flusso circolare domanda di beni e servizi offerta di beni e servizi spese per consumi mercato dei prodotti

Dettagli

Dalla microeconomia alla macroeconomia

Dalla microeconomia alla macroeconomia Dalla microeconomia alla macroeconomia MICROECONOMIA: studio dei comportamenti individuali Economia politica MACROECONOMIA: studio dei comportamenti collettivi Lo studio dei comportamenti collettivi deve

Dettagli

Struttura organizzativa. Teoria organizzativa. Valutare un'organizzazione. Struttura organizzativa

Struttura organizzativa. Teoria organizzativa. Valutare un'organizzazione. Struttura organizzativa Teoria organizzativa Struttura organizzativa Studia il funzionamento delle organizzazioni e come influenzano e vengono influenzate dall'ambiente in cui operano Per ogni organizzazione la struttura più

Dettagli

Aggregati macroeconomici e soggetti istituzionali

Aggregati macroeconomici e soggetti istituzionali Aggregati macroeconomici e soggetti istituzionali Giovanni Di Bartolomeo Università di Roma La Sapienza giovanni.dibartolomeo@uniroma1.it MASTER MAGIPA (Latina) 2005 Variabili economiche Variabili stock

Dettagli

Politica Economica II canale CLE (M-Z)

Politica Economica II canale CLE (M-Z) Politica Economica II canale CLE (M-Z) DODICESIMA LEZIONE Luca Salvatici - a.a. 2018-19 1 Luca Salvatici - a.a. 2018-19 2 Luca Salvatici - a.a. 2018-19 3 Luca Salvatici - a.a. 2018-19 4 RAPPORTO SULLA

Dettagli