Ciascun tipo di soggetto, sulla base delle proprie funzioni CT e CA, offre prezzi diversi per la localizzazione a una distanza d dal centro
|
|
- Agnello Antonella
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Localizzazione ottimale e curve di rendita offerta Ciascun tipo di soggetto, sulla base delle proprie funzioni CT e CA, offre prezzi diversi per la localizzazione a una distanza d dal centro Il mercato assegna lo spazio al tipo di insediamento che offre di più per quello spazio, e l uso del territorio risulta differenziato per fasce concentriche
2 Accessibilità e forma urbana Poiché la motivazione economica della città è la fruizione delle economie di urbanizzazione al netto dei costi dell accesso, la forma della città la forma della città è condizionata dalla percorribilità del territorio, dovuta a: - condizioni geografiche (mare, fiumi, monti) - infrastrutture di trasporto
3 Accessibilità, dimensione urbana e agglomerazione Variazioni nel costo dell accesso alle EU (es. trasporti) determinerebbero riduzioni nelle rendite (a.) ma causano aumenti di dimensione e conseguenti aumenti del valore dello spazio (b.) L aumento dimensionale accresce le economie di urbanizzazione, determinando ulteriore crescita (c.) Il processo è cumulativo?
4 Altre determinanti e interpretazioni delle localizzazioni urbane Decentramento di insediamenti e creazione di subcentri (economie di localizzazione, zone industriali, poli di servizi, etc.) - l effetto di rendite crescenti gioca anche nei confronti dei subcentri vantaggi ambientali (pregi paesaggistici / urbanistici / milieu sociale, etc.) - rendite crescenti - importante per residenze e imprese amenities oriented ICT e centralità senza mobilità - aumenta l indifferenza localizzativa
5 Limiti della crescita urbana L interazione fra dimensione urbana, economie di agglomerazione e costi dei trasporti (o comunque dell accesso ad esse) determina una dinamica di crescita della città se o finché EA > CT
6 Crescita urbana e dimensione ottimale Dimensione ottima e dimensione effettiva della città differiscono a causa della differenza fra costi sociali (CTS) e diretti (CTD) dell agglomerazione A causa dei costi esterni il processo di crescita normalmente non si arresta autonomamente della dimensione ottimale (market failure)
7 L ipotesi del ciclo urbano La dinamica urbana attraversa fasi di urbanizzazione, suburbanizzazione, deurbanizzazione e (forse) riurbanizzazione
8 Il ciclo urbano: fasi e interpretazioni Vi sono molte conferme empiriche delle prime tre fasi, soprattutto per città USA, Giappone e alcuni paesi europei Vi sono molte interpretazioni, tra cui: crescita demografica + sviluppo trasporti determinano prima suburbanizzazione e poi decentramento verso altre città; l offerta dei fattori produttivi urbani (compreso lo spazio) determina un ciclo economico a livello urbano, che incide sulla competitività della città la crescita del PIL urbano fa aumentare la domanda di spazio (urbanizzazione) e quindi la rendita, determinando un decentramento (suburbanizzazione) e quindi la fase di crisi del ciclo determina la deurbanizzazione; la caduta della rendita pone le premesse per una nuova competitività (riurbanizzazione) lo sviluppo dei trasporti urbani consente la deurbanizzazione, ma l ulteriore spinta alla crescita causa alla lunga la perdita di insediamenti (deurbanizzazione) e/o il recupero di aree centrali (riurbanizzazione) Critiche sul passaggio alla riurbanizzazione (la maggiore competitività è solo potenziale)
9 Gerarchie urbane e nuove tendenze Il paradigma tradizionale: rapporti gerarchici fra le città gerarchizzazione delle produzioni (soprattutto dei servizi) aree di mercato per i servizi di diverso rango strutture piramidali di aree di mercato (Christaller, Lösch) dualismo città-campagna Nuove tendenze crescita localizzazioni produttive e minori distanze fra i centri economie di scala e rarefazione dei punti di offerta per alcune produzioni riduzione soglie minime di efficienza per altre maggiore indifferenza localizzativa dovuta alle ICT crisi della grande città (deurbanizzazione)
10 Le reti di città La gerachizzazione si indebolisce perché: crisi e diseconomie della grande città diminuisce la gerarchizzazione possibilità di spezzare i cicli produttivi (grazie anche a ICT) aumentano le specializzazioni produttive Si afferma il paradigma a rete : forti specializzazioni e rapporti con altre città con produzioni simili (reti di sinergia, che perseguono economie di scala a livello di sistema di città) o complementari (reti di complementarità, che perseguono i vantaggi della divisione del lavoro) mercati molto vasti, indebolimento dei rapporti verticali
11 Reti di città e dinamiche urbane Paradigma territoriale Economia preindustriale Città isolate e mercati protetti Paradigma competitivo Economia industriale Città industriali Concentrazione e concorrenza Rapporti gerarchici Paradigma cooperativo Economia postindustriale Reti di città Integrazioni O e V Articolazione spaziale Rapporti cooperativi
12 La specializzazione regionale Settori trainanti dell economia della regione (o città) La teoria della base di esportazione (North, 1955) X unica voce autonoma della spesa aggregata Y = (E-M) + X = ey - my + X* Y = X* / (1-e+m) Y/X* = 1/(1-e+m) moltiplicatore base esportazione Critiche: funzione inversa dell ampiezza della regione considera solo i settori direttamente esportatori nel l.p. la distinzione fra export e mercato locale è labile
13 La specializzazione regionale (segue) La base economica Reddito e occupazione locale collegati ai settori che vendono direttamente o indirettamente alle altre regioni Settori non di base servono il funzionamento della regione stessa (produzioni consumate localmente) Y = B + S = B + sy Y/B = 1/(1-s) moltiplicatore della base economica Problemi: i diversi settori di base hanno impatti diversi (e diversi moltiplicatori: moltiplicatore differenziale ) un aumento di produzione di un settore di base può essere conseguito in modi diversi (con diversi impatti)
14 L analisi input-output ogni impresa operante in un settore produttivo dà luogo a un output acquistando e combinando insieme alcuni input provenienti dalle famiglie o da altri settori produttivi le vendite di ciascun settore produttivo a ciascuno degli altri settore produttivo sono descritte nella matrice delle transazioni o tavola delle interdipendenze settoriali o matrice input-output che registra i valori dei flussi di prodotti da ciascun settore a ciascun altro (compreso l aggregato famiglie).
15 Una matrice input-output (semplificata) j - in p u t a c q u is iti d a : a g ric o lt. in d u s tria s e rv iz i d o m a n d a fa m ig lie o u tp u t lo rd o i - o u tp u t p ro d. d a : a g ric o lt. 2 0 (0.2 ) 4 0 (0.2 ) 0 (0.0 ) in d u s tria 2 0 (0.2 ) 2 0 (0.1 ) 1 0 (0.1 ) te r z ia rio 0 (0.0 ) 4 0 (0.2 ) 1 0 (0.1 ) p a g a m. fa tto ri fa m ig lie in p u t lo rd i 6 0 (0.6 ) (0.5 ) 8 0 (0.8 )
16 L analisi input-output consente di stimare l effetto sull economia di una variazione nella domanda di un settore processo di moltiplicazione keynesiano : l effetto totale sull output è il moltiplicatore settoriale dell output per il settore di cui si ipotizza l aumento di domanda importanza per la previsione e la politica economica
I tre fondamenti della localizzazione Imperfetta mobilità dei fattori economie derivanti dal possesso delle risorse naturali o altri input Imperfetta
La localizzazione delle attività economiche Elementi di teoria della localizzazione Scelte localizzative individuali Costi di trasferimento Modalità localizzative Economie e diseconomie di agglomerazione
DettagliI padri nobili dell equilibrio spaziale. Equilibrio economico generale: tempo per aggiustamenti spazio fattore di vincolo
I padri nobili dell equilibrio spaziale Equilibrio economico generale: tempo per aggiustamenti spazio fattore di vincolo Variabile spazio: comportamento interdipendente obiettivo diverso August Lösch:
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Due approfondimenti: Vernon e la dinamica del commercio; Porter e il vantaggio
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Due approfondimenti: Vernon e la dinamica del commercio; Porter e il vantaggio competitivo
DettagliGeografia della città fordista
Geografia della città fordista Geografia della città post-fordista Dal monocentrismo al policentrismo - Decentramento produttivo e territoriale; - Dematerializzazione della produzione; - Terziarizzazione
DettagliINDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI
INDICE CAPITOLO 1 IL SISTEMA ECONOMICO, LE REGOLE E GLI OPERATORI 1. Introduzione... pag. 1 2. Il sistema economico e i modelli in economia...» 5 3. Il flusso circolare dei beni e del reddito...» 7 4.
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Il vantaggio competitivo delle nazioni Hill, capitolo 5 (seconda parte), integrata
DettagliGeografia Economica CLEMST
Facoltà di Economia Geografia Economica CLEMST Fiorella Dallari Territorio e sviluppo Presentazione del corso; riflessione sul concetto di sviluppo e di regione Lo sviluppo sostenibile Dallo sviluppo al
DettagliDiscussione di : Integrazione economica internazionale e occupazione in Italia Rapporto CER
Discussione di : Integrazione economica internazionale e occupazione in Italia Rapporto CER Giorgia Giovannetti Università di Firenze Roma, 10 marzo 2017 I principali messaggi del Rapporto Consolidamento
Dettagliorganizzazione sociale separazione tra luoghi di produzione e luoghi di consumo sistema economico con dimensione spaziale
Economisti del XVI e XVIII secolo Cantillion, Quesnay, fisiocratici terra possesso e coltivazione della terra proprietario agricolo 2 tipi di relazioni: relazioni verticali relazioni orizzontali Costi
DettagliCapitolo cinque. La teoria del commercio internazionale. Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale
Capitolo cinque La teoria del commercio internazionale Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale 5-3 Si ha libero scambio quando un governo non cerca di influenzare, con contingentamenti
DettagliL economia periferica
L economia periferica Anni 60 e 70: tesi sul decentramento produttivo crescenti rigidità della grande impresa piccola impresa funzionale al meccanismo di accumulazione piccola impresa NON morfologicamente
DettagliIDENTIKIT E PERFORMANCE DELLE IMPRESE DEL BELLO E BEN FATTO
IDENTIKIT E PERFORMANCE DELLE IMPRESE DEL BELLO E BEN FATTO Roberto Monducci Istituto nazionale di statistica Direttore del Dipartimento per i conti nazionali e le statistiche economiche Intervento al
DettagliECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:
ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA E REGIONALE Economia Urbana 2 INTRODUZIONE L attività economica nasce, cresce
DettagliSTABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO
Lezione 10 STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della
DettagliNuovi strumenti informativi per l analisi socioeconomica a scala regionale e urbana. Leonardo Piccini (IRPET)
Nuovi strumenti informativi per l analisi socioeconomica a scala regionale e urbana Leonardo Piccini (IRPET) Firenze, 13 Giugno 2017 Il quadro di riferimento I sistemi urbani rivestono un ruolo fondamentale
DettagliPRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE
PRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE 1 In questa parte del corso: Utilizzeremo i modelli del corso di Economia politica (macroeconomia) e ne analizzeremo in maggiore profondità le implicazioni di politica
DettagliECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
1 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE A.A. 2008/09 PAROLE CHIAVE PARTE GENERALE ECONOMIA GESTIONE IMPRESE ORGANIZZAZIONE STABILE PERSONE E MEZZI PROCESSI DI PRODUZIONE BENI/SERVIZI SCAMBIO PRODUZIONE RICCHEZZA
DettagliL organizzazione urbana
Fulvio Adobati Seeta Maggi, Andrea Azzini, Michela Lazzarini (cultori della materia) Facoltà di Scienze Umanistiche Corso di Geografia Antropica A.A. 2010/2011 Università degli Studi di Bergamo L organizzazione
DettagliL affermazione dei modelli di sviluppo post-industriale
L affermazione dei modelli di sviluppo post-industriale Il rapporto tra attività produttive e territorio negli ultimi due decenni è andato in contro a profonde modificazioni a causa di tre fenomeni interdipendenti:
DettagliParte Prima MICROECONOMIA
INDICE-SOMMARIO Premessa... V Parte Prima MICROECONOMIA CAPITOLO PRIMO L ECONOMIA POLITICA COME SCIENZA SOCIALE 1.1 Modi di concepire la scienza economica... 3 1.2 Partizione della materia... 6 1.3 Moventi
DettagliPRINCIPIO DI ACCESSIBILITA
PRINCIPIO DI ACCESSIBILITA 2.1. PRINCIPIO DI ACCESSIBILITA A - Definizione Superamento della barriera imposta dallo spazio ai movimenti e agli scambi Assenza di costi di trasporto/transazione => disponibilità
DettagliIndice. Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura
Indice Presentazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura PARTE I Concetti di base XI XII XIII 1 Le basi dell economia 1 1.1 Introduzione 1 1.1.1 Scarsità ed efficienza:
DettagliRoberto Camagni I I ECONOMIA URBANA. Principi e modelli teorici. La Nuova Italia Scientifica
Roberto Camagni I I ECONOMIA URBANA Principi e modelli teorici.. La Nuova Italia Scientifica Istituto Universitario Afchlletturo Venezia EU 232 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione Roberto
DettagliIl marketing territoriale
Il marketing territoriale Matteo G.Caroli capitolo 1 Territorio Sistema costituito da un insieme di attori e di risorse, sede di attività e di relazioni, guidato dal sub-sistema di governo. Dimensione:
DettagliECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:
ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA E REGIONALE Economia Urbana 2 TEORIA DELLA CRESCITA E DELLO SVILUPPO REGIONALE
DettagliLE PROSPETTIVE DEL COMPARTO ALIMENTARE: REDDITIVITA E INTEGRAZIONE DI FILIERA
SCENARI 2015 DELLA FILIERA AGROALIMENTARE ITALIANA LE PROSPETTIVE DEL COMPARTO ALIMENTARE: REDDITIVITA E INTEGRAZIONE DI FILIERA GUIDO PELLEGRINI (UNIVERSITA DI BOLOGNA) FEDERALIMENTARE-ISMEA-CENTRO STUDI
DettagliECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:
ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA E REGIONALE Economia Urbana 2 TEORIA DELLA LOCALIZZAZIONE Economia Urbana
DettagliLA RICERCA DELL EFFICIENZA NELLA DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA PRODUTTIVA. Capitolo n 5
LA RICERCA DELL EFFICIENZA NELLA DETERMINAZIONE DELLA CAPACITA PRODUTTIVA Capitolo n 5 La funzione di produzione Definizione di Impianto L impianto costituisce l elemento emblematico dell insieme delle
DettagliECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti:
ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA E REGIONALE Economia Urana 2 TEORIA DELLA CRESCITA E DELLO SVILUPPO REGIONALE
DettagliSTABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO
DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DELL ATTIVITA ECONOMICA STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO Principio della domanda effettiva Offerta elastica Prezzi fissi Non pieno utilizzo della capacità
DettagliEconomia del turismo
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E GEST. DEI SERV. TURISTICI Economia del turismo Anno Accademico 2017/2018 Ivan Etzo ietzo@unica.it
DettagliCosti di transazione, esternalità: una teoria della localizzazione spaziale. Roberto Pedersini
Costi di transazione, esternalità: una teoria della localizzazione spaziale Roberto Pedersini Geografia e performance economica w Relazione fra territorio e sviluppo economico (occupazione, innovazione,
DettagliIndice. Prefazione alla prima edizione p. XI. Prefazione alla nona edizione
Indice Prefazione alla prima edizione p. XI Prefazione alla nona edizione p. XIII Capitolo I IL CIRCUITO DEL REDDITO p. 3 1.1. Dalla micro alla macroeconomia 1.2. Uno schema elementare di scambio 1.3.
DettagliFunzioni della città. Mauro Giovanni Università di Trieste
Funzioni della città Mauro Giovanni Università di Trieste Le funzioni della città Siccome nessuna città è isolata, un concetto chiave è quello di funzione, ossia del ruolo che la città svolge all interno
Dettaglii-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice
i-x_1-179_imbriani_07.qxp 20-04-2007 11:10 Pagina V 3 CAPITOLO 1 Introduzione alla macroeconomia 3 1.1 L oggetto della macroeconomia 5 1.2 Dalla microeconomia alla macroeconomia 6 1.3 La produzione e la
DettagliCOMPETITIVITA E TERRITORIO
Enrico Ciciotti ' COMPETITIVITA E TERRITORIO L'economia regionale nei paesi industrializzati zlo.. O La Nuova Italia Scientifica Istituto Universitario Architettura Venezia ER 71 Servizio Bibliograflco
DettagliVecchi e nuovi modelli di competitività territoriale
Vecchi e nuovi modelli di competitività territoriale Fase fordista Sistemi nazionali caratterizzati dalla concentrazione in poli industriali ad alta dotazione infrastrutturale (spesso coincidenti con le
DettagliCAPITOLO 6. Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale
CAPITOLO 6 Progettazione organizzativa per l ambiente internazionale Agenda Motivi dell espansione globale Stadi dell espansione globale Alleanze strategiche internazionali Espansione globale e struttura
DettagliECONOMIA DELLA LOCALIZZAZIONE Teoria dell'unità produttiva e della localizzazione territoriale di Giorgio Preto
ECONOMIA DELLA LOCALIZZAZIONE Teoria dell'unità produttiva e della localizzazione territoriale di Giorgio Preto Franco Angeli I Urbanistica ~- tic a Istituto UnlversifcrJo Architetture Venezia ER 74 Servizio
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 4 Innovazione e commercio internazionale Hill, capitolo 5 (seconda parte), integrata
DettagliCOMMERCIO INTERNAZIONALE CON CONCORRENZA IMPERFETTA
COMMERCIO INTERNAZIONALE CON CONCORRENZA IMPERFETTA RIFERIMENTO: CAPITOLI 7 E 8 DEL TESTO G. De Arcangelis, Economia Internazionale, McGraw-Hill, IV Edizione Effetti dell apertura commerciale per la varietà
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliIndice. Presentazione. Capitolo 1
Presentazione XIII Capitolo 1 Capitolo 2 Il sistema economico: i soggetti e le interdipendenze 1 1. Il sistema economico 1 2. La teoria economica 3 3. Un modello economico disaggregato: i comportamenti
DettagliRICHIAMI DI MICROECONOMIA CAP
RICHIAMI DI MICROECONOMIA CAP. 2-3-4 1 Richiami di microeconomia La curva di domanda o La curva di domanda individuale e di mercato o Elasticità della domanda o Surplus del consumatore Tecnologia e funzione
DettagliIl sistema produttivo italiano. I fatti e le loro rappresentazioni
Il sistema produttivo italiano I fatti e le loro rappresentazioni Crisi petrolifera del 1973 crisi idea di modernità sviluppo inteso come percorso lineare Italia diversa da un paese proteso verso la modernità
DettagliPaolo Depaoli. Supporti alle lezioni basate sul capitolo 10 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)
http://www.pbmstoria.it/unita/immaginedellaltro/iconografia/img4fr.php Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 10 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta) Articolazione
DettagliGeografia del made in Italy
Geografia del made in Italy Geografia del made in Italy http://www.memotef.uniroma1.it/node/6785 Filippo Celata (filippo.celata@uniroma1.it) 3 ottobre 21 dicembre 2016 (lunedì, martedì, mercoledì, 16-18,
DettagliEconomia regionale. Analisi dei processi localizzativi. Modelli economici regionali e analisi dell interazione spaziale
Economia regionale Analisi dei rocessi localizzativi Modelli economici regionali e analisi dell interazione saziale Sviluo economico regionale e analisi delle olitiche regionali Il concetto di sazio Sazio
DettagliObiettivi macroeconomici
Obiettivi macroeconomici Principali problemi macroeconomici Crescita economica Disoccupazione Inflazione Bilancia dei pagamenti deficit della bilancia dei pagamenti diminuzione del tasso di cambio Il flusso
Dettagli3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO
3.a STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO SULLA CRESCITA E SULLO SVILUPPO A Mercantilisti e fisiocratici ( 600, 700) Mercantilisti ( 600): la ricchezza viene dalla valuta, ossia dall esportazione (predatoria)
DettagliECONOMIA REGIONALE. IX. Competitività territoriale e. domanda/offerta
ECONOMIA REGIONALE Teorie della crescita regionale: lo spazio diversificato stilizzato IX. Competitività territoriale e sviluppo cumulativo domanda/offerta 1 Rendimenti crescenti, competitività e sviluppo
DettagliRoberto Zavatta. 17 Febbraio 2004
PERCORSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE NELLA PROVINCIA DI MODENA Roberto Zavatta 17 Febbraio 2004 CONTENUTI L internazionalizzazione Dati di base Alcuni tratti salienti Implicazioni e considerazioni L INTERNAZIONALIZZAZIONE
DettagliGli effetti della crisi economica sul distretto del marmo di Carrara
XXXIII Conferenza scientifica annuale AISRe Sessione SO54 - GEI - Gruppo Economisti di Impresa Gli effetti della crisi economica sul distretto del marmo di Carrara Alga Foschi, Univ.Pisa, Ceris e GEI e
DettagliLE VARIABILI CHIAVE Organizzazione aziendale a. a. 2018/2019 1
LE VARIABILI CHIAVE 1 Le variabili chiave: Il significato Il processo di PO è rivolto a individuare soluzioni organizzative efficaci/efficienti/eque relative alla rete interna / esterna Queste soluzioni
DettagliIl contesto: gli inizi degli anni 90
Il contesto: gli inizi degli anni 90 Agli inizi degli anni 90 ed in maniera più accentuata al passare degli anni, l evidenza empirica sembra non essere spiegata dalla teoria. La competizione di costo da
DettagliCarlo Lefebvre SVILUPPO REGIONALE E RETI DI CITTA. Franco Angeli
Carlo Lefebvre SVILUPPO REGIONALE -. E RETI DI CITTA Franco Angeli Istituto Universitario Architettura Venezia nu 1n Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione Carlo Lefebvre SVILUPPO REGIONALE..._
DettagliParte Prima MICROECONOMIA
INDICE-SOMMARIO Premessa... v Parte Prima MICROECONOMIA CAPITOLO PRIMO L ECONOMIA POLITICA COME SCIENZA SOCIALE 1.1 Modi di concepire la scienza economica... 1 1.2 Partizione della materia... 9 1.3 Moventi
DettagliPolitica Economica II canale CLE (M-Z)
Politica Economica II canale CLE (M-Z) QUATTORDICESIMA LEZIONE Luca Salvatici - a.a. 2018-19 1 La teoria della bilancia dei pagamenti Quali forze economiche muovono le componenti della BdP? Analizziamo
DettagliIndice. Prefazione. Creazione del vantaggio competitivo dell impresa nella strategia a livello di business
Indice VII Indice Prefazione XIII Capitolo 1 Creazione del vantaggio competitivo dell impresa nella strategia a livello di business 1. Esigenza di un approccio strategico alla gestione dell impresa: cenni
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO II semestre
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I PROGRAMMA DEL CORSO II semestre ARTICOLAZIONE DEL CORSO Il Corso
DettagliIndustria e Artigianato. Prof. Davide Castellani Coordinatore del Forum su Industria e Artigianato
Industria e Artigianato Prof. Davide Castellani Coordinatore del Forum su Industria e Artigianato 1 Premessa Le osservazioni riportate costituiscono una interpretazione dei principali risultati emersi
DettagliCLASSE 19/A - DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE. Programma d'esame
CLASSE 19/A - DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE Programma d'esame Classe 19/A DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE L'esame comprende due prove scritte e una prova orale Le indicazioni contenute nelle
DettagliLA REGIONE FUNZIONALE DEL LOCARNESE E VALLEMAGGIA
LA REGIONE FUNZIONALE DEL LOCARNESE E VALLEMAGGIA Alcuni dati di sintesi*: Popolazione: 68 070 (20% Ti) Superficie: 1 120 Km/q (41% Ti) Pil procapite: -24.6% rispetto al Pil pc ticinese Pil: 15% del Pil
DettagliSpesa e produzione nel breve periodo Lezione 2 - Capitolo 24
Spesa e produzione nel breve periodo Lezione 2 - Capitolo 24 Chiara Falco chiara.falco@unimib.it Universitá degli Studi di Milano-Bicocca Scienze dell organizzazione a.a. 2017-2018 1 / 42 Outline 1 Introduzione
DettagliLe reti di città. IR8R Istituto Regionale di Rtcerca della Lombardia. FrancoAngeli. Teoria, politiche e analisi nell'area padana
. Le reti di città Teoria, politiche e analisi nell'area padana FrancoAngeli IR8R Istituto Regionale di Rtcerca della Lombardia T I ' Istituto Universitario Architettura Venezia ASU 152 Servizio Bibliografico
DettagliParte Prima MICROECONOMIA
INDICE-SOMMARIO Premessa... V Parte Prima MICROECONOMIA CAPITOLO PRIMO L ECONOMIA POLITICA COME SCIENZA SOCIALE 1.1 Modi di concepire la scienza economica... 3 1.2 Partizione della materia di studio....
DettagliINDICE. Premessa... I Parte. Capitolo Ii
INDICE Premessa... XI I Parte Unione Europea e politiche di bilancio. La modellistica Capitolo I le politiche di bilancio nel contesto europeo 1.1. Le politiche di bilancio nel contesto europeo... 3 1.2.
DettagliIn un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non
DettagliEffetti Economici Indiretti degli interventi sul sistema di trasporto
Corso di PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO prof. ing. Agostino Nuzzolo Effetti Economici Indiretti degli interventi sul sistema di trasporto 1 Gli effetti economici degli investimenti nel settore
DettagliUniversità degli Studi di Pisa Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Specifica dell insegnamento di ISTITUZIONI DI ECONOMIA
Docenza Università degli Studi di Pisa Corso di laurea in Ingegneria Gestionale Specifica dell insegnamento di ISTITUZIONI DI ECONOMIA Docente: prof. Andrea Bonaccorsi Scuola Superiore Sant Anna Tel.:
DettagliEconomia industriale
Economia industriale Scuola di economia e studi aziendali Università di Roma Tre Anno Accademico 2016-2017 Docente titolare: Marco Causi (Dipartimento di economia Roma Tre) Docente a contratto: Andrea
DettagliEsempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia
IV^ Conferenza AEEE Italia Trento, Muse 3 giugno 2017 Workshop matematica-statistica Esempi di integrazione tra Matematica Statistica ed Economia 1. Rappresentazioni grafiche 2. Calcoli 3. Potente è la
DettagliLA REGIONE FUNZIONALE DEL LUGANESE
LA REGIONE FUNZIONALE DEL LUGANESE Alcuni dati di sintesi*: Popolazione: 145 214 (42% Ti) Superficie: 295 Km/q (11% Ti) Pil procapite: +11.3% rispetto al Pil pc ticinese Pil: 46% del Pil ticinese Occupazione:
DettagliCamera del lavoro Pavia 4 Giugno 2012 Giornata studio
Camera del lavoro Pavia 4 Giugno 2012 Giornata studio Stefano Lucarelli (Università di Bergamo) con la collaborazione di Giancarlo Beltrame (Università di Bergamo) e Roberto Romano (CGIL Lombardia) stefano.lucarelli@eco.unipv.it
DettagliIl commercio internazionale delle imprese. Giuseppe De Arcangelis 2017 Economia Internazionale
Il commercio internazionale delle imprese Giuseppe De Arcangelis 2017 Economia Internazionale 1 Schema della lezione Impresa rappresentativa e imprese eterogenee: teoria ed evidenza empirica Dinamica di
DettagliLocalizzazione, mobilità e impatto territoriale
Localizzazione, mobilità e impatto territoriale UNA INTRODUZIONE ALLA GEOGRAFIA DELLE COMUNICAZIONI Gian Paolo Torricelli Università degli Studi di Milano - Facoltà di Lettere e Filosofia Anno accademico
DettagliConsiderazioni sulle strategie logistiche per il nodo logistico di Trento. Trento, 16 Settembre 2005
Considerazioni sulle strategie logistiche per il nodo logistico di Trento Trento, 16 Settembre 2005 1 Il nodo di Trento e le sue peculiarità logistiche Opportunità e rischi dell intersezione fra due corridoi
DettagliModena, 23 maggio 2016
BUONA PRATICA: IL PATTO PER IL LAVORO SOTTOSCRITTO DA REGIONE, ISTITUZIONI LOCALI, UNIVERSITÀ, PARTI SOCIALI DATORIALI E SINDACALI E FORUM DEL TERZO SETTORE Modena, 23 maggio 2016 Il documento I firmatari
DettagliLE STRATEGIE CAPITOLO 3
LE STRATEGIE CAPITOLO 3 Breve riassunto della lezione scorsa La CREAZIONE DI VALORE V > CT - BN La CATENA DEL VALORE Il processo aziendale (o business process) è un insieme di attività interrelate, svolte
DettagliFARE INDUSTRIA A TORINO: opportunità e rischi nella competizione internazionale
FARE INDUSTRIA A TORINO: opportunità e rischi nella competizione internazionale Torino, 20 Marzo 2006 Presentazione a cura di Luca Pignatelli e Mauro Zangola dell Ufficio Studi Economici dell Unione Industriale
DettagliIl Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale
Il Cambiamento e l Innovazione nella Professione: il Controllo Direzionale I sistemi di controllo nelle aziende bergamasche: risultati di una ricerca empirica Prof. Cristiana CATTANEO Bergamo, 21 settembre
DettagliI sistemi produttivi locali
BANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A I sistemi produttivi locali Trasformazioni fra globalizzazione e crisi Massimo Omiccioli Centro Ricerche Economiche e Sociali Manlio Rossi-Doria Università Roma Tre
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Anno accademico 2008-2009 Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Rapporto impresa ambiente Analisi dell ambiente di riferimento dell impresa Struttura dei mercati Rapporti impresa-mercato
DettagliIn un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.
In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non
DettagliINNOVAZIONE TECNOLOGICA E SVILUPPO INDUSTRIALE NEL SECONDO DOPOGUERRA
SERIE CONTRIBUTI RICERCHE PER LA STORIA DELLA BANCA D'ITALIA VOLUME X INNOVAZIONE TECNOLOGICA E SVILUPPO INDUSTRIALE NEL SECONDO DOPOGUERRA Scritti di Cristiano Antonelli Federico Barbiellini Amidei Renato
DettagliFATTORE PRODUTTIVO. Esaurisce la sua utilità economica in un unico ciclo produttivo.
FATTORE PRODUTTIVO A FECONDITÀ SEMPLICE Esaurisce la sua utilità economica in un unico ciclo produttivo. Il recupero della ricchezza investita in esso avviene attraverso i ricavi della vendita del/i prodotto/i
DettagliGestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione
Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione 6 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo
DettagliL evoluzione socio-economica dei comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino. Contributo al Piano strutturale intercomunale
L evoluzione socio-economica dei comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino Contributo al Piano strutturale intercomunale Area metropolitana Fi-Po-Pt Un sistema integrato che fatica a fare sistema e che non
DettagliPubblica Amministrazione e Sviluppo Locale Lo sviluppo ineguale
Pubblica Amministrazione e Sviluppo Locale Lo sviluppo ineguale Massimo La Nave I limiti e le critiche alla teoria dello sviluppo equilibrato Le teorie neoclassiche dello sviluppo economico non sono in
DettagliIl sistema finanziario cap.10
10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti
DettagliINDICE. PARTE PRIMA Introduzione. Prefazione alla terza edizione italiana Prefazione alla sesta edizione americana Simboli frequentemente utilizzati
00_preliminari 19-09-2006 10:55 Pagina III INDICE Prefazione alla terza edizione italiana Prefazione alla sesta edizione americana Simboli frequentemente utilizzati PARTE PRIMA Introduzione Capitolo 1
DettagliIL MERCATO DEL POMODORO DA MENSA
IL MERCATO DEL POMODORO DA MENSA TENDENZE RECENTI E DINAMICHE ATTESE Mario Schiano lo Moriello Ismea www.ismea.it www.ismeaservizi.it 23/04/2014 GLI ELEMENTI DI CRITICITA aumento dei costi di produzione
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliLe origini della VIA. il sistema economico neoclassico e il fallimento del mercato
Le origini della VIA il sistema economico neoclassico e il fallimento del mercato Il modello del flusso circolare domanda di beni e servizi offerta di beni e servizi spese per consumi mercato dei prodotti
DettagliDalla microeconomia alla macroeconomia
Dalla microeconomia alla macroeconomia MICROECONOMIA: studio dei comportamenti individuali Economia politica MACROECONOMIA: studio dei comportamenti collettivi Lo studio dei comportamenti collettivi deve
DettagliStruttura organizzativa. Teoria organizzativa. Valutare un'organizzazione. Struttura organizzativa
Teoria organizzativa Struttura organizzativa Studia il funzionamento delle organizzazioni e come influenzano e vengono influenzate dall'ambiente in cui operano Per ogni organizzazione la struttura più
DettagliAggregati macroeconomici e soggetti istituzionali
Aggregati macroeconomici e soggetti istituzionali Giovanni Di Bartolomeo Università di Roma La Sapienza giovanni.dibartolomeo@uniroma1.it MASTER MAGIPA (Latina) 2005 Variabili economiche Variabili stock
DettagliPolitica Economica II canale CLE (M-Z)
Politica Economica II canale CLE (M-Z) DODICESIMA LEZIONE Luca Salvatici - a.a. 2018-19 1 Luca Salvatici - a.a. 2018-19 2 Luca Salvatici - a.a. 2018-19 3 Luca Salvatici - a.a. 2018-19 4 RAPPORTO SULLA
Dettagli