TESTO 2 La res cogitans

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TESTO 2 La res cogitans"

Transcript

1 TESTO 1 Il razionalismo cartesiano Le Meditazioni metafisiche rappresentano il testo in cui la metafisica cartesiana trova la sua espressione più organica. Nella VI Meditazione, da cui è tratto il brano, Cartesio trae le conclusioni riguardo alla certezza dell esistenza di sé come essere pensante e di Dio come essere perfetto, giungendo ad affermare la totale distinzione tra anima e corpo, che darà origine a un ampio dibattito fino ai giorni nostri. In questo brano Cartesio afferma: l esistenza certa di ciò che pensiamo con chiarezza e distinzione; che a pensare qualcosa con chiarezza e distinzione arriviamo indipendentemente dal fatto che abbiamo un corpo; che anima e corpo sono realmente entità distinte e separate. Poiché so che tutte le cose, che penso chiaramente e distintamente, possono essere prodotte da Dio quali io le concepisco, basta ch io possa pensare chiaramente e distintamente una cosa senza un altra per essere certo che l una è distinta o differente dall altra, in quanto esse possono essere create separatamente, almeno dalla somma potenza di Dio; e non importa sapere qual potenza operi tale separazione, per essere costretti a giudicarle differenti. Pertanto, poiché io so con certezza di esistere, e osservo che nessun attributo appartiene necessariamente alla mia natura o essenza, tranne quello di essere una cosa pensante, posso concludere agevolmente da ciò che la mia essenza consiste soltanto nell esser una cosa pensante, ossia una sostanza la cui essenza o natura è il pensiero. E sebbene io abbia forse un corpo, a cui sono strettamente congiunto, tuttavia, poiché ho, da un lato, un idea chiara e distinta di me stesso in quanto sono soltanto una cosa pensante e inestesa, e, d altro lato, ho un idea chiara e distinta del corpo in quanto è una cosa estesa e nonpensante, è certo che questo io, cioè la mia anima, per la quale io sono ciò che sono, è interamente e realmente distinta dal mio corpo, e che essa può essere o esistere senza di esso. R. Descartes, Meditazioni metafisiche sulla filosofia prima, VI Meditazione, in Opere, a cura di E. Garin, Laterza, Bari 1967, vol. I 1-4 Cartesio è razionalista nella misura in cui presuppone la coincidenza tra pensiero ed esistenza di ciò che viene pensato quando i pensieri umani siano evidenti, ovvero abbiano il requisito della chiarezza e della distinzione (prima regola del metodo). Dio infatti non può ingannare l uomo facendogli pensare chiaramente e distintamente ciò che nella realtà si presenta invece in modo diverso da come è stato pensato Cartesio è inoltre razionalista poiché l evidenza dei pensieri non ha nulla a che vedere con il corpo e quindi con l esperienza. L attività razionale dell anima è quindi separata da quella empirica del corpo. TESTO 2 La res cogitans 1

2 Vengono qui riportate alcune parti significative della Seconda meditazione, in cui Cartesio sottolinea come elemento indubitabile dell uomo il cogito ovvero la sua natura intellettuale. I contemporanei di Cartesio non colsero subito l originalità di questa impostazione e gli mossero numerose obiezioni. In questo testo Cartesio afferma: di voler ricercare, attraverso la sua analisi, una realtà certa e indubitabile; che non vi è certezza della nostra esistenza fisica; che l unico attributo certo dell essere umano è il pensiero. Archimede, per togliere il globo terrestre dal suo posto e trasportarlo altrove, domandava un sol punto fisso e immobile. Così io avrò diritto di concepire alte speranze, se sarò abbastanza fortunato da trovare solo una cosa, che sia certa e indubitabile. lo suppongo, dunque, che tutte le cose che vedo siano false; mi pongo bene in mente che nulla c è mai stato di tutto ciò che la mia memoria, riempita di menzogne, mi rappresenta; penso di non aver senso alcuno; credo che il corpo, la figura, l estensione, il movimento e il luogo non siano che finzioni del mio spirito. Che cosa, dunque, potrà essere reputato vero? Forse niente altro, se non che non v è nulla al mondo di certo. Ma che ne so io se non vi sia qualche altra cosa, oltre quelle che testé ho giudicato incerte, della quale non si possa avere il menomo dubbio? Non v è forse qualche Dio, o qualche altra potenza, che mi mette nello spirito questi pensieri? Ciò non è necessario, perché forse io sono capace di produrli da me. E io stesso, almeno, sono forse qualche cosa? Ma ho già negato di avere alcun senso e alcun corpo. Esisto, tuttavia; che cosa, infatti, segue di là? Sono io talmente dipendente dal corpo e dai sensi, da non poter esistere senza di essi? Ma mi sono convinto che non vi era proprio niente nel mondo, che non vi era né cielo, né terra, né spiriti, né corpi; non mi sono, dunque, io, in pari tempo, persuaso che non esistevo? No, certo; io esistevo senza dubbio, se mi sono convinto di qualcosa, o se solamente ho pensato qualcosa. Ma vi è un non so quale ingannatore potentissimo e astutissimo, che impiega ogni suo sforzo nell ingannarmi sempre. Non v è dunque dubbio che io esisto, s egli m inganna; e m inganni fin che vorrà, egli non saprà mai fare che io non sia nulla, fino a che penserò di essere qualche cosa. [ ] Ma io, chi sono io, ora che suppongo che vi è qualcuno, che è estremamente potente e, se oso dirlo, malizioso e astuto, che impiega tutte le sue forze e tutta la sua abilità a ingannarmi? Posso io esser sicuro di avere la più piccola di tutte le cose, che sopra ho attribuito alla natura corporea? Io mi fermo a pensarvi con attenzione, percorro e ripercorro tutte queste cose nel mio spirito, e non ne incontro alcuna, che possa dire essere in me. Non v è bisogno che mi fermi a enumerarle. Passiamo, dunque, agli attributi dell anima, e vediamo se ve ne sono alcuni che siano in me. I primi sono di nutrirmi e camminare; ma se è vero che io non ho corpo, è vero anche che non posso camminare né nutrirmi. Un altro attributo è il sentire; ma, egualmente, non si può sentire senza il corpo: senza contare che ho creduto talvolta di sentire parecchie cose durante il sonno, che al mio risveglio ho riconosciuto non aver sentito di fatto. Un altro è il pensare; e io trovo qui che il pensiero è attributo che m appartiene: esso solo non può essere distaccato da me. Io sono, io esisto: questo è certo; ma per quanto tempo? Invero, per tanto tempo per quanto penso; perché forse mi potrebbe accadere, se cessassi di pensare, di cessare in pari tempo d essere o d esistere. Io non ammetto adesso nulla che non sia necessariamente vero: io non sono, dunque, per 2

3 parlar con precisione, se non una cosa che pensa, e cioè uno spirito, un intelletto o una ragione, i quali sono termini il cui significato m era per lo innanzi ignoto. R. Descartes, Meditazioni metafisiche sulla filosofia prima, II Meditazione, in Opere, a cura di E. Garin, Laterza, Bari 1967, vol. I 1-3 Cartesio dichiara di voler ricercare una base certa della conoscenza. Per far ciò è però necessario sottoporre a dubbio tutta la conoscenza umana, estendere universalmente il dubbio per costruire su nuove fondamenta il sapere. Il problema maggiore è trovare un principio da cui partire, su cui tutta la conoscenza possa essere costruita. Tale principio non potrà a sua volta essere messo in dubbio L ipotesi del genio maligno che si prende gioco dell uomo facendogli apparire vero ciò che è falso e costringendolo a sbagliare nei suoi giudizi, conduce al dubbio, un dubbio che induce il sospetto su tutto, compresa l esistenza del corpo e di tutti gli attributi che gli sono propri , L ipotesi del genio maligno viene qui rovesciata nella prima certezza posta a fondamento della metafisica di Cartesio: «io sono, io esisto». Una verità che ha carattere immediatamente intuitivo, che s impone al soggetto come certezza inconfutabile e che rivela allo stesso soggetto la sua realtà di essere pensante. L elemento di certezza è dato quindi dal pensiero mentre nel passo precedente tutto ciò che è corpo è soggetto al dubbio. TESTO 3 La res extensa e le sue proprietà L esempio del pezzo di cera si trova in una famosa pagina della Seconda meditazione, dedicata allo studio del mondo corporeo. In questa pagina viene proposta la distinzione fra qualità oggettive e soggettive della materia già formulata da Democrito e fatta propria dallo stesso Galilei. Con la distinzione fra qualità soggettive e qualità oggettive Cartesio intende dare un fondamento metafisico alla visione scientifica della natura: le qualità sensibili come odori, sapori ecc., sono puramente soggettive, mentre sono oggettive le proprietà quantitative a cominciare dall estensione, che è l unica proprietà senza i quali i corpi non potrebbero essere pensati. In questo brano Cartesio: individua le proprietà che si possono attribuire con certezza alle cose corporee; distingue fra proprietà oggettive e soggettive; sostiene che l estensione è l unica proprietà che permane oggettivamente, al di là di tutte le variazioni possibili, ma essa stessa è legata alla nostra visione intellettuale. Cominciamo dalla considerazione delle cose più comuni, e che noi crediamo di comprendere nel modo più distinto, cioè i corpi che tocchiamo e vediamo. Io non intendo parlare dei corpi in generale, perché queste nozioni generali sono d ordinario più confuse, ma di qualche corpo in particolare. Prendiamo, per esempio, questo pezzo di cera, che è stato proprio ora estratto dall alveare: esso non ha perduto ancora la dolcezza del miele che conteneva, serba ancora qualcosa dell odore dei fiori, dai quali è stato raccolto; il suo colore, la sua figura, la sua grandezza sono 3

4 manifesti, è duro, è freddo, lo si tocca, e, se lo colpite, darà qualche suono. Infine, tutte le cose che possono distintamente far conoscere un corpo, s incontrano in questo. Ma ecco che, mentre io parlo, lo si avvicina al fuoco: quel che vi restava di sapore esala, l odore svanisce, il colore si cangia, la figura si perde, la grandezza aumenta, divien liquido, si riscalda, a mala pena si può toccarlo, e benché lo si batta, non renderà più alcun suono. Ma la cera stessa resta dopo questo cambiamento? Bisogna confessare ch essa resta; e nessuno può negarlo. Che cosa è, dunque, ciò che si conosceva con tanta distinzione in questo pezzo di cera? Certo non può esser niente di quel che vi ho notato per mezzo dei sensi, poiché tutte le cose che cadevano sotto il gusto o l odorato o la vista o il tatto o l udito si trovan cambiate, e tuttavia la cera stessa resta. [ ] Ma, parlando con precisione, che cosa è ciò che immagino, quando la concepisco in questa maniera? Consideriamolo attentamente, e, allontanando tutte le cose che non appartengono alla cera, vediamo quanto resta. Certo non resta altro che qualcosa di esteso, di flessibile, di mutevole. Ora, che cosa vuol dire: flessibile e mutevole? Non significa forse che io immagino che questa cera, essendo rotonda, è capace di divenir quadrata, e di passare dal quadrato in una figura triangolare? No di certo, non è questo, poiché io la concepisco capace di ricevere un infinità di simili cangiamenti, e non saprei, tuttavia, percorrere quest infinità con la mia immaginazione; e, per conseguenza, questo concetto che ho della cera non si ottiene per mezzo della facoltà d immaginare. Ma che cos è questa estensione? Non è, essa pure, sconosciuta, poiché nella cera che si fonde aumenta, e si trova a essere ancora più grande quando è intieramente fusa, e molto più grande ancora, quando il calore aumenta di più? Né io concepirei chiaramente e secondo verità che cosa è la cera, se non pensassi ch essa è capace di ricevere maggior numero di variazioni, secondo l estensione, di quel che io non abbia mai immaginato. Bisogna, dunque, che ammetta che con l immaginazione non saprei concepire che cosa sia questa cera, e che non v è se non il mio intelletto che la concepisca: io dico questo pezzo di cera in particolare, poiché, per la cera in generale, la cosa è ancor più evidente. Ora, qual è questa cera, che non può essere concepita se non dall intelletto o dallo spirito? Certo è la stessa che io vedo, tocco, immagino, e la stessa che conoscevo fin da principio. Ma, e questo è da notare, la percezione, o l azione per mezzo della quale la si percepisce, non è una visione, né un contatto, né un immaginazione, e non è mai stata tale, benché per lo innanzi così sembrasse, ma solamente una visione della mente, la quale può esser imperfetta e confusa, come era prima, oppure chiara e distinta, com è adesso, secondo che la mia attenzione si porti più o meno verso le cose che sono in essa, e di cui essa è composta. R. Descartes, Meditazioni metafisiche sulla filosofia prima, II Meditazione, in Opere, a cura di E. Garin, Laterza, Bari 1967, vol. I Cartesio si propone di analizzare la realtà della materia, cercando di individuare le proprietà che si possono attribuire con certezza alle cose corporee. Sceglie come esempio un pezzo di cera, appena estratto dall alveare. Vengono enumerate le qualità relative ai cinque sensi (qualità primarie): gusto, odorato, vista, tatto, udito. Poi si considera la sua variabilità dallo stato solido allo stato liquido e le conseguenze di ciò. Quel che è certo, afferma Cartesio, è la permanenza dell oggetto. 4

5 18-20 Ciò che permane è l estensione e il movimento; tutte le altre qualità sensibili sono suscettibili di infiniti cambiamenti, quindi non possono avere valenza oggettiva. In tal modo Cartesio conferma quanto già Galilei aveva considerato a proposito del mondo corporeo, ovvero che di esso possiamo conoscere solo le proprietà misurabili mentre le proprietà sensibili sono puramente soggettive. 27, L estensione, che varia a seconda dell intensità del calore, è una nozione intuitiva concreta della cosa prima oggetto della conoscenza sensibile. Per quanto riguarda la conoscenza della realtà, essa è per Cartesio di natura intellettuale: «solo l intelletto è capace di scienza» e conseguentemente le cose conosciute «devono essere considerate solo in quanto vengono attinte dall intelletto». Mediante l intelletto possiamo rintracciare nell estensione la caratteristica universale propria di qualsiasi oggetto, ovvero l essenza della realtà corporea. TESTO 4 L esistenza di Dio Il brano è tratto dalla quarta sezione del Discorso sul metodo, in cui Cartesio analizza la più importante delle idee innate, l idea di Dio. Lo stesso tema viene ripresentato nelle Meditazioni, l opera in cui, fin dal titolo, il filosofo dichiarava la sua intenzione di dimostrare l esistenza di Dio e l immortalità dell anima e infine rispondere alle obiezioni dei suoi contemporanei. In questo brano Cartesio: pone la questione dell origine dell idea di Dio; enuncia alcune prove dell esistenza di Dio compresa quella tradizionalmente nota come prova ontologica; confuta la ragione più diffusa dei non credenti ovvero quella per cui è credibile solo ciò che passa attraverso l immaginazione cioè mediante i sensi. In seguito a ciò, riflettendo sul fatto che dubitavo, e che quindi il mio essere non era del tutto perfetto - dato che notavo chiaramente che era maggiore perfezione conoscere che dubitare - mi proposi di ricercare donde avessi appreso a pensare qualcosa di più perfetto di quello che in realtà io fossi e conobbi con evidenza che doveva trattarsi di qualche natura effettivamente più perfetta della mia. Non mi preoccupavo poi con altrettanto zelo di sapere donde venissero i pensieri di molte altre cose fuori di me, come il cielo, la terra, la luce, il calore e mille altre perché, non ravvisando in questi pensieri nulla che li facesse a me superiori, potevo credere che, se eran veri, dipendessero dalla mia natura in quanto dotata di qualche perfezione e, se non lo erano, che mi venissero dal nulla, cioè che esistessero in me per quel che avevo di imperfetto. Ciò però non poteva valere ugualmente per l idea di un essere più perfetto di me; è infatti manifestamente impossibile trarla dal nulla e, d altronde essendo tanto inaccettabile che il più perfetto derivi e dipenda da ciò che è meno perfetto quanto che dal nulla proceda qualcosa, non poteva neppure darsi che io ricavassi tale idea da me stesso. Così rimaneva solo che fosse stata posta in me da una natura veramente più perfetta di quello che io fossi, anzi avente in sé tutte le perfezioni di cui potevo avere qualche idea, cioè, per dirla in una parola, che fosse Dio. Inoltre, avendo coscienza di alcune perfezioni che non possedevo, pensai che non ero il solo essere che esistesse (se permettete, userò qui liberamente 5

6 alcuni termini della Scuola), ma che, necessariamente, doveva essercene qualche altro più perfetto, dal quale dipendessi e da cui avessi acquisito tutto ciò che avevo; se fossi stato solo, infatti, e indipendente da ogni altro, così da aver avuto da me stesso tutto quel poco per cui partecipavo dell essere perfetto, avrei potuto, per la stessa ragione, darmi tutto il sovrappiù che sapevo mancarmi e, in tal modo, essere anch io infinito, eterno, immutabile, onnisciente, onnipotente, possedere insomma tutte le perfezioni che potevo notare in Dio. Infatti, secondo i ragionamenti ora compiuti per conoscere la natura di Dio per quel che la mia ne era capace, in tutte le cose di cui avevo in me qualche idea dovevo soltanto considerare se fosse perfezione o meno possederle; ed ero certo che nessuna di quelle che mostravan qualche imperfezione era in lui, ma che tutte le altre necessariamente vi si trovavano. Così, ad esempio, costatavo che il dubbio, l incostanza, la tristezza e simili cose, dato che io stesso sarei stato molto felice di esserne privo, non potevano essere nella natura divina. Oltre a ciò possedevo poi idee di molte cose sensibili e corporee: infatti, anche supponendo di sognare, e che tutto quel che vedevo o immaginavo fosse falso, non potevo tuttavia negare che le rispettive idee fossero realmente nel mio pensiero; ma, poiché avevo già riconosciuto in me nel modo più chiaro che la natura intelligente è distinta dalla corporea, considerando che ogni composizione attesta una dipendenza e che la dipendenza è manifestamente un difetto, ne conclusi che anche in Dio l esser composto di queste due nature non potrà esser perfezione e che, quindi, non lo era. Tuttavia, se vi erano al mondo corpi o intelligenze o anche altre nature non del tutto perfette, il loro essere doveva dipendere dalla potenza di Dio, in modo tale che senza di lui non sarebbero potuti sussistere un solo istante. Dopo ciò volli ricercare altre verità, ed essendomi proposto l oggetto dei Geometri, che io concepivo come un corpo continuo o uno spazio indefinitamente esteso in lunghezza e in larghezza, in altezza o profondità, divisibile in varie parti che potevano avere diverse forme e grandezze ed essere mosse o trasposte in tutti i modi - giacché i Geometri suppongono tutto ciò nel loro oggetto - esaminai alcune delle loro dimostrazioni più semplici. Avendo poi notato che quella gran certezza che tutti attribuiscono a esse dipende solo dall evidenza con cui sono concepite, secondo la regola sopra ricordata, mi resi pure conto che non c era assolutamente nulla che mi assicurasse dell esistenza del loro oggetto. Per esempio vedevo bene che, supponendo un triangolo, bisognava che i suoi tre angoli fossero uguali a due retti, ma nulla vedevo che per questo mi assicurasse che al mondo v era un qualche triangolo. Quando invece tornavo a prendere in esame l idea che avevo di un Essere perfetto, trovavo che l esistenza vi era compresa come nell idea di triangolo è compreso che i suoi tre angoli sono eguali a due retti, e come in quella della sfera che tutte le sue parti sono poste a una eguale distanza dal centro e perfino con maggior evidenza; e di conseguenza che Dio, cioè questo Essere perfetto, sia o esista, è almeno tanto certo quanto non potrebbe esserlo nessuna dimostrazione di Geometria. Se si incontrano però molti convinti che si frappongano varie difficoltà alla conoscenza di Dio e perfino alla conoscenza della loro anima lo si deve al fatto che questi non innalzano mai la mente al di là delle cose sensibili, e sono talmente abituati a nulla considerare se non con l immaginazione - che è il particolare modo di pensare gli oggetti materiali - che tutto quanto non è immaginabile sembra loro inintelligibile. Ciò risulta abbastanza manifesto da ciò che gli stessi Filosofi, nelle scuole, tengono come massima, che nulla v è nell intelletto che prima non sia stato nei sensi, dove tuttavia è certo che mai sono state le idee di Dio e dell anima. Mi pare infatti che chi vuol usare l immaginazione, 6

7 per comprendere Dio e l anima, si comporti proprio nello stesso modo di chi volesse servirsi degli occhi per udire suoni o sentire odori, ma c è ancora questa differenza, che il senso della vista ci assicura della realtà dei suoi oggetti nella stessa misura in cui ce ne assicurano l odorato e l udito, mentre l immaginazione e i nostri sensi di nulla ci renderebbero certi se non vi intervenisse il nostro intelletto. R. Descartes, Discorso sul metodo, in Opere filosofiche di René Descartes, a cura di E. Lojacono, Utet, Torino 1994, vol , Cartesio in questo brano distingue tra l idea di Dio, cioè l idea di un essere perfetto, e le idee comunemente derivate dalla facoltà di percezione del soggetto, che implicano un certo grado d imperfezione. Dato che non vi può essere un effetto che sia maggiore della causa che lo ha prodotto, l idea di Dio non può essere dedotta dalla mente umana che è imperfetta. Dio pertanto, in quanto essere perfetto, ovvero infinito, eterno, immutabile, onnisciente e onnipotente, non può che essere lui stesso causa dell idea che lo rappresenta. L idea di Dio è quindi presente nella mente dell uomo per iniziativa di Dio stesso, che dunque esiste Dio è la causa prima di tutto ciò che esiste; solo grazie alla sua potenza esistono nel mondo la sostanza pensante e quella corporea, che, proprio perché imperfette, non avrebbero potuto darsi l esistenza da sole L idea di un Essere perfetto implica l esistenza, allo stesso modo in cui l idea di triangolo implica che la somma dei suoi angoli interni è necessariamente pari a due angoli retti. La dimostrazione dell esistenza di Dio segue quindi il rigore proprio della logica matematica. L Essere perfetto non può non esistere, altrimenti non sarebbe perfetto , Appare impropria a Cartesio l argomentazione di quanti tra i filosofi sostengono che non si possa dimostrare l esistenza di qualcosa se non attraverso la mediazione dei sensi. In realtà - afferma Cartesio - tutto ciò che implica l immaginazione, che cioè comporta la mediazione dei sensi, non avrebbe valore se non vi fosse l intelletto. È quindi la facoltà del pensiero a essere fondamentale per la conoscenza, non l immaginazione. Ecco perché l idea di Dio, che deriva unicamente dal pensiero, non può essere confutata. 7

GESTIONE ATTIVITA AUTISMO. Prof.ssa Antonella Gedda

GESTIONE ATTIVITA AUTISMO. Prof.ssa Antonella Gedda GESTIONE ATTIVITA AUTISMO PRIMA SUGGESTIONE Ma io, chi sono io, ora che suppongo che vi è qualcuno, che è estremamente potente e, se oso dirlo, malizioso e astuto, che impiega tutte le sue forze e tutta

Dettagli

La struttura dell opera: Meditazioni * metafisiche Meditationes de prima philosophia (1641)

La struttura dell opera: Meditazioni * metafisiche Meditationes de prima philosophia (1641) La struttura dell opera: Meditazioni * metafisiche Meditationes de prima philosophia (1641) Sottotitolo: In cui si dimostrano l esistenza di Dio e la distinzione dell anima dal corpo. I Delle cose che

Dettagli

Schema prove dell esistenza di Dio in Descartes Meditazioni (1642)

Schema prove dell esistenza di Dio in Descartes Meditazioni (1642) Schema prove dell esistenza di Dio in Descartes Meditazioni (1642) In tutte e tre le prove delle Meditazioni Descartes parte dall idea di Dio: III Meditazione: 2 prove a posteriori che procedono dall effetto

Dettagli

Cartesio. Dice di non aver mai acquisito un criterio che gli faccia distinguere il vero dal falso. Il suo compito filosofico consiste nel:

Cartesio. Dice di non aver mai acquisito un criterio che gli faccia distinguere il vero dal falso. Il suo compito filosofico consiste nel: Cartesio Dice di non aver mai acquisito un criterio che gli faccia distinguere il vero dal falso. Il suo compito filosofico consiste nel: 1. Formulare le regole del metodo. 2. Fondare con una ricerca metafisica

Dettagli

Come si fa a distinguere il vero dal falso? Occorre elaborare una filosofia pratica che migliori la vita dell uomo.

Come si fa a distinguere il vero dal falso? Occorre elaborare una filosofia pratica che migliori la vita dell uomo. 1596-1650 Il Problema Come si fa a distinguere il vero dal falso? Occorre elaborare una filosofia pratica che migliori la vita dell uomo. Questa filosofia deve possedere un metodo unico e semplice che

Dettagli

IL DUBBIO METODICO IL DUBBIO IPERBOLICO. Riguarda inizialmente le conoscenze sensibili. Con l ipotesi del genio maligno si estende a tutto

IL DUBBIO METODICO IL DUBBIO IPERBOLICO. Riguarda inizialmente le conoscenze sensibili. Con l ipotesi del genio maligno si estende a tutto CARTESIO Filosofo,scienziato e matematico francese, considerato il fondatore della filosofia moderna e del razionalismo. Nasce il 31 marzo 1596 a La Haye, nella Touraine. Fu educato da gesuiti nel collegio

Dettagli

Cartesio: Meditazioni Metafisiche Sintesi dell opera

Cartesio: Meditazioni Metafisiche Sintesi dell opera Cartesio: Meditazioni Metafisiche Sintesi dell opera Prima Meditazione DELLE COSE CHE SI POSSONO REVOCARE IN DUBBIO 1. Necessità del dubbio metodico E necessario, almeno una volta nella vita, dubitare

Dettagli

Descartes Meditazioni Metafisiche. Schema

Descartes Meditazioni Metafisiche. Schema Descartes Meditazioni Metafisiche Schema Corso di Storia della Filosofia 2015-16 Giovanni Paoletti Nota: La numerazione in paragrafi si riferisce all edizione a cura di S. Landucci, Laterza I meditazione

Dettagli

ANSELMO D AOSTA

ANSELMO D AOSTA Prova ontologica (argomento a priori ) Lo stolto afferma: Qualcun altro, invece, afferma: DIO NON ESISTE (proposizione A) DIO È CIÒ DI CUI NON SI PUÒ PENSARE IL MAGGIORE (proposizione B) A questo punto

Dettagli

CONOSCENZA ED ESPERIENZA

CONOSCENZA ED ESPERIENZA CONOSCENZA ED ESPERIENZA È il FONDAMENTO della conoscenza le idee nascono dall esperienza È il MECCANISMO DI CONTROLLO della conoscenza è il criterio di verità: un idea è vera se corrisponde all esperienza

Dettagli

Il Metodo. Assi Cartesiani. Mathesis Universalis:

Il Metodo. Assi Cartesiani. Mathesis Universalis: 1596-1650 Indice Il Metodo; Il Dubbio Metodico e Iperbolico; Il Cogito Ergo Sum; Le Idee Contenute Nel Cogito; Dio garante di verità; Il Meccanicismo; Il Dualismo Cartesiano; La Ghiandola Pineale; La Morale

Dettagli

Un corpo molti mo(n)di CORPO & OLTRE

Un corpo molti mo(n)di CORPO & OLTRE Valdagno 23 gennaio 2009 Un corpo molti mo(n)di CORPO & OLTRE PAOLO VIDALI La filosofia e la sua scena La filosofia pone problemi generali per affrontarli razionalmente. E simile alla religione e alla

Dettagli

CARTESIO René Descartes (Francia 1595-Svezia 1650)

CARTESIO René Descartes (Francia 1595-Svezia 1650) CARTESIO René Descartes (Francia 1595-Svezia 1650) FONTI: ABBAGNANO FORNERO MASSARO LA VERGATA TRABATTONI LA FORMAZIONE NOBILE FREQUENTA UN FAMOSO COLLEGIO DI GESUITI UNIVERSITA DI POITIERS DIRITTO CANONICO

Dettagli

CARTESIO E LA NASCITA DEL RAZIONALISMO

CARTESIO E LA NASCITA DEL RAZIONALISMO CARTESIO E LA NASCITA DEL RAZIONALISMO Nasce a La Haye nel 31 Marzo 1956 e viene educato nel collegio gesuita di La Flèche dal 1604 al 1612. 1619-1630: Scrittura delle Regole per dirigere l ingegno durante

Dettagli

CARTESIO: FONDATORE DEL RAZIONALISMO NON C'È NULLA INTERAMENTE IN NOSTRO POTERE, SE NON I NOSTRI PENSIERI.

CARTESIO: FONDATORE DEL RAZIONALISMO NON C'È NULLA INTERAMENTE IN NOSTRO POTERE, SE NON I NOSTRI PENSIERI. CARTESIO: FONDATORE DEL RAZIONALISMO NON C'È NULLA INTERAMENTE IN NOSTRO POTERE, SE NON I NOSTRI PENSIERI. BIOGRAFIA Renè Descartes nacque a La Haye nel 1596, filosofo, scienziato e matematico, è considerato

Dettagli

René Descartes. Il celebre ritratto di Frans Hals

René Descartes. Il celebre ritratto di Frans Hals René Descartes Il celebre ritratto di Frans Hals Viene educato dai gesuiti nel collegio di La Flèche e nel corso dei suoi studi, approfondì, oltre ai classici, la matematica e la filosofia scolastica.

Dettagli

IL METODO. Per Cartesio occorre trovare un criterio di orientamento unico e semplice che serva all uomo in ogni campo teorico e pratico.

IL METODO. Per Cartesio occorre trovare un criterio di orientamento unico e semplice che serva all uomo in ogni campo teorico e pratico. BIOGRAFIA RENE DESCARTES nasce il 31 Marzo 1596 a La Haye, nella Touraine. Entra nel 1604 nel collegio dei gesuiti di La Flèche. Rimane in collegio fino al 1612. (criticherà gli studi condotti in collegio).

Dettagli

DIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA

DIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA DIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA TEKNOTRE Anno Accademico 2016-2017 Lezione n. 6 (10-2-2017) PERUCCO Pieraldo Dalla Logica alla Geometria Da regole empiriche a una rigorosa costruzione fondata sulla sistematica

Dettagli

RELATIVISMO. OPINIONE Doxa. Sensi. Conoscenza. relativa. Molteplice varia nello Spazio RELATIVISMO. Impossibilità verità Universale e Immutabile

RELATIVISMO. OPINIONE Doxa. Sensi. Conoscenza. relativa. Molteplice varia nello Spazio RELATIVISMO. Impossibilità verità Universale e Immutabile RELATIVISMO OPINIONE Doxa Sensi Conoscenza relativa Mutevole varia nel Tempo Molteplice varia nello Spazio Soggettiva varia nei diversi soggetti RELATIVISMO Impossibilità verità Universale e Immutabile

Dettagli

Certezza e Verità. Per una introduzione a Cartesio. a cura di Pietro Gavagnin

Certezza e Verità. Per una introduzione a Cartesio. a cura di Pietro Gavagnin Certezza e Verità Per una introduzione a Cartesio a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Certezza e Verità significato Certezza = ciò che è saputo è uno stato del pensare Verità = ciò che è (determinazione

Dettagli

Guido Alliney Trento, 4 dicembre Libera volontà. Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto

Guido Alliney Trento, 4 dicembre Libera volontà. Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto Guido Alliney Trento, 4 dicembre 2013 Libera volontà Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto Concezioni tardo antiche della libertà La libertà implica adesione all ordine

Dettagli

Cartesio. Il dualismo cartesiano

Cartesio. Il dualismo cartesiano Cartesio Il dualismo cartesiano Res cogitans Dalla prima evidenza, COGITO ERGO SUM, l uomo ha coscienza di essere una sostanza pensante ovvero RES COGITANS, che viene identificata con l anima. Essa ha

Dettagli

LA DIMOSTRAZIONE SCIENTIFICA DELL ESISTENZA DI DIO

LA DIMOSTRAZIONE SCIENTIFICA DELL ESISTENZA DI DIO LA DIMOSTRAZIONE SCIENTIFICA DELL ESISTENZA DI DIO Con Anselmo d Aosta nasce all interno della Chiesa una corrente di pensiero, la teologia analitica, che si ripropone di dimostrare l esistenza di Dio

Dettagli

Fichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva

Fichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva Fondamenti di Storia della Filosofia - Lezione di giovedì 14 aprile 2016 1 Fichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva SCHEMA Stabilito che la cosa in sé di Kant è un falso problema,

Dettagli

IMMANUEL KANT. (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE

IMMANUEL KANT. (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE IMMANUEL KANT (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE ILLUMINISMO ROMANTICISMO SAPERE AUDE (Ultimo periodo della sua vita) USCIRE DALLO STATO DI MINORITA Nella CRITICA DEL GIUDIZIO CONDIZIONE DELL UOMO CHE NON

Dettagli

René Descartes

René Descartes Queste argomentazioni cartesiane vennero criticate già dai contemporanei e, in effetti, la sua operazione è filosoficamente piuttosto ingenua. Qui, di fatto, al rigore della filosofia Cartesio antepone

Dettagli

IMMANUEL KANT

IMMANUEL KANT IMMANUEL KANT 1724-1804 Prof. Monti a.s. 2017-2018 Parte prima Kant prende le mosse dall Empirismo arrivando a elaborare il suo CRITICISMO (anche detto filosofia trascendentale o filosofia del limite )

Dettagli

BENEDETTO SPINOZA a cura di Pietro Gavagnin con il contributo degli alunni di 4AOL as

BENEDETTO SPINOZA a cura di Pietro Gavagnin  con il contributo degli alunni di 4AOL as BENEDETTO SPINOZA 1632-1677 a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net con il contributo degli alunni di 4AOL as 2014-2015 OPERE: TRATTATO TEOLOGICO - POLITICO (1670) Scopo fondamentale del trattato è la

Dettagli

68 h 40 min km. Da Kant a Hegel

68 h 40 min km. Da Kant a Hegel Da Kant a Hegel 68 h 40 min. 5.956 km Da Kant a Hegel La critica a Kant La critica a Kant riguarda il rapporto tra soggetto e oggetto della conoscenza, tra pensiero ed essere. Nella Critica della ragion

Dettagli

Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814)

Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814) Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814) a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Kant aveva voluto costruire una filosofia del finito. Fichte vuol costruire una filosofia

Dettagli

Introduzione. - Analizzare le parti fondamentali dell opera La logica o Arte di pensare

Introduzione. - Analizzare le parti fondamentali dell opera La logica o Arte di pensare Falsiroli Simonetta 1 Introduzione Scopi: - Analizzare le parti fondamentali dell opera La logica o Arte di pensare - Focalizzare l attenzione ai riferimenti matematici contenuti nel testo 2 1 L opera:

Dettagli

GIOVANNI FEDERICO HERBART

GIOVANNI FEDERICO HERBART MISCELLANEA POST-HEGELIANA I GIOVANNI FEDERICO HERBART http://biografieonline.it/img/bio/j/johann_friedrich_herbart.jpg Herbart inizia in nome del realismo la reazion contro l idealismo romantico. Di vita

Dettagli

Il fondatore della filosofia moderna: si entra in un nuovo modo di concepire e di organizzare la filosofia, ancora in atto tutt ora, che si

Il fondatore della filosofia moderna: si entra in un nuovo modo di concepire e di organizzare la filosofia, ancora in atto tutt ora, che si Il fondatore della filosofia moderna: si entra in un nuovo modo di concepire e di organizzare la filosofia, ancora in atto tutt ora, che si differenzia dalla filosofia dei greci e dalla scolastica. Tra

Dettagli

Nicola Cusano. Il Dio nascosto

Nicola Cusano. Il Dio nascosto Nicola Cusano Il Dio nascosto Un pagano disse [a un cristiano]: ti vedo inginocchiato con grande devozione, mentre versi lacrime di amore sincero e non falso. Dimmi, chi sei? CRISTIANO. Sono cristiano.

Dettagli

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE <

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE < 1221 1274 > NOTE INTRODUTTIVE < Tommaso fu il più importante autore appartenente alla Scolastica. L epoca in cui egli visse fu caratterizzata da un intenso studio degliantichifilosofie, in particolare,

Dettagli

Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015

Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015 Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015 INTRODUZIONE Metafisica «Metafisica» di Aristotele: ricerca delle proposizioni implicite in ogni nostro discorso, delle verità «prime», verità presupposte da ogni ricerca

Dettagli

LOCKE. Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza:

LOCKE. Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza: LOCKE L empirismo inglese e il suo fondatore Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza: - Fonte del processo conoscitivo - Strumento di certificazione delle tesi

Dettagli

Thomas Hobbes

Thomas Hobbes 588-676 Ebbe una vita lunga e dedita allo studio oltre che alla polemica erudita. Il leviatano, del 65, è la sua opera più nota. La filosofiadi Hobbes rappresenta l altra grande alternativa cui l elaborazione

Dettagli

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE <

Tommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE < > NOTE INTRODUTTIVE < Tommaso fu il più importante autore appartenente alla Scolastica. L epoca in cui egli visse fu caratterizzata da un intenso studio degliantichifilosofie, in particolare, di Aristotele.

Dettagli

IMMANUEL KANT Critica del giudizio (1790)

IMMANUEL KANT Critica del giudizio (1790) IL SENTIMENTO Nella Critica del Giudizio, Kant studia quello che chiama sentimento, così come nelle altre due critiche aveva analizzato la conoscenza e la morale. Anche il sentimento di cui egli parla

Dettagli

Critica del Giudizio

Critica del Giudizio Critica del Giudizio Dalle due Critiche ( Critica della Ragion pura e Critica della Ragion pratica) emerge l opposizione tra il mondo naturale, dominato dalla necessità ed estraneo alla morale e allo spirito,

Dettagli

Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico. Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI

Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico. Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI CHE COS È L INTENZIONALITÀ? Definizione (L universale di Filosofia Le Garzantine) Il riferimento

Dettagli

GOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ

GOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ GOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ Breve dimostrazione di un errore notevole di Cartesio ed altri a proposito di una legge di natura, secondo la quale essi vogliono che da Dio sia sempre conservata la stessa quantità

Dettagli

Logica filosofica. Terza Parte Il ragionamento

Logica filosofica. Terza Parte Il ragionamento Logica filosofica Terza Parte Il ragionamento Caratteristiche generali del ragionamento Definizione: Il ragionamento è un movimento della mente per il quale passiamo da diversi giudizi confrontatisi fra

Dettagli

TOMMASO d AQUINO MASSARO-FORNERO-REALE-ANTISERI

TOMMASO d AQUINO MASSARO-FORNERO-REALE-ANTISERI TOMMASO d AQUINO MASSARO-FORNERO-REALE-ANTISERI LA SCOLASTICA E LA FILOSOFIA CRISTIANA DEL MEDIOEVO SVILUPPATASI FRA L XI e IL XIV SECOLO ESSA VENNE ELABORATA NELLE SCHOLAE ISTITUITE NEI MONASTERI, DOPO

Dettagli

A cura di Alessandra Durando, Martina Ferrari, Serena Marsella, Ylenia Venturi. Liceo Classico G. Chiabrera 3^ F

A cura di Alessandra Durando, Martina Ferrari, Serena Marsella, Ylenia Venturi. Liceo Classico G. Chiabrera 3^ F A cura di Alessandra Durando, Martina Ferrari, Serena Marsella, Ylenia Venturi. Liceo Classico G. Chiabrera 3^ F DUALISMO Ma che cos è il dualismo? Il termine dualismo definisce, in generale, ogni dottrina

Dettagli

ARISTOTELE STAGIRA 384/83 A.C. CALCIDE 322 A.C.

ARISTOTELE STAGIRA 384/83 A.C. CALCIDE 322 A.C. ARISTOTELE STAGIRA 384/83 A.C. CALCIDE 322 A.C. CONFRONTO CON PLATONE DA OSSERVARE: - DifFERENTE CONTESTO SOCIO-POLITICO; - INTERESSE POLITICO-EDUCATIVO IN PLATONE; INTERESSE CONOSCITIVO-SCIENTIFICO IN

Dettagli

Cartesio. René Descartes, 1596-1650

Cartesio. René Descartes, 1596-1650 Cartesio René Descartes, 1596-1650 Il Metodo Cartesio: VS istruzione tradizionale (...per secoli incapace di alcuna conoscenza certa. ) VS retorica VS logica aristotelico-scolastica solo formale La MATEMATICA

Dettagli

Bento de Spinoza, Etica dimostrata secondo l ordine geometrico. Scheda di lettura

Bento de Spinoza, Etica dimostrata secondo l ordine geometrico. Scheda di lettura Bento de Spinoza, Etica dimostrata secondo l ordine geometrico di Elena Nulvesu Scheda di lettura Bento de Spinoza, Ethica ordine geometrico demonstrata, in Opera posthuma, a c. di Jan Rieuwertsz, Amsterdam

Dettagli

4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) La fisica

4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) La fisica 4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) La fisica I movimenti La fisica è quella scienza che studia l essere come movimento. Quindi le sostanze in movimento, che si possono percepire attraverso i

Dettagli

(lezione dell'08/04/2015, ore 8:00-9:00, classe III D) Francesco Spina

(lezione dell'08/04/2015, ore 8:00-9:00, classe III D) Francesco Spina LA METAFISICA DI ARISTOTELE (lezione dell'08/04/2015, ore 8:00-9:00, classe III D) Francesco Spina Filosofia prima massimo grado di generalità scienza dell'essere in quanto essere Aristotele non si riferisce

Dettagli

HEGEL LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO D I S P E N S A A D U S O D E G L I S T U D E N T I D E L L I C E O S O C I A L E B E S T A

HEGEL LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO D I S P E N S A A D U S O D E G L I S T U D E N T I D E L L I C E O S O C I A L E B E S T A HEGEL LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO D A R I A A N T O N I A D I S P E N S A A D U S O D E G L I S T U D E N T I D E L L I C E O S O C I A L E B E S T A Fenomenologia??? DERIVA DAL GRECO, SIGNIFICA FENOMENO,

Dettagli

ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO. Alessandro Orlandi. Alessandro Orlandi

ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO. Alessandro Orlandi. Alessandro Orlandi Esseri umani ciò che siamo Esseri umani ciò che siamo Esseri umani ciò che siamo Esseri umani ciò che siamo ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO ESSERI UMANI CIÒ CHE SIAMO Spiritualità Spiritualità ESSERI UMANI

Dettagli

GESÙ SPIEGATO A TUTTI

GESÙ SPIEGATO A TUTTI JOSEPH DORÉ GESÙ SPIEGATO A TUTTI Queriniana Ouverture Questa opera si propone, né più né meno, non solo di spiegare Gesù, ma di spiegarlo a tutti! Per permettere a chi lo desidera di mettersi in cammino

Dettagli

GIOVANNI GENTILE ( ) Gentile: lo spirito come atto. Vita ed opere

GIOVANNI GENTILE ( ) Gentile: lo spirito come atto. Vita ed opere GIOVANNI GENTILE (1875-1944) Ritratto di Giovanni Gentile http://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2016/04/giovanni-gentile.jpg Gentile: lo spirito come atto Vita ed opere Settantacinque in

Dettagli

Thomas Hobbes

Thomas Hobbes 588-676 Ebbe una vita lunga e dedita allo studio oltre che alla polemica erudita. Il leviatano, del 65, è l opera più nota. La filosofiadi Hobbes rappresenta l altra grande alternativa cui l elaborazione

Dettagli

- aderisce alla metafisica tradizionale (tutto quello che Hume aveva criticato) - nel 1762/3, dopo aver letto Hume, si sveglia dal sonno dogmatico

- aderisce alla metafisica tradizionale (tutto quello che Hume aveva criticato) - nel 1762/3, dopo aver letto Hume, si sveglia dal sonno dogmatico IMMANUEL KANT Immanuel Kant, filosofo tedesco, nasce nel 1724, muore nel 1804. Uomo estremamente regolare e metodico. La vita intellettuale di Kant si compone di 3 fasi: - aderisce alla metafisica tradizionale

Dettagli

HEGEL Fenomenologia dello spirito. Stoccarda Berlino 1831

HEGEL Fenomenologia dello spirito. Stoccarda Berlino 1831 HEGEL Fenomenologia dello spirito Stoccarda 1770- Berlino 1831 L assoluto e le parti Le singole cose sono parti o manifestazioni dell assoluto che è inteso come un organismo unitario. Queste parti non

Dettagli

Liberamente tratto da: Luigi Giussani, Il senso religioso! !!!

Liberamente tratto da: Luigi Giussani, Il senso religioso! !!! !!! Liberamente tratto da: Luigi Giussani, Il senso religioso! Le immagini sono riproduzioni di quadri di Paul Cezanne,! che riprodusse numerose volte la montagna Saint Victoire! e di Claude Monet, que

Dettagli

J. Locke. Personal identity. Libro II, XXVII

J. Locke. Personal identity. Libro II, XXVII J. Locke Personal identity Libro II, XXVII L identità L identità di un singolo essere vivente in generale (e quindi di un animale, di un albero, e anche di un essere umano) consiste non nelle particelle

Dettagli

Percorso su LIM da Kant all idealismo

Percorso su LIM da Kant all idealismo Percorso su LIM da Kant all idealismo CRITICA DELLA RAGION (PURA) PRATICA NON EMPIRICA VOLONTA Massime «SE.. Devi> Imperativi Imperativi ipotetici Imperativo categorico «Tu devi» Formulazioni dell imperativo

Dettagli

AGOSTINO. Vita. Opere. La lotta alle eresie. - Il male non è un essere sostanziale autonomo. - Il male è privazione di bene, accidenti del bene.

AGOSTINO. Vita. Opere. La lotta alle eresie. - Il male non è un essere sostanziale autonomo. - Il male è privazione di bene, accidenti del bene. AGOSTINO Vita Opere La lotta alle eresie Il manicheismo (cf. pp.382-383) La risposta di Agostino - Il male non è un essere sostanziale autonomo. - Il male è privazione di bene, accidenti del bene. Il donatismo

Dettagli

Immanuel Kant ( ) La filosofia del Criticismo tra Empirismo e Razionalismo

Immanuel Kant ( ) La filosofia del Criticismo tra Empirismo e Razionalismo Immanuel Kant (1724-1804) La filosofia del Criticismo tra Empirismo e Razionalismo Opere di Kant 1747-1769: Scritti pre-critici 1770: De mundi sensibilis atque intelligibilis forma principiis 1770-1781:

Dettagli

Lezioni XII-XIII. Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele

Lezioni XII-XIII. Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele Lezioni XII-XIII Il passaggio potenza-atto e la nozione di movimento in Aristotele (Metaph. IX 1; 5-6; 8) (Phys. III 1-2) In Metafisica IX Aristotele approfondisce le nozioni di potenza e atto, che rimandano

Dettagli

I paradossi di Zenone

I paradossi di Zenone I paradossi di Zenone F. Fabrizi - P. Pennestrì The Mascheroni CAD Team Liceo Scientifico Isaac Newton, Roma Le fonti bibliografiche impiegate per conoscere il pensiero di Zenone sono Platone (nel dialogo

Dettagli

CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE

CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE CAPITOLO 5 CHI SEI VERAMENTE è inscindibile da chi sei al livello più profondo. L Adesso Ci sono molte cose importanti nella tua vita, ma solo una conta in modo assoluto. Conta se hai successo o se fallisci

Dettagli

IMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE

IMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE IMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE Senza sensibilità nessun oggetto ci sarebbe dato, e senza intelletto nessun oggetto verrebbe pensato. I pensieri senza contenuto sono vuoti,

Dettagli

Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione. Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI

Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione. Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI Dall educazione alla pedagogia. Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione Capitolo 4 L INTENZIONALITA E LE SUE REGIONI Dott.ssa Mabel Giraldo CHE COS È L INTENZIONALITÀ? Storia etimologica

Dettagli

4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) IL SILLOGISMO

4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) IL SILLOGISMO 4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) IL SILLOGISMO Chiarita la natura delle sue proposizioni Aristotele negli analitici primi spiega quelle che sono le strutture e i modi del ragionamento, perché

Dettagli

La geometria della riga e compasso: Primo incontro

La geometria della riga e compasso: Primo incontro La geometria della riga e compasso: Primo incontro Progetto Lauree Scientifiche A.S. 2010/2011 Università degli Studi di Firenze 23/11/2010 Quando si devono rappresentare disegni geometrici, è importante

Dettagli

Lo spazio-tempo secondo Einstein-Minkowski. Il mio Panteismo. Assioma fondamentale : La somma di tutto ciò che esiste è l Uno, cioè Dio.

Lo spazio-tempo secondo Einstein-Minkowski. Il mio Panteismo. Assioma fondamentale : La somma di tutto ciò che esiste è l Uno, cioè Dio. Lo spazio-tempo secondo Einstein-Minkowski Il mio Panteismo Assioma fondamentale : La somma di tutto ciò che esiste è l Uno, cioè Dio. Durante la creazione Dio non era soltanto l osservatore ma tutto lo

Dettagli

La logica considera la forma che deve avere qualsiasi tipo di discorso che pretenda di dimostrare qualcosa. La logica mostra quindi:

La logica considera la forma che deve avere qualsiasi tipo di discorso che pretenda di dimostrare qualcosa. La logica mostra quindi: La logica considera la forma che deve avere qualsiasi tipo di discorso che pretenda di dimostrare qualcosa. La logica mostra quindi: come proceda il pensiero quando pensa quale sia la struttura del ragionamento

Dettagli

Esperimento maieutico di Socrate. Liberamente tratto dal Menone di Platone. Testi di Bruno Jannamorelli Disegni di Silvia Di Loreto

Esperimento maieutico di Socrate. Liberamente tratto dal Menone di Platone. Testi di Bruno Jannamorelli Disegni di Silvia Di Loreto Esperimento maieutico di Socrate Liberamente tratto dal Menone di Platone Testi di Bruno Jannamorelli Disegni di Silvia Di Loreto 0 Dimmi Dimmi un po, un po, ragazzo, ragazzo, sai sai cheche questa questa

Dettagli

GALILEO GALILEI. Pisa Arcetri1642

GALILEO GALILEI. Pisa Arcetri1642 GALILEO GALILEI Pisa 1564 - Arcetri1642 Lettera a padre Benedetto Castelli 21 dicembre 1613 Galilei conviene con la tesi di Cristina di Lorena, che afferma: non poter mai la Scrittura Sacra mentire o errare,

Dettagli

Es. quadrilatero: specie di poligono, genere di quadrato. La specie ha più caratteristiche, il genere è riferito a più elementi.

Es. quadrilatero: specie di poligono, genere di quadrato. La specie ha più caratteristiche, il genere è riferito a più elementi. La logica di Aristotele La logica non si trova tra le scienze dell enciclopedia aristotelica, poiché essa ha per oggetto la forma comune a tutte le scienze, cioè il procedimento dimostrativo, o le varie

Dettagli

Senofane di Elea. Omero ed Esiodo hanno attribuitop agli dei furti, adulteri e reciproci inganni.

Senofane di Elea. Omero ed Esiodo hanno attribuitop agli dei furti, adulteri e reciproci inganni. Scuola di Elea fondatore = Parmenide di Elea (costa della Campania a sud di Paestum (Velia) visse tra il 550 e 450 a.c. Opera in versi Intorno alla natura di cui restano 154 versi Senofane di Elea critica

Dettagli

Il riconoscimento della soggettività umana Il riconoscimento del rapporto uomo - mondo

Il riconoscimento della soggettività umana Il riconoscimento del rapporto uomo - mondo 1596-1650 Il soggetto non si identifica più con il sostrato del reale, ma con l attività di pensiero dell io, in opposizione all oggetto I temi fondamentali: Il riconoscimento della soggettività umana

Dettagli

La filosofia come istanza critica. Prof. Marco Lombardi Liceo Scientifico Statale Emilio Segrè

La filosofia come istanza critica. Prof. Marco Lombardi Liceo Scientifico Statale Emilio Segrè Immanuel Kant La filosofia Prof. Marco Lombardi Liceo Scientifico Statale Emilio Segrè Da dove derivano i giudizi sintetici a priori? 2 La rivoluzione copernicana Kant, per rispondere a questo interrogativo,

Dettagli

Epicureismo e stoicismo

Epicureismo e stoicismo Epicureismo e stoicismo per una ricapitolazione a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Tutto il pensiero greco si sviluppa intorno al problema del divenire Divenire = l uscire e il rientrare nel nulla

Dettagli

La sintesi a priori e la rivoluzione copernicana

La sintesi a priori e la rivoluzione copernicana La sintesi a priori e la rivoluzione copernicana La domanda sull uso puro della ragione porta Kant a compiere un indagine sulla natura, le condizioni e i limiti della conoscenza umana. Caratteri della

Dettagli

Esame scritto dell Opzione specifica. Filosofia + Pedagogia/Psicologia

Esame scritto dell Opzione specifica. Filosofia + Pedagogia/Psicologia Nome e Cognome:. Gruppo:..Numero:.. Esame scritto dell Opzione specifica Filosofia + Pedagogia/Psicologia Parte interdisciplinare (Tempo a disposizione: 1 ora) Legga attentamente il seguente brano di David

Dettagli

BREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta

BREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta BREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta corretto e vero. Un ragionamento è corretto se segue uno

Dettagli

Metàloghi e Minotauri

Metàloghi e Minotauri Metàloghi e Minotauri Metalogo di Giuseppe O. Longo Padre - Ah, stai disegnando... Figlia - Sì... ma non è finito, non dovresti guardare ancora. P - Ormai ho guardato... Un Minotauro!... Be, sei proprio

Dettagli

Tema 3/2: Le facoltà intellettive e la conoscenza intellettiva

Tema 3/2: Le facoltà intellettive e la conoscenza intellettiva TEMA 3: LE FACOLTÀ CONOSCITIVE E LA CONOSCENZA UMANA Tema 3/2: Le facoltà intellettive e la conoscenza intellettiva Tommaso d'aquino, Somma teologica: I, q. 79, aa. 1-3 Nuova Edizione On-Line in lingua

Dettagli

Filosofia e acquisizione di competenze

Filosofia e acquisizione di competenze Filosofia e acquisizione di competenze Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 20.10.14 2 È possibile individuare un ontologia dell umano? Quali conseguenze determina la rinuncia

Dettagli

Torino, 10 Aprile 2015

Torino, 10 Aprile 2015 Torino, 10 Aprile 2015 Che cos è la matematica? SCIENZA costruzione di pensiero plurisistemica aperta modellizzazione relazioni e strutture ricorrenti Che cos è la matematica? La matematica offre gli strumenti

Dettagli

ARISTOTELE ( a.c) Metafisica, libro I

ARISTOTELE ( a.c) Metafisica, libro I Tutti gli uomini desiderano per natura di conoscere : ne è prova il piacere che provano per le sensazioni che essi amano per se stesse, soprattutto quelle della vista questo perché la vista, tra i sensi,

Dettagli

Hume, Kant e la Causa Prima. Hume e la causa che nega sé stessa

Hume, Kant e la Causa Prima. Hume e la causa che nega sé stessa Hume, Kant e la Causa Prima di Saul Finucci Di frequente a scuola gli studenti sono indotti all'agnosticismo dal modo in cui sono impostati i corsi di filosofia. Non si tratta per forza di un effetto voluto

Dettagli

Cap. 6 del manuale La natura e i suoi modelli

Cap. 6 del manuale La natura e i suoi modelli Cap. 6 del manuale La natura e i suoi modelli 1. In questa stanza c è una lavagna 2. Gli atomi di sodio hanno 11 protoni e 11 elettroni Consideriamo vere queste due affermazioni? Perché? Aff. 1: Perché

Dettagli

Platone. Riassunto e rilancio. La passione politica di Platone e i suoi concreti tentativi volti a realizzare un governo più giusto.

Platone. Riassunto e rilancio. La passione politica di Platone e i suoi concreti tentativi volti a realizzare un governo più giusto. Platone Riassunto e rilancio Abbiamo sino ad ora trattato: La passione politica di Platone e i suoi concreti tentativi volti a realizzare un governo più giusto. La critica rivolta tanto al sapere tradizionale

Dettagli

F I L O S O F I A QUALE TIPO DI FILOSOFIA?

F I L O S O F I A QUALE TIPO DI FILOSOFIA? CHE COSA E QUELLO CHE ABBIAMO DETTO FIN ORA? A QUALE SCIENZA APPARTIENE? PARTE II L EDUCAZIONE ANTROPOLOGIA PSICOLOGIA F I L O S O F I A QUALE TIPO DI FILOSOFIA? LOGICA? FISICA? IN QUANTO SCIENZA DELL

Dettagli

Filosofia e acquisizione di competenze

Filosofia e acquisizione di competenze Filosofia e acquisizione di competenze Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 8-15.10.14 2 Origine della filosofia: esigenza metafisica Insoddisfazione e desiderio Sfida e

Dettagli

Immanuel Kant. Corso di Riallineamento di Filosofia A.A. 2015/2016 Prof.ssa Laura Stochino

Immanuel Kant. Corso di Riallineamento di Filosofia A.A. 2015/2016 Prof.ssa Laura Stochino Immanuel Kant Corso di Riallineamento di Filosofia A.A. 2015/2016 Prof.ssa Laura Stochino Come e cosa conosciamo? https://www.youtube.com/watch?v=oux2mylkiby Le opere precritiche Dal razionalismo tedesco

Dettagli

RIASSUNTO e RILANCIO Prof. Monti a.s

RIASSUNTO e RILANCIO Prof. Monti a.s RIASSUNTO e RILANCIO Abbiamo notato che la ricerca dell arché, cioè di qualcosa che possa fornire una spiegazione razionale del mondo e delle cose che lo compongono, procede lungo un percorso che conduce

Dettagli

Hegel. Il sistema hegeliano in sintesi

Hegel. Il sistema hegeliano in sintesi Hegel I capisaldi del pensiero hegeliano 2 Il pensiero di Hegel rappresenta una delle più poderose sintesi filosofiche di tutti i tempi e grande è l influsso che ha esercitato sulla cultura europea dell

Dettagli

Argomenti. Vita ed opere. La dottrina delle idee. La concezione dell'anima. Filosofia, amore, bellezza. Il pensiero politico.

Argomenti. Vita ed opere. La dottrina delle idee. La concezione dell'anima. Filosofia, amore, bellezza. Il pensiero politico. Argomenti Vita ed opere La dottrina delle idee La concezione dell'anima Filosofia, amore, bellezza Il pensiero politico L'ultimo Platone Apologia Lettere Dialoghi PLATONE (428/27-348/47) Filosofia come

Dettagli

KANT Sulla struttura della CRITICA DELLA RAGION PURA di Tommaso Ciccarone

KANT Sulla struttura della CRITICA DELLA RAGION PURA di Tommaso Ciccarone KANT Sulla struttura della CRITICA DELLA RAGION PURA di Tommaso Ciccarone La Struttura della prima Critica di Kant, dedicata alla sfera conoscitiva della ragione, si articola su due livelli generali. Si

Dettagli