Servizio Servizi all Infanzia. Scuola dell Infanzia LAVAGNINI. piano triennale dell offerta formativa. Noi e l ambiente

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1 Servizio Servizi all Infanzia Scuola dell Infanzia LAVAGNINI piano triennale dell offerta formativa Noi e l ambiente Rispetto, riciclo, riuso ridendo a.s Viale Lavagnini 35 Cap FIRENZE Telefono 055/ sic.lavagnini@istruzione.comune.fi.it

2 Finalità della scuola dell Infanzia La scuola dell Infanzia del Comune di Firenze fa propri i principi delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia del 2012, per favorire nei bambini e nelle bambine lo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza e della cittadinanza

3 I Campi di Esperienza il Sé e l Altro I discorsi e le parole la conoscenza del mondo il corpo e il movimento immagini, suoni e colori Il curricolo della scuola dell infanzia ha come orizzonte di riferimento il quadro delle competenze-chiave per l apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)

4 I Campi di Esperienza Le finalità della scuola dell infanzia richiedono attività educative che si sviluppano nei Campi di Esperienza. Infatti ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri (dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione, 2012)

5 I Campi di Esperienza I Campi di Esperienza si costituiscono come Dimensioni di Sviluppo che vengono utilizzate, in maniera graduale ed integrata, nella progettazione delle attività e delle esperienze. Il complesso della progettualità, declinata secondo le dimensioni di sviluppo dei campi di esperienza, va a costituire il curricolo di ogni bambina e di ogni bambino

6 Le Scuole dell Infanzia del Comune di Firenze Nelle scuole dell infanzia comunali di Firenze le sezioni sono caratterizzate dalla eterogeneità per fasce d età. Il sistema eterogeneo ha il vantaggio di rispettare il ritmo di apprendimento di ogni bambino e di ogni bambina, in un contesto più naturale che può essere paragonato a quello che si vive in famiglia. La presenza di bambini/e piccoli/e favorisce nei/nelle più grandi lo sviluppo di capacità sociali, cognitive e comunicative, mentre i bambini e le bambine più piccoli/e traggono beneficio dall osservazione e dall imitazione dei/delle più grandi, che hanno acquisito maggiori competenze

7 Referenti istituzionali Direttore della Direzione Istruzione Elena Pianea Dirigente del Servizio Servizi all Infanzia Rosanna Pilotti Responsabile P.O. Coordinamento Pedagogico Responsabile P.O. Attività amministrativa Maria Rina Giorgi Giovanna Dolfi Istruttore Direttivo Coordinatore Pedagogico Elena Lepore Referenti Organizzativo - Pedagogici del Consorzio Metropoli Sura Spagnoli, Fernanda Checchi, Antonella Bartoli

8 Orari di ingresso e di uscita 8:00 8:10 ingresso anticipato 8:30 9:00 ingresso ordinario 12:00 uscita antimeridiana 16:15 16:30 uscita ordinaria 16:50 17:00 Uscita posticipata È previsto un rientro alle ore 13,30 per chi consuma il pasto a casa. Il calendario scolastico segue quello regionale ed è riportato nelle Linee di Indirizzo 2017/2018

9 La giornata a scuola ENTRATA ANTICIPATA PER CHI NE HA FATTO RICHIESTA ENTRATA ACCOGLIENZA GIOCO LIBERO E GIOCHI DI SOCIALIZZAZIONE ATTIVITÀ NELLA SEZIONE MERENDA ATTIVITÀ EDUCATIVO - DIDATTICHE PREPARAZIONE AL PRANZO PRANZO MOMENTO DI RELAX CON ASCOLTO DI RACCONTI E BRANI MUSICALI GIOCO LIBERO O ORGANIZZATO ATTIVITÀ EDUCATIVO - DIDATTICHE MERENDA USCITA USCITA POSTICIPATA PER CHI NE HA FATTO RICHIESTA

10 Ambienti educativi e didattici Ingresso/ corridoio 5 Aule spazio polivalente ad uso laboratorio e IRC

11 Ambienti educativi e didattici spazio per il pranzo palestra giardino

12 Composizione delle sezioni SEZIONE I Cavalli M F 3 anni anni 3 / 5 anni 4 3 TOTALE 18 SEZIONE II Panda M F 3 anni anni anni 2 5 TOTALE 19 SEZIONE III Foche M F 3 anni anni anni 2 2 TOTALE 17 SEZIONE IV Koala M F 3 anni anni anni 3 4 TOTALE 18 SEZIONE V Giraffe M F 3 anni anni anni 2 3 TOTALE 18

13 Personale della scuola Sezioni 5 Insegnanti 12 Esecutrici servizi educativi 6 Insegnanti sez. I: Alice Galia Serena Rosai Insegnanti sez. II: Giuseppina Cuzzocrea Alessia Zauri ESE: Giuseppa Bennici Stefania Fonti Annarita Lorusso Francesca Manca Gabriella Montanaro Rosanna Taurino Insegnanti sez. III: Sara Corradini Giulila Vetrano Insegnanti sez. IV: Lucia Bianco Elisabetta Grande Insegnanti sez.v: Ilaria Butini Angela Iavarone Insegnante di religione cattolica: Lorenza Gaglio Insegnanti di sostegno: Luca Ridi

14 Personale delle attività di ampliamento dell offerta formativa Attività musicale (Consorzio Metropoli Cooperativa CAT) Alessandro Bosco Attività psicomotoria (Consorzio Metropoli Cooperativa CAT) Irene Bing Attività Lingua 2 (Consorzio Metropoli Cooperativa CAT) Simona Ioppolo Media Education (Consorzio Metropoli Cooperativa CAT) Roberta Chiostrini, Paolo Strino

15 Formazione in servizio del personale Un aspetto che rientra fra le priorità dell Amministrazione riguarda la formazione in servizio del personale docente e non docente, che ha lo scopo di promuovere e sostenere la riflessione pedagogica, sviluppare le capacità didattiche, relazionali e comunicative, indispensabili per operare in maniera competente in una società in movimento.

16 Formazione in servizio del personale Il personale docente della scuola dell Infanzia Lavagnini ha aderito alle seguenti proposte di formazione: Luca Ridi Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Lucia Bianco Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Elisabetta Grande Corso di formazione al Meyer sul diabete; Danzamovimentoterapia; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Ilaria Butini Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Angela Iavarone Corso di formazione al Meyer sul diabete; Danzamovimentoterapia; Yoga l apprendimento armonico; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Sara Corradini Corso di formazione al Meyer sul diabete; Yoga l apprendimento armonico; L arte per diventare grandi: ritratti di bambini; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Serena Rosai Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Alice Galia Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Giuseppina Cuzzocrea Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Alessia Zauri Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Giulia Vetrano Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio; La pratica dell arte; Danzamovimentoterapia; Yoga l apprendimento armonico; L arte per diventare grandi: ritratti di bambini.

17 Formazione in servizio del personale Il personale non docente della scuola dell Infanzia Lavagnini ha aderito alle seguenti proposte di formazione: Giuseppa Bennici Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Stefania Fonti - Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Annarita Lorusso - Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Francesca Manca - Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Gabriella Montanaro - Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio. Rosanna Taurino - Corso di formazione al Meyer sul diabete; Scuola dell Infanzia: migliorare il clima organizzativo per migliorare il servizio.

18 Descrizione del contesto territoriale La Scuola Spartaco Lavagnini accoglie circa 100 bambini/e. La realtà sociale di questa zona del centro storico, e quindi delle alunne e degli alunni, è variegata per quanto riguarda le condizioni personali, sociali e di provenienza. La maggioranza delle bambine e dei bambini ha entrambi i genitori lavoratori. Il numero di bambine/i con origini straniere è molto elevato e le etnie rappresentate sono circa venti.

19 Analisi dei bisogni educativi e formativi rilevati La nostra scuola garantisce l accoglienza e valorizza le diversità creando un ambiente di lavoro in cui ognuno/a abbia le stesse opportunità di crescita, pur in condizioni di partenza diverse secondo i propri bisogni formativi e allo scopo ultimo di: Garantire a tutti il diritto al successo Far maturare competenze significative capitalizzabili

20 Scuola inclusiva e Piano Annuale per l Inclusività (P.A.I.) La scuola dell infanzia del Comune di Firenze, come ogni altra scuola, di diverso ordine e grado del sistema dell istruzione nazionale, è scuola che organizza la propria attività ed il Piano Triennale dell Offerta Formativa in vista del fine superiore dell inclusione. Il concetto di inclusione riconosce ed accoglie la specificità e ogni tipo di diversità, riconoscendo il diritto alla soggettività ed all individualità nel percorso educativo e di apprendimento. Grazie al concetto di inclusione, la scuola agisce su se stessa, attraverso un lavoro di analisi e di consapevolezza delle proprie risorse e su come le stesse possano essere implementate. Il PIANO ANNUALE PER L INCLUSIVITÀ (P.A.I.) è lo strumento essenziale per la progettazione e la pratica dell inclusione scolastica, e parte integrante e sostanziale del P.T.O.F. È un documento di considerevole efficacia e attualità per le diversità che alunne e alunni possono manifestare durante il loro percorso di educazione e apprendimento.

21 Noi e l ambiente Rispetto, riciclo, riuso. ridendo L analisi dei bisogni formativi che noi insegnanti abbiamo svolto dall inizio dell anno scolastico, ci ha portato ad individuare come tematica significativa quella del rispetto dell ambiente. La salvaguardia del pianeta che ci accoglie ha una rilevanza a livello globale e riteniamo che la consapevolezza dell importanza del proprio contributo sia un insegnamento fondamentale per una cittadinanza attiva. porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell ambiente e della natura (dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell Infanzia). Attraverso la narrazione di storie, l incontro con la materia e con la creatività punteremo a: Favorire lo star bene a scuola; Riflettere sulla generosità della natura e sull importanza della reciprocità tra noi ed essa; Incentivare la consapevolezza della propria rilevanza nel mondo; Celebrare il riciclaggio e il riuso; Promuovere la collaborazione come contributo che ciascuno/a può dare.

22 Cosa facciamo a scuola Progetto Accoglienza Le barchette Progetto I riciclini Progetto Curiamo il nostro ambiente Progetto titolo Progetto Tutti titolo insieme Progetto Progetto continuità titolo educativa Uscite e occasioni didattiche Festa Verifica di fine Anno Ins. Religione Cattolica Musica Lingua straniera Attività psicomotoria Media Education Attività alternativa alla R.C.

23 Cosa facciamo a scuola Media Education IL MOMENTO DEL PRANZO Il pranzo nella scuola dell infanzia racchiude una forte valenza educativa per l opportunità che offre ai bambini e alle bambine di imparare a fare da soli/e sia gesti semplici sia azioni più complesse, condividere spazi, strumenti e cibi, sperimentare alimenti e modalità, a volte, differenti rispetto alle abitudini familiari. Si dice che il pranzo educativo inizi molto prima di sedersi a tavola, per questo è importante dedicare attenzione alle scelte educativo-didattiche relative anche ai momenti che lo precedono e lo concludono. La collaborazione con le famiglie sui temi che riguardano l alimentazione e il pranzo è essenziale. I colloqui, le riunioni e gli incontri tematici possono costituire un occasione di scambio per generare un circolo virtuoso tra gusto, nutrizione e piacere di stare insieme a tavola.

24 Cosa Media facciamo Education a scuola EDUCARE ALL APERTO outdoor education L attenzione per l educazione all aperto, la outdoor education, come viene definita oggi in Europa, ha generato una specifica sensibilità all interno della nostra comunità educante. Le/gli insegnanti hanno affinato la loro capacità di progettazione rendendo lo spazio esterno sempre più abitabile e interessante, ma anche sempre più rispondente ai bisogni dei bambini e delle bambine, trasformandolo poco a poco in luogo dove poter fare, in continuità con il progetto educativo, esperienze significative. L esperienza all aperto, grazie all attenzione che gli/le adulti/e pongono nel potenziare le possibili esperienze, diventa per i bambini e le bambine parte integrante della loro quotidianità e consente lo sviluppo non solo dell agilità fisica, ma anche dell agilità mentale.

25 Rispetto, riciclo, riuso ridendo Finalità generali: Identità: imparare a star bene sentendosi sicuri/e nell affrontare nuove esperienze; Autonomia: partecipare alle attività assumendo atteggiamenti sempre più responsabili; Competenza: riflettere sull esperienza sviluppando l attitudine a fare domande e a riflettere; Cittadinanza: essere attenti/e al punto di vista dell altro/a sviluppando un atteggiamento rispettoso verso l ambiente. Tutti i campi d esperienza in particolare La conoscenza del mondo e Il sé e l altro Obiettivi specifici: Imparare a riconoscere i materiali e la loro origine; Riflettere sulla generosità della natura e sull importanza della reciprocità tra noi ed essa; Incentivare la consapevolezza della propria rilevanza nel mondo; Celebrare il riciclaggio e il riuso; Promuovere la collaborazione come contributo che ciascuno può dare.

26 Rispetto, riciclo, riuso ridendo Insegnanti coinvolte/i: tutti/e A chi è rivolto: a tutti i bambini e a tutte le bambine Attività previste: lettura e drammatizzazione di storie; incontro e riconoscimento di diversi materiali e della loro origine; creazione di elaborati con materiale di recupero; circle-time per discutere e fare debriefing sugli argomenti trattati; verbalizzazione di storie e pensieri. Spazi: aule di sezione, aula polivalente, corridoio, palestra, giardino Tempi: settembre - giugno Modalità di Verifica: la verifica verrà effettuata collegialmente e attraverso la realizzazione e la documentazione degli elaborati dei/delle bambini/e

27 Progetto Accoglienza Le barchette Finalità generali: instaurare un atteggiamento sereno e positivo nelle bambine e nei bambini creando un ambiente accogliente e familiare in cui poter condividere spazi e tempi della vita scolastica, coinvolgendo tutti i campi di esperienza. Obiettivi specifici: favorire un distacco sereno dai genitori ed inserirsi nel gruppo sezione; conoscere l ambiente scolastico ed i/le nuovi/e compagni/e; partecipare alle attività di gioco libero e strutturato; favorire l autonomia. Insegnanti coinvolte/i: tutte le insegnanti di sezione.

28 Progetto Accoglienza Le barchette Attività previste: racconto della storia Le barchette che funge da sfondo integratore per le attività che ogni sezione ha realizzato secondo i bisogni dei bambini e delle bambine. A chi è rivolto: a tutte le bambine ed i bambini. Spazi: sezione. Tempi: settembre - ottobre. Modalità di Verifica: osservazione diretta e sistematica svolta dalle/dagli insegnanti produzione di elaborati individuali e collettivi.

29 I Riciclini Finalità generali: Identità: imparare a star bene sentendosi sicuri/e nell affrontare nuove esperienze; Autonomia: partecipare alle attività assumendo atteggiamenti sempre più responsabili; Competenza: riflettere sull esperienza sviluppando l attitudine a fare domande e a riflettere; Cittadinanza: essere attenti/e al punto di vista dell altro/a sviluppando un atteggiamento rispettoso verso l ambiente. Tutti i campi d esperienza in particolare La conoscenza del mondo, Il sé e l altro e I discorsi e le parole Obiettivi specifici: Provare piacere a sperimentare con le forme; Incentivare il riciclaggio e il riuso di oggetti di uso comune; Favorire un approccio divergente nei confronti della materia; Promuovere l uso del linguaggio attraverso l ascolto e la comprensione di una filastrocca; Sperimentare con forme mediatiche diverse.

30 I Riciclini Insegnanti coinvolte/i: tutte/i. A chi è rivolto: a tutte le bambine e a tutti i bambini. Attività previste: lettura in circle-time della filastrocca/racconto dei Riciclini; registrazione della filastrocca letta dai/dalle bambini/e; realizzazione di pupazzi-riciclini con materiale di recupero; realizzazione di fotografie per narrare le sequenze della filastrocca; montaggio dell audio e delle fotografie per creare un video. Spazi: le aule, il corridoio. Tempi: Febbraio Maggio. Modalità di Verifica: la verifica verrà effettuata collegialmente e attraverso la realizzazione e la documentazione degli elaborati delle bambine e dei bambini e del video sui Riciclini.

31 Progetto Tutti insieme Finalità generali: promuovere la prospettiva inclusiva. Obiettivi specifici: esprimere la propria emotività attraverso il corpo e saper gestire le emozioni; stimolare il riconoscimento delle emozioni altrui e sviluppare capacità empatiche; scoprire il positivo che c è in ognuno/a ed in relazione agli/alle altri/e; incrementare la fiducia nelle proprie capacità affrontando le prove che mettono in risalto il coraggio; riconoscere e sublimare le proprie paure; sensibilizzare sulle relazioni che fanno star bene e contribuiscono a superare l aggressività; interagire con il gruppo favorendone l integrazione. Insegnanti/e conivolti/e: insegnanti della terza sezione ed il/la neuropsicomotricista. A chi è rivolto: ai bambini e alle bambine della terza sezione. Attività previste: il progetto è ispirato al romanzo il Mago di Oz di Frank Baum e si prefigge di condurre i/le bambini/e all esplorazione delle proprie capacità espressive ed alla scoperta dei linguaggi artistici per sperimentare la propria espressività naturale attraverso il gioco e l improvvisazione. Spazi: stanza polivalente, palestra, aula. Tempi: gennaio - marzo oppure aprile - maggio Modalità di verifica: osservazione ed incontri tra insegnanti ed il/la neuropsicomotricista.

32 Continuità educativa La scuola persegue una linea di continuità educativa sia in senso orizzontale che verticale. Negli anni dell infanzia, come richiamato dalle Indicazioni Nazionali, la scuola promuove la continuità e l unitarietà del curricolo con il nido e la scuola primaria, offrendo occasioni di crescita all interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze. La scuola si pone in continuità con le esperienze che il/la bambino/a compie nei vari ambiti di vita, mediandole, in una prospettiva di sviluppo educativo. La continuità orizzontale è progettata, quindi, ricercando una costante collaborazione tra la scuola e, in primo luogo, la famiglia, nonché con altre agenzie educative extra scolastiche, in un clima di sinergia con tutte le risorse del territorio. Gli/le insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte delle bambine e dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l organizzazione di ciò che i/le bambini/e vanno scoprendo e hanno già scoperto.

33 Continuità educativa con il Nido Finalità generali e campi di esperienza implicati: Identità: imparare a star bene sentendosi sicuri/e nell affrontare nuove esperienze; Autonomia: partecipare alle attività assumendo atteggiamenti sempre più responsabili; Competenza: riflettere sull esperienza sviluppando l attitudine a fare domande e a riflettere; Cittadinanza: essere attenti/e al punto di vista dell altro/a sviluppando un atteggiamento rispettoso verso l ambiente. Tutti i campi d esperienza Obiettivi specifici: Favorire il passaggio tra nido e scuola dell infanzia per anticipare l immagine del come sarà ; Stimolare la riflessione sul tragitto fra conosciuto e nuovo; Sviluppare diverse capacità di comunicazione e collaborazione nel rispetto delle differenze di età, sensibilità e stile cognitivo.

34 Continuità educativa con il Nido Insegnanti coinvolte: tutte le insegnanti e le educatrici del nido. A chi è rivolto: a tutti gli alunni e le alunne della scuola dell infanzia e alle bambine e ai bambini frequentanti l ultimo anno di nido. Attività previste: incontri tra insegnanti e educatori/trici, giochi di presentazione; visita dei locali della scuola; condivisione di una storia conosciuta dai/dalle bambini/e del nido; scambio di regali elaborati dai/dalle bambini/e. Spazi: la palestra, le aule. Tempi: gennaio - aprile. Modalità di verifica: la verifica verrà effettuata collegialmente e attraverso la realizzazione e la documentazione degli elaborati dei/delle bambini/e e attraverso incontri per la verifica dell ambientamento dei/delle bambini/e inseriti/e da effettuare il prossimo autunno.

35 Continuità educativa con la Scuola Primaria Finalità generali e campi di esperienza implicati: Identità: imparare a star bene sentendosi sicuri/e nell affrontare nuove esperienze; Autonomia: partecipare alle attività assumendo atteggiamenti sempre più responsabili; Competenza: riflettere sull esperienza sviluppando l attitudine a fare domande e a riflettere; Cittadinanza: essere attenti/e al punto di vista dell altro/a sviluppando un atteggiamento rispettoso verso l ambiente. Tutti i campi d esperienza Obiettivi specifici: Istaurare un dialogo permanente tra i vari ordini di scuola; Promuovere attività che favoriscano la continuità educativa; Salvaguardare la crescita formativa e il bagaglio di conoscenze che ogni bambino/a porta con sé, Stimolare l autostima per vivere con tranquillità e agio il passaggio tra i due ordini di scuola.

36 Continuità educativa con la Scuola Primaria Insegnanti coinvolti/e: tutti/e gli/le insegnanti della scuola dell infanzia e le/i referenti per la continuità verticale della scuola primaria. A chi è rivolto: agli/alle alunni/e che frequentano l ultimo anno di scuola dell infanzia e agli/alle alunni/e delle quinte classi primarie. Attività previste: autoritratto di presentazione di ciascun/a bambino/a, condivisione di alcune routines, tutoraggio da parte dei/delle bambini/e della primaria nei confronti dei/delle bambini/e di 5 anni. Spazi: aule della scuola primaria, mensa, giardino, teatro. Tempi: gennaio - maggio. Modalità di verifica: la verifica verrà effettuata collegialmente e attraverso il confronto con le insegnanti della scuola primaria attraverso la realizzazione e la documentazione degli elaborati dei/delle bambini/e.

37 Continuità educativa con le famiglie Finalità generali e campi di esperienza implicati: Identità: imparare a star bene sentendosi sicuri/e nell affrontare nuove esperienze; Autonomia: partecipare alle attività assumendo atteggiamenti sempre più responsabili; Competenza: riflettere sull esperienza sviluppando l attitudine a fare domande e a riflettere; Cittadinanza: essere attenti/e al punto di vista dell altro/a sviluppando un atteggiamento rispettoso verso l ambiente. Tutti i campi d esperienza Obiettivi specifici: Incentivare la continuità orizzontale; Favorire la condivisione del progetto educativo; Promuovere il coinvolgimento delle famiglie per il benessere e per i bisogni formativi dei bambini e delle bambine.

38 Continuità educativa con le famiglie Insegnanti coinvolti/e: tutti/e gli/le insegnanti e gli/le operatori/trici dell ampliamento dell offerta formativa. A chi è rivolto: agli/alle alunni/e e alle loro famiglie. Attività previste: riunioni di sezione, riunioni sul PTOF, colloqui individuali, festa-verifica di Natale, festa-verifica di Carnevale, collaborazione al progetto Curiamo il nostro ambiente, festa-verifica di fine anno. Spazi: aule, teatro della scuola, palestra e giardino. Tempi: settembre - giugno. Modalità di verifica: la verifica verrà effettuata collegialmente, attraverso la realizzazione e la documentazione delle feste.

39 Calendario incontri con le famiglie Settembre 2017: riunione con i genitori dei/delle bambini/e nuovi/e iscritti/e e colloqui individuali per conoscere la scuola e le modalità dell ambientamento. Ottobre 2017: riunione di sezione Dicembre 2017: presentazione alle famiglie del Piano Triennale dell Offerta Formativa Gennaio e febbraio 2018: colloqui individuali con i genitori dei bambini e delle bambine di 3, 4 e 5 anni Open Day per l ambientamento dei bambini e delle bambine nuovi/e iscritti/e, il rientro a scuola dei/delle bambini/e già frequentanti, le attività didattiche e le iniziative della sezione e della scuola e per nominare i genitori rappresentanti di classe. per conoscere i contenuti del progetto generale della scuola, il P.T.O.F, la programmazione didattica, le uscite e le attività di ampliamento dell offerta formativa. per una riflessione condivisa tra scuola e famiglia sul percorso di ciascun bambino e di ciascuna bambina. per visitare la scuola e avere informazioni sulla sua organizzazione in vista delle nuove iscrizioni Maggio e giugno 2018: Verifica del Piano Triennale dell Offerta Formativa e festa finale per verificare l andamento dell anno scolastico attraverso il racconto delle/degli insegnanti, la documentazione fotografica e gli elaborati dei bambini e delle bambine, per favorire la conoscenza e l aggregazione tra le famiglie e per salutare i bambini e le bambine che andranno alla scuola primaria.

40 Progetto Curiamo il nostro ambiente Finalità generali: Far sì che genitori e insegnanti si impegnino materialmente e simbolicamente per il bene comune; Proporre nuovi modelli di incontro con le famiglie; Promuovere la collaborazione tra genitori e genitori/insegnanti; Proporre una visione della scuola come luogo di incontro di più sistemi ambientali del/la bambino/a; Migliorare l ambiente fisico per migliorare l ambiente vissuto. Obiettivi specifici: Permettere ai genitori di partecipare attivamente alla vita della scuola. Provare piacere nel regalare un nuovo aspetto al giardino. Imparare a collaborare e mediare per il bene comune.

41 Progetto Curiamo il nostro ambiente Insegnanti coinvolti/e: tutti gli insegnanti e alcuni genitori. A chi è rivolto: agli/alle alunni/e e alle loro famiglie. Attività previste: scelta di un disegno da realizzare sulla parete del giardino; realizzazione del murales sul muro del giardino; momento all interno della festa-verifica di fine anno per inaugurare e presentare a tutti il murales. Spazi: aule e giardino. Tempi: aprile - giugno. Modalità di verifica: la verifica verrà effettuata collegialmente, attraverso la realizzazione e la documentazione del murales.

42 Uscite e occasioni didattiche Chiavi della Città La fattoria dei ragazzi: una Fattoria di città che rappresenta un luogo ricco di stimoli per compiere osservazioni sulle piante, colture e animali e fare esperienze concrete a diretto contatto con un prezioso angolo di campagna in città. Visite alla Mukki: I bambini e le bambine, guidati/e all interno del mondo del latte toccheranno con mano quello che si nasconde dietro una confezione: dalla mucca al Mukki, fino al riciclo dei cartoni vuoti e del tetrapak. L anello di Luisa: la piccola Luisa Strozzi, che ha perso il suo anello e che sollecita i personaggi che abitano nel Parco ad aiutarla nel ritrovamento. Il Sasso Parlante, l Urna degli Strozzi, il Ponte a Strisce, le Scuderie con il cavallo Fulmine, la Statua egizia interagiranno così con i/le bambini/e permettendo loro di porre attenzione in forma immediata e spontanea alle caratteristiche storiche e naturalistiche del luogo.

43 Festa - verifica di fine anno Obiettivi specifici: Incentivare momenti di co-partecipazione con le famiglie Promuovere l espressione spontanea attraverso la danza Incrementare le capacità mnemoniche legate a canzoni e coreografie Provare piacere ad esibirsi davanti alle proprie famiglie Comprendere l importanza della condivisione Insegnanti coinvolte/i: tutti/e gli/le insegnanti e gli/le operatori/trici dell ampliamento dell offerta formativa A chi è rivolto: a tutti i bambini a tutte le bambine e alle loro famiglie Attività previste: ascolto di musiche e creazione di routine nate dalla danza spontanea dei/delle bambini/e; memorizzazione di routine e testi di canzoni legati ai temi affrontati durante l anno Spazi: palestra, aule, giardino Tempi: marzo - giugno. Modalità di Verifica: la verifica verrà effettuata collegialmente e attraverso il feedback che si avrà da parte dei bambini, delle bambine e delle loro famiglie.

44 Insegnamento religione cattolica Finalità generali: secondo la tradizione cristiana il mondo è stato creato da Dio e DONATO agli uomini per CUSTODIRLO e PROTEGGERLO. Si vuole così trasmettere la bellezza, l unicità e la gioia della Creazione nella sua grandezza, diversità e preziosità, anche sull esempio di Francesco D Assisi. Bambine e bambini avranno così modo di osservare e comprendere i vari aspetti della creazione e di intuire il valore inestimabile del dono più grande: la persona. Obiettivi specifici: accogliere il creato come un dono prezioso di Dio; maturare il valore del rispetto per le cose della natura e per le persone; cogliere le differenze tra le cose create da Dio e le cose costruite dall uomo; imparare a prendersi cura delle cose della natura, contribuire allo sviluppo del mondo intorno a sé. Insegnante: Lorenza Gaglio. A chi è rivolto: ai bambini e alle bambine le cui famiglie ne hanno fatto richiesta all atto dell iscrizione. Attività previste: ascolto di racconti, brani, filastrocche, dialogo, confronto, gioco, canto, disegno, cartelloni, creazioni manuali e pittoriche. Spazi: stanza polivalente. Tempi: novembre - giugno. Modalità di verifica: osservazione, conversazione, attività ludiche e creative.

45 Attività alternativa alla Religione Cattolica Vi insegnamo un gioco riciclato Finalità generali: Identità: imparare a star bene sentendosi sicuri/e nell affrontare nuove esperienze; Autonomia: partecipare alle attività assumendo atteggiamenti sempre più responsabili; Competenza: riflettere sull esperienza sviluppando l attitudine a fare domande e a riflettere; Cittadinanza: essere attenti/e al punto di vista dell altro/a sviluppando un atteggiamento rispettoso verso l ambiente. Obiettivi specifici: Favorire il clima di collaborazione; Promuovere la condivisione; Incentivare le competenze divergenti nell approccio verso la materia.

46 Attività alternativa alla Religione Cattolica Vi insegnamo un gioco riciclato Insegnanti coinvolti/e: tutti/e. A chi è rivolto: ai bambini e alle bambine che non si avvalgono dell IRC. Attività previste: costruzione di oggetti con materiali di recupero finalizzati alla preparazione di un gioco di gruppo da condividere con le altre sezioni. Spazi: le aule. Tempi: dicembre - giugno. Verifica: la verifica verrà effettuata collegialmente attraverso la realizzazione e la documentazione degli elaborati delle bambine e dei bambini.

47 Ampliamento dell Offerta Formativa: Attività Psicomotoria Finalità generali: promuovere lo sviluppo psicomotorio e sostenere l espressione motoria di ciascun/a bambino/a in una visione integrata delle diverse aree di sviluppo: psicomotoria, emotivo- relazionale e cognitiva. Obiettivi specifici: sviluppare le competenze motorie e la capacità di programmare e sequenziare i movimenti in relazione allo spazio ed al tempo; favorire la consapevolezza dello schema corporeo; promuovere il piacere di muoversi insieme agli/alle altri/e nel rispetto delle regole sociali e di gioco. Insegnanti: Irene Bing in compresenza con le insegnanti di sezione. A chi è rivolto: a tutte le bambine e a tutti i bambini di 3, 4 e 5 anni.

48 Ampliamento dell Offerta Formativa: Attività Psicomotoria Attività previste: il corpo sarà il protagonista di giochi sensomotori, di fantasia, di percezione e conoscenza dello schema corporeo, giochi di squadra ed attività di rilassamento. Un corpo che si adatta talvolta accompagnato dalla musica e sostenuto da vari materiali psicomotori che di volta in volta si trasformano (es. da teli a barche naufragate in acque profonde oppure da corde a cavalli bizzarri!). Spazi: palestra. Tempi: 1ora/settimana per sezione. Mercoledì da ottobre 2017 a giugno Modalità di verifica: osservazione, partecipazione ai giochi ed alle attività proposte, documentazione video e foto, lezione aperta.

49 Ampliamento dell Offerta Formativa: Musica Finalità generali: educare all ascolto consapevole, all autocontrollo, all espressione dei sentimenti, educare alla produzione dei suoni, musiche e canti di gruppo, alla convivenza ed all interazione. Obiettivi specifici: sviluppare l ascolto, il rispetto e la comprensione nel gruppo, sviluppare la capacità di compiere scelte, l immaginazione, la coordinazione psicomotoria ed il senso di spazialità; potenziare la memoria, l attenzione e la capacità di osservazione. Insegnante coinvolte/i: Alessandro Bosco in collaborazione con le insegnanti di sezione. A chi è rivolto: a tutti i bambini e le bambine di 3, 4 e 5 anni.

50 Ampliamento dell Offerta Formativa: Musica Attività previste: i suoni del corpo e della natura; conoscere e costruire strumenti musicali attraverso oggetti di uso comune e di riciclo, giochi musicali e bans (storie e movimento-suono-ritmo); musica come espressioni delle emozioni; canti e sonorizzazione di racconti, il rilassamento musicale. Spazi: aule delle singole sezioni, palestra. Tempi: 1 ora/settimana per sezione. Martedì e giovedì da ottobre 2017 a giugno Modalità di verifica: partecipazione, interazione, cartelloni, elaborati, documentazione video e foto, lezione aperta.

51 Ampliamento dell Offerta Formativa: Lingua straniera Finalità generali: il corso ha la finalità di stimolare interesse e curiosità verso codici linguistici e culture differenti; il percorso didattico prediligerà sempre l apprendimento attraverso il divertimento l interazione con gli altri e con l insegnante ed il tutto sarà volto esclusivamente alla sua crescita personale e al suo sviluppo creativo. Obiettivi specifici: competenze lessicali: conoscere una terminologia di base per comunicare attività quotidiane e parole apprese in classe suddivise per argomenti; competenze comunicative: comprendere il senso generale di semplici frasi, canzoni e filastrocche; competenze fonetiche: attraverso l ascolto conoscere le intonazioni, i suoni delle parole e la pronuncia; competenze di produzione: conoscere semplici forme linguistiche, brevi frasi e semplici parole per poi riprodurle a seconda delle attività e dei contesti quotidiani ricreati in classe. Insegnanti coinvolte/i: Simona Ioppolo in collaborazione con le insegnanti di sezione. A chi è rivolto: a tutti i bambini e le bambine di 3, 4, e 5 anni. Attività previste: l apprendimento avverrà sia oralmente con l ausilio di strumenti audiovisivi (cartoni animati, filastrocche, storie brevi illustrate e flashcards) per facilitare l associazione mentale, che attraverso attività ludico-creative come la musica, il movimento, il disegno e giochi di ruolo. Spazi: aule delle singole sezioni. Tempi: 1 ora/settimana per sezione. Lunedì da ottobre 2017 a giugno Modalità di verifica: osservazione della partecipazione ai giochi ed alle attività proposte, realizzazione di elaborati, verbalizzazioni, documentazione video e foto, lezione aperta

52 Ampliamento dell Offerta Formativa: Media Education Tracce digitali: piccoli passi per favorire l uso integrato degli strumenti digitali nelle attività didattiche Finalità: creare le condizioni affinché le bambine e i bambini possano esplorare le proprie capacità comunicative, espressive e rappresentative attraverso i linguaggi digitali in modo attivo, consapevole e creativo. Cosa Come Contenuti Laboratorio tematico - Sono previsti 7 incontri. Di cui alcuni con i genitori. - Ogni incontro coinvolge l'intera sezione ed è condotto da un/a media educatore/trice e dall'insegnante - Ogni bambina/o potrà approcciarsi in modo libero e creativo ai materiali e agli strumenti digitali - I genitori potranno partecipare ad alcuni momenti laboratoriali e di restituzione dell esperienza. - Per combinare l'uso del digitale con altri linguaggi espressivi. - Per sperimentare l'uso collaborativo di tablet, fotocamere, tavoli e lavagne digitali. - Per offrire ai/alle bambini/e e alle famiglie esperienze e conoscenze per orientarsi nel rapporto con i nuovi linguaggi. - Per sostenere il ruolo attivo dei genitori nel rapporto con le nuove tecnologie.

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