L ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2005

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1 EVOLUZIONE E NOVITÀ DEGLI STUDI DI SETTORE 2007 Udine, 10 novembre 2007 EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 1

2 STUDI DI SETTORE ANALISI DEI COMPORTAMENTI EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 2

3 L ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2005 Sottostima del valore dei beni strumentali mobili SOGGETTI NON HANNO DICHIARATO IL VALORE DEI BENI STRUMENTALI UTILIZZATI NELL ATTIVITÀ MA HANNO DEDOTTO I RELATIVI AMMORTAMENTI (periodo d imposta 2005). AD ESEMPIO SVOLGONO L ATTIVITÀ SENZA BENI STRUMENTALI: 137 TASSISTI 360 LABORATORI DI ANALISI CLINICHE 480 FARMACIE 547 PRODUTTORI DI PROTESI DENTARIE 555 LAVANDERIE 989 EDITORIA E STAMPA RISTORANTI INSTALLATORI DI IMPIANTI ELETTRICI ED IDRAULICI EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 3

4 L ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2005 NEGLI ULTIMI 4 ANNI I MAGAZZINI SONO AUMENTATI DI 60 MILIARDI DI EURO SOGGETTI HANNO CANCELLATO LE ESISTENZE INIZIALI (periodo d imposta 2005) Sovrastima contabile del Magazzino SOGGETTI, GIÀ INCOERENTI NELLA GESTIONE DEL MAGAZZINO, HANNO CONTINUATO AD INCREMENTARE LE RIMANENZE FINALI (periodo d imposta 2005). EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 4

5 L ANALISI DEI COMPORTAMENTI IMPRESE NON CONGRUE E/O NON NORMALI CON CREDITO IVA 11,8 MILIARDI DI EURO 4,3 MILIARDI DI EURO 1,1 0,6 1,2 1,1 MILIARDI DI EURO 0,6 MILIARDI DI EURO 1,2 MILIARDI DI EURO L INCREMENTO DEL MAGAZZINO I CREDITI IVA I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI L IRAP LE IMPOSTE DIRETTE I SOGGETTI NON CONGRUI E/O NON NORMALI POSSONO AMPIAMENTE COMPENSARE IL CREDITO IVA CON I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI, LE IMPOSTE DIRETTE, L IRAP E, DAL 2007, L ICI. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 5

6 L ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2005 EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 6

7 L ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2005 EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 7

8 L ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2005 EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 8

9 LA PRESSIONE FISCALE PER LE IMPRESE IL LIVELLO DI PRESSIONE FISCALE È STATO CALCOLATO SULLE IMPRESE (PERSONE FISICHE E SOCIETÀ DI PERSONE) COME RAPPORTO TRA LE IMPOSTE (DIRETTE ED IRAP) ED IL REDDITO IMPONIBILE. PRESSIONE UFFICIALE: è quella risultante dagli imponibili dichiarati. PRESSIONE REALE: è quella che, a fronte delle imposte versate, considera gli imponibili comprensivi dei maggiori ricavi derivanti dall applicazione degli Studi di Settore. Non sono stati considerati i contributi previdenziali e l effetto dei costi non deducibili. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 9

10 LE PRIME ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2006 SOGGETTI NORMALI NEL 2005 NEL 2006 I RICAVI CRESCONO DEL 2,3% I REDDITI AUMENTANO DELL 8,1% I soggetti NORMALI presentano un trend crescente dei ricavi. Anche i redditi aumentano nel periodo, tranne che nel 2002 (anno dei condoni). EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE Dati 2006 non definitivi. 10

11 LE PRIME ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2006 SOGGETTI NON NORMALI NEL 2005 NEL 2006 I RICAVI CRESCONO DEL 10,4% I REDDITI AUMENTANO DEL 25,4% I soggetti NORMALI presentano un trend altalenante dei ricavi e dei redditi. Con l introduzione dell analisi della normalità economica si assiste ad una modifica radicale dei comportamenti. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE Dati 2006 non definitivi. 11

12 LE PRIME ANALISI DEI COMPORTAMENTI % 80% 60% 40% 20% 0% STUDI DI SETTORE Posizionamento rispetto alla congruità e alla normalità economica 26,3 5,2 19,5 49,0 23,2 5,8 18,4 52,6 19,1 6,5 14,3 16,0 14,8 14,1 13,5 6,1 15,0 60,1 62,9 4,8 4,3 13,6 66,8 3,2 10,5 14,7 10,5 2,5 16,3 71,1 68,6 70, Congrui Naturali NON Congrui nell'idc Congrui per adeguamento NON Congrui fuori dall'idc 25,1 2,8 17,4 54,7 Gli indicatori di normalità economica hanno portato in evidenza le situazioni di formale congruità, generalmente ottenuta operando una manipolazione dei dati dichiarati ai fini dell applicazione degli Studi di Settore. Nell ambito dei soggetti non congrui e non adeguati va isolata la quota dei soggetti che hanno attestato/asseverato i dati dichiarati ( contribuenti hanno utilizzato il campo annotazioni). Va, altresì, isolata la quota di soggetti in condizioni di marginalità economica che, per definizione, difficilmente possono raggiungere la condizione di congruità e di normalità economica. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE Dati 2006 non definitivi. 12

13 LE PRIME ANALISI DEI COMPORTAMENTI 2006 Il comportamento virtuoso dei soggetti congrui e normali nel 2006: RICAVI +7,8% REDDITI +22,1% Il comportamento POCO virtuoso dei soggetti NON congrui e/o NON normali nel 2006: RICAVI +0,6% REDDITI -28,9% I dati sono comprensivi dei soggetti in condizione di marginalità economica. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE Dati 2006 non definitivi. 13

14 STUDI DI SETTORE GLI INTERVENTI PER MIGLIORARE IL RAPPORTO FISCO-CONTRIBUENTECONTRIBUENTE EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 14

15 Il mondo di riferimento IMPRESE E ATTIVITÀ PROFESSIONALI CON RICAVI / COMPENSI DICHIARATI NON SUPERIORI A EURO Per il periodo d imposta STUDI DI SETTORE PIÙ DI MODELLI ORGANIZZATIVI Ogni modello organizzativo individua, nell ambito di uno stesso settore economico, una particolare modalità di svolgimento dell attività imprenditoriale o professionale. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 15

16 LA TERZIETÀ DI SOSE AGENZIA DELLE ENTRATE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E ORDINI PROFESSIONALI Semplificazione dell azione di accertamento Trasparenza e certezza del risultato fiscale SOCIETÀ PER GLI STUDI DI SETTORE Ruolo tecnico per fornire un contributo di studio e di analisi economico-statistica EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 16

17 LA SOCIETÀ PER GLI STUDI DI SETTORE LE PROFESSIONALITÀ ALL INTERNO DELLA STRUTTURA Esperti di analisi economico-aziendale (aziendalisti) Esperti di metodologie e tecniche di analisi statistica (statistici) LE COLLABORAZIONI STRUTTURATE ESTERNE (RETE DEGLI ESPERTI) Allo stato attuale compongono la Rete di Esperti i seguenti centri di ricerca: CISET di Venezia (Centro Studi Internazionale dell Economia del Turismo); CCBO di Bologna (Centro Ceramico di Bologna); CA FOSCARI RICERCHE srl (Università degli Studi di Venezia); CUEIM (Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale); DTG di Padova (Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali); IMM di Carrara (Internazionale Marmi e Macchine); ISTAO di Ancona (Istituto Adriano Olivetti di Studi per la Gestione dell Economia e delle Aziende); LUISS Management di Roma; SDA BOCCONI di Milano (Area Marketing); UNIVERSITÀ di Padova (Dipartimento di Economia); UNIVERSITÀ di Parma (Dipartimento di Marketing); UNIVERSITÀ FEDERICO II di Napoli (Dipartimento di Economia Aziendale). EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 17

18 IL PERCORSO PER COSTRUIRE IL CONSENSO Un nuovo sistema relazionale mediato attraverso più fasi e attori: Amministrazione Finanziaria Ordini e Associazioni di Categoria Gruppi tecnici di lavoro Commissione di Esperti Osservatori Regionali Società per gli Studi di Settore EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 18

19 L ANALISI ECONOMICA Guida e valida il percorso dell analisi statistica al fine di garantire che il processo di valutazione, riprodotto nel modello statistico, sia rappresentativo della realtà delle imprese a cui si riferisce IN UN CONTESTO DI NORMALITÀ ECONOMICA. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 19

20 Dall analisi economica al modello statistico di rappresentazione Analisi micro-economica Analisi statistica Analisi di tipo economico - aziendale Tecniche di Analisi statistica multivariata Individuazione e rappresentazione di modelli riferibili alla gestione d impresa in condizione di normalità economica EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 20

21 L ANALISI DI NORMALITÀ ECONOMICA L ANALISI DI CONGRUITÀ È BASATA SU DATI ED ELEMENTI DICHIARATI DAL CONTRIBUENTE GLI INDICATORI DI NORMALITÀ ECONOMICA SERVONO PER EVIDENZIARE RICAVI DICHIARATI CHE POSSONO RISULTARE FALSAMENTE CONGRUI LA PREVENTIVA ANALISI DEI DATI DICHIARATI È ESSENZIALE PER OTTENERE DALLO STUDIO UN RISULTATO REALISTICAMENTE RAPPRESENTATIVO DEL SOGGETTO A CUI SI RIFERISCONO. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 21

22 L ANALISI DI NORMALITÀ ECONOMICA L ANALISI DI NORMALITÀ ECONOMICA TENDE A RIEQUILIBRARE L EFFICACIA APPLICATIVA DELL ANALISI DI CONGRUITÀ DEPOTENZIATA E FALSATA DA MANIPOLAZIONE DEI DATI ED ELEMENTI DICHIARATI DAL CONTRIBUENTE ATTRAVERSO UN PERCORSO DI RICOSTRUZIONE DEI VALORI DI BASE CON UN PROCESSO DI ANALISI COMPARATIVA. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 22

23 EVOLUZIONE E NOVITÀ DEGLI STUDI DI SETTORE 2007 EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 23

24 L ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA ANALISI DELLA CONGRUITÀ Confronto tra il ricavo dichiarato dal singolo contribuente e il ricavo stimato di riferimento. NORMALITÀ ECONOMICA Valutazione del posizionamento del singolo contribuente rispetto ad indicatori economici specifici del settore. L analisi di congruità incentrata sulla preventiva normalizzazione delle grandezze di natura contabile e/o strutturale. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 24

25 L ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA LA METODOLOGIA PREVEDE I SEGUENTI STEP: VALIDAZIONE DEI DATI PER LA CONGRUITÀ Negli Studi di Settore 2007 l analisi della normalità economica ha la funzione di validare i dati presi a base per l analisi della congruità. SEGNALAZIONE DEI DATI NON NORMALI La metodologia applicativa prevede la segnalazione dei valori da ritenere anomali rispetto a range di normalità, individuati sulla base di una specifica analisi economica realizzata per ciascun cluster. RIDETERMINAZIONE DEI RICAVI TEORICI I valori segnalati si traducono, sotto il profilo metodologico, in una revisione della base di calcolo per l applicazione degli Studi di settore e assumono rilevanza, attraverso diversificate procedure di calcolo, ai fini della determinazione dei ricavi complessivamente stimati. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 25

26 L ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA I NUOVI INDICATORI DI NORMALITÀ ECONOMICA: Incidenza dei costi di disponibilità di beni strumentali mobili rispetto al valore storico degli stessi Controlla i dati dichiarati e segnala valori non normali dei beni strumentali indicati negli studi di settore. Durata delle scorte (in giorni) Esamina la gestione del magazzino e segnala gli anomali incrementi delle rimanenze finali. Incidenza dei costi residuali sui ricavi Analizza la struttura del conto economico e segnala i valori non normali dei costi residuali che non concorrono alla stima dei ricavi (oneri diversi di gestione ed altre componenti negative). EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 26

27 IL CONTRIBUENTE PUÒ: L ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA ACCETTARE LE PROPOSTE DI RETTIFICA DEI DATI DICHIARATI Il software di applicazione degli studi di settore propone i valori di rettifica per i dati ritenuti non normali. MODIFICARE I DATI DICHIARATI Il contribuente può accettare la segnalazione del software e modificare i dati dichiarati. ATTESTARE/ASSEVERARE I DATI DICHIARATI Le cause di non normalità possono costituire elemento di attestazione/asseverazione da parte dell intermediario. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 27

28 LA MARGINALITÀ ECONOMICA LA CONDIZIONE DI MARGINALITÀ COINVOLGE L 11% DEI CONTRIBUENTI SOGGETTI A STUDI DI SETTORE. LA MARGINALITÀ ECONOMICA AUMENTA NELLE AREE PIÙ POVERE DEL PAESE. Fonte: Banca Dati Studi di Settore Metodologia Analisi Logistica applicata a 40 studi di settore Analisi territoriale della marginalità % Marginali sul totale dei soggetti 15,5 a 24,5 (5) 10 a 15,5 (4) 5,5 a 10 (6) 0 a 5,5 (5) EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 28

29 LA MARGINALITÀ ECONOMICA SEGNALZIONE IN APPOSITA SCHERMATA DEL SOFTWARE APPLICATIVO DELLE SITUAZIONI NELLE QUALI SI POSSONO PRESUMERE CONDIZIONI STRUTTURALI DI MARGINALITÀ ECONOMICA LE FUNZIONI LOGISTICHE SARANNO DI AUSILIO PER IL PROFESSIONISTA O L INTERMEDIARIO PER L ASSEVERAZIONE/ATTESTAZIONE DELLA CONDIZIONE DI MARGINALITÀ ECONOMICA EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 29

30 IL FATTORE DI ADEGUAMENTO INTRODUZIONE DI UN FATTORE DI ADEGUAMENTO, PONDERATO SULLA BASE DELL INTERVALLO DI CONFIDENZA, AL FINE DI AUMENTARE L ADEGUAMENTO SPONTANEO IN SEDE DI DICHIARAZIONE Fonte: Banca Dati Studi di Settore (Periodo d imposta 2005) EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 30

31 IL CORRETTIVO CONGIUNTURALE PERDURANTE PERIODO DI CRISI SETTORIALE CONTRAZIONE DELLE VENDITE RIGIDITÀ DEI FATTORI PRODUTTIVI SENSIBILE RIDUZIONE DEI RICAVI INVARIABILITA DEI COSTI FISSI UNA SOVRASTIMA DEI RICAVI TEORICI SULLA BASE DEI COSTI DI GESTIONE CORRETTIVO CONGIUNTURALE EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 31

32 IL CORRETTIVO CONGIUNTURALE IL CORRETTIVO CONGIUNTURALE TIENE CONTO DI: ANDAMENTO DEL SETTORE (IL CORRETTIVO VIENE APPLICATO SOLO AI SETTORI MANIFATTURIERI IN FORTE DIFFICOLTÀ) DINAMICA ECONOMICA DEI SINGOLI CLUSTER (IL CORRETTIVO È CALCOLATO SULLA BASE DEI DATI DEL MODELLO ORGANIZZATIVO) PERFORMANCE DELLA SINGOLA IMPRESA (IL CORRETTIVO VIENE APPLICATO SULLA BASE DELL ANDAMENTO DEI RICAVI DELLA SINGOLA IMPRESA) EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 32

33 PROPOSTA PER LA VOLORIZZAZIONE DEI COMPENSI AI SOCI Obiettivo: Definire meglio la valorizzazione dei compensi spettanti agli amministratori Soluzione proposta Soci dipendenti Altri soci i compensi spettanti sono spese di lavoro dipendente e assimilati i compensi spettanti si considerano utile e quindi gli stessi non rilevano come autonoma voce di costo La stima dei ricavi viene effettuata sulla base della voce di costo La stima dei ricavi viene effettuata sulla base del lavoro prestato EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 33

34 CICLO PRODUTTIVO ULTRANNUALE OBIETTIVO: analisi della posizione del contribuente su un arco temporale di almeno tre anni Ambito d intervento società di costruzione che realizzano immobili che saranno oggetto di vendita (beni merce); attività professionali: natura ultrannuale delle prestazioni rese e differimento del momento della percezione rispetto al sostenimento delle spese EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 34

35 Valore dei beni strumentali imprese che utilizzano beni strumentali in maniera ridotta o solamente per una parte dell anno Effetto: l analisi di congruità potrebbe non cogliere efficacemente la realtà economica dell impresa SOLUZIONE consentire il ragguaglio ad anno del valore al periodo di effettivo utilizzo dei beni strumentali EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 35

36 I NUOVI INDICATORI TERRITORIALI NEGLI STUDI DI SETTORE 2007 SONO STATI UTILIZZATI NELLE FUNZIONI DI RICAVO ALCUNI INDICATORI TERRITORIALI SINTETICI DEL DEL LIVELLO DI CONCORRENZA E DELLA STRUTTURA DEI COSTI. Livello di concorrenza nel settore Maggiore sarà il mercato potenziale dell impresa, minore sarà il livello di concorrenza con gli altri operatori del settore, più elevati potrebbero risultare i livelli dei prezzi e dei margini. Livello di concorrenza con la GDO L indicatore è stato considerato sulla base delle superfici dei grandi magazzini e dei supermercati alimentari. Livello degli affitti degli immobili commerciali Livello degli affitti degli immobili commerciali Il livello degli affitti degli immobili commerciali rappresenta il più importante elemento di costo fisso per le imprese del settore. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 36

37 MANUTENZIONE DELL ANALISI DELLA NORMALITÀ 2006 PER GLI STUDI DI SETTORE NON IN EVOLUZIONE NEL 2007 SARÀ COMUNQUE EFFETTUATA UNA MANUTENZIONE DELL ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA INTRODOTTA PER IL PERIODO D IMPOSTA AD ESEMPIO: ELIMINAZIONE DELL INDICATORE VALORE AGGIUNTO PER ADDETTO PER IL SETTORE DELLE IMMOBILIARI DI GESTIONE. EVOLUZIONE E NOVITA DEGLI STUDI DI SETTORE 37

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