|
|
- Marcella Gattini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2
3 4W 6W 11W nascita
4
5 o f
6 Il cervello ha distinte regioni funzionali Il cervello ha distinte regioni funzionali La corteccia cerebrale è la regione che contiene diverse aree con specifiche funzioni, che insieme costituiscono la nostra abilità cognitiva
7 AREE SENSITIVE DELLA CORTECCIA CEREBRALE
8 Aree del linguaggio
9 Ideazione-programmazione Coordinazione bilaterale Esecuzione atto motorio Codifica forza, direzione velocità Preparazione o strategia del Movimento ideato (mediale) o comandato (laterale) Esecuzione motoria
10 40 39 Associativa multimodale (somestesica, visiva, acustica, propriocettiva, vestibolare) Riceve Copie dei comandi motori Codifica la posizione del corpo nello spazio durante Il movimento monitorando movimento e risultati
11
12 verbale spaziale dettagli Abilità manuale grafia scrittura Lessico e sintassi Capacità spaziale Prosodia globalità Analitico sequenziale lettura Funzioni emisfero sinistro e destro Riconoscimento volti analitico parallelo
13
14 EMOZIONI E SISTEMA LIMBICO EMOZIONI E SISTEMA LIMBICO EMOZIONI E SISTEMA LIMBICO EMOZIONI E SISTEMA LIMBICO
15
16 CIRCUITI NEURONALI E PROPRIETA ELETTRICHE DEI NEURONI
17 CIRCUITI NEURONALI CORTECCIA CEREBRALE
18
19 Sinapsi chimica Figura 7.22 a
20 Regolatori del comportamento il cui stato a sua volta modula i processi sensoriali e cognitivi
21
22
23 Comportamento Problem solving Pensiero Decision making Sensibilità somatica Linguaggio Visione Acustica Attività motoria Apprendimento - Memoria Emozioni - Motivazioni
24 ÂaxÄ vxüäxääé twâäàé àâààé Ñâ ÅÉÜ Üx x Ç xçàx Ñâ xááxüx Ü zxçxütàéê Camillo Golgi ( ) S. Ramon y Cajal ( ) (morte di un dogma e rivoluzione nella concezione plastica del cervello)
25 dal greco plaistikos, formare Una delle più moderne concezioni funzionali del cervello è la plasticità cerebrale intesa come risposta adattativa a stimolazioni-sollecitazioni che porta a riorganizzazione dei circuiti nervosi e migliora le funzioni. Sulla base della plasticità il cervello è potenziato dall esperienza, è capace di apprendere, ricordare e rigenerare dopo lesioni.
26 Le esperienze e l esercizio generano modificazioni plastiche di specifiche aree cerebrali. Cava Ispica. Il Castello visto da Jean Houël, viaggiatore francese del XVIII secolo
27 Per giocare a tennis impieghiamo diverse aree del cervello
28 Attention/control task Late/newly
29
30 Risonanza Magnetica Differenze cerebrali tra musicisti e non musicisti
31 Cambiamento strutturale dei dei circuiti circuiti cerebrali cerebrali del del cervello cervello in in risposta risposta a sollecitazioni. Finalizzata a: Finalizzata a: migliorare una funzione (potenziamento funzionale)
32 La regolazione fine dei circuiti nervosi crea chiare differenze microscopiche tra due cervelli diversi e Anche a livello dello stesso cervello in due momenti diversi, variazioni che dipendono dall attività e quindi dalle esperienze.
33 Le modificazioni plastiche sono durature? Il numero di sinapsi o di ramificazioni si riduce dopo un periodo, compreso tra 6 mesi ed un anno, di completa interruzione dell esercizio. Lo schema della funzione sopravvive anche per lunghi periodi. Cancellata del Palazzo dei Baroni Bruno di Belmonte (Il Casino)
34 L ampliamento plastico di funzioni cerebrali come incide nelle esperienze nuove? Facilita l apprendimento Facilita l esecuzione
35 Un continuo rimodellamento delle sinapsi (rimozione o aggiunta) è alla base dell apprendimento e potenziamento delle capacità del cervello nonché del recupero funzionale nelle lesioni
36 La Riorganizzazione plastica delle sinapsi e dei circuiti è attività-dipendente e si riduce con l età Nel bambino l apprendimento comporta un utilizzo dei circuiti esistenti che plasticizzano e sviluppano nuove ramificazioni assonali e nuovi dendriti e la plasticità cerebrale è elevata Nell adulto e con l avanzare dell età la plasticità si riduce e le nuove acquisizioni cognitive utilizzano prevalentamente un riarrangiamento sinaptico
37
38
39
40 Memoria dichiarativa Episodica Semantica
41 La memoria esplicita comporta almeno quattro processi: Codifica Consolidamento Conservazione richiamo Codifica" si riferisce al processo iniziale di riconoscimento ed elaborazione dell'informazione appena appresa. Meglio è codificata una nozione, migliore sarà il successo delle fasi successive.
42 Circuiti memoria dichiarativa cortico-ippocampali ippocampali e ippocampo-corticali corticali
43 Memoria spaziale, Date e luoghi (episodica) Dettagli contestuali Parole e discorsi Informazioni scritte Codifica e conserva memoria esplicita a breve termine
44 Memoria dichiarativa Episodica Where? When? What?
45 I due flussi di informazioni What e Where sono integrati nelle regioni ippocampali GD-CA3
46 Enthorinal Perirhinal Parahippocampal Enthorinal Temporal order Nella regione ippocampale CA3-CA1 CA1 le informazioni What e Where vengono combinate con l ordine l temporale When
47
48 La memoria esplicita comporta almeno quattro processi: Codifica Consolidamento Conservazione richiamo Consolidamento" corrisponde al processo di trasformazione della memoria appresa in forma stabile.
49 consolidamento Memoria Esplicita Lobo temporale mediale Durante il periodo di consolidamento post-learning l ippocampo (lobo temporale mediale) agisce come Rigeneratore di combinazione attivando simultaneamente i circuiti neuronali corrispondenti ai differenti moduli sensoriali e consolidando le loro connessioni. Lobo temporale
50 la corteccia prefrontale è attivata durante la formazione della memoria episodica ed è richiesta per processi strategici come la ricerca di informazioni il monitoraggio degli esiti, la scelta degli obiettivi, la pianificazione, il controllo e la valutazione del comportamento.
51 Working memory Retrivied or experienzed Memoria episodica Connessioni delle subregioni della corteccia frontale mediale Amigdala cingulata Aree motrici emozioni azioni Corteccia rinale Esiti Delle azioni
52 Emozioni-motivazioni associati all episodio Il contesto interno rappresentato dagli stati emozionali e motivazionali (impliciti) evocati dall esperienza possono essere associati come segnali interocettivi all evento appreso e come tali costituire parte integrante dell esperienza esperienza esplicita ed essere utili come segnali di consolidamento e richiamo della memoria, oltre che c di apprendimento L acquisizione di nuove informazioni è fortemente incrementata dall abilit abilità strategica di integrare e organizzare le informazioni rilevanti in una coerente e significativa rappresentazione dell episodio episodio
53 Il Consolidamento permette alla traccia di memoria dichiarativa di trasformarsi in memoria a lungo termine e rendersi progressivamente indipendente dall ippocampo e dipendere dalle aree corticali siti di deposito a lungo termine. Il tempo impiegato a raggiungere questa indipendenza è variabile e va da giorni-settimane a mesi ed anni dall acquisizione dell informazione. Una volta espletato il consolidamento la memoria a lungo termine diviene indipendente dall ippocampo.
54 Amnesia anterograda, retrograda e remota
55 La memoria esplicita comporta almeno quattro processi: Codifica Consolidamento Conservazione richiamo Conservazione" riguarda i meccanismi, poco noti di mantenimento dell'informazione appresa. Tale capacità è illimitata nel tempo a differenza di ciò che avviene nella memoria a breve termine.
56 La memoria remota è depositata in aree corticali diverse dal lobo temporale mediale e corrispondenti ai moduli sensoriali coinvolti nell esperienza. Il Lobo temporale mediale conserva la memoria retrograda secondo uno schema temporale di formazione non noto ma graduale in relazione al tempo.
57 Memoria dichiarativa Semantica
58 Le nozioni semantiche sono formate nell ippocampo e conservate a lungo termine in diverse regioni della corteccia cerebrale
59 La memoria esplicita comporta almeno quattro processi: Codifica Consolidamento Conservazione richiamo Richiamo" è fondamentale per richiamare allo stato di coscienza l'informazione immagazzinata. Il recupero comporta la riunione di diversi tipi di informazioni che sono custodite in sedi cerebrali diverse.
60 Il richiamo della memoria episodica richiede una ricodifica delle tracce di memoria, attivazione di multiple tracce di memoria mediata dall ippocampo che permette un legame con i circuiti neuronali o moduli corticali che rappresentano l esperienza nella traccia di memoria.
61 Richiamo delle nozioni episodiche (luoghi e tempi) nella corteccia prefrontale la cui lesione produce amnesia delle origini
62 Recupero o richiamo (tanto più efficace quanto più si svolge in un contesto simile al precedente) Il lobo temporale potrebbe svolgere un ruolo di coesione-assemblaggio delle memorie nelle varie regioni ed il richiamo comporterebbe il riassemblaggio. (Povertà del richiamo, confusione nel ricordare, e confusione tra reale ed immaginario supportano questa ipotesi)
63 La memoria non-dichiarativa può essere formata e convertita in memoria a lungo termine con modalità independente dall ippocampo. Memoria implicita Non dichiarativa abilità motorie-percettive O procedurali Si richiama facilmente
64 La memoria implicita o riflessiva: abilità motorie Dove si forma e conserva la Memoria implicita o non dichiarativa? la memoria implicita non dichiarativa si forma e si conserva nelle aree di pertinenza :
65 L apprendimento cognitivo implicito percezioni affettive ed emozionali Il bambino prima di imparare a parlare (gestione memoria esplicita) comunica per percezioni implicite
66 Short-term memory Working memory La working memory è una memoria a breve termine che coordina la conservazione transitoria delle informazioni rendendo possibile una simultanea processazione e manipolazione delle informazioni necessaria per la realizzazione di complesse funzioni cognitive. comprensione di una frase discorso. Guidare in un traffico complesso e disordinato
67 Multicomponenti di working memory integrazione integrazione Link long-term memory Working memory: Mantenere e manipolare le informazioni nel processo di guida ed esecuzione di compiti sotto il controllo di una centrale esecutiva con il compito di attenzione ed integrazione.
68 Spatial-verbal working memory
69 Lo sviluppo delle connessioni neuronali, di nuove sinapsi o stabilizzazione delle esistenti, dipende dall attivit attività neuronale che entra nel nostro cervello attraverso la nostra attività sensoriale nonché dall attivit attività intrinseca dei circuiti che elaborano le informazioni e ne conservano una traccia di memoria.
70 Quali sono le basi anatomiche che si accompagnano alle modificazioni plastiche del cevello? Aumento di ramificazioni neuronali Incremento di sinapsi Formazioni di nuovi circuiti neuronali NEUROGENESI
71 La memoria a lungo termine richiede fenomeni di potenziamento e quindi fenomeni plastici Le informazioni sono conservate nei neuroni che sono attivati durante l apprendimento. L efficacia della memorizzazione dipende dalla formazione di nuove connessioni e sinapsi. Cambiamento plastico delle sinapsi durante l apprendimento La formazione di memoria a lungo termine può richiedere ripetizione
72 Synaptic pasticity
73 Learning and memory are based on synaptic plasticity E.R. Kandel
74 Perché persone diverse ricordano un evento in modo diverso?
75 La Conservazione della Memoria è statica o dinamica? Statica: Conservazione degli eventi il cui richiamo se incompleto dipende dalla non Accessibilità ad alcuni particolari. Dinamica: Può essere influenzata dalla registrazione di nuovi eventi o variazioni nei meccanismi di richiamo con perdita di particolari degli eventi (memoria incompleta) o richiami distorti (falsa memoria)
76 Le modificazioni indotte dall apprendimento/memoria (esperienza) e l architettura cerebrale su base genetica rappresentano le basi biologiche della individualità E.R Kandel
MEMORIA. La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato;
MEMORIA La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato; La memoria umana è definita anche come la capacità di generare nuove conoscenze,
DettagliGLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca
GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca DI COSA PARLEREMO? Struttura del cervello e tecniche per studiarlo Processi cognitivi implicati
DettagliLa memoria. È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo
La memoria È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo La codifica: trasformare le percezioni in ricordi Test della memoria numerica: 28 691 0473 87454 902481 5742296
Dettagliun mondo sotterraneo della memoria
un mondo sotterraneo della memoria Memoria implicita: L essere influenzati da un esperienza passata senza avere la consapevolezza di ricordare. Priming -> consiste nell effetto di facilitazione e preattivazione
DettagliLa comunicazione e il linguaggio
Linguaggio = sistema di simboli, suoni, significati e regole per la loro combinazione che costituisce la modalita primaria di comunicazione tra gli esseri umani Caratteristiche fondamentali del linguaggio:
DettagliAPPRENDIMENTO MEMORIA MOTIVAZIONE EMOZIONI SONNO VEGLIA LINGUAGGIO
La NEUROPSICOLOGIA studia le relazioni tra i COMPORTAMENTI e l attività del SISTEMA NERVOSO APPRENDIMENTO MOTIVAZIONE SONNO MEMORIA EMOZIONI VEGLIA LINGUAGGIO Parti del Sistema Nervoso Centrale Encefalo
Dettagliwww.caosfera.it creativitoria 100% MADE IN ITALY
www.caosfera.it creativitoria 100% MADE IN ITALY Segni Chiara Sgherbini LA PERCEZIONE ARMONICA ISBN copyright 2011, Caosfera Edizioni www.caosfera.it soluzioni grafiche e realizzazione Chiara Sgherbini
DettagliIL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO. Generazione In- Dipendente
IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO Il Cervello e il suo sviluppo IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO Il Sistema Nervoso (SN) viene suddiviso in due parti, che svolgono funzioni specifiche e agiscono sinergicamente
DettagliAPPRENDIMENTO E MOTIVAZIONI
APPRENDIMENTO E MOTIVAZIONI PESARO CORSO ISTRUTTORI II ANNO FEBBRAIO 2012 ROBERTA REGIS CTT MARCHE/UMBRIA APPRENDIMENTO Cos e? Modificazione continua del proprio comportamento in relazione all esperienza
DettagliPRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA
PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni
DettagliApprendimento e memoria
Apprendimento e memoria In tutti gli organismi il comportamento dipende dall interazione di fattori genetici e ambientali. L importanza relativa di questi fattori varia, ma anche il comportamento più stereotipato
DettagliCervello, Mente e loro Sviluppo. La metacognizione
Cervello, Mente e loro Sviluppo La metacognizione Il bambino ha nei due emisferi potenziali cerebrali di apprendimento superiori a quelli dell adulto. Pertanto è necessario creare una didattica che permetta
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliIL CORPO E IL MOVIMENTO. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO
SCUOLA DELL INFANZIA IL CORPO E IL MOVIMENTO POTENZIARE LE ATTIVITÀ MOTORIE ALLE ATTIVITÀ DI GIOCO MOTORIO/ SPORTIVO DENOMINARE E INDIVIDUARE LE PARTI DEL CORPO CONTROLLANDOLE GLOBALMENTE. DISCRIMINARE
DettagliCurricolo verticale. Educazione Motoria/ Educazione Fisica
1 Curricolo verticale Educazione Motoria/ Educazione Fisica 2 Competenza 1 al termine della scuola dell Infanzia Obiettivi di apprendimento Dimensione Competenza Abilità Eseguire piccoli compiti motori
DettagliCORPO MOVIMENTO SPORT Competenza 1 al termine della scuola dell Infanzia. Dimensione Competenza Abilità Conoscenze Eseguire piccoli compiti motori
Competenza 1 al termine della scuola dell Infanzia 1 Eseguire piccoli compiti motori Essere in grado di riconoscere le possibilità di Il proprio corpo e quello degli altri movimento dei diversi segmenti
DettagliGli alunni con Disturbi dello spettro autistico nella scuola primaria La formazione degli insegnanti modelli di intervento e strategie educative
Gli alunni con Disturbi dello spettro autistico nella scuola primaria La formazione degli insegnanti modelli di intervento e strategie educative Stefano Cainelli Laboratorio di Osservazione Diagnosi Formazione
DettagliILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE
ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e
CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi
DettagliDott.ssa Francesca De Rosi
Dott.ssa Francesca De Rosi Neuroscienze Studiano il funzionamento del sistema nervoso. Collaborano con: Anatomia Fisiologia Biologia Molecolare Genetica Biochimica Psicologia Pedagogia Tecniche d indagine
DettagliTrattate una persona come se fosse già quella che dovrebbe essere. e l aiuterete a diventare ciò che è capace di essere. (W.
Trattate una persona come se fosse già quella che dovrebbe essere e l aiuterete a diventare ciò che è capace di essere. (W.Goethe) Quello che gli altri credono di noi può influenzare l opinione che abbiamo
DettagliBisogni Educativi Speciali Il punto di vista delle Neuroscienze
Bisogni Educativi Speciali Il punto di vista delle Neuroscienze Alberto Granato - Università Cattolica - Milano alberto.granato@unicatt.it La notevole estensione della corteccia cerebrale nella nostra
DettagliALCOL E CERVELLO. raffaella ada colombo. Tenero, 7.11.2015
ALCOL E CERVELLO raffaella ada colombo Tenero, 7.11.2015 Stati alterati di coscienza Il termine stati alterati di coscienza si riferisce ad ogni stato di coscienza che è differente dal livello di consapevolezza
DettagliExecutive Coaching e progetti aziendali
Executive Coaching e progetti aziendali 24 maggio 2012 Dania Buzzacchi, ACC Marina Osnaghi, MCC Cos è il coaching Un processo di acquisizione e di applicazione di competenze professionali e manageriali:
DettagliINCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico. degli ALUNNI con DISTURBI SPECIFICI di APPRENDIMENTO
INCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico degli ALUNNI con DISTURBI SPECIFICI di APPRENDIMENTO 1 le metodologie didattiche adatte per i bambini con DSA sono valide per ogni bambino, e non viceversa
DettagliAnatomia della Memoria - Struttura delle funzioni mnesiche -
UNIVERSITÀ DI ROMA LA SAPIENZA I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA I SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEUROLOGIA Anatomia della Memoria - Struttura delle funzioni mnesiche - TESINA DI ANATOMIA DOCENTE Prof.
DettagliIL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E
IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA L apprendimento della lingua inglese permette all alunno di
DettagliAiutare i bambini che hanno la possibilitàdi sviluppare le caratteristiche dello spettro autistico. Pescara, 27.02.2014
Aiutare i bambini che hanno la possibilitàdi sviluppare le caratteristiche dello spettro autistico Pescara, 27.02.2014 16 bambini Ogni bambino ha una terapista di riferimento ed effettua 6 ore di trattamento
DettagliCURRICOLO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
6 ISTITUTO COMPRENSIVO BRUNO CIARI PADOVA CURRICOLO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE 1-2 - 3-4 - 5 SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classe 1 NUCLEI FONDANTI Abilità
Dettaglicome migliorare la PRESTAZIONE
.... BIOFEEDBACK E SPORT:. come migliorare la PRESTAZIONE Ogni stimolo, ogni situazione scaturisce in noi una risposta a livello fisiologico, mentale ed emozionale. Questa risposta influenza il nostro
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliA cura di Giorgio Sordelli
Dall idea al progetto A cura di Giorgio Sordelli Dall idea al progetto idea progetto trovare il finanziamento Bando progettuale trasformare idea in progetto che si adatti Slide 2 Il progetto Si lavora
DettagliStandard per la determinazione delle competenze Classe2^ - Scuola Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI I GRADO Via Leopardi 002 Certaldo (Firenze) - tel. 011223-0112 - 0131 - fax. 0131 E-mail:FIIC200@istruzione.it - sito web: www.ic-certaldo.it
DettagliSISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.
SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla
DettagliL APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE CAPITOLO 3
L APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE CAPITOLO 3 1 Il concetto di E- Learning non può considerarsi completo senza tener conto dell impatto che la multimedialità ha sul processo di apprendimento Ma usare formati
DettagliScheda descrittiva del Laboratorio Didattico
Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche
DettagliIstituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Educazione Fisica: Scuola Primaria
Curricolo di Educazione fisica Istituto Comprensivo Gandhi Prato Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015 Curricolo di Educazione Fisica: Scuola Primaria TRAGUARDI DI COMPETENZA : COMPETENZA CHIAVE:
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliProgetto Vivere in Italia seconda edizione
Progetto Vivere in Italia seconda edizione ACCOMPAGNAMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI DOCENTI INCARICATI NEI CORS DI 80/100 ORE DI LIVELLO A1/A2 14 gennaio 2013 Aspetti cognitivi nell apprendimento
DettagliLiceo Scientifico Sezione ad indirizzo Sportivo. Che cos è
Liceo Scientifico Statale R. Caccioppoli Napoli a.s. 2014-2015 Liceo Scientifico Sezione ad indirizzo Sportivo Che cos è E un indirizzo di studio, inserito nel percorso del liceo scientifico nell ambito
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliIL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO. Sezione schematica trasversale del midollo spinale
IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO Sezione schematica trasversale del midollo spinale 1 Nervi cranici: sono 12 paia di nervi che fuoriescono dall
DettagliDott.ssa PAOLA GUGLIELMINO ABILITAZIONE/RIABILITAZIONE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Dott.ssa Paola Guglielmino Università di Torino
Dott.ssa PAOLA GUGLIELMINO ABILITAZIONE/RIABILITAZIONE DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO PERCHE ABILITAZIONE/ RIABILITAZIONE? DISLESSIA ACQUISITA Rieducazione e riabilitazione DISLESSIA EVOLUTIVA
DettagliLezione del 7 novembre Prof.ssa De Stasio
Lezione del 7 novembre Prof.ssa De Stasio Indice della lezione: Traccia per lavoro in classe, intervista sulla relazione con l insegnante... 1 Approccio del sopravvivere e fiorire... 1 Integrazione...
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRAY PIANI DI STUDIO - SCUOLA DELL INFANZIA PRIMO ANNO ( 3 anni di età ) CAMPI PERCORSI OPERATIVI DI LABORATORIO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL SÈ E L ALTRO Le grandi domande, il
DettagliCURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
CURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Competenze in uscita per la classe prima Nuclei fondanti ^Percezione e conoscenza del corpo ^ Gioco Obiettivi specifici di apprendimento - Le varie
DettagliA.A. 2004-05. INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta. Prof. Claudia Casadio
CORSO DI LOGICA E PSICOLOGIA DEL PENSIERO A.A. 2004-05 INDIRIZZO LA96 Analisi e intervento psicologico per l età adulta Prof. Claudia Casadio LINGUAGGIO E PENSIERO Le relazioni tra linguaggio e pensiero
Dettagli5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona
5.Controllo Motorio SNC 1 Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Funzioni del tronco encefalico nel controllo della postura Vie
DettagliAREE MOTORIE. Piero Paolo Battaglini
Corso di Neurofisiologia avanzato AREE MOTORIE Piero Paolo Battaglini Centro per le Neuroscienze BRAIN (Basic Research And Integrative Neuroscience) Dipartimento di Scienze della Vita Università di Trieste
DettagliLiceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina
Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina CURRICULUM DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE/EDUCAZIONE FISICA Nella stesura del curriculum di Scienze Motorie e Sportive/Educazione Fisica si
DettagliCondivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta
DettagliLa definizione dei ruoli e la condivisione di linguaggi nel progetto di aiuto per le persone con disturbi dello spettro autistico. A.
Individualizzare la formazione La definizione dei ruoli e la condivisione di linguaggi nel progetto di aiuto per le persone con disturbi dello spettro autistico I Protagonisti Formare in rete La famiglia
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliGIOCO ROBERTA REGIS CTT MARCHE/UMBRIA SPORT GIOCOSPORT
GIOCO ROBERTA REGIS CTT MARCHE/UMBRIA SPORT GIOCOSPORT GIOCO GIOCO=ATTIVITA MOTORIA E attraverso il gioco che il bambino conosce,sperimenta apprende e struttura i processi mentali,conosce i movimenti che
DettagliPROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA
PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto
DettagliDefinire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive
Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare
DettagliPsicologia dello Sviluppo
Psicologia dello Sviluppo DESCRIVE i cambiamenti dell essere umano nei comportamenti e nelle competenze (motorie, percettive, sociali, emotive, comunicativo-linguistiche, cognitive) in funzione del trascorrere
DettagliOrganizzazione della memoria
Memorizzazione dati La fase di codifica permette di esprimere qualsiasi informazione (numeri, testo, immagini, ecc) come stringhe di bit: Es: di immagine 00001001100110010010001100110010011001010010100010
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliDislessia e mappe semantiche
Dislessia e mappe semantiche Sperimentazione formale dell uso di Knowledge Master per l apprendimento dello studente dislessico Sarah Traversin Cos è la dislessia È un Disturbo Specifico dell Apprendimento
DettagliPsicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria
Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Roberto Trinchero Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it
DettagliPROGETTARE PER COMPETENZE
Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento
DettagliPIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/15 ATTIVITA EXTRACURRICULARI. PROGETTO Lingua Inglese
Denominazione del progetto/laboratorio English time Responsabile di progetto D Aniello Michelina PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/15 ATTIVITA EXTRACURRICULARI PROGETTO Lingua Inglese SCUOLA Primaria
DettagliLiceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015
Liceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015 FINALITÀ EDUCATIVE DELLA DISCIPLINA Concorrere alla formazione e allo sviluppo dell area corporea e
DettagliIL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE
IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE
DettagliCORPO MOVIMENTO SPORT CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2013/2014
ICTORRIMPIETRA CORPO MOVIMENTO SPORT CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 A. IL CORPO E LE FUNZIONI SENSO-PERCETTIVE L alunno/a acquisisce consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del
DettagliCONOSCERE LA LA PROPRIA MEMORIA PER MIGLIORARLA
Pergine 21 novembre 2012 RAGIONAMENTO CONOSCERE LA LA PROPRIA MEMORIA PER MIGLIORARLA Dott.ssa Paola Maria Taufer Psicologa, neuropsicologa e psicologa dell'invecchiamento PRESIDENTE SIPAA Società Italiana
DettagliTerapia non farmacologica: lo stato dell arte
Terapia non farmacologica: lo stato dell arte Giovannina Conchiglia Clinica Villa Camaldoli Napoli Reparto Neurologia Comportamentale giopsico@libero.it Caserta, 16 ottobre 2014 1 CONGRESSO NAZIONALE A.
DettagliUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Corso di Laurea in Scienze Motorie e dello Sport La formazione e lo sviluppo delle capacità e delle abilità motorie Prof. Maurizio Mondoni LE CAPACITA MOTORIE
DettagliQuesti effetti variano da una persona ad un altra e dipendono dalla specifica natura della lesione cerebrale e dalla sua gravità.
Gli effetti delle lesioni cerebrali Dato che il cervello è coinvolto in tutto ciò che facciamo, le lesioni cerebrali possono provocare una vasta serie di effetti. Questi effetti variano da una persona
DettagliMetodologia dell allenamento.. Aldo Castaldo
Metodologia dell allenamento.. Aldo Castaldo il vizio (del movimento) non è padre dell ozio da soli per partecipare per star bene o in compagnia oppure per vincere forse solo per piacerci di più cerchiamo
DettagliSISSIS Sostegno V ciclo MODELLI ORGANIZZATIVI E RETI DI SOSTEGNO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E L INCLUSIONE SOCIALE
SISSIS Sostegno V ciclo MODELLI ORGANIZZATIVI E RETI DI SOSTEGNO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA E L INCLUSIONE SOCIALE ANALISI DELLO SVILUPPO PSICOMOTORIO ED EMOTIVO/AFFETTIVO PROF. JOSE ALBERTO FREDA ATTO
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliRITARDO PSICOMOTORIO. 2008-2009 I Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, Gabriel Levi, Daniela Tardiola, Stefania Di Biasi
RITARDO PSICOMOTORIO 2008-2009 I Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, Gabriel Levi, Daniela Tardiola, Stefania Di Biasi Che cos è il ritardo psicomotorio? Quanti bambini presentano un ritardo psicomotorio?
DettagliIL CALCIO A 5 NELL ATTIVITA DI BASE
IL CALCIO A 5 NELL ATTIVITA DI BASE IL BAMBINO I giovani giocatori che frequentano la scuola calcio appartengono alla fascia di età classificata come età evolutiva. La letteratura sociologica identifica
DettagliLa componente umana HCI. Fabio Vitali
La componente umana Introduzione Qui esaminiamo in breve: Il processo della cognizione Tipologie di input e output negli esseri umani La memoria e l attenzione Prestazioni degli organi di senso 2 La cognizione
DettagliAbilita e competenze specifiche dei bambini di 4 anni: OBIETTIVI MINIMI CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE. Saper ascoltare un breve racconto
Abilita e competenze specifiche dei bambini di 4 anni: OBIETTIVI MINIMI CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE ABILITA' OBIETTIVO MINIMO ESEMPI DI ATTIVITA Concentrazione Comprensione linguistica Saper
DettagliIndice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi
Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)
DettagliI PRINCIPI MULTIMEDIALI
I PRINCIPI MULTIMEDIALI (dal sito www.nicky.it/materiali%20tic/mayer.doc) Il principio multimediale afferma che gli studenti apprendono meglio dalle parole e dalle immagini piuttosto che solo dalle parole,
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014
PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale
DettagliClassificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)
Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e
DettagliPRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO
PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi
DettagliDisturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare
Disturbi dello Sviluppo (DS): approccio riabilitativo in età scolare Caterina D Ardia Neuropsichiatria Infantile Università Sapienza, Roma Disturbi dello Sviluppo Sono Disturbi che accompagnano la persona
DettagliDISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD )
Anno Scolastico 2014/15 LICEO ARTISTICO INDIRIZZO: ARCHITETTURA E AMBIENTE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA A: DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD ) SECONDO BIENNIO CLASSI : TERZE
DettagliSPUNTI DI RIFLESSIONE per TECNICI DI CALCIO
SPUNTI DI RIFLESSIONE per TECNICI DI CALCIO Casalmaiocco, 04 MARZO 2013 Marco prof. Manzotti E-mail: m.manzotti@alice.it IL GIOCO DEL CALCIO SPORT DI SQUADRA SPORT DI CONFRONTO SPORT CON ATTREZZO SPORT
DettagliIl progetto di vita: la funzione del docente
L orientamento dove essere effettuato considerando le caratteristiche cognitive e comportamentali dell alunno la disabilità le competenze acquisite gli interessi e le predisposizioni personali e non ultimo
DettagliUniversità degli Studi di Messina
Università degli Studi di Messina Guida alla Rendicontazione on-line delle Attività del Docente Versione della revisione: 2.02/2013-07 A cura di: Fabio Adelardi Università degli studi di Messina Centro
DettagliLe macchine elettriche
Le macchine elettriche Cosa sono le macchine elettriche? Le macchine elettriche sono dispositivi atti a: convertire energia elettrica in energia meccanica; convertire energia meccanica in energia elettrica;
DettagliCURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA
CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sa usare la comunicazione orale e scritta per collaborare e interagire positivamente con gli altri
DettagliEMANUELE GAGLIARDINI ABILITA COGNITIVE
EMNUELE GGLIRDINI ILIT COGNITIVE Programma di potenziamento e recupero Vol. 5 COGNIZIONE NUMERIC 4 4 4 4 La serie di volumi bilità cognitive è dedicata a specifici processi e abilità mentali (Percezione
DettagliCaratteristiche del contesto. Rubrica valutativa della competenza
Caratteristiche del contesto Rubrica valutativa della competenza Traguardi di apprendimento (riferiti ai saperi disciplinari, in termini di conoscenza, abilità e atteggiamenti) Senso del percorso formativo
DettagliUNIVERSITA DELLA CALABRIA A.A
UNIVERSITA DELLA CALABRIA A.A. 2012/2013 CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL INFANZIA (MATERNA) E NELLA SCUOLA PRIMARIA (ELEMENTARE) Educazione
DettagliNUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE
CURRICOLO DI LINGUA ITALIANA - CLASSE TERZA NUCLEO FONDANTE CONOSCENZE ABILITA' COMPETENZE ASCOLTO E PARLATO Strategie essenziali dell ascolto. Processi di controllo da mettere in atto durante l ascolto
DettagliSistemi Informativi e Sistemi ERP
Sistemi Informativi e Sistemi Trasformare i dati in conoscenza per supportare le decisioni CAPODAGLIO E ASSOCIATI 1 I SISTEMI INFORMATIVI LI - E IMPRESA SISTEMA DI OPERAZIONI ECONOMICHE SVOLTE DA UN DATO
DettagliLa scuola di fronte ai disturbi specifici di apprendimento: LA DISLESSIA
La scuola di fronte ai disturbi specifici di apprendimento: LA DISLESSIA Informazioni e suggerimenti per la scuola Giuliana Nova Rezzonico Associazione AFORISMA Associazione accreditata dal MIUR per la
DettagliMon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli
Prerequisiti Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli L opzione Varianti articolo è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro e include tre funzionalità distinte: 1. Gestione
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
Dettagli