PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2017/2018
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- Nicolo Giacinto Fede
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1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2017/2018 DOCENTE PROF. GIANFRANCO BERNUCCI MATERIA DI INSEGNAMENTO FSICA CLASSE 2BL Risultati di apprendimento in termini di Competenze Lo studio della Fisica nella scuola secondaria di secondo grado concorre, attraverso l'acquisizione delle metodologie e delle conoscenze specifiche della disciplina, alla formazione della personalità dell'allievo, favorendone lo sviluppo di una cultura armonica tale da: consentire una comprensione critica e propositiva del presente; costituire una solida base per la costruzione di una professionalità polivalente e flessibile. La fisica per sua natura è il mezzo per interpretare tutti i fenomeni naturali e rappresenta, per gli allievi che si approcciano a questa disciplina con il giusto interesse, lo stupore della novità che lo studente è chiamato ad affrontare e la difficoltà ad interpretare gli stessi in modo critico. In stretto raccordo con le altre discipline, l'insegnamento della fisica si propone di perseguire i seguenti obiettivi: comprendere dei procedimenti propri dell'indagine scientifica e capacità di utilizzarli; acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi; comprendere potenzialità e limiti delle conoscenze scientifiche; acquisizione di un linguaggio specifico corretto e sintetico; capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi concreti anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare; acquisizione di atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo; comprensione del rapporto esistente fra la fisica e gli altri campi in cui si realizzano esperienze e, in particolare, del rapporto tra la fisica e lo sviluppo delle idee, della tecnologia, del sociale. definire con chiarezza il campo di indagine della disciplina ed esplorare fenomeni, attraverso esperimenti di laboratorio, e di descriverli con un linguaggio adeguato; conoscenza sempre più consapevole della disciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborino in maniera critica ogni esperimento eseguito. Abilità Conoscenze/Contenuti del programma Scansione temporale dei moduli di apprendimento 1. RIFLESSIONE, RIFRAZIONE E DISPERSIONE DELLA LUCE Conoscenze: Prima e seconda legge della riflessione; Prima e seconda legge della rifrazione; Il fenomeno della riflessione totale; La dispersione della luce e una sua possibile spiegazione in termini di colori. Abilità: Saper risolvere semplici problemi sulla riflessione su superfici piane; Anno Scolastico Pag. 1
2 Saper risolvere semplici problemi sulla rifrazione nel passaggio tra due mezzi trasparenti costituiti da superfici piane o prismi. Competenze: Saper interpretare i fenomeni di riflessione e riflessione all interno del modello del raggio di luce; Riconoscere i limiti di tale modello ed il problema della natura della luce; Saper giustificare tramite le leggi studiate alcuni fenomeni luminosi ed effetti ottici particolari (arcobaleni, miraggi, fate morgane, ). 2. SPECCHI E LENTI Conoscenze: L occhio e la percezione delle immagini (reali e virtuali); Gli specchi sferici convergenti e la formazione delle immagini; La legge dei punti coniugati ed il calcolo dell ingrandimento; Gli specchi sferici convessi ed il loro comportamento; Le lenti e le loro proprietà; Le lenti sottili e la formazione delle immagini; Legge dei punti coniugati e calcolo dell ingrandimento per una lente sottile. Abilità: Saper costruire graficamente un immagine reale o virtuale lavorando con tutti i tipi di specchi e lenti studiati, utilizzando i principi dell ottica geometrica; Saper risolvere semplici problemi su specchi e lenti mediante le relazioni tra i punti coniugati e le leggi dell ingrandimento. Competenze: Comprendere la differenza tra immagine reale e virtuale; Comprendere il funzionamento dei principali strumenti ottici (occhiali di varia tipologia, lenti di ingrandimento, microscopi, cannocchiali e telescopi). 3. DILATAZIONE E CALORIMETRIA Conoscenze: Il concetto di equilibrio termico (principio zero della termodinamica) e la definizione di temperatura; Le diverse scale termometriche; La dilatazione lineare nei solidi e la dilatazione volumica di solidi e liquidi; Il concetto di calore e la definizione di caloria; Equazione della calorimetria. Abilità: Saper utilizzare le equivalenze per passare da una scala termometrica ad un altra, e per convertire le calorie in joule; Conoscere le leggi della dilatazione e saperle applicare per fare calcoli o previsioni; Saper utilizzare l equazione della calorimetria per risolvere problemi di bilancio energetico di un sistema isolato (calorimetro). Competenze: Utilizzare consapevolmente i concetti di calore e temperatura per analizzare i fenomeni di dilatazione termica dei solidi e applicare il principio dell equilibrio termico tra corpi; Comprendere il concetto di calore specifico, anche in relazione al calore specifico dell acqua e nell importanza che esso riveste per il clima. 4. PASSAGGI DI STATO Conoscenze: Conoscere gli stati della materia e le loro caratteristiche; Conoscere le equazioni dei passaggi di stato in funzione del calore latente. Abilità: Saper lavorare con grafici temperatura tempo per studiare il comportamento di una sostanza che scambia calore con l ambiente; Saper risolvere semplici problemi di calorimetria in cui intervengano anche passaggi di stato. Competenze: Comprendere il legame tra aspetto macroscopico e microscopico della materia e saper spiegare in termini microscopici le trasformazioni che essa subisce scambiando calore con l ambiente. 5. IL MOTO E LA SUA DESCRIZIONE CINEMATICA Conoscenze: Sistema di riferimento, traiettoria e legge oraria del moto; velocità media e istantanea; accelerazione media e istantanea. Abilità: Saper calcolare i valori delle grandezze cinematiche partendo dalle informazioni su posizione e tempo; Saper effettuare passaggi tra unità di misura della velocità (in particolare m/s km/h); Saper lavorare con grafici della legge oraria per rappresentare un moto o ottenere informazioni su di esso. Competenze: Saper definire, calcolare e comprendere la natura di velocità e accelerazione; Saper leggere e interpretare un grafico posizione tempo; Anno Scolastico Pag. 2
3 Formarsi un senso della velocità, cioè saper stimare approssimativamente la velocità di un corpo ordinario sia in km/h che in m/s. 6. IL MOTO RETTILINEO UNIFORME E UNIFORMEMENTE ACCELERATO Conoscenze: Il moto rettilineo uniforme: descrizione, legge oraria e rappresentazione grafica in grafici posizione tempo e velocità tempo; Il moto rettilineo uniformemente accelerato e le sue leggi; rappresentazione grafica in grafici s t, v t, a t; Il moto di caduta libera; Abilità: Saper risolvere esercizi sui tipi di moti studiati; Saper utilizzare grafici per ottenere informazioni sui moti o per rappresentare i moti studiati. Competenze: Saper riconoscere e descrivere, in termini delle grandezze cinematiche, moti rettilinei uniformi e moti uniformemente accelerati di cui si ha esperienza. 7. LA DINAMICA E I SUOI PRINCIPÎ Conoscenze: Galileo e il principio di inerzia; Il secondo principio della dinamica ed il concetto di massa inerziale; Il terzo principio della dinamica; L attrito radente dinamico ed i suoi effetti sul moto. Abilità: Applicare il secondo principio della dinamica alla risoluzione di problemi con un corpo soggetto ad una o più forze; Applicare il secondo principio a corpi in moto su un piano inclinato; Risolvere esercizi su sistemi di corpi collegati da funi, utilizzando secondo e terzo principio per calcolare accelerazione e tensioni. Competenze: Saper schematizzare un problema di dinamica, individuando tutte e sole le forze che agiscono sul sistema; Comprendere il significato di definizione operativa e di come attraverso questa, massa inerziale e massa gravitazionale siano concetti teoricamente diversi; Saper riconoscere le cause dei moti accelerati che avvengono in natura e comprendere la necessità dell esistenza di tali cause. Unità didattica POSSIBILI ESPERIENZE PRATICHE Esperienze 1. RIFLESSIONE, RIFRAZIONE E Prima e seconda legge della riflessione; DISPERSIONE DELLA LUCE Prima e seconda legge della rifrazione; Il prisma ottico e la dispersione della luce; 2. SPECCHI E LENTI Gli specchi sferici e la formazione di immagini reali e virtuali; Le immagini prodotte da una lente sottile convergente; 3. DILATAZIONE E CALORIMETRIA La legge della dilatazione lineare dei metalli; Calcolo dell equivalente meccanico della caloria; Il calorimetro delle mescolanze: verifica della legge della calorimetria mediante misura della temperatura di equilibrio; Calcolo del calore specifico di alcuni metalli mediante calorimetro delle mescolanze. 4. PASSAGGI DI STATO Determinazione del calore latente di fusione del ghiaccio mediante calorimetro delle mescolanze. 5. IL MOTO E LA SUA DESCRIZIONE CINEMATICA 6. IL MOTO RETTILINEO UNIFORME E UNIFORMEMENTE ACCELERATO La rotaia a cuscino d aria per lo studio di moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato; La determinazione della costante g. 7. LA DINAMICA E I SUOI PRINCIPÎ Verifica della seconda legge della dinamica. 8. L ENERGIA MECCANICA E LA SUA CONSERVAZIONE Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante piano inclinato o pendolo tagliato. Anno Scolastico Pag. 3
4 SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI Primo Quadrimestre Secondo quadrimestre Unità 1 Riflessione, rifrazione e dispersione della luce Unità 2 Specchi e lenti Unità 3 Dilatazione e calorimetria Unità 4 Passaggi di stato Tempi sett sett ott ott nov nov dic dic gen gen feb feb mar mar apr apr mag mag giu Unità 5 Il moto e la sua descrizione cinematica Unità 6 Il moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato Unità 7 La dinamica e i suoi principî Unità 8 L energia meccanica e la sua conseravzione Nota: per esigenze didattiche o motivi particolari i contenuti potranno subire variazioni temporali. Metodologia: Strategie educative, strumenti e tecniche di lavoro, attività di laboratorio, attività di progetto, didattica innovativa attraverso l uso delle LIM, forme di apprendimento attraverso la didattica laboratoriale, programmazione CLIL (classi V). Gli argomenti sono frutto del confronto delle varie riunioni del dipartimento disciplinare e sono stati scelti in base al numero di ore disponibili nell'arco di un anno, senza appesantire il lavoro ma cercando di approfondire e di sviluppare i contenuti mediante una metodologia operativa precisa e organizzata che possibilmente partisse dalla ricerca sperimentale laboratoriale, almeno negli aspetti più significativi. Diversamente, per i contenuti più teorici, saranno la lezione frontale e l uso del libro di testo i momenti più significativi. Esplicitando i momenti interdipendenti: a) introduzione dell' argomento; b) analisi del fenomeno affrontato in maniera sperimentale ( di tipo laboratoriale ); c) breve relazione, scritta o verbale, individuale o di gruppo dell'esperienza effettuata; d) elaborazione dei calcoli; e) discussione guidata in classe e formulazione di ipotesi ed eventuale ridefinizione dell esperienza; f) confronto con le leggi fenomenologiche presenti nel libro di testo; g) L applicazione delle conoscenze acquisite attraverso esercizi e problemi, principalmente presi dal libro di testo, per esaminare criticamente i fenomeni che si stanno studiando; h) eventuali strategie di recupero in caso di difficoltà; i) filmati proposti dall insegnante o prelevati da siti internet saranno un valido coronamento e approfondimento dei contenuti proposti. Strumenti e metodologie per la valutazione degli apprendimenti. Il raggiungimento delle competenze sarà valutato attraverso diverse tipologie di lavoro, sia in itinere, sia a conclusione di una unità o buona parte di essa. Le prove saranno di tipo: - Orali - Scritte, attraverso due approcci diversi: in itinere, per verificare/saggiare la reale comprensione, anche parziale, dei contenuti o parte di essi che si stanno studiando. Le verifiche, pertanto, saranno di breve durata e potranno contenere questionari, quesiti, test, ecc. alla fine di ogni macro argomento attraverso questionari contenenti quesiti a risposta multipla, a verifiche semistrutturate più complete. Anno Scolastico Pag. 4
5 - Schede di laboratorio La valutazione orale terrà conto: delle conoscenze teoriche, della comprensione dei contenuti, dell uso del linguaggio specifico e della capacità di risolvere quesiti, problemi; il giudizio sarà motivato con un breve confronto e farà riferimento a quanto è espresso nel POF sulla valutazione. La valutazione delle prove scritte avverrà assegnando un punteggio ad ogni esercizio. La valutazione sarà ritenuta sufficiente se sarà raggiunto il 53% della valutazione massima. Il voto sarà assegnato, in decimi, sarà quello ottenuto dalla seguente uguaglianza: 4 Voto assegnato = (Punt Punt Max Punt otten Punt min ) + 6 min La valutazione sarà poi arrotondata al voto intero o al mezzo voto per difetto, se il decimale è inferiore a 3/10 o a 8/10; il voto sarà arrotondato per eccesso, al mezzo voto o all intero successivo, se il decimale è superiore o uguale a 3/10 oppure è maggiore o uguale a 8/10. L eventuale valutazione di laboratorio ( una per ogni quadrimestre) sarà ottenuta dalla media di tutte le relazioni fatte durante ciascun quadrimestre. Il numero minimo di verifiche sarà di tre per il primo quadrimestre e quattro per il secondo quadrimestre. Il voto complessivo sarà determinato dalla media matematica dei singoli voti ottenuti, approssimato per eccesso o per difetto all intero. Gli strumenti e i materiali saranno principalmente: - laboratorio di fisica e attività laboratoriali fatte in classe - libro di testo - audiovisivi - schede di lavoro Concorreranno alla valutazione finale altri indicatori: progressi significativi nel raggiungimento degli obiettivi minimi; capacità di organizzare il lavoro in classe e a casa ( saper prendere appunti, svolgere i compiti assegnati); corretto uso del tempo scuola; la partecipazione attiva al lavoro. Attività di supporto ed integrazione. Iniziative di recupero. Qualora fosse necessario per gli allievi in particolare difficoltà, saranno proposti corsi di recupero pomeridiano ed eventualmente soste didattiche per riprendere argomenti e concetti non pienamente compresi. Anno Scolastico Pag. 5
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