GLI ATTORI PUBBLICI - legame fra organizzazione ed interessi - legame fra pluralismo sociale e policentrismo amministrativo -

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1 Tendenze attuali: Centralità dell intervento comunale Rispetto delle esigenze unitarie tramite gli interventi di Stato e Regioni variabilità dello strumento di pianificazione generale in sede attuativa o a partire dall introduzione del PEEP nozione estesa di urbanistica o regolazione dell uso del territorio o conformazione mediante pianificazione dimensione temporale (durata dei vincoli) dimensione spaziale (zonizzazione) ponderazione di interessi cura di interessi settoriali attraverso vincoli vincolo = qualità di una porzione di territorio giuridicamente il vincolo implica la presenza di un interesse pubblico affidato ad amministrazione diversa da quella che procede direttamente alla pianificazione urbanistica => intese; pareri pluralità di provvedimenti disegno originario di tipo piramidale o piano territoriale di coordinamento o PRG o Piano particolareggiato (piani attuativi) disegno attuale secondo gerarchia degli interessi o possibilità di varianti ad opera dei piani attuativi o partecipazione di diversi soggetti alla produzione degli effetti giuridici o prevalenza del principio cronologico su quello gerarchico

2 GLI ATTORI PUBBLICI - legame fra organizzazione ed interessi - legame fra pluralismo sociale e policentrismo amministrativo - 1. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Art. 52 d.lgs. 112/ 98 - Uffici periferici (provveditorati alle opere pubbliche) - Funzione di indirizzo e coordinamento con riferimento All articolazione degli interventi di interesse statale (cfr. pure infrastrutture ed interessi comunitari) => norma inapplicata Alla tutela ambientale ed ecologica (con il Min. Amb.) Alla difesa del suolo delibera il CM, su proposta del Ministro delle Infrastrutture, d intesa con la conferenza Stato, Regioni, Enti Locali obbligo di comunicare alle Regioni i nuovi programmi di OOPP 2. Ministero dell ambiente (l. 349/ 86) a. Difesa del suolo b. Tutela dell ambiente c. Privo di articolazioni periferiche i. Regolazione delle aree protette di interesse nazionale ii. Difesa e riqualificazione dell ambiente iii. VIA di rilievo nazionale 3. Ministero per i beni e le attività culturali d.lgs. 368/ 98 a. Tutela, gestione, valorizzazione dei beni culturali b. Promozione della cultura urbanistica e architettonica - Progettazione di opere di rilevante interesse architettonico destinate ad attività culturali (intesa)

3 4. Regioni e Province Autonome a. Autonomia organizzativa (legge; atto amministrativo) b. 2 categorie di funzioni I. funzioni rivolte ad altri soggetti pubblici 1. indirizzo, coordinamento a. piano territoriale regionale, per area vasta => duplicazione con il livello provinciale b. provvedimenti legislativi o amministrativi (criteri, priorità di intervento) 2. controllo a. sostituzione dei comuni obbligati alla redazione del PRG (lr Calabria 19/2002: competenza alle Province) b. annullamento degli atti illegittimi degli enti locali c. controllo sostitutivo per rilascio dei permessi di costruire II. rivolte al territorio ed ai privati (funzioni precettive) 3. piani misti 4. Programmi delle OO.PP. 5. pianificazione a finalità specifica (piano paesaggistico; piani ambientali; piani di bacino; piani territoriali di parchi nazionali) 6. misure di salvaguardia 5. Province a. Ente artificiale b. Funzioni compresse fra Regione e Città metropolitana I. Piano territoriale di coordinamento provinciale II. Controllo della compatibilità dei PRG con la pianificazione territoriale di coordinamento provinciale (contenuto minimo) + possibili deleghe regionali 2. Città Metropolitane a. Enti di nuova istituzione b. Non necessaria immediata entificazione (accordi ed associazioni di comuni) purchè sia identificata un area metropolitana (deliberazione regionale, conforme alla proposta degli enti locali interessati) i. Competenza per l adozione di un piano territoriale di coordinamento metropolitano ii. Coordinamento con la regolazione urbanistica di livello comunale (PSC, piani attuativi, attività di controllo)

4 3. Comuni a. Potestà relative a i. Conformazione ii. Gestione iii. controllo competenze esercitate tramite consiglio comunale o approvazione PRG o pareri e intese in procedimenti di livello sovracomunale (localizzazione OOPP statali; piano di aree naturali; conferenze di servizi) dirigenti e responsabili uffici o autorizzazione o controllo e sanzione funzioni limitate della giunta o deliberazione di approvazione del progetto di PRG o consultazioni durante il procedimento di approvazione del PRG o approvazione di progetti planovolumetrici (opere di urbanizzazione minore) commissione edilizia (funzione consultiva; cfr. fin. 98) Rapporti con il cittadino: sportello unico (art. 5 TU edilizia)

5 Classificazione delle funzioni in materia urbanistica: funzione principale / funzioni ordinali A)- Funzione principale (cardinale) conformazione, regolazione dell uso tramite la PIANIFICAZIONE = ASSEGNAZIONE DELLA DISCIPLINA D USO A PORZIONI DEL TERRITORIO Pura o territoriale (piani di direttiva) conformativa Mista (piani di bacino, piani paesistici) Atti diversi (programmi delle opere pubbliche) Strategica. Diversa, ed estranea al ns. ordinamento per molti versi (P. Urbani) = analisi del bisogno, miglioramento delle infrastrutture, pianificazione dello sviluppo: non ha, in genere, carattere conformativo ma propone uno sviluppo eterodiretto. E programmazione, piuttosto che pianificazione Ma Cfr. art. 3 lr Calabria 19/2002 La pianificazione territoriale e urbanistica si informa ai seguenti obiettivi generali: a) promuovere un ordinato sviluppo del territorio, dei tessuti urbani e del sistema produttivo; b) assicurare che i processi di trasformazione preservino da alterazioni irreversibili i connotati materiali essenziali del territorio e delle sue singole componenti e ne mantengano i connotati culturali conferiti dalle vicende naturali e storiche; c) migliorare la qualità della vita e la salubrità degli insediamenti urbani; d) ridurre e mitigare l'impatto degli insediamenti sui sistemi naturali e ambientali; e) promuovere la salvaguardia, la valorizzazione ed il miglioramento delle qualità ambientali, architettoniche, culturali e sociali del territorio urbano, attraverso interventi di riqualificazione del tessuto esistente, finalizzati anche ad eliminare le situazioni di svantaggio territoriale; f) prevedere l'utilizzazione di nuovo territorio solo quando non sussistano alternative derivanti dalla sostituzione dei tessuti insediativi esistenti, ovvero dalla loro riorganizzazione e riqualificazione.

6 (segue: la funzione principale) Natura normativa, provvedimentale o mista degli atti di pianificazione? Criteri di distinzione (cfr.t.a.r. Catania (Sicilia) sez. II 04/07/2012 n. 1666) FORMALE = NOMEN JURIS SOSTANZIALE: Il potere normativo dell'amministrazione si distingue da quello provvedimentale o per essere caratterizzato dalla natura astratta e generale delle relative disposizioni, o per innovare l'ordinamento giuridico il provvedimento ha natura concreta e particolare ed è destinato ad avere effetto per soggetti che, anche se non determinati, sono determinabili a posteriori DIVERSITA DI EFFETTI Provvedimento generale - l impugnazione è dalla conoscenza (ma la pubblicazione implica conoscenza del contenuto: cfr. Tar Basilicata 811/20133) Atto normativo regolamentare - pr. l ignoranza della legge non è scusabile - deve essere impugnato entro - può essere impugnato senza termini di decadenza termine tuttavia La sentenza di annullamento di un provvedimento amministrativo (che, secondo un principio di carattere generale, esplicherebbe effetti soltanto fra le parti in causa) acquista, invece, efficacia erga omnes nel caso di un atto a contenuto generale ed inscindibile (qual è, nel caso di specie, la formazione del piano di zona), nel quale gli effetti dell'annullamento, per un vizio che riguardi il provvedimento nel suo insieme, non possono circoscriversi ai soli ricorrenti, ma si estendono obiettivamente a tutti i soggetti interessati dalla pianificazione e quindi dalla realizzazione degli interventi edilizi e dei connessi procedimenti espropriativi (Tar catania 1325/13) - devono essere denunciati i vizi - è conosciuto dal Giudice d ufficio - l annullamento ha efficacia limitata alle parti - l annullamento ha efficacia generale

7 NATURA DEL PRG Le disposizioni che stabiliscono la zonizzazione del territorio comunale, la destinazione funzionale di aree, l'individuazione degli standard urbanistici e la localizzazione di opere pubbliche o di interesse collettivo rivestono carattere provvedimentale, e non normativo, perché le stesse incidono, in assenza di generalità e astrattezza, sulla sfera giuridica di destinatari determinati o determinabili e con riferimento ad ambiti e beni individuati (T.A.R. Ancona (Marche) sez. I 09/01/2014, n. 32) La classificazione dipende anche dalla scelta legislativa di centrale interesse, comunque, l individuazione dell efficacia => prescrizioni ad efficacia indiretta (piani di direttiva, es. piani territoriali puri ) => prescrizioni conformative del territorio (incidono sul territorio in maniera non sufficientemente determinata da stabilire i caratteri dei singoli beni). Vincolo urbanistico di rinvio => prescrizioni conformative della proprietà (incidono sullo jus aedificandi)

8 B)- Funzioni ordinali (finalizzate al conseguimento della funzione principale): I. FUNZIONE DI SALVAGUARDIA a. Evitare trasformazioni non conformate b. Preservare l attuazione di programmazioni in itinere c. Es. misure di salvaguardia; standard ope legis II. FUNZIONE DI DISCIPLINA SOSTANZIALE a. Si rivolge agli attori della pianificazione b. Indica criteri, direttive, standard c. Es. piani territoriali di coordinamento regionali / provinciali III. FUNZIONE DI CONTROLLO a. Si rivolge ai privati o alle amministrazioni b. Es. provvedimenti autorizzativi singoli; poteri sostitutivi o di annullamento regionali IV. FUNZIONE SANZIONATORIA a. Ha funzione interdittiva e ripristinatoria b. Dal Comminare => all irrogare c. sanzioni penali ed amministrative V. FUNZIONE DI GESTIONE a. Diretta all attuazione delle previsioni generali b. Atti che integrano, dettagliandolo, il piano generale in funzione di interessi specifici c. Conformazione mediante incentivazione (si orientano gli investimenti, art. 41 Cost.) d. Previsione concreta di fattibilità e. Obiettivi urbanistici legati agli interessi sociali Es.: programmi pluriennali di attuazione, società di trasformazione urbana

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