Lezione XXVIII Sistemi vibranti a 2-n gdl. 6LVWHPLDSLJUDGLGLOLEHUWjQRQVPRU]DWL

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lezione XXVIII Sistemi vibranti a 2-n gdl. 6LVWHPLDSLJUDGLGLOLEHUWjQRQVPRU]DWL"

Transcript

1 6LVWHLDSLJUDGLGLOLEHUWjQRQVRU]DWL er un sistema non smorzato con gradi di libertà, le equazioni che ne governano il moto possono essere sempre scritte nella forma matriciale dove [ 0 ] e [ ] [ 0 ]{&& [() W } + [.]{[() W } = { I() W }. sono rispettivamente le matrici quadrate di massa e di rigidezza di ordine ; [W () e { I() W } sono i vettori di ordine degli spostamenti e delle forze agenti, entrambi funzione del tempo. { } Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti, ovvero calcolando le forze che agiscono sul sistema prima per [ 0, [ = 0 epoi quelle per [ = 0, [ 0, si possono facilmente determinare le equazioni di equilibrio dinamico delle due masse, ovvero [ && + [ + ( [ [ ) = I && [ + 3[ + ( [ [ ) = I che può essere riscritta come 0 && [ + [ I 0 + [ = && + 3 [ I 0 && [ +. [ = I [ ]{} [ ]{} { } con [ 0 ] [. ] {[ W} [ ( W) () = I() W [ () W e { } I = I A.A. 000/00

2 Consideriamo, dapprima la soluzione del moto libero che sarà del tipo { ()} = { } [W ; H λw dove{ ;} è un vettore di ordine di ampiezze indipendenti dal tempo. Imponendo la soluzione all equazione differenziale otteniamo la cui unica soluzione non banale è data da ([.] + λ [ 0 ]){;} H λw = { 0} + + λ det [ ] + λ [ 0] = det 0 = λ che è il polinomio di grado in λ le cui radici sono λ 4 ( ( )) λ + ( + ) = λ + λ + = 0 D E F E E F = + < 0, =± L λ λ ω D D D E E F = < 0 3,4 =± L λ λ ω D D D Sostituendo le radici nell equazione di partenza, avremo e ([.] ω [ 0 ]){;} = { 0} ([.] ω [ 0 ]){;} = { 0} che ci permettono di calcolare a meno di una costante arbitraria, dipendente dalle A.A. 000/00

3 condizioni iniziali, le deformate modali {;, o modi, del sistema associate a ogni frequenza propria ω i. el nostro caso } L + ω ; 0 = + 3 ω ; 0 Risolvendo la prima equazione ( + ω ) ; ; = 0 ovvero {;} = + ω ; e analogamente {;} = + ω ; el caso, a esempio, che = = e = = 3 =, abbiamo che e corrispondentemente ω = e ω = 3 {;} = ; e {;} = ; Moto libero per condizioni iniziali arbitrarie A.A. 000/00 3

4 Ritornando all equazione di partenza ([.] + λ [ 0 ]){;} H λw = { 0} potremmo premoltiplicarla per l inversa della matrice di massa ottenendo forma del tutto analoga a ([ 0 ] [.] + λ [,]){;} H { 0} λw = ([ $ ] γ [,]){ 9} = { 0} dove γ sono gli autovalori della matrice [A] e { 9} i corrispondenti autovettori. E ovvio che γ λ e { 9 } {;} el nostro caso si ha = 0 0 [ ] 0 [ $ ] = [ 0 ] [.] i cui autovalori e autovettori sono 3 {} γ = e [ 9 ] A.A. 000/00 4

5 ossiamo ora dimostrare l ortogonalità dei modi di vibrare. Infatti, abbiamo che e ([.] ω [ 0 ]){;} = { 0} ([.] ω [ 0 ]){;} = { 0} remoltiplicando la prima espressione per { } ; abbiamo {;} ([.] ω [ ]){ } { } { } [ ]{ } 0 ; = 0 ;. ; = ω {;} [ 0 ]{;} Trasponendo la seconda espressione e postmoltiplicandola per {;} otteniamo invece { } ([ ] [ ] ){ } { 0} { } [ ] ;. ω { } { } [ ] { } 0 ; = ;. ; = ; ω 0 ; Ma le matrici [ 0 ] e [. ] sono simmetriche per cui ω {;} [ 0 ]{ ;} = ω {;} [ 0 ]{;} ( ω ω ){;} [ 0 ]{;} = 0 ω ω 0, cioè le frequenze proprie sono distinte, abbiamo che ovvero se ( ) {;} [ 0 ]{ ;} {;} [.]{ ;} = = 0 ovvero i modi propri vibrare, associati a frequenze proprie distinte, sono ortogonali rispetto alla matrice di massa e rigidezza. Inoltre { } [ ]{ } ; 0 ; L L = e { } [ ]{ } LL ;. ; dove m ii e k ii sono chiamate rispettivamente massa e rigidezza generalizzata. el nostro esempio 0 = [ ] = ; = ; = ; = 6 0 Cerchiamo ora un sistema di coordinate libere che disaccoppi contemporaneamente il sistema tanto inerzialmente, quanto elasticamente, ovvero tale per cui le equazioni che, risolte, descrivano il moto del sistema siano disaccoppiate. L L = LL A.A. 000/00 5

6 Se costruiamo una matrice quadrata ψ le cui colonne siano costituite dai modi propri di vibrare, ovvero [ ψ ] e definiamo la trasformazione ; ; ; ; detta anche matrice modale {[( W) } = [ ψ ]{ T( W) } con T( W) { } detto vettore delle coordinate principali ovvero [ 0][ ψ]{ T &&} + [.][ ψ]{ T} = { I} [ ψ] [ 0][ ψ]{ T } [ ] [.][ ]{ T} [ ] && + ψ ψ = ψ { I} Da quanto sopra detto, si vede che dove GLDJ [ ] e [ ] [ ψ] [ 0 ][ ψ ] = GLDJ [ ] e [ ψ] [. ][ ψ ] = GLDJ [ ] GLDJ sono matrici diagonali, tali per cui i elementi LM = 0 e LM = 0 se M L el nostro caso con le due masse uguali tra loro, così come le tre rigidezze, si ha [ ] GLDJ 0 0 e GLDJ[ ] Ma 0 T&& 0 T I+ I 0 + = 0 6 T&& T I I [ ψ] ([. ] ω [ 0 ])[ ψ] = { 0} GLDJ [ ] ω GLDJ[ ] = { 0} oiché esiste l inversa di G L D J [ ] potremmo premoltiplicare l equazione per l inversa di G L D J [ ] ovvero ( ) = {} 0 ( [ ]) [ ] ω [ ] = {} 0 ( [ ]) [ ] ω [ ] GLDJ GLDJ GLDJ GLDJ GLDJ, A.A. 000/00 6

7 ( [ ]) [ ] ω [ ] ( ) = {} 0 ( [ ]) [ ] ω [ ] = {} 0 GLDJ GLDJ GLDJ GLDJ GLDJ, dove ( [ ]) [ ] 0 = ω 0 3 GLDJ GLDJ GLDJ Al medesimo risultato, saremmo pervenuti se avessimo normalizzato i modi di vibrare, dividendone tutte le componenti per la costante. Analizziamo, ora, la risposta forzata. [ ]{&&()} + [ ]{ ()} = { } L W 0 [ W. [ W I H ω che a regime ammetterà una soluzione del tipo { ()} = { } L W [ W [ H ω dove il vettore delle ampiezze di vibrazione {[} è soluzione di ([ ] ω [ ]){ } = { } {} = [ ] ω [ ] ( ) { }. 0 [ I [. 0 I che può essere anche riscritta come {[} = + ( ω) { I} dove + ( ω) èla receptance matrix del sistema, quadrata di ordine, e ne costituisce il modello della sua risposta in frequenza. Ritornando alla definizione Ma e quindi ([ ] [ ]) [ ] [ ] ( ) ( ) ( ω) = ω ω = ( ω) [ ] ([ ] [ ])[ ] [ ] ( ) [ ] ( ( )) [ ] = = ψ. ω 0 ψ GLDJ ω ω, ψ + ω ψ ( ) [ ] [ ] [ ] ( ω) = ψ ω ω ψ + GLDJ, da cui si evince che la receptance matrix è simmetrica A.A. 000/00

8 M ( ω) ( ) [ ] [ ] [ ] ( ω) = ψ ω ω ψ + GLDJ, ( ) ( ) U= [ [ ; ; = = ( ω) = = I M U M U M ω I M ω ωu ω da cui si nota come il sistema possa andare in risonanza, qualora la pulsazione della forzante ω uguagli una delle frequenze ω proprie del sistema vibrante. Ritornando al nostro sistema vibrante, risulta che risolvendo il sistema di equazioni lineari 4 mentre in termini modali U + ω ω = = 3 4 ω + ω ( / ω )(3 / ω ) = = 3 4 ω + ω ( / ω )(3 / ω ) 4 ω = + = ( / ω ) (3 / ω ) ( / ω )(3 / ω ) = = ( / ω ) (3 / ω ) ( / ω )(3 / ω ) Risposta del I modo Risposta del II modo Come si vede dal grafico a fianco, ove è mostrato l andamento del modulo di h, non si commette un grande errore se studiamo la risposta del sistema nell intorno della prima frequenza propria considerando la risposta di un sistema che abbia massa modale pari a m e rigidezza pari a k. Analogo discorso si può fare considerando la sola risposta dovuta alla seconda frequenza propria se la pulsazione della forzante è di valore non dissimile da questa. Ovvero abbiamo, empiricamente, dimostrato che pur essendo i modelli fisici continui, poiché le loro frequenze proprie sono ragionevolmente separate nel dominio delle frequenze, è lecito, nell ipotesi che lo spettro della forzante sia limitato nello stesso dominio, considerare il contributo di un numero limitato di modi le cui frequenze A.A. 000/00 8

9 proprie associate stanno nel dominio dello spettro della forzante. Ovvero: è possibile studiare la risposta dinamica a regime di un sistema continuo con un modello matematico con un numero discreto di gradi di libertà. e consegue, inoltre, che misurando sperimentalmente la receptance matrix, dalla risposta misurata nell intorno di una risonanza possiamo ricavare i parametri modali (massa modale o massa generalizzata m ii e rigidezza modale o rigidezza generalizzata k ii ) così come il modo di vibrare. A.A. 000/00 9

Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1

Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Vibrazioni libere non smorzate 1/6 Le equazioni del moto di un sistema

Dettagli

Costruzioni in zona sismica

Costruzioni in zona sismica Costruzioni in zona sismica Lezione 11 Analisi dinamica e risposta di sistemi a più gradi di libertà Lezione 11 Analisi modale Lezione 11 Scopo e procedimento Le equazioni del moto, che sono accoppiate,

Dettagli

Costruzioni in zona sismica

Costruzioni in zona sismica Costruzioni in zona sismica Lezione 8 Sistemi a più gradi di liberà: Oscillazioni libere in assenza di smorzamento N equazioni differenziali omogenee accoppiate tramite la matrice delle masse, la matrice

Dettagli

Vibrazioni Meccaniche

Vibrazioni Meccaniche Vibrazioni Meccaniche A.A. 2-22 Esempi di scrittura dell equazione di moto per sistemi a 2 gdl Turbina Una turbina pone in rotazione un generatore elettrico per mezzo della trasmissione schematizzata in

Dettagli

Dinamica dei Sistemi Aerospaziali Esercitazione 17

Dinamica dei Sistemi Aerospaziali Esercitazione 17 Dinamica dei Sistemi Aerospaziali Esercitazione 7 9 dicembre 0 M, ft G k, r k, r b z l l y Figura : Sistema a gradi di libertà. Il sistema meccanico rappresentato in Figura è composto da una trave di massa

Dettagli

Esempio 1 Determinazione modi propri e forme modali per sistema a 2 gdl 7.1

Esempio 1 Determinazione modi propri e forme modali per sistema a 2 gdl 7.1 Corso Corso di Progettazione di Costruzione Assistita di Macchine delle Strutture Dinamica Meccaniche Strutturale Parte I Esempio 1 Determinazione modi propri e forme modali per sistema a gdl CdL Specialistica/Magistrale

Dettagli

Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale

Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale Calcolo della risposta di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dell Analisi Modale Lezione 1/ Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Disaccoppiamento delle equazioni

Dettagli

11 Piccole oscillazioni attorno a posizioni stabili

11 Piccole oscillazioni attorno a posizioni stabili 11 Piccole oscillazioni attorno a posizioni stabili Consideriamo un sistema con l gradi di libertà descrivibile mediante le coordinate lagrangiane (q 1,..., q l ). Supponiamo che i vincoli siano lisci

Dettagli

Matematica per Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali Primo appello 7/02/2012 Tema A

Matematica per Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali Primo appello 7/02/2012 Tema A Matematica per Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali Primo appello 7/02/202 Tema A NOME:..................................................... COGNOME:.....................................................

Dettagli

Metodi di riduzione del modello dinamico Dott. Lotti Nevio

Metodi di riduzione del modello dinamico Dott. Lotti Nevio 1. Metodi di riduzione del modello dinamico Nel mettere insieme modelli dinamici di elementi diversi di una struttura (come avviene nel caso di un velivolo e del suo carico utile, ma anche per i diversi

Dettagli

Lezione 19: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (10)

Lezione 19: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (10) Lezione 9: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti () Federico Cluni 3 aprile 25 Coefficenti di massa partecipante Si abbia un sistema discreto a più gradi di libertà descritto dalle seguenti:

Dettagli

1 - Matrice delle masse e delle rigidezze

1 - Matrice delle masse e delle rigidezze Cilc per tutti gli appunti (AUOMAZIONE RAAMENI ERMICI ACCIAIO SCIENZA delle COSRUZIONI ) e-mail per suggerimenti SEMPLICE ESEMPIO NUMERICO DEL MEODO DI ANALISI DINAMICA Si vuole qui chiarire con un semplice

Dettagli

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI Ing. Cristian

Dettagli

Lezione XXI Sistemi vibranti a 1gdl-Moto forzato non smorzato MOTI FORZATI PER SPOSTAMENTO DI VINCOLO

Lezione XXI Sistemi vibranti a 1gdl-Moto forzato non smorzato MOTI FORZATI PER SPOSTAMENTO DI VINCOLO Sistemi vibranti a gdl-moto forzato non smorzato MOTI FORZATI PER SPOSTAMETO DI VICOLO Consideriamo il solito sistema che si muova rispetto a un osservatore assoluto con una legge \W nota. \W Scrivendo

Dettagli

DINAMICA DELLE VIBRAZIONI LIBERE DEI SISTEMI A UN GRADO DI LIBERTÁ (SDOF)

DINAMICA DELLE VIBRAZIONI LIBERE DEI SISTEMI A UN GRADO DI LIBERTÁ (SDOF) INAMICA ELLE VIBRAZIONI LIBERE EI SISTEMI A UN GRAO I LIBERTÁ (SOF) M. Bozza Copyright AEPRON Tutti i iritti Riservati - www.adepron.it INAMICA ELLE VIBRAZIONI LIBERE EI SISTEMI A UN GRAO I LIBERTÁ (SOF)

Dettagli

Lezione 17: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (8)

Lezione 17: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (8) Lezione 17: Sistemi a più gradi di libertà: sistemi discreti (8) Federico Cluni 28 aprile 215 Esempi SEZIONE DA COMPLETARE Applicazione dell analisi modale per azioni sismiche Sia data la struttura in

Dettagli

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 2 Secondo Appello 7 Settembre 2016

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 2 Secondo Appello 7 Settembre 2016 Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria Secondo Appello 7 Settembre 6 Cognome: Nome: Matricola: Es.: punti Es.: 7 punti Es.3: 7 punti Es.4: 7 punti Totale. Sia f : R 3 R 3 l applicazione

Dettagli

1 Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche

1 Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche 1 Risposta dinamica di strutture elastiche: forme periodiche Le equazioni di equilibrio del sistema elastico ai vari gradi di libertà si presenta nella forma generica ove: Mẍ + Cẋ + Kx = F t), x = xt)

Dettagli

Corso di Matematica II Anno Accademico Esercizi di Algebra Lineare. Calcolo di autovalori ed autovettori

Corso di Matematica II Anno Accademico Esercizi di Algebra Lineare. Calcolo di autovalori ed autovettori Esercizio 1 Corso di Matematica II Anno Accademico 29 21. Esercizi di Algebra Lineare. Calcolo di autovalori ed autovettori May 7, 21 Commenti e correzioni sono benvenuti. Mi scuso se ci fosse qualche

Dettagli

(h + 1)y + hz = 1. 1 [5 punti] Determinare le eventuali soluzioni del seguente sistema di congruenze: 2x 5 mod 3 3x 2 mod 5.

(h + 1)y + hz = 1. 1 [5 punti] Determinare le eventuali soluzioni del seguente sistema di congruenze: 2x 5 mod 3 3x 2 mod 5. Dipartimento di Matematica e Informatica Anno Accademico 07-08 Corso di Laurea in Informatica (L-) Prova scritta di Matematica Discreta ( CFU) 8 Luglio 08 [5 punti] Determinare le eventuali soluzioni del

Dettagli

CAPITOLO 14. Quadriche. Alcuni esercizi di questo capitolo sono ripetuti in quanto risolti in maniera differente.

CAPITOLO 14. Quadriche. Alcuni esercizi di questo capitolo sono ripetuti in quanto risolti in maniera differente. CAPITOLO 4 Quadriche Alcuni esercizi di questo capitolo sono ripetuti in quanto risolti in maniera differente. Esercizio 4.. Stabilire il tipo di quadrica corrispondente alle seguenti equazioni. Se si

Dettagli

Esercizio 2. Consideriamo adesso lo spazio di funzioni V = {f : [0, 1] R}. Dire quali dei seguenti insiemi di funzioni sono sottospazi.

Esercizio 2. Consideriamo adesso lo spazio di funzioni V = {f : [0, 1] R}. Dire quali dei seguenti insiemi di funzioni sono sottospazi. 1 Esercizi 1.1 Spazi vettoriali Studiare gli insiemi definiti di seguito, e verificare quali sono spazi vettoriali e quali no. Per quelli che non lo sono, dire quali assiomi sono violati. x 1, x 2, x 3

Dettagli

Lezione XXVI Sistemi vibranti a 1 gdl 9,%5$=,21,75$16,725,(

Lezione XXVI Sistemi vibranti a 1 gdl 9,%5$=,21,75$16,725,( ezione XXVI 9,%5$=,,75$6,75,( Quando un sistema dinamico viene sollecitato da una eccitazione non periodica applicata improvvisamente, come nel caso di un impulso, le risposte a tali eccitazioni sono dette

Dettagli

Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà. Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità

Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà. Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità Formulazione delle equazioni del moto per un sistema lineare a tre gradi di libertà Proprietà delle matrici di rigidezza e di flessibilità Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture Introduzione In

Dettagli

Costruzioni in Zona Sismica

Costruzioni in Zona Sismica Costruzioni in Zona Sismica Lezione 9 Sistemi a più gradi di libertà Oscillazioni libere non smorzate Oscillazioni libere non smorzate Espansione modale degli spostamenti Ogni insieme di N vettori indipendenti

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica. Analisi modale

CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica. Analisi modale CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica Analisi modale Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Università di Bologna Tel. 5 9334 e-mail: claudio.melchiorri@unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~cmelchiorri

Dettagli

si tratta di una forzante sinusoidale

si tratta di una forzante sinusoidale si tratta di una forzante sinusoidale funzione di e quindi di se! è trascurabile AF è massima quando: caratteristiche della forzante: caratteristiche dell oscillatore: qualunque sia t potenza

Dettagli

Modellazione dinamica di un ingranaggio

Modellazione dinamica di un ingranaggio Modellazione dinamica di un ingranaggio Si scrivano le equazioni della dinamica per l ingranaggio in figura, costituito da una coppia di ruote dentate rette da cuscinetti a sfere. Si trascuri il gioco

Dettagli

Geometria Appello I Sessione Invernale Corso di laurea in fisica A.A 2018/2019 Canali A C, L Pa, Pb Z

Geometria Appello I Sessione Invernale Corso di laurea in fisica A.A 2018/2019 Canali A C, L Pa, Pb Z Geometria Appello I Sessione Invernale Corso di laurea in fisica A.A 8/9 Canali A C, L Pa, Pb Z Durata: ore e 3 minuti Alessandro D Andrea Simone Diverio Paolo Piccinni Riccardo Salvati Manni 5 giugno

Dettagli

Esercizi sulle coniche (prof.ssa C. Carrara)

Esercizi sulle coniche (prof.ssa C. Carrara) Esercizi sulle coniche prof.ssa C. Carrara Alcune parti di un esercizio possono ritrovarsi in un altro esercizio, insieme a parti diverse. È un occasione per affrontarle da un altra angolazione.. Determinare

Dettagli

Matematica Discreta I

Matematica Discreta I Matematica Discreta I 5 Febbraio 8 TEMA A Esercizio Sia data la matrice A M (R) A = (i) Calcolare gli autovalori di A (ii) Determinare una base di R composta di autovettori di A (iii) Diagonalizzare la

Dettagli

ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA

ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA ANALISI MATEMATICA I MODULO, I e II MODULO, II MODULO CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA Prova scritta del 6 giugno 2004: soluzioni ESERCIZIO - Data la funzione f) 3 2 4 + 27 + 9 2 ) /3 4 + 27, + 9 si chiede

Dettagli

Traiettorie nello spazio degli stati

Traiettorie nello spazio degli stati . Traiettorie nello spazio degli stati Per mostrare i tipici andamenti delle traiettorie nello spazio degli stati in funzione della posizione dei poli del sistema si farà riferimento ad un esempio: un

Dettagli

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta

Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Analisi sismica di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà con il metodo dello Spettro di Risposta Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Analisi sismica con lo spettro di risposta

Dettagli

ATTENZIONE: : giustificate le vostre argomentazioni! Geometria Canale 3. Lettere J-PE (Prof P. Piazza) Esame scritto del 12/02/2014. Compito A.

ATTENZIONE: : giustificate le vostre argomentazioni! Geometria Canale 3. Lettere J-PE (Prof P. Piazza) Esame scritto del 12/02/2014. Compito A. Geometria Canale. Lettere J-PE (Prof P. Piazza) Esame scritto del 12/02/2014. Compito A. Nome e Cognome: Numero di Matricola: Esercizio Punti totali Punteggio 1 7 2 6 6 4 6+1 5 6+2 Totale 1+ ATTENZIONE:

Dettagli

2 2 2 A = Il Det(A) = 2 quindi la conica è non degenere, di rango 3.

2 2 2 A = Il Det(A) = 2 quindi la conica è non degenere, di rango 3. Studio delle coniche Ellisse Studiare la conica di equazione 2x 2 + 4xy + y 2 4x 2y + 2 = 0. Per prima cosa dobbiamo classificarla. La matrice associata alla conica è: 2 2 2 A = 2 2 2 Il DetA = 2 quindi

Dettagli

Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test 1: soluzioni

Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test 1: soluzioni Corso di Geometria Ing. Informatica e Automatica Test : soluzioni k Esercizio Data la matrice A = k dipendente dal parametro k, si consideri il k sistema lineare omogeneo AX =, con X = x x. Determinare

Dettagli

Possiamo scrivere le tre precedenti espressioni in un'unica equazione matriciale:

Possiamo scrivere le tre precedenti espressioni in un'unica equazione matriciale: A1. Considerazioni sul cambio di un sistema di riferimento cartesiano ortogonale Sia xyz un sistema di riferimento cartesiano ortogonale di origine O e di riferimento cartesiano pure di origine O. un secondo

Dettagli

1.3 Sistemi non lineari ad 1 grado di libertà. 1.4 Sistemi non lineari a 2 gradi di libertà 1.5 Sistemi multicorpo. 1.6 La dinamica del corpo rigido

1.3 Sistemi non lineari ad 1 grado di libertà. 1.4 Sistemi non lineari a 2 gradi di libertà 1.5 Sistemi multicorpo. 1.6 La dinamica del corpo rigido V Indice XIII XVII 1 1 12 13 19 21 23 25 26 27 27 34 43 52 54 57 62 64 67 67 69 73 75 79 82 Prefazione Introduzione Cap. 1 Sistemi multi-corpo a 1-n gradi di libertà 1.1 Coordinate cartesiane, gradi di

Dettagli

Esercizi sulle coniche (prof.ssa C. Carrara)

Esercizi sulle coniche (prof.ssa C. Carrara) Esercizi sulle coniche prof.ssa C. Carrara Alcune parti di un esercizio possono ritrovarsi in un altro esercizio, insieme a parti diverse. È un occasione per affrontarle più volte.. Stabilire il tipo di

Dettagli

Esercizi di teoria dei sistemi

Esercizi di teoria dei sistemi Esercizi di teoria dei sistemi Controlli Automatici LS (Prof. C. Melchiorri) Esercizio Dato il sistema lineare tempo continuo: ẋ(t) 2 y(t) x(t) x(t) + u(t) a) Determinare l evoluzione libera dello stato

Dettagli

Analisi Matematica III modulo Soluzioni della prova scritta preliminare n. 2

Analisi Matematica III modulo Soluzioni della prova scritta preliminare n. 2 Analisi Matematica III modulo Soluzioni della prova scritta preliminare n. Corso di laurea in Matematica, a.a. 003-004 17 dicembre 003 1. Si consideri la funzione f : R R definita da f(x, y) = x 4 y arctan

Dettagli

Geometria A. Università degli Studi di Trento Corso di laurea in Matematica A.A. 2017/ Maggio 2018 Prova Intermedia

Geometria A. Università degli Studi di Trento Corso di laurea in Matematica A.A. 2017/ Maggio 2018 Prova Intermedia Geometria A Università degli Studi di Trento Corso di laurea in Matematica A.A. 7/8 Maggio 8 Prova Intermedia Il tempo per la prova è di ore. Durante la prova non è permesso l uso di appunti e libri. Esercizio

Dettagli

Università degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Tutorato di Geometria 1

Università degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Tutorato di Geometria 1 Università degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Tutorato di Geometria 1 A.A. 28-29 - Docente: Prof. E. Sernesi Tutori: Andrea Abbate e Matteo Acclavio Soluzioni del tutorato numero 1 14

Dettagli

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE 1 Funzioni libere I punti stazionari di una funzione libera di più variabili si ottengono risolvendo il sistema di equazioni

Dettagli

PROVE D'ESAME DI MATEMATICA DISCRETA A.A. 2010/2011

PROVE D'ESAME DI MATEMATICA DISCRETA A.A. 2010/2011 PROVE D'ESAME DI MATEMATICA DISCRETA A.A. 200/20 07/06/20 () In R 3 [t], lo spazio vettoriale dei polinomi nella variabile t di grado al piú 3, sia u = t 2 5t + 6 e w = t 3 + t 2 t. (a) Determinare una

Dettagli

METODI DI ANALISI ESEMPI 2

METODI DI ANALISI ESEMPI 2 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 374 DEL 3 3, 8 aprile 1 maggio 4 METODI DI ANALISI ESEMPI 1 Dati struttura ESEMPIO Edificio adibito ad uso uffici Edificio di due piani

Dettagli

Corso di Geometria Meccanica, Elettrotecnica Esercizi 11: soluzioni

Corso di Geometria Meccanica, Elettrotecnica Esercizi 11: soluzioni Corso di Geometria 0- Meccanica Elettrotecnica Esercizi : soluzioni Esercizio Scrivere la matrice canonica di ciascuna delle seguenti trasformazioni lineari del piano: a) Rotazione di angolo π b) Rotazione

Dettagli

METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 4 DICEMBRE 2018

METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 4 DICEMBRE 2018 METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 4 DICEMBRE 18 Si risolvano cortesemente i seguenti problemi, sapendo che verranno valutati: 1 la correttezza del risultato ottenuto e della procedura utilizzata;

Dettagli

1 Addendum su Diagonalizzazione

1 Addendum su Diagonalizzazione Addendum su Diagonalizzazione Vedere le dispense per le definizioni di autovettorre, autovalore e di trasformazione lineare (o matrice) diagonalizzabile. In particolare, si ricorda che una condizione necessaria

Dettagli

Oscillazioni libere e risonanza di un circuito RLC-serie (Trattazione analitica del circuito RLC-serie)

Oscillazioni libere e risonanza di un circuito RLC-serie (Trattazione analitica del circuito RLC-serie) III a Esperienza del Laboratorio di Fisica Generale II Oscillazioni libere e risonanza di un circuito LC-serie (Trattazione analitica del circuito LC-serie) Con questa breve nota si vuole fornire la trattazione

Dettagli

Transitori del secondo ordine

Transitori del secondo ordine Università di Ferrara Corso di Teoria dei circuiti Transitori del secondo ordine Si consideri il circuito in figura e si supponga che all istante la corrente della serie e la tensione sul condensatore

Dettagli

1 giugno Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

1 giugno Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono stati consegnati tre fogli, stampati fronte e retro. Come prima cosa scrivi

Dettagli

Algebra lineare Geometria 1 15 luglio 2009

Algebra lineare Geometria 1 15 luglio 2009 Algebra lineare Geometria 1 15 luglio 2009 Esercizio 1. Nello spazio vettoriale reale R 3 [x] si considerino l insieme A k = {1 + x, k + (1 k)x 2, 1 + (k 1)x 2 + x 3 }, il vettore v k = k + kx x 3 e la

Dettagli

Sistemi continui oscillanti unidimensionali (corde vibranti)

Sistemi continui oscillanti unidimensionali (corde vibranti) Edoardo Milotti 4/10/2005 Sistemi continui oscillanti unidimensionali (corde vibranti Consideriamo due oscillatori armonici accoppiati linearmente. Fisicamente ciò si può realizzare, ad esempio, con due

Dettagli

Esercitazione 05: Trasformata di Laplace e funzione di trasferimento

Esercitazione 05: Trasformata di Laplace e funzione di trasferimento Esercitazione 05: Trasformata di Laplace e funzione di trasferimento 28 marzo 208 (3h) Fondamenti di Automatica Prof. M. Farina Responsabile delle esercitazioni: Enrico Terzi Queste dispense sono state

Dettagli

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Filippo F. Favale 10 aprile 01 Esercizio 1 Sia E 3 lo spazio euclideo tridimensionale dotato di un riferimento cartesiano ortonormale di coordinate

Dettagli

Algebra lineare e geometria AA Esercitazione del 14/6/2018

Algebra lineare e geometria AA Esercitazione del 14/6/2018 Algebra lineare e geometria AA. 2017-2018 Esercitazione del 14/6/2018 1) Siano A, B due matrici n n tali che 0 < rk(a) < rk(b) = n. (a) AB è invertibile. (b) rk(ab) = nrk(b). (c) det(ab) = det(a). (d)

Dettagli

AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZI

AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZI AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZI. Esercizi Esercizio. Sia f : R 3 R 3 l endomorfismo definito da f(x, y, z) = (x+y, y +z, x+z). Calcolare gli autovalori ed una base per ogni autospazio di f. Dire se

Dettagli

Sistemi vibranti ad 1 gdl

Sistemi vibranti ad 1 gdl Sistemi vibranti ad 1 gdl - vibrazioni forzate - 14 novembre 2 Le vibrazioni forzate di un sistema ad 1 gdl sono descritte dall equazione: mẍ + cẋ + x = F sin(ωt) (1) dove, con riferimento alla figura

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE210 - Geometria 2 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE210 - Geometria 2 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE0 - Geometria a.a. 08-09 Prova scritta del --09 TESTO E SOLUZIONI Svolgere tutti gli esercizi.. Sia k R tale che k > 0, k 4 e sia b k : R

Dettagli

Prova scritta di Geometria 18/01/2016, Soluzioni Ing. Meccanica a.a

Prova scritta di Geometria 18/01/2016, Soluzioni Ing. Meccanica a.a Prova scritta di Geometria 8//26, Soluzioni Ing. Meccanica a.a. 25-6 Esercizio È data la conica γ : 3x2 2xy + 3y 2 + 8x + 3 =. a) Verificare che la conica è un ellisse e determinarne la forma canonica.

Dettagli

Algebra Lineare Autovalori

Algebra Lineare Autovalori Algebra Lineare Autovalori Stefano Berrone Sandra Pieraccini Dipartimento di Matematica Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24, 10129, Torino, Italy e-mail: sberrone@calvino.polito.it sandra.pieraccini@polito.it

Dettagli

AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello dell 8 luglio 2008: testo e soluzione

AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello dell 8 luglio 2008: testo e soluzione AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello dell 8 luglio 8: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema con ingresso u ed uscita y descritto dalle seguenti equazioni:

Dettagli

Metodi di calcolo nella dinamica delle strutture

Metodi di calcolo nella dinamica delle strutture FRANCESCO CESARI Metodi di calcolo nella dinamica delle strutture PITAGOR~ EDITRICE BOLOGN~ ellunl AAlE --"-- -- ---~!'. di Architettura ersitano lstitito Unt~ E N E Z I A ostr B 769 BIBLIOTECA CENTRALE

Dettagli

Tempo a disposizione: 150 minuti. 1 È dato l endomorfismo f : R 3 R 3 definito dalle relazioni

Tempo a disposizione: 150 minuti. 1 È dato l endomorfismo f : R 3 R 3 definito dalle relazioni Università degli Studi di Catania Anno Accademico 2014-2015 Corso di Laurea in Informatica Prova in itinere di Matematica Discreta (12 CFU) 17 Aprile 2015 Prova completa Tempo a disposizione: 150 minuti

Dettagli

Sistemi vibranti ad 1 gdl

Sistemi vibranti ad 1 gdl Università degli Studi di Bergamo Dipartimento di Ingegneria Sistemi vibranti ad 1 gdl - vibrazioni forzate - rev. 1. Le vibrazioni forzate di un sistema ad 1 gdl sono descritte dall equazione: mẍ + cẋ

Dettagli

Complemento ortogonale e proiezioni

Complemento ortogonale e proiezioni Complemento ortogonale e proiezioni Dicembre 9 Complemento ortogonale di un sottospazio Sie E un sottospazio di R n Definiamo il complemento ortogonale di E come l insieme dei vettori di R n ortogonali

Dettagli

Appunti di Geometria - 2

Appunti di Geometria - 2 Appunti di Geometria - Samuele Mongodi - s.mongodi@sns.it Cambi di base e applicazioni lineari Richiami Sia V uno spazio vettoriale di dimensione n sul campo K, con base assegnata e,..., e n } (ad esempio

Dettagli

Esame Scritto di Meccanica Quantistica Traccia di soluzione

Esame Scritto di Meccanica Quantistica Traccia di soluzione Esame Scritto di Meccanica Quantistica Traccia di soluzione 7 Giugno 7. Per esprimere la hamiltoniana data H = P 4m + p m + mω X + x ) in termini di x e x si esegue il cambiamento di coordinate ) X = x

Dettagli

Fenomeni Oscillatori: Equazioni di Base della Meccanica del Punto Materiale

Fenomeni Oscillatori: Equazioni di Base della Meccanica del Punto Materiale Fenomeni Oscillatori: Equazioni di Base della Meccanica del Punto Materiale Lezione del Corso di Esercitazioni di Laboratorio di Meccanica, Roma, 5 Maggio, 2014 Roberto Bonciani 1, Diparto di Fisica dell

Dettagli

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 27 GIUGNO 2016

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 27 GIUGNO 2016 FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 7 GIUGNO 06 MATTEO LONGO Ogni versione del compito contiene solo due tra i quattro esercizi 6-7-8-9. Esercizio. Considerare

Dettagli

Classificazione delle coniche.

Classificazione delle coniche. Classificazione delle coniche Ora si vogliono studiare i luoghi geometrici rappresentati da equazioni di secondo grado In generale, non è facile riconoscere a prima vista di che cosa si tratta, soprattutto

Dettagli

Lez.22 Circuiti dinamici di ordine due. 2. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 22 Pagina 1

Lez.22 Circuiti dinamici di ordine due. 2. Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A , Elettrotecnica. Lezione 22 Pagina 1 Lez.22 Circuiti dinamici di ordine due. 2 Università di Napoli Federico II, CdL Ing. Meccanica, A.A. 2017-2018, Elettrotecnica. Lezione 22 Pagina 1 Equazioni di stato L analisi dei circuiti dinamici tramite

Dettagli

Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare.

Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare. Esercizi di ripasso: geometria e algebra lineare. Esercizio. Sia r la retta passante per i punti A(2,, 3) e B(,, 2) in R 3. a. Scrivere l equazione cartesiana del piano Π passante per A e perpendicolare

Dettagli

Geometria 2. Università degli Studi di Trento Corso di Laurea in Matematica A.A. 2011/ febbraio 2013

Geometria 2. Università degli Studi di Trento Corso di Laurea in Matematica A.A. 2011/ febbraio 2013 Geometria Università degli Studi di Trento Corso di Laurea in Matematica A.A. 0/0 4 febbraio 03 Si svolgano i seguenti esercizi. Esercizio. Sia E 3 il 3-spazio euclideo dotato del riferimento cartesiano

Dettagli

Introduzione agli elementi finiti. Roberto Lugli

Introduzione agli elementi finiti. Roberto Lugli Introduzione agli elementi finiti Roberto Lugli 27 dicembre 2014 Indice 1 Elementi di matematica 2 1.1 Richiami di algebra lineare................... 2 1.2 Ricerca degli autovalori e degli autovettori...........

Dettagli

0 < x 3. A1 1 [7 punti] Determinare le eventuali soluzioni del seguente sistema di congruenze: x 2 mod 5 2x 1 mod 3. x 21 mod 7

0 < x 3. A1 1 [7 punti] Determinare le eventuali soluzioni del seguente sistema di congruenze: x 2 mod 5 2x 1 mod 3. x 21 mod 7 Dipartimento di Matematica e Informatica Anno Accademico 017-018 Corso di Laurea in Informatica L-31 Prova scritta di Matematica Discreta 1 CFU 5 Settembre 018 A1 1 [7 punti] Determinare le eventuali soluzioni

Dettagli

Costruzioni in zona sismica

Costruzioni in zona sismica Costruzioni in zona sismica Lezione 7 Sistemi a più gradi di libertà Il problema dinamico viene formulato con riferimento a strutture con un numero finito di gradi di libertà. Consideriamo le masse concentrate

Dettagli

POTENZE DI MATRICI QUADRATE

POTENZE DI MATRICI QUADRATE POTENZE DI MATRICI QUADRATE In alcune applicazioni pratiche, quali lo studio di sistemi dinamici discreti, può essere necessario calcolare le potenze A k, per k N\{0}, di una matrice quadrata A M n n (R)

Dettagli

Corso interno di Matematica compito scritto del n n+1

Corso interno di Matematica compito scritto del n n+1 Corso interno di Matematica compito scritto del 4.07.05 1. Dire se la serie converge e giustificare la risposta. n=1 1 n n+1 n Soluzione: Il criterio della radice o del rapporto falliscono; proviamo col

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a. 2011-2012 Prova scritta del 28-1-2013 TESTO E SOLUZIONI 1. Per k R considerare il sistema lineare X 1 X 2 + kx 3 =

Dettagli

AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 20 luglio 2006: testo e soluzione

AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 20 luglio 2006: testo e soluzione AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 2 luglio 26: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema lineare con ingresso u ed uscita y descritto dalle seguenti

Dettagli

k 2 m 1 u 2 Figura 1 z 1 β m 1 ż 1 + β m 1 ż m 2 z 2 β m 2 ẋ = A x + B u y = C x + D u

k 2 m 1 u 2 Figura 1 z 1 β m 1 ż 1 + β m 1 ż m 2 z 2 β m 2 ẋ = A x + B u y = C x + D u Esercizio Si consideri il sistema meccanico riportato in Figura, dove m e m sono le masse dei carrelli, z e z sono le rispettive posizioni, k e k sono i coefficienti elastici delle molle, e β è un coefficiente

Dettagli

Applicazioni lineari e diagonalizzazione

Applicazioni lineari e diagonalizzazione Applicazioni lineari e diagonalizzazione Autospazi Autovettori e indipendenza lineare Diagonalizzabilità e autovalori 2 2006 Politecnico di Torino 1 Esempio (1/6) Utilizzando un esempio già studiato, cerchiamo

Dettagli

AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 10 settembre 2008: testo e soluzione. y = x 2. x 1 = 1 x 2 = 1

AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 10 settembre 2008: testo e soluzione. y = x 2. x 1 = 1 x 2 = 1 AUTOMATICA I (Ingegneria Biomedica - Allievi da L a Z) Appello del 1 settembre 28: testo e soluzione Prof. Maria Prandini 1. Si consideri il sistema non lineare descritto dalle seguenti equazioni: ẋ 1

Dettagli

Università di Pisa. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare

Università di Pisa. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare Università di Pisa Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare Cognome e Nome: Corso di studi: Anno di iscrizione: Numero di matricola: Scritto n. 1 del 16 Esercizio 1. Si studi

Dettagli

CdL in Ingegneria Industriale (A-E e F-O)

CdL in Ingegneria Industriale (A-E e F-O) CdL in Ingegneria Industriale (A-E e F-O) Prova scritta di Algebra lineare e Geometria- Febbraio 06 Durata della prova: tre ore. È vietato uscire dall aula prima di aver consegnato definitivamente il compito.

Dettagli

Geometria e algebra lineare 7/2/2018 Corso di laurea in Ing. Elett. Tel., Ing. Inf. Org. e Informatica Correzione

Geometria e algebra lineare 7/2/2018 Corso di laurea in Ing. Elett. Tel., Ing. Inf. Org. e Informatica Correzione Geometria e algebra lineare 7//08 Corso di laurea in Ing. Elett. Tel., Ing. Inf. Org. e Informatica Correzione A Esercizio A Siano r la retta passante per i punti A = (0,, 0) e B = (,, ) ed s la retta

Dettagli

(a) 8x 9y = 2, (b) 28x + 6y = 33.

(a) 8x 9y = 2, (b) 28x + 6y = 33. Dipartimento di Matematica e Informatica Anno Accademico 2016-2017 Corso di Laurea in Informatica (L-31) Prova scritta di Matematica Discreta (12 CFU) 28 Giugno 2017 Parte A A1 1 [10 punti] Dimostrare

Dettagli

Sistemi Dinamici. Corrado Santoro

Sistemi Dinamici. Corrado Santoro ARSLAB - Autonomous and Robotic Systems Laboratory Dipartimento di Matematica e Informatica - Università di Catania, Italy santoro@dmi.unict.it Programmazione Sistemi Robotici Definizione di Sistema Un

Dettagli

25 - Funzioni di più Variabili Introduzione

25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Statistica per l Analisi dei Dati Appunti del corso di Matematica 25 - Funzioni di più Variabili Introduzione Anno Accademico 2013/2014 M. Tumminello

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI FOGLIO DI ESERCIZI # GEOMETRIA E ALGEBRA 009/0 Esercizio.. Dati i vettori di R : v (,, ), v (, 4, 6), v (,, 5), v 4 (,, 0) determinare se v 4 è combinazione

Dettagli

Analisi vibrazionale di base

Analisi vibrazionale di base Analisi vibrazionale di base Parametri che definiscono il fenomeno vibratorio Sensori per l acquisizione dei fenomeni vbratori Sensori per l acquisizione dei fenomeni vbratori La scala dei decibel A) Fondamenti

Dettagli

Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Totale

Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Es. 5 Totale Es. 1 Es. 2 Es. Es. 4 Es. 5 Totale Analisi e geometria 2 rimo Appello Docente: 17 luglio 29 Cognome: Nome: Matricola: Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su questi fogli,

Dettagli

Università di Pisa. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare

Università di Pisa. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare Università di Pisa Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare Cognome e Nome: Corso di studi: Anno di iscrizione: Numero di matricola: Scritto n. 1 del 016 Esercizio 1. Si studi

Dettagli

Lezione XXIV Sistemi vibranti a 1 gdl 67580(17,',0,685$'(//(9,%5$=,21,

Lezione XXIV Sistemi vibranti a 1 gdl 67580(17,',0,685$'(//(9,%5$=,21, ezione XXIV 658(,,,685$(//(9,%5$,, Tra le applicazioni del nostro oscillatore vi è quella di usarlo come strumento per la misura delle vibrazioni assolute di un corpo Con riferimento alle grandezze indicate

Dettagli

Figura 2.5. Arco a tre cerniere allineate sotto carico.

Figura 2.5. Arco a tre cerniere allineate sotto carico. 10 Effetti geometrici in strutture elastiche 37 quelle di compatibilità cinematica ammettono sempre soluzione unica, per cui si possono sempre determinare gli sforzi normali dovuti ad un carico esterno

Dettagli

CONTROLLO DI SISTEMI ROBOTICI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica

CONTROLLO DI SISTEMI ROBOTICI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica CONTROLLO DI SISTEMI ROBOTICI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica CONTROLLO DI SISTEMI ROBOTICI ANALISI DEI SISTEMI LTI Ing. Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it http://www.dismi.unimo.it/members/csecchi

Dettagli

SOLUZIONE della Prova TIPO B per:

SOLUZIONE della Prova TIPO B per: SOLUZIONE della Prova TIPO B per: Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti): 6 dei 10 esercizi numerici (nell effettiva prova d esame verranno selezionati a priori dal docente) domande a risposta multipla

Dettagli