Tesi: ABEC parallelogramma. Dimostrazione: Evidentemente ÂCB+ BCD=π. Da queste considerazioni, con facili passaggi algebrici ne segue che ÂBC= BCE.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tesi: ABEC parallelogramma. Dimostrazione: Evidentemente ÂCB+ BCD=π. Da queste considerazioni, con facili passaggi algebrici ne segue che ÂBC= BCE."

Transcript

1 Nel triangolo isoscele ABC di base AB, prolungare il lato AC e considerare sulla bisettrice dell angolo esterno di vertice C un punto E tale che CE AB. Dimostrare che ABEC è un parallelogramma. Ipotesi: ABC triangolo isoscele di base AB; CE bisettrice di BCD ; CE AB Tesi: ABEC parallelogramma. Dimostrazione: Evidentemente ÂCB+ BCD=π. Siccome per ipotesi CE è bisettrice di BCD allora possiamo dire che ÂCB+2 BCE=π dire che ÂCB+2 ÂBC =π. D'altra parte, per somma interna degli angoli di un triangolo è pure vero che ÂCB+ĈAB+ĈBA=π e siccome per ipotesi il triangolo ABC è isoscele con base AB possiamo Da queste considerazioni, con facili passaggi algebrici ne segue che ÂBC= BCE. Abbiamo così una coppia di angoli alterni interni congruenti osservando le rette AB e CE tagliate dalla trasversale CB. Per il teorema fondamentale delle rette parallele tagliate da una trasversale AB e CE sono parallele. Inoltre i segmenti AB e CE sono congruenti per ipotesi. In conclusione il quadrilatero ABEC ha due lati opposti congruenti e paralleli e quindi è un parallelogramma per uno dei teoremi caratteristici dei parallelogrammi.

2 2 La forma del corpo di una medusa è quella di un ombrello con un apertura nella parte inferiore dalla quale l acqua e le sostanze nutritive entrano in una cavità digerente. Da qui partono i canali radiali che trasportano il nutrimento in tutto l organismo. Un campione formato da 0 meduse ha determinato la seguente distribuzione del numero dei canali radiali. Numero di canali radiali: Numero di esemplari di medusa: Aggiungere le frequenze relative (quante meduse hanno una certa quantità di canali radiali rispetto al totale delle meduse); Determinare media aritmetica, mediana e moda; calcolare scarto semplice medio e deviazione standard. Aggiungiamo le frequenze relative. Il totale delle meduse è 0. Quindi 2 su 0 hanno 2 canali radiali, su 0 hanno canali radiali etc. Numero di canali radiali: Numero di esemplari di medusa: frequenze relative: 0,0 0,08 0,6 0,6 0,2 0,08 0,0 Se piace, si può usare anche la formula percentuale: Numero di canali radiali: Numero di esemplari di medusa: frequenze relative:,00% 8,00% 6,00% 6,00% 2,00% 8,00%,00% La media aritmetica ci dice quanti canali radiali ha in media una singola medusa, quindi faremo la somma di tutti (ma proprio tutti) i canali radiali e la divideremo per il totale delle meduse. M = =,08 0 La mediana la individuo mettendo in ordine crescente (o decrescente) i dati e prendendo il dato centrale (se sono dispari) o la media aritmetica dei due dati centrali (se sono pari). Nel nostro caso basta osservare la tabella per capire che i dati al 2 e al 26 posto sono necessariamente entrambi, quindi la mediana è. La moda è il dato più ricorrente, anche in questo caso è, quello con la frequenza relativa maggiore. Infine passiamo a conteggiare gli scarti: lo scarto semplice è il valore assoluto della differenza tra singolo dato e media aritmetica. Lo scarti quadratico è lo scarto semplice al quadrato. Possiamo aggiungere scarti semplice e scarti quadratici alla nostra tabella. Numero di canali radiali: Numero di esemplari di medusa: frequenze relative:,00% 8,00% 6,00% 6,00% 2,00% 8,00%,00% Media aritmetica:,08 Scarti semplici:,08 2,08,08 0,08 0,92,92 2,92 Scarti quadratici: 9,86,26,66 0,006 0,86,686 8,26 Scarto semplice medio: 0,982 Varianza:,76 Deviazione standard:, Per calcolare lo scarto semplice medio, calcolo la media aritmetica degli scarti semplici: 2,08 2+,08 +,08 8+, , , ,08 + 8,08 2 SSM = =0,982 0 Per calcolare la deviazione standard (o scarto quadratico medio) calcolo prima la varianza, ovvero la media aritmetica degli scarti quadratici:

3 V = (2,08)2 2+(,08) 2 +(,08) 2 8+(,08) 2 8+(6,08) 2 2+(6,08) 2 2+(7,08) 2 +(8,08) 2 2,76 0 La deviazione standard è la radice quadrata della varianza: DS= V,2 a Un gruppo di operai è stato intervistato sul tempo impiegato per recarsi da casa al lavoro. I dati raccolti, espressi in minuti, sono: 0,, 0, 2, 0,, 20, 60,, 20, 0,, 60, 0, 0. Calcola la media, la moda e la mediana dei tempi. Costruiamo una tabella che riporti tempi e le frequenze assolute: Tempi: Operai Frequenze assolute: 2 La media aritmetica esprimerà il tempo medio per operaio, quindi sommiamo tutti i tempi e dividiamo per il numero degli operai. M = La moda è il dato più ricorrente, quindi è 0 che ha la frequenza assoluta più alta. Per la mediana occorre individuare il dato centrale dopo aver disposto i dati in ordine crescente (o decrescente), quindi ci occorre il dato all'8 posto. Osservando la tabella si nota che il valore 0 occupa i posti dall'8 al 2 e quindi è anche mediana. b Un gruppo di 6 studenti è stato intervistato sulle attività sportive praticate. I risultati sono i seguenti: calcio, tennis, ciclismo, calcio, pallacanestro, ciclismo, tennis, pallavolo, ciclismo, pallacanestro, calcio, tennis, pallavolo, pallacanestro, ciclismo, tennis. Raggruppa i dati e compila la tabella di frequenza; poi calcola le frequenze relative e percentuali. Si tratta soltanto di mettere in ordine i dati. Sport praticati: calcio tennis ciclismo pallacanestro pallavvolo totale studenti frequenze assolute: 2 6 frequenze relative: 0,87 0,2 0,2 0,87 0,2 freq.rel. In percentuale: 8,7% 2,00% 2,00% 8,7% 2,0% Ovviamente le frequenze relative si ottengono dividendo la frequenza assoluta per il totale degli studenti, mentre la forma percentuale si ottiene moltiplicando per 00. Per esempio, per quanti riguarda il calcio: 6 =0,87=8,7 00 = 8,7 %

4 a x 2 + x+ 2 >0 x 2 + x >0 x 2 >0 x<0 b 2 x (+x)> 2 2 x x> 2 2 x x> x> 2 x< c x ( x)< x 2 +2 x x 2 < x 2 +2 x<2 d 6 x+7> (9 x ) 6 x+7> x 6 x x> 7 x> 8 x> 8

5 e 2 (x+ 2 )>2( x+ 2 ) 2 (x 2 ) 2 x+ >2 x+ 2 x+ 2 x 2 x+ 2 x>+ 0> 2 In questo caso la disequazione è impossibile. f x <2(x 2 ) x <2 x x 2 x< x< 8 x> 8 g 7 x > 2 x x 2 > 2 x 7 2 x+ 2 x> 2 x> x> 6

6 h x (x 2 )> 2 ( x 2 ) x x > 2 x x x 2 x> 0 x x 0 0 x> 0 x> 0 x< 9 2 i (x )(x+2)+( x)(2 x+) 2 x 2 x 2 x+2 x 2+2 x+ 2 x 2 x 2 x 2 2 In questo caso la disequazione è indeterminata. j ( x )+ x 0 < 0 x 6 ( 8 x 20 ) 20 x+ x 6 < 0 x x x+ x+0 x+ x< x< 2 x< 2

7 k (x )(x+) (x ) 2 < (x )(x+) (x ) 2 < 6 x<++9 6 x< x< 6 l (x ) 2 x<( x )(x+) x 2 2 x+ x<x 2 9 x< 0 x>2 m ( x )+2( x+) 2 > x(6 x+) 2 x 20 x +8 x 2 +2 x+2>8 x 2 + x 2 x 20 x +2 x x+2 x> x> x> 9 n (2 x ) 2 (2+x) (2 x+)( 2 x )+2(x+) x 2 x+ 6 x x x+6 x x 2 x x 2 x 2 9

8 o ( x )( x+) ( 2 x) 2+ (x+)2 9 x 2 <0 9 x 2 + x x2 + x x+ 9 x 2 <0 2 x 7 <0 2 x< 7 x< 7 6 p x 2 ( 2 x)+(x 2) ( 2 x)+(2 x+)( 2 x) 2 x 2 x +x 6 x 2 +2 x 8 +0 x+ x 2 2 x 8 0 x 2 x 0 x 8 2 x x 2 q ( x) 2< 9 x(x 2)+(x 9 x ) x x+ 2 9 x 2 < 9 x x x 2 9 <0 Questa equazione è impossibile.

9 r 2 (x )+( x 2 2 ) < x2 + x 2 x x 2 2 x +9 x+ < x 2 + x x x x x +x< x < 6 x> a 6 x y=0 2 x y=8 6 x+ y= 0 2 x y=8 6 x= 2 x= 2 x+6 y= 20 2 x y=8 y= 2 y= x= y= b x y= x+2 y= 6 x 0 y=8 x+0 y= x= x= x y= x 6 y= y= y= x= y= c x y= x y=0 x+ y= x y=0 x= x= x+6 y=2 x y=0 2 y=2 y= x= y=

10 d 2 x y= 7 x y= 2 x+ y= 7 x y= x= 2 x= 2 x+7 y= 2 x 2 y=2 y= 9 y= 9 x= 2 y= 9 e x+7 y=2 x 2 y= 6 x+ y= 28 x y= 2 x= 7 x= 2 2 x 28 y= 8 2 x 6 y= 9 y= 7 y= 2 x= 2 y= 2 f x y= x+ y=8 x y=2 x+ y=8 x=20 x= x+ y= x+ y=8 y= y= x= y= g x+2 y= 2 x+ y= x+2 y= 2 x 2 y=60 2x=7 x= 2 x+2 y=0 2 x+ y= 2 y=2 y= x= y=

11 h x+ y= x+2 y= x+ y= 2 x y=2 x=6 x=2 x+ y= x+2 y= 6 y= y= 2 x=2 y= 2 i x y= x+ y= x y= x+ y= x= x= x y= x y= y= 6 y= x= y= j 2 x+ y=8 x+ y=2 2 x y= 8 x+ y=2 x= 6 x= 6 2 x+ y=8 2 x+2 y=2 y=2 y= 2 x= 6 y= 2 k 2 x y=0 x+ y= 6 x y=0 x+ y= 7 x= x= 7 2 x y=0 2 x 6 y= 2 7 y= 2 y= 2 7 x= 7 y= 2 7

12 l 2 x y=7 x+ y= 6 x y=2 x+ y= 0 x=2 x= 2 x+2 y= x+ y= y= 0 y= 2 x= 2 y= 2 m x= x+2 y=0 Uso il metodo di sostituzione: ( )+2 y=0 x= x= 2 y= x= y= 2 n 2 x y= 2 x+ y= 8 x 2 y=6 6 x+2 y= 2 x=9 x= x y= 2 x+ y= y= x= 9 2 y= o x+ y=0 x+ y= 2 x y= 0 x+ y= 2 2 x= 2 x= 6 x+ y=0 x+ y= 2 2 y=8 y= x= 6 y=

13 p x+ y=20 x+7 y=20 x 7 y= 0 x+7 y=20 0 x= 20 x= x y= 20 x+7 y=20 6 y=0 y=0 x= y=0 q 2 x y=7 x y= 6 x+ y= 2 x y= x= 6 x=6 2 x y=7 2 x+6 y= 2 y= x=6 y= r x y= x+ y=9 x y= x+ y=9 2 x=2 x=6 x+ y= x+ y=9 2 y=6 y= x=6 y= z Consideriamo due rette parallele tagliate da una trasversale e i due gruppi di angoli che vengono determinati. Uno di questi angoli ha ampiezza 6, quale ampiezza hanno tutti gli altri? Consideriamo prima gli angoli convessi formati dalla retta incidente con una sola delle due rette parallele: oltre al primo angolo, ne individuiamo un altro di 6, il suo opposto al vertice. Gli altri due angoli sono supplementari ai primi due e quindi la loro ampiezza è 80-6 =. Per il teorema fondamentale delle parallele tagliate da una trasversale gli altri quattro angoli sono congruenti ai quattro descritti sopra. Nel disegno si può vedere una possibile disposizione degli angoli.

14 2 z Sui lati congruenti AB e AC di un triangolo isoscele consideriamo due segmenti congruenti BD e CE. Dimostrare che DE è parallelo a BC. Ipotesi: ABC triangolo isoscele con AB AC ; BD CE. Tesi: DE BC. Dimostrazione: Osserviamo subito che AD AE perché differenze di segmenti congruenti. Quindi il triangolo ADE è isoscele. Nei triangoli isosceli anche gli angoli alla base sono congruenti, quindi B Ĉ D Ê per quanto riguarda il triangolo ABC isoscele per ipotesi; per quanto riguarda il triangolo ADE isoscele per quanto osservato sopra. Osserviamo adesso che i triangoli ADE e ABC hanno l'angolo  in comune, quindi, considerato anche che la somma interna degli angoli di un triangolo è 80, siamo in grado di dire che ciascun 80  angolo alla base dei due triangoli isosceli ha ampiezza. 2 Quello che ci interessa è che, per fissare le idee, abbiamo B D. Tali angoli sono corrispondenti per le rette DE e BC tagliate dalla trasversale AB. Per il teorema fondamentale delle parallele tagliate da una trasversale abbiamo la tesi. z Consideriamo un parallelogramma ABCD. Dimostrare che i triangoli ABC e ACD sono congruenti. Ipotesi: ABCD parallelogramma; Tesi: triangoli ABC ACD Dimostrazione: I parallelogrammi hanno i lati opposti congruenti e anche gli angoli opposti sono congruenti. Quindi i triangoli ABC e ACD hanno due lati congruenti e l'angolo compreso congruente, per il primo criterio di congruenza abbiamo la tesi.

15 z Dimostrare che se per i vertici di un triangolo si conducono tre segmenti congruenti, paralleli e nello stesso verso, i loro secondi estremi sono vertici di un triangolo congruente a quello dato all'inizio. Ipotesi: CF AD BE CF AD BE Tesi: i triangoli ABC FDE Dimostrazione: Utilizzeremo le proprietà dei parallelogrammi. Osserviamo per primo il quadrilatero ADFC: i due lati CF e AD sono congruenti e paralleli per ipotesi, allora ADFC è un parallelogramma. In particolare DF AC. Possiamo fare analoghi ragionamenti per altri due quadrilateri e osservare che AB DE e che CB FE. I triangoli ABC e FDE sono dunque congruenti per il terzo criterio di congruenza. z Sia ABC un triangolo isoscele di base BC. Consideriamo i punti D sul lato AB e E sul lato AC tali che AD AE. Dimostrare che il quadrilatero BCED è un trapezio isoscele. Ipotesi: ABC isoscele con AB AC ; AD AE Tesi: BCED trapezio isoscele Dimostrazione: La figura è la stessa della domanda 2z e da lì possiamo importare anche parte della dimostrazione. Rispondendo alla domanda 2z abbiamo infatti già dimostrato che BC DE. Ovviamente BD e EC non possono essere paralleli, perché le rette che definiscono si incontrano in C. Dunque possiamo affermare che il quadrilatero BCED è un trapezio con basi BC e DE. Siccome per ipotesi AD AE possiamo affermare che BD CE in quanto differenze di segmenti congruenti, allora il trapezio è pure isoscele come ci chiede la tesi.

Disegno in quadretti le parti da calcolare; se capisco quanto vale un quadretto è fatta.

Disegno in quadretti le parti da calcolare; se capisco quanto vale un quadretto è fatta. CLASSE III C RECUPERO GEOMETRIA AREA PERIMETRO POLIGONI Disegno in quadretti le parti da calcolare; se capisco quanto vale un quadretto è fatta. ES: se ho fatto questo disegno e so che 1 quadretto vale

Dettagli

ABCD è un parallelogrammo 90. Dimostrazione

ABCD è un parallelogrammo 90. Dimostrazione EQUISCOMPONIBILITÀ Problema G2.360.1 È dato il parallelogrammo ABCD: dai vertici A e B si conducano le perpendicolari alla retta del lato CD e siano rispettivamente E e F i piedi di tali perpendicolari

Dettagli

Liceo Scientifico G. Galilei Trebisacce

Liceo Scientifico G. Galilei Trebisacce Liceo Scientifico G. Galilei Trebisacce Anno Scolastico 2011-2012 Prova di Matematica : Relazioni + Geometria Alunno: Classe: 1 C 05.06.2012 prof. Mimmo Corrado 1. Dati gli insiemi =2,3,5,7 e =2,4,6, rappresenta

Dettagli

Parte Seconda. Geometria

Parte Seconda. Geometria Parte Seconda Geometria Geometria piana 99 CAPITOLO I GEOMETRIA PIANA Geometria: scienza che studia le proprietà delle figure geometriche piane e solide, cioè la forma, l estensione e la posizione dei

Dettagli

Vertici opposti. Fig. C6.1 Definizioni relative ai quadrilateri.

Vertici opposti. Fig. C6.1 Definizioni relative ai quadrilateri. 6. Quadrilateri 6.1 efinizioni Un poligono di 4 lati è detto quadrilatero. I lati di un quadrilatero che hanno un vertice in comune sono detti consecutivi. I lati di un quadrilatero non consecutivi tra

Dettagli

I TRIANGOLI Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli.

I TRIANGOLI Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli. I TRIANGOLI Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli. In ogni triangolo un lato è sempre minore della somma degli altri due e sempre maggiore della loro differenza. Relazione fra i lati di

Dettagli

TEST PSICOMETRICO. Corso preparatorio all esame in italiano del 2014

TEST PSICOMETRICO. Corso preparatorio all esame in italiano del 2014 TEST PSICOMETRICO Corso preparatorio all esame in italiano del 2014 Febbraio Marzo 2014 Docente: Giacomo Sassun E-mail: gsassun@yahoo.it info@israeluni.it Realizzato grazie al contributo dell UNIONE DELLE

Dettagli

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI ISTITUTO PROFESSIONALE DI ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA CON I PERCORSI: ACCOGLIENZA TURISTICA, CUCINA, SALA-BAR ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO Sede Amministrativa:

Dettagli

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA.

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA. ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA. Prerequisiti I radicali Risoluzione di sistemi di equazioni di primo e secondo grado. Classificazione e dominio delle funzioni algebriche Obiettivi minimi Saper

Dettagli

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale DISCIPLINA: MATEMATICA RESPONSABILE: CAGNESCHI F. IMPERATORE D. CLASSE: prima servizi commerciali Utilizzare le tecniche e le procedure

Dettagli

Liceo Scientifico G. Galilei Trebisacce Anno Scolastico 2012-2013. Prova di Matematica : Disequazioni + Parallelogrammi Alunno: Classe: 2C

Liceo Scientifico G. Galilei Trebisacce Anno Scolastico 2012-2013. Prova di Matematica : Disequazioni + Parallelogrammi Alunno: Classe: 2C Liceo Scientifico G. Galilei Trebisacce Anno Scolastico 202-203 Prova di Matematica : Disequazioni + Parallelogrammi Alunno: Classe: 2C 20.0.202 prof. Mimmo Corrado. Risolvi le seguenti equazioni: 5+ 3

Dettagli

BOOK IN PROGRESS MATEMATICA GEOMETRIA SECONDO ANNO TOMO NR. 2

BOOK IN PROGRESS MATEMATICA GEOMETRIA SECONDO ANNO TOMO NR. 2 OOK IN PROGRESS MTEMTIC GEOMETRI SECONDO NNO TOMO NR. 2 SOMMRIO DEL TOMO 2 SECONDO NNO UNITÀ 9: LE GRNDEZZE E L PROPORZIONLIT...2 9.1 Generalità...2 9.2 Grandezze commensurabili e incommensurabili...3

Dettagli

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della 2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della distribuzione Un approccio alternativo, e spesso utile, alla misura della variabilità è quello basato sul confronto di valori caratteristici

Dettagli

Trasformazioni Geometriche 1 Roberto Petroni, 2011

Trasformazioni Geometriche 1 Roberto Petroni, 2011 1 Trasformazioni Geometriche 1 Roberto etroni, 2011 Trasformazioni Geometriche sul piano euclideo 1) Introduzione Def: si dice trasformazione geometrica una corrispondenza biunivoca che associa ad ogni

Dettagli

x log(x) + 3. f(x) =

x log(x) + 3. f(x) = Università di Bari, Corso di Laurea in Economia e Commercio Esame di Matematica per l Economia L/Z Dr. G. Taglialatela 03 giugno 05 Traccia dispari Esercizio. Calcolare Esercizio. Calcolare e cos log d

Dettagli

Corso di ordinamento Sessione straordinaria - a.s. 2009-2010 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA

Corso di ordinamento Sessione straordinaria - a.s. 2009-2010 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA Sessione straordinaria - a.s. 9- ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA Tema di: MATEMATICA a.s. 9- Svolgimento a cura di Nicola De Rosa Il candidato risolva uno

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione suppletiva

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione suppletiva ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 00 Sessione suppletiva Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PROBLEMA Se il polinomio

Dettagli

Introduzione a GeoGebra

Introduzione a GeoGebra Introduzione a GeoGebra Nicola Sansonetto Istituto Sanmicheli di Verona 31 Marzo 2016 Nicola Sansonetto (Sanmicheli) Introduzione a GeoGebra 31 Marzo 2016 1 / 14 Piano dell incontro 1 Introduzione 2 Costruzioni

Dettagli

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio PROGETTO OLIMPIADI DI MATEMATICA U.M.I. UNIONE MATEMATICA ITALIANA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE SCUOLA NORMALE SUPERIORE IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio 17 novembre 2010 Griglia delle risposte

Dettagli

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Materiale utilizzato: Telaio (carrucole,supporto,filo), pesi, goniometro o foglio con goniometro stampato, righello Premessa

Dettagli

Piano Lauree Scientifiche 2011-2012

Piano Lauree Scientifiche 2011-2012 Piano Lauree Scientifiche 2011-2012 «non si può intendere se prima non s impara a intender lingua, e conoscer i caratteri, nei quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli,

Dettagli

LICEO STATALE G. MAZZINI

LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Viale Aldo Ferrari, 37 Tel. 0187743000 19122 La Spezia Fax 0187743208 www.liceomazzini.org

Dettagli

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio PROGETTO OLIMPIDI DI MTEMTI U.M.I. UNIONE MTEMTI ITLIN MINISTERO DELL PULI ISTRUZIONE SUOL NORMLE SUPERIORE IGiochidirchimede--Soluzionibiennio 18 novembre 2009 Griglia delle risposte corrette Problema

Dettagli

La trigonometria prima della trigonometria. Maurizio Berni

La trigonometria prima della trigonometria. Maurizio Berni La trigonometria prima della trigonometria Maurizio Berni 9 maggio 2010 Negli istituti tecnici agrari la trigonometria viene affrontata: nella seconda classe in Disegno e Topografia (risoluzione di triangoli

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA.

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA. CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA. FOGLIO DI ESERCIZI 4 GEOMETRIA E ALGEBRA LINEARE 2010/11 Esercizio 4.1 (2.2). Determinare l equazione parametrica e Cartesiana della retta dello spazio (a) Passante per i

Dettagli

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Esercizio 1. Determinare i massimi e minimi assoluti della funzione f(x, y) = 2x + 3y vincolati alla curva di equazione x 4 + y 4 = 1. Esercizio 2. Determinare

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA GEOMETRIA \ GEOMETRIA EUCLIDEA \ GEOMETRIA DEL PIANO (1)

APPUNTI DI MATEMATICA GEOMETRIA \ GEOMETRIA EUCLIDEA \ GEOMETRIA DEL PIANO (1) GEOMETRIA \ GEOMETRIA EUCLIDEA \ GEOMETRIA DEL PIANO (1) Un ente (geometrico) è un oggetto studiato dalla geometria. Per descrivere gli enti vengono utilizzate delle definizioni. Una definizione è una

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004 Sessione suppletiva

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004 Sessione suppletiva ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO Sessione suppletiva Il candidato risolva uno dei due problemi e dei 1 quesiti in cui si articola il questionario. PROBLEMA 1 In un piano, riferito

Dettagli

Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri. Classi I C I G

Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri. Classi I C I G Esercizi Estivi di Matematica a.s. 0/04 Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri Classi I C I G ALUNNO CLASSE Ulteriore ripasso e recupero anche nei siti www.vallauricarpi.it

Dettagli

Con carta e forbici alla scoperta del paese Geometria

Con carta e forbici alla scoperta del paese Geometria Con carta e forbici alla scoperta del paese Geometria Anna Asti Enrica Ventura La parola non serve a nulla, il disegno non basta, è necessaria l azione perché il bambino giunga a combinare delle operazioni

Dettagli

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE SESSIONE ORDINARIA 007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE PROBLEMA Si consideri la funzione f definita da f ( x) x, il cui grafico è la parabola.. Si trovi il luogo geometrico dei

Dettagli

Il metodo delle coordinate: vantaggi e pericoli. (schema della lezione)

Il metodo delle coordinate: vantaggi e pericoli. (schema della lezione) Il metodo delle coordinate: vantaggi e pericoli. (schema della lezione) Riferimenti: V. Villani, Cominciamo dal punto, 13. Quali sono i pregi di una trattazione della geometria per via analitica? E quali

Dettagli

SIMULAZIONE DI PROVA D ESAME CORSO DI ORDINAMENTO

SIMULAZIONE DI PROVA D ESAME CORSO DI ORDINAMENTO SIMULAZINE DI PRVA D ESAME CRS DI RDINAMENT Risolvi uno dei due problemi e 5 dei quesiti del questionario. PRBLEMA Considera la famiglia di funzioni k ln f k () se k se e la funzione g() ln se. se. Determina

Dettagli

Appunti di Geometria

Appunti di Geometria ISTITUTO COMPRENSIVO N.7 - VIA VIVALDI - IMOLA Via Vivaldi, 76-40026 Imola (BOLOGNA) Centro Territoriale Permanente: Istruzione Degli Adulti - IDA Appunti di Geometria Scuola Secondaria di I Grado - Ex

Dettagli

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE 1. Esercizi Esercizio 1. Dati i punti A(1, 0, 1) e B(, 1, 1) trovare (1) la loro distanza; () il punto medio del segmento AB; (3) la retta AB sia in forma parametrica,

Dettagli

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO Sessione Ordinaria in America 4 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO (Americhe) ESAMI DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Sessione Ordinaria 4 SECONDA PROVA SCRITTA

Dettagli

Author: Ing. Giulio De Meo. Geometria Euclidea

Author: Ing. Giulio De Meo. Geometria Euclidea Geometria Euclidea La Geometria Euclidea è finalizzata a descrivere le figure geometriche e le relazioni spaziali dello spazio fisico che ci circonda, ricavandole in maniera deduttiva a partire da alcune

Dettagli

C.d.L. "Scienze della Formazione Primaria" Corso Integrato di Geometria e Algebra. Modulo di GEOMETRIA. A. Gimigliano, A.A.

C.d.L. Scienze della Formazione Primaria Corso Integrato di Geometria e Algebra. Modulo di GEOMETRIA. A. Gimigliano, A.A. C.d.L. "Scienze della Formazione Primaria" Corso Integrato di Geometria e Algebra Modulo di GEOMETRIA A. Gimigliano, A.A. 009/10 Note supplementari per il corso INDICE 0. INTRODUZIONE. 1. LA GEOMETRIA

Dettagli

IL TEOREMA DI PITAGORA

IL TEOREMA DI PITAGORA GEOMETRIA IL TEOREMA DI PITAGORA E LE SUE APPLICAZIONI PREREQUISITI l conoscere le rorietaá delle quattro oerazioni ed oerare con esse l conoscere il significato ed oerare con otenze ed estrazioni di radici

Dettagli

DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA DSA DISORTOGRAFIA LENTEZZA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA.

DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA DSA DISORTOGRAFIA LENTEZZA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA. Rita e Marco DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA LENTEZZA DSA DISORTOGRAFIA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA Rita e Marco 3 DISLESSIA difficoltà Studio della teoria sul libro. Comprensione

Dettagli

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA Simulazione 01/15 ANNO SCOLASTICO 01/15 PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA DELL ESAME DI STATO PER IL LICEO SCIENTIFICO Il candidato risolva uno dei due problemi Problema 1 Nella

Dettagli

Sapienza, Università di Roma. Ingegneria, Scienze M. F.N., Scienze Statistiche 11 settembre 2009

Sapienza, Università di Roma. Ingegneria, Scienze M. F.N., Scienze Statistiche 11 settembre 2009 Sapienza, Università di Roma Facoltà di Ingegneria, Scienze M. F.N., Scienze Statistiche 11 settembre 009 1. È data una sequenza di n numeri dispari consecutivi. etto M il maggiore della sequenza ed m

Dettagli

Anno 4 I Triangoli qualsiasi

Anno 4 I Triangoli qualsiasi Anno 4 I Triangoli qualsiasi 1 Introduzione In questa lezione descriveremo i triangoli qualunque. Enunceremo i teoremi su questi triangoli e illustreremo le loro applicazioni. Al termine della lezione

Dettagli

Come si indica un punto? Un punto si indica (distingue) con una lettera maiuscola dell alfabeto italiano.

Come si indica un punto? Un punto si indica (distingue) con una lettera maiuscola dell alfabeto italiano. Il punto Il punto è un elemento geometrico fondamentale privo di dimensioni ed occupa solo una posizione. Come si indica un punto? Un punto si indica (distingue) con una lettera maiuscola dell alfabeto

Dettagli

Kangourou Italia Gara del 20 marzo 2003 Categoria Cadet Per studenti di terza media o prima superiore

Kangourou Italia Gara del 20 marzo 2003 Categoria Cadet Per studenti di terza media o prima superiore 15-20-.qxd 29/03/2003 8.22 Pagina 16 Kangourou Italia Gara del 20 marzo 2003 Categoria Per studenti di terza media o prima superiore I quesiti dal N. 1 al N. 10 valgono 3 punti ciascuno 1. Quale dei seguenti

Dettagli

Geometria euclidea. 1. Uguaglianza dei triangoli

Geometria euclidea. 1. Uguaglianza dei triangoli 1 Geometria euclidea 1. Uguaglianza dei triangoli Quando affermiamo che due figure geometriche sono uguali, intendiamo dire che possono essere sovrapposte in modo che tutti i loro punti coincidano. Spesso

Dettagli

L indagine statistica

L indagine statistica 1 L indagine statistica DEFINIZIONE. La statistica è quella disciplina che si occupa della raccolta di dati quantitativi relativi a diversi fenomeni, della loro elaborazione e del loro utilizzo a fini

Dettagli

a) Si descriva, internamente al triangolo, con centro in B e raggio x, l arco di circonferenza di π π

a) Si descriva, internamente al triangolo, con centro in B e raggio x, l arco di circonferenza di π π PROBLEMA Il triangolo rettangolo ABC ha l ipotenusa AB = a e l angolo CAB =. a) Si descriva, internamente al triangolo, con centro in B e raggio, l arco di circonferenza di estremi P e Q rispettivamente

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A Nome e cognome Matricola I Parte OBBLIGATORIA (quesiti preliminari: 1 punto ciascuno). Riportare le soluzioni su questo foglio, mostrando i

Dettagli

MODULO DI MATEMATICA. di accesso al triennio. Potenze. Proporzioni. Figure piane. Calcolo di aree

MODULO DI MATEMATICA. di accesso al triennio. Potenze. Proporzioni. Figure piane. Calcolo di aree MODULO DI MATEMATICA di accesso al triennio Abilità interessate Utilizzare terminologia specifica. Essere consapevoli della necessità di un linguaggio condiviso. Utilizzare il disegno geometrico, per assimilare

Dettagli

IGiochidiArchimede--Soluzionitriennio 22 novembre 2011

IGiochidiArchimede--Soluzionitriennio 22 novembre 2011 PROGETTO OLIMPIADI DI MATEMATICA U.M.I. UNIONE MATEMATICA ITALIANA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE SCUOLA NORMALE SUPERIORE IGiochidiArchimede--Soluzionitriennio 22 novembre 2011 Griglia delle risposte

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE. Corsi di Laurea in Ingegneria. Luciano BATTAIA, Pier Carlo CRAIGHERO MATEMATICA DI BASE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE. Corsi di Laurea in Ingegneria. Luciano BATTAIA, Pier Carlo CRAIGHERO MATEMATICA DI BASE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE Corsi di Laurea in Ingegneria Luciano BATTAIA, Pier Carlo CRAIGHERO MATEMATICA DI BASE Testi dei temi d esame ed esercizi proposti con soluzione breve Versione del 1 settembre

Dettagli

ESPERIENZE E STRUMENTI

ESPERIENZE E STRUMENTI ESPERIENZE E STRUMENTI DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA LENTEZZA DSA DISORTOGRAFIA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA DISLESSIA difficoltà Studio della teoria sul libro. Comprensione

Dettagli

METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA. Lezione n 7

METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA. Lezione n 7 METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA Lezione n 7 In questa lezione percorriamo gli argomenti della geometria che interessano la scuola primaria, in modo essenziale, o meglio ancora sommario.

Dettagli

Classe 2ASU a.s. 2012/13 Matematica - prof.alberto Rossi. Testo: Nuova Matematica a colori Algebra e Geometria 1 e 2, Petrini con Quaderno di recupero

Classe 2ASU a.s. 2012/13 Matematica - prof.alberto Rossi. Testo: Nuova Matematica a colori Algebra e Geometria 1 e 2, Petrini con Quaderno di recupero ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DANIELE CRESPI Liceo Internazionale Classico e Linguistico VAPC0701R Liceo delle Scienze Umane VAPM07011 Via G. Carducci 4 105 BUSTO ARSIZIO (VA) www.liceocrespi.it-tel.

Dettagli

MATEMATICA C3 - GEOMETRIA 1 2. CONGRUENZA NEI TRIANGOLI

MATEMATICA C3 - GEOMETRIA 1 2. CONGRUENZA NEI TRIANGOLI MATEMATICA C3 - GEOMETRIA 1 2. CONGRUENZA NEI TRIANGOLI Indice Triangle Shapes Photo by: maxtodorov Taken from: http://www.flickr.com/photos/maxtodorov/3066505212/ License: Creative commons Attribution

Dettagli

Scuola di Wrenn, Dipartimento di Matematica. Investigare cerchi. Questo pacchetto di fogli di lavoro vi fornisce alcune attività per aiutarvi

Scuola di Wrenn, Dipartimento di Matematica. Investigare cerchi. Questo pacchetto di fogli di lavoro vi fornisce alcune attività per aiutarvi Scuola di Wrenn, Dipartimento di Matematica Investigare cerchi Questo pacchetto di fogli di lavoro vi fornisce alcune attività per aiutarvi a scoprire alcune proprietà di cerchi usando The Geometer s Sketchpad.

Dettagli

CALCOLO COMBIN I A N T A O T RIO

CALCOLO COMBIN I A N T A O T RIO CALCOLO COMBINATORIO Disposizioni Si dicono disposizioni di N elementi di classe k tutti quei gruppi che si possono formare prendendo ogni volta k degli N elementi e cambiando ogni volta un elemento o

Dettagli

FLATlandia. "Abbi pazienza, ché il mondo è vasto e largo" (Edwin A. Abbott)

FLATlandia. Abbi pazienza, ché il mondo è vasto e largo (Edwin A. Abbott) FLATlandia Flatlandia 8-22 Novembre 2010 "Abbi pazienza, ché il mondo è vasto e largo" (Edwin A. Abbott) Il testo del problema: È dato il triangolo LMN. Dare una costruzione di un triangolo ABC, avente

Dettagli

Piano di lavoro di Matematica

Piano di lavoro di Matematica ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Liceo Scientifico ALDO MORO Istituto to Tecnico Via Gallo Pecca n. 4/6-10086 Rivarolo Canavese Tel 0124 454511 - Fax 0124 454545 - Cod. Fiscale 85502120018 E-mail: segreteria@istitutomoro.it

Dettagli

I.P.S.S. Severini a.s. 2015-16 Curriculum Verticale MATEMATICA

I.P.S.S. Severini a.s. 2015-16 Curriculum Verticale MATEMATICA Curriculum Verticale MATEMATICA I Docenti di Matematica dell IPSS concordano, per l a.s. 2015/16, i seguenti punti: numero minimo di verifiche annue (riferite ad una frequenza regolare): 6, di varia tipologia

Dettagli

VERSO L ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROVA DI MATEMATICA. Scuola... Classe... Alunno...

VERSO L ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROVA DI MATEMATICA. Scuola... Classe... Alunno... VERSO L ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROVA DI MATEMATICA Scuola..........................................................................................................................................

Dettagli

I TRIANGOLI I TRIANGOLI 1. IL TRIANGOLO. Il triangolo è un poligono avente tre lati. a) Proprietà di un triangolo

I TRIANGOLI I TRIANGOLI 1. IL TRIANGOLO. Il triangolo è un poligono avente tre lati. a) Proprietà di un triangolo I TRIANGOLI 1. IL TRIANGOLO Il triangolo è un poligono avente tre lati. a) Proprietà di un triangolo In un triangolo: I lati e i vertici sono consecutivi fra loro. La somma degli angoli interni è sempre

Dettagli

FORMULARIO DI GEOMETRIA

FORMULARIO DI GEOMETRIA FORMULARIO DI GEOMETRIA A cura di Valter Gentile E-Notes pubblicata dalla Biblioteca Centrale di Ingegneria Siena, 12 settembre 2006 1 GEOMETRIA Principi ( da scheda 1 a 5) Solidi (da scheda 18 a 35) Teoremi

Dettagli

MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE

MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE La distanza focale f di una lente convergente sottile è data dalla formula: da cui 1 f = 1 p + 1 q f = pq p + q dove p e q sono, rispettivamente, le

Dettagli

PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione

PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione prof. Guida PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione in un problema di programmazione lineare, si ricorda che la funzione obiettivo z=f(x,y)=ax+by+c assume il suo valore massimo (o minimo)

Dettagli

Geogebra. Numero lati: Numero angoli: Numero diagonali:

Geogebra. Numero lati: Numero angoli: Numero diagonali: TRIANGOLI Geogebra IL TRIANGOLO 1. Fai clic sull icona Ic2 e nel menu a discesa scegli Nuovo punto : fai clic all interno della zona geometria e individua il punto A. Fai di nuovo clic per individuare

Dettagli

Syllabus: argomenti di Matematica delle prove di valutazione

Syllabus: argomenti di Matematica delle prove di valutazione Syllabus: argomenti di Matematica delle prove di valutazione abcdef... ABC (senza calcolatrici, senza palmari, senza telefonini... ) Gli Argomenti A. Numeri frazioni e numeri decimali massimo comun divisore,

Dettagli

Anno 4 Applicazioni dei teoremi di trigonometria

Anno 4 Applicazioni dei teoremi di trigonometria Anno 4 Applicazioni dei teoremi di trigonometria 1 Introduzione In questa lezione descriveremo le applicazioni dei teoremi di trigonometria. Inizieremo, illustrando alcune formule di trigonometria, utili

Dettagli

MODULO 3/2 - MISURE DI LUNGHEZZE E SUPERFICI PIANE - (Supporto didattico)

MODULO 3/2 - MISURE DI LUNGHEZZE E SUPERFICI PIANE - (Supporto didattico) MODULO 3/2 - MISURE DI LUNGHEZZE E SUPERFICI PIANE - (Supporto didattico) 1. La misura delle grandezze è un argomento che va affrontato con molte cautele. Qui facciamo un cenno alla misura delle lunghezze

Dettagli

Risposta: L area del triangolo è dove sono le misure di due lati e è l ampiezza dell angolo tra essi compreso ;

Risposta: L area del triangolo è dove sono le misure di due lati e è l ampiezza dell angolo tra essi compreso ; 1. Un triangolo ha area 3 e due lati che misurano 2 e 3. Qual è la misura del terzo lato? : L area del triangolo è dove sono le misure di due lati e è l ampiezza dell angolo tra essi compreso ; nel nostro

Dettagli

ESAME DI STATO. SIMULAZIONE PROVA NAZIONALE Scuola Secondaria di I grado Classe Terza. Prova 3. Anno Scolastico 20. - 20. Classe:... Data:...

ESAME DI STATO. SIMULAZIONE PROVA NAZIONALE Scuola Secondaria di I grado Classe Terza. Prova 3. Anno Scolastico 20. - 20. Classe:... Data:... Prova Nazionale di Matematica: Simulazioni - a cura di M. Zarattini Prova ESAME DI STATO Anno Scolastico 0. - 0. SIMULAZIONE PROVA NAZIONALE Scuola Secondaria di I grado Classe Terza Classe:... Data:...

Dettagli

DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA DSA DISORTOGRAFIA LENTEZZA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA.

DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA DSA DISORTOGRAFIA LENTEZZA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA. DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA LENTEZZA DSA DISORTOGRAFIA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA 2 DISLESSIA difficoltà Studio della teoria sul libro. Comprensione del testo di un

Dettagli

3; 2 1 2 ;5 3;0 1; 2

3; 2 1 2 ;5 3;0 1; 2 Risolvere mediante la fattorizzazione le seguenti equazioni. 1. 4 12 +9=0 0; 3 2 2. 7 +14 8=0 1;2;4 3. 4 12 +9=0 3 2 ; 3 2 4. +2 = 3 4 1 2 ;3 2 +4=0 5. +3 +1=0 + 2 =3 6. + +2 4=15 3; 2 1 2 ;5 3;0 1; 2

Dettagli

PROGRAMMA CONSUNTIVO

PROGRAMMA CONSUNTIVO PAGINA: 1 PROGRAMMA CONSUNTIVO A.S.2014-15 SCUOLA: Liceo Linguistico Teatro alla Scala DOCENTE: BASSO RICCI MARIA MATERIA: MATEMATICA- INFORMATICA Classe 2 Sezione A CONTENUTI Sistemi lineari numerici

Dettagli

Kangourou Italia Gara del 18 marzo 2010 Categoria Junior Per studenti di seconda o terza della secondaria di secondo grado

Kangourou Italia Gara del 18 marzo 2010 Categoria Junior Per studenti di seconda o terza della secondaria di secondo grado Testi_10Mat.qxp 15-02-2010 7:17 Pagina 22 Kangourou Italia Gara del 18 marzo 2010 Categoria Per studenti di seconda o terza della secondaria di secondo grado I quesiti dal N. 1 al N. 10 valgono 3 punti

Dettagli

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2004 2005 PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di I grado. Classe Prima. Codici. Scuola:...

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2004 2005 PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di I grado. Classe Prima. Codici. Scuola:... Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2004

Dettagli

Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica

Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica Liceo Scientifico Statale P. Paleocapa, Rovigo XX Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica 19 marzo 2010 Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica Prof.

Dettagli

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di II grado. Classe Terza Tipo A. Codici. Scuola:...

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di II grado. Classe Terza Tipo A. Codici. Scuola:... Ministero della Pubblica Istruzione Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2006 2007 PROVA DI MATEMATICA Scuola Secondaria di II grado Classe Terza Tipo A Codici Scuola:..... Classe:.. Studente:.

Dettagli

Rilevazione degli apprendimenti

Rilevazione degli apprendimenti Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 00-0 PROVA DI MATEMATIA Scuola secondaria di II grado lasse... Studente... Simulazioni di prove costruite secondo il Quadro di riferimento Invalsi pubblicato

Dettagli

I teoremi di Euclide e di Pitagora

I teoremi di Euclide e di Pitagora I teoremi di Euclide e di Pitagora In questa dispensa vengono presentati i due teoremi di Euclide ed il teorema di Pitagora, fondamentali per affrontare diverse questioni sui triangoli rettangoli. I teoremi

Dettagli

COMUNICAZIONE N.10 DEL 26.01.2011 1

COMUNICAZIONE N.10 DEL 26.01.2011 1 COMUNICAZIONE N.10 DEL 26.01.2011 1 1 - SECONDO MODULO - APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESCRITTIVA (10): ESEMPI 73-96 2 - TERZO MODULO - DISEGNI A MANO LIBERA (8): DISEGNI h71-h80 3 - QUARTO MODULO - CLASSICI

Dettagli

Matematica Livello secondario I Indice del Quaderno d'accompagnamento 1

Matematica Livello secondario I Indice del Quaderno d'accompagnamento 1 Matematica Livello secondario I Indice del Quaderno d'accompagnamento 1 Indice / Terminologia addendo x L'addizione, la somma, l'addendo, più 1 2a 24 addizionare x L'addizione, la somma, l'addendo, più

Dettagli

B. Vogliamo determinare l equazione della retta

B. Vogliamo determinare l equazione della retta Risoluzione quesiti ordinamento Quesito N.1 Indicata con α la misura dell angolo CAB, si ha che: 1 Area ( ABC ) = AC AB sinα = 3 sinα π 3 sinα = 3 sinα = 1 α = Il triangolo è quindi retto in A. La misura

Dettagli

b) Il luogo degli estremanti in forma cartesiana è:

b) Il luogo degli estremanti in forma cartesiana è: Soluzione della simulazione di prova del 9/5/ PROBLEMA È data la funzione di equazione: k f( ). a) Determinare i valori di k per cui la funzione ammette punti di massimo e minimo relativi. b) Scrivere

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti in cui si articola il questionario. PROBLEMA 1 Sia f la funzione definita da: f

Dettagli

Insegnare relatività. nel XXI secolo

Insegnare relatività. nel XXI secolo Insegnare relatività nel XXI secolo E s p a n s i o n e d e l l ' U n i v e r s o e l e g g e d i H u b b l e La legge di Hubble Studiando distanze e moto delle galassie si trova che quelle più vicine

Dettagli

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione NUMERI COMPLESSI Test di autovalutazione 1. Se due numeri complessi z 1 e z 2 sono rappresentati nel piano di Gauss da due punti simmetrici rispetto all origine: (a) sono le radici quadrate di uno stesso

Dettagli

Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete.

Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete. I triangoli e i criteri di congruenza Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. ntonio Manca da materiali offerti dalla rete. ontributi di: tlas editore, matematicamente, Prof.ssa. nnamaria Iuppa,

Dettagli

ALGEBRA Gli insiemi Z, Q, R: proprietà, regole di procedimento e di calcolo, espressioni algebriche, risoluzione di situazioni problematiche.

ALGEBRA Gli insiemi Z, Q, R: proprietà, regole di procedimento e di calcolo, espressioni algebriche, risoluzione di situazioni problematiche. SEDE DI CONSIGLIO ANNO SCOLASTICO 2014/15 CLASSE III F PROGRAMMA DI MATEMATICA ARITMETICA Ripasso delle proprietà, delle regole di procedimento, di calcolo e di risoluzione di situazioni problematiche

Dettagli

SOLUZIONI D = (-1,+ ).

SOLUZIONI D = (-1,+ ). SOLUZIONI. Data la funzione f() ( ) ln( ) a) trova il dominio di f b) indica quali sono gli intervalli in cui f() risulta positiva e quelli in cui risulta negativa c) determina le eventuali intersezioni

Dettagli

Liceo G.B. Vico Corsico

Liceo G.B. Vico Corsico Liceo G.B. Vico Corsico Classe: 3A Materia: MATEMATICA Insegnante: Nicola Moriello Testo utilizzato: Bergamini Trifone Barozzi: Manuale blu.0 di Matematica Moduli S, L, O, Q, Beta ed. Zanichelli 1) Programma

Dettagli

Gli asintoti di una funzione sono rette, quindi possono essere: rette verticali o rette orizzontali o rette oblique.

Gli asintoti di una funzione sono rette, quindi possono essere: rette verticali o rette orizzontali o rette oblique. Asintoti Gli asintoti di una funzione sono rette, quindi possono essere: rette verticali o rette orizzontali o rette oblique. Asintoti verticali Sia 0 punto di accumulazione per dom(f). La retta = 0 è

Dettagli

VARIANZA CAMPIONARIA E DEVIAZIONE STANDARD. Si definisce scarto quadratico medio o deviazione standard la radice quadrata della varianza.

VARIANZA CAMPIONARIA E DEVIAZIONE STANDARD. Si definisce scarto quadratico medio o deviazione standard la radice quadrata della varianza. VARIANZA CAMPIONARIA E DEVIAZIONE STANDARD Si definisce varianza campionaria l indice s 2 = 1 (x i x) 2 = 1 ( xi 2 n x 2) Si definisce scarto quadratico medio o deviazione standard la radice quadrata della

Dettagli

CLASSE 1ª Manutenzione e Assistenza Tecnica

CLASSE 1ª Manutenzione e Assistenza Tecnica CLASSE 1ª Manutenzione e Assistenza Tecnica Programma svolto di MATEMATICA Anno scolastico 2013/14 ELEMENTI DI RACCORDO CON LA SCUOLA MEDIA GLI INSIEMI CALCOLO LETTERALE GEOMETRIA - Ordinamento, proprietà,

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MATEMATICA

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MATEMATICA A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

Nicola De Rosa, Liceo scientifico di ordinamento sessione suppletiva 2011, matematicamente.it

Nicola De Rosa, Liceo scientifico di ordinamento sessione suppletiva 2011, matematicamente.it Nicola De Rosa, Liceo scientifico di ordinamento sessione suppletiva, matematicamente.it PROBLEMA Data una semicirconferenza di diametro AB =, si prenda su di essa un punto P e sia M la proiezione di P

Dettagli

Anna Montemurro. 2Geometria. e misura

Anna Montemurro. 2Geometria. e misura Anna Montemurro Destinazione Matematica 2Geometria e misura GEOMETRIA E MISURA UNITÀ 11 Le aree dei poligoni apprendo... 11. 1 FIGURE PIANE EQUIVALENTI Consideriamo la figura A. A Le figure B e C

Dettagli