Anatomia della Violenza Dall eziologia all acting out

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1 15 febbraio 2019 Sala Riunioni Questura di Pescara Dott. Massimo Lattanzi, Psicologo Psicoterapeuta - Dottore in scienze forensi Coordinatore A.I.P.C. e del Centro Presunti Autori di violenza e stalking Dott.ssa Roberta Candeloro, Psicologa Psicoterapeuta Referente A.I.P.C. sede di Pescara Dott.ssa Medea Moretto, Laureata in Psicologia Referente organizzativa A.I.P.C. sede di Pescara Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia ODV, fondata a Roma nel 2001

2 Il senso di appartenenza La mancata soddisfazione del bisogno fondamentale di appartenenza (mancato contatto fisico, carenza di accudimento, solitudine ) nel periodo primale (prenatale, perinatale e postnatale fino all età scolare) genera una sorta di matrice cerebrale nell embrione e nel feto. Al momento della nascita, a causa delle esperienze vissute, il cervello (neuro plasticità) è già preparato alla situazione che lo attende.

3 Le esperienze precoci con le figure di attaccamento forniscono il modello iniziale per tutte le relazioni successive.

4 Schemi relazionali complicati, bassa autostima, perdita di gratificazione e di successo nella vita lavorativa, emozioni fuori controllo, ansia ed emozioni intrusive come terrore, rabbia, panico o vergogna possono portare a sentirsi sopraffatti e incapaci di affrontare al meglio le sfide quotidiane della vita. L attaccamento è usato per descrivere il senso di connessione emotiva, intensa e duratura, che sentiamo con certe persone: ossia coloro che hanno avuto cura di noi.

5 Le esperienze precoci acquisite nelle primissime relazioni sono memorizzate come aspettative inconsapevoli I processi che derivano da queste esperienze influenzano a vari livelli la creazione dei significati e delle pre-visioni. Attraverso questo sistema noi compiamo l azione più importante della nostra vita, quella di assicurarci la sopravvivenza! Quando le figure di attaccamento sono sufficientemente buone e disponibili la creazione dei significati e le previsioni del futuro sono fluide e flessibili.

6 Le eredità collegate ai traumi e a un attaccamento in-adeguato bloccano o limitano i nuovi significati e peggiorano le capacità predittive. In queste condizioni non è possibile attuare il c.d. upgrade (l aggiornamento), come se le esperienze non riuscissero ad aggiornare, in particolare, i processi che creano i significati e prevedono il futuro nelle relazioni inter-personali. Le eredità collegate ai traumi ed a un attaccamento in-adeguato possono fissare le previsioni nel passato e limitare il range delle azioni.

7 Ad esempio, se la ricerca di vicinanza e di contatto ha ricevuto (o è stata percepita) spesso risposte di rifiuto, queste persone possono iniziare a pre-vedere che riceveranno delle risposte spiacevoli ogni volta che cercheranno vicinanza e un con-tatto. Le pre-visioni influenzano tutte le nostre relazioni inter-personali, un processo ricorsivo che si rinnova e si auto-alimenta, un loop! La capacità di dare significato e pre-vedere l immediato futuro di una relazione inizia molto prima dell acquisizione del linguaggio.

8 Definiamo i traumi irrisolti come situazioni superiore alle nostre forze che non è possibile integrare. Risulta inevitabile che il trauma susciti le difese animali sotto-corticali e i meccanismi di sopravvivenza dell iper- o ipo attivazione autonomica (iper o ipo- arousal). I problemi dell attaccamento derivano da esperienze relazionali, di conseguenza possono causare sofferenze emozionali che di solito non evocano una dis-regolazione emozionale autonomica estrema.

9 Il termine trauma fa riferimento a qualsiasi esperienza di minaccia e di sopraffazione che non siamo riusciti a integrare. A volte le figure di attaccamento sono le fonti del pericolo: questo crea un conflitto tra il desiderio di rivolgersi a loro per protezione, sostegno e il bisogno di proteggersi da loro. Il trauma può essere causato da un singolo evento o da eventi ripetuti. Quando gli eventi traumatizzanti avvengono ripetutamente, nei primi anni di vita, per mano di una figura di attaccamento e/o in assenza di una persona sicura alla quale rivolgersi, gli effetti possono essere difficili da risolvere.

10 È da considerarsi probabilmente traumatizzante qualsiasi evento che può farci sentire impotenti, spaventati sopraffatti, senza scampo o profondamento insicuri. Ad essere danneggiato è il senso di sicurezza rispetto al mondo e agli altri e non ci si sente sicuri nemmeno del proprio corpo. Le ferite, quasi sempre, avvengono in situazioni in cui protezione e conforto non erano disponibili o non abbastanza sufficienti.

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12 Quando gli eventi traumatici restano irrisolti queste risposte diventano tendenze procedurali, inflessibili e pervasive. Una volta che vengono codificate a livello procedurale, le persone si trovano con deficit di regolazione e soffrono sia a causa dell iper-arousal e dell ipo-arousal, sia a causa di reazioni fisiologiche di emergenza legate a ricordi specifici (Van der Kolk, 1994, p. 254). Le persone traumatizzate sperimentano spesso cambiamenti rapidi e drammatici di stati emozionali intensi; si sentono sempre pronti a fuggire o attaccare, a essere iper-vigili, ipersensibili a suoni e movimenti, trasalendo a ogni minimo stimolo.

13 Lo sviluppo del cervello dipende dalle interazioni avvenute con le persone che hanno avuto cura di noi. Poiché alla nascita vi sono poche connessioni tra neocorteccia e cervelli sottocorticali, il cervello di un bambino è molto vulnerabile alle condizioni ambientali e alle relazioni d attaccamento che sono necessarie per formare le vie neurali che regolano l attivazione fisiologica (arousal), gli impulsi e le emozioni. I collegamenti tra cellule che vengono usati più spesso e ripetutamente verranno rafforzati.