PROMUOVERE LA DEAMBULAZIONE

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1 PROMUOVERE LA DEAMBULAZIONE Intervento psicoeducativo realizzato in favore di un soggetto adulto con grave DI all interno di un contesto residenziale De Anna Elena, Marangone Eva, Nardella Denise (Cooperativa UNIVERSIIS) Zorzi Simone (Az. Sanitaria Udine)

2 DISABILITA INTELLETTIVA, ATTIVITA MOTORIA e RISCHI CONNESSI Livelli di attività fisica decisamente più bassi (Temple et al. 2006). L ATTIVITA MOTORIA INCIDE POSITIVAMENTE SULLA SALUTE FISICA E MENTALE (WHO, 2007 e 2009; Chodzko-Zajko et al.2009). Si riducono ulteriormente in condizioni di maggior gravità (Peterson et al, 2008), aumento dell età (Trost e al. 2002), comorbilità sanitarie, in ambienti protetti (Fynlaison et al. 2009). Bassa percentuale di soggetti che soddisfa i livelli di attività fisica e di deambulazione indicati dall OMS (Stanish, e Draheim, 2005; Temple et al. 2006).

3 DISABILITA INTELLETTIVA e DEAMBULAZIONE La tendenza a trascorrere la maggior parte del tempo in posizione seduta incide in modo negativo sia sul piano funzionale che sull immagine sociale (Veermer et al. 2004). Camminare costituisce un attività con implicazioni sul piano della salute, ma anche in diversi ambiti del funzionamento e nelle attività del vivere quotidiano. I soggetti con DI sperimentano spesso particolari difficoltà nella deambulazione (Stanish e Draheim, 2007; Katz-Leuer et al. 2010).

4 INTERVENTI RIABILITATIVI e CONTESTI Per stimolare e favorire l utilizzo dei propri arti inferiori, si può ricorrere all impiego di supporti per la deambulazione assistita. Vantaggi e risultati connessi all attività difficilmente percepibili Contesti poco rinforzanti ed ambienti privi di stimoli positivi e motivanti Scarsi indicatori di soddisfazione personale Avversione, comportamenti di opposizione, di rifiuto ed evitamento del compito

5 Come favorire l attività fisica, nello specifico di deambulazione, in soggetti adulti con grave DI e fisica, avviando interventi psicoeducativi in grado di promuovere esiti di qualità di vita significativi sia sul piano funzionale che personale?

6 STUDIO su SOGGETTO SINGOLO con GRAVE D.I.

7 RESIDENZA di via GERVASUTTA - UDINE Servizio per persone adulte con disabilità intellettiva e fisica grave e gravissima. Persone accolte: persone (età media 42 anni) con elevata intensità di bisogni di sostegno, compromissione funzionale e vulnerabilità sanitarie. 100 distribuzione utenti bisogni di sostegno Indice composito Comportamentale Medico

8 partecipante Età: 47 anni Diagnosi: cerebropatia epilettogena con DI grave e disturbo di personalità (sindrome bipolare). Inserito da più di 10 anni all interno di contesti residenziali. SIS - Scala dei Bisogni di Sostegno Sezione 3 SIS Bisogni non ordinari di tipo medico - bisogno estensivo (valore 2) Sollevamento e trasferimento (mantenimento della muscolatura degli arti inferiori) Gestione delle convulsioni Profilo funzionale per l osservazione delle abilità adattive (Zorzi e Fedeli, 2016). Sezione 3 SIS Bisogni non ordinari di tipo comportamentale - bisogno estensivo (valore 2) Prevenire distruzione oggetti o proprietà Prevenire l autolesionismo Prevenire scoppi d ira o eccessi emozionali Prevenire comportamenti inadeguati (es. esposizione in pubblico di parti intime, toccamenti e gestualità inappropriate) Support Intensity Scale (SIS) (Thompson, J.R. et al. 2004).

9 METODO

10 SPECIFICAZIONE del PROBLEMA e FATTORI di MANTENIMENTO OSSERVAZIONE della VARIABILE DIPENDENTE BASELINE: la prestazione camminare con il deambulatore risultava completamente assente i comportamenti di rifiuto ed evitamento in associazione a tutte le richieste riguardanti l attività in oggetto Sr Interruzione della richiesta allontanamento dall attività non gradita R Risposta di evitamento e comportamenti oppositivi Sc Richiesta da parte dell operatore di camminare con il deambulatore Rc Sensazioni e pensieri negativi rispetto alla richiesta/ attività

11 Domini di QdV Aspettative della persona Aspettative dell equipe Punti di forza Outcomes Benessere fisico Benessere emotivo sentirsi energico essere riconosciuto come forte, competente ecc. che il soggetto riprenda a utilizzare il deambulatore che il soggetto sia gratificato e motivato a mantenere l attività comprendere istruzioni verbali e alcune regole, orientarsi nello spazio incrementare occasioni di ottenimento di riconoscimenti importanti per il soggetto attraverso lo svolgimento dell attività di deambulazione Processo di allineamento per la costruzione di outcomes personali allineati ai domini di QdV.

12 OBIETTIVO del PROGRAMMA PERSONALIZZATO attivare, incrementare e mantenere un adeguato livello di deambulazione (esiti funzionali con aspettative ed ecologie di vita) ridurre i comportamenti oppositivi e di evitamento associati (urla e comportamenti autolesivi) incrementare i livelli di soddisfazione per l attività

13 STRATEGIE D INTERVENTO Tecniche operanti: shaping del comportamento finale (deambulazione con Meywalk) programma di token economy (Kazdin, 1982; Hackenberg, 2009) FASI DELL INTERVENTO 1. Identificazione dei rinforzi 2. Esposizione graduale 3. Passaggio dalla fase del rinforzo contingente a quella non contingente 4. Allungamento del percorso da compiere 5. Gettone bonus

14 1. Identificazione dei rinforzi: Assessment delle preferenze rinforzatori di possesso: abiti, accessori, portamonete, penne, quaderni rinforzatori sociali: Bravissimo!, Sei più alto di me!, sorrisi, attenzione rinforzatori dinamici: uscite sul territorio per l acquisto del premio rinforzatori edibili: caffè

15 2. Esposizione graduale: programma di esposizione graduale e applicazione dello shaping. PROGRAMMA di ESPOSIZIONE GRADUALE 1. avvicinamento 2. posizionamento 3. compiere uno o due passi 4. compiere qualche metro 5. percorrere un corridoio 6. percorrere mezzo giro all interno della struttura 7. percorrere tutto il giro all interno della struttura 8. percorrere due giri o più all interno della struttura

16 3. Passaggio dalla fase del rinforzo contingente a quella non contingente: rinforzo contingente: ottenimento di 1 stellina, all esecuzione del compito richiesto, rinforzato immediatamente con un caffè Stella «token» da sceriffo aumento graduale fino ad un massimo di 4 stelline per ottenere il rinforzo edibile da 5 stelline è stata fornita al soggetto l opportunità di scegliere il premio incremento latenza del rinforzo con passaggio graduale da 5 a 10 fino ad arrivare a 15 stelline Cartellone «token economy»

17 4. Allungamento del percorso da compiere: Camminare per almeno 2 giri della struttura. Al termine di ogni singola esposizione, il soggetto veniva accompagnato al cartellone per attaccare personalmente la stellina-token. 5. Gettone bonus : questo speciale gettone viene erogato in situazioni eccezionali.

18 Protocollo e scheda monitoraggio originali.

19 Risultati: esiti funzionali Disegno sperimentale AB con follow-up a 4 mesi A = fase di osservazione baseline B = step d intervento Rilevazione delle prestazioni nel primo mese di intervento LEGENDA: 0 No deambulazione; 1. Avvicinamento; 2. Posizionamento; 3. Compiere uno o due passi; 4. Compiere qualche metro; 5. Percorrere un corridoio; 6. Percorrere mezzo giro all interno della struttura; 7. Percorrere tutto il giro all interno della struttura; 8. Percorrere due giri o più all interno della struttura.

20 GENERALIZZAZIONE Coinvolgimento in compiti significativi all interno del contesto di vita: consegnare in portineria documenti da archiviare svolgere le attività connesse alla raccolta differenziata condividere con l operatore della cucina il menù quotidiano Importanti occasioni per l erogazione di rinforzi naturali.

21 Risultati: esiti personali DOMINI della QdV Benessere fisico Benessere emotivo Sviluppo personale Autodeterminazione INDICATORI PERSONALI Mantenimento abilità necessarie per spostamenti quasi autonomi Autoaffermazioni positive Aumento livello soddisfazione personale Maggior fiducia nelle proprie capacità Ricadute positive sui livelli di autoefficacia percepiti Cambiamento convinzioni rispetto all attività Incremento livelli di motivazione intrinseca Aumento consapevolezza delle proprie preferenze Incremento capacità di scelta fra più stimoli Pianificazione ottenimento premio Scelta ed acquisto autonoma oggetto gradito

22

23 CONCLUSIONI ATTIVITA RIABILITATIVA AVVERSIVA ATTIVITA RIABILITATIVA GRADITA GRATIFICAZIONE RICONOSCIMENTO PARTECIPAZIONE Il percorso sarà da qui in avanti finalizzato al: mantenimento degli esiti raggiunti (performance, motivazione e livelli di soddisfazione personale) estensione dei risultati anche ad ambiti ed attività significative per la persona e per il contesto di vita.

24 GRAZIE dell ATTENZIONE

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