FORMAZIONE PER I CENTRI SOCIO-RIABILITATIVI DIURNI E CASA SANTA CHIARA DEI GRUPPI FAMIGLIA

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1 CASA SANTA CHIARA FORMAZIONE PER I CENTRI SOCIO-RIABILITATIVI DIURNI E DEI GRUPPI FAMIGLIA Migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità: migliorare gli interventi e le proposte per rispondere a bisogni e desideri

2 RICORDIAMO. STRATEGIE PER APPRENDERE 3 I concetti di base: RINFORZO E PUNIZIONE 1 2 Descrivere il cambiamento in termini operazionali

3 Il rinforzo Condizione che aumenta la probabilità che venga emesso un comportamento Ha tre elementi che la possono differenziare: LA QUANTITA + rinforzo + velocità di apprendimento IL TEMPO LA NATURA DEL RINFORZO + immediato + efficace + preferito + efficace

4 Il rinforzo positivo e negativo Il rinforzo costante e parziale (o intermittente) La motivazione è resa più elevata con il rinforzo intermittente CONDIZIONE DI DIPENDENZA e/o TOSSICITA Il rinforzo parziale è più efficace di quello continuo perché quest ultimo produce assuefazione (abituazione).

5 RINFORZATORI COMMESTIBILI RINFORZATORI SENSORIALI RINFORZATORI SOCIALI RINFORZI SIMBOLICI

6 Per questo Skinner studiò diversi programmi di rinforzo parziale: Piani di rinforzi a intervallo fisso (ogni tot tempo; es. stipendio mensile) Piani di rinforzo a intervallo variabile (tempo variabile; es. elogi occasionali) Piani di rinforzi a rapporto fisso (ogni tot risposte; es. lavoro a cottimo) Piani di rinforzi a rapporto variabile (risposte variabile; es. lotteria)

7 Token Economy Per la corretta gestione risulta importante tenere in considerazione sei regole: 1) definire chiaramente i campi (obiettivi generali e specifici individuali e di gruppo) da sottoporre a Token Economy 2) scegliere un elenco più ricco possibile di rinforzi 3) stabilire un rapporto ottimale tra token e rinforzo (es.: i rinforzi più graditi scambiati con un maggiore numero di token) 4) scegliere dei token adeguati 5) definire i momenti per effettuare la conversione 6) registrare i cambi

8 1) La Token Economy deve avere una durata circoscritta. 2) La Token Economy va adottata qualora non si possa ricorrere a sistemi meno complessi. 3) E necessario procedere all identificazione, dei comportamenti: a) "meta", comportamenti da rinforzare b) "bersaglio", comportamenti da sottoporre al costo della risposta 4) Elaborare un sistema di scambio che definisca in modo chiaro: - quali sono i comportamenti da rinforzare - quanti punti (o token) guadagna ogni comportamento adattivo - quali rinforzatori di sostegno possono essere acquistati con i token - il costo di ogni rinforzatore di sostegno - il costo di ogni comportamento "bersaglio".

9 Fase di preparazione: STEP Ia 1. ELENCO COMPORTAMENTI ADEGUATI 2. ELENCO COMPORTAMENTI INDESIDERATI 3. ORDINARE GERARCHICAMENTE I COMPORTAMENTI COMPORT. ADEGUATI COMPORT. INDESIDERATI

10 Vantaggi nell uso di questo strumento Possibilità di scegliere i rinforzatori preferiti evitando o rallentando altresì il processo di saziazione Opportunità di sfruttare al massimo le fonti di rinforzamento presenti nell'istituzione Possibilità di utilizzare rinforzatori tangibili e duraturi Possibilità di rinforzare una catena di risposte senza interromperla Possibilità di registrare la frequenza dei comportamenti adattivi

11 Un comportamento descritto adeguatamente si può misurare TOPOGRAFIA E FUNZIONE Un etichetta non può essere misurata. Non misuriamo l ansia la timidezza. Un comportamento si può dire ben descrittore se può essere misurato La misurazione è il pilastro della filosofia Evidence based I parametri più tipici di un comportamento sono: 1) Frequenza 2) Durata 3) Intensità Separare il «cosa fa» dal «perché lo fa» e cio che deve essere compreso è il quando più che il perché Viene analizzata la «topografia» del comportamento (come appare) e la sua funzione che è il suo legame col contesto di solito si usa la frequenza 14

12 PREVENZIONE DELLA RISPOSTA Intervenire sugli antecedenti manipolando le variabili ambientali in modo da prevenire la comparsa del comportamento problema

13 DILAZIONE DELLA RISPOSTA Far intercorrere un lasso di tempo via via crescente tra la comparsa dello stimolo e la risposta, dilazionandone l emissione attraverso tecniche di spostamento dell attenzione o contrattazione.

14 RIDUZIONE DEI TEMPI Concedere l emissione del comportamento problema riducendo gradualmente il tempo ad esso dedicato. Rinforzare la riduzione dei tempi con rinforzatori sociali e tangibili.

15 IGNORAMENTO Viene applicato se l obiettivo dello studente è quello di attirare l attenzione. E efficace solo se affiancato da pratiche positive. Utilizzare tale tecnica per TUTTO IL TEMPO in cui si manifesta il comportamento disadattivo. Talvolta si può fare qualcosa di distraente.

16 COSTO DELLA RISPOSTA Consiste nel far sostenere alla persona un costo rispetto all emissione di un comportamento disadattivo. Può avvenire in termini di: - perdita di un rinforzatore - riparazione del danno - disturbo ambientale prodotto con il comportamento.

17 APPLICAZIONE DEL COSTO DELLA RISPOSTA a) Definire con chiarezza il comportamento disadattivo b) Effettuare una analisi funzionale sul comportamento disadattivo con lo scopo di comprenderne i meccanismi di mantenimento (ad esempio comportamenti provocatori) c) Definire il costo da sostenersi rispetto all emissione del comportamento disadattivo d) Condivisione dell intervento fra tutti gli agenti educativi

18 APPLICAZIONE DEL COSTO DELLA RISPOSTA e) Quando si inizia una pratica di costo della risposta, altre persone, se non l agente educativo, non dovrebbero essere presenti nell ambiente f) Quando si inizia un costo della risposta, è importante cercare di portarlo a termine indipendentemente dal tempo necessario g) L agente educativo che inizia la pratica deve possibilmente rimanere lo stesso fini al termine dell intervento h) Il tono della voce deve essere fermo e possibilmente privo di contenuti emotivi il contenuto verbale deve essere limitato alla richiesta del comportamento da attuare

19 PRATICA POSITIVA Consiste nell identificare un comportamento adeguato opposto od incompatibile con il comportamento problema e farlo agire alla persona per un certo numero di volta, rinforzandone l emissione in modo continuo o a rapporto. Talvolta può prevedere un certo grado di costrizione o un atteggiamento molto direttivo.

20 TIME OUT Da applicare solo a comportamenti veramente pericolosi e solo immediatamente dopo la messa in atto del comportamento disadattivo. E efficace solo se è affiancato da pratiche di rinforzo positivo. Scegliere un luogo noioso per il time out. Ha una durata limitata (da un minimo di 1 min. ad un massimo di 5 min).

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