DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO IMP-LP 15-COM I2PS- PROGETTO PRELIMINARE- STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE
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1 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO IMP-LP 15-COM TASK ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/HPRB DELIVERABLE TITLE I2PS- PROGETTO PRELIMINARE- STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO Smoraldi Antonio (HPRB) Cangiano Pasquale (GRIM) DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA 06/04/ /04/2016 BY THE TERMS OF THE LAW IN FORCE ON COPYRIGHT, THE REPRODUCTION, DISTRIBUTION OR USE OF THIS DOCUMENT WITHOUT SPECIFIC WRITTEN AUTHORIZATION IS STRICTLY FORBIDDEN A NORMA DELLE VIGENTI LEGGI SUI DIRITTI DI AUTORE QUESTO DOCUMENTO E' DI PROPRIETA' CIRA E NON POTRA' ESSERE UTILIZZATO, RIPRODOTTO O COMUNICATO A TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE I
2 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: TITLE: I2PS- PROGETTO PRELIMINARE- STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE ABSTRACT: La presente Relazione riguarda il Progetto Preliminare per la realizzazione dell Impianto IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE (I2PS) area 19 presso l insediamento CIRA S.c.p.a. di Capua Via Maiorise AUTHORS: Smoraldi Antonio APPROVAL REVIEWERS: APPROVER AUTHORIZATION REVIEWERS: Cangiano Pasquale AUTHORIZER Cangiano Pasquale II
3 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: DISTRIBUTION RECORD: DEPT NAME * DEPT NAME * MINF Gruppo Impianti per la Propulsione (IMPR) Gruppo Metodologie e Tecnologie per la Propulsione Gruppo Impianti e Infrastrutture (IMIN) Goduto Giustino Gruppo Acqu PRPU Pascarella Ciro * PT = PARTIAL A = ALL III
4 Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale I 2 PS Studio di Prefattibilità Ambientale
5 REVISION HISTORY N. DATE EDITOR CHANGES CIRA-CF Rev. 0 P. 2/21
6 RE /19 STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE Nome file Codice Commessa Data 1.doc Marzo 2016 PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE (I 2 PS) 0 02/03/16 Emesso per Progetto Preliminare Num. Data Descrizione Real. Contr App CIRA-CF Rev. 0 P. 3/21
7 RE /19 INDICE 1. OBIETTIVI DELLA RELAZIONE TECNICA 3 2. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO E DESCRIZIONE DEL CICLO DI LAVORAZIONE 4 3. POTENZIALITA DELL IMPIANTO 6 4. STUDIO SUGLI EFFETTI URBANISTICO TERRITORIALI ED AMBIENTALI DELL OPERA E SULLE MISURE NECESSARIE PER IL SUO INSERIMENTO NEL TERRITORIO COMUNALE Utilizzazione delle Risorse Naturali e non Naturali Produzione di Rifiuti Impatto sulle Emissioni Diffuse in Atmosfera Impatto delle Acque Impatto dell Attività sul Suolo e sulle Eventuali Acque di Falda Impatto Ambientale derivante dal Rumore Prodotto Rischio di Incidenti CONFORMITÀ DEL PROGETTO CON LE NORME AMBIENTALI E PAESAGISTICHE NONCHÈ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI Inquadramento Territoriale e Relazioni con l Ambiente in cui è stato Inserito il Progetto Relazioni dell Impianto con il Paesaggio Relazione del Progetto con le Risorse Idriche del Luogo Interazioni dell Impianto con il Traffico Veicolare DESCRIZIONE DEI PROBABILI EFFETTI RILEVANTI DELL IMPIANTO SULL AMBIENTE Valutazione degli impatti cumulativi indotti dall Impianto Impatto cumulativo sulla flora e sulla fauna Impatto cumulativo sul paesaggio Impatto acustico cumulativo Quadro di riepilogo CONCLUSIONI FINALI 19 CIRA-CF Rev. 0 P. 4/21
8 RE /19 1. OBIETTIVI DELLA RELAZIONE TECNICA La presente Relazione riguarda il Progetto Preliminare per la realizzazione dell Impianto IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE (I2PS) area 19 l insediamento CIRA S.c.p.a. di Capua Via Maiorise presso Lo studio in oggetto si rende necessario in quanto l Impianto risulta essere compreso tra quelli per i quali si può adottare la normativa e le operazioni previste dalla verifica di assoggettabilità alla VIA, per la normativa nazionale e regionale in materia, il tutto facente riferimento al D.Lgs 152/2006 e ss. mm.ii. Pertanto, il presente studio vuole analizzare i possibili impatti ambientali derivanti dall attività in oggetto. Le notizie tecniche, che hanno condotto alla redazione della presente relazione, sono state ottenute dall interrogazione delle figure di riferimento per l analisi di impatto acustico e agli attuali riferimenti tecnici dell Impianto stesso, oltre che dallo studio degli Impianti e delle apparecchiature dichiarate. CIRA-CF Rev. 0 P. 5/21
9 RE /19 2. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO E DESCRIZIONE DEL CICLO DI LAVORAZIONE Nell ambito del più ampio programma di Propulsori Aerospaziali il CIRA ha avviato lo sviluppo del programma HYPROB, con specifico riferimento alla tecnologia a ossigeno e metano liquidi (LOX/LCH 4 ) e ossigeno e metano gassosi (GOX/GCH 4 ). La struttura in progetto sarà anche in grado di permettere la configurazione per test di motori ibridi con ossidante N 2 O liquido. La nuova struttura sarà costituita da un Impianto Integrato di Propulsione Spaziale abbreviato in I 2 PS che comprende l Impianto di Prova HYPROB-PLUS e l Impianto di Prova HYPROB-IMP. Sull area oggetto di intervento saranno realizzati i nuovi manufatti necessari ad accogliere l impiantistica dei nuovi Impianti di Prova HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP che, dal punto di vista logistico, sarà suddivisa nelle seguenti tre zone: Operativa, Tecnica e Uffici. E prevista la realizzazione di un Fabbricato principale costituito da un locale ed un open space destinati ad ufficio e sala riunioni ed una Control Room per gli Impianti HYPROB- PLUS ed HYPROB-IMP. E stato inoltre previsto un Locale Tecnico ed un Sala Integrazione. L Impianto poi sarà suddiviso nelle seguenti aree: o Area Trailer e Cisterne per scarico metano gassoso ad alta pressione, ossigeno liquido, azoto liquido, N 2 O liquido; o Area Serbatoi e Stoccaggi con stoccaggio criogenico di ossigeno ed azoto liquido, azoto gassoso ad alta pressione, acqua demineralizzata; o Area Impianti Tecnologici che includono tutte le apparecchiature ed i sistemi dei due Impianti; o Area di Prova con i Run Tank LOX e Metano ed i Dimostratori HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP collocati in due locali separati Test Fire che ospitano i Test Bench CIRA-CF Rev. 0 P. 6/21
10 RE /19 per le prove; a ridosso del locale Test Fire di HYPROB-IMP è situato il Fabbricato per il Laboratorio di Diagnostica (Laser Room); o Area Torcia e Camino con il Catch Tank, la Torcia ed il Camino ossigeno ed N 2 O. La zona destinata a stoccaggio, impianti tecnologici, torcia e prove sarà completamente delimitata da recinzione e sarà accessibile da un cancello scorrevole manuale da una parte e da un cancello automatico dall altra; è inoltre previsto un accesso controllato con cancello automatico. Per la completa funzionalità del lotto, sono inoltre previste le seguenti opere: o Sistemazioni esterne (pavimentazioni, verde, illuminazione) o Completamento dei marciapiedi o Opere primarie (fognatura acque bianche e nere, impianto di prima pioggia) o Sistemazione delle aree destinate alle prove ed agli stoccaggi o Impianto antincendio o Pipe-Rack per il passaggio tubazioni e cavidotti. La Progettazione Preliminare comprende tutte le opere civili infrastrutturali ed impiantistiche per la completa operatività dell Impianto I 2 PS. Il piazzale e le strade interne al lotto di intervento consentono lo svolgimento di tutte le attività previste. CIRA-CF Rev. 0 P. 7/21
11 RE /19 3. POTENZIALITA DELL IMPIANTO L Impianto previsto in progetto rispetta le potenzialità definite per legge, ed è dislocato secondo una specifica disposizione delle aree interessate alle varie funzioni, il tutto secondo gli allegati al Progetto Preliminare. In tale Impianto verranno effettuate prove di propulsori aerospaziali, secondo una tabella definita di accensione per un periodo di massimo 30 sec, per non più di tre volte nell arco di una giornata per HYPROB-IMP, ed una volta al giorno per una durata massima di 30 sec per HYPROB-PLUS, se il funzionamento è alle massime portate nominali. CIRA-CF Rev. 0 P. 8/21
12 RE /19 4. STUDIO SUGLI EFFETTI URBANISTICO TERRITORIALI ED AMBIENTALI DELL OPERA E SULLE MISURE NECESSARIE PER IL SUO INSERIMENTO NEL TERRITORIO COMUNALE Le leggi in materia ambientale disciplinano le caratteristiche tecniche, l ubicazione ed i vincoli urbanistici e territoriali a cui sono soggetti gli impianti del tipo in oggetto. L intervento per la realizzazione dell Impianto si localizza all interno dell area stessa della CIRA S.c.p.a., quindi un area urbanizzata e all interno della quale sono presenti già altre strutture nelle quali avvengono attività di studio e ricerca in campo aerospaziale. L area in cui ricade il Centro di Ricerca in questione è urbanisticamente classificata come zona industriale. Fatta questa premessa relativa alle relazioni che sussistono tra tale Progetto e gli strumenti di programmazione e di pianificazione vigenti, lo studio sugli effetti territoriali ed ambientali dell opera prosegue trattando i seguenti ulteriori argomenti: o Utilizzazione delle risorse naturali e non naturali; o Produzione di rifiuti; o Impatto sulle emissioni diffuse in atmosfera; o Impatto sulle acque; o Impatto sul suolo ed acque di falda; o Impatto derivante dal rumore; o Rischio di incedenti. Esso si concluderà effettuando una valutazione del tipo e delle quantità dei residui e degli impatti previsti risultanti dall attività del Progetto in questione. CIRA-CF Rev. 0 P. 9/21
13 RE / Utilizzazione delle Risorse Naturali e non Naturali In relazione all utilizzazione di risorse naturali, per il presente Impianto, attualmente non si prevede l impiego di risorse naturali fatta esclusione della normale acqua per uso umano utilizzata per i servizi del personale aziendale (es. servizi igienici). In relazione all utilizzazione di risorse non naturali, per il presente impianto, si prevede l utilizzo di tecnologia a ossigeno e metano liquidi (LOX/LCH 4 ) ed ossigeno e metano gassosi (GOX/GCH 4 ). La struttura sarà in grado di permettere la configurazione per test di motori ibridi con ossidante N 2 O liquido. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Produzione di Rifiuti Per l impianto in questione non si prevede la produzione di specifiche tipologie di rifiuti speciali, così come definiti dalla normativa vigente. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Impatto sulle Emissioni Diffuse in Atmosfera Gli impatti ambientali sulla qualità dell aria possono essere riconducili ai seguenti elementi: a) Emissioni di prodotti della combustione dai dimostratori; b) Emissioni di prodotti della combustione dalla torcia calda; c) Emissioni di ossigeno e protossido di azoto (N 2 O), in forma gassosa (torcia fredda); d) Emissioni di metano incombusto dai dimostratori durante la fase di shutdown, dal momento che è prevista l interruzione dell alimentazione dell ossigeno prima di quella del metano. CIRA-CF Rev. 0 P. 10/21
14 RE /19 Relativamente alle emissioni di prodotti della combustione (dimostratori e torcia calda), in conformità alle Linee Guida ARPAC e della specifica normativa regionale e nazionale e secondo una valutazione delle stesse emissioni, si conclude che, da analisi preliminari, i valori previsti delle emissioni dei prodotti della combustione nell atmosfera, risultano essere inferiori ai limiti previsti come da normativa vigente. In particolare per i dimostratori l emissione dei prodotti di combustione corrisponde ai diversi rapporti di miscela comburente/combustibile adottati in camera variabili da O/F=3 condizioni di miscela ricca di combustibile a O/F=5 miscela ricca di ossigeno (il rapporto stechiometrico nella combustione di ossigeno e metano è O/F=3.9). Le sostanze prodotte dalla combustione di ossigeno e metano sono fondamentalmente: - CO 2 - CO - NOx La particolare composizione del metano utilizzato (metano di elevata purezza IP 2,5, 99,5%) consente di trascurare la presenza nei fumi di sostanze tossiche come ossidi di zolfo e cancerogene come composti aromatici pesanti. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. Per quanto riguarda l emissione di gas serra quali, oltre la CO 2 di cui sopra, metano ed N 2 O soggetti alle limitazioni del Protocollo di Kyoto, si ritiene che le quantità emesse siano insignificanti rispetto alle emissioni misurate annualmente nella Regione Campania. Quanto sopra pur tenendo conto che le emissioni di metano ed N 2 O hanno un GWP (Global Warning Potential) assolutamente superiore a quello della CO 2 : il metano viene trasformato in CO 2 equivalente utilizzando il fattore 21 mentre l N 2 O viene trasformato in CO 2 equivalente utilizzando il fattore 310. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. CIRA-CF Rev. 0 P. 11/21
15 RE /19 In conclusione il valore complessivo stimato delle emissioni di prodotti della combustione e dei gas serra, in via preliminare, risulta inferiore al valore individuato, al di sotto del quale non viene indicata nessuna azione da attuare in ordine alle riduzione delle emissioni oltre a quelle già previste. Per quanto riguarda i valori di emissione da assumere per l N 2 O scaricato dalla Torcia Fredda, pur non esistendo limiti normativi stringenti per l N 2 O stesso, verrà fatto un dimensionamento conservativo della Torcia Fredda tale da non superare il valore limite a terra di 200 mg/m 3 (valore limite imposto da legge per l NO 2 ) Impatto delle Acque L Impianto in fase di studio prevede l utilizzazione di acqua demineralizzata per il raffreddamento dei dimostratori. L acqua utilizzata non subirà alcuna contaminazione durante il ciclo di lavorazione e verrà scaricata dopo essere stata riportata ad una temperatura in accordo a quanto previsto dalla normativa vigente, quindi si esclude qualsiasi impatto sulla matrice acqua. Relativamente alle acque piovane ed in aderenza della normativa regionale emanata e di tutte le regolamentazioni conseguenti, ed in ottemperanza a quanto previsto dal regolamento comunale approvato, è stato elaborato un piano preliminare specifico per il trattamento delle AMD (acque meteoriche di dilavamento). Lo scarico dei reflui trattati entro il recettore è autorizzato dall Organo Competente in materia e verranno attuate misure tali affinché le componenti inquinanti potenzialmente presenti nei reflui da scaricare rispettino i limiti impartiti dall atto autorizzatorio riguardante tali scarichi idrici. A tal proposito verranno rispettate tutte le specifiche prescrizioni impartite dall organo competente a riguardo. Deve inoltre essere considerato che i rifiuti di natura fangosa, che sono trattati mediante decantazione e disidratazione, verranno depositati in apposita vasca a perfetta tenuta, e per la quale si accerterà tale caratteristica con prove programmate, e quindi è esclusa una CIRA-CF Rev. 0 P. 12/21
16 RE /19 contaminazione ambientale del sottosuolo o delle acque dovuta a possibili versamenti e/o fuoriuscite accidentali degli stessi, o per perdita della vasca. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Impatto dell Attività sul Suolo e sulle Eventuali Acque di Falda Tutte le operazioni del ciclo dell Impianto avvengono su aree pavimentate. Come già indicato si provvederà ad attuare tutte le misure necessarie per convogliare e depurare le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali, al fine di ridurre al minimo l impatto ambientale che tali acque potrebbero avere sull ambiente esterno. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Impatto Ambientale derivante dal Rumore Prodotto L Impianto in oggetto si trova inserito in area industriale del Comune di Capua e nel Piano di Zonizzazione Acustica è ricade in CLASSE VI aree esclusivamente industriali e pertanto i valori limite di emissione sono quelli di cui al D.P.C.M. 14/11/97. Per quanto riguarda l impatto acustico, nelle fasi successive della progettazione, l Impresa Appaltatrice dovrà tenere in debito conto l impatto acustico di entrambi gli Impianti, con particolare attenzione all Impianto PLUS, e proporre le soluzioni tecnologiche più adeguate, inclusa anche l ottimizzazione della posizione delle Test Cell, per la rispondenza dell Impianto alle normative vigenti. Il CIRA fornirà tutte le informazioni necessarie all adempimento dello studio di impatto acustico, in particolare l inviluppo dei dati motori, con la maggiore pressione sonora alla sorgente. CIRA-CF Rev. 0 P. 13/21
17 RE / Rischio di Incidenti I prodotti utilizzabili per le prove sono altamente infiammabili e, poiché nel presente progetto preliminare si è previsto di stoccarli per tipologie omogenee di appartenenza, rispettando le distanze minime previste dalla legislazione vigente per le diverse tipologie, non sono suscettibili di reagire pericolosamente tra loro durante la movimentazione, creando rischi di incidenti. Il rischio che si verifichino incidenti è pertanto legato alle varie attività svolte dagli addetti in relazione alla gestione dell Impianto e quindi gli stessi dovranno essere attentamente esaminati e valutati dal Datore di Lavoro in relazione alla valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori (art. 17 del D.Lvo 81/08) al fine di prevenire che si verifichino infortuni e l insorgenza di eventuali malattie professionali. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. CIRA-CF Rev. 0 P. 14/21
18 RE /19 5. CONFORMITÀ DEL PROGETTO CON LE NORME AMBIENTALI E PAESAGISTICHE NONCHÈ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI 5.1. Inquadramento Territoriale e Relazioni con l Ambiente in cui è stato Inserito il Progetto L Impianto si insedia all interno di un area a carattere prevalentemente industriale. Come si evince dagli stralci cartografici, le zone circostanti l Impianto non risultano edificate e sono lontane dal centro abitato. In relazione a ciò possiamo affermare, in via preliminare, che l Impianto si inserisce perfettamente nel contesto urbanistico che anche il Comune ha approvato Relazioni dell Impianto con il Paesaggio Per quanto concerne il paesaggio, l Impianto, si inserisce in un contesto ormai di carattere esclusivamente industriale e non soggetto a vincoli Relazione del Progetto con le Risorse Idriche del Luogo L Impianto sorgerà su di un area completamente pianeggiante e che non confina con corpi idrici significativi, ad eccezione dei fossi che hanno portata stagionale da considerarsi pressoché nulla, e quindi si può considerare, in via preliminare, di nessun significato. L area in questione non è soggetta a vincolo idrogeologico od ad ulteriori vincoli specifici. Ciò si evince dalla vincolistica individuata nella zona d interesse. CIRA-CF Rev. 0 P. 15/21
19 RE /19 Il vincolo imposto dall Autorità di Bacino del Basso Volturno, legato al rischio di esondazioni nell area, di prevedere il posizionamento delle strutture ad una quota di 1,5 m sul piano campagna può essere superato in deroga sia in considerazione della modesta estensione dell insediamento sia in considerazione dell uso non continuativo e/o residenziale sia delle tipologia adottata per le preesistenti strutture. Tali affermazioni, in via preliminare, saranno confermate in uno studio più dettagliato eseguito durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Interazioni dell Impianto con il Traffico Veicolare La zona di insediamento dell Impianto ricade all interno della perimetrazione del Centro di Ricerche Aerospaziali CIRA e risulta facilmente raggiungibile dalla SS7 Appia, attraverso la Via Maiorise, a poca distanza, circa 8 km, si trova ubicato il casello autostradale di Capua della Autostrada A1. Pertanto, l insediamento produttivo è collocato in un area strategica ed è facilmente raggiungile grazie alle varie infrastrutture che mettono in comunicazione le diverse aree d interesse. Da tali considerazioni si può affermare che l impatto indotto dall attività in oggetto sulla circolazione veicolare risulterà modesto, anche in virtù della localizzazione all interno di specifica area industriale nella quale risultano già impiantate diverse altre attività. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. CIRA-CF Rev. 0 P. 16/21
20 RE /19 6. DESCRIZIONE DEI PROBABILI EFFETTI RILEVANTI DELL IMPIANTO SULL AMBIENTE Le lavorazioni svolte non richiedono l impiego di risorse naturali e non comportano la creazione di sostanze nocive o pericolose per l ambiente stesso. Gli eventuali scarti prodotti saranno avviati a recupero/smaltimento presso centri già debitamente autorizzati dalla normativa vigente e quindi in grado di garantire le necessarie misure a tutela dell ambiente e della sicurezza dell uomo. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Valutazione degli impatti cumulativi indotti dall Impianto Sul territorio comunale, in adiacenza all Impianto di Progetto, allo stato non sono presenti altri Impianti per lo studio e la ricerca della propulsione. In questo paragrafo si affronteranno compiutamente la problematica relativa agli impatti cumulativi degli Impianti, concentrando lo studio sui comparti ambientali sui quali questi si manifestano. Gli impatti cumulativi sono stati valutati considerando gli effetti provocati dall Impianto in Progetto. Si e ritenuto di approfondire la trattazione degli impatti cumulativi relativamente ai temi sotto elencati: o Impatto sulla flora e sulla fauna; o Impatto sul paesaggio; o Impatto acustico Tale studio valuterà l individuazione di possibili impatti negativi sulle risorse naturalistiche e sul paesaggio. CIRA-CF Rev. 0 P. 17/21
21 RE /19 Quindi, si e scelto di concentrare l attenzione sugli effetti cumulativi su flora e fauna, sul paesaggio, e in termini di acustica derivanti dalla realizzazione del Progetto Impatto cumulativo sulla flora e sulla fauna Da quanto appena esposto è evidente che l opera su cui andrà ad insistere il Progetto è su un area già compromessa dal punto di vista ambientale, l Impianto sarà realizzato all interno del Centro di Ricerca già esistente e pertanto senza un significativo disturbo alle specie faunistiche ed avifaunistiche presenti in sito, in quanto già abituate alla presenza di altri Impianti sulla stessa zona. Non si prevedono interferenze di carattere cumulativo sulla flora e sulla fauna presenti in quanto gli eventuali impatti sono di carattere locale e prescindibili dalla presenza di altri Impianti. Non si può nemmeno prendere in considerazione l impatto ascrivibile alla perdita di specie e alla sottrazione di habitat, in quanto non vengono utilizzate altre superfici per l incremento delle lavorazioni previste nell impianto, ma andando a razionalizzare quelle esistenti. Nel caso in esame l unico ambito interessato e quello dell area industriale per cui non si prevederà alcun danno a specie di particolar pregio. È da mettere in evidenza che a contorno dell Impianto non sono presenti particolari coltivazioni di pregio Impatto cumulativo sul paesaggio Analisi percettiva E stato valutato l impatto visivo cumulativo gli Impianti esistenti ed il nuovo Impianto ed in proposito si evidenzia che non vi saranno sostanziali modifiche del bacino visivo rispetto ai manufatti già realizzati e che, in ogni caso, l Impianto nel suo complesso, rientra per scopi, tipologia e funzioni tra quelli propri della destinazione urbanistica del sito. CIRA-CF Rev. 0 P. 18/21
22 RE / Impatto acustico cumulativo Come già evidenziato, nelle fasi successive della progettazione, l Impresa Appaltatrice dovrà tenere in debito conto l impatto acustico di entrambi gli Impianti, con particolare attenzione all Impianto PLUS, e proporre le soluzioni tecnologiche più adeguate, inclusa anche l ottimizzazione della posizione delle Test Cell, per la rispondenza dell Impianto alle normative vigenti. In particolare, studi più approfonditi prodotti in merito dalla stessa Committente saranno utilizzati nel corso delle successive fasi di progettazione al fine di provvedere, se necessario, alla installazione degli opportuni apprestamenti finalizzati alla mitigazione del rumore riportando i valori della pressione sonora nei limiti di norma Quadro di riepilogo Nel documento più dettagliato, che sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS, verranno sviluppate due matrici schematiche che sintetizzano le considerazioni descritte ai paragrafi precedenti. La prima matrice rappresenta gli impatti dell attività in oggetto sui vari comparti ambientali, classificati in 4 categorie proporzionate all entità dell impatto come comparti ambientali si è scelto l ambiente suolo e sottosuolo, l ambiente idrico, l ambiente atmosferico e flora e fauna: o NULLO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è praticamente inesistente, ovvero equivalente a quello che si avrebbe in assenza dell attività che ha originato la fonte; o POCO SIGNIFICATIVO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è esistente, ma non contribuisce ad un peggioramento significativo dello stato di qualità del comparto; CIRA-CF Rev. 0 P. 19/21
23 RE /19 o SIGNIFICATIVO MITIGATO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è esistente, ma non contribuisce ad un peggioramento dello stato di qualità del comparto, grazie alla presenza di misure di mitigazione,contenimento o prevenzione adeguati; tale fattore di emissione necessità comunque di presidi di controllo tesi a verificare l efficacia delle misure di contenimento, mitigazione e prevenzione; o CRITICO: l impatto è esistente e merita di un approfondimento ulteriore perché non si ritiene adeguatamente controllato, contenuto e può determinare nello stato dei fatti, un peggioramento immediato o nel tempo dello stato di qualità del comparto in oggetto. La seconda matrice rappresenta la valutazione dello stato di efficacia delle misure di prevenzione, mitigazione o controllo degli impatti dell attività in oggetto sui vari comparti ambientali, secondo la seguente classificazione in 3 categorie: o NON NECESSARIO: l impatto della data fonte è nullo o non significativo quindi non sono necessarie misure di mitigazione; o ADEGUATO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è esistente, ma il sistema di mitigazione o contenimento è adeguato e impedisce che l impatto contribuisca a peggiorare lo stato di qualità del comparto; o INADEGUATO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è esistente, e le misure di controllo e/o mitigazione non sono sufficienti ad evitare il peggioramento del livello di qualità del comparto. CIRA-CF Rev. 0 P. 20/21
24 RE /19 7. CONCLUSIONI FINALI Da tutte le risultanze preliminari emerse in sede di compatibilità ambientale, viste la tipologia e la potenzialità dell Impianto, considerate le tecnologie adottate e le macchine/attrezzature utilizzate e prendendo altresì in considerazione tutte le autorizzazioni di cui l impianto disporrà, si può concludere, in via preliminare, che gli impatti derivanti dall attività sono contenuti entro limiti tollerabili grazie all ottemperanza del CIRA nei confronti delle leggi e norme in vigore e grazie a tutto il sistema di procedure che saranno messe in atto dal Centro al fine di perseguire obiettivi di compatibilità e tollerabilità degli impatti ambientali che l attività produce sull ambiente esterno. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. CIRA-CF Rev. 0 P. 21/21
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