DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO IMP-LP 15-COM I2PS- PROGETTO PRELIMINARE- STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO IMP-LP 15-COM I2PS- PROGETTO PRELIMINARE- STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE"

Transcript

1 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO IMP-LP 15-COM TASK ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/HPRB DELIVERABLE TITLE I2PS- PROGETTO PRELIMINARE- STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO Smoraldi Antonio (HPRB) Cangiano Pasquale (GRIM) DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA 06/04/ /04/2016 BY THE TERMS OF THE LAW IN FORCE ON COPYRIGHT, THE REPRODUCTION, DISTRIBUTION OR USE OF THIS DOCUMENT WITHOUT SPECIFIC WRITTEN AUTHORIZATION IS STRICTLY FORBIDDEN A NORMA DELLE VIGENTI LEGGI SUI DIRITTI DI AUTORE QUESTO DOCUMENTO E' DI PROPRIETA' CIRA E NON POTRA' ESSERE UTILIZZATO, RIPRODOTTO O COMUNICATO A TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE I

2 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: TITLE: I2PS- PROGETTO PRELIMINARE- STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE ABSTRACT: La presente Relazione riguarda il Progetto Preliminare per la realizzazione dell Impianto IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE (I2PS) area 19 presso l insediamento CIRA S.c.p.a. di Capua Via Maiorise AUTHORS: Smoraldi Antonio APPROVAL REVIEWERS: APPROVER AUTHORIZATION REVIEWERS: Cangiano Pasquale AUTHORIZER Cangiano Pasquale II

3 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: DISTRIBUTION RECORD: DEPT NAME * DEPT NAME * MINF Gruppo Impianti per la Propulsione (IMPR) Gruppo Metodologie e Tecnologie per la Propulsione Gruppo Impianti e Infrastrutture (IMIN) Goduto Giustino Gruppo Acqu PRPU Pascarella Ciro * PT = PARTIAL A = ALL III

4 Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale I 2 PS Studio di Prefattibilità Ambientale

5 REVISION HISTORY N. DATE EDITOR CHANGES CIRA-CF Rev. 0 P. 2/21

6 RE /19 STUDIO DI PREFATTIBILITA AMBIENTALE Nome file Codice Commessa Data 1.doc Marzo 2016 PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE (I 2 PS) 0 02/03/16 Emesso per Progetto Preliminare Num. Data Descrizione Real. Contr App CIRA-CF Rev. 0 P. 3/21

7 RE /19 INDICE 1. OBIETTIVI DELLA RELAZIONE TECNICA 3 2. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO E DESCRIZIONE DEL CICLO DI LAVORAZIONE 4 3. POTENZIALITA DELL IMPIANTO 6 4. STUDIO SUGLI EFFETTI URBANISTICO TERRITORIALI ED AMBIENTALI DELL OPERA E SULLE MISURE NECESSARIE PER IL SUO INSERIMENTO NEL TERRITORIO COMUNALE Utilizzazione delle Risorse Naturali e non Naturali Produzione di Rifiuti Impatto sulle Emissioni Diffuse in Atmosfera Impatto delle Acque Impatto dell Attività sul Suolo e sulle Eventuali Acque di Falda Impatto Ambientale derivante dal Rumore Prodotto Rischio di Incidenti CONFORMITÀ DEL PROGETTO CON LE NORME AMBIENTALI E PAESAGISTICHE NONCHÈ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI Inquadramento Territoriale e Relazioni con l Ambiente in cui è stato Inserito il Progetto Relazioni dell Impianto con il Paesaggio Relazione del Progetto con le Risorse Idriche del Luogo Interazioni dell Impianto con il Traffico Veicolare DESCRIZIONE DEI PROBABILI EFFETTI RILEVANTI DELL IMPIANTO SULL AMBIENTE Valutazione degli impatti cumulativi indotti dall Impianto Impatto cumulativo sulla flora e sulla fauna Impatto cumulativo sul paesaggio Impatto acustico cumulativo Quadro di riepilogo CONCLUSIONI FINALI 19 CIRA-CF Rev. 0 P. 4/21

8 RE /19 1. OBIETTIVI DELLA RELAZIONE TECNICA La presente Relazione riguarda il Progetto Preliminare per la realizzazione dell Impianto IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE (I2PS) area 19 l insediamento CIRA S.c.p.a. di Capua Via Maiorise presso Lo studio in oggetto si rende necessario in quanto l Impianto risulta essere compreso tra quelli per i quali si può adottare la normativa e le operazioni previste dalla verifica di assoggettabilità alla VIA, per la normativa nazionale e regionale in materia, il tutto facente riferimento al D.Lgs 152/2006 e ss. mm.ii. Pertanto, il presente studio vuole analizzare i possibili impatti ambientali derivanti dall attività in oggetto. Le notizie tecniche, che hanno condotto alla redazione della presente relazione, sono state ottenute dall interrogazione delle figure di riferimento per l analisi di impatto acustico e agli attuali riferimenti tecnici dell Impianto stesso, oltre che dallo studio degli Impianti e delle apparecchiature dichiarate. CIRA-CF Rev. 0 P. 5/21

9 RE /19 2. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO E DESCRIZIONE DEL CICLO DI LAVORAZIONE Nell ambito del più ampio programma di Propulsori Aerospaziali il CIRA ha avviato lo sviluppo del programma HYPROB, con specifico riferimento alla tecnologia a ossigeno e metano liquidi (LOX/LCH 4 ) e ossigeno e metano gassosi (GOX/GCH 4 ). La struttura in progetto sarà anche in grado di permettere la configurazione per test di motori ibridi con ossidante N 2 O liquido. La nuova struttura sarà costituita da un Impianto Integrato di Propulsione Spaziale abbreviato in I 2 PS che comprende l Impianto di Prova HYPROB-PLUS e l Impianto di Prova HYPROB-IMP. Sull area oggetto di intervento saranno realizzati i nuovi manufatti necessari ad accogliere l impiantistica dei nuovi Impianti di Prova HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP che, dal punto di vista logistico, sarà suddivisa nelle seguenti tre zone: Operativa, Tecnica e Uffici. E prevista la realizzazione di un Fabbricato principale costituito da un locale ed un open space destinati ad ufficio e sala riunioni ed una Control Room per gli Impianti HYPROB- PLUS ed HYPROB-IMP. E stato inoltre previsto un Locale Tecnico ed un Sala Integrazione. L Impianto poi sarà suddiviso nelle seguenti aree: o Area Trailer e Cisterne per scarico metano gassoso ad alta pressione, ossigeno liquido, azoto liquido, N 2 O liquido; o Area Serbatoi e Stoccaggi con stoccaggio criogenico di ossigeno ed azoto liquido, azoto gassoso ad alta pressione, acqua demineralizzata; o Area Impianti Tecnologici che includono tutte le apparecchiature ed i sistemi dei due Impianti; o Area di Prova con i Run Tank LOX e Metano ed i Dimostratori HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP collocati in due locali separati Test Fire che ospitano i Test Bench CIRA-CF Rev. 0 P. 6/21

10 RE /19 per le prove; a ridosso del locale Test Fire di HYPROB-IMP è situato il Fabbricato per il Laboratorio di Diagnostica (Laser Room); o Area Torcia e Camino con il Catch Tank, la Torcia ed il Camino ossigeno ed N 2 O. La zona destinata a stoccaggio, impianti tecnologici, torcia e prove sarà completamente delimitata da recinzione e sarà accessibile da un cancello scorrevole manuale da una parte e da un cancello automatico dall altra; è inoltre previsto un accesso controllato con cancello automatico. Per la completa funzionalità del lotto, sono inoltre previste le seguenti opere: o Sistemazioni esterne (pavimentazioni, verde, illuminazione) o Completamento dei marciapiedi o Opere primarie (fognatura acque bianche e nere, impianto di prima pioggia) o Sistemazione delle aree destinate alle prove ed agli stoccaggi o Impianto antincendio o Pipe-Rack per il passaggio tubazioni e cavidotti. La Progettazione Preliminare comprende tutte le opere civili infrastrutturali ed impiantistiche per la completa operatività dell Impianto I 2 PS. Il piazzale e le strade interne al lotto di intervento consentono lo svolgimento di tutte le attività previste. CIRA-CF Rev. 0 P. 7/21

11 RE /19 3. POTENZIALITA DELL IMPIANTO L Impianto previsto in progetto rispetta le potenzialità definite per legge, ed è dislocato secondo una specifica disposizione delle aree interessate alle varie funzioni, il tutto secondo gli allegati al Progetto Preliminare. In tale Impianto verranno effettuate prove di propulsori aerospaziali, secondo una tabella definita di accensione per un periodo di massimo 30 sec, per non più di tre volte nell arco di una giornata per HYPROB-IMP, ed una volta al giorno per una durata massima di 30 sec per HYPROB-PLUS, se il funzionamento è alle massime portate nominali. CIRA-CF Rev. 0 P. 8/21

12 RE /19 4. STUDIO SUGLI EFFETTI URBANISTICO TERRITORIALI ED AMBIENTALI DELL OPERA E SULLE MISURE NECESSARIE PER IL SUO INSERIMENTO NEL TERRITORIO COMUNALE Le leggi in materia ambientale disciplinano le caratteristiche tecniche, l ubicazione ed i vincoli urbanistici e territoriali a cui sono soggetti gli impianti del tipo in oggetto. L intervento per la realizzazione dell Impianto si localizza all interno dell area stessa della CIRA S.c.p.a., quindi un area urbanizzata e all interno della quale sono presenti già altre strutture nelle quali avvengono attività di studio e ricerca in campo aerospaziale. L area in cui ricade il Centro di Ricerca in questione è urbanisticamente classificata come zona industriale. Fatta questa premessa relativa alle relazioni che sussistono tra tale Progetto e gli strumenti di programmazione e di pianificazione vigenti, lo studio sugli effetti territoriali ed ambientali dell opera prosegue trattando i seguenti ulteriori argomenti: o Utilizzazione delle risorse naturali e non naturali; o Produzione di rifiuti; o Impatto sulle emissioni diffuse in atmosfera; o Impatto sulle acque; o Impatto sul suolo ed acque di falda; o Impatto derivante dal rumore; o Rischio di incedenti. Esso si concluderà effettuando una valutazione del tipo e delle quantità dei residui e degli impatti previsti risultanti dall attività del Progetto in questione. CIRA-CF Rev. 0 P. 9/21

13 RE / Utilizzazione delle Risorse Naturali e non Naturali In relazione all utilizzazione di risorse naturali, per il presente Impianto, attualmente non si prevede l impiego di risorse naturali fatta esclusione della normale acqua per uso umano utilizzata per i servizi del personale aziendale (es. servizi igienici). In relazione all utilizzazione di risorse non naturali, per il presente impianto, si prevede l utilizzo di tecnologia a ossigeno e metano liquidi (LOX/LCH 4 ) ed ossigeno e metano gassosi (GOX/GCH 4 ). La struttura sarà in grado di permettere la configurazione per test di motori ibridi con ossidante N 2 O liquido. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Produzione di Rifiuti Per l impianto in questione non si prevede la produzione di specifiche tipologie di rifiuti speciali, così come definiti dalla normativa vigente. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Impatto sulle Emissioni Diffuse in Atmosfera Gli impatti ambientali sulla qualità dell aria possono essere riconducili ai seguenti elementi: a) Emissioni di prodotti della combustione dai dimostratori; b) Emissioni di prodotti della combustione dalla torcia calda; c) Emissioni di ossigeno e protossido di azoto (N 2 O), in forma gassosa (torcia fredda); d) Emissioni di metano incombusto dai dimostratori durante la fase di shutdown, dal momento che è prevista l interruzione dell alimentazione dell ossigeno prima di quella del metano. CIRA-CF Rev. 0 P. 10/21

14 RE /19 Relativamente alle emissioni di prodotti della combustione (dimostratori e torcia calda), in conformità alle Linee Guida ARPAC e della specifica normativa regionale e nazionale e secondo una valutazione delle stesse emissioni, si conclude che, da analisi preliminari, i valori previsti delle emissioni dei prodotti della combustione nell atmosfera, risultano essere inferiori ai limiti previsti come da normativa vigente. In particolare per i dimostratori l emissione dei prodotti di combustione corrisponde ai diversi rapporti di miscela comburente/combustibile adottati in camera variabili da O/F=3 condizioni di miscela ricca di combustibile a O/F=5 miscela ricca di ossigeno (il rapporto stechiometrico nella combustione di ossigeno e metano è O/F=3.9). Le sostanze prodotte dalla combustione di ossigeno e metano sono fondamentalmente: - CO 2 - CO - NOx La particolare composizione del metano utilizzato (metano di elevata purezza IP 2,5, 99,5%) consente di trascurare la presenza nei fumi di sostanze tossiche come ossidi di zolfo e cancerogene come composti aromatici pesanti. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. Per quanto riguarda l emissione di gas serra quali, oltre la CO 2 di cui sopra, metano ed N 2 O soggetti alle limitazioni del Protocollo di Kyoto, si ritiene che le quantità emesse siano insignificanti rispetto alle emissioni misurate annualmente nella Regione Campania. Quanto sopra pur tenendo conto che le emissioni di metano ed N 2 O hanno un GWP (Global Warning Potential) assolutamente superiore a quello della CO 2 : il metano viene trasformato in CO 2 equivalente utilizzando il fattore 21 mentre l N 2 O viene trasformato in CO 2 equivalente utilizzando il fattore 310. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. CIRA-CF Rev. 0 P. 11/21

15 RE /19 In conclusione il valore complessivo stimato delle emissioni di prodotti della combustione e dei gas serra, in via preliminare, risulta inferiore al valore individuato, al di sotto del quale non viene indicata nessuna azione da attuare in ordine alle riduzione delle emissioni oltre a quelle già previste. Per quanto riguarda i valori di emissione da assumere per l N 2 O scaricato dalla Torcia Fredda, pur non esistendo limiti normativi stringenti per l N 2 O stesso, verrà fatto un dimensionamento conservativo della Torcia Fredda tale da non superare il valore limite a terra di 200 mg/m 3 (valore limite imposto da legge per l NO 2 ) Impatto delle Acque L Impianto in fase di studio prevede l utilizzazione di acqua demineralizzata per il raffreddamento dei dimostratori. L acqua utilizzata non subirà alcuna contaminazione durante il ciclo di lavorazione e verrà scaricata dopo essere stata riportata ad una temperatura in accordo a quanto previsto dalla normativa vigente, quindi si esclude qualsiasi impatto sulla matrice acqua. Relativamente alle acque piovane ed in aderenza della normativa regionale emanata e di tutte le regolamentazioni conseguenti, ed in ottemperanza a quanto previsto dal regolamento comunale approvato, è stato elaborato un piano preliminare specifico per il trattamento delle AMD (acque meteoriche di dilavamento). Lo scarico dei reflui trattati entro il recettore è autorizzato dall Organo Competente in materia e verranno attuate misure tali affinché le componenti inquinanti potenzialmente presenti nei reflui da scaricare rispettino i limiti impartiti dall atto autorizzatorio riguardante tali scarichi idrici. A tal proposito verranno rispettate tutte le specifiche prescrizioni impartite dall organo competente a riguardo. Deve inoltre essere considerato che i rifiuti di natura fangosa, che sono trattati mediante decantazione e disidratazione, verranno depositati in apposita vasca a perfetta tenuta, e per la quale si accerterà tale caratteristica con prove programmate, e quindi è esclusa una CIRA-CF Rev. 0 P. 12/21

16 RE /19 contaminazione ambientale del sottosuolo o delle acque dovuta a possibili versamenti e/o fuoriuscite accidentali degli stessi, o per perdita della vasca. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Impatto dell Attività sul Suolo e sulle Eventuali Acque di Falda Tutte le operazioni del ciclo dell Impianto avvengono su aree pavimentate. Come già indicato si provvederà ad attuare tutte le misure necessarie per convogliare e depurare le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali, al fine di ridurre al minimo l impatto ambientale che tali acque potrebbero avere sull ambiente esterno. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Impatto Ambientale derivante dal Rumore Prodotto L Impianto in oggetto si trova inserito in area industriale del Comune di Capua e nel Piano di Zonizzazione Acustica è ricade in CLASSE VI aree esclusivamente industriali e pertanto i valori limite di emissione sono quelli di cui al D.P.C.M. 14/11/97. Per quanto riguarda l impatto acustico, nelle fasi successive della progettazione, l Impresa Appaltatrice dovrà tenere in debito conto l impatto acustico di entrambi gli Impianti, con particolare attenzione all Impianto PLUS, e proporre le soluzioni tecnologiche più adeguate, inclusa anche l ottimizzazione della posizione delle Test Cell, per la rispondenza dell Impianto alle normative vigenti. Il CIRA fornirà tutte le informazioni necessarie all adempimento dello studio di impatto acustico, in particolare l inviluppo dei dati motori, con la maggiore pressione sonora alla sorgente. CIRA-CF Rev. 0 P. 13/21

17 RE / Rischio di Incidenti I prodotti utilizzabili per le prove sono altamente infiammabili e, poiché nel presente progetto preliminare si è previsto di stoccarli per tipologie omogenee di appartenenza, rispettando le distanze minime previste dalla legislazione vigente per le diverse tipologie, non sono suscettibili di reagire pericolosamente tra loro durante la movimentazione, creando rischi di incidenti. Il rischio che si verifichino incidenti è pertanto legato alle varie attività svolte dagli addetti in relazione alla gestione dell Impianto e quindi gli stessi dovranno essere attentamente esaminati e valutati dal Datore di Lavoro in relazione alla valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori (art. 17 del D.Lvo 81/08) al fine di prevenire che si verifichino infortuni e l insorgenza di eventuali malattie professionali. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. CIRA-CF Rev. 0 P. 14/21

18 RE /19 5. CONFORMITÀ DEL PROGETTO CON LE NORME AMBIENTALI E PAESAGISTICHE NONCHÈ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI 5.1. Inquadramento Territoriale e Relazioni con l Ambiente in cui è stato Inserito il Progetto L Impianto si insedia all interno di un area a carattere prevalentemente industriale. Come si evince dagli stralci cartografici, le zone circostanti l Impianto non risultano edificate e sono lontane dal centro abitato. In relazione a ciò possiamo affermare, in via preliminare, che l Impianto si inserisce perfettamente nel contesto urbanistico che anche il Comune ha approvato Relazioni dell Impianto con il Paesaggio Per quanto concerne il paesaggio, l Impianto, si inserisce in un contesto ormai di carattere esclusivamente industriale e non soggetto a vincoli Relazione del Progetto con le Risorse Idriche del Luogo L Impianto sorgerà su di un area completamente pianeggiante e che non confina con corpi idrici significativi, ad eccezione dei fossi che hanno portata stagionale da considerarsi pressoché nulla, e quindi si può considerare, in via preliminare, di nessun significato. L area in questione non è soggetta a vincolo idrogeologico od ad ulteriori vincoli specifici. Ciò si evince dalla vincolistica individuata nella zona d interesse. CIRA-CF Rev. 0 P. 15/21

19 RE /19 Il vincolo imposto dall Autorità di Bacino del Basso Volturno, legato al rischio di esondazioni nell area, di prevedere il posizionamento delle strutture ad una quota di 1,5 m sul piano campagna può essere superato in deroga sia in considerazione della modesta estensione dell insediamento sia in considerazione dell uso non continuativo e/o residenziale sia delle tipologia adottata per le preesistenti strutture. Tali affermazioni, in via preliminare, saranno confermate in uno studio più dettagliato eseguito durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Interazioni dell Impianto con il Traffico Veicolare La zona di insediamento dell Impianto ricade all interno della perimetrazione del Centro di Ricerche Aerospaziali CIRA e risulta facilmente raggiungibile dalla SS7 Appia, attraverso la Via Maiorise, a poca distanza, circa 8 km, si trova ubicato il casello autostradale di Capua della Autostrada A1. Pertanto, l insediamento produttivo è collocato in un area strategica ed è facilmente raggiungile grazie alle varie infrastrutture che mettono in comunicazione le diverse aree d interesse. Da tali considerazioni si può affermare che l impatto indotto dall attività in oggetto sulla circolazione veicolare risulterà modesto, anche in virtù della localizzazione all interno di specifica area industriale nella quale risultano già impiantate diverse altre attività. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. CIRA-CF Rev. 0 P. 16/21

20 RE /19 6. DESCRIZIONE DEI PROBABILI EFFETTI RILEVANTI DELL IMPIANTO SULL AMBIENTE Le lavorazioni svolte non richiedono l impiego di risorse naturali e non comportano la creazione di sostanze nocive o pericolose per l ambiente stesso. Gli eventuali scarti prodotti saranno avviati a recupero/smaltimento presso centri già debitamente autorizzati dalla normativa vigente e quindi in grado di garantire le necessarie misure a tutela dell ambiente e della sicurezza dell uomo. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA Valutazione degli impatti cumulativi indotti dall Impianto Sul territorio comunale, in adiacenza all Impianto di Progetto, allo stato non sono presenti altri Impianti per lo studio e la ricerca della propulsione. In questo paragrafo si affronteranno compiutamente la problematica relativa agli impatti cumulativi degli Impianti, concentrando lo studio sui comparti ambientali sui quali questi si manifestano. Gli impatti cumulativi sono stati valutati considerando gli effetti provocati dall Impianto in Progetto. Si e ritenuto di approfondire la trattazione degli impatti cumulativi relativamente ai temi sotto elencati: o Impatto sulla flora e sulla fauna; o Impatto sul paesaggio; o Impatto acustico Tale studio valuterà l individuazione di possibili impatti negativi sulle risorse naturalistiche e sul paesaggio. CIRA-CF Rev. 0 P. 17/21

21 RE /19 Quindi, si e scelto di concentrare l attenzione sugli effetti cumulativi su flora e fauna, sul paesaggio, e in termini di acustica derivanti dalla realizzazione del Progetto Impatto cumulativo sulla flora e sulla fauna Da quanto appena esposto è evidente che l opera su cui andrà ad insistere il Progetto è su un area già compromessa dal punto di vista ambientale, l Impianto sarà realizzato all interno del Centro di Ricerca già esistente e pertanto senza un significativo disturbo alle specie faunistiche ed avifaunistiche presenti in sito, in quanto già abituate alla presenza di altri Impianti sulla stessa zona. Non si prevedono interferenze di carattere cumulativo sulla flora e sulla fauna presenti in quanto gli eventuali impatti sono di carattere locale e prescindibili dalla presenza di altri Impianti. Non si può nemmeno prendere in considerazione l impatto ascrivibile alla perdita di specie e alla sottrazione di habitat, in quanto non vengono utilizzate altre superfici per l incremento delle lavorazioni previste nell impianto, ma andando a razionalizzare quelle esistenti. Nel caso in esame l unico ambito interessato e quello dell area industriale per cui non si prevederà alcun danno a specie di particolar pregio. È da mettere in evidenza che a contorno dell Impianto non sono presenti particolari coltivazioni di pregio Impatto cumulativo sul paesaggio Analisi percettiva E stato valutato l impatto visivo cumulativo gli Impianti esistenti ed il nuovo Impianto ed in proposito si evidenzia che non vi saranno sostanziali modifiche del bacino visivo rispetto ai manufatti già realizzati e che, in ogni caso, l Impianto nel suo complesso, rientra per scopi, tipologia e funzioni tra quelli propri della destinazione urbanistica del sito. CIRA-CF Rev. 0 P. 18/21

22 RE / Impatto acustico cumulativo Come già evidenziato, nelle fasi successive della progettazione, l Impresa Appaltatrice dovrà tenere in debito conto l impatto acustico di entrambi gli Impianti, con particolare attenzione all Impianto PLUS, e proporre le soluzioni tecnologiche più adeguate, inclusa anche l ottimizzazione della posizione delle Test Cell, per la rispondenza dell Impianto alle normative vigenti. In particolare, studi più approfonditi prodotti in merito dalla stessa Committente saranno utilizzati nel corso delle successive fasi di progettazione al fine di provvedere, se necessario, alla installazione degli opportuni apprestamenti finalizzati alla mitigazione del rumore riportando i valori della pressione sonora nei limiti di norma Quadro di riepilogo Nel documento più dettagliato, che sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS, verranno sviluppate due matrici schematiche che sintetizzano le considerazioni descritte ai paragrafi precedenti. La prima matrice rappresenta gli impatti dell attività in oggetto sui vari comparti ambientali, classificati in 4 categorie proporzionate all entità dell impatto come comparti ambientali si è scelto l ambiente suolo e sottosuolo, l ambiente idrico, l ambiente atmosferico e flora e fauna: o NULLO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è praticamente inesistente, ovvero equivalente a quello che si avrebbe in assenza dell attività che ha originato la fonte; o POCO SIGNIFICATIVO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è esistente, ma non contribuisce ad un peggioramento significativo dello stato di qualità del comparto; CIRA-CF Rev. 0 P. 19/21

23 RE /19 o SIGNIFICATIVO MITIGATO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è esistente, ma non contribuisce ad un peggioramento dello stato di qualità del comparto, grazie alla presenza di misure di mitigazione,contenimento o prevenzione adeguati; tale fattore di emissione necessità comunque di presidi di controllo tesi a verificare l efficacia delle misure di contenimento, mitigazione e prevenzione; o CRITICO: l impatto è esistente e merita di un approfondimento ulteriore perché non si ritiene adeguatamente controllato, contenuto e può determinare nello stato dei fatti, un peggioramento immediato o nel tempo dello stato di qualità del comparto in oggetto. La seconda matrice rappresenta la valutazione dello stato di efficacia delle misure di prevenzione, mitigazione o controllo degli impatti dell attività in oggetto sui vari comparti ambientali, secondo la seguente classificazione in 3 categorie: o NON NECESSARIO: l impatto della data fonte è nullo o non significativo quindi non sono necessarie misure di mitigazione; o ADEGUATO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è esistente, ma il sistema di mitigazione o contenimento è adeguato e impedisce che l impatto contribuisca a peggiorare lo stato di qualità del comparto; o INADEGUATO: l impatto della data fonte emissiva in quel dato comparto è esistente, e le misure di controllo e/o mitigazione non sono sufficienti ad evitare il peggioramento del livello di qualità del comparto. CIRA-CF Rev. 0 P. 20/21

24 RE /19 7. CONCLUSIONI FINALI Da tutte le risultanze preliminari emerse in sede di compatibilità ambientale, viste la tipologia e la potenzialità dell Impianto, considerate le tecnologie adottate e le macchine/attrezzature utilizzate e prendendo altresì in considerazione tutte le autorizzazioni di cui l impianto disporrà, si può concludere, in via preliminare, che gli impatti derivanti dall attività sono contenuti entro limiti tollerabili grazie all ottemperanza del CIRA nei confronti delle leggi e norme in vigore e grazie a tutto il sistema di procedure che saranno messe in atto dal Centro al fine di perseguire obiettivi di compatibilità e tollerabilità degli impatti ambientali che l attività produce sull ambiente esterno. Un documento più dettagliato in merito sarà preparato durante la fase successiva di progettazione dell Impianto I 2 PS sulla base dei dati che verranno forniti direttamente da CIRA. CIRA-CF Rev. 0 P. 21/21

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-37 1 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB TURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/IMPR 6 3+13 TASK DELIVERABLE TITLE

Dettagli

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF DOCUMENT NUMBER: CIRACF160038 1 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/IMPR 0007 3+7 TASK DELIVERABLE

Dettagli

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO IMP-LP 15-COM

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO IMP-LP 15-COM DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-0546 0 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO IMP-LP 15-COM-0037 1100 TASK ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/HPRB

Dettagli

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO IMP-LP 15-COM Descrizione sommaria dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale I2PS

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO IMP-LP 15-COM Descrizione sommaria dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale I2PS DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-0134 0 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO IMP-LP 15-COM-0037 1100 TASK ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/HPRB

Dettagli

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO INDICE GENERALE INDICE CAPITOLO 1 1. PREMESSA 1.1 INQUADRAMENTO GENERALE 1.2 MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.3.1 Compatibilità ambientale 1.3.2 Tutela delle acque 1.3.3

Dettagli

B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3. B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3

B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3. B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3 SCHEDA B - DATI E TIZIE SULL IMPIANTO ATTUALE B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3 B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3 B.2.1 Consumo di risorse idriche (parte storica)

Dettagli

Una cava di materiale inerte si coltiva direttamente sul fronte. Sono da valutare, per la generazione di polveri, le condizioni naturali,

Una cava di materiale inerte si coltiva direttamente sul fronte. Sono da valutare, per la generazione di polveri, le condizioni naturali, Una cava di materiale inerte si coltiva direttamente sul fronte. Sono da valutare, per la generazione di polveri, le condizioni naturali, granulometriche, di umidità, la frazione volatile, il regime dei

Dettagli

Allegati 115/08 INLINEA

Allegati 115/08 INLINEA Allegati 115/08 INLINEA ALLEGATO OBBLIGATORIO Istanza Dati specifici richiesta Copia carta d identità o altro documento identificativo in corso di validità del legale rappresentante Copia del titolo di

Dettagli

ALLEGATO 2. Elementi informativi necessari nella relazione tecnica per la Valutazione Ambientale Preliminare (art. 6, LR 4/2018)

ALLEGATO 2. Elementi informativi necessari nella relazione tecnica per la Valutazione Ambientale Preliminare (art. 6, LR 4/2018) ALLEGATO 2 Elementi informativi necessari nella relazione tecnica per la Valutazione Ambientale Preliminare (art. 6, LR 4/2018) 1. Titolo del progetto Denominazione completa del progetto di modifica/estensione/adeguamento

Dettagli

VOL. 6 COMUNE DI CALVI RISORTA. PROVINCIA di CASERTA PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO FEBBRAIO 2016

VOL. 6 COMUNE DI CALVI RISORTA. PROVINCIA di CASERTA PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO FEBBRAIO 2016 COMUNE DI CALVI RISORTA PROVINCIA di CASERTA COMMITTENTE: AMBIENTA S.R.L. Sede Legale: Piazza Testa n.2, Pastorano - 81050 (CE) OGGETTO: Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell'art. 23 del D.Lgs.

Dettagli

PROGETTARE IN MODO SOSTENIBILE: Divenire gli artefici di un futuro energetico sostenibile

PROGETTARE IN MODO SOSTENIBILE: Divenire gli artefici di un futuro energetico sostenibile PROGETTARE IN MODO SOSTENIBILE: Divenire gli artefici di un futuro energetico sostenibile Giovanna Villari Milano, 9 Marzo, 2009 SAIPEM BUSINESS Realizzare impianti per l industria energetica compatibili

Dettagli

2.1. EMISSIONI ODORIGENE

2.1. EMISSIONI ODORIGENE Indice Indice... 1 1. PREMESSA... 2 2. MONITORAGGIO... 3 2.1. EMISSIONI ODORIGENE... 3 2.2. IMMISIONI SONORE NELL AMBIENTE ESTERNO... 5 2.3. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA... 7 Allegato 1: Punti di

Dettagli

RELAZIONE PERLA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DI PIANI E PROGETTI Secondo l allegato G del DPR 357/97

RELAZIONE PERLA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DI PIANI E PROGETTI Secondo l allegato G del DPR 357/97 STUDIO di ARCHITETTURA Dott. Arch. Andrea Bianchi Via Lungo le Mura, 5-56048 - Volterra - tel. 0588-81203 E_mail a.bianchi@archiworld.it COMUNE DI POMARANCE PROVINCIA DI PISA OGGETTO: REALIZZAZIONE STOCCAGGIO

Dettagli

IMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale

IMPIANTO/COMPLESSO IPPC. SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale IMPIANTO/COMPLESSO IPPC SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo e data Firma del Gestore 1 SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Legenda 2.1.1 consumo

Dettagli

IMPIANTO DI FOSSOLI (Via Valle n. 21 Comune di Carpi)

IMPIANTO DI FOSSOLI (Via Valle n. 21 Comune di Carpi) IMPIANTO DI FOSSOLI (Via Valle n. 21 Comune di Carpi) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:

Dettagli

RELAZIONE SULLA CONFORMITA

RELAZIONE SULLA CONFORMITA RELAZIONE SULLA CONFORMITA Doc. numero: REL-B3246 03 Relazione Conformità Progetto: Impianto Trattamento Halon - Verifica di Assoggettabilità Screening Cliente: Tema Sistemi S.p.A., Ravenna Note/Oggetto:

Dettagli

Comune di Cento FE PROGETTAZIONE PRELIMINARE - NUOVA PALESTRA SCOLASTICA A BEVILACQUA INDICE GENERALE

Comune di Cento FE PROGETTAZIONE PRELIMINARE - NUOVA PALESTRA SCOLASTICA A BEVILACQUA INDICE GENERALE INDICE GENERALE 1. PREMESSA...2 2. INDIVIDUAZIONE E LOCALIZZAZIONE DELL OPERA...2 3. RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO...4 4. VERIFICA COMPATIBILITÀ URBANISTICA E VINCOLI...6 5. NORME DI SETTORE...8 6. CONCLUSIONI...8

Dettagli

Rapporto tecnico istruttorio a supporto della valutazione di domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ai sensi del D. Lgs.

Rapporto tecnico istruttorio a supporto della valutazione di domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ai sensi del D. Lgs. Rapporto tecnico istruttorio a supporto della valutazione di domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ai sensi del D. Lgs. 59/05 Numero del rapporto: 11/TER/BN Ditta: Sinter-Sud srl Sede: Via

Dettagli

PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA

PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA Città di Partinico Provincia di Palermo Affidamento in concessione del servizio di pubblica illuminazione e segnalazione semaforica, della manutenzione e gestione degli impianti e della progettazione ed

Dettagli

Denominazione dell impianto ACEMA-ATEL Centrale Elettrica Magliano Alpi Indirizzo dello stabilimento. Loc. Beinale, Magliano Alpi (Cuneo) Sede legale

Denominazione dell impianto ACEMA-ATEL Centrale Elettrica Magliano Alpi Indirizzo dello stabilimento. Loc. Beinale, Magliano Alpi (Cuneo) Sede legale SCHEDA A INFORMAZIONI GENERALI QUADRO A.1 IDENTIFICAZIONE DELL IMPIANTO Denominazione dell impianto ACEMA-ATEL Centrale Elettrica Magliano Alpi dello stabilimento Loc. Beinale, Magliano Alpi (Cuneo) Sede

Dettagli

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-0034 1 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/IMPR 0003 3+17 TASK DELIVERABLE

Dettagli

RELAZIONE DI PREFATTIBILITA' AMBIENTALE

RELAZIONE DI PREFATTIBILITA' AMBIENTALE RELAZIONE DI PREFATTIBILITA' AMBIENTALE Progettista Geom. E. Gardelli Gruppo di Progettazione Geom. G. Esposito Geom. L. Imparato R.U.P. Ing. E. Panelli Gennaio 2005 1. PREMESSA Il principio base che ha

Dettagli

OGGETTO: Richiesta Registrazione EMAS

OGGETTO: Richiesta Registrazione EMAS OGGETTO: Richiesta Registrazione EMAS Al fine di verificare la conformità legislativa, così come richiesto dall ISPRA, questa Agenzia chiede di compilare il presente modulo nonché le schede allegate, debitamente

Dettagli

IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola)

IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale

Dettagli

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA) INTEGRAZIONI. Richiesta d integrazione n. 21

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA) INTEGRAZIONI. Richiesta d integrazione n. 21 Contraente: Progetto: Cliente TERMINALE DI RICEZIONE E RIGASSIFICAZIONE GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL) TARANTO N Contratto. : N Commessa : Rev: 0 N Documento Foglio Data N Documento Cliente 03255-E&E-R-0-100

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA INTERPELLANZA N. 7 DISTRIBUTORI DI CARBURANTE E TUTELA DELLA SALUTE E DELL AMBIENTE presentata il 17 marzo 2016 dal Consigliere Valdegamberi Premesso che:

Dettagli

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PIANO ESECUTIVO CONVENZIONATO PER LA REALIZZAZIONE DI FABBRICATI RESIDENZIALI SULL'AREA CC15 DEL P.R.G.C. IN VIA GERBOLE N. 52 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Verifica di assoggettabilità V.A.S DOCUMENTO

Dettagli

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-0032 2 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/IMPR 0001 3+53 TASK DELIVERABLE

Dettagli

COMUNE PERANO. (Provincia di Chieti) GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE PERANO. (Provincia di Chieti) GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE COMUNE PERANO (Provincia di Chieti) Committente: Amministrazione Comunale di Perano Oggetto: GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE PRIME INDICAZIONI E MISURE FINALIZZATE

Dettagli

Porto Turistico Giardini Naxos (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica. Questionario per la consultazione preliminare.

Porto Turistico Giardini Naxos (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica. Questionario per la consultazione preliminare. (PTGN) Valutazione Ambientale Strategica Questionario per la consultazione Pagina 1 di 7 Dati del Compilatore Ente Servizio/Dipartimento me Cognome Telefono Fax E-mail to internet 1. Con riferimento Quadro

Dettagli

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio Valutazione di impatto ambientale: quadro normativo 1969: National Environmental Act (USA) 1976: ètudes d impact

Dettagli

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.) REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI OVARO Variante P.R.G.C. n.66 L.R. 21/2015 RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

Dettagli

IMPIANTO DI MEDOLLA (Via Campana n. 16 Comune di Medolla)

IMPIANTO DI MEDOLLA (Via Campana n. 16 Comune di Medolla) IMPIANTO DI MEDOLLA (Via Campana n. 16 Comune di Medolla) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:

Dettagli

EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM

EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Il presente documento è costituito da n pagine progressivamente

Dettagli

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto Regolamento recante istruzioni tecniche per la redazione degli strumenti della pianificazione provinciale e comunale in materia di cave e torbiere, di recupero di cave dimesse o in abbandono e di riutilizzo

Dettagli

BOLOGNETTA S.C.p.A. GESTIONE EMERGENZE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PROCEDURA: PSA 07 GESTIONE EMERGENZE REV.00 DEL 30/11/2012.

BOLOGNETTA S.C.p.A. GESTIONE EMERGENZE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PROCEDURA: PSA 07 GESTIONE EMERGENZE REV.00 DEL 30/11/2012. TIPOLOGIA DISTRIBUZIONE NON CONTROLLATA REVISIONI CONTROLLATA REV DESCRIZIONE EMESSO DATA VERIFICATO DATA APPROVATO DATA 00 EMISSIONE 30/11/12 01 02 03 Pagina 1 di 8 INDICE 1. SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE

Dettagli

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2017-2547 del 19/05/2017 Oggetto Atto di adozione

Dettagli

- PIANO DI RIPRISTINO -

- PIANO DI RIPRISTINO - IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI - PIANO DI RIPRISTINO - (D.Lgs 152/2006 L.R. Veneto n. 3/2000) Redattore: Via dell Elettricità n. 3/d 30175 Marghera (VE) Tel. 041.5385307 Fax. 041.2527420 Cell.

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (Art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) ALLEGATI Oggetto dell appalto: Gestione Palazzetto dello Sport Luglio 2018 Committente Lavori Comune di Marcon

Dettagli

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA

PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA UNIONE MONTANA ACQUACHETA ROMAGNA TOSCANA Comuni di Dovadola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Rocca San Casciano, Tredozio PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA RAPPORTO PRELIMINARE Art. 12 Dlgs 4/2008 Indice

Dettagli

PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI

PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI RELAZIONE ILLUSTRATIVA PIANO PREVENTIVO DITTA MARRONE Ing. Michele Territo ALLEGATO A - RELAZIONE ILLUSTRATTIVA

Dettagli

Verifica di assoggettabilità V.A.S DOCUMENTO TECNICO

Verifica di assoggettabilità V.A.S DOCUMENTO TECNICO REGIONE PIEMONTE Città Metropolitana di Torino COMUNE DI VOLVERA VARIANTE PARZIALE N. 5 AL PRGC ai sensi dell art. 16 bis della L.U.R. 56/77 così come modificata dalle Leggi Regionali 03 del 25/03/2013,

Dettagli

Committente TREVIGLIO FUTURA S.p.A Società di Trasformazione Urbana Piazza Manara, Treviglio (BG) RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI

Committente TREVIGLIO FUTURA S.p.A Società di Trasformazione Urbana Piazza Manara, Treviglio (BG) RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI Committente TREVIGLIO FUTURA S.p.A Società di Trasformazione Urbana Piazza Manara,1-24047 Treviglio (BG) Progetto : RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA SETTI Progetto Preliminare due piani interrati PRIME INDICAZIONI

Dettagli

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.) REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI OVARO Variante P.R.G.C. n.67 L.R. 21/2015 RELAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA A VAS (art.4 L.R.16/2008 e art.12 D.lgs.152/2006 e s.m.i.)

Dettagli

P.I.I AREA EX BELLINI SINTESI NON TECNICA. PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (ai sensi del D.Lgs 152/2006 e smi) Comune di Bollate

P.I.I AREA EX BELLINI SINTESI NON TECNICA. PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (ai sensi del D.Lgs 152/2006 e smi) Comune di Bollate Comune di P.I.I AREA EX BELLINI PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (ai sensi del D.Lgs 152/2006 e smi) SINTESI NON TECNICA 1 Il gruppo di lavoro che ha curato la realizzazione del Rapporto

Dettagli

Lista di controllo per la valutazione preliminare (art. 6, comma 9, D.Lgs. 152/2006)

Lista di controllo per la valutazione preliminare (art. 6, comma 9, D.Lgs. 152/2006) Lista di controllo per la valutazione preliminare (art. 6, comma 9, D.Lgs. 152/2006) 1. Titolo del progetto Denominazione completa del progetto di modifica/estensione/adeguamento tecnico 2. Tipologia progettuale

Dettagli

Comune di Pradalunga

Comune di Pradalunga Comune di Pradalunga Provincia di Bergamo RELAZIONE URBANISTICA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE ATR1B (Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n... del...) a seguito di adozione della

Dettagli

Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale -n.130 COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale -n.130 COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE ö 71 ö ö 72 ö A) Scopi ed obiettivi INDICE B) Identificazione della normativa ambientale rilevante nel settore B.1 Normativa Comunitaria B.2 Normativa Nazionale C) Ricognizione della situazione del settore,

Dettagli

MANUALE DI GESTIONE AMBIENTALE REGISTRO ASPETTI E IMPATTI AMBIENTALI, ATTIVITA' E VALUTAZIONE MOD01PA3.1. N Aspetto Ambientale Attività Impatti A B C

MANUALE DI GESTIONE AMBIENTALE REGISTRO ASPETTI E IMPATTI AMBIENTALI, ATTIVITA' E VALUTAZIONE MOD01PA3.1. N Aspetto Ambientale Attività Impatti A B C Pagina 1 di 11 Aumento del consumo causato da Gestione acquedotto - I perdite nelle reti e nei serbatoi -N, E Aumento del consumo di acqua Indirizzo e sensibilizzazione I-D potabile per uso improprio (es.

Dettagli

RELAZIONE DESCRITTIVA ELABORATO GRAFICO

RELAZIONE DESCRITTIVA ELABORATO GRAFICO Studio Tecnico architetto RELAZIONE TECNICA DAVIDE MAZZEO Via Garibaldi 13 TRAPANI email:arch.mazzeo@alice.it Progetto la realizzazione di una darsena e l'istallazione di un sistema di raccolta e filtraggio

Dettagli

QUALITA' ACQUE SOTTERRANEE ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns +

QUALITA' ACQUE SOTTERRANEE ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns ns + ALLEGATO A - Matrice quali-quantitativa FASE DI COSTRUZIONE FASE DI ESERCIZIO FASE DI FINE ESERCIZIO REALIZZAZIONE DEPOSITO/I DI CANTIERE APERTURA PISTE DI ACCESSO ALLE OPERE PREDISPOSIZIONE AREE PER ALLOGGIAMENTO

Dettagli

VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del

VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del COMUNE DI RUSSI PROVINCIA DI RAVENNA VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del 30.04.1997 redatta ai sensi dell art. 4 comma 4 lettera e) e dell art. 53 della L.R.

Dettagli

Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale -n.130

Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale -n.130 ö 71 ö ö 72 ö INDICE A) Scopi ed obiettivi B) Identificazione della normativa ambientale rilevante nel settore B.1 Normativa Comunitaria B.2 Normativa Nazionale C) Ricognizione della situazione del settore,

Dettagli

RELAZIONE PRELIMINARE AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

RELAZIONE PRELIMINARE AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO RELAZIONE PRELIMINARE AL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO OPERE: Intervento di adeguamento e rifunzionalizzazione dei locali ad uso foresteria siti al piano secondo dell edificio di Piazza dell Unità

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Piano di sicurezza e coordinamento Pagina 1 Opere di.. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Revisione numero Data emissione od ultima modifica Approvata da (Responsabile del Procedimento) Emessa da (CSP)

Dettagli

STRUTTURA E CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI GESTIONE RIFIUTI DA ATTIVITÀ ESTRATTIVE

STRUTTURA E CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI GESTIONE RIFIUTI DA ATTIVITÀ ESTRATTIVE Assessorat du Territoire et de l Environnement Assessorato Territorio e Ambiente STRUTTURA E CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI GESTIONE RIFIUTI DA ATTIVITÀ ESTRATTIVE Gennaio 2015 Schema rappresentativo dei

Dettagli

Regione Puglia. Comune di Monopoli DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE E LO STOCCAGGIO DI ESTERI METILICI (BIODIESEL), SITO IN

Regione Puglia. Comune di Monopoli DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE E LO STOCCAGGIO DI ESTERI METILICI (BIODIESEL), SITO IN Z:\2013_07 - VIA+AIA Monopoli\01 - Schede AIA e allegati\elaborati grafici\00 - Elaborati graafici ok\xr\logo.jpg Comune di Monopoli Regione Puglia DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE

Dettagli

Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque

Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque R e g g i o E m i l i a 25 G e n n a i o 2 0 0 8 C o n f e r e n z a d i P i a n i f i c a z i o n e Principali contenuti del Piano Regionale di Tutela delle acque Adeguamento del PTCP al Piano Regionale

Dettagli

1-2 COMUNE DI MATERA SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO SERVIZIO PIANIFICAZIONE

1-2 COMUNE DI MATERA SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO SERVIZIO PIANIFICAZIONE COMUNE DI MATERA SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO SERVIZIO PIANIFICAZIONE V A R I A N T E R I C O G N I T I V A A L L A L E I d / 3 D E L B O R G O " L A M A R T E L L A " RELATIVAMENTE ALLA AEDP/2 - Vp17

Dettagli

Comune di Zelo Buon Persico

Comune di Zelo Buon Persico Comune di Zelo Buon Persico Provincia di Lodi PROGETTO PRELIMINARE REALIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA PRIME INDICAZIONI SULLA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA Premessa Caratteristiche generali dell'opera: Oggetto:

Dettagli

IMPIANTO R.I.ECO (Via Belvedere 5 Comune di Mirandola)

IMPIANTO R.I.ECO (Via Belvedere 5 Comune di Mirandola) IMPIANTO R.I.ECO (Via Belvedere 5 Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:

Dettagli

1 SCOPO OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7

1 SCOPO OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7 SOMMARIO 1 SCOPO...3 2 OPERE DI MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...4 3 OPERE DI COMPENSAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI...7 2 di 7 1 SCOPO Il presente elaborato è dedicato a descrivere gli interventi

Dettagli

DOCUMENTO PRELIMINARE PER NON ASSOGGETTABILITA A V.A.S.

DOCUMENTO PRELIMINARE PER NON ASSOGGETTABILITA A V.A.S. DOCUMENTO PRELIMINARE PER NON ASSOGGETTABILITA A V.A.S. La variante proposta si distingue in due aspetti: la riperimetrazione del comparto B2 e la cancellazione dell edificio come edificio di valore storico

Dettagli

SCHEDA 2B - DATI E NOTIZIE SULL IMPIANTO ATTUALE

SCHEDA 2B - DATI E NOTIZIE SULL IMPIANTO ATTUALE SCHEDA 2B - DATI E TIZIE SULL IMPIANTO ATTUALE B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 2 B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 2 B.2.1 Consumo di risorse idriche (parte storica)

Dettagli

Ragione Sociale Partita Iva comune indirizzo tel. fax Dati della sede operativa/impianto (se diversi dalla sede legale)

Ragione Sociale Partita Iva comune indirizzo tel. fax  Dati della sede operativa/impianto (se diversi dalla sede legale) PROVINCIA DI PISA Documentazione tecnica ed elaborati grafici necessari al rilascio dell autorizzazione allo scarico ai sensi del Decreto Legislativo 152/06 Norme in Materia Ambientale non in pubblica

Dettagli

DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI DENOMINATA GINESTRETO 4

DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI DENOMINATA GINESTRETO 4 Sogliano Ambiente S.p.a. Piazza Garibaldi, 12 47030 Sogliano al Rubicone (FC) Tel. 0541 948910 Fax. 0541 948909 e-mail: info@soglianoambiente.it sito web: www.soglianoambiente.it DISCARICA PER RIFIUTI

Dettagli

PU A GENER ALE COMPAR TO S11 Madonna dell Albero 1) PREMESSA

PU A GENER ALE COMPAR TO S11 Madonna dell Albero 1) PREMESSA INDICE 1) PREMESSA 2) INQUADRAMENTO TERRITORIALE 3) DESCRIZIONE DELL INTERVENTO OGGETTO DI PRIMO STRALCIO 4) CRITERI D INDAGINE E DI VALUTAZIONE 5) CONCLUSIONI 1) PREMESSA La presente relazione costituisce

Dettagli

PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA

PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA PROCEDIMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VIA Progetto Implementazioni funzionali al progetto di adeguamento alle BAT modifica DD 8902 del 31/08/2018, nel Comune di Perugia. Proponente: Società Gesenu

Dettagli

Comune di Città di Castello DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI

Comune di Città di Castello DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI Comune di Città di Castello DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (Art. 26 comma 3 ter D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) ALLEGATI Oggetto dell appalto: FUNZIONI AUSILIARIE CONNESSE AL SERVIZIO DI

Dettagli

FABBRICATO A DESTINAZIONE PRODUTTIVA CON FUNZIONI LOGISTICHE UBICATO IN VIA UGO POLONIO LOCALITÀ TRASTA GENOVA

FABBRICATO A DESTINAZIONE PRODUTTIVA CON FUNZIONI LOGISTICHE UBICATO IN VIA UGO POLONIO LOCALITÀ TRASTA GENOVA Dott.Chim. Eugenio Piovano PROGETTI E CONSULENZE AMBIENTALI FABBRICATO A DESTINAZIONE PRODUTTIVA CON FUNZIONI LOGISTICHE UBICATO IN VIA UGO POLONIO LOCALITÀ TRASTA GENOVA RISPOSTA OSSERVAZIONI RELATIVE

Dettagli

Comparto 23 lotto C1.1a

Comparto 23 lotto C1.1a Comparto 23 lotto C1.1a DESCRIZIONE DELL INTERVENTO Area ad intervento diretto residenziale. S.T. 1.110,00 mq S.F.. 1.032,00 mq R.C. 0,50 mq/mc S.C. edificabile 516,00 mq LOCALIZZAZIONE La previsione si

Dettagli

Rev. 00 dic / 5

Rev. 00 dic / 5 atmosfera provocate da mezzi di trasporto rifiuti Aria Odori molesti 2 1 3 1 1 6,0 Raccolta, trasporto, smaltimento RD e contenitori Rilasci al suolo e sottosuolo Inquinamento del suolo e sottosuolo causato

Dettagli

ALLEGATO N 3. Tabella: Indicatori di valutazione degli Ambiti di Possibile Trasformazione

ALLEGATO N 3. Tabella: Indicatori di valutazione degli Ambiti di Possibile Trasformazione ALLEGATO N 3 Tabella: Indicatori di valutazione degli Ambiti di Possibile Trasformazione Indicatori Derivati dagli obiettivi specifici 1) Risorse energetiche e protezione dell atmosfera (ricadute a scala

Dettagli

INDICE. 2. CRITERI di LOCALIZZAZIONE delle AREE IDONEE e non IDONEE alla... 3 REALIZZAZIONE di IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO dei RIFIUTI

INDICE. 2. CRITERI di LOCALIZZAZIONE delle AREE IDONEE e non IDONEE alla... 3 REALIZZAZIONE di IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO dei RIFIUTI Allegato n 3 - Analisi Sito Specifica INDICE 1. PREMESSA... 3 2. CRITERI di LOCALIZZAZIONE delle AREE IDONEE e non IDONEE alla... 3 REALIZZAZIONE di IMPIANTI DI TRATTAMENTO TERMICO dei RIFIUTI 2.1 METODOLOGIA

Dettagli

REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE

REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE Provincia di Palermo LAVORI DI Manutenzione straordinaria Immobili Comunali: Scuola Elementare di Grisì (Fraz. di Monreale). PROGETTO PRELIMINARE PRIME INDICAZIONI SULLA

Dettagli

BILANCIO AMBIENTALE 2017

BILANCIO AMBIENTALE 2017 BILANCIO AMBIENTALE 2017 PREMESSA Il presente documento, raccoglie gli indici di prestazione ambientale di ECO-RICICLI VERITAS S.r.l. (ERV) avuti nel corso del 2017. In particolare si presenteranno i parametri

Dettagli

IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011

IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011 MED-IPPC IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011 Presentazione dei dati ottenuti dall Analisi Regionale Dott. F. Sandri Dott.ssa T. Saracino Arpa Piemonte Analisi

Dettagli

ZONA P.I.P. N 15 STRADELLA

ZONA P.I.P. N 15 STRADELLA ZONA P.I.P. N 15 STRADELLA Prescrizioni Urbanistiche L accesso al comparto e da prevedersi esclusivamente da Via Stradella attraverso una sottostrada parallela a essa. Congiuntamente alla definizione progettuale

Dettagli

REGIONE LAZIO DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA' E RIFIUTI Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Via Del Giorgione, Roma

REGIONE LAZIO DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA' E RIFIUTI Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Via Del Giorgione, Roma REGIONE LAZIO DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA' E RIFIUTI Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Via Del Giorgione, 129-00147 Roma DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A) ai sensi del

Dettagli

APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE

APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE APPROCCIO ALLA REDAZIONE DEL PROGETTO STRADALE Riepilogo Esistono normative alle quali fare riferimento durante lo sviluppo del progetto stradale; La progettazione stradale va considerata come un intervento

Dettagli

CITTA DI BARLETTA Provincia di Barletta Andria - Trani Medaglia d'oro al Valor Militare e al Merito Civile CITTA' DELLA DISFIDA

CITTA DI BARLETTA Provincia di Barletta Andria - Trani Medaglia d'oro al Valor Militare e al Merito Civile CITTA' DELLA DISFIDA CITTA DI BARLETTA Provincia di Barletta Andria - Trani Medaglia d'oro al Valor Militare e al Merito Civile CITTA' DELLA DISFIDA Progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione di un centro

Dettagli

Cordiali Saluti. AL DIRIGENTE U.O.C. MONITORAGGIO e CONTROLLI DOTT. CLAUDIO MARRO SEDE

Cordiali Saluti. AL DIRIGENTE U.O.C. MONITORAGGIO e CONTROLLI DOTT. CLAUDIO MARRO SEDE AL DIRIGENTE U.O.C. MONITORAGGIO e CONTROLLI DOTT. CLAUDIO MARRO SEDE OGGETTO: Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per i rifiuti e l'inquinamento "Programma

Dettagli

IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca)

IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:

Dettagli

SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale

SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale IMPIANTO/COMPLESSO IPPC Realizzazione del terzo modulo di discarica a servizio dell'impianto di Trattamento di Coldianu COMUNE DI OZIERI SCHEDA 2 Dati e notizie sull impianto/complesso IPPC attuale Luogo

Dettagli

RELAZIONE DI COMPATIBILITA AMBIENTALE Ai sensi del comma 5 dell art. 20 della L.R. 40/98

RELAZIONE DI COMPATIBILITA AMBIENTALE Ai sensi del comma 5 dell art. 20 della L.R. 40/98 1. IL CONTENUTO DELLA VARIANTE AL PEC Il PEC in argomento riguarda un insediamento misto a carattere prevalentemente residenziale, comprendente anche un insediamento commerciale, denominato Zona Cristo

Dettagli

SINTESI NON TECNICA Franco Tosi Meccanica S.p.A.

SINTESI NON TECNICA Franco Tosi Meccanica S.p.A. SINTESI NON TECNICA Franco Tosi Meccanica S.p.A. L intervento oggetto del presente studio di impatto ambientale è l installazione di un nuovo processo di fusione alluminio Lost Foam Casting System nel

Dettagli

F.O.M.E.T. S.p.A. PROGETTO DI MODIFICA DELL'IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI ORGANICI AUTORIZZATO CON D.D.S.A. N. 3621/09 SCREENING V.I.A.

F.O.M.E.T. S.p.A. PROGETTO DI MODIFICA DELL'IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI ORGANICI AUTORIZZATO CON D.D.S.A. N. 3621/09 SCREENING V.I.A. Comune di S. PIETRO DI MORUBIO Provincia di VERONA Committente F.O.M.E.T. S.p.A. via Larga 25-37050 S.Pietro di Morubio - VR - Oggetto PROGETTO DI MODIFICA DELL'IMPIANTO DI RECUPERO DI RIFIUTI ORGANICI

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA

UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE LOCALI EX OFFICINA ERSAT LOC. CASTIADAS CENTRO DEL COMUNE DI CASTIADAS Committente UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO COMUNE DI CAMAIORE Provincia di Lucca COMUNE DI CAMAIORE Provincia di Lucca PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Arch. Francesco Isola MANUTENZIONE STRAORDINARIA LOCALI "EX VEGE'" CAMAIORE Novembre 2015 STUDIO

Dettagli

Individuazione interventi su PSC Ambito R2

Individuazione interventi su PSC Ambito R2 Individuazione interventi su PSC Ambito R2 22 Sub-ambito R2a II POC Scheda normativa del Sub-ambito R2a Ambito già previsto dal I POC e dalla successiva variante di cui alla Del.CC 6/2006, riconfermato

Dettagli

COMUNE DI PIETRASANTA

COMUNE DI PIETRASANTA COMUNE DI PIETRASANTA PROVINCIA DI LUCCA OGGETTO: Variante Generale al P.R.G.C. vigente ai sensi della L.R. 5/95. RELAZIONE TECNICA AREA VIA VERSILIA (Marina di Pietrasanta) La Variante urbanistica si

Dettagli

STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA

STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA STUDIO DI FATTIBILITA AMBIENTALE COMPLETAMENTO OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA PIAZZALE SALANDRA 1. Premessa Nel rispetto del Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di LL.PP. si rende

Dettagli

Emissioni in atmosfera e Piano Regionale Di Tutela Della Qualità Dell aria (PRTQA)

Emissioni in atmosfera e Piano Regionale Di Tutela Della Qualità Dell aria (PRTQA) DIPARTIMENTO OPERE PUBBLICHE, GOVERNO DEL TERRITORIO E POLITICHE AMBIENTALI Servizio Valutazione Ambientale (DPC) Via Salaria Antica Est n. 27 III P. 67100 L AQUILA dpc002@pec.regione.abruzzo.it OGGETTO:

Dettagli

Gronda di Genova. LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIO-ECONOMICHE Attività svolte, metodologie di studio e indirizzi futuri. Dibattito pubblico

Gronda di Genova. LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIO-ECONOMICHE Attività svolte, metodologie di studio e indirizzi futuri. Dibattito pubblico Gronda di Genova LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIO-ECONOMICHE Attività svolte, metodologie di studio e indirizzi futuri Dibattito pubblico 4 aprile 2009 INDICE 1. I temi ambientali e socio-economici

Dettagli

Allegato Tecnico A ALL ATTO N 1037/09 MATRICI AMBIENTALI E PRESCRIZIONI

Allegato Tecnico A ALL ATTO N 1037/09 MATRICI AMBIENTALI E PRESCRIZIONI Allegato Tecnico A ALL ATTO N 1037/09 MATRICI AMBIENTALI E PRESCRIZIONI Indice 1 MATRICI AMBIENTALI...2 1.1 EMISSIONI IN ATMOSFERA...2 1.2 SCARICHI IDRICI...5 1.3 RIFIUTI...5 1.4 EMISSIONI SONORE...5 2

Dettagli

SINTESI NON TECNICA 1. PREMESSA CICLI PRODUTTIVI Attività produttive ENERGIA... 4

SINTESI NON TECNICA 1. PREMESSA CICLI PRODUTTIVI Attività produttive ENERGIA... 4 SINTESI NON TECNICA INDICE 1. PREMESSA... 2 2. INQUADRAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE DELL'IMPIANTO IPPC... 2 3. CICLI PRODUTTIVI... 2 3.1 Attività produttive... 2 4. ENERGIA... 4 4.1 Produzione di energia...

Dettagli

/12/2006. Identificativo Atto N DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA

/12/2006. Identificativo Atto N DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA 15224 22/12/2006 Identificativo Atto N. 1654 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA PROGETTO DI UN NUOVO IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA ALIMENTATO DA FONTE RINNOVABILE

Dettagli

PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE OCCUPAZIONALE

PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE OCCUPAZIONALE UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA OsservatorioSaluteLavoro In collaborazione con CORSO RSPP (D.Lgs. 195/03) TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO D.Lgs.81/08

Dettagli