Monopolio della forza: esiste un unico soggetto che può usare la forza ossia lo Stato.

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1 STATO-DIRITTO - Il termine stato compare a cavallo tra il 1400/1500 per indicare per la prima volta un significato simile a quello attuale (Machiavelli) Prima: Polis Città-Stato greche, Repubblica e Impero romano, Sacro Romano Impero-sistema feudale, sistema dei Comuni, Signorie, inizio dello Stato nazionale (tranne che in Italia che diventerà tale nel 1861) Elementi costitutivi: -Popolo: Presenza di cittadini cioè di soggetti legati dal vincolo della cittadinanza, la cittadinanza è un vincolo di tipo giuridico-politico mentre la nazionalità fa riferimento a comunanza linguistica, culturale e delle tradizioni (possono esistere Stati plurinazionali es. Belgio, Svizzera e stati uninazionali con eventuali minoranze linguistiche es. Italia, Francia). I non cittadini si possono suddividere in due categorie: i cittadini di altri Stati (stranieri) e coloro che non hanno cittadinanza (apolidi). Gli stranieri possono ulteriormente dividersi in comunitari ed extracomunitari. Per diventare cittadini ci sono due metodi generali: diritto di suolo (Ius soli) chi nasce sul territorio dello Stato è cittadino;diritto di sangue (Ius sanguinis) chi nasce da un cittadino dello Stato acquista la cittadinanza;la combinazione dei due criteri può portare ad una doppia cittadinanza. Possono esistere anche criteri integrativi :il matrimonio oppure una lunga residenza (5 anni se comunitario 10 anni se extracomunitario),l'adozione funziona come una nascita,fa acquisire automaticamente la cittadinanza dei genitori adottivi. Gli apolidi che nascono sul territorio italiano sono cittadini italiani. -Territorio: comprende lo spazio fra i confini,la parte superiore fino all'atmosfera circa 200 km la parte sottostante fino a dove arrivano gli strumenti di perforazione,ci sono poi le acque territoriali per circa dodici miglia marine. Fanno parte del territorio dello Stato sempre le navi e gli aerei militari invece le navi e gli aerei civili sono soggetti alla sovranità solo se nelle acque del paese o in quelle internazionali. Oltre alle acque territoriali viene la questione del cosiddetto zoccolo continentale per lo sfruttamento delle risorse minerarie sotto gli oceani. Situazioni di extraterritorialità: sono le ambasciate e le rappresentanze diplomatiche o le basi militari. -Sovranità: è il potere esercitato dallo Stato per definire le regole e applicarle. La sovranità può assumere due aspetti: uno interno che si definisce monopolio della forza e uno esterno che si definisce indipendenza. Monopolio della forza: esiste un unico soggetto che può usare la forza ossia lo Stato.

2 L'indipendenza: significa che non esiste e non riconosce alcun soggetto superiore infatti la sovranità si definisce originaria cioè che non riconosce fonti da cui deriva la stessa. La nazione è rappresentata da un popolo unito da lingua, cultura e religione uguale. Il popolo è un insieme di persone che è unito dalla cittadinanza. La Francia è uno stato nazionale. IMMIGRAZIONE Criteri per diventare cittadino italiano sono due: -nascita con riferimento alla cittadinanza dei genitori (acquisizione di fino a 3 cittadinanze diverse: dei genitori e quella del paese di nascita ma dipende dal paese) -meccanismi durante la vita (matrimonio, residenza stabile, prestazione di servizi per lo stato italiano) Meccanismi fondamentali: Matrimonio: sposando un italiano acquisisci cittadinanza italiana È possibile diventare cittadini italiano nascendo in Italia se i genitori sono apolidi (senza cittadinanza) IUS SOLI: se nasci in quello stato ti viene attribuita la cittadinanza ADOZIONE: un bambino straniero adottato acquisisce la cittadinanza italiana PERIODO DI RESIDENZA ABBASTANZA LUNGO Un giovane nato in Italia da genitori italiani non è italiano fino ai 18 anni. Entro un anno deve chiederla. Può solo se ha avuto una residenza stabile in Italia. In quell anno si può anche rinunciare a ricevere la cittadinanza. In via di approvazione IUS CULTURAE: entro in Italia prima dei 12 anni i genitori non hanno permesso permanente e frequentato almeno 5 anni di istruzione in Italia. (proposta non approvata) Entri dopo i 12 ma prima dei 18: devi aver svolto almeno 6 anni con titolo conclusivo conseguito. Cittadinanza europea: i diritti che mi conferisce la cittadinanza europea sono tre: 1. Avere assistenza diplomatica. 2. Libertà di stabilimento/circolazione/partecipazione concorsi pubblici Diritto di voto (elezioni per il parlamento europeo, elezioni amministrative). Elezioni amministrative: organi politici amministrativi

3 Dentro ad uno stato ci sono dei soggetti che hanno delle proprie autonomie, ma non sono indipendenti (Piemonte, ha sopra di sè lo Stato.) Enti locali hanno solamente l autonomia (autoregolazione sottomessa allo stato). 1. Politica 2. Finanziaria 3. Normativa 4. Amministrativa Forma di stato definisce fondamentalmente: 1. Fonte della sovranità. Prima per diritto divino/ora (art.1 ciò che definisce la forma di stato è l aggettivo democratico e il riferimento alla sovranità popolare, però è altrettanto fondamentale il richiamo ai limiti della costituzione). 2. Rapporto governanti/governati. si intende il rapporto che corre tra le autorità pubbliche (con potestà pubblica) e la società civile (come i soggetti titolari della sovranità la esercitano verso i governati e come articolano le modalità di attribuzione della sovranità eliminazione oppositori, imposizione del potere con la forza ecc.), e, in senso lato, l'insieme dei principi e dei valori a cui lo Stato ispira la sua azione. 3. Può prevedere anche una suddivisione territoriale di tipo verticale (tagliata a fette). Si suddivide dallo stato generale a uno stato unitario. Stato regionale (italiano potere regionale definito dallo stato), federale (Americano competenza statale/nazionale (FBI), Tedesco). Unitario non ha suddivisioni (vecchia Francia di derivazione Napoleonica). Tutte le strade portano a Parigi. Per forma di stato si intende l'analisi del rapporto tra governanti e governati o, in altri termini, l'analisi delle fonti della sovranità e del rapporto tra chi attribuisce la sovranità e chi la esercita. L'Italia è una Repubblica Democratica [ ] la sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti della costituzione. Nell'art.1 ciò che definisce la forma di stato è l'aggettivo Democratico e il riferimento alla sovranità popolare, però è altrettanto fondamentale il richiamo ai limiti della costituzione. Per converso lo Stato Assoluto presenta un sovrano non espressione della volontà popolare e sciolto da ogni limite e vincolo (ab solutus legibus solutus). La Separazione dei Poteri Montesquieu 1748 Lo spirito delle leggi: la separazione dei poteri come garanzia contro l'assolutismo, Costituzione americana e attuata la separazione dei poteri anche come rimedio contro la dittatura della maggioranza e per rendere impossibile un controllo totalitario ed incontrollato della sovranità.

4 La separazione dei poteri si basa infatti su due meccanismi: 1) la sovranità viene frammentata ed assegnata a diversi organi/poteri/ordini 2) è previsto un sistema di bilanciamenti e controlli reciproci. checks and balances Il primo potere a staccarsi dalla concentrazione del potere assoluto è stato il legislativo con l'attribuzione alle camere elettive del potere di fare le leggi (rimanendo il potere di sanzione al Re). Il potere esecutivo viene staccato dal re nel momento in cui viene prevista la fiducia al governo da parte del parlamento, inoltre il potere esecutivo può avere un significato riduttivo (la semplice messa in esecuzione delle leggi) o un significato più ampio (l'attuazione e decisione della politica dello stato). A parte le questioni politiche in senso stretto l'intervento dello stato nell'economia nel corso del '900 ha comportato una ripresa del ruolo del potere esecutivo e nuovi significati al termine. Una commistione tra legislativo ed esecutivo si ha con le leggi-provvedimento cioè con delle leggi che intervengono su determinati settori in modo specifico e concreto (mentre la legge dovrebbe essere generale ed astratta). Il potere giurisdizionale (giudiziario) viene attribuito ai giudici (magistratura: un ordine e non un organo) progressivamente sempre più indipendenti dal re. Viene definito anche come diffuso in quanto non vi è un'organizzazione gerarchica tra gli organi giudiziari e ogni organo può considerarsi rappresentante del potere. Il potere giudiziario ha però come compito unicamente il giudizio sul passato per reintegrare un ordine giuridico violato e non l'attuazione della legge per il futuro come l'esecutivo. Stato assoluto/liberale: 1. Assoluto. 2. Monarchie illuminate. Riconoscere i propri diritti nell interesse dei propri sudditi. 3. Stato di diritto. Anche chi fa le regole è soggetto ad esse. RULE OF LAW. Fine del 700, inizio 800. Separazione dei poteri e il potere legislativo passa progressivamente al parlamento. 4. Stato liberale. Iniziano ad avere importanza i cittadini ricchi. Democrazia censitaria, suffragio ristretto (istruzione). 8% della popolazione votava. 5. Stato democratico. Potere del popolo (suffragio universale). Pluralismo politico. Libertà fondamentali. Diritto di voto. 6. Stato totalitario-autoritario. Negate le libertà (Politiche, manifestazione del pensiero e civili collegate). Unico partito. Soppressione di oppositori. Ricentralizzazione del potere in una persona o un partito. Cancellazione dello stato del diritto e ritorno alla discrezionalità del potere.

5 Totalitario: Obiettivo di controllare la vita delle persone (pensieri, abitudini e opinioni nella vita privata) Autoritario: Chi è al potere si occupa nel mantenere la sua carica ed eleminare gli oppositori senza entrare nella vita delle persone. (razzismo) 7. Stato democratico costituzionale: Dopo i totalitarismi e la seconda guerra mondiale emerge una specie di stato democratico rafforzato attraverso la costituzione. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Come funzionano i limiti: esiste un meccanismo, che piò essere un organo o un altro tipo di procedura, cui fa sì che le leggi vengano abolite. I modelli base delle repubbliche sono: - La repubblica parlamentare, il popolo elegge un parlamento e il potere deriva tutto da uno. - La repubblica presidenziale, il popolo vota due soggetti, il presidente (capo dello stato politico) e il parlamento. Il presidente ha il potere esecutivo, cioè gestisce lo stato e il parlamento esercita un potere legislativo, cioè formula le leggi. - La repubblica semipresidenziale (Francia), i cittadini eleggono sia il parlamento che il presidente, ma la fiducia viene data dal parlamento. Quindi si ha un misto tra la repubblica parlamentare e quella presidenziale, cioè un ibrido tra i primi due. Monarchie: - Monarchia costituzionale pura, il parlamento fa le eleggi e il re si sceglie i propri ministri e governa. - Monarchia parlamentare, il re deve nominare un governo e un primo ministro che lo rappresenti. Le Forme di Governo L'analisi relativa alle forme di governo è trasversale rispetto alle forme di stato e riguarda i modi in cui la sovranità si distribuisce tra gli organi dello stato. I modelli base nelle repubbliche sono: 1) la repubblica parlamentare, dove solo il parlamento è eletto dal popolo 2) la repubblica presidenziale, dove sia il parlamento che il presidente della repubblica sono eletti dai cittadini 3) la repubblica semipresidenziale (Francia) è un ibrido tra i primi due.

6 Nel modello presidenziale vi è un sistema duale di poteri facenti capo al legislativo e all'esecutivo (congresso e presidente), entrambi eletti dai cittadini. Anche il potere giudiziario, in parte, riceve con le elezioni di alcune cariche un' investitura popolare. Il sistema parlamentare è invece sostanzialmente unitario con al centro il parlamento (in questo caso il bilanciamento dei poteri dovrebbe avvenire all'interno del parlamento stesso nel gioco maggioranze/minoranze, oltre a meccanismi istituzionali previsti dalla Costituzione). Il governo nella repubblica parlamentare deve avere la fiducia del parlamento, in quella presidenziale è semplicemente il gruppo dei collaboratori del presidente. I ministri sono tali finché godono della fiducia del presidente (nella repubblica parlamentare invece per sfiduciare un ministro occorre un voto di sfiducia del parlamento). La Repubblica semipresidenziale è un ibrido perché il presidente della repubblica è a capo del governo ma vi è un primo ministro e il governo deve avere la fiducia delle camere. In genere il sistema può essere armonico quando maggioranza parlamentare e base elettorale del presidente coincidono oppure dissonante nella situazione della coabitazione, cioè maggioranze diverse che hanno espresso il presidente e il parlamento. Il problema si è sfumato quando è stata ridotta la durata della carica del presidente della repubblica portandola a cinque anni, cioè la stessa delle camere.