GENEQUALITY TAS QF-PCR v.2.0
|
|
- Mirella Ferrari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MANUALE D USO GENEQUALITY TAS QF-PCR v.2.0 cod R-25B Sistema per la diagnosi di trisomie dei cromosomi e di aneuploidie dei cromosomi sessuali GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
2 1 INFORMAZIONI SUL PRODOTTO Destinazione d uso 4 2 CONTENUTO DEL KIT 5 3 CONSERVAZIONE E STABILITA DEI REAGENTI 6 4 PRECAUZIONI DI UTILIZZO 6 5 NORME DI SICUREZZA Norme di sicurezza generali Norme di sicurezza relative al prodotto 8 6 MATERIALI NECESSARI, MA NON FORNITI Reagenti Strumentazione Materiali 9 7 INTRODUZIONE 10 8 PRINCIPIO DEL METODO 10 9 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO RACCOLTA, MANIPOLAZIONE E PRETRATTAMENTO DEL CAMPIONE Sangue Liquido amniotico, CVSs, cellule tissutali e saliva PROTOCOLLO Estrazione del DNA Amplificazione del DNA Analisi dei frammenti INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI Analisi di alcuni esempi 21 2
3 13 PROVVEDIMENTI IN CASO DI PROBLEMI LIMITAZIONI DEL DISPOSITIVO PRESTAZIONI DEL DISPOSITIVO Specificità diagnostica Sensibilità diagnostica Specificità analitica BIBLIOGRAFIA 28 3 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
4 1 INFORMAZIONI SUL PRODOTTO 1.1 Destinazione d uso Il kit GENEQUALITY TAS QF-PCR è un IVD per la determinazione di trisomie dei cromosomi e di aneuploidie sessuali mediante amplificazione multiplex con primer fluorescenti e successiva analisi dei frammenti di DNA su sequenziatore automatico. Marcatori amplificati: AMELX, AMELY, SRY, DXYS218, DXS6809, D13S797, D13S800, D18S390, D18S819, D18S51, D21S1409, D21S1437, TAF9L, DXS1187, D13S627, D13S628, D13S305, D18S391, D18S535, D21S1411, D21S1435 e D21S1442. Il dispositivo è destinato ad essere utilizzato in combinazione con altre procedure diagnostiche per suffragare o meno l ipotesi diagnostica. Il presente manuale è relativo al seguente prodotto: GENEQUALITY TAS QF-PCR Sistema per la diagnosi di trisomie dei cromosomi e di aneuploidie dei cromosomi sessuali. Include tutti i reagenti per l amplificazione del DNA con primer fluorescenti. Codice Prodotto Formato 04-25R-25B GENEQUALITY TAS QF-PCR 25 test Il prodotto è stato validato sugli strumenti Beckman-Coulter CEQ 8000 e CEQ
5 2 CONTENUTO DEL KIT BOX F* CONSERVAZIONE A 30 C/ 20 C DESCRIZIONE ETICHETTA COLORE PROVETTA (P) o TAPPO 25 test 5 test Miscela di amplificazione della Multiplex 1 Miscela di amplificazione della Multiplex 2 DNA di riferimento (20 ng/µl) Master Mix 1 Verde 2 X 220 µl 1 X 50 µl Master Mix 2 Bianco 2 X 220 µl 1 X 50 µl DNA di controllo Blu 30 µl 10 µl 5 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
6 3 CONSERVAZIONE E STABILITA DEI REAGENTI Ciascuna parte del kit deve essere conservata secondo le indicazioni riportate nell etichetta della scatola. In particolare: Box F* Conservare a 30 C/ 20 C Se conservati alle temperature indicate, i componenti del kit sono stabili fino alla data di scadenza riportata sulla confezione. I reagenti Master Mix 1 e 2 sono sensibili al cambiamento di stato fisico: si raccomanda di non sottoporli a più di due cicli di congelamento/scongelamento. Nel caso di sedute analitiche poco numerose, sarà opportuno aliquotare tali soluzioni. Inoltre entrambe le miscele contengono molecole fluorescenti: si raccomanda di conservare tali reagenti al riparo dalla luce. 4 PRECAUZIONI DI UTILIZZO Il prodotto deve essere utilizzato esclusivamente in vitro da personale opportunamente addestrato e istruito in merito alle tecniche di biologia molecolare applicate alla diagnostica; Prima dell utilizzo del dispositivo, leggere attentamente il manuale d uso in tutte le sue parti; Tenere il dispositivo lontano dalle fonti di calore; Deve essere prestata particolare attenzione alla data di scadenza riportata nell etichetta di ciascuna scatola del kit: non utilizzare i componenti dopo la data di scadenza; I reattivi presenti in ogni kit sono da considerarsi una unità indivisibile. Non frazionare o utilizzare reattivi appartenenti a kit di lotto diverso; Prestare particolare attenzione alle quantità di ciascun reagente utilizzate per il saggio e alle temperature e condizioni specificate nel manuale d uso. In caso di errori il test non potrà essere considerato attendibile; 6
7 Dopo l estrazione conservare il DNA a +2 C/+8 C per breve tempo o a 30 C/ 20 C per tempi più prolungati; Proteggere le miscele di amplificazione contenenti i primer marcati con fluorocromi non esponendoli alla luce diretta durante le varie fasi del test; I reagenti di amplificazione vanno scongelati a temperatura ambiente prima dell utilizzo; l allestimento della reazione di amplificazione e l aggiunta del DNA estratto devono essere fatti velocemente a temperatura ambiente oppure, meglio, in ghiaccio; Evitare durante il pipettamento della miscela di amplificazione la formazione di bolle. In caso di dubbi sulla corretta conservazione del prodotto o sull integrità della confezione, prima dell utilizzo contattare il servizio tecnico di AB ANALITICA (laboratorio@abanalitica.it). L utilizzatore di tecniche di amplificazione degli acidi nucleici deve inoltre prestare attenzione alle seguenti indicazioni: Utilizzare puntali con filtro; Conservare i campioni biologici da testare, i DNA estratti e tutti i prodotti amplificati in luogo separato dai reagenti di amplificazione; Organizzare una suddivisione degli ambienti pre- e post-amplificazione; non far circolare attrezzature e consumabili (pipette, provette, puntali, etc) da un ambiente all altro; Cambiarsi regolarmente i guanti; Pulire le superfici di lavoro con ipoclorito di sodio al 5%. 5 NORME DI SICUREZZA 7 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
8 5.1 Norme di sicurezza generali Indossare guanti monouso nel manipolare reagenti chimici e campioni clinici e lavarsi le mani una volta terminato il lavoro; Non pipettare con la bocca; Poiché nessun metodo diagnostico conosciuto può assicurare l assenza di qualsiasi agente infettivo, è buona norma considerare ogni campione clinico come potenzialmente infetto e trattarlo come tale; Tutti i dispositivi venuti in contatto direttamente con i campioni clinici devono essere considerati come contaminati e smaltiti come tali. In caso di fuoriuscita accidentale del campione, pulire con ipoclorito di sodio al 10%. Il materiale usato per pulire deve essere smaltito in un contenitore per residui contaminati; Campioni clinici, materiali e prodotti contaminati devono essere smaltiti dopo decontaminazione: immersione in soluzione di ipoclorito di sodio al 5% (1 volume di soluzione di ipoclorito di sodio al 5% ogni 10 volumi di fluido contaminato) per 30 minuti; OPPURE autoclavaggio a 121 C per minimo 2 ore (NB: non autoclavare soluzioni contenenti ipoclorito di sodio!!) 5.2 Norme di sicurezza relative al prodotto I pericoli derivanti dall uso di questo prodotto sono quelli associati ai singoli componenti. Componenti pericolosi: nessuno. La scheda di sicurezza del kit è disponibile su richiesta. 8
9 6 MATERIALI NECESSARI, MA NON FORNITI 6.1 Reagenti Reagenti per l estrazione del DNA; Acqua sterile DNasi e RNasi free; Olio Minerale (laddove il termociclatore lo richieda); Sample Loading Solution (SLS); DNA size standard adeguato. 6.2 Strumentazione Cappa a flusso laminare (se ne consiglia l utilizzo nella fase di allestimento della mix di amplificazione per evitare contaminazioni; può essere utile inoltre l utilizzo di un'altra cappa del medesimo tipo nella fase di aggiunta del DNA estratto); Micropipette (range: 0,2-2 µl; 0,5-10 µl; 2-20 µl; µl; µl); Termociclatore; Microcentrifuga (max rpm); Vortex; Spettrofotometro; Sequenziatore Automatico. Il prodotto è stato validato sugli strumenti Beckman-Coulter CEQ 8000 e CEQ 8800 e risulta potenzialmente compatibile con sequenziatori in grado di leggere i fluorofori D2, D3 e D Materiali Guanti monouso; Puntali sterili con filtro per micropipette (range: 0,2-2 µl; 0,5-10 µl; 2-20 µl; µl; µl); Microprovette thin wall da amplificazione (0,2 ml o 0,5 ml); Provette tipo eppendorf (volume 1,5-2 ml). 9 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
10 7 INTRODUZIONE Le anomalie cromosomiche si possono distinguere in due gruppi: anomalie numeriche e di struttura. Tali alterazioni (numeriche o strutturali) vengono riscontrate in circa 1:200 nati e costituiscono un importante causa di difficoltà nel normale sviluppo e di malformazioni congenite nell uomo (Brigitte H.W. et al., 2011). D altra parte una qualsiasi anomalia del cariotipo umano normale (46,XX e 46,XY) ha come conseguenza una patologia di gravità variabile. Questo tipo di alterazioni sono generalmente il risultato di errori durante la gametogenesi (non-disgiunzione dei cromosomi omologhi o rotture cromosomiche seguite da una riorganizzazione degli stessi in combinazioni anomale), ma possono verificarsi anche al momento della fecondazione o nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. A livello fetale le più comuni (80% del totale) sono le aneuploidie che interessano i cromosomi 21, 18, 13, X ed Y. Le prime tre possono dare origine ad un corredo cromosomico soprannumerario che va sotto il nome di trisomia e vengono definite comunemente sindromi. In particolare la trisomia del cromosoma 21 è denominata sindrome di Down, quella del 18 sindrome di Edwards e quella del 13 sindrome di Patau. Per quanto riguarda i cromosomi sessuali, X ed Y, la situazione è diversa. In questi casi, infatti, l alterazione consiste nella perdita o nell aggiunta di uno dei due cromosomi rispetto all assetto normale XX che caratterizza il sesso femminile od XY proprio di quello maschile. Si vengono così a formare assetti cromosomici atipici quali la monosomia del cromosoma X denominata sindrome di Turner, XXY sindrome di Klinefelter, XXX ed XYY. Tra le aneuploidie sopra descritte, le trisomie 21, 18 e 13 sono senz altro quelle maggiormente responsabili di malformazioni fetali che portano a gran parte degli aborti precoci durante il primo trimestre di gravidanza. 8 PRINCIPIO DEL METODO L assetto cromosomico del campione analizzato viene determinato mediante una innovativa strategia molecolare di amplificazione enzimatica in vitro del DNA denominata QF-PCR (Quantitative Fluorescence Polymerase Chain Reaction, Adinolfi et al., 1995; Adinolfi et al., 1997). 10
11 Il metodo si basa sull'amplificazione con primer fluorescenti di brevi sequenze di DNA che contengono blocchi ripetuti di 2-6 basi (denominati STRs, short tandem repeats). Queste sequenze sono specifiche per il cromosoma che si intende analizzare. La loro natura polimorfica, dovuta al diverso numero di repeats presenti per ciascun locus dato, genera alleli di differente lunghezza. Il segnale di fluorescenza che si ottiene dall amplificazione di tali sequenze è direttamente proporzionale alla quantità di target presente nel templato iniziale. Con l utilizzo di marcatori specifici per i cromosomi 21, 13, 18, X e Y è possibile quindi diagnosticare le aneuploidie più frequenti; il sesso del feto viene inoltre individuato utilizzando i marcatori non-polimorfici Amelogenina (AmelX/Y) che dà prodotti di amplificazione di lunghezza diversa rispettivamente sui cromosomi X ed Y ed il marcatore SRY (specifico per il cromosoma Y). Inoltre l utilizzo del marker paralogo TAF9L (che amplifica sia sul cromosoma X che sul cromosoma 3) è un ulteriore ausilio per la determinazione del corretto assetto dei cromosomi sessuali. Utilizzando per questa reazione dei primer marcati con fluorocromi diversi, è possibile analizzare i prodotti amplificati con un unica corsa di elettroforesi capillare. Questo tipo di approccio non richiede colture cellulari: la diagnosi può essere completata in ore (Hills A et al., 2010). 9 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Per identificare campioni con trisomia od aneuploidie sessuali, questo sistema diagnostico prevede l allestimento di 2 amplificazioni multiplex in grado di analizzare 21 marcatori microsatelliti in un unico saggio. Alle master mix fornite, previo opportuno aliquotamento, dovrà essere aggiunto il DNA da testare. In accordo con le linee guida QF-PCR for the Diagnostic of Aneuploidy Best Practice Guidelines 2012 v3.01 sono state scelte STRs la cui eterozigosità media fosse piuttosto elevata, ovvero intorno al 70-80%; sono stati inoltre preferiti marcatori tetranucleotidici, poiché viene ridotta la presenza di stutter nell elettroforesi capillare, causa spesso di difficile interpretazione degli elettroferogrammi. 11 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
12 I primer per l amplificazione sono stati disegnati in modo da non avere omologia con sequenze ripetute di DNA, SNPs ed in modo da non formare dimeri tra loro. Ogni primer forward è stato marcato all estremità 5 con un fluoroforo scelto tra D2, D3 e D4, compatibili con sequenziatore Beckman-Coulter. Il materiale di partenza per l analisi è costituito da liquido amniotico, villi coriali o sangue fetale. E sempre necessario testare, parallelamente al campione del paziente, anche il DNA di riferimento in modo da comparare le dimensioni dei frammenti di amplificazione ottenuti. Il DNA, estratto da villi coriali, liquido amniotico o sangue fetale e quello del controllo di riferimento, verrà sottoposto alle 2 reazioni di amplificazione multiplex utilizzando lo stesso profilo termico. I campioni amplificati dovranno essere caricati su un sequenziatore automatico per individuarne le dimensioni. La presenza di trisomie dei cromosomi e di aneuploidie sessuali potrà essere valutata esclusivamente per confronto tra le dimensioni degli amplificati del campione e quelle degli amplificati del DNA di riferimento. Il kit include un controllo positivo di amplificazione rappresentato da un DNA di riferimento (DNA di controllo). Il buon esito dell amplificazione del DNA di riferimento (presenza di tutti gli amplificati attesi) è garanzia del corretto funzionamento della reazione. Tale DNA è di origine umana, ma non costituisce fonte di alcun pericolo per l operatore. 12
13 10 RACCOLTA, MANIPOLAZIONE E PRETRATTAMENTO DEL CAMPIONE Generalmente l indagine per l identificazione di trisomie cromosomiche ed aneuploidie sessuali mediante QF-PCR viene condotta su campioni di DNA derivanti da varie tipologie di campioni clinici quali liquido amniotico, villi coriali, sangue fetale, cellule tissutali e saliva. Il kit GENEQUALITY TAS QF-PCR è stato testato su DNA estratto a partire da liquido amniotico, villi coriali e sangue fetale. Al fine di evitare errori di interpretazione del risultato è fondamentale rimuovere dalla coltura cellulare, derivante da liquido amniotico o da villi coriali, ogni contaminazione con cellule o tessuti materni, che potrebbero interferire con la diagnosi prenatale in QF-PCR Sangue Il prelievo viene eseguito come di routine, osservando tutte le opportune precauzioni di sterilità. Il sangue deve essere trattato con EDTA. Altri coagulanti, come ad es. l eparina, sono potenti inibitori della DNA polimerasi e potrebbero quindi alterare l efficienza della reazione di amplificazione. Il sangue fresco può essere conservato per breve tempo a +2 C/+8 C; se non si procede subito con l estrazione del DNA è quindi necessario congelare il campione Liquido amniotico, CVSs, cellule tissutali e saliva. Il prelievo viene effettuato come di routine. Per eseguire le indagini molecolari, il DNA viene estratto da una quantità esigua di liquido amniotico (pari a 1,5 ml) o di villi coriali (previa coltura cellulare) che possono essere conservati a +2 C/+8 C non oltre le 24 ore. E opportuno centrifugare il campione: al pellet così ottenuto andrà addizionata la matrice di estrazione secondo le istruzioni riportate dal produttore nel manuale d uso del kit di estrazione. 13 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
14 11 PROTOCOLLO 11.1 Estrazione del DNA Per l estrazione del DNA, AB ANALITICA consiglia l utilizzo del kit QIAamp DNA Blood Mini Kit (QIAGEN) o del kit InstaGene matrix (Bio-Rad), con i quali il prodotto GENEQUALITY TAS QF-PCR Kit è stato standardizzato. Seguire per ciascuna applicazione il protocollo più appropriato, così come consigliato dal produttore. Può essere in ogni caso utilizzato un altro metodo di estrazione, purché consenta l isolamento di un DNA integro e puro. Il DNA ottenuto dovrà quindi essere quantificato allo spettrofotometro. La quantità di DNA da utilizzare in ogni amplificazione multiplex è pari a ng. È importante che, indipendentemente dal materiale di partenza, si utilizzi una procedura di estrazione del DNA che permetta di ottenere concentrazioni di DNA il più possibile simili tra loro, in modo che la QF-PCR possa essere eseguita nella stessa seduta nelle medesime condizioni. Per ulteriori informazioni o approfondimenti sui protocolli di estrazione utilizzabili contattare il supporto tecnico di AB ANALITICA via (laboratorio@abanalitica.it), fax ( ) o linea telefonica (tel ) Amplificazione del DNA ATTENZIONE: E necessario che, per una corretta comparazione tra DNA del campione e DNA di riferimento, il quantitativo iniziale di DNA introdotto nella reazione di amplificazione sia sovrapponibile. Di conseguenza è fortemente consigliato ricorrere ad uno spettrofotometro per quantificare con buona approssimazione il DNA estratto. Una volta scongelati, miscelare i reagenti vortexando le provette, quindi sottoporli a breve centrifugazione. Allestire velocemente la reazione a temperatura ambiente oppure lavorare in ghiaccio o su blocco di raffreddamento. Avere cura, per quanto possibile, di lavorare al riparo dalla luce diretta. Preparare, secondo quanto riportato in tabella 1, una mix sufficiente per il numero di campioni che si intende analizzare, conteggiando anche il caricamento del controllo positivo e del controllo negativo, in cui viene 14
15 aggiunta H 2 O anziché DNA, e considerando inoltre un eccesso corrispondente almeno ad un volume di reazione. Aliquotare la miscela preparata in provette da 0,2 o 0,5 ml, nelle quali verrà successivamente aggiunta un quantità di DNA pari a circa ng. Multiplex1 Volume Multiplex2 Volume Master Mix 1 17 µl Master Mix 2 17 µl DNA estratto ng DNA estratto ng Acqua sterile q.b.a 25 µl Acqua sterile q.b.a 25 µl Volume finale 25 µl Volume finale 25 µl Tab.1 Se il termociclatore lo richiede, aggiungere due gocce di olio minerale. E opportuno amplificare sempre, con i campioni da analizzare, anche un controllo negativo (ad una delle mix va aggiunta acqua sterile al posto del DNA) e un controllo positivo (il DNA di riferimento incluso nel kit oppure DNA genomico precedentemente testato). Centrifugare brevemente le provette. Porre le microprovette nel termociclatore così programmato: 1 ciclo 95 C 2 min 26 cicli 95 C 59 C 72 C 30 sec 90 sec 30 sec 1 ciclo 60 C 30 min storage 10 C 15 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
16 11.3 Analisi dei frammenti Per l analisi dei frammenti, sarà necessario effettuare una corsa per ciascuna multiplex, quindi un totale di 2 elettroforesi capillari per ciascun paziente. E consigliabile effettuare anche l analisi del controllo negativo, per verificare di non avere introdotto eventuali contaminazioni durante la fase di allestimento dell amplificazione dei campioni. La distribuzione dei marcatori nelle due multiplex è riportata in tabella 2. Marker Multiplex Marcatura AMELX 1 D2 AMELY 1 D2 SRY 1 D2 DXYS218 1 D2 DXS D2 D13S797 1 D4 D13S800 1 D4 D18S390 1 D3 D18S819 1 D3 D18S51 1 D3 D21S D3 D21S D4 TAF9L 2 D3 DXS D3 D13S627 2 D4 D13S628 2 D4 D13S305 2 D2 D18S535 2 D4 D18S391 2 D2 D21S D2 D21S D4 Tab.2 D21S D3 16
17 Caricare un aliquota dei prodotti di amplificazione rispettando quanto descritto nelle istruzioni d uso del sequenziatore automatico. Si consiglia di caricare 2 µl di amplificato in 37,5 µl totali di Sample Loading Solution (SLS) (materiale non fornito) e 0,5 µl di size standard adeguato (materiale non fornito) per ciascuna elettroforesi capillare. E necessario riferirsi al manuale del sequenziatore automatico per la scelta degli opportuni reagenti compresa la matrice di corsa e il tampone relativo, e delle condizioni piu indicate al fine di ottimizzare la lettura finale. 17 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
18 12 INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI Se i controlli inseriti (DNA di riferimento e controllo negativo) hanno dato il risultato atteso, ovvero presenza di almeno una picco per ciascun marker analizzato per il controllo positivo ed assenza di picchi nell elettroforesi capillare nel range compreso tra 110 e 460 bp, per quello negativo, l interpretazione dei risultati è da intendersi come di seguito riportato. Effettuare una comparazione di ciascun frammento tra il DNA di riferimento e quello del paziente, basandosi sull indicazione del peso molecolare di ciascun amplificato riferendosi alla tabella 3, per verificare il corretto numero di copie di ciascun cromosoma. Marker Multiplex Cromosoma Lunghezza bp* Marcatura AMELX 1 AMELY 1 SRY 1 DXS Xp22.2_11,311,533-11,318, D2 Yp11.2_6,733,959-6,742, D2 Yp11.31_2,654,896-2,655, D2 Xq21.33_94,838,089-95,038, D2 DXYS218 1 Xp22.32 Yp D2 D13S797 1 D13S800 1 D18S390 1 D18S819 1 D18S51 1 D21S D21S TAF9L 2 DXS D13S627 2 D13S628 2 D13S q33.2_106,032, ,232, D4 13q22.1_73,774,649-73,975, D4 18q22.3_69,276,580-69,476, D3 18q11.2_24,085,275-24,285, D3 18q21.33_60,848,678-61,049, D3 21q21.2_24,248,717-24,449, D3 21q21.1_21,546,683-21,747, D4 chr3_ chrx_ D3 Xq26.2_130,933, ,133, D3 13q32.1_96,069,504-96,269, D4 13q31.1_85,586,216-85,786, D4 13q13.3_36,925,870-37,126, D2 18
19 Tab.3 D18S391 2 D18S535 2 D21S D21S D21S p11.31_5,681,022-5,881, D2 18q12.2_38,048,775-38,249, D4 21q22.3_44,060,644-44,261, D2 21q21.3_27,748,841-27,949, D4 21q21.3_28,718,455-28,918, D3 *La lunghezza dei frammenti e puramente indicativa e si basa sugli alleli maggiormente frequenti. Esistono varianti che possono avere valori esterni rispetto al range riportato. Di seguito vengono riportate le tipologie di pattern allelico riscontrabili in seguito all amplificazione mediante QF-PCR e successiva elettroforesi capillare dei marcatori microsatelliti utilizzati. Pattern allelico normale: evidenziato dalla presenza di due picchi fluorescenti equivalenti (eterozigosi) che presentano un area ed un altezza di picco sovrapponibile (rapporto diallelico 1:1). Eterozigote normale 1:1 Pattern allelico non informativo: presenza di un solo picco fluorescente per ogni locus polimorfico testato. L impiego di più marcatori con un alto indice di eterozigosità per ciascun cromosoma porta ad una frequenza molto bassa del pattern allelico non informativo (unico picco) per tutti i loci investigati. 19 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
20 Omozigote non informativo Pattern allelico trisomico: evidenziato dalla presenza di tre picchi fluorescenti equivalenti (rapporto triallelico 1:1:1) che presentano un area ed un altezza di picco sovrapponibile; oppure due picchi fluorescenti di area ed altezza differente (picchi sbilanciati, i valori di uno dei quali circa il doppio dell altro) corrispondenti rispettivamente al prodotto di amplificazione di due alleli uguali ed uno diverso (rapporto diallelico 2:1 o 1:2). Trisomia triallelica 1:1:1 Trisomia diallelica 2:1 Per ulteriori informazioni relative all interpretazione dei risultati si rimanda alle Best practice guidelines for QF-PCR, reperibili al sito 20
21 12.1 Analisi di alcuni esempi Di seguito vengono presentati alcuni esempi relativi rispettivamente ad un pattern allelico normale e ad uno patologico. TAF9L3 DXS1187 D21S1442 D13S627 D13S628 D21S1435 D18S391 D21S1411 D13S305 In questa immagine, relativa alla multiplex 2, si può osservare un pattern biallelico normale, in cui la maggior parte dei microsatelliti sono rappresentati in eterozigosi. Trisomia 21 - D21S1442 D21S GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
22 D21S1435 In questo esempio, relativo alla medesima multiplex della figura precedente, è evidenziata la presenza di un pattern trisomico triallelico con rapporto 1:1:1 per i marcatori D21S1442 e D21S1411 e di un pattern trisomico diallelico 1:2 per il marcatore D21S1435. Tale situazione conferma la presenza nell individuo investigato di una trisomia del cromosoma 21 nota come sindrome di Down. Trisomia 18 D18S51 D18S390 D18S819 22
23 D18S535 D18S391 In questo esempio, viene evidenziata la presenza di un pattern trisomico triallelico con rapporto rispettivamente 1:1:1 per i marcatori D18S391 e D18S819, diallelico 1:2 per i marcatori D18S390 e D18S51 e diallelico 2:1 per il marcatore D18S535. Tale situazione è indicativa della presenza nell individuo investigato di una trisomia del cromosoma 18 nota come sindrome di Edwards. 23 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
24 13 PROVVEDIMENTI IN CASO DI PROBLEMI 1. Segnale troppo debole dopo l elettroforesi capillare. Il DNA utilizzato per l amplificazione era degradato Procedere con una nuova estrazione. Il DNA utilizzato per l amplificazione conteneva degli inibitori della reazione di amplificazione Utilizzare un sistema di estrazione adeguato. Il DNA estratto conteneva K+, Na+, Mg 2 + o EDTA: questi reagenti possono influenzare negativamente l efficienza di amplificazione Utilizzare un adeguato sistema di estrazione; Ripetere l estrazione e l amplificazione del DNA. La quantità di DNA amplificata risulta troppo esigua Accertarsi di aver accuratamente quantificato il DNA estratto allo spettrofotometro. Vi era un elevata concentrazione di sali nell amplificato Diluire l amplificato prima del caricamento. Non è stato programmato correttamente il termociclatore controllare che il programma selezionato nel termociclatore corrisponda a quello indicato nel manuale d uso, quindi ripetere l amplificazione con il programma corretto. 2. Segnale troppo intenso, elevata presenza di stutter o disomogeneità tra i diversi picchi dopo l elettroforesi capillare. La quantità di DNA amplificata risulta eccessiva 24
25 Accertarsi di aver accuratamente quantificato il DNA estratto allo spettrofotometro; Diluire 1:10 l amplificato in acqua sterile. Per qualsiasi ulteriore problema o questione, contattare il supporto tecnico di AB ANALITICA via (laboratorio@abanalitica.it), fax ( ) o linea telefonica (tel ). 25 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
26 14 LIMITAZIONI DEL DISPOSITIVO Il kit può avere delle prestazioni ridotte qualora: il campione clinico non sia idoneo all indagine; ad es. il sangue deve necessariamente essere trattato con EDTA. Altri anticoagulanti, come ad es. l eparina, sono potenti inibitori dell attività enzimatica della Taq polimerasi e potrebbero quindi alterare l efficienza della reazione di amplificazione. il DNA risulti non amplificabile (per presenza di inibitori della reazione di amplificazione o inadeguata scelta del sistema di estrazione); il kit non sia stato conservato alla temperatura consigliata e segnalata nell imballo. sia presente mosaicismo cellulare; il dispositivo infatti non è in grado di discriminare la presenza di più linee cellulari nello stesso campione per cui si consiglia, qualora tale situazione fosse sospettata a carico dei cromosomi indagati con questo kit, di confermarne il risultato mediante analisi citogenetica. sia presente contaminazione da cellule materne; la presenza di due genotipi nello stesso campione indica la presenza della suddetta contaminazione che inficia la corretta interpretazione del risultato dell analisi; per tale motivo si consiglia di testare parallelamente un campione di sangue materno. 26
27 15 PRESTAZIONI DEL DISPOSITIVO 15.1 Specificità diagnostica Campioni selezionati per negatività alle trisomie nei cromosomi e alle aneuploidie sessuali sono stati testati con il kit GENEQUALITY TAS QF- PCR e contemporaneamente con altro CE IVD o metodica di riferimento. I risultati ottenuti hanno consentito di calcolare una specificità diagnostica del 100% Sensibilità diagnostica Campioni selezionati per positività alle trisomie nei cromosomi e alle aneuploidie sessuali sono stati testati con il kit GENEQUALITY TAS QF- PCR e contemporaneamente con altro CE IVD o metodica di riferimento. I risultati ottenuti hanno consentito di calcolare una sensibilità diagnostica del 100% Specificità analitica L utilizzo del set minimo di STRs suggerite dalle Linee Guida QF-PCR for the Diagnostic of Aneuploidy Best Practice Guidelines 2012 v.3.01 garantisce l identificazione delle trisomie dei cromosomi e delle aneuploidie sessuali; inoltre i primer scelti per l amplificazione di ciascun marcatore sono stati studiati in modo da non amplificare tratti ripetuti del cromosoma e l allineamento delle loro sequenze nelle più comuni banche dati ha rivelato l assenza di appaiamenti aspecifici. 27 GQ-TAS_QF-PCR_v.2.0_manuale_i docx
28 16 BIBLIOGRAFIA Adinolfi M, Pertl B, Sherlock J. Rapid detection of aneuploidies by microsatellite and the quantitative fluorescent polymerase chain reaction. Prenat Diagn 1997; 17: Adinolfi M, Sherlock J, Pertl B. Rapid detection of selected aneuploidies by quantitative fluorescent PCR. Bioessays 1995; 17: Hills A, Donaghue C., Waters J., Waters K., Sullivan c., Kulkarni A., Docherty Z., Mann K. and Mackie Ogilvie C. QF-PCR as a stand-alone test for prenatal samples: the first 2 years experience in the London region. Prenat Diagn 2010; 30: H.W. Faas B., Cirigliano V., Bui T-H. Rapid methods for targeted prenatal diagnosis of common chromosome aneuploidies. Seminars in Fetal & Neonatal Medicine 2011; 16: Linee guida QF-PCR for the Diagnostic of Aneuploidy Best Practice Guidelines 2012 v
29
30 0
31
32 AB ANALITICA srl Via Svizzera PADOVA, (ITALY) Tel Fax info@abanalitica.it
Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico
Il valore dell analisi prenatale non invasiva (non-invasive prenatal testing, NIPT). Un supplemento per il flipbook del consulente genetico Le NIPT utilizzano DNA libero. Campione di sangue materno DNA
DettagliDIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI
DIAGNOSI PRENATALE DEI DIFETTI CONGENITI DIFETTI CONGENITI Le anomalie congenite sono condizioni che si instaurano tra il momento del concepimento e la nascita. LA DIAGNOSI PRENATALE insieme di tecniche
Dettagli1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RESPONSABILITÀ...2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI...2 4. MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO...
Pagina 1 di 8 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RESPONSABILITÀ...2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI...2 3.1 Definizioni...2 3.2 Abbreviazioni...2 4. MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO...2
DettagliFINALITA : evidenziare la. cromosomiche fetali.
Il Cariotipo Fetale Molecolare l (array-cgh) Il Cariotipo Fetale e TRADIZIONALE FINALITA : evidenziare la presenza di eventuali anomalie cromosomiche fetali. TECNICA: comporta la coltura delle cellule
DettagliPROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale. Esercizio. Tipizzazione del gene PV92
PROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale Esercizio Tipizzazione del gene PV92 Elementi trasponibili Che cosa sono gli elementi trasponibili? Sono segmenti di DNA che sono in grado di trasferirsi in
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliProgetto della classe II C
Progetto della classe II C Preparazione allo svolgimento dell esperienza La II C è preparata all esperienza presso il centro di ricerca E.B.R.I. iniziando un intenso lavoro di approfondimento sulla genetica
DettagliREAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI. ( PCR =Polymerase Chain Reaction)
REAZIONE A CATENA DELLA POLIMERASI ( PCR =Polymerase Chain Reaction) Verso la metà degli anni 80, il biochimico Kary Mullis mise a punto un metodo estremamente rapido e semplice per produrre una quantità
DettagliAnalisi di polimorfismi usati per la caratterizzazione di profili genetici in campioni di. DNA umano. 22-26 giugno 2009
Analisi di polimorfismi usati per la caratterizzazione di profili genetici in campioni di 22-26 giugno 2009 DNA umano 1 GENETICA FORENSE La genetica forense applica tecniche di biologia molecolare al fine
Dettagli- Markers di anomalie cromosomiche. - Trisomia 21 (sindrome di Down) - Trisomia 13 (sindrome di Patau) - Trisomia 18 (sindrome di Edwards)
- Markers di anomalie cromosomiche - Trisomia 21 (sindrome di Down) - Trisomia 13 (sindrome di Patau) - Trisomia 18 (sindrome di Edwards) - Sindrome di Turner - Sindrome di Williams - Sindrome di Angelman
DettagliOrga Bio Human S.r.l. DIREZIONE E UFFICI: Via Amsterdam 75, 00144 Roma Tel/fax: 06 99701675
Orga Bio Human S.r.l. DIREZIONE E UFFICI: Via Amsterdam 75, 00144 Roma Tel/fax: 06 99701675 SEDE LEGALE: Via Helsinki 21, 00144 Roma Tel. 06 97998273; Fax 06 52246148 e-mail: orgabiohuman@fastwebnet.it
DettagliI marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene
I marcatori molecolari Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene Marcatori molecolari del DNA I marcatori molecolari sono sequenze di DNA
DettagliAlberto Viale I CROMOSOMI
Alberto Viale I CROMOSOMI DA MENDEL ALLA GENETICA AL DNA ALLE MUTAZIONI I cromosomi sono dei particolari bastoncelli colorati situati nel nucleo delle cellule. Sono presenti nelle cellule di ogni organismo
DettagliIsolamento e purificazione di DNA e RNA. -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine)
Isolamento e purificazione di DNA e RNA -Rompere la membrana cellulare -Separare gli acidi nucleici da altri componenti cellulari (lipidi e proteine) -Separare gli acidi nucleici tra loro -Rompere la membrana
DettagliZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe
ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe IVD Dispositivo medico-diagnostico in vitro Produttore: ZytoVision GmbH Codice: Z-2138-200 (0.2ml).. Per l identificazione della traslocazione che coinvolge
DettagliNPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING
Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente
DettagliSCTA 00 PROCEDURA SCTA. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome
Pagina 1 di 9 Documento Codice documento SCTA 00 DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome Pagina 2 di 9 1. Generalità... 3 1.1 Scopo
DettagliSEQUENZIAMENTO DEL DNA
SEQUENZIAMENTO DEL DNA Il metodo di Sanger per determinare la sequenza del DNA Il metodo manuale La reazione enzimatica Elettroforesi in gel denaturante di poliacrilammide Autoradiografia Il metodo automatico
DettagliCOME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE?
COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA DI STUDIARE E/O INDIVIDUARE
DettagliGRAVIDANZA test. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante.
GRAVIDANZA test MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Il paziente deve
DettagliPolimorfismi LEZIONE 6. By NA 1
Polimorfismi LEZIONE 6 By NA 1 * Polimorfismo Variazione presente nella popolazione con una frequenza superiore a 1% Variazioni nell aspetto By NA 2 Polimorfismo proteico Variazione presente nella popolazione
DettagliDopo aver effettuato la PCR, all interno della soluzione oltre al tratto amplificato sono presenti: primers, dntps, Taq polimerasi e tampone di
Dopo aver effettuato la PCR, all interno della soluzione oltre al tratto amplificato sono presenti: primers, dntps, Taq polimerasi e tampone di reazione Inizialmente i 20 µl dell amplificato vengono
DettagliSistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare. FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca
Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca PROBLEMA L identificazione e il controllo della filiera delle
DettagliMANUALE OPERATIVO PER IL CAMPIONE BIOLOGICO - prelievo, conservazione e invio - Sottoprogetto Studio Clinico Randomizzato CERP: Genome-Wide
MANUALE OPERATIVO PER IL CAMPIONE BIOLOGICO - prelievo, conservazione e invio - Sottoprogetto Studio Clinico Randomizzato CERP: Genome-Wide Pagina 1 di 7 INTRODUZIONE AL MANUALE Il sottoprogetto dello
DettagliAnomalie cromosomiche
Anomalie cromosomiche costituzionali acquisite nelle cellule germinali nelle cellule somatiche Le alterazioni che avvengono nelle cellule germinali se compatibili con la vita porteranno alla nascita di
DettagliCOSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO.
COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. (Consulta Nazionale per i Trapianti - 31 agosto 2004) 1. E costituito l Archivio Biologico
DettagliUniversità degli Studi di Torino Dipartimento di Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale Laboratorio di Scienze Criminalistiche.
Università degli Studi di Torino Dipartimento di Anatomia, Farmacologia e Medicina Legale Laboratorio di Scienze Criminalistiche Genetica Forense Sarah Gino SAL (STATO AVANZAMENTO LAVORI) Informazioni
DettagliImpiego in laboratorio
Impiego in laboratorio Sommario Velcorin Impiego in laboratorio Pagina 3 5 Introduzione Pagina 3 Misure precauzionali Pagina 3 Procedimento (metodo sensoriale) Pagina 4 Procedimento (metodo microbiologico)
DettagliCARATTERISTICHE GENERALI DEL SISTEMA. Marcatura CE dell'intero sistema diagnostico. Scheda riepilogativa caratteristiche tecniche
Lista Caratteristiche Tecniche Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" I.R.C.C.S. Scheda riepilogativa caratteristiche tecniche Allegato B FORNITURA CHIAVI IN MANO DI UN SISTEMA
DettagliRisposte chiare a domande che contano
Risposte chiare a domande che contano HARMONY PRENATAL TEST (Test prenatale Harmony) è un nuovo esame del sangue basato sul DNA per valutare il rischio di sindrome di Down. Harmony è più preciso dei test
DettagliLa consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale
La consulenza alla paziente che richiede l analisi del DNA fetale Bertinoro, 19 Ottobre 2013 Eva Pompilii eva_pompilii@yahoo.it Limiti attuali del Non invasive Prenatal Testing/ Non Invasive Prenatal
DettagliProtocollo Crime Scene Investigation
Protocollo Crime Scene Investigation Precauzioni da adottare in laboratorio: - non mangiare o bere - indossare sempre i guanti quando si maneggiano i tubini, i gel, le micropipette - nel dubbio, chiedere!
DettagliISTITUTO ATERNO-MANTHONE'
ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle
Dettagliwww.analisicimatti.it
Il Laboratorio Cimatti da sempre attento alla innovazione tecnologica e allo sviluppo di Eccellenze nella diagnostica prenatale è partner di Bioscience Genomics, uno spin off accademico partecipato dall
DettagliPraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti
ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono
DettagliINFORMATIVA ALLA DIAGNOSI CITOGENETICA PRENATALE MOLECOLARE (ARRAY-CGH) SU CELLULE DEL LIQUIDO AMNIOTICO O VILLI CORIALI
INFORMATIVA ALLA DIAGNOSI CITOGENETICA PRENATALE MOLECOLARE (ARRAY-CGH) SU CELLULE DEL LIQUIDO AMNIOTICO O VILLI CORIALI A. Finalità L indagine citogenetica fetale (o cariotipo) viene eseguita su cellule
DettagliBI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo
BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo INTRODUZIONE PROPPER BI-OK è un sistema per il controllo biologico dei cicli di sterilizzazione con
DettagliIncontro con ASSOBIOMEDICA Roma, 07 maggio 2012
Il sistema BD/RDM: integrazione dei Dispositivi medico diagnostici in vitro La rilevazione degli IVD Incontro con ASSOBIOMEDICA Roma, 07 maggio 2012 Agenda Le attuali modalità di notifica per i dispositivi
DettagliTest combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie
LA DIAGNOSI PRENATALE OGGI TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Corso di aggiornamento Modena 9 Marzo 2013 MB Center Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie Paola Picco I documenti di riferimento
DettagliMETODI ALTERNATIVI. PCR digitale per la rilevazione e quantificazione. assoluta del DNA
METODI ALTERNATIVI PCR digitale per la rilevazione e quantificazione assoluta del DNA Roma, 25 settembre 2013 Giuseppina Buonincontro IZS PLV- S.S. Controllo Alimenti La prima generazione di PCR consente
DettagliCome si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo. alla realtà di ogni giorno
Editoriale n.10 Newsletter aprile 2013 Come si traccia un alimento di origine animale? Dalle lasagne con carne di cavallo alla realtà di ogni giorno Identificare la specie, un obiettivo fondamentale quando
DettagliLA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca
LA SICUREZZA IN LABORATORIO di F. Luca IN LABORATORIO NORME DI COMPORTAMENTO X. NON correre. NON ingombrare con gli zaini lo spazio intorno ai banconi di lavoro o in prossimità delle uscite X. NON mangiare
DettagliOBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA
OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliConsultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.
Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliPCR. (Reazione a catena della polimerasi) ESTRAZIONE del DNA da gel di AGAROSIO. Corso di INGEGNERIA GENETICA, Prof. Renato Fani,
PCR (Reazione a catena della polimerasi) & ESTRAZIONE del DNA da gel di AGAROSIO Corso di INGEGNERIA GENETICA, Prof. Renato Fani, ESERCITAZIONE DI LAB. N.2 La PCR (Polymerase Chain Reaction) è una tecnica
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliInferenza statistica. Statistica medica 1
Inferenza statistica L inferenza statistica è un insieme di metodi con cui si cerca di trarre una conclusione sulla popolazione sulla base di alcune informazioni ricavate da un campione estratto da quella
DettagliLa conferma di laboratorio della rosolia
La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE
DettagliProdotti Elucigene QST*R Istruzioni per l uso
Prodotti Elucigene QST*R Istruzioni per l uso Prodotto Quantità Codice catalogo Elucigene QST*Rplusv2 50 test AN0PLB2 Elucigene QST*R 50 test AN003B2 Elucigene QST*R-XYv2 50 test AN0XYB2 Elucigene QST*R-13
DettagliLa farmacogeneticanella gestione del paziente con tumore colorettale, l esperienza traslazionaleal CRO di Aviano
SOC di Farmacologia Sperimentale e Clinica VI CONGRESSO NAZIONALE FITeLab Slow Medicine Laboratory: IT s the Future 1-2-3 Ottobre 2015 Ospedale Borgo Roma (Verona) La farmacogeneticanella gestione del
DettagliESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE)
ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE) SALVATORE GIRLANDO LABORATORIO PATOLOGIA MOLECOLARE ANATOMIA PATOLOGICA
DettagliALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE
ALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE 1 Norme Generali Prodotti di Sanificazione RISPETTARE E AGGIORNARE IL PIANO DI SANIFICAZIONE IN MODO PERIODICO E OGNI VOLTA CHE INTERVENGONO DEI CAMBIAMENTI (indicare
DettagliZytoLight SPEC ALK Dual Color Break Apart Probe
ZytoLight SPEC ALK Dual Color Break Apart Probe Z-2124-200 20 (0.2 ml) Z-2124-50 5 (0.05 ml) Per la rilevazione della traslocazione che coinvolge il gene ALK a 2p23 mediante ibridazione in situ fluorescente
DettagliRACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI
RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI Informazioni importanti per Medici ed Ostetriche per la raccolta del sangue cordonale Questa è una procedura molto semplice,
DettagliBRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL...
ALLEGATO E BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO Alla Sezione I.Z.S. di DR... Recapito telefonico. A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... VIA... COMUNE...PROV.....
DettagliIl rischio cancerogeno e mutageno
Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliDiagnosi delle aneuploidie
Diagnosi delle aneuploidie DIAGNOSI PRENATALE NON INVASIVA: UNA RIVOLUZIONE La diagnosi prenatale delle malattie monogeniche e delle aneuploidie Bologna, è attualmente 6 Giugno eseguita2014 nel I-II trimestre
DettagliAllegato I. Parte A Obiettivi formativi
Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi
Dettagli5 modulo didattico - Patologia cromosomica.
5 modulo didattico - Patologia cromosomica. G0 IL CICLO CELLULARE DI UNA CELLULA DI MAMMIFERO Avviene ogni volta che la cellula si divide Le tappe fondamentali del processo sono: Separazione dei due filamenti
DettagliIdentificazione dei microrganismi mediante tecniche di biologia molecolare Esercitazione n 3. Criteri di identificazione
Identificazione dei microrganismi mediante tecniche di biologia molecolare Esercitazione n 3 Criteri di identificazione Tradizionale (fenotipo) Tecniche di biologia molecolare Il livello di risoluzione
Dettagli13. Life Sciences Sommario
GENERAL CATALOGUE EDITION 8. Life Sciences Sommario Genomica 6 PCR 6 DNA-Elettroforesi 9 Gel-Documentation Filtrazione, Concentrazione 8 Proteomica ELISA Proteine-Elettroforesi 60 Blotting 6 Purificazione
DettagliInterruttore automatico
Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliTECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE. LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici
TECNICHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE LA REAZIONE POLIMERASICA A CATENA Principi teorici e aspetti pratici POLYMERASE CHAIN REACTION (PCR) 1955 A. Kronembreg e coll. (Stanford University) scoprono la DNA-polimerasi
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
DettagliChiedi al tuo medico
Esame del sangue semplice e sicuro per risultati altamente sensibili Test avanzato e non invasivo per la diagnosi della trisomia fetale e del cromosoma Y Chiedi al tuo medico Le seguenti informazioni hanno
DettagliCodice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni
Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliPrincipi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli
Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro
DettagliTRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE CONTENITORI IDONEI
TRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE Via San Carlo, 13 Arluno (Milano) 4 marzo 2014 2 Introduzione Le attività connesse con la spedizione ed il trasporto di sostanze infettive o potenzialmente
DettagliIl test del 1 trimestre (1.-TT) Informazioni per i genitori
Il test del 1 trimestre (1.-TT) Informazioni per i genitori Cari genitori Voi decidete! Questa brochure è stata redatta per darvi informazioni importanti sul test del 1 trimestre (1.-TT). La decisione
DettagliL orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti. Nota di studio. Ufficio Studi
L orizzonte temporale nei prospetti semplificati dei fondi aperti Nota di studio Ufficio Studi Gennaio 2012 1 1] Premessa Nel corso del 2010 uno degli obiettivi del Gruppo di Lavoro Rischio e Classificazione
DettagliAllegato E al Decreto n. 17 del 23.02.2016 pag. 1/5
Allegato E al Decreto n. 17 del 23.02.2016 pag. 1/5 R E G I O N E V E N E T O Segreteria Regionale per la Sanità Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità * * * * * * LOTTO N. 2 FORNITURA DI SISTEMI
DettagliAnalisi qualitativa con Agilent BioAnalyzer. cdna, RNA Totale e Messaggero e small RNA
Il Servizio di Biologia Molecolare si è di recente dotato di uno strumento per l analisi qualitativa e quantitativa degli acidi nucleici Agilent Bioanalyzer 2100 e ha implementato tale tecnologia nell
DettagliLa diagnosi prenatale presso l'ospedale Val d'elsa
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SENESE U.O.C. Genetica Medica AZIENDA USL 7 DI SIENA U.O. Ginecologia e Ostetricia Val d'elsa La diagnosi prenatale presso l'ospedale Val d'elsa Cristina Ferretti Indicazioni
DettagliPROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI
PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI Sintesi del progetto : La nuova procedura di gestione dei reclami è seguita dall URP dall inizio alla fine, secondo il seguente iter: il cittadino segnala
DettagliGenie Fast HIV 1/2. Prestazioni con Convenienza
Genie Fast HIV 1/2 Prestazioni con Convenienza Confezionamento & informazioni per l ordine Nome Prodotto: Genie Fast HIV 1/2 Codice : 72330 (50 tests individuali) Contenuto del kit: 50 Cassette 50 Pipette
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliCaratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
Convegno Nazionale GISCi 2015 Finalborgo (SV), 21-22 maggio 2015 Caratteristiche di un controllo di qualità esterno (VEQ) ed interno per test HPV primario di screening: presentazione documento aggiornato
DettagliCEQ in CITOGENETICA COSTITUZIONALE 2014 DIAGNOSI PRENATALE E POSTNATALE
CEQ in CITOGENETICA COSTITUZIONALE 2014 DIAGNOSI PRENATALE E POSTNATALE Per il CEQ in citogenetica costituzionale sono state definite due categorie di performance: sufficiente e insufficiente. Per ottenere
DettagliLa reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino
La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino La Polymerase Chain Reaction (PCR) o reazione di amplificazione a catena è una tecnica che permette di amplificare una specifica
DettagliPresidio Ospedaliero di Pordenone Sacile Via Montereale 24 - Pordenone NOTA INFORMATIVA PER AMNIOCENTESI
Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale Via della Vecchia Ceramica, 1 33170 Pordenone C.F. e P.I. 01772890933 PEC aas5.protgen@certsanita.fvg.it Presidio Ospedaliero di Pordenone Sacile
DettagliDr. med. Lucio Bronz FMH Ostretricia e medicina feto-materno Piazza Indipendenza 4 6500 Bellinzona www.drbronz.ch TEST PRENATALI
Dr. med. Lucio Bronz FMH Ostretricia e medicina feto-materno Piazza Indipendenza 4 6500 Bellinzona www.drbronz.ch TEST PRENATALI Introduzione Cromosoma Cellula Nucleo Ormai a tutti è noto il ruolo del
DettagliILab ARIES. La nuova stella del laboratorio
La nuova stella del laboratorio Quando la Tossicologia incontra la Medicina del Lavoro Dal 1990 la IL progetta e sviluppa soluzioni per il laboratorio proponendo sistemi innovativi ed affidabili che permettano
DettagliPROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE
PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti
DettagliXO Osseo nel riunito XO 4 Guida per l utente
XO Osseo nel riunito XO 4 Guida per l utente YB-627 Version 1.01 XO CARE A/S Usserød Mølle Håndværkersvinget 6 +45 70 20 55 11 DK 2970 Hørsholm info@xo-care.com Denmark www.xo-care.com Indice Introduzione...
DettagliDiagnosi e intervento su embrioni. Ramón Lucas Lucas lucas@unigre.it www.ramonlucas.org
1 Diagnosi e intervento su embrioni Ramón Lucas Lucas lucas@unigre.it www.ramonlucas.org Diagnosi prenatale 2 3 4 DIAGNOSI PRENATALE É l insieme di esami compiuti sull embrione stesso, per accertare se
DettagliWITNESS DIROFILARIA. Dirofilaria immitis.
WITNESS DIROFILARIA WITNESS DIROFILARIA INFORMAZIONI GENERALI La dirofilariosi cardiaca del cane è una malattia a diffusione mondiale ed è causata da un nematode filariforme denominato Dirofilaria immitis.
DettagliCHLAMYDIA Ag. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante.
MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. CHLAMYDIA Ag PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Per il campione da
DettagliEFFECT. PRIMER Effect Primer. ATTIVATORE Rust Activator. PITTURA Iron Paint. PROTEZIONE Effect Sealer
Versione 18/7 EFFECT PRIMER Primer ATTIVATORE Rust Activator PITTURA Iron Paint PROTEZIONE Sealer LA RUGGINE DIRETTAMENTE SUL FERRO: LE FASI APPLICAZIONE DEL RUST ACTIVATOR SU FERRO Le fasi: 1-PREPARAZIONE
DettagliINFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it
INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE
DettagliSIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI
1 Prima Stesura Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo Data: 15-02-/2014 SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 4 DESCRIZIONE ATTIVITÀ...
DettagliCome archiviare i dati per le scienze sociali
Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513
DettagliLa norma ISO 7218:2007
La norma ISO 7218:2007 Novità ed implicazioni nella gestione del laboratorio Dr. Angelo Viti ROMA ISS 19-20- Dicembre 2009 Angelo Viti 1/22 Angelo Viti 2/22 Organizzazione generale di un laboratorio di
DettagliSistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione
Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,
DettagliStandard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro
Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze
Dettagli