Valutazione di alcuni aspetti con impatto sulla sicurezza alimentare dal punto di vista pratico
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- Valeria Bartolini
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1 Sicurezza alimentare in macellerie di dimensione medio piccola Valutazione di alcuni aspetti con impatto sulla sicurezza alimentare dal punto di vista pratico (Sicurezza alimentare intesa nel senso più ampio: no danni rispetto della legislazione vigente)
2 1)Materieprime 2)Implementazione di un processo nuovo:validazione analisi 3)Alcuni aspetti da prendere in considerazione (ostacoli, allergeni, riferimentilegislativi) 2
3 1) Materie prime Tipo: suino, bovino, pollo,ecc. Taglio: con osso, disossato, in pezzi(carnetta) Stato di conservazione: fresco/ congelato Confezionamento: sottovuoto o sfuso Importante: definire la temperatura ed il tempo massimo di conservazione 3
4 Alcuni esempi (valori indicativi) Suino con osso Temperatura di conservazione: 7 C (vedi Reg. 853, allegato III, Sezione I. Cap. V, punto2), meglio 4 C: valeancheperglialtritaglidicarnesuinaebovina Tempo massimo di conservazione: ca. 7 giorni (dalla macellazione) Suino disossato Tempo massimo di conservazione: ca. 5 giorni (dipende dalla freschezza dei tagli con osso utilizzati (provenienza macelli o disossatori). Se confezionata sottovuoto, ca.2-3 settimane 4
5 Alcuni esempi (valori indicativi) Carnetta Tempo massimo di conservazione: ca. 3 4 giorni, se confezionata sottovuoto poco di più Bovino con osso ca. 3 settimane (dipende dall' igiene di lavorazione e dalla temperatura e UR di conservazione evitare formazione di muffa) Bovino disossato Max. 10 giorni, se confezionato sottovuotoca 2 mesi. 5
6 Alcuni esempi (valori indicativi) Materia prima congelata CSM (hard): max. 3 mesi (limite di legge Reg. 853, allegato III) Altre materie prime ca. 1 anno, meglio: 5-6 mesi per problemi tecnologici ed organolettici (irrancidimento/essicazione) attenzione al corretto confezionamento! Per un controllo efficace del rispetto del tempo massimo di conservazione è indispensabile una 6 corretta identificazione della carne (data).
7 Alcuni aspetti legali Temperatura della carne: Suino, bovino: 7 C Pollame e preparazioni di carne: 4 C Frattaglie: 3 C Carne macinata: 2 C CSM 18 C (se non utilizzata subito dopo la produzione) Vedi Reg. 853, allegato III, Sez. 1 5 Tempo massimo di conservazione prescritto dalla legge solo per CSM (hard). Per altri tipi di carne la definizione dello stesso spetta al produttore. 7
8 Alcuni esempi (valori indicativi) Attenzione!! Conservabilità limitata di materie prime sminuzzate, come per es. della carne8a tenere scorte minime di mp. fresca e congelare il resto senza indebiti ritardi (vedi Reg. 853,all. III,sez.ICap. III, punto 4) Lavorazione della mp. congelata in stato congelato o scongelo controllato (tempering validato!) 8
9 Definizione di carne Reg. 853, all. I: tutte le parti commestibili degli animali[ ] compreso il sangue Il Reg. 853 distingue tra l'altro tra: CSM che viene ottenuta con metodi che alterano la struttura ossea (hard) e CSM ottenuta con metodi che non alterano la struttura ossea(baader) Possibilità di utilizzo di quest' ultima in preparazioni di carne da consumarsi previa cottura e in prodotti a base di carne (crudi?!) se i criteri micro corrispondono ai criteri fissati nel Reg. 852 rif. Reg. 2073(ass.Salmin25gpollame)rispett.In10g(altri). Baader con criteri micro fuori limite e CSM (hard): 9 utilizzosoloinprodottiabasedicarnecotti.
10 Definizione di carne Etichettatura della CSM (vedi Reg / 2011,all. VII, parte B, punto 17.1) Definizione carne: muscoli schelettrici con tessuto connettivo e grasso aderente (compreso masseteri e diaframma); grasso e tessuto connettivo in eccesso da dichiarare. Ne consegue: Baader non rientra nella def. di carne e dev' essere dichiarata come CSM. Altri aspetti riguardanti l' etichettatura: vedi Reg /
11 2)Implementazione di un processo nuovo Ev. studio letteratura + leggi vingenti (temperatura di cottura convalidati, additivi consentiti, eventuali problematiche per es. conservabilità ) Prova Degustazione Analisi chimiche Analisi micro 11
12 Analisi chimiche a) Nitriti, nitrati, fosfati Attenzione: Prodotti cotti no utilizzo nitrati in prodotti cotti, nel prodotto finito si trovano lo stesso per reazioni ossidativi. Limite nitriti: 150 ppm dose agg., in prodotti sterilizzati: 100ppm Prodotti crudi limite: 150ppm nitriti e 150ppm nitrati (dose aggiunta) solo per determinati prodotti trad. elencati sotto i punti della parte E del Reg / 11 vale la dose residua (per es. 100ppm nitriti e 250ppm nitrati per 12 speck)
13 Analisi chimiche b) Nutrizionali Servono per etichettura c) Composti tossici tossici (cangerogeni): Pak 4 (Benzo(A) Pirene, Flouranthene, Antracene e Crisene: nuovi limiti dal vedi Reg 835/2011(2 risp. 12μg/kg in prodotti abasedicarne Nuovi limiti anche per condensati di fumo, fumo liquido, aromatizzanti di affumicatura (vedi Reg 1321/2013) 13
14 Analisi micro A fine produzione più a fine shelf life: CMT., E. Coli, Colif.List., Staph.coagpos, Clost...) Definizione di limiti, ove non esistono limiti di legge Test di conservazione: Se in etichetta è riportata una temperatura di conservazione di 4 C effettuare il test di conservazione a 8-10 C(abuso termico). Se le analisi a fine produzione e a fine shelflife sono conformi ai limiti (di legge o definiti internamente) il prodotto/processo può essere considerato validato. 14
15 Analisi micro Analisi di routin secondo Reg più shelflife per esempio 1xa sul rappresentante più a rischio di un gruppo di prodotti simili(per esempio Würstel). Prestare attenzione al tipo di analisi da fare in autocontrollo: per esempio e' rischioso ricercare list.mon. in salsicce crude da consumarsi previa cottura (non RTE!!), non previste dal Reg / Limiti sono definiti nell'om. 07/12/93 (limite quantitativo). Consigliabile fare analisi su un piccolo lotto e trattenerlo fino alla comunicazione degli esiti (evitare ritiro o sanzioni) 15
16 Alcuni esempi di Shelf life Würstel non past.: ca. 1 mese Würstel past.: ca. 3 mesi Würtel senza conservanti (Weisswurst) non past.: ca. 7 giorni Würstel senza conservanti past.: ca. 50 giorni Speck, affumelli: x mesi; attenzione! Conservazione a temperatura ambientale solo per prodotti ben asciugati: (AW <0,92) 16
17 Gestione della documentazione relativa ai cambiamenti Ricetta/proces Data: Parametri: so vecchio Valido dal 17/09/2009 Firma xxx Ricetta/proces Data: Parametri so nuovo Valido dal 17/10/2014 Firma xxx 17
18 Confezionamento Dichiarazione dell idoneità alimentare per i materiali acontatto Attenzione! Etichette all interno: rischio di migrazione d'inchiostri ed altre sostanze Evitare(cross) contamination durante le operazioni di tranciatura/ confezionamento tramite il contatto con superfici contaminate da: -sporco - prodotti di stato igienico sanitario più basso 18
19 Confezionamento Stato igienico sanitario: 1) prodotti cotti(prodotti sanificati tramite cottura, ma habitat ideale x la crescita di patogeni da ricontaminazione- AW alta) 2) prodotti stagionati (prodotti sanificati in gran parte, ma da non escludere la presenza di patogeni sopravvissuti; normalmente habitat sfavorevole alla crescita dei patogeni ev. presenti a fine stagionatura pheawbassi) 3) Carne (possibile presenza di patogeni habitat ideale x la loro crescita) 19
20 3)Allergeni Conoscere gli allergeni (ALBA-List, dichiarazione dei fornitori); derivati del latte, uovo, soja, sedano, senape, pistacchi, sulfiti, glutine, ecc. Gestione della produzione in modo tale che i prodotti contenenti allergeni vengano lavorati per ultimi o lavaggi intermedi no utilizzo di ritagli contenenti allergeni 20
21 3)Allergeni Dichiarazione degli allergeni in modo evidente (vedi Reg 1169/2011) Analisi periodiche su prodotti finiti (rischio di crosscontamination) e sulle superfici dopo lavaggio(validazione lavaggio) Soluzione migliore: eliminazione degli allergeni o totale o almeno in più prodotti possibile 21
22 Ostacoli Prodotti Cotti Temperatura e durata di cottura Industria: calc. valore F o addirittura Challange-test Realtà piccole: Riferimento a valori target in letteratura per esempio temperatura a cuore di 72 C = valore consolidato. Quandosiscendesottoquestovalore,sidevefareun minimo di validazione (x analisi a fine produzione / fine shelf life) Conservanti: nitriti, altri conservanti, fumo, ecc. nei limiti di legge 22
23 Ostacoli Prodotti Cotti Attenzione al raffredamento di prodotti di calibro grande: rischio sviluppo di spore di Clostr. Perfringens. Definire anche A. C. in caso di cottura interrotta (per esempio distruzione del prodotto nel quale la temperatura a cuore per motivo di cottura interrotta era tra 10 C e 55 Cperpiùdix,peresempio5ore). 23
24 Ostacoli Speck FASE: Salagione Riduzione AW in superfice x effetto igroscopico del sale;awsuperf.<0,94 0,97 Effetto battericido del nitrito Temperatura bassa (<7 C); in caso dell utilizzo di nitrati è necessario stoccare il prodotto in ambienti conunatemperaturaunpo piùalta(ca.8 C). Flora compettitiva(lattobac. +Staph.coag.neg). dopo la salagione il sale ed il nitrito sono penetrati al centro e comportano la stabilità microbiologica del 24 prodotto; esposizione dello stesso al caldo è possibile
25 Ostacoli Speck FASE: Affumicatura/Asciugamento Effetto battericida del fumo Essicamento superficiale (AW <0,90) Effetto batteriostatico/selettivo del sale e del nitrito al centro Flora competitiva Però attenzione: le temperature elevate (30-35 C) possono favorire la crescita di patogeni! 25
26 Ostacoli Speck FASE: Stagionatura Essicamento superficiale (AW <0,87) Effetto batteriostatico/selettivo del sale e nitrito al centro Flora competitiva Durante la stagionatura il prodotto perde sempre più acqua e diventa così sempre più stabile. Quando l' AW al centro raggiunge valori al di sotto di 0,93/0,92 (valori indicativi) Il prodotto è conservabile addirittura a temperatura 26 ambientale
27 Ostacoli Speck N.B. se in una fase viene a mancare un ostacolo (per esempio il nitrito) la sicurezza alimentare non è più garantita. In questo caso il processo dev essere ritarato (asciugamento a freddo per compensare la mancanza dell effetto battericida/selettivo del nitrito). 27
28 Comportamento list. sullo speck (valori indicativi) fino a fine salagione riferiti a list.mon. + list innocua comportamento similare, dall affumicatura in poi valori riferiti a list.innocua: vedi grafico Contaminazione materia prima con list.mon.:ca. in 20% dei casi, ma normalmente < 10ufc/g (raramente< 100ufc/g). Quando list.mon. è < 10ufc/g il prodotto dopo la salagione è da considerarsi sanificato, altrimenti a fine stagionatura. Rischio di ricontaminazione del prodotto nella fase postletale(lavaggio/tranciatura/confezionamento) 28
29 9
30 Rischio micotossine Crescita di muffe sulla superfice del prodotto Alcune muffe sono (teoricamente) produtrici di micotossine (ochratossina, aflatossine), vedi tabella. 30
31
32 Ostacoli Affumelli FASE: Fermentazione Eff. battericida/selettivo del nitrito Acidificazione x crescita della flora autoctona e/o starter (favorita dall aggiunta di zuccheri (fino 0,5%), temperature elevate (23-25 C) e UR alta (>92%) Valore target: ph< 5,3 32
33 Ostacoli Affumelli FASE: Affumicatura Effetto battericida del fumo Essicamento superficiale FASE: Asciugamento riduzione progressiva dell AW in superficie e poi al centroaw scende nell arco di 1-2 settimane a valori <0,92(parametri variano a seconda del calibro) 33
34 34
35 35
36 36
37 Ostacoli Affumelli Anche in questo caso si possono eliminare degli ostacoli, per esempio il nitrito, ma attenzione! Il rischio aumenta e soprattutto va modificato il processo(per esempio rapido asciugamento) Metodi tradizionali si basano più sull essicamento a freddo piuttosto che sulla fermentazione. Starter e zuccheri standardizzano il prodotto ma vanno incontro alla tipicità e varietà dei prodotti che si ottengono lavorando solo con la flora autoctona. 37
38 Ostacoli Affumelli FASE: ConfezionamentoSV Il confezionamento dei prodotti con AW<0,92 minimizza il rischio microbiologico: terreno sfavorevole list. non cresce; limite di legge: Reg 2073/2005/100ufc/g. 38
39 Esempio di un prodotto a rischio: Carne con phalto (da animali esauriti) Senza conservanti Senza starter/zuccheri Fermentazione standard Confezionamento sv del prodotto con AW > 0,92, per esempio 0,94/0,95 Conservazione a temperatura ambientale 39
40 Esempio di un prodotto a rischio: Carne con phalto (da animali esauriti) Possibili conseguenze: Acidificazione scarsa Sviluppo poco controllato della flora competitiva sopravvivenza di patogeni (staph.coag.pos, salmonella, ecc.) ed accrescimento degli stessi durante la vita commerciale. 40
41 Altri rischi Utilizzo di carnetta standardizzata: contaminazione batterica x tipo di tagli utilizzati e alto grado di lavorazione (presenza listerie, contaminazione con E. Coli, Staph.coag.pos, salmonelle, ecc. Sconsigliabile anche l'utilizzo di carne Baader che teoricamente sarebbe possibile se la stessa corrisponde a determinati criteri microbiologici (vedi sopra); rischio: presenza potogeni per i quali la legge non prevede limiti per questa materia prima (per es. list.mon.). 41
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