DOCUMENTO del 15 maggio del Consiglio di Classe

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1 Istituto Comprensivo Innocenzo IX - Baceno Istituto Professionale di Stato Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Silvio Fobelli Via Roma, C R O D O tel Fax E mail agrario.crodo@innocenzoix.it ESAME DI STATO per AGROTECNICO (Nuovo Ordinamento) Anno Scolastico Classe 5 A DOCUMENTO del 15 maggio del Consiglio di Classe DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Art.5-2 comma - D.P.R. 23 Luglio 1998 n 323

2 1. PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO 1.1. Caratteri specifici dell indirizzo di studi Il ruolo didattico - educativo in un istituto professionale agrario non si esaurisce nel far acqisuire valori e saperi, ma prosegue in una valida qualificazione professionale, così da garantire una risposta coerente ai bisogni di un mercato del lavoro sempre più complesso. Il sapere professionale, con l unificazione di sapere e saper fare, sviluppa le attitudini all uso operativo delle conoscenze. L'allievo al termine del percorso di studi dovrà aver acquisito una formazione culturale valida, integrata con una competenza professionale ed essere in grado di sviluppare autonomamente una capacità di rilevamento, analisi ed elaborazione supportata da un adeguato senso critico, allo scopo di operare come oggetto attivo nella società, nel campo del lavoro, nel proseguimento degli studi. Il diplomato deve possedere gli elementi conoscitivi e le competenze operative necessari per acquisire informazioni, analizzare i contesti e intervenire attivamente come unità gestionale e decisionale nei vari livelli della produzione, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agroalimentari Profilo professionale in uscita Le norme per il riordino degli istituti professionali sono contenute nel Regolamento D.P.R. n.87 del 15 marzo Gli istituti professionali hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione al settore ed all indirizzo seguito. L istituto professionale settore servizi, indirizzo Servizi per l Agricoltura e lo Sviluppo Rurale è strutturato in un biennio iniziale comune, un secondo biennio ed un monoennio finale. L identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnicoprofessionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l accesso all università o all istruzione e formazione tecnica superiore. In linea con le indicazioni dell Unione europea l offerta formativa degli istituti professionali si articola in un area di istruzione generale ed in aree di indirizzo. L area di istruzione generale ha l obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita grazie al rafforzamento ed allo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, 2

3 asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Le attività e gli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico -economico. Il Diplomato di istruzione professionale, nell indirizzo Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale, al termine del percorso, possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. E in grado di: Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro- ambientale, agro industriale, agro-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistemi di qualità Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo ed ai processi di produzione e trasformazione Assistere singoli produttori e strutture associative nell elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali Rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative. Risultati di apprendimento in termini di competenze A conclusione del percorso di studi il Diplomato nei Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro produttive di una zona attraverso l utilizzazione di carte tematiche 3

4 Collaborare nella realizzazione di carte d uso del territorio Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni a rischio Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini Collaborare con Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica 1.3. Caratteristiche del territorio e dell utenza L economia ossolana è stata caratterizzata, sino ad un passato molto recente, dall azione trainante della grande industria, oggi pesantemente in crisi anche perché non in grado di interloquire efficacemente con il mercato europeo e mondiale. Le prospettive che si stanno delineando per il futuro sviluppo del territorio coinvolgono in modo particolare il settore agricolo-ambientale e quello turistico. In particolare le attività agricole, zootecniche e di cura e manutenzione del territorio, possono rappresentare possibili vie per rivitalizzare l economia locale; a tale scopo il nostro Istituto, frequentato sia da allievi ossolani che da alunni provenienti da provincie e regioni limitrofe grazie alla presenza del convitto annesso, si propone di rispondere a questa esigenza, creando figure professionali, non soltanto per un lavoro già esistente, ma capaci di creare nuove opportunità di occupazione. 4

5 2. PROFILO DELLA CLASSE 2.1 Il Consiglio di Classe Di seguito si riportano composizione del Consiglio di Classe e ore di ciascun Docente Docente Materia Ore di lezione 1 DELL'AGLIO ANTONIO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 DELL'AGLIO ANTONIO STORIA 2 2 MANGIOLA ANGELA LINGUA INGLESE 3 3 FERRARO MONICA MATEMATICA ED INFORMATICA 3 4 MOTTINI GIAN MAURO TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE 4 5 ZUCCARI ANDREA AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI ZUCCARI ANDREA SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL'AGRICOLTURA 2 ZUCCARI ANDREA ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI E MARKETING 2 6 MERIO MICHELE 7 PRINA ALESSANDRO ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE DI SETTORE 8 LANZA MICHELANGELO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 9 BENZI CARLO RELIGIONE 1 10 MENZELLA CARMINE SOSTEGNO 6 11 CRAPANZANO CARLO SOSTEGNO COSTA STEFANO 13 BELTRAMETTI PAOLO ESERCITAZIONE TECNICO-PRATICHE in COPRESENZA CON MATERIE DI INDIRIZZO PROFESSIONALE ESERCITAZIONE TECNICO-PRATICHE in COPRESENZA CON MATERIE DI INDIRIZZO PROFESSIONALE 1 4 5

6 2.2 Evoluzione della Classe Il percorso didattico della classe si è articolato sul primo biennio (comune agli Istituti Professionali e Tecnici), seguito dal triennio del nuovo corso che si conclude con l Esame di Stato. Nel triennio di specializzazione sono stati approfonditi gli argomenti più professionalizzanti, soprattutto nell'ambito delle trasformazioni industriali dei prodotti agro-alimentari. Occorre sottolineare come il passaggio da una classe all altra è avvenuto per qualcuno solo attraverso un normale conseguimento di risultati didattici, per altri, invece, anche attraverso la coscienza di dover potenziare impegno ed applicazione, per migliorare le proprie conoscenze tecniche, in vista dell esame di stato conclusivo. 2.3 Il percorso didattico-educativo e d apprendimento In genere non tutti gli studenti hanno mostrato livelli d attenzione e di partecipazione sufficienti e i risultati acquisiti appaiono diversi in funzione dei singoli e delle discipline. Occorre rimarcare che le capacità personali della maggior parte degli studenti, che a giudizio del Consiglio rientrano nella media, avrebbero consentito, con un maggiore impegno, una preparazione più adeguata ed il raggiungimento di conoscenze specifiche e applicative maggiori, con conseguente crescita delle competenze personali, da utilizzare poi al meglio nel mondo del lavoro. Il processo d apprendimento è stato organizzato dai Docenti con l obiettivo prioritario di fornire tutti di competenze professionali spendibili da subito nel mondo del lavoro, con riferimento all interdisciplinarietà propria dell indirizzo. Altro obiettivo è stato quello di dotare ogni studente di prerequisiti minimi sufficienti ad affrontare corsi di studi superiori, pur con la consapevolezza delle difficoltà cui andranno incontro, specie se i corsi scelti non saranno la logica prosecuzione dell area di studi secondari. Va sottolineato che, tuttavia, le capacità dei singoli, essendo differenti le condizioni di partenza, in alcune discipline hanno prodotto percorsi formativi individuali a volte poco omogenei. Tutto questo, naturalmente, ha portato a rendimenti scolastici e a risultati finali assai diversi. Infatti molti studenti, nel biennio, sono risultati complessivamente sufficienti in tutte le materie, altri sufficienti in alcune, altri, invece, ancora sotto la sufficienza. 2.4 Partecipazione Non tutti gli studenti hanno mostrato una partecipazione adeguata all attività didattica, prestando maggior attenzione alle materie professionali, meno a quelle dell area comune. Qualcuno ha poi parzialmente trascurato alcuni insegnamenti, forse perché ritenuti (sbagliando) non essenziali. 6

7 Questo atteggiamento è stato rimarcato più volte dai Docenti che hanno sottolineato (anche in Consiglio di Classe) che l ammissione all Esame di Stato è legata al conseguimento della sufficienza in tutte le discipline, compreso il voto di condotta. Alcuni studenti hanno mostrato una discreta e costante partecipazione in tutte le materie e per tutto l anno, con riflessi positivi sui risultati finali e sull apprendimento. Per altri, invece, si è notata una certa discontinuità, con ricadute negative sul profitto scolastico. 2.5 Impegno L impegno della classe è stato nella norma, con la maggioranza degli studenti che ha lavorato per il conseguimento della sufficienza, raggiungendo gli obiettivi minimi previsti dalle programmazioni dei singoli Docenti. Occorre però sottolineare che, in alcune discipline e per alcuni studenti, l attenzione e l impegno non sempre sono stati adeguati ai livelli richiesti dall avanzare delle attività didattiche curricolari e ciò ha provocato ripercussioni negative sul profitto individuale. Queste situazioni sono sempre state segnalate alle famiglie, in occasione dei canonici appuntamenti delle due sessioni di Udienze Plenarie o attivando canali di informazione diretta. 2.6 Metodo di studio Come ogni anno, gli studenti hanno adottato sistemi di studio tradizionali (con scarso uso dei libri di testo, a vantaggio di appunti e qualche dispensa fornita dal Docente); le valutazioni sono state fatte con prove strutturate (quesiti a risposta multipla) e semi-strutturate (domande a risposta aperta), interrogazioni orali. La conoscenza risulta per molti di tipo mnemonico o per moduli, con minima capacità di collegamento critico o razionale tra più argomenti e tra argomenti correlati, appartenenti a discipline diverse. Da segnalare l uso sempre più diffuso di appunti; molte volte, presi in occasione delle lezioni ed utilizzati poi senza un adeguato ausilio del testo, hanno determinato distorsioni nell apprendimento. Inoltre, l inevitabile sintesi, legata a tale metodo di studio, secondo molti Docenti ha causato l insorgere di difficoltà nell'esposizione orale e scritta. 2.7 Metodo di lavoro e strumenti L impegno a lavorare per obiettivi comuni, assunto dai Docenti all inizio dell anno, con l approvazione del Documento di Programmazione Didattico-Educativa di Classe, è stato nel complesso rispettato, grazie alla nomina di quasi tutti i Docenti, fin dai primi giorni di lezione. 7

8 Il Consiglio di Classe ha creato da tempo una rete di legami, contenuti e metodologie, comuni tra le varie attività disciplinari, fornendo in tal modo agli studenti opportunità didattiche utili a favorire la crescita professionale complessiva rispetto all indirizzo di studi. L autonomia decisionale dei Docenti, realizzata attraverso gli strumenti della programmazione didattica individuale ed il POF (Piano Offerta Formativa) d Istituto, ha favorito la realizzazione d attività scolastiche articolate (quali ad esempio alcuni Progetti Didattico Educativi di natura extra-curricolare) e di itinerari formativi prefissati dai Piani d Offerta Formativa dei Docenti e del Piano di Lavoro individuale. La valutazione si è basata sulla verifica dei livelli d apprendimento, raggiunti per moduli e sulla misurazione delle abilità conseguite in ogni disciplina, rispetto al livello iniziale, riportando i voti sul registro elettronico. Ciò ha consentito ai genitori di conoscere in tempo reale la situazione degli studenti. Ad inizio anno, sono state approvate dal Consiglio di classe griglie di correzione e di giudizio comuni, da utilizzare nella valutazione delle diverse tipologie di prove effettuate durante l anno: pur con qualche modifica, sono state utilizzate dalla maggior parte dei Docenti. (Le griglie sono allegate al presente documento per eventuale utilizzo nelle prove d Esame). Gli strumenti didattici utilizzati sono stati: libri di testo, appunti, materiale tecnico scolastico, internet e presentazioni multimediali con utilizzo di pc e proiettore. Il metodo d insegnamento più comune è stata la lezione frontale partecipata, al fine di consentire il maggior coinvolgimento possibile degli studenti, unitamente (in particolare per le discipline tecniche) a lezioni pratiche esterne nei campi sperimentali dell Istituto: vigneto, frutteto, lamponeto, campo delle erbe officinali, zona compostaggio e caseificio didattico. Per la predisposizione delle tesine, fin dal mese di dicembre sono stati individuati, a seconda dell'argomento trattato, i Docenti tutor. L elenco dei temi scelti dagli studenti è allegato al Documento, unitamente al nome degli insegnanti che hanno seguito il lavoro. 2.8 Libri di testo adottati L elenco completo dei libri di testo adottati nella classe 5 A è allegato al presente documento. Si pone l accento come in alcune discipline tecniche i testi siano stati integrati da altre fonti, per meglio valutare gli andamenti economici (ad esempio i prezzi di mercato dei prodotti agricoli), le nuove normative in campo agro-alimentare o giuridico (contratti agrari e nuove figure agricole professionali) le nuove legislazioni, in tema di certificazione di qualità, e gli scenari dell agricoltura, con l allargamento dell UE. In tale ottica sono stati consultati in classe pubblicazioni specializzate, cui l Istituto è abbonato: Agrisole, Informatore Zootecnico, Vita in Campagna e Genio Rurale. 8

9 2.9 Livelli quanti-qualitativi della classe I quadrimestre L impegno, la partecipazione, il metodo di studio ed i risultati didattici conseguiti durante il I quadrimestre, consentono una suddivisione della classe in tre gruppi: Tre studenti hanno conseguito un livello di preparazione da discreto a buono, con media dei voti uguale o superiore a 7; hanno mostrato adeguate capacità e buone conoscenze, acquisite anche nel corso degli anni precedenti, grazie ad un impegno nel complesso costante; Tre studenti hanno raggiunto risultati più che sufficienti, con media dei voti uguale o superiore al 6,5. Il profitto è quasi discreto ma diversificato nelle singole discipline, in particolare risulta maggiore nelle materie dell area professionale, maggiori difficoltà nelle materie dell'area comune. Otto studenti hanno raggiunto nel complesso la sufficienza con una media dei voti intorno al 6. Alcuni allievi presentano alcune materie insufficienti e/o gravemente insufficienti, a causa di un impegno non adeguato e di uno studio a volte molto superficiale. Queste situazioni sono state attentamente valutate per definire i corsi di recupero effettuati nel 2 quadrimestre. Attività effettuata nei confronti del debito formativo L attività di recupero è stata attivata in base alla normativa vigente a seguito della situazione didattica rilevata durante lo scrutinio del 1 quadrimestre. Il Consiglio ha deciso di eseguire un recupero attraverso studio individuale e/o pausa didattica per le discipline in cui vi erano insufficienze. 9

10 2.10 Composizione della classe e curriculum scolastico Elenco dei candidati Situazione in ingresso N Studente 1 Begnardi Matteo 2 Biondo Martina 3 Bonzani davide 4 Caretti Michela 5 Fiorella Alessia 6 Forti David 7 Gallacci Raffaele 8 Gnuva Matteo 9 Gullì Giuliana 10 Niccioli Martina 11 Pidroni Marco 12 Simonetta Mattia 13 Tagini Luca 14 Volpone Paola Allo scopo di meglio inquadrare la classe nel suo insieme, evidenziandone gli aspetti significativi del percorso didattico - educativo, si riportano i passaggi fondamentali del triennio: TERZO ANNO A.S. 2012/ allievi si sono qualificati nell A.S ; 2 allievi non si sono qualificati nell'a.s. 2012/2013; QUARTO ANNO A.S. 2013/ allievi iscritti al quarto anno; 14 promossi e iscritti alla classe V; 1 ritirato durante l' a.s. 2013/2014 QUINTO ANNO A.S. 2014/ allievi iscritti al quinto anno; l'allievo Marchese Grandi Giovanni si trasferisce nella classe V sez. B l'allievo Pidroni Marco entra nella classe V A a seguito di non ammissione agli esami di stato nell'a.s. 2013/

11 Allievi con Bisogni Educativi Speciali Nella classe sono presenti 3 allievi con diagnosi funzionale seguiti da insegnanti di sostegno con 6 ore ciascuno, per ciascun allievo è stato predisposto un Piano Educativo Individualizzato. Il Consiglio chiede formalmente al Presidente della Commissione che i rispettivi Docenti di sostegno siano presenti durante le prove d esame. Nella classe sono presenti anche due allievi con DSA, per i quali è stato predisposto un Piano Didattico Personalizzato con specifici strumenti compensativi e dispensativi. Risultati Esame di Qualifica della classe III - a.s. 2012/2013 Scrutinio Finale Studenti qualificati con punteggio da 60 a 70 Studenti qualificati con punteggio da 71 a 80 Studenti qualificati con punteggio da 81 a 90 Studenti qualificati con punteggio da 91 a 100 Studenti non qualificati Risultati scrutinio finale (giugno-settembre) della classe IV - a.s. 2013/2014 Studenti promossi: 14 Materia Studenti promossi con media del 6 Studenti promossi con 7 Studenti promossi con 8 e oltre Studenti promossi con debito formativo LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 12 2 STORIA MATEMATICA ED INFORMATICA LINGUA INGLESE CHIMICA APPLICATA AI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE

12 AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE DI SETTORE ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI E MARKETING SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Credito scolastico degli studenti interni Studente Credito cl. 3 a Credito cl. 4 a Totale 1. Begnardi Matteo Biondo Martina Bonzani davide Caretti Michela Fiorella Alessia Forti David Gallacci Raffaele Gnuva Matteo Gullì Giuliana Pidroni Marco Niccioli Martina Simonetta Mattia Tagini Luca Volpone Paola

13 3. PROGRAMMAZIONE DI CLASSE 3.1 Finalità dell'istituto Le finalità dell Istituto mirano alla formazione completa dell individuo considerandone i molteplici aspetti umani, culturali e professionali. Il periodo della scuola superiore comprende una fascia delicata dell età dello sviluppo, che va dai 14 ai 19 anni, e segna il passaggio dall adolescenza all età adulta; è quindi necessario che la scuola operi sul piano formativo, in collaborazione con le famiglie e le amministrazioni locali, non limitandosi alla mera acquisizione di un mestiere per: a) promuovere una formazione integrale umana, culturale e professionale tenendo presente la centralità dello studente come soggetto responsabile del suo apprendimento; b) favorire la formazione di un positivo concetto di sé come persona, la maturazione dell interiorità per una progressiva evoluzione personale di un sistema di valori; c) incoraggiare la strutturazione delle relazioni interpersonali sollecitando l educazione all ascolto e all accettazione dell altro nel dialogo e nel confronto, indispensabile premessa per un atteggiamento collaborativo; d) supportare gli alunni alla comprensione e alla tutela dei valori democratici, al rispetto delle istituzioni e della legalità; e) favorire la formazione di una coscienza del lavoro, inteso come strumento di autorealizzazione e di crescita del benessere sociale; f) sostenere una cultura incentrata sul rispetto e sulla tutela dell ambiente; g) sviluppare le capacità cognitive e critiche, favorendo l acquisizione delle conoscenze, delle abilità e dei comportamenti relativi alle discipline; h) fornire un metodo di studio autonomo e proficuo, attraverso un uso corretto degli strumenti; i) facilitare la formazione di soggetti attivi e propositivi nel mondo del lavoro; j) incentivare lo sviluppo di una professionalità flessibile e polivalente. 3.2 Obiettivi trasversali assunti dal consiglio di classe Premesso che questi argomenti sono dettagliatamente contenuti nella programmazione didattico - educativa dei singoli docenti, cui si rimanda per eventuali approfondimenti, si riportano di seguito alcune linee generali, concordate dai Docenti ad inizio anno, per la definizione degli obiettivi tecnico- scientifici, quelli didattici e quelli irrinunciabili. Ogni docente ha definito anche gli obiettivi minimi e quelli per la programmazione differenziata. 13

14 Obiettivi cognitivi: saper conoscere ed assimilare razionalmente le nozioni apprese dai programmi didattici, facendo gli opportuni collegamenti, specie nelle discipline dell area professionale; sapersi esprimere con il linguaggio specifico ed appropriato, proprio delle singole discipline, con particolare riguardo a quelle tecniche, caratterizzanti il corso di studi; saper acquisire un corretto metodo di studio e di esposizione; saper utilizzare metodi e conoscenze acquisite in situazioni professionali, proprie dell Agrotecnico; saper leggere, capire e analizzare testi tecnici o fonti tecniche disponibili in rete o su basi informatiche, utilizzando gli strumenti relativi per programmare lavori singoli o di gruppo; saper gestire e utilizzare internet, a fini didattici, acquisendo le informazioni disponibili in modo critico e razionale. Non cognitivi: saper rispettare il Regolamento d Istituto; saper utilizzare in modo corretto strutture e materiali scolastici, saper collaborare durante l esecuzione di un lavoro di gruppo a qualsiasi livello e titolo; saper formulare ed esprimere concetti propri, rielaborandoli. saper ascoltare gli altri, rispettandone le convinzioni, sì da confrontarsi con loro in modo pacato e razionale 3.2 Obiettivi didattici in termini di competenze del secondo biennio (III-IV anno) e monoennio conclusivo (V anno) Il secondo biennio e il quinto anno del percorso quinquennale di istruzione professionale si pongono l'obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati di apprendimento in termine di competenze, in riferimento ai due raggruppamenti delle discipline: materie dell'area comune e materie dell'area di indirizzo: Competenze da raggiungere nelle discipline dell'area comune (italiano, inglese, storia, matematica) individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento; 14

15 redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni; utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Competenze da raggiungere nelle discipline dell'area di indirizzo (chimica applicata ai processi di trasformazione, tecniche di allevamento vegetale e animale, agronomia territoriale ed ecosistemi forestali, economia agraria e dello sviluppo territoriale, valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore, economia dei mercati agricoli e marketing, biologia applicata): assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie 15

16 correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l utilizzazione di carte tematiche collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing, proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione utilizzare i principali concetti relativi all economia e al organizzazione dei processi produttivi e servizi correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi Per ulteriori chiarimenti il P.O.F. riporta il profilo professionale e l orizzonte lavorativo del "Tecnico dei Servizi per l'agricoltura e lo Sviluppo Rurale", unitamente ai tratti salienti dell attività dell Istituto per raggiungere le competenze citate. Esso, ovviamente, è a disposizione del Presidente, presso la Segreteria dell Istituto e sul sito dell Istituto, nella versione integrale. 16

17 3.3 Attività complementari (visite aziendali, stage, viaggi d istruzione,...) Nel corso dell'anno scolastico sono state organizzate le seguenti attività didattiche complementari: Durante tutto l'a.s.: - Incontri con rappresentanti del mondo professionale (es. Corpo forestale dello Stato) - Incontri con le forze dell'ordine sulla sicurezza informatica - Incontri di commemorazione anniversari (giornata della memoria) - Visita al salone del Gusto di Torino - Febbraio Giornata sulla neve -Ottobre Partecipazione alla conferenza sui cambiamenti climatici con Luca Mercalli 3.4 Prove di simulazione esami di stato Simulazione della seconda prova scritta degli Esami di Stato: Valorizzazione delle Attività Produttive e Legislazione Nazionale e Comunitaria mercoledì 11/03/2015 mercoledì 25/03/2015 mercoledì 22/04/2015 In allegato tracce simulazioni seconde prove effettuate. Simulazione della terza prova scritta degli Esami di Stato: 1 Tecniche di allevamento vegetale e animale, 2 Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali, 3 Economia agraria e dello sviluppo territoriale, 4 Lingua inglese, 5 Matematica ed informatica. lunedì 09/03/2015 lunedì 13/04/2015 In allegato tracce simulazioni terze prove effettuate. 17

18 3.5 Attività previste dal 15 maggio al termine dell anno scolastico Dal 15 maggio al termine dell anno scolastico sono previste le seguenti attività: completamento di alcune tematiche ripasso completamento verifiche correzione prove scritte approfondimenti tesine 3.6 Valutazione degli apprendimenti Criteri di valutazione I criteri utilizzati partono dal presupposto di poter verificare in itinere il processo d apprendimento, tenendo conto degli aspetti cognitivi e non cognitivi, in particolare: - l'acquisizione delle conoscenze e dei contenuti, - lo sviluppo delle abilità, di rielaborazione e di valutazione critica, - la scioltezza nell esposizione, si riferiscono quindi al profitto, alla partecipazione, all impegno, al progresso, al metodo di studio ed al grado di coinvolgimento nel percorso educativo. Si sono utilizzate le griglie di valutazione allegate a ogni programmazione iniziale, nonché la griglia di valutazione globale visionabile nel Pof. L anno scolastico è stato diviso in quadrimestri, durante i quali si sono svolte almeno due prove per le materie con due ore settimanali e almeno tre prove per le discipline che hanno tre o più ore settimanali. I docenti si sono accordati sulla distribuzione delle verifiche e interrogazioni nel corso dell anno per permettere agli allievi di gestire razionalmente e proficuamente il loro studio. I docenti hanno liberamente gestito le verifiche e interrogazioni rispettando i criteri di valutazione comuni definiti nelle programmazioni iniziali. Inoltre, per la valutazione dell interesse degli allievi verso le singole materie ci si è attenuti al seguente schema: 1) partecipazione attiva, con argomentazioni pertinenti e propositive, 2) partecipazione attiva, ma con argomentazioni poco pertinenti o non efficacemente propositive, 3) interesse per la discussione non supportato da un adeguata partecipazione, 4) mancanza di interesse e distrazione in classe. 18

19 4. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER MATERIA Allo scopo di meglio leggere il documento, questo paragrafo riporta la programmazione di ogni materia ed è redatta dal docente titolare della cattedra. DISCIPLINE DELL'AREA COMUNE: 4.1 Scienze Motorie e Sportive Docente: prof. Lanza Michelangelo Generalità e criteri Il programma didattico previsto nella classe 5 si è svolto regolarmente: i tempi di svolgimento prestabiliti sono stati rispettati, i contenuti disciplinari sono stati sviluppati e anche le verifiche sono state realizzate nel rispetto della programmazione iniziale. Solo una parte della classe ha frequentato regolarmente le lezioni. Durante le attività didattiche la partecipazione, l impegno e il livello di attenzione degli allievi non sempre sono stati adeguati. Obiettivi perseguiti Il potenziamento fisiologico e la pratica delle attività sportive in riferimento al patrimonio motorio acquisito ed al grado di strutturazione delle capacità motorie. Informazioni fondamentali sulle metodiche di allenamento e sulla prevenzione degli infortuni. Conoscenza delle regole comportamentali da osservare in ambito sportivo, sia quelle codificate nei regolamenti, sia quelle non codificate che devono prendere forma nell asse affettivo della personalità dell allievo (fair play). Obiettivi irrinunciabili Partecipazione attiva e costante alle lezioni Saper collaborare nella gestione del gruppo Sviluppare positivi comportamenti relazionali Conoscenza delle regole, delle tecniche e della tattica di almeno uno sport di squadra o di uno sport individuale. 19

20 Contenuti a) Corsa di resistenza b) Mobilità articolare, strecthing. c) Esercizi con l ausilio della spalliera. d) Giochi sportivi a punteggio speciale. e) Giochi sportivi a obiettivi multipli f) Test oggettivi di valutazione delle capacità condizionali (forza,velocità). g) Giochi sui lanci, baseball propedeutico. h) Pallavolo, fondamentali tecnici e giochi didattici. - Conoscenza e pratica del gioco dell hockey. i) Pallacanestro, fondamentali tecnici e giochi didattici. j) Il circuit training. k) Calcio a 5, fondamentali tecnici e partite. l) Atletica leggera : tecnica del salto in lungo da fermo. m) Osservazione dei comportamenti durante il torneo sportivo della scuola e la giornata sulla neve. Capacità/Competenze Rispettare le regole Avere capacità di autocontrollo Riconoscere l'importanza dei propri limiti e delle proprie qualità Metodi e strumenti Il metodo prescelto è stato quello della lezione frontale con funzione guida dell insegnante per quanto riguarda la fase di riscaldamento e lo sviluppo dell argomento centrale, mentre nella fase ludica gli allievi potevano allestire le squadre di gioco in modo autonomo oppure organizzarsi per gruppi di interesse. L istituto è poi dotato di una grande palestra e di una discreta attrezzatura che consentono di svolgere la pratica sportiva in un ambiente consono con dei supporti adeguati. Frequenza e tipologia delle verifiche Nel corso dell anno scolastico sono state effettuate sei verifiche adeguatamente ripartite tra i due quadrimestri, il criterio utilizzato per la valutazione è stato quello della verifica oggettiva ovvero al risultato conseguito corrispondeva il voto, mentre in più circostanze gli allievi sono stati coinvolti in un processo di autovalutazione. I test hanno verificato il livello di performance muscolare nelle varie espressioni di forza, di 20

21 velocità e di resistenza; il livello tecnico negli sport; le conoscenze teoriche; il comportamento individuale in situazioni agonistiche. Verifica e valutazione Test multisports Salto in lungo da fermo Test di rapidità (navetta 3m) Test di Forza (getto del peso 3 kg) Test di resistenza aerobica Test di destrezza Partecipazione e comportamento alle lezioni 4.2 Matematica Docente: prof.ssa Ferraro Monica Generalità e criteri La preparazione sulle conoscenze e l acquisizione delle competenze di base riferite agli anni precedenti risulta nel complesso adeguata ad esclusione di alcuni alunni che presentano diffuse carenze dovute a un insufficiente apprendimento dei contenuti fondamentali della disciplina e ad uno scarso studio individuale. In generale gli allievi hanno affrontato con superficialità l'anno scolastico assumendo un atteggiamento di disinteresse verso la disciplina e, per ovviare alla carente applicazione personale, l'insegnante è stata costretta a presentare ciascun argomento soffermandosi solo sugli aspetti essenziali -obbiettivi minimi- e strettamente applicativi, riguardo ai quali è stata svolta una cospicua mole di esercizi tralasciando gli aspetti teorici che richiedevano un'elaborazione individuale attenta e puntuale. Il programma previsto è stato comunque completato, cercando di fornire agli studenti un quadro completo dello studio di funzione e di tutti gli argomenti ad esso correlati. Tuttavia non tutti gli alunni sono riusciti a fare proprie le conoscenze fornite e, per taluni argomenti, non hanno raggiunto gli obbiettivi minimi. Obiettivi disciplinari 1. LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE il concetto di funzione 21

22 classificazione delle funzioni (empiriche e analitiche) classificazione delle funzioni analitiche le simmetrie del grafico: funzioni pari e dispari determinazione del dominio e di eventuali simmetrie del grafico delle funzioni determinazione delle intersezioni di una funzione analitica con gli assi cartesiani determinazione degli intervalli di positività e di negatività di una funzione 2. LIMITI DI FUNZIONI il concetto di limite di una funzione: approccio grafico intuitivo limite finito ed infinito di una funzione limite destro e sinistro (approccio grafico) teoremi sui limiti: limite della somma, del prodotto e del quoziente di funzioni risoluzione delle forme indeterminate 0/0, / e - ricerca degli asintoti di una funzione 3. DERIVATE DI FUNZIONI il concetto di derivata di una funzione: significato geometrico regole del calcolo delle derivate delle funzioni elementari regola di derivazione della somma, del prodotto e del quoziente di funzioni derivata di funzioni composte (cenni) derivate di ordine superiore al primo utilizzo della derivata prima nello studio di funzione: funzioni crescenti e decrescenti determinazione degli intervalli in cui una funzione è crescente o decrescente individuazione dei punti di massimo e di minimo di una funzione utilizzo della derivata seconda nello studio di funzione: concavità delle funzioni determinazione degli intervalli in cui una funzione ha la concavità rivolta verso l alto o verso il basso individuazione dei punti di flesso di una funzione 4. LO STUDIO DELLE FUNZIONI ANALITICHE classificazione, determinazione del dominio e di eventuali simmetrie del grafico 22

23 determinazione delle coordinate dei punti di intersezione di una funzione con gli assi cartesiani determinazione degli intervalli di positività e di negatività di una funzione studio delle condizioni agli estremi del dominio e determinazione di eventuali asintoti determinazione degli intervalli in cui una funzione è crescente o decrescente individuazione delle coordinate dei punti di massimo e di minimo di una funzione determinazione degli intervalli in cui una funzione ha la concavità rivolta verso l alto o verso il basso individuazione delle coordinate dei punti di flesso di una funzione rappresentazione grafica della funzione Obiettivi minimi irrinunciabili 1. LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE saper classificare le funzioni (empiriche e analitiche, algebriche e trascendenti, intere e fratte) saper determinare il dominio di semplici funzioni algebriche, trascendenti, intere e fratte e indicarne l'interpretazione grafica saper stabilire le simmetrie del grafico di semplici funzioni algebriche intere e fratte saper determinare le coordinate dei punti di intersezione con gli assi cartesiani di funzioni algebriche intere e fratte e rappresentare i risultati ottenuti nel piano cartesiano saper effettuare lo studio del segno di funzioni algebriche intere e fratte e indicarne l'interpretazione grafica 2. LIMITI DI FUNZIONI saper calcolare limiti di funzioni algebriche intere e fratte saper effettuare l'interpretazione grafica del risultato di un limite saper applicare le regole relative all'eliminazione delle forme indeterminate 0/0, / e - saper individuare gli asintoti di funzioni algebriche intere e fratte 3. DERIVATE DI FUNZIONI saper calcolare le derivata di funzioni analitiche conoscere il significato geometrico della derivata 23

24 saper calcolare la derivata di semplici funzioni composte saper applicare le regole di derivazione saper calcolare le derivate successive di funzioni algebriche intere e di semplici funzioni algebriche fratte 5. LO STUDIO DELLE FUNZIONI ANALITICHE (per funzioni algebriche razionali intere e fratte) saper tracciare il grafico di una funzione applicando l intero procedimento dello studio di funzione: - classificazione, determinazione del dominio e di eventuali simmetrie - determinazione delle coordinate dei punti di intersezione con gli assi cartesiani - determinazione degli intervalli di positività e di negatività di una funzione - studio delle condizioni agli estremi del dominio e determinazione di eventuali asintoti - determinazione degli intervalli in cui la funzione è crescente o decrescente - individuazione delle coordinate dei punti di massimo e di minimo - determinazione degli intervalli in cui una funzione ha la concavità rivolta verso l alto o verso il basso - individuazione delle coordinate dei punti di flesso Competenze raggiunte 1. LE FUNZIONI DI UNA VARIABILE classificare le funzioni analitiche determinare il dominio e le eventuali simmetrie del grafico di funzioni algebriche razionali intere e fratte determinare le coordinate dei punti di intersezione di funzioni algebriche razionali intere e fratte con gli assi cartesiani determinare gli intervalli di positività e di negatività di funzioni algebriche razionali intere e fratte 2. LIMITI DI FUNZIONI calcolare limiti di semplici funzioni analitiche risolvere le forme indeterminate nel caso di funzioni algebriche razionali intere e fratte conoscere e individuare gli asintoti di funzioni algebriche razionali intere e fratte 24

25 3. DERIVATE DI FUNZIONI conoscere il significato geometrico della derivata di una funzione in un punto calcolare la derivata prima di semplici funzioni analitiche calcolare le derivate di ordine superiore al primo di semplici funzioni analitiche determinare gli intervalli in cui funzioni algebriche razionali intere e fratte sono crescenti o decrescenti individuare le coordinate dei punti di massimo e di minimo di funzioni algebriche razionali intere e fratte determinare gli intervalli in cui funzioni algebriche razionali intere e fratte hanno la concavità rivolta verso l alto o verso il basso individuare le coordinate dei punti di flesso di funzioni algebriche razionali intere e fratte 4. LO STUDIO DI FUNZIONE (per funzioni algebriche razionali intere e fratte) classificare la funzione determinare il dominio della funzione determinare eventuali simmetrie del grafico della funzione determinare le coordinate dei punti di intersezione con gli assi cartesiani del grafico della funzione determinare gli intervalli in cui la funzione è positiva o negativa calcolare i limiti della funzione agli estremi del dominio determinare gli asintoti della funzione calcolare la deriva prima della funzione determinare gli intervalli in cui la funzione è crescente o decrescente determinare i punti di massimo e di minimo della funzione calcolare la derivata seconda della funzione determinare gli intervalli in cui la funzione ha la concavità rivolta verso l alto o verso il basso determinare le coordinate dei punti di flesso della funzione rappresentare graficamente nel piano cartesiano la funzione Metodi d insegnamento L attività didattica si è svolta secondo il seguente schema di lavoro: 25

26 lezioni frontali di presentazione e spiegazione dell argomento; illustrazione di esempi di esercizi che richiedessero l applicazione di quanto presentato nelle lezioni; svolgimento alla lavagna, al posto individualmente, sotto la guida del docente, di un consistente numero di esercizi simili a quelli precedentemente proposti. Mezzi e strumenti di lavoro Il testo in adozione è Approccio alla Matematica per gli Istituti Professionali Volume H (Tonolini, Tonolini, Manenti Calvi, ed. Minerva Italica, Milano 2004). Si è preferito basare lo studio sugli appunti presi durante le lezioni che sono stati integrati, se necessario, dall insegnante con schemi riassuntivi sull' argomento trattato e che sono stati forniti a ciascun allievo. Valutazioni e verifiche Le verifiche sono state effettuate al termine di ogni unità didattica ad esclusione di quella relativa all'argomento riguardante il calcolo delle derivate di funzioni. Si è scelto di utilizzare esclusivamente prove scritte, che hanno consentito di ridurre il tempo necessario alla valutazione dell intera classe, senza pregiudicare la completezza dell indagine in merito alla valutazione del singolo studente e di strutturare le verifiche principalmente sulla base della risoluzione di quesiti aperti e di domande a risposta multipla. Il numero di voti totali attribuiti determina in maniera chiara il rendimento dei singoli alunni. Nella parte finale dell'anno scolastico ciascun allievo ha potuto affrontare alla lavagna almeno uno studio di funzione completo esercitandosi, quindi, anche all'esposizione orale degli argomenti trattati. 4.3 Italiano Docente: Prof. Antonio dell Aglio OBIETTIVI Si è fatto riferimento a tre settori: a) Competenze e conoscenze linguistiche b) Analisi e contestualizzazione dei testi c) Riflessione sulla letteratura e sulla prospettiva storica 26

27 a) b) c) Saper sostenere il discorso orale, rispettando le regole morfo-sintattiche Saper produrre testi scritti, di diverso tipo, rispettando le regole ortografiche e morfo-sintattiche Saper acquisire l abitudine di leggere autonomamente i testi contemporanei Saper collocare il testo in un quadro storico per inquadrare gli eventi letterari del 900, in modo da conoscere e comprendere la personalità e le opere degli autori trattati Saper operare attraversamenti delle varie epoche, per conoscere la diversità e nello stesso tempo la continuità degli eventi culturali Saper riconoscere gli elementi che, nelle diverse realtà storiche, entrano in relazione a determinare il fenomeno letterario Saper riconoscere lo spessore storico dei fenomeni culturali OBIETTIVI MINIMI Conoscere, globalmente, i concetti principali delle varie correnti letterarie e dei diversi generi Saper esprimersi in modo chiaro,sia in forma orale, sia in forma scritta, rispettando le regole morfosintattiche Saper, se guidato, collocare il testo in un determinato quadro storico Saper commentare, se guidato, un testo, anche poetico Saper produrre testi scritti, in modo logico, rispettando le consegne e le indicazioni METODI DI INSEGNAMENTO Sono stati utilizzati i seguenti metodi di insegnamento: Lezione frontale Lezione partecipata MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO Durante il corso dell anno sono stati in utilizzati: Libro di testo Fotocopie Appunti Lavagna 27

28 VALUTAZIONE: Per la valutazione, sono stati considerati i seguenti elementi: Profitto Partecipazione Impegno Progresso logico della conoscenza Metodo di studio Comportamento globale VERIFICHE Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto attraverso: Verifiche in aula, con domande ai singoli, durante le lezioni Rimandi sintetici ad argomenti precedentemente svolti Sono state effettuate verifiche orali e scritte: I Quadrimestre : 3 orali e 3 scritte II Quadrimestre : 3 orali e 3 scritte (Per la valutazione delle verifiche sono state utilizzate le griglie approvate dal C.d.C) CONTENUTI LA MODERNITA : Una percezione nuova della realtà NOVECENTISMO E MODERNITA Il decadentismo AUTORI E OPERE PASCOLI: Vita e opere Personalità La poetica e la visione del mondo Il percorso delle opere 28

29 Il simbolismo e il nido Lo stile Myricae da Myricae :Novembre, Lavandare Arano, Il lampo, Il tuono, X agosto da I canti di Castelvecchio : Il gelsomino notturno, La cavalla storna D ANNUNZIO Vita e opere Personalità e ideologia La poetica dell estetismo Itinerario dannunziano La maturità letteraria Il piacere da Il piacere : L attesa di Elena da L innocente: Rigenerazione spirituale da Le vergini delle rocce: Il programma del superuomo da L Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto SVEVO Vita e opere La formazione culturale e le idee Una poetica di riduzione Il percorso delle opere Il romanzo di Zeno da La coscienza di Zeno : L ultima sigaretta, Augusta, la salute personificata, Il funerale mancato, Psico-analisi PIRANDELLO Vita e opere La visione del mondo La poetica dell umorismo L itinerario dello scrittore Pirandello novelliere 29

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